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Lucha y Siesta, la Regione parteciperà all’asta

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“L’indirizzo del Consiglio regionale è chiaro: l’esperienza di Lucha y Siesta non può morire. Come regione stiamo facendo di tutto affinché questo non accada”. Commenta così Giovanna Pugliese, Assessore alle Pari Opportunità e Turismo della Regione Lazio, la notizia della visita dei tecnici della Regione presso i locali di Via Lucio Sestio 10, l’immobile di proprietà Atac che ospita le attività dell’Associazione Lucha y Siesta. “È un passaggio propedeutico alla presentazione dell’offerta di acquisto – prosegue Pugliese -. La valutazione economica dell’immobile, in ogni caso, non modifica il giudizio che come amministrazione abbiamo ribadito in ogni sede: Lucha è una storia collettiva, un bene immateriale, patrimonio della Città e della Regione. A seguito della norma inserita nella legge di stabilità 2020, la Regione Lazio parteciperà all’asta. In una delle settimane più nere nella cronaca nazionale dei femminicidi, chiediamo al Comune di Roma, ad Atac e a tutti i soggetti interessati, di dimostrare sensibilità e intelligenza nei confronti delle donne e dei minori che attualmente vivono nell’immobile del tuscolano”.
Non avrebbero senso azioni – conclude Pugliese – quali il distacco delle utenze o le pressioni per percorsi di uscita che genererebbero solo stress sulle donne e sui bambini”.
La visita dei tecnici regionali avviene a poche ore di distanza dall’ufficializzazione della data dell’asta pubblica per l’immobile prevista per il prossimo 7 aprile.
(ITALPRESS).

 

Entra in vigore la legge sull’equo compenso

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“Da oggi i professionisti che lavorano nella Regione Lazio hanno la garanzia che la loro prestazione sia ripagata con i criteri dell’equo compenso. Grazie infatti alla delibera presentata dalla Giunta regionale del Lazio, diventano operative le norme previste dalla legge regionale n.6 del 2019 che tutela appunto le prestazioni professionali e che recepisce le direttive nazionali sull’equo compenso. La legge, che ha esteso i suoi benefici a tutte le professioni ordinistiche e non, permette di coinvolgere una vastissima platea di destinatari, pari a circa 175mila professionisti”. Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e ai nuovi diritti della Regione Lazio. “Il diritto alla giusta retribuzione – aggiunge – è un diritto per noi fondamentale e che riguarderà tutti i contratti professionali e gli affidamenti siglati tra professionisti e pubbliche amministrazioni del Lazio. Abbiamo così vietato per legge il ricorso all’utilizzo di clausole vessatorie nei contratti d’incarico o di eccessivi ribassi nei bandi della regione e delle sue partecipate”.
“Da oggi – conclude Di Berardino – il Lazio è una regione dove, anche grazie alle azioni concrete previste dalla legge regionale sull’equo compenso, ci sono più diritti, più tutele e più giustizia per chi lavora e dove è riconosciuta più qualità e dignità del lavoro”.
(ITALPRESS).

CORONAVIRUS, SI AGGRAVA COPPIA RICOVERATA ALLO SPALLANZANI

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Sono in prognosi riservata i coniugi cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma perchè colpiti dal coronavirus. Lo rende noto l’ospedale nel bollettino medico, che registra l’aggravamento delle condizioni di salute della coppia, finora definite stazionarie.

“I due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan positivi al test del nuovo coronavirus, attualmente ricoverati presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, nelle ultime ore hanno avuto un aggravamento delle condizioni cliniche a causa di una insufficienza respiratoria, come segnalato nei casi fino ad ora riportati in letteratura. Pertanto è stato necessario un supporto respiratorio in terapia intensiva”, si legge nel bollettino diramato dalla Direzione Sanitaria dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani.

“I pazienti sono monitorati in maniera continuativa e sono sottoposti a tutte le cure, anche farmacologiche del caso, compresi farmaci antivirali sperimentali – prosegue il bollettino -. Le attuali condizioni cliniche sono quindi compromesse ma stazionarie, per cui i medici che li hanno in cura si riservano la prognosi”.

Intanto, “sono stati ad oggi dimessi 26 pazienti dopo il risultato negativo del test per la ricerca del nuovo coronavirus – si legge sempre nel bollettino -. Presso l’Istituto sono ricoverati in questo momento 11 pazienti sintomatici provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia. Tutti sono stati sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, tutt’ora in corso”.

