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ROMA, NUOVO REGOLAMENTO POLIZIA LOCALE

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Dal Daspo Urbano alla tutela delle fontane storiche, dei nasoni, fino alla guerra a centurioni, saltafila, risciò e venditori abusi di bevande e cibo. Queste alcune delle norme contenute nel nuovo regolamento di Polizia Urbana di Roma, approvato dall’Assemblea Capitolina e presentato dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, al comando generale dei vigili.

“Abbiamo approvato il nuovo regolamento di polizia urbana della città di Roma. Dopo oltre 70 anni abbiamo riscritto le norme di convivenza civile nella nostra città, abbiamo incluso dei comportamenti che 70 anni fa non erano minimamente contemplati e iniziato a eliminare il ricorso alle ordinanze, strumenti eccezionali che di volta in volta venivano utilizzati per il divieto antialcol e per contrastare la presenza dei centurioni” ha detto il sindaco di Roma, Virginia Raggi. “Il regolamento non è solo un corpus di divieti, stiamo cercando di armonizzare tante condotte per una convivenza civile di tutti”.

“Abbiamo iniziato a scrivere ai vari ambasciatori per segnalare le condotte dei loro concittadini che hanno causato danneggiamenti al nostro patrimonio o che sono stati protagonisti di condotte vietate vome i bagni nelle fontane, perché è giusto che venga resa nota questa norma che quando si va a visitare la città bisogna tenere un comportamento rispettoso”.
Lo ha detto il sindaco di Roma, Virginia Raggi, nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo regolamento della polizia urbana della Capitale. Già nelle scorse settimane il Campidoglio aveva ipotizzato una black list per i “turisti non desiderati”. “Ritengo fondamentale – ha aggiunto – far capire agli ambasciatori che ci sono specifici comportamenti che devono essere isolati e stigmatizzati per non creare un sentimento di distanza tra cittadini e turisti, che non ha motivo di esistere. Sono pochi episodi che vanno però condannati. Roma è e sempre sarà accogliente ma non vuol dire tollerare comportamenti vietati, danni e imbrattamenti della nostra città. Credo che avviare un rapporto con gli ambasciatori sia un modo molto rispettoso per veicolare un messaggio anche oltre i nostri confini”.
Per i turisti e le sanzioni elevate nei loro confronti si sta studiando un sistema per poter far pagare le multe attraverso le carte di credito, come ha spiegato la stessa Raggi: “quando il turista parte, le procedure per recuperare le somme è pressoché impossibile, quindi rilancio il pagamento delle sanzioni attraverso il Pos e le loro carte di credito”.

“Lo leggeremo con attenzione, è uno strumento utile per tutti per affermare il concetto di sicurezza sempre piu’ ampio” – ha aggiunto il prefetto di Roma, Gerarda Pantalone – “Sicurezza – ha spiegato – non e’ solo repressione, ma assicurare le migliori condizioni di vita del cittadino, il decoro urbano della citta’. Lo guarderemo soprattutto con attenzione
nell’individuazione dei luoghi sensibili, perche’ questo e’ un qualcosa di importante che aiutera’ le nostre forze dell’ordine”.

 

 

STADIO ROMA, SOLUZIONE ANCORA LONTANA

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Appare ancora lontana la conclusione dell’iter burocratico per lo stadio della Roma. Dopo l’incontro all’Eur tra i proponenti e i tecnici del Campidoglio, sembrano ancora lontane le soluzioni perche’ la delibera di variante urbanistica e la convenzione urbanistica, possano essere portate in aula dalla maggioranza pentastellata per farle digerire anche a quei consiglieri contrari all’opera.
Il nodo principale da cui sembra partire tutto sono i fondi disponibili per le opere pubbliche.

Il sindaco Virginia Raggi ha evidenziato che suo “unico interesse e’ che la Roma mantenga gli impegni presi con la citta’: prima le opere pubbliche per i cittadini, poi il campo di calcio”.
Frase che farebbe intendere: prima devono essere pronte le opere pubbliche e poi la Roma potra’ partire con i lavori e la posa della prima pietra dello stadio. Cosa facile a dirsi, difficile a
farsi, perche’ le opere in questione – potenziamento della Roma-Lido, Ponte di Congressi, unificazione della via del Mare e della via Ostiense – sono opere che dovrebbero essere fatte da
Stato, Regione e Comune, proprio per la loro funzione pubblica, seguendo le normative nazionali che prevedono gare d’appalto europee.

Alla Roma spetta il finanziamento totale per l’unificazione di via del Mare e via Ostiense, e in parte della Roma-Lido, con il versamento di 45 milioni di euro. Discorso a se’ stante per il
Ponte dei Congressi, opera a carico dello Stato e del Comune i cui finanziamenti sono stati inseriti nell’assestamento di bilancio di Roma Capitale, per un totale di 144 milioni di euro, di cui 28
dalle casse di Palazzo Senatorio.

Per il presidente della commissione Mobilita’, Pietro Calabrese, intervenuto in una radio romana “ci sono delle cose che devono accadere al momento della firma della Convenzione. I 45 milioni di
euro di extra oneri per la Roma Lido, ad esempio, devono essere versati subito, al momento della firma, non a rate come leggo sui giornali e vorrebbero fare i proponenti”.

E sul passaggio della variante urbanistica in aula Giulio Cesare aggiunge: “Se loro pensano di andare avanti cosi’, credo che fatichera’ a ottenere l’ultimo passaggio”. Nella delibera di interesse pubblico della giunta Marino, risalente al 2014 era stata inserita l’obbligatorieta’ della costruzione delle opere pubbliche contestualmente allo stadio e l’apertura di questo soltanto a opere pubbliche completate.

Con la “novazione” del 2017, voluta dall’attuale giunta, in realta’ questa obbligatorieta’ e’ sparita, cosi’ come il 60% delle opere pubbliche a carico della Roma, a fronte di una riduzione delle cubature del 50%. Questo puntare i piedi sul “prima le opere pubbliche” sembrerebbe quindi dettata dalla relazione del Politecnico di Torino, voluta dal sindaco Raggi, dove si specificava che senza il potenziamento della Roma-Lido e i lavori sulla via del Mare e sulla via Ostiense gia’ in fase di costruzione si rischiava il collasso della zona in termini di traffico.

 

DIFFAMAZIONE, ASSOLTO EX SINDACO MARINO

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Ignazio Marino assolto dall’accusa di diffamazione avanzata dal Movimento cinque stelle. A renderlo noto è stato lo stesso ex sindaco della Capitale attraverso un post su Facebook.

“Oggi il Tribunale di Roma – scrive Marino- mi ha assolto in relazione a un’altra denuncia del MoVimento 5 Stelle nei miei confronti. Il 20 Aprile 2015 Marcello De Vito, Virginia Raggi, Enrico Stefàno, Daniele Frongia, Roberta Lombardi e Gianluca Perilli mi denunciarono alla Procura di Roma affermando che li avevo diffamati. Il sostituto procuratore Ielo, l’8 Maggio 2015, chiese l’archiviazione con questa motivazione: ‘non avendo il Marino utilizzato espressioni gratuitamente denigratorie della dignità e della reputazione altrui’. Tuttavia, il giudice per l’udienza preliminare decise di rinviarmi a giudizio e così iniziò il processo che si è concluso oggi, dopo 4 anni, con la mia assoluzione”.

“Ancora una volta – scrive l’ex sindaco- mi ritrovo con gli stessi sentimenti: soddisfatto ma non allegro. Quante ore perdute in questi anni nel prepararsi per il Tribunale, quante energie investite da un maestro del diritto come il Professor Enzo Musco e dalla sua ottima allieva, l’avvocato Alessandra Martuscelli, quante ansie per i miei familiari e per le persone che mi vogliono bene. Avventure, o meglio disavventure, come questa allontaneranno molte persone motivate e per bene dall’impegno nella vita pubblica del Paese. Alla fine, questo sarà il lascito dell’aggressività di chi vive l’impegno pubblico come una “battaglia per il potere” e non come servizio per il bene comune”.

A FIUMICINO AL VIA “SCACCHI AL VOLO”

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 Giocare a scacchi in attesa del volo in partenza, sfidare degli sconosciuti e fare amicizia o imparare i primi rudimenti del gioco tramite istruttori qualificati: è questa “Scacchi al volo”, la nuova iniziativa inaugurata oggi presso il molo B dell’aeroporto di Roma Fiumicino, un nuovo appuntamento di intrattenimento organizzato da Aeroporti di Roma, in collaborazione con Roma Capitale e la Federazione Scacchistica Italiana, per i passeggeri del Leonardo da Vinci.

Per tutta la prossima settimana, dal 23 al 27 luglio, dalle 10 alle 17, i viaggiatori in partenza dall’area di imbarco B di Fiumicino potranno trascorrere il tempo prima del volo sfidandosi su 10 scacchiere, allestite in appositi corner destinati all’iniziativa. Il ciclo di appuntamenti programmati per i prossimi giorni prevede inoltre la presenza di due istruttori della Federazione Scacchistica Italiana che intratterranno i viaggiatori con micro lezioni sui principi basilari, le mosse più strategiche e la filosofia delle 64 caselle in bianco e nero.
Tra le postazioni, nell’area di imbarco B, c’è anche una una scacchiera gigante a disposizione del pubblico.
L’iniziativa è stata inaugurata con una esibizione dei Grandi Maestri (massimo titolo mondiale) Lexy Ortega di Roma (campione italiano 2009) e Roberto Mogranzini di Perugia. I due campioni si sono sfidati in un match su tre partite, appassionando i viaggiatori presenti, insieme al Direttore Airport Management di Aeroporti di Roma, Ivan Bassato, e all’Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi del Comune di Roma, Daniele Frongia.

“Oggi è una occasione speciale, insolita perché presentiamo una novità assoluta per gli aeroporti: siamo i primi in Italia e credo in Europa a organizzare ‘Scacchi al volo’. Gli scacchi sono un gioco dalla visione cosmopolita che trova nel nostro aeroporto una location ideale. E’ una cosa bella per l’Aeroporto di Fiumicino che speriamo di ripetere in futuro” ha dichiarato il Direttore Airport Management di Aeroporti di Roma, Ivan Bassato.
“Il Progetto “Scacchi al Volo”, che si inquadra in una strategia complessiva di miglioramento della qualità del tempo trascorso in aeroporto, incontra il nostro grande favore come momento non solo ludico, ma a pieno titolo sportivo, essendo il gioco degli scacchi, ormai, una vera e propria disciplina sportiva riconosciuta dal CONI. Bisogna ringraziare e fare i complimenti ad Adr per il lavoro che stanno realizzando e che è riconosciuto anche dai tantissimi premi ricevuti, che rendono l’aeroporto una bellissima porta di ingresso alla città di Roma. E’ un lavoro di cui noi siamo molto orgogliosi” ha dichiarato l’Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi di Roma Capitale, Daniele Frongia.

Luigi Maggi, presidente Comitato Regionale Lazio della Federscacchi ha aggiunto: “Siamo onorati di poter contribuire all’iniziativa ‘Scacchi al volo’ e poter collaborare con Aeroporti di Roma per questo importante intrattenimento ludico e culturale, in un aeroporto che, per di più, è dedicato a Leonardo da Vinci di cui si hanno notizie storiche come appassionato giocatore”.
“Scacchi al volo” rientra nel programma di iniziative messe in campo dalla società Aeroporti di Roma per migliorare la qualità del tempo trascorso in aeroporto. Una caratteristica, quella di promuovere le iniziative culturali programmate sulla città, che ha inciso anche sulla scelta di Fiumicino come Best Airport 2018 nell’ambito del più importante riconoscimento di categoria indetto dall’Airport Council International.

Con Aeroporti di Roma siamo molto orgogliosi di ospitare questa nuova attività in aeroporto, nel molo B, dove abbiamo i voli nazionali ed europei di Alitalia e di altre compagnie aeree dell’alleanza SkyTeam e devo dire che è un qualcosa di innovativo, che non abbiamo mai visto in altri aeroporti europei. Lo facciamo qui a Fiumicino per la prima volta e ci fa particolarmente piacere associare il nome di Roma e di Roma Fiumicino con l’attività e il gioco, e lo sport degli scacchi” ha detto Ivan Bassato, Direttore Airport Management di Aeroporti di Roma – Siamo fiduciosi che riscontreremo l’interesse di tanti passeggeri, ci sarà la possibilità in diverse posizioni di questo molo di cimentarsi con le scacchiere per poco tempo o per molto tempo, in ragione di quanto dura il transito, e di conoscere anche persone nuove. Una attività internazionale, cosmopolita, all’interno di un aeroporto che ha questa vocazione, che ogni anno ospita 40 milioni e più di passeggeri e che ha ottenuto per questo numerosi riconoscimenti per la qualità dei servizi che eroghiamo. Devo dire -ha concluso Bassato- che questa iniziativa così innovativa, che ha un aspetto ludico e anche divertente, attirerà appassionati e contribuirà a costruire l’immagine di un aeroporto che eroga servizi di qualità”.

RIFIUTI, CAMPAGNA AMA SU LITORALE ROMANO

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Proseguono anche questo fine settimana le attività di informazione e sensibilizzazione sulla corretta gestione dei rifiuti presso le attività balneari del Litorale romano, a Ostia. Lo rende noto Ama.

Come già avvenuto nel week end scorso, eco informatori Ama distribuiscono locandine, cartoline e gadget sulle “buone pratiche” della raccolta differenziata ai gestori degli stabilimenti. Ad ogni struttura viene poi consegnata una fornitura di “coni” posacenere, pieghevoli e in cartone riciclato, per scoraggiare l’abbandono in spiaggia di mozziconi di sigaretta che, come indicato da una apposita locandina affissa dai gestori, i bagnanti potranno ritirare presso lo stesso personale dello stabilimento.

L’attività rientra nel piano speciale per le attività balneari presenti sul litorale, predisposto da Roma Capitale ed Ama e scattato già dalle ultime settimane di maggio. Fino alla fine della stagione estiva, Ama ha programmato il potenziamento di tutti i servizi per garantire il decoro e la corretta gestione dei rifiuti. Il piano pone particolare attenzione alle circa 100 attività balneari (stabilimenti, chioschi, ristoranti, circoli, ecc.) presenti nelle aree del Lido, di Capocotta, dei Cancelli e della Spiaggia del Presidente.

E’ infatti attivo un servizio “porta a porta” con oltre 560 contenitori distribuiti, dei quali 400 bidoncini per la raccolta differenziata (130 per il conferimento degli scarti alimentari; 120 per i contenitori in plastica e metallo; 100 per i contenitori in vetro; 50 per il cartone) e 160 contenitori per i materiali non riciclabili. La raccolta viene effettuata ogni giorno per tutte le frazioni di materiale.

Sono state inoltre intensificate le attività quotidiane di spazzamento e pulizia meccanizzata di strade e marciapiedi dei lungomare e delle aree pedonali, come pure lo svuotamento a ciclo continuo “h24” di 150 cestini getta-carte posizionati nei punti maggiormente frequentati, incluso il Pontile.

Anche il potenziamento del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti nell’area del Porto Turistico di Roma fa parte del piano di attività predisposte per la stagione balneare.  Le circa 110 utenze non domestiche presenti all’interno del complesso sono infatti coinvolte, per il secondo anno consecutivo, nel piano che prevede la raccolta dedicata a 5 frazioni (contenitori in plastica e metallo; contenitori in vetro; cartone; scarti alimentari e organici; materiali residui non riciclabili).

Al servizio dedicato “porta a porta” per le attività di ristoro si affiancano le postazioni allestite lungo il perimetro posteriore del porto con servizio di raccolta potenziato. Tutte le informazioni sul “Piano mare” 2018 sono presenti sul sito www.amaroma.it.

BANDO DA 20 MLN PER START UP E PMI

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Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha presentato, al WeGil di Trastevere a Roma, il bando Innova Venture un avviso per investire 20 milioni di euro direttamente nel capitale di startup e Pmi del Lazio, insieme a co-investitori privati e indipendenti, al fine di far nascere, sviluppare e/o consolidare i loro progetti imprenditoriali.

Un’iniziativa della Regione Lazio in ambito di venture capital, che va ad affiancarsi all’altro importante strumento regionale attualmente operativo in questo settore, Lazio Venture, che mette in campo 56 milioni di euro, attraendo ulteriori capitali privati per almeno 37 milioni, da investire nei fondi di venture capital, gestiti da operatori professionali, che intendono investire nel Lazio, con l’obiettivo di sviluppare il mercato degli operatori di questo settore e generare investimenti strutturali nel capitale di rischio di startup e Pmi del nostro territorio. Si tratta in tutti di circa 80 milioni di euro di fondi europei del Por-Fesr 2014-2020, quindi, che nei prossimi mesi andranno a stimolare l’arrivo di altre decine di milioni di euro da parte dei privati per sostenere la parte più innovativa dell’economia del Lazio.

Oltre al governatore Zingaretti alla presentazione, ha partecipato anche l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Gian Paolo Manzella, Stefano Firpo, Direttore Generale per la Politica Industriale, la Competitività e le Pmi del Ministero dello Sviluppo Economico, Marco Trombetti, co-founder di Pi Campus, Anna Amati, vicepresidente di Meta Group, e Anilkumar Dave, responsabile dell’Area Ricerca e Trasferimento Tecnologico dell’Agenzia Spaziale Italiana.

“Il Lazio ha dimostrato una capacità generativa di startup molto importante e qui si è costruito un bellissimo ecosistema denso e complesso – ha commentato Stefano Firpo -. Qui si sono fatte policy moderne, intelligenti e di business quindi mi sembra un esempio molto buono che dovrebbe essere più utilizzato anche da altre Regioni e a livello nazionale: un faticoso lavoro ma un necessario lavoro per far crescere l’ecosistema delle startup italiane”. La Regione Lazio è attiva nel campo del venture capital dalla programmazione del Por-Fesr 2007-2013; ha già investito, tra il 2011 e il 2017, 20, 4 milioni di euro nella partecipazione in 33 imprese del territorio, mobilitando circa 10 milioni di euro di investimenti aggiuntivi da co-investitori privati e diventando una best practice riconosciuta a livello comunitario. Un’opera continuata con l’attuale programmazione dei fondi europei del Fesr, aumentando le somme investite e diversificando le modalità di investimento.

La Regione, tramite la sua agenzia per lo sviluppo, Lazio Innova, ha deciso di investire sia in fondi di investimento interessati a localizzarsi e svilupparsi nel Lazio, tramite il fondo di fondi Lazio Venture, sia direttamente nelle imprese, tramite il veicolo di Innova Venture, presentato oggi. Tramite Lazio Venture, fondo lanciato la scorsa estate, sono state selezionate 16 proposte di altrettanti fondi di venture capital interessati a investire nel capitale di rischio di startup innovative e Pmi del Lazio. Il meccanismo di funzionamento prevede che Lazio Venture, gestito da Lazio Innova, investa in questi fondi che – associando per ogni 6 euro di capitale pubblico di Lazio Venture 4 euro di capitale privato – realizzeranno investimenti in startup e imprese innovative del territorio la cui selezione è attualmente in corso affidata a un Comitato di Investimento indipendente, selezionato tra professionisti del settore. Secondo questo schema i 56 milioni di Lazio Venture genereranno un investimento complessivo di circa 90 milioni di euro. A questo primo strumento si associa quello presentato oggi, Innova Venture. L’avviso ha una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro ed è destinato a Piccole e Medie Imprese – che non abbiano operato in alcun mercato, che non abbiano effettuato la loro prima vendita commerciale da oltre 7 anni o che richiedano investimenti in equity e/o quasi equity per importi superiori alla media del loro fatturato negli ultimi 5 esercizi – e a promotori (persone fisiche o giuridiche) di Pmi da costituire dopo la delibera del Comitato di Investimento e prima dell’effettivo coinvestimento.

Il fondo Innova Venture è stato costituito, come detto, per investire direttamente, insieme a co-investitori privati e indipendenti, nel capitale di rischio delle startup e nelle Pmi del Lazio attraverso strumenti di investimento equity o quasi equity per far nascere, sviluppare e/o consolidare i loro progetti imprenditoriali. Tra i co-investitori – che possono essere persone fisiche o giuridiche – rientrano i fondi di investimento vigilati, i business angel, altri investitori finanziari e industriali. Gli investimenti del nuovo fondo riguardano esclusivamente imprese che non siano risultate di interesse da parte dei fondi cofinanziati da Lazio Venture, perché non coerenti con le loro strategie di investimento.

“5 anni fa tutto questo non esisteva, non c’era Lazio Innova, Lazio Creativo, Lazio Start-Up, in 5 anni siamo arrivati a questo punto e i numeri ci danno ragione” – ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – Ci sono due elementi particolari – ha spiegato – che ci hanno spinto a lavorare su questi temi: siamo nell’area geografica al mondo con la piu’ alta concentrazione di storia e cultura; altro grande elemento e’ che non esiste altra regione che ha una concentrazione scientifica e di ricerca, con grandissime aziende ad alto contenuto tecnologico. Abbiamo quindi detto ci sono questi due fattori ma che non si parlano, proviamo ad accendere la miccia. Il vero tema e’ quello di avere il coraggio la forza per affrontare il problema italia: quale nuovo modello di sviluppo si costruisce per garantire all’Europa prosperita’. Stiamo diventando la Regione dell’innovazione: cinque anni fa le aziende start up erano 49, ora sono 980 grazie a tanti fattori e a un grande protagonismo, ma anche al fatto che finalmente c’e’ una politica a sostegno dell’innovazione, e soprattutto oggi per il venture capital. E’ un grande tallone d’Achille del sistema Italia ma il Lazio sta diventando anche su questo tra i leader italiani in questa forma di sostegno alle imprese creative. Oggi possiamo dire che i risultati si cominciano a vedere. Non ci fermiamo qui: si parla di 100 milioni di investimento e via via che si va avanti in questo modo verificheremo come trovare nuove forme di finanziamento”

Almeno il 50% degli investimenti sarà in imprese il cui ambito di operatività sia riferito alle Aree di Specializzazione individuate nella Smart Specialisation Strategy della Regione Lazio e ai settori “ad alta intensità di conoscenza”. L’investimento minimo del co-investitore privato dovrà essere, a seconda dei casi del 30%, 40% o 60%. L’istruttoria delle proposte sarà curata da Lazio Innova e la valutazione e le relative decisioni di investimento, gestione e disinvestimento, spetteranno a un Comitato di Investimento indipendente con una consolidata esperienza negli investimenti in venture capital, che selezionerà gli investimenti in base ai ritorni finanziari attesi e secondo logiche commerciali. Le proposte dovranno essere presentate dalle ore 12.00 del 18 settembre 2018 esclusivamente a mezzo Pec, dopo aver compilato il formulario apposito sulla piattaforma GeCoWEB (www.lazioinnova.it/gecoweb), accessibile a partire dall’11 settembre 2018.

 

VERTICE SALVINI-RAGGI SUI CAMPI ROM

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Incontro tra il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e il sindaco di Roma, Virginia Raggi, su sicurezza e campi rom.

“Chi pensa di chiudere o superare un campo in 24 ore o non conosce la situazione o è in malafede. A Roma questa situazione dura da dieci anni, serve un’azione seria e di sistema. Ieri abbiamo risposto alla Corte europea dei diritti dell’uomo in meno di 24 ore”, ha detto il sindaco Raggi.

“Non posso mettere in strada 450 persone con dei bambini – ha spiegato Virginia Raggu -. Alcune persone se ne sono andate in quest’anno perché avevano un reddito elevato, lavoriamo all’interno del campo e in un anno si sono ridotte del 50%. Un percorso mai tentato prima. Questa amministrazione è dalla parte della legalità e delle persone fragili”.

“Ricordo – ha aggiunto Matteo Salvini – che in Italia ci sono 150 mila rom ma il problema riguarda 30 mila persone circa che si ostinano a vivere nell’illegalità, nei campi, probabilmente spinti da chi ci guadagna. Potrebbero essere svedesi o eschimesi. Su questa sacca minoritaria parassitaria appoggiamo i sindaci nelle loro operazioni di ripristino della legalita’”.

“A me – ha aggiunto ancora Salvini – a prescindere dalle lettere delle corti mi interessa che la legalità sia ripristinata questo è e questo sarà. Ho messo a disposizione la forza pubblica per garantirlo. Mi sembra che il Comune ci abbia messo meno di 24 ore a rispondere”.

“Una corte curiosa quella che ci mette alcuni anni a rispondere ad alcuni quesiti e una manciata di minuti per arrivare ad altre decisioni – ha concluso il ministro -. Non sarà la corte Europe di Strasburgo a bloccare la soluzione di un problema di ordine pubblico”.

 

400 MILA EURO PER ECO-CONVERSIONE AREE INDUSTRIALI

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“Le Apea sono aree ecologicamente attrezzate: luoghi fisici o virtuali, in cui si ottimizza il rapporto della filiera della produzione per arrivare a risultati il più possibile eco-compatibili. Facciamo un bando da 400 mila euro per finanziare le aree industriali che vogliono rigenerarsi”. Gian Paolo Manzella, assessore allo Sviluppo economico della Regione Lazio, ha così descritto il nuovo bando, steso e curato da Lazio Innova, per il “Sostegno alla Qualificazione Apea”, le aree produttive ecologicamente attrezzate. L’avviso pubblico è indirizzato ai “soggetti costituenti Apea”, sia di natura pubblica che privata. Sono, invece, di diritto inclusi fra i “soggetti costituenti” il Comune, i consorzi pubblici e i consorzi industriali, nel cui ambito territoriale sono localizzate le Apea. 

All’evento, “Verso un Lazio Circolare”, tenutosi a Villa Mazzanti, a Roma, è stato ribadito come l’obiettivo del bando sia quello di sostenere le aree produttive nelle attività necessarie a essere qualificate dalla regione come Apea. 

Il fine ultimo delle Apea è quello di conciliare lo sviluppo economico con il rispetto e la tutela dell’ambiente. 

“Attraverso questi fondi”, spiega Manzella, i soggetti “potranno avvalersi di esperti che li aiuteranno nei progetti.  All’inizio dell’anno prossimo, metteremo quei progetti a bando. Ci sono a disposizione sino a 40 milioni di risorse europee per finanziarli. L’obiettivo è di creare, nei prossimi anni, una serie di aree ecologicamente attrezzate che dimostrino concretamente che è possibile fare economia e industria in maniera sostenibile”. 

Il riconoscimento della qualifica di Apea da parte della regione è necessario per ottenere le sovvenzioni previste da alcune azioni del Por-Fesr Lazio 2014-2020. 

In concreto, il bando mette a disposizione risorse per la realizzazione dello “studio di fattibilità” nel quale vengano definiti gli obiettivi di miglioramento della sostenibilità ambientale delle Apea, il programma di investimenti per realizzarli e le altre azioni necessarie per far partire operativamente un’Apea. La sovvenzione consiste in un contributo a fondo perduto fino al 100% delle spese ammissibili, con il massimale di 20.000 euro per ciascuna Apea da 2 a 6 soggetti costituenti; e di 30.000 euro per ciascuna Apea con almeno 7 costituenti. La presentazione delle domande sarà ammessa fino al 21 settembre 2018. 

“L’atteggiamento dei consumatori sta cambiando. I dati ci dicono che, se adeguatamente informati, i cittadini consumano di più i prodotti che provengono da aziende attente all’ambiente. Il futuro sarò fatto sempre più da imprese sostenibili ed eco-compatibili”, ha concluso Manzella.