Home Lazio Pagina 300

Lazio

RC AUTO, NEL 2020 AUMENTI PER OLTRE 137MILA LAZIALI

0

Il nuovo anno si apre con una brutta notizia per più di 137.500 laziali; tanti sono gli automobilisti che, secondo l’analisi di Facile.it, a causa di un sinistro con colpa dichiarato nel 2019 dovranno fare i conti con un peggioramento della propria classe di merito e, di conseguenza, un premio RC auto più caro; sempre in virtù dell’incidente causato, per loro non sarà nemmeno possibile ricorrere alla nuova Rc familiare. In termini percentuali si tratta del 4,94% del campione analizzato, valore superiore a quello nazionale (3,76%) e in linea con il dato regionale rilevato nel 2018 (4,95%).
Analizzando la graduatoria delle province laziali, al primo posto si trova Roma (5,14%); segue la provincia di Rieti (4,84%). Valori inferiori alla media regionale per Viterbo (4,54%) e Frosinone (3,64%). Chiude la classifica la provincia di Latina (3,62%).
Buone notizie, invece, per gli automobilisti virtuosi; per assicurare un veicolo nel Lazio a dicembre 2019 occorrevano, in media, 542,79 euro, ovvero il 10,93% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018.
(ITALPRESS).

UN PIANO STRAORDINARIO PER GLI ALBERI DI ROMA

0

È stato firmato il protocollo d’intesa tra Roma Capitale, dipartimento della Protezione civile e commissario delegato, nella figura del direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile del Lazio. Il documento definisce ruoli e modalità di un lavoro sinergico volto a definire un nuovo modello operativo per mitigare gli effetti e prevenire i rischi causati da cambiamenti climatici ed eventi metereologici eccezionali. Fenomeni sempre più frequenti che impongono l’adozione di un piano straordinario per mettere in sicurezza il patrimonio arboreo cittadino colpito da 30 eventi atmosferici estremi negli ultimi 7 anni. Uno di questi, verificatosi il 29 e 30 ottobre 2018 ha comportato per la Regione Lazio la dichiarazione dello stato di emergenza, ancora perdurante, da parte del Consiglio dei ministri e l’impegno di Roma Capitale, approvato dall’Assemblea capitolina, ad attuare azioni concrete ed efficaci a contrastare gli effetti devastanti dell’innalzamento delle temperature.

Ecco, allora, cosa prevede il protocollo d’intesa. Spetterà all’Amministrazione capitolina – dipartimento Tutela ambientale effettuare la mappatura dello stato delle alberature, evidenziando le situazioni di criticità, e attuare gli interventi per la messa in sicurezza. Il commissario delegato, competente a mettere in campo le azioni necessarie a superare lo stato di emergenza nella regione, provvederà a proporre l’assegnazione di risorse inserendole nella pianificazione che il dipartimento di Protezione civile provvederà a valutare.
Il protocollo prevede, inoltre, un’ulteriore sinergia tra i firmatari, finalizzata all’elaborazione di un modello operativo innovativo per la prevenzione dei rischi connessi ad eventi meteorologici estremi, con specifico riferimento agli effetti sull’inestimabile patrimonio arboreo di Roma.

A tal fine, e anche con l’ausilio di altri soggetti (enti, ordini professionali, articolazioni amministrative, volontari), verrà costituito un gruppo di lavoro per la valutazione degli scenari di rischio emergente e per l’elaborazione di nuovi modelli operativi per prevenire situazioni di pericolo in particolar modo riferiti alle alberature cittadine. La Capitale, con i suoi 330mila alberi, rappresenta, infatti, un terreno ideale di sperimentazione di nuovi modelli di prevenzione.
“In questi anni abbiamo avviato il monitoraggio su circa 82mila alberature presenti lungo le strade o nelle piazze della città – ha detto il sindaco di Roma Virginia Raggi -. Abbiamo già abbattuto molte centinaia di esemplari pericolanti e ne abbiamo individuati altri da abbattere o mettere in sicurezza urgentemente. Ora, con la Protezione Civile, mettiamo in atto questa azione straordinaria che ci consentirà anche di sviluppare nuovi modelli di prevenzione”.

“Attraverso la firma di questo protocollo – spiega Borrelli – supporteremo il Comune di Roma nelle attività di monitoraggio delle alberature a rischio caduta. Si tratta di una attività di protezione civile che verrà fatta con la collaborazione della Regione Lazio a partire dalle scuole e dai giardini pubblici. L’obiettivo è quello di lavorare in un’ottica della prevenzione del rischio e della riduzione della vulnerabilità”.
“Con questo accordo – sottolinea il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile del Lazio, Carmelo Tulumello – la Protezione Civile della Regione Lazio scende in campo per la sicurezza dei cittadini romani, mettendo a sistema risorse e strumenti in un’ottica che supera lo stretto rigore delle competenze e guarda alla concretezza del risultato: una città più sicura! Il presidente Nicola Zingaretti, in questo senso, ha dato chiare indicazioni circa il fatto che la gestione commissariale dell’emergenza maltempo dell’ottobre 2018 guardi a Roma con l’attenzione che merita la Capitale più verde d’Europa, dando un segno tangibile della sensibilità con la quale questa Amministrazione regionale guarda all’ambiente come bene comune”.

“Tutte le volte in cui come Regione siamo stati chiamati da Roma Capitale – ha detto il vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori – ci siamo sempre stati. Così come ci siamo oggi, perchè purtroppo abbiamo assistito a situazioni drammatiche che non vogliamo si ripetano più. Con la collaborazione degli esperti agronomi potremo verificare migliaia di situazioni a rischio. Attendiamo indicazioni da Roma delle priorità su cui intervenire. Lo ribadisco: al di là delle schermaglie che possono esserci su altri settori la collaborazione deve essere strettissima per il bene dei cittadini”.
(ITALPRESS).

MENSE SCOLASTICHE A ROMA, AL VIA IL NUOVO SERVIZIO

0

Dal 7 gennaio prenderà il via il nuovo servizio di ristorazione educativa e scolastica di Roma Capitale. L’Amministrazione ha garantito e tutelato la qualità del servizio e i livelli occupazionali per i lavoratori. Lo comunica il Campidoglio, precisando che a tutela dei lavoratori l’Amministrazione capitolina ha da subito inserito all’interno della gara d’appalto una clausola sociale a garanzia dei livelli occupazionali.
“Il dialogo tra Amministrazione e aziende aggiudicatarie – spiega una nota – ha portato alla sottoscrizione dell’impegno da parte delle aziende ad assicurare la continuità dei rapporti di lavoro, le mansioni e i parametri orari nei confronti dei dipendenti interessati che erano impiegati nei servizi del precedente appalto, compreso il personale delle cucine dei nidi comunali della società Roma Multiservizi SpA e delle società che gestivano il servizio in autogestione”.
Nel quadro delle garanzie così assicurate dall’Amministrazione lungo l’intero iter procedurale, i sindacati hanno sottoscritto con le imprese aggiudicatarie un accordo di cambio appalto che si è concluso con successo, tanto da revocare lo sciopero annunciato.
Al contempo, l’Amministrazione ha ricevuto comunicazione che sia il Tar che il Consiglio di Stato hanno rigettato le richieste di sospensiva della procedura che erano state avanzate da alcune aziende. L’intera procedura è stata sottoposta alla vigilanza dall’Anac, nell’ottica di garantire massima trasparenza e tutela.
L’aggiudicazione è avvenuta in base all’offerta economicamente e qualitativamente più vantaggiosa, nell’ottica di garantire il migliore servizio per più piccoli. Il costo medio a pasto dell’appalto al via risulta superiore al precedente.
“Con questo cambio appalto – conclude il Campidoglio – si interrompono le proroghe di affidamento finora avvenute, che hanno di fatto mantenuto invariato lo status quo, e si riattiva quindi un virtuoso meccanismo di mercato”.
(ITALPRESS).

APPROVATI 23 PROGETTI SUI BENI CONFISCATI

0

Sono stati approvati dalla Regione Lazio 23 progetti di ristrutturazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata per un importo pari a 1,1 mln di euro. Entro gennaio verranno finanziati i progetti presentati dai comuni di Acuto, Marino, Latina, Genzano, Ardea, Velletri, Gaeta, Ferentino, Ladispoli, Nettuno, Sacrofano, Cassino, Sabaudia, Aprilia, Municipio III e Municipio VIII. Mentre entro fine febbraio verranno finanziati i progetti dei comuni di Formia, Arce, Sant’Oreste e Pomezia. Sono stati finanziati inoltre i progetti dell’Associazione Spazio Chora di Fiano Romano e dell’Associazione Alternata Silos di Formia.
“La Giunta regionale – ha spiegato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – è da sempre impegnata nella lotta alle mafie e la restituzione alla collettività dei beni confiscati rappresenta senza dubbio la risposta più concreta alle richieste dei territori e alle esigenze dei cittadini. L’obiettivo è quello di creare sinergie per sviluppare un sistema condiviso per il riutilizzo sociale dei beni confiscati”.
“È una sfida – ha aggiunto – che mette in rete gli Enti Locali, i Municipi, le realtà del Terzo Settore, l’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati e le Prefetture, ai fini di una condivisione degli obiettivi di legalità e restituzione ai cittadini di quanto confiscato alle mafie. Finora la Regione Lazio ha messo a disposizione negli ultimi anni 4 milioni di euro, ma il nostro impegno non si ferma, perché vogliamo ridare fiducia alle nostre comunità e dimostrare che anche in questo modo si possono combattere mafia e criminalità organizzata. Legalità significa più opportunità per i cittadini: anche per il 2020 abbiamo messo in bilancio risorse per 1,5 milioni di euro per la trasformazione dei beni confiscati in beni comuni anche grazie all’impegno della Commissione Consiliare Antimafia”.

“Il territorio – ha dichiarato il presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio Gianpiero Cioffredi – deve essere in grado di cogliere queste opportunità. È più forte oggi la capacità dei Comuni di trasformare questo patrimonio in qualità e servizi, perché solo così rendiamo la lotta alla mafia qualcosa di popolare e diffuso. Dobbiamo essere tutti, con responsabilità, protagonisti di questa lotta. I Comuni non possono essere lasciati soli, la Regione Lazio fa la sua parte, ma la dimensione numerica dei beni confiscati richiede la necessità di inserire il Lazio tra le Regioni assegnatarie di risorse da parte del Ministero dell’Interno. Con il nostro impegno per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, affermiamo un principio di valore culturale, etico educativo nella lotta ai sodalizi criminali che ci deve vedere tutti protagonisti. Solo facendo ognuno la sua parte, accompagniamo e sosteniamo il lavoro prezioso di contrasto alle mafie della Magistratura e delle Forze di Polizia alle quali va tutta la nostra gratitudine”.
(ITALPRESS).

IL VALORE DELLE ABITAZIONI A ROMA È DI 460 MILIARDI

0

Il 75,2% delle famiglie, tre su quattro, risiede in una casa di proprietà. Nel 2016 la superficie media di un’abitazione è pari a 117 m2 e il suo valore medio è di circa 162 mila euro (1.385 euro/m2). In generale, le abitazioni possedute da persone fisiche hanno un valore complessivo, includendo anche le relative pertinenze, di 5.526 miliardi di euro, mentre il valore complessivo del patrimonio abitativo supera i 6.000 miliardi. Sono alcuni dei dati contenuti nella settima edizione di Gli Immobili in Italia, la pubblicazione biennale che fotografa il patrimonio immobiliare italiano realizzata dall’Agenzia delle Entrate e dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia in collaborazione con il partner tecnologico Sogei. Il volume, che quest’anno analizza i dati relativi al 2016, offre un quadro della ricchezza, dei redditi, degli utilizzi e dei valori imponibili degli immobili attraverso l’elaborazione di diverse fonti informative, tra cui il Catasto Edilizio Urbano e le quotazioni dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare, le dichiarazioni dei redditi, le banche dati dei versamenti delle Imposte sugli Immobili (IMU, TASI) e i dati del registro.

Anche in questa edizione, il rapporto contiene un’analisi più dettagliata rispetto ad alcune grandi città. Per quanto riguarda Roma, il valore complessivo delle abitazioni è pari a circa 460 miliardi. La superficie media di un’abitazione ubicata nella capitale è 103 m2, con un valore medio di circa 323 mila euro (3.150 euro/m2), superando i 740 mila euro nelle zone centrali piu’ pregiate. Circa il 71% dello stock residenziale è impiegato come abitazione principale, il 14% delle abitazioni è data in locazione, e il 2,5% viene concesso in comodato ai familiari.
Superano, invece, la quota del 19% gli immobili dati in locazione a Milano e Napoli, mentre è piu’ bassa la percentuale di case utilizzate come abitazione principale (rispettivamente il 66,1% e il 58,9%).

DI BERARDINO “2,3 MLN CONTRO LA FUGA DEI CERVELLI”

0

“Troppo spesso validi ricercatori universitari, per fare carriera e per trovare le condizioni idonee per sviluppare progetti di ricerca, sono costretti ad abbandonare il nostro Paese. Crediamo che il trasferimento all’estero debba essere una scelta e non una necessità. Per questo abbiamo introdotto una nuova misura di contrasto al fenomeno della ‘fuga dei cervelli’. Attraverso il nuovo avviso pubblico ‘Contributi per la permanenza nel mondo accademico delle eccellenze’ che prevede uno stanziamento di risorse a valere sul Fondo sociale europeo di 2,3 milioni di euro, garantiamo alle università pubbliche e private con sede nel Lazio la possibilità di erogare borse di studio ai dottori di ricerca più meritevoli, che potranno così vedersi riconosciuto non solo un assegno mensile ma anche finanziamenti per la realizzazione delle proprie ricerche”. Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Formazione, Scuole e diritto allo studio universitario della Regione Lazio.

“Gli Atenei, per usufruire di tale contributo, dovranno presentare progetti triennali che prevedono contratti della durata 36 mesi, che siano coerenti con le esigenze di sviluppo del territorio e che contribuiscano a mettere in rete il sistema regionale della ricerca e dell’innovazione con il sistema produttivo – conclude l’assessore regionale – Ogni progetto, a cui possono partecipare anche più ricercatori, può ricevere un contributo complessivo di 72,5 mila euro. Con questa iniziativa agiamo in un’ottica preventiva, favorendo la permanenza nella nostra Regione delle migliori competenze così da renderle protagoniste della crescita del nostro territorio, contribuendo all’innovazione e alla qualità delle trasformazioni in atto”. “Vogliamo inoltre favorire il legame tra mondo accademico e sistema d’impresa, rafforzando sempre più l’interconnessione fra ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione quali fattore propulsivo per l’intera economia regionale. Le domande – conclude – potranno essere inoltrate a partire dal 29 gennaio fino al 31 marzo”.
(ITALPRESS).

IMPRESE, BANDI DA 10 MLN PER LA DIGITALIZZAZIONE

0

“Pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio due bandi a favore di imprese e liberi professionisti per 10 milioni di euro di fondi europei del Por Fesr 2014-2020 per promuovere azioni di internazionalizzazione e digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese (Mpmi) del Lazio. Il primo avviso, “Progetti di Internazionalizzazione”, da 5 milioni di euro, è pensato per concedere alle Mpmi (liberi professionisti inclusi) in forma singola o aggregata e che fanno investimenti per accedere ai mercati internazionali contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese sostenute. Si potranno presentare progetti a partire da 36mila euro, con un contributo massimo concedibile 200mila euro”. Ad annunciarlo in una nota l’assessore allo Sviluppo economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-Up e Innovazione, Paolo Orneli.
“Il secondo bando – prosegue l’assessore – è destinato ai “Progetti di Innovazione Digitale”, stanzia 5 milioni di euro per erogare contributi a fondo perduto del 40% delle spese per investimenti digitali di imprese (sempre Mpmi) o attività professionali singole o aggregate. Si potranno presentare progetti, riguardanti l’introduzione di tecnologie digitali e soluzioni ICT che sostengano l’innovazione di processo e di prodotto, da minimo 50mila euro, mentre il contributo massimo concedibile è di 200mila euro”.
“Prosegue l’impegno della Regione a favore dell’economia del Lazio. Questi bandi – conclude Orneli – vogliono aiutare le imprese del nostro territorio a riposizionarsi sulla frontiera dell’innovazione e della proiezione internazionale e vanno a integrare quanto fatto, solo per rimanere agli ultimi mesi, con l’avviso Digital Impresa Lazio e con la prima finestra di quello per i Voucher per l’Internazionalizzazione”.
Le graduatorie provvisorie di questi ultimi bandi sono state pubblicate nelle scorse settimane, mentre la seconda finestra dell’avviso Voucher per l’Internazionalizzazione aprirà il 5 marzo prossimo.
La partecipazione ai due avvisi pubblici sarà possibile esclusivamente attraverso la piattaforma telematica Gecoweb di Lazio Innova. Il bando “Progetti di Internazionalizzazione” sarà aperto a partire dal 9 marzo dell’anno prossimo (si potranno compilare i formulari online già dal 18 febbraio), mentre il bando “Progetti di Innovazione Digitale” sarà aperto a partire dal 4 marzo dell’anno prossimo (si potranno compilare i formulari online già dal 5 febbraio).
Dettagli, maggiori informazioni, i testi dei tre avvisi e le tempistiche per la partecipazione sono disponibili sul sito www.lazioeuropa.it.
(ITALPRESS).

SOPRALLUOGO DE MICHELI-RAGGI A CANTIERE METRO C

0

“Come ministero abbiamo appena approvato i 10 milioni per sbloccare la metro C, sono contenta perché questa sarà un’opera che cambierà la vita dei romani: avevamo detto che avremmo dato il nostro contributo per la metro e lo abbiamo fatto”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, che ha partecipato al sopralluogo con il sindaco di Roma, Virginia Raggi, al cantiere della stazione Amba Aradam-Ipponio della metro C. “Perché si capisca – ha aggiunto – che questo governo è particolarmente interessato al miglioramento della qualità della vita nella sua Capitale che è la vetrina del paese per il mondo. Permettere gli spostamenti senza usare la macchina credo sia uno dei modi per mostrare che questo paese è in grado di fare un cambio di passo: metteremo tutte le istituzioni interessate intorno a un tavolo per trovare il modello di governance più adatto per completare le linee metropolitane della città, dovremmo darci anche dei tempi precisi”.
“Quasi mezzo miliardo di euro – ha proseguito la De Micheli – sono stati approvati per la Capitale in conferenza unificata, per le linee tranviarie, per dimostrare che questo governo è particolare interessato alla qualità della vita della Capitale. Credo che la visita di oggi debba essere un segnale dell’impegno del governo e delle istituzioni per risolvere punto per punto tutti i problemi”.

“Finalmente questo governo ha deciso di ascoltare le istanze di Roma Capitale e come primo segno tangibile ha stanziato 10 milioni per il completamento del tunnel fino a Piazza Venezia. È fondamentale perché da anni sollevavamo il punto di come i finanziamenti fossero inesistenti e l’opera non potesse andare avanti” ha detto il sindaco di Roma, Virginia Raggi.

“Metro C – ha aggiunto – è un’opera che vede la partecipazione congiunta Di Roma capitale Regione Lazio e governo, si lavora in tre, non si può lavorare da soli. L’impegno del governo è stato confermato dall’ultima delibera Cipe nella quale sono stati finanziati ulteriori milioni per costruire tutta la rete infrastrutturale di cui Roma Capitale ha necessariamente bisogno. Una città così estesa ha necessità di opere su ferro che sviluppino un chilometraggio importante, fino ad oggi non era stato fatto e come sapete ad agosto abbiamo preso un impegno importante che è quello della redazione del pums, il piano della mobilità sostenibile, e il governo crede in questo piano tanto che lo ha finanziato”.

“Ci sono ancora molti step per il completamento della metro C – ha proseguito la Raggi -. Adesso si scava fino a Piazza Venezia e poi ci sarà necessariamente lo stanziamento per la stazione di Venezia e che non sarà una stazione semplice ma sarà sicuramente bellissima. Sono già stati rinvenuti alcuni reperti e anche quella sarà una stazione museo”. “Abbiamo necessità – ha detto ancora – che tutto il governo sia al fianco di Roma Capitale: oltre al Mit chiederemo il sostegno del ministero dei beni culturali perché oltre alla stazione San Giovanni vediamo che ogni stazione potrebbe diventare un museo. Si può immaginare un polo museale tra tutte queste stazioni, i reperti sono molti e davvero molto preziosi. Questa stazione se tutto va bene sarà aperta nel 2024″.

“La Metro C è il cantiere interno a una città più grande d’Italia – ha concluso -. A poco meno di un anno torniamo qui per monitorare l’andamento dei lavori del cantiere. La Metro C continuerà almeno fino a Clodio-Mazzini, i romani chiedono di andare oltre Farnesina e di arrivare a Saxa Rubra, per noi è un’idea molto interrssante. Insieme alla stazione di Venezia questo sarà il nodo di scambio con la futura Metro D, intersecandosi con gli interventi del Pums”.
(ITALPRESS).