“Per quanto riguarda le 20 persone, che non presentano alcun sintomo e che hanno avuto contatto con la coppia cinese positiva all’infezione da nuovo coronavirus, continuano ad essere osservate presso l’Istituto Spallanzani – sottolinea il bollettino -. Sono tutte in buone condizioni generali e la loro salute non desta preoccupazioni. A tutte le persone di nazionalità cinese attualmente ospitate presso l’Istituto sono prestate le massime attenzioni da parte della comunità dello Spallanzani. A tutti loro vengono serviti pasti tipici della cultura cinese e sono assistiti da mediatori volontari che si occupano di agevolare le comunicazioni. La loro permanenza nella struttura sanitaria segue gli accorgimenti che l’ospedale è uso assicurare a tutti i pazienti. In caso di evoluzioni del quadro clinico, verranno dati immediati aggiornamenti”, conclude il bollettino.
(ITALPRESS).

CORONAVIRUS, ATTERRATO AEREO CON ITALIANI DA WUHAN

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È atterrato all’aeroporto militare di Pratica di Mare l’aereo con una sessantina di italiani che hanno lasciato Wuhan a causa del coronavirus.

Dopo i controlli medici che saranno effettuati sul posto, i nostri connazionali saranno portati al campus olimpico della Cecchignola dove verranno sottoposti ad un periodo di quarantena per due settimane, il tempo massimo di incubazione del virus.

Un connazionale con la febbre è rimasto a Wuhan.
(ITALPRESS).

A ROMA LA MOSTRA “AHMED ALSOUDANI. IN BETWEEN”

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Un’importante retrospettiva ripercorre la carriera dell’artista americano di origine irachena Ahmed Alsoudani. La mostra “In Between”, a cura di Mary Angela Schroth – in programma dal 26 marzo al 20 settembre a Palazzo Cipolla a Roma – raccoglie circa una quarantina di opere dell’artista dal 2004 a oggi, tra cui, oltre a nuovi e inediti dipinti provenienti dal suo studio, anche una selezione di importanti opere su carta e una più recente scultura in bronzo dipinto. Essa segna, tra l’altro, il debutto assoluto dell’artista nella città di Roma, dopo la sua partecipazione nel 2011 alla 54° Edizione della Biennale di Venezia all’interno del Padiglione iracheno.
L’iniziativa, ideata insieme alla Marlborough Gallery, è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta da Emmanuele Francesco Maria Emanuele – che nell’artista iracheno ha trovato l’ideale interprete della propria filosofia ispiratrice, improntata all’interazione feconda tra Occidente e Medio ed Estremo Oriente nel segno della comprensione e dell’inclusione -, e realizzata da Poema S.p.A. con il supporto organizzativo di Comediarting e Arthemisia.
La ricerca espressiva di Ahmed Alsoudani, naturalizzato americano, utilizza la forza comunicativa dell’arte quale strumento atto ad abbattere non solo le barriere sociali e culturali, ma in prospettiva anche quelle etniche e religiose. La mostra inizia dalle prime esperienze dove l’orrore della guerra impatta sui lavori, fino ad arrivare, con il passare del tempo e con la distanza, ad una più modulata e mediata esplorazione del dolore. Una ricerca che a lungo termine porterà Alsoudani ad ulteriori progressi.
Il fulcro del lavoro di Alsoudani è il disegno, e in particolare il concetto di bozza, un atto fisico e primordiale che coinvolge il corpo e convoglia il pensiero e l’esperienza direttamente sulla superficie del dipinto. Le vigorose tracce di grafite e carbone sulla tela grezza sono le prime esperienze che conducono successivamente all’esplorazione dei colori dell’opera che completano il lavoro.
“L’arte di Ahmed Alsoudani è di forte impatto, colpisce i sensi e l’immaginazione, a volte persino disturbando l’osservatore, come solo l’arte che comunica qualcosa di rilevante è davvero in grado di fare – commenta il professor Emanuele -. Accanto alla riflessione sui temi della vita e della morte, scaturita dal fatto di aver vissuto due conflitti bellici negli anni della sua giovinezza, Alsoudani affianca anche una ricerca sulla società contemporanea e sui suoi ritmi di vita, a loro modo anch’essi ‘violenti’ e spersonalizzanti”.
Lo storico e critico d’arte Gabriele Simongini, che ha collaborato al catalogo, afferma che “nelle opere di Alsoudani dallo spazio amniotico delle forme proliferanti emerge potente uno stato parossistico di delirio reale, concreto, che empaticamente coinvolge e travolge lo spettatore”.
Il catalogo, edito da Gli Ori Editori Contemporanei, conterrà i testi del professor Emanuele, di Schroth e di Simongini, nonché un dialogo-intervista tra l’artista e Peter Halley, pittore americano di fama internazionale.
(ITALPRESS).

Isolato il Coronavirus responsabile dell’epidemia

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I virologi dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”, a meno di 48 ore dalla diagnosi di positività per due pazienti in Italia, sono riusciti, primi in Europa, a isolare il virus responsabile dell’infezione.

Avere a disposizione il virus è un passo fondamentale che permetterà di perfezionare i metodi diagnostici esistenti e allestirne di nuovi. Inoltre permetterà di studiare i meccanismi della malattia per lo sviluppo di cure e la messa a punto del vaccino. La sequenza parziale del virus isolato nei laboratori dello Spallanzani, denominato 2019-nCoV/Italy-INMI1, è stata già depositata nel database GenBank, e a breve anche il virus sarà reso disponibile per la comunità scientifica internazionale.

Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’INMI, osserva che “l’isolamento del virus permetterà di migliorare la risposta all’emergenza coronavirus, di conoscere meglio i meccanismi dell’epidemia e di predisporre le misure più appropriate”.

CORONAVIRUS, SPALLANZANI “TEST SU 13 CASI SOSPETTI”

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All’Ospedale Spallanzani di Roma “sono ricoverati in questo momento 13 pazienti provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia e tutti loro sono stati sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, tutt’ora in corso”. E’ quanto si legge nel nuovo bollettino medico emesso questa mattina, che sottolinea come “altri 13 pazienti sono stati isolati nell’Istituto e dimessi dopo il risultato negativo dei test per la ricerca del nuovo coronavirus”.

“Per quanto riguarda le 20 persone, che hanno avuto contatto con la coppia cinese positiva all’infezione da nuovo coronavirus, continuano ad essere osservate presso l’Istituto Spallanzani – prosegue il bollettino medico -. Sono tutte in buone condizioni generali e la loro salute non desta preoccupazioni. In caso di evoluzioni del quadro clinico, verranno dati immediati aggiornamenti”.

“In merito ai due cittadini di nazionalità cinese provenienti dalla città di Wuhan positivi al test del nuovo coronavirus, attualmente ricoverati presso l’Istituto Nazionale per le Malattie infettive Lazzaro Spallanzani”, il bollettino medico conferma che “le loro condizioni cliniche sono in continuo monitoraggio da parte del personale della struttura sanitaria. La donna di 65 anni pur mantenendo condizioni cliniche discrete ha presentato nella giornata odierna un episodio di nausea e vomito. L’uomo di 66 anni attualmente è in condizioni cliniche stazionarie, con un quadro di polmonite interstizio alveolare bilaterale. Presenta febbre associata a tosse e astenia. La coppia è sottoposta a continui controlli e monitoraggio da parte dei sanitari. Riguardo al paziente di nazionalità rumena è in buone condizioni di salute ed è risultato negativo al test per il nuovo coronavirus”, conclude il bollettino medico.
(ITALPRESS).

CORONAVIRUS, I DUE TURISTI CINESI IN DISCRETE CONDIZIONI

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Sono “in condizioni discrete” i due turisti cinesi ricoverati da ieri all’Istituto Spallanzani di Roma per
aver contratto il Coronavirus. E’ quanto emerso dal bollettino sanitario dell’Istituto, dove sono attualmente ricoverati “altri 12 pazienti cinesi, sottoposti al momento al test; altri 9 sono stati isolati e poi dimessi dopo il risultato del test; altri 20 soggetti asintomatici, che hanno avuto contatti primari con i ricoverati, sono in osservazione presso il nostro istituto”, ha detto Emanuele Nicastri, direttore Malattie Infettive ad alta intensità dell’ospedale, nel corso di una conferenza stampa presso l’Istituto. Gli infetti sono una donna di 65 anni e il marito di 66, provenienti dalla provincia di Wuhan, entrambi in condizioni discrete anche se l’uomo presenta “un interessamento polmonare piu’ pronunciato”, ha aggiunto Nicastri.
“Bisogna evitare allarmismi ma dire che non ci saranno altri casi è negare la realtà – ha detto il direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito -. Bisogna evitare la discriminazione con i cittadini cinesi che sono in Italia. Loro sono molto interessati a proteggersi e a interagire con il sistema sanitario nazionale”.
(ITALPRESS).