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COTRAL DICHIARA GUERRA AI FURBETTI

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Pagare tutti per viaggiare meglio. Dal 2019 è obbligatorio convalidare non solo i biglietti ma anche gli abbonamenti a bordo dei bus Cotral. Un modo per rendere immediatamente evidente chi paga e chi no e per fornire all’azienda informazioni necessarie ad organizzare al meglio il servizio. In questi giorni scatterà la fase informativa attraverso la campagna di comunicazione “Convalida e metti ko l’evasione” che illustrerà con quattro diversi soggetti sui bus, sul web e sui canali social aziendali le modalità di accesso ai mezzi.

“Ogni volta che si prende il bus – si legge in una nota dell’azienda – sarà dunque obbligatorio salire dalla porta anteriore e convalidare il proprio titolo di viaggio alle macchinette obliteratrici. L’obiettivo è quello di coinvolgere i clienti nella lotta all’evasione tariffaria, sensibilizzandoli sulle buone pratiche di utilizzo del servizio e attivando il controllo sociale. In questo modo l’azienda intende anche rispondere alle richieste della clientela di incrementare la lotta ai ‘furbetti’ per accrescere la qualità del servizio”.

Autisti controllori. Contemporaneamente alla campagna di comunicazione, gli autisti controlleranno biglietti e abbonamenti dei passeggeri su tutte le corse in partenza dai capolinea di Roma e del Lazio. Il controllo a vista dei titoli di viaggio sarà esteso anche alle fermate in linea entro due mesi, completando l’iter partito nel marzo 2018. Saranno escluse eccezionalmente le corse “che registrano particolari situazioni di esercizio e di traffico” come stabilito nell’articolo 36 del contratto collettivo nazionale degli autoferrotranvieri.
Lotta all’evasione. Cotral ha intrapreso nel 2016 una serie di azioni mirate a recuperare risorse dall’evasione tariffaria e dal pagamento delle sanzioni. In soli due anni i risultati sono stati sorprendenti. Nel 2018 – ad esempio – rispetto al 2016 sono stati venduti il 48% di biglietti Cotral in più, per un valore di oltre 4 milioni di euro. Importanti risultati economici sono stati ottenuti anche dal miglioramento del processo di riscossione delle multe che ha portato nelle casse dell’azienda 1 milione di euro nel 2018.

“Questi risultati – prosegue Cotral – sono stati resi possibili dall’intensificazione delle attività di controllo, dall’introduzione dell’autista controllore e dall’estensione della rete di vendita. Oggi Cotral può contare su 2660 punti vendita nel Lazio e nelle regioni limitrofe. E non solo, dalla scorsa estate tutti i clienti possono richiedere on line la propria card e acquistare direttamente sul sito dell’azienda il proprio abbonamento Metrebus Lazio mensile o annuale”.
Personale amministