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RIFIUTI, PARTE DIFFERENZIATA PER 117 MILA ROMANI

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“Sono 25.500 i residenti dei Municipi VI e X che all’inizio della prossima settimana si aggiungeranno al nuovo sistema di raccolta differenziata che sarà esteso alle zone di Vermicino e via Casilina con 9.400 cittadini coinvolti, Acilia con 9.300 residenti e Madonnetta con 6.800 abitanti, nell’area compresa tra via di Macchia Saponara e via di Acilia”. Lo scrive in un post sulla sua pagina Facebook il sindaco di Roma, Virginia Raggi.

“In queste ore – spiega – proseguono i lavori di coordinamento e informazione da parte di Ama per l’estensione del nuovo servizio che mira a ridurre il quantitativo di rifiuti veri e propri, ossia gli scarti indifferenziati non riciclabili, e ad incrementare quello dei materiali post consumo. Ossia quelle frazioni – carta, vetro, plastica e metalli e organico – che possono essere avviati alla filiera del riciclo andando ad incrementare le entrate piuttosto che ad aggravare le spese sostenute dall’Amministrazione per lo smaltimento dell’indifferenziato”.

“Un progetto ambizioso – scrive ancora la Raggi – di cui stiamo seguendo con scrupolosa attenzione tutte le fasi e sul quale ci stiamo impegnando ad aggiornarvi puntualmente perché riteniamo giusto informare tutti i cittadini dei progressi costanti nell’espansione di un metodo efficace ed efficiente, in cui crediamo. Con le nuove estensioni della prossima settimana, i romani coinvolti complessivamente con il nuovo sistema di raccolta saranno circa 117.000. È come se una media città italiana fosse passata a un nuovo modello di raccolta in pochi mesi”.

“I risultati sono incoraggianti – conclude – ed io sono sicura che insieme ce la faremo a cambiare il modo in cui per troppo tempo sono stati gestiti i rifiuti a Roma”.

VOLANO GLI AEROPORTI DI ROMA

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Sono stati circa 35mila gli aerei che sono passati nel mese di luglio nel sistema aeroportuale di Roma gestito da Adr, tra Fiumicino e Ciampino, per un totale di poco meno di 5 milioni di passeggeri e un +0,5% su base annuale per numero di voli e +3,1% di passeggeri. Questi sono solo alcuni dei dati pubblicati da Adr sull’andamento mensile degli scali romani. A farla da padrone sono stati i voli internazionali che hanno fatto segnare un +2,5% rispetto al 2017, con 24mila voli, e 3milioni e 700 passeggeri circa, +3,7% rispetto allo scorso anno. Calo invece per i voli nazionali, -3,8%, con un incremento, pero’, del numero di passeggeri, +1,5%, e quelli provenienti da Paesi Ue con un 1% in meno. A trainare i voli internazionali ci pensano i Paesi extra Ue con un +11,1% per un totale di 1 milione e 376mila passeggeri, pari ad un incremento dell’11,9%. Nel confronto tra i due scali romani e’ Fiumicino a fare da traino con tutti dati con il segno piu’: al Leonardo Da Vinci sono passati poco meno di 30mila voli per un totale di 4milioni e 432mila passeggeri, +3,6%. Anche in questo caso sono i voli internazionali a segnare il passo con un incremento su base annuale del 3,7% dei voli e un 4,4% dei passeggeri, grazie ai Paesi extra Ue che hanno fatto arrivare nello scalo internazionale il 12,5% in piu’ dei voli, per 1milione e 361mila passeggeri.

BANDO DA 1,3 MLN PER L’INFORMAZIONE LOCALE

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Presentato nella sede dell’Associazione Stampa Romana, il sindacato regionale dei giornalisti, il bando della Regione Lazio per la concessione di contributi a sostegno dell’editoria locale – televisiva, radiofonica, on line e a mezzo stampa – che ha una dotazione di 1,3 milioni di euro. A illustrarlo l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Gian Paolo Manzella; sono poi intervenuti Michele Petrucci, presidente del Corecom del Lazio, Raffaele Lorusso, segretario della Federazione Nazionale della Stampa, Lazzaro Pappagallo, segretario di Stampa Romana, e Graziella Di Mambro, cronista di Latina Oggi e responsabile della Macro area Articolo 21 per Stampa Romana.

A essere destinatarie dell’avviso pubblico, aperto fino al 10 ottobre, sono le imprese che svolgono attività di informazione ecomunicazione in questi ambiti: stampa quotidiana e periodica locale; emittenza televisiva con tecnologia digitale terrestre, a diffusione tramite rete internet o con trasmissione di segnale con tecnologia satellitare; emittenza radiofonica con trasmissione di segnale con tecnologia analogica e digitale; agenzie di stampa.

Oltre a queste imprese possono poi partecipare anche soggetti giuridici pubblici o privati senza finalità di lucro che svolgano attività di informazione di pubblica utilità e finalizzata all’inclusione sociale.

Potranno essere finanziati, tra l’altro, progetti per innovazione tecnologica e organizzativa; valorizzazione dell’attività Informativa, che prevede l’acquisto di beni e servizi strettamente funzionali al potenziamento delle attività di informazione e comunicazione regionali; occupazione e formazione, ossia l’assunzione con contratti di lavoro a tempo indeterminato e la formazione del personale direttivo e giornalistico stabilmente impiegato.

“E’ un sostegno a un settore cruciale per la nostra economia, che vive un passaggio di trasformazione”, ha spiegato Manzella, “una realtà imprenditoriale che nel Lazio è fatta di 35 testate giornalistiche, 20 radio, 50 società di emittenza televisiva, oltre a decine di testate online e associazioni impegnate nella comunicazione sociale”.

Per maggiori informazioni: [email protected] e http://www.regione.lazio.it/rl_attivitaproduttive/?vw=contenutiDettaglio&cat=1&id=157.

 

A DUE ANNI DAL SISMA RIAPRE LA SCUOLA AD AMATRICE

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Dopo il sisma del 2016 riapre la prima scuola ad Amatrice e domani, alle 8,30, 332 studenti – dalla scuola materna al liceo –  varcheranno il portone di un vero e proprio Campus costruito in poco piu’ di 10 mesi anche grazie al supporto di Invitalia – l’Agenza per lo sviluppo, chiamata come Centrale di Committenza unica per la ricostruzione.

Ricco di spazi per le attivita’ didattiche e ricreative, e immerso nel verde, il nuovo Campus e’ a Villa San Cipriano ed e’ intitolato a “Romolo Capranica”, prima vittima amatriciana della Grande Guerra che aveva gia’ dato il nome alla scuola distrutta dal terremoto del 2016.  Il Campus, oltre a essere stato progettato nel pieno rispetto delle normative antisismiche, può contare su impianti ad altissima efficienza. 

“Il ritorno sui banchi di scuola in una struttura moderna e funzionale è un passo fondamentale verso il ritorno alla normalità dell’intera comunità di Amatrice”,  afferma Domenico Arcuri, Amministratore delegato di Invitalia, che continua: “Un traguardo reso possibile grazie anche al lavoro e al costante supporto di Invitalia che ha affiancato la Struttura del Commissario per la Ricostruzione nella redazione del progetto definitivo e ha curato la procedura per l’affidamento della progettazione esecutiva e per la realizzazione delle opere”.

Realizzato dal raggruppamento temporaneo d’imprese costituito da CME Consorzio Imprenditori Edili Società Cooperativa ed Euro Impianti, il Polo “Romolo Capranica” è stato uno dei primi cantieri a partire tra quelli rientranti nell’ordinanza 14 del Commissario per la ricostruzione; l’intero investimento e’ stato di circa 10 milioni di euro, con il contributo di 7 milioni di dollari donato dalla Ferrari.

 

RIAPRE CONSULTORIO DI ROCCA PRIORA

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L’Assessore alla sanità e l’integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato ha inaugurato a Rocca Priora (via Malpasso D’acqua snc) il nuovo Consultorio familiare dopo i lavori di ristrutturazione che hanno interessato la struttura. Gli interventi hanno reso i locali molto più funzionali, aumentando il livello di comfort e di accoglienza: il consultorio, dal piano -1 è stato ricollocato in una porzione nobile dell’edificio, al primo piano.

La struttura è composta da sei stanze, una sala d’attesa e uno spazio per i corsi di accompagnamento alla nascita e i colloqui di gruppo. Inoltre nella zona antistante è presente un punto allattamento, un salottino riservato in cui le mamme possono alimentare comodamente il proprio bambino.

“Il consultorio ha una posizione strategica – ha spiegato D’Amato nel corso della cerimonia – è infatti limitrofo allo sportello antiviolenza gestito dalle associazioni e questo facilita l’integrazione tra i due servizi. Un nuovo servizio per i cittadini che si integra con la rete sanitaria territoriale per contrastare disparita’ e violenze. Le donne in difficoltà troveranno in questa struttura un luogo ‘amico’ dove ricevere assistenza, accoglienza e ascolto”.

ROMA, AL VIA VOTAZIONE PER PIAZZA NAVIGATORI

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Dalla riqualificazione di parchi e aree verdi all’abbattimento delle barriere architettoniche, fino a interventi su servizi pubblici e mobilità sostenibile. Sono solo alcune delle 80 proposte presentate dai cittadini con #RomaDecide, la sperimentazione del bilancio partecipativo di Roma Capitale avviato dall’amministrazione capitolina in VIII Municipio, che chiuderà così la vicenda di Piazza dei Navigatori e vedrà la nascita di quelle opere accessorie che i cittadini di quel quadrante della città aspettano da 18 anni. A lanciare la votazione è stato il sindaco di Roma Virginia Raggi, in una conferenza stampa in Campidoglio insieme agli assessori all’Urbanistica, Luca Montuori e a Roma Semplice, Flavia Marzano, al presidente della commissione Roma Capitale e Statuto, Angelo Sturni e al presidente dell’VIII Municipio, Amedeo Ciaccheri.

Dal mese di giugno i cittadini residenti o city user del quadrante hanno potuto contribuire attivamente al processo partecipativo inviando idee e proposte relative a 4 ambiti tematici – ambiente, paesaggio e verde pubblico, mobilità sostenibile, riqualificazione urbana e infrastrutture – che sono state poi analizzate da un tavolo tecnico che ne ha valutato la fattibilità tecnico-amministrativa.

Dal 13 al 26 settembre, infatti, sul portale di Roma Capitale i cittadini residenti o domiciliati nel Municipio VIII – e coloro che svolgono in quel territorio attività di studio e/o lavoro – potranno scegliere le opere pubbliche che l’amministrazione provvederà a realizzare sul territorio tra le 80 selezionate e pubblicate online. È possibile esprimere al massimo sei preferenze: tre individuate tra le proposte del focus group e dei cittadini e tre scelte nell’ambito dei progetti presentati dall’amministrazione. La votazione resterà aperta 14 giorni, al termine dei quali sara stilata una graduatoria finale. Per votare è sempre possibile avere un supporto da parte dei facilitatori digitali all’interno dei Punti Roma Facile. Le opere più votate avranno priorità nel piano di realizzazione fino al completo impiego dei 17 milioni di euro a disposizione.

“Oggi presentiamo l’ultima fase di un progetto partecipato su piazza dei Navigatori. Cosa è la democrazia partecipata? La risposta abbiamo voluta darla con questo progetto concreto” ha detto il sindaco di Roma, Virginia Raggi – Sostanzialmente – spiega – abbiamo deciso di sbloccare una situazione che comporta l’investimento di 17 milioni di euro derivanti dagli oneri di urbanizzazione. Per la prima volta stiamo cercando di invertire una prassi che era consolidata, ossia, lasciar liberi i costruire di edificare e in un secondo momento pensare alle opere di urbanizzazione che poi non venivano costruite perché le società fallivano”.

“17 milioni sono una cifra importante e devono ricadere in quel quadrante per ricucire il tessuto e abbiamo deciso di non calarle dall’alto ma facendo decidere ai cittadini – ha detto ancora la Raggi -. Abbiamo iniziato un percorso con i cittadini per ipotizzare una serie di progetti sottoposti all’amministrazione, che ne ha valutato la fattibilità, le ha quotate e oggi i cittadini sono chiamati a scegliere tra queste 80 proposte. Quindi prima ci hanno indicato le proposte e poi abbiamo chiesto loro di votare su quale investire quei 17 milioni. Un bell’esempio di democrazia partecipato, non è una deresponsabilizazione dell’amministrazione che deve ascoltare i territori e costruiamo così un progetto fatto su misure dei cittadini, delle loro esigenze. Io credo che al di là delle parole contano i fatti, i risultati saranno poi presentati all’interno del Global Forum della democrazia diretta”.

“Quella di piazza Navigatori non è una delle storie più rosee della città, e risale addirittura a prima del 2000, all’amministrazione Rutelli – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori -. È una vicenda tipica romana, chi propone i progetti poi cambia idea e chiede la variante, vuole trasformare la destinazione d’uso: abbiamo un mare di progetti che nascono in un modo e finiscono in un altro. È chiaro che questa situazione necessita di essere affrontata con strumenti che si fanno carico del passato e cercano di traghettarla al presente. Nella firma della convenzione noi non abbiamo dato fiducia ai concessionari, anche perché non esistono più: siamo semplicemente riusciti a recuperare soldi, che non sono pochi per il nostro bilancio. In quel territorio abbiamo già fatto tantissime cose, la Fiera di Roma con una riduzione significativa delle cubature, il centro pubblico e l’asilo di Grotta Perfetta recuperando un progetto rimasto chiuso nei cassetti, abbiamo affrontato il tema del parco di Tormarancia. Tutto questo è frutto di un lavoro quotidiano e faticoso, siamo convinti di poter dare a questo territorio delle risposte di risarcimento per la sofferenza dovuta a programmi urbanistici fortemente impattanti, dopo che per anni nessuno si era mai fatto carico di tutto questo. Il passaggio di oggi chiude una pagina sicuramente non bellissima, ma lo fa nel migliore dei modi, recuperando risorse e con una visione complessiva del territorio nel suo insieme”.

In particolare sono arrivati al tavolo tecnico per la valutazione di fattibilità 131 progetti: 84 proposte provenienti dai cittadini (17 emerse dal focus group e i 67 progetti che hanno ottenuto più di 50 consensi online tra le 149 proposte totali caricate sul portale istituzionale) e 47 provenienti dall’amministrazione centrale e municipale. II tavolo tecnico, formato dai diversi dipartimenti capitolini e dal Municipio VIII con il coordinamento della vicedirezione generale, ne ha infine approvati 80: 37 le proposte dei cittadini, 19 quelle dell’amministrazione capitolina, 19 i progetti del Municipio e 5 i progetti dei cittadini accorpati ad altri già previsti dall’amministrazione. Per votare basterà collegarsi al sito del comune: https://www.comune.roma.it/web/it/processo-partecipativo.page?contentld=PRP156137.
“Sarà possibile votare fino al 26 settembre – ricorda l’assessore a Roma Facile -. Il tavolo tecnico ha visto impegnati tanti dipartimenti, dal 3 luglio al 22 è stato possibile caricare idee e proposte, ma anche contemporaneamente consultare quelle degli altri e dar loro il proprio consenso. Ad agosto è settembre il tavolo tecnico ha valutato la fattibilità delle proposte, prendendo in considerazione solo quelle che avevano ottenuto almeno 50 consensi”.

“Sono arrivate – ha concluso Marzano – 149 proposte e il tavolo tecnico ne ha selezionate la 131, 84 dei cittadini, 47 dell’amministrazione, di cui 22 dell’amministrazione centrale e 25 del municipio. I risultati sono questi: i progetti approvati sono stati 80, 37 dei cittadini, 19 dell’amministrazione centrale e 19 municipio, mentre 5 sono stati accorpati”.

AL GEMELLI PUNTO SU RICERCA SINDROME PITT-HOPKINS

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La sindrome di Pitt-Hopkins è una malattia rara di origine genetica che determina una una disabilità intellettiva grave, una malattia ancora poco conosciuta ma che in tutto il mondo vede ricercatori impegnati per capire e conoscere quali sono interazioni della modificazione del gene Tcf4, responsabile della sindrome, con altri geni responsabili di altre malattie. In Italia al centro dei centri di ricerca nazionale che si stanno occupando di questa malattia c’è l’Irccs Agostino Gemelli dove, proprio questa mattina si è fatto il punto sulle terapie riabilitative, l’assistenza ai pazienti e la ricerca. Promosso dall’Associazione Italiana Sindrome di Pitt-Hopkins insieme ai medici dell’Istituto di Medicina Genomica dell’Università Cattolica, l’incontro, è nato dalla volontà di diffondere la conoscenza della sindrome di Pitt-Hopkins, dei suoi sintomi e delle possibilità di intervento per aiutare i bambini PH ad avere una vita migliore.

“A livello internazionale si sono cominciate a creare delle linee guida che riguardano i criteri della diagnosi, non basta un laboratorio per dirci come sarà un bambino; i criteri per capire i bisogni dei bambini nel tempo, i criteri per cosa fare per la prevenzione per problemi ortopedici o epilettici, un primo tentativo di standardizzare le terapie – ha spiegato la professoressa Marcella Zollino, docente presso l’Istituto di Medicina Genomica all’Università Cattolica, tra i relatori dell’incontro -. La sindrome è una malattia rara poco conosciuta e comporta un’importante problema di sviluppo e problematiche generali che richiedono assistenza quotidiana”.
Proprio il Gemelli è diventato il centro di coordinamento della ricerca nazionale e da quest’anno, anche grazie all’associazione delle famiglie dei piccoli affetti dalla sindrome, ha deciso di mettere a disposizione una borsa di studio di ricerca.

“Siamo centro di riferimento nazionale non soltanto per la diagnosi genetica di laboratorio – spiega la Zollino – ma anche per capirne i dettagli e le caratteristiche, per definirne l’identità e fare così un gesto di medicina di precisione. Abbiamo cominciato a conoscerla e abbiamo il dovere di diffondere le conoscenze che abbiamo acquisito e facendo rete si può arrivare a una ricerca che possa far conoscere i meccanismi genetici della malattia”. La sindrome è stata descritta per la prima volta nel 1978 ma è solo dal 2007, quando è stata individuata la base genetica, che sono aumentate le pubblicazioni scientifiche. Diversi sono gli studi aperti in tutto il mondo, che cercando di capire quali farmaci possano aiutare i pazienti ad avere una vita migliore. Le problematiche principali riguardano i ritardi di sviluppo motorio e cognitivo ma possono manifestarsi anche casi, nel 40%, di epilessia, che spesso può essere trattata con medicine, malattie respiratorie, 50% dei casi, e aspetti comportamentali.

A ROMA MOSTRA PER 80 ANNI ACQUEDOTTO PESCHIERA

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Da 80 anni Roma deve il suo grazie a un acquedotto che si trova 70 chilometri di distanza e permette ai suoi cittadini di non rimanere mai senza acqua: il Peschiera. Una infrastruttura che fa storia in giro per il mondo, che verrà celebrata in una mostra al Palazzo delle Esposizioni e che è stata presentata questa mattina in Campidoglio alla presenza del sindaco di Roma, Virginia Raggi, del presidente e dell’amministratore delegato di Acea, Michaela Castelli e Stefano Donnarumma, e del capo di gabinetto della presidenza Regione Lazio, Albino Ruberti. “Questa era un’opera non sufficientemente valorizzata, nonostante sia il più grande acquedotto d’Europa – ha detto la Castelli presentando la mostra -. Un’infrastruttura che ha visto il sacrificio di tantissime persone in fase di costruzione e che Acea, grazie alle sue tecnologie avanzate preserva nel tempo. Sono orgogliosa di rappresentare qui un’azienda che oggi porta l’acqua nelle case dei romani e per i nostri turisti, un’acqua pura, la migliore”. Si tratta di un’opera dall’elevato valore ingegneristico che garantisce circa l’80% del fabbisogno idrico degli oltre 3 milioni di abitanti di Roma, di molti Comuni del Reatino, della Bassa Sabina e della costa settentrionale del Lazio, da Fiumicino a Civitavecchia.
Le celebrazioni prenderanno il via con la prima mostra storica, dal titolo “80° Acquedotto del Peschiera”, curata dalla società C.O.R. di Alessandro Nicosia, interamente dedicata alla costruzione e al successivo sviluppo dell’opera. La mostra si terrà presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma dal 4 ottobre al 4 novembre 2018, sarà aperta al pubblico e l’ingresso sarà libero. Attraverso immagini d’archivio, documenti originali, video d’epoca e installazioni, verrà ripercorsa la storia dell’acquedotto pensato agli inizi del ‘900, che dal 1938, anno di posa della prima pietra, è strettamente connessa allo sviluppo socio-economico della Capitale e del territorio circostante. “Sono estremamente orgogliosa di questa mostra, opera strategica per portare acqua nelle case dei romani – ha detto il sindaco Raggi -. L’acqua è la fonte primaria e di tutte le opere”.
Il sindaco ha anche ricordato la crisi idrica che lo scorso anno, causa anche la mancanza di piogge, ha vissuto la Capitale: “Lo scorso hanno abbiamo avuto una brutta crisi idrica che ci ha fatto interrogare e Acea ha messo mano alle infrastrutture, andando a recupera perdite e facendo sì che non si prelevasse acqua da Bracciano”, prelievi che in realtà sono stati bloccati dalla Regione Lazio, visto lo stato di emergenza che stava investendo il lago di Bracciano. “È stata una grandissima risposta dell’azienda – ha proseguito la Raggi -. Altra risposta è renderci consapevole di quanto questo bene sia prezioso, noi per primi dobbiamo preservare questo bene”. Acea raccoglierà tutto il materiale esposto in una pubblicazione realizzata per l’occasione. Il 10 ottobre, alla presenza delle istituzioni, si terrà presso le sorgenti del Peschiera una cerimonia per i 43 operai caduti durante la costruzione dell’acquedotto, in ricordo dei quali sarà dedicata una medaglia commemorativa. Il sistema acquedottistico Peschiera-Capore, complessivamente un’infrastruttura di circa 130 km di condotte, è una delle più grandi opere idrauliche d’Europa e del Mondo.
Convoglia le acque delle due omonime sorgenti situate in provincia di Rieti: la prima ha una portata che va da 14.500 a 22.000 l/s e la seconda di 4.700 l/s. In base agli studi effettuati, è stato stimato che l’acqua che sgorga dalle sorgenti resta nel sottosuolo per 15-20 anni prima di essere erogata, una circostanza che ne garantisce l’elevata purezza. La qualità dell’acqua è comunque monitorata 24 ore su 24 da una sala operativa mediante l’utilizzo di una sofisticata strumentazione in grado di rilevarne in tempo reale i parametri chimico-fisici. Acea, negli anni, ha sempre prestato forte attenzione alla gestione dell’infrastruttura e recentemente ha eseguito i lavori di risanamento della galleria collettrice che raccoglie le acque sorgive da tutti i cunicoli.
(ITALPRESS).