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RIFIUTI, L’ORDINE DEI MEDICI DI ROMA LANCIA L’ALLARME

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“Il caos in cui versa l’Ama con le ennesime dimissioni dell’ennesimo Consiglio d’Amministrazione e la nomina di un nuovo responsabile preoccupa l’Ordine dei medici di Roma e provincia che continua a monitorare costantemente la situazione.  La raccolta dei rifiuti nella Capitale d’Italia si regge, e  male, su un fragilissimo equilibrio basato principalmente sulla buona volontà delle Regioni vicine ad accogliere, seppur a caro prezzo, i nostri residui. Non c’è spazio dunque per improvvisi blackout del ciclo di raccolta e smaltimento”. E’ l’allarme lanciato da Antonio Magi e Pierluigi Bartoletti, presidente e vicepresidente Omceo Roma. “Come Ordine dei Medici abbiamo e sentiamo il dovere di rivolgere un appello a tutti i soggetti che ne hanno la responsabilità affinché si siedano intorno a un tavolo e trovino una soluzione in breve tempo”, aggiungono.
“L’Ordine è disponibile a fare la sua parte e incontrare i vertici dell’Ama. Occorre evitare che in breve tempo si creino nella Capitale d’Italia cumuli di immondizia in ogni strada, nei pressi di scuole, ospedali, luoghi pubblici e che un simile degrado diventi attrattivo per gli animali. Non c’è tempo da perdere”, concludono.

ASSESTAMENTO DI BILANCIO, ARRIVA IL VIA LIBERA

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Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mauro Buschini (Pd), ha approvato con 22 voti a favore, 8 contrari, 3 astenuti, la proposta di legge regionale n. 172, “Assestamento delle previsioni di Bilancio 2019-2021”, il terzo provvedimento in materia di contabilità regionale approvato in questa seduta. Ieri erano stati approvati il Rendiconto generale 2018 e il Rendiconto consolidato Giunta-Consiglio 2018.
Con la pl 172 si provvede a rideterminare le scritture del bilancio di previsione, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi (entrate di bilancio non ancora versate nelle casse regionali) e dei residui passivi (impegni di bilancio non ancora pagati) accertata in fase di rendicontazione dell’esercizio finanziario precedente.
In particolare, si provvede alla rideterminazione del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2018, tenendo conto dell’apposito prospetto del Rendiconto 2018, all’aggiornamento del limite massimo dell’autorizzazione per il ricorso al mercato finanziario per l’anno 2019 (436 mln, in riduzione per 214 mln, rispetto a quanto stabilito in precedenza) e si dà conto dei dati assestati delle entrate e delle spese previste, le quali, rispetto allo stato di previsione del Bilancio 2019-2021, e tenuto conto delle previsioni di bilancio effettuate nel corso dell’esercizio finanziario corrente, risultano pari a 34,613 mld di euro, in termini di competenza, e a 31,011 mld, in termini di cassa, per l’anno 2019, e pari a 30,488 mld in termini di competenza per l’anno 2020 e pari a 30,039 mld per il 2021.

PRONTO UN PIANO DI SICUREZZA PER I BUS DI ROMA

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Un sistema di videosorveglianza che colleghi gli autobus della Capitale con le sale operative delle forze
dell’ordine, mettendo in condizione gli operatori di polizia di intervenire tempestivamente. Cellulari subito in dotazione ai verificatori dell’Atac, per l’utilizzo di una app dedicata alle chiamate di emergenza al 112 NUE, da estendere successivamente, previa formazione, ai conducenti dei mezzi. Estensione delle cabine protette già presenti sui mezzi dell’Azienda;  potenziamento dei servizi di vigilanza e controllo sulle tratte più sensibili, anche con il supporto della vigilanza privata;
intensificazione dei corsi di formazione del personale viaggiante, a cura delle forze dell’ordine, per la gestione delle emergenze e l’utilizzo dei sistemi di alert. Sono queste alcune delle risposte concrete emerse oggi in Prefettura durante il tavolo presieduto dal prefetto Gerarda Pantalone, per migliorare le condizioni di sicurezza dei cittadini che utilizzano il
trasporto pubblico locale e intensificare un percorso di collaborazione tra Atac e forze di polizia.
Durante la riunione – cui hanno preso parte il questore, il comandante provinciale dei carabinieri, il comandante della polizia locale e i rappresentanti di Roma Capitale e di Atac – è emerso, spiega una nota, “l’impegno ad operare in costante collaborazione, anche avvalendosi di risorse finanziarie
dedicate rese disponibili dai ministeri dell’Interno e dello Sviluppo economico, per implementare le strumentazioni informatiche e garantire un flusso comunicativo sempre più efficace tra Atac e forze di polizia”.
Le linee di azione condivise oggi in Prefettura vengono recepite da un protocollo d’intesa in via di sottoscrizione, a seguito di appositi incontri tecnici con Atac in questura, per la definizione dei dettagli operativi.

AMATRICE SIMBOLO GIORNATA MONDIALE DEL CUORE

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“Amatrice è la città portavoce nazionale della Giornata Mondiale del Cuore 2019 che si svolge in tutto il mondo il 29 settembre. Oggi da questo territorio così duramente colpito dal terremoto parte un segnale forte in un’ottica che vede da una parte la promozione di una cultura della prevenzione sanitaria e dall’altra l’impegno quotidiano per un territorio e una città simbolo della rinascita”.
Lo ha dichiarato l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’amato che ad Amatrice ha preso parte alle iniziative in programma per la Giornata Mondiale del Cuore 2019.
In occasione della Campagna Nazionale di Prevenzione Cardiovascolare “Banca del Cuore” la Fondazione per il Tuo Cuore ha raggiunto Amatrice, con il proprio jumbo truck per effettuare tre giorni di screening cardiovascolare completo per la popolazione.

“Promuovere stili di vita migliori e più salutari – conclude D’Amato – ha un valore strategico soprattutto nella prevenzione delle malattie cardiovascolari che, ancora oggi, sono tra le prime cause di morte al mondo”.
Nel corso della giornata ci sarà anche un flash-mob nella zona rossa con gli studenti delle scuole di Amatrice ed un incontro-dibattito con i maggiori esponenti del mondo scientifico che risponderanno alle domande della popolazione su temi di prevenzione cardiovascolare.

I CITTADINI ROMANI BOCCIANO I SERVIZI

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Roma peggiora in tutti i servizi essenziali e a bocciarla sono gli stessi romani, che hanno risposto all’indagine dell’Agenzia per il controllo e la qualità della vita e dei servizi pubblici a Roma. Presentata questa mattina in Campidoglio dal presidente, Carlo Sgandurra, e dalla vicepresidente dell’Assemblea capitolina, Sara Seccia, l’indagine evidenzia come i servizi pubblici non solo sono sotto la sufficienza ma in calo rispetto allo scorso anno. A salvarsi solo il servizio idrico mentre l’igiene urbana tocca il fondo con un voto medio di 2,7. Il giudizio medio dei cittadini, sotto la sufficienza dal 2014, torna a scendere da 5,33 dello scorso anno a 5,3 del 2019. Ad abbassare la media sono i voti sui bus e tram, 4,1 il voto, e raccolta rifiuti e pulizia delle strade che faticano ad arrivare 3 come voto (2,7 per la prima, 2,8 per la seconda) in netto peggioramento rispetto allo scorso anno con un calo di un punto rispetto al 2018. Tra i municipi il meno soddisfatto è il primo
Rimane comunque l’insufficienza in tutti i municipi, con quelli della zona centrale ampiamente insoddisfatti della qualità della vita e dei servizi. A registrare la sufficienza sono 9 servizi su 18: dopo quello idrico, che ha fatto segnare un voto 7,8, seguono i servizi culturali, tutti sopra il 6 ma con un calo di valutazione di circa mezzo voto ciascuno, alcuni servizi sociali, tranne quelli municipali, per i quali i cittadini hanno espresso un voto di 5,5, e, nel campo della mobilità, i taxi, che risultano appena sufficienti. A parte la sosta a pagamento, che rimane stabile seppure con un andamento tendenziale insufficiente, 4,8 nel 2019, 5 nel 2018, tutto il comparto del tpl risulta in evidente flessione ed è la metropolitana a subire il più marcato peggioramento: a causa dei continui disservizi alle strutture di supporto e della chiusura di alcune stazioni centrali della linea A, il voto dei cittadini scende a 5,0 da 5,8 dello scorso anno.
Tra i servizi universali, registra un andamento decrescente anche l’illuminazione pubblica, che per la prima volta scende al di sotto della sufficienza con 5,8: era 6,1 nel 2018. Il quadrante est della città è il più penalizzato: qui si registrano, infatti, tutti i voti al di sotto della media come il 5,6 del V Municipio, ma va male anche nel XV dove il voto medio si ferma a 5,15. Secondo una lettura socio-anagrafica, infine, sono i giovani e gli studenti a risultare le categorie più soddisfatte mentre i più critici sono gli anziani e i pensionati, seguiti dalle donne e dalle casalinghe. “Conoscere, analizzare e condividere questi risultati – ha detto Sgandurra – significa porre le basi per stimolare un confronto con gli amministratori e tutti i soggetti coinvolti, intervenendo sulle cause, una volta individuate, e avviare un processo di miglioramento concreto ed efficace. È al tempo stesso anche un’opportunità per l’Agenzia di svolgere una verifica sul campo prima della Relazione Annuale di dicembre; tanto che chiederemo ai vertici amministrativi e politici, già nei prossimi due mesi, di stabilire insieme una serie di appuntamenti”.
“Dal 2016 c’è stato un graduale miglioramento del giudizio medio dei romani sulla qualità della vita – ha commentato Sara Seccia – ma c’è un lavoro ancora complesso e arduo da fare, soprattutto su trasporti e igiene urbana, senza dimenticare l’eccellenza del servizio idrico, che arriva a una valutazione di 7,8, e la cultura che resta sopra il 7”. “Possiamo dire – ha concluso – che queste problematiche annose e complicate non sono solo strutturali ma croniche, anche se nell’ultimo biennio, soprattutto nel 2018, i romani che danno la sufficienza sono la maggioranza: questo vuol dire che siamo sul binario giusto e si sta percependo questo miglioramento. Sarà mia cura fornire tutti i dati ai consiglieri capitolini e alla sindaca per migliorare dove è necessario o mantenere i livelli dove sono soddisfacenti”.

MAKER FAIRE, 100 MILA METRI QUADRATI DI INNOVAZIONE

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Una manifestazione plastic free, “decarbonizzata”, che quest’anno cercherà di coniugare l’arte contemporanea con l’innovazione tecnologica. Sono queste le proposte principali del Maker Faire 2019, l’evento dedicato all’innovazione che si terrà alla Fiera di Roma dal 18 al 20 ottobre. 

L’evento, giunto alla sua settima edizione, si aprirà con l’educational day, ovvero la giornata riservata alla visita di studenti provenienti da tutta Italia. L’anno scorso sono stati 27.000 i ragazzi che hanno partecipato. 

Quest’anno sarà possibile visitare 7 padiglioni disposti su 100.000 mq di esposizione. 

Lorenzo Tagliavanti – presidente della Camera di Commercio di Roma, che organizza la manifestazione attraverso Innova Camera – ha sottolineato come Maker Faire sia nata in anni difficili per l’imprenditoria italiana: “Sette anni fa abbiamo iniziato con l’idea di creare un evento che portasse l’evoluzione e la tecnologia al centro dell’attenzione per tutto l’anno. È una grande piattaforma e un momento di networking dove l’innovazione dall’alto incontra quella proveniente dal basso”, ha detto presentando l’iniziativa.

I temi che i visitatori potranno approfondire nel corso della manifestazione spazieranno dall’economia circolare alla manifattura digitale passando per l’edilizia sostenibile e la mobilità smart.

Luciano Mocci, presidente di Innova Camera, ha osservato come Roma possa essere considerata fra le città leader dell’innovazione mondiale: “Roma ha recuperato molto negli ultimi anni. Qualitativamente le nostre start up non hanno nulla da invidiare ad altre città”, ha sottolineato, evidenziando come “il 14% delle 1046 start up nate a Roma siano al femminile”, mentre “il 31% sono formate da giovani stranieri”. 

In tema di internazionalizzazione, Roberto Luongo, direttore generale dell’Ice, ha garantito che l’agenzia “porterà alla manifestazione 50 operatori stranieri invitati dagli USA e da altri paesi”. 

L’innovazione tecnologica di quest’edizione sarà declinata tramite la “Maker Art”, una rassegna di installazioni interattive di arte contemporanea, e Sportech, il padiglione dedicato allo sviluppo tecnologico dell’attività sportiva. Tra i protagonisti ci saranno anche la robotica e l’intelligenza artificiale

Per Alessandra Todde, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, “il governo ha una visione chiara del suo ruolo nella ricerca, bisogna regolamentare le sfere di un’innovazione molto rapida. È nostro dovere essere presenti e affiancare gli innovatori in questo processo”, ha detto il sottosegretario.

Secondo il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, per perseguire uno sviluppo tecnologico adeguato, bisogna seguire tre direttrici: “ricerca, innovazione e internazionalizzazione, tutte racchiuse all’interno del Maker Faire”. 

 

SCONTRO SUL BILANCIO, SI DIMETTE IL CDA DI AMA

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Ama è di nuovo nel caos. Si è dimesso questo pomeriggio il Cda che venne nominato dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, lo scorso 19 giugno. La presidente, Luisa Melara, l’amministratore delegato, Paolo Longoni e il consigliere, Massimo Ranieri, hanno alzato bandiera bianca dopo l’ennesimo no da parte del Campidoglio all’approvazione del bilancio 2017. Il nodo su cui anche i tre dimissionari si sono incagliati sono sempre i 18,3 milioni di euro di fatture del servizio cimiteriale, che furono fatali anche all’ex presidente Lorenzo Bagnacani, rimosso a febbraio. Anche in questo caso, infatti, questo credito, che Ama vanta nei confronti del Comune, è stato inserito in un fondo crediti, operazione che non è piaciuta al direttore generale di Palazzo Senatorio, Franco Giampoletti, che in un comunicato stampa di sabato scorso ha fatto sapere che “Roma Capitale non approverà mai un bilancio di Ama Spa che sia redatto in maniera non corretta e contenga valutazioni di trattamento contabile già in precedenza non avallate dal Comune”.
Un nodo difficile da sciogliere visto che senza quei 18 milioni, a cui si aggiungono altri 107 milioni di di varie fatture, nel fondo crediti, il bilancio di Ama sarà in rosso. Una posizione che ha fatto saltare i nervi in via Calderon della Battaglia tanto da portare al rinvio dell’assemblea dei soci, prevista per oggi, e alle dimissioni dei tre membri del Cda. Ama, così, si ritrova ancora una volta senza bilancio e senza nessuna che la diriga, con un’emergenza rifiuti che potrà essere gestita solo fino al 15 ottobre, e senza aver ottemperato a uno dei punti dell’ordinanza regionale: l’approvazione del bilancio.

INVESTIMENTI ESTERI, PATTO REGIONE-CONFINDUSTRIA

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Firmato presso Unindustria il protocollo d’intesa per il consolidamento e l’attrazione degli investimenti esteri nel Lazio dalla vicepresidente per l’Internazionalizzazione e presidente dell’Advisory Board investitori esteri di Confindustria Licia Mattioli, dal vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori, e dal presidente di Unindustria Filippo Tortoriello.
Tra gli obiettivi la promozione di un dialogo continuo tra Regione, Confindustria e imprese a capitale estero per mantenere e favorire gli investimenti e per valorizzare il loro impatto e le loro potenzialità in termini economici, ambientali, di innovazione e trasferimento tecnologico e formativo.
“Confindustria punta a valorizzare il ruolo delle imprese italiane a capitale estero in quanto fattore strategico per la crescita del Paese”, ha dichiarato Mattioli. “La firma dell’intesa è parte di un percorso nazionale iniziato quest’anno con la Regione Toscana, a cui ne seguiranno altre. In particolare, il protocollo con la Regione Lazio dà l’avvio a un servizio di customer care dedicato alla fidelizzazione e al supporto delle imprese a capitale estero che investono nelle Regioni italiane”.
“Brexit e guerra dei dazi stanno senza dubbio condizionando, e lo faranno temo anche nei prossimi anni, gli scambi internazionali così come le politiche strategiche di rilocalizzazioni delle produzioni. Si aprono scenari che abbiamo il dovere di affrontare per sostenere chi fa impresa. La Regione Lazio, anche grazie alla spinta del presidente Zingaretti, compie oggi attraverso il protocollo con Unindustria e Confindustria un altro passo per essere protagonista di queste sfide”, ha commentato Daniele Leodori, vicepresidente della Regione Lazio. “La competizione tra Stati o macro-aree si combatte anche attraverso il rating di attrazione e il Lazio ha grandi potenzialità: penso al’aeroporto di Fiumicino e al porto di Civitavecchia, straordinari poli di ricerca e innovazione, ha politiche regionali di sostegno all’impresa, a partire dai progetti dei Fondi europei, molto mirati e validi. Dobbiamo fare di più – ha aggiunto – a cominciare dal sostegno alla competitività e possiamo giocare in attacco sul lavoro. Dobbiamo crearne nuovo grazie a aziende, che lasciano altre regioni d’Europa, penso a Londra, e trovano nell’area della Capitale e nel Lazio condizioni top rispetto ad altre con una consolidata vocazione al business”.
“Nel Lazio contiamo 1.185 imprese a partecipazione estera, l’8,4% di tutte quelle presenti sul territorio nazionale, che occupano 145 mila addetti e generano un fatturato di 105 miliardi all’anno”, ha detto Filippo Tortoriello presidente di Unindustria. ”Consolidare la presenza delle imprese a partecipazione estera e attrarre nuovi investimenti nella nostra regione è, dunque, una condizione essenziale per lo sviluppo del nostro sistema economico e imprenditoriale”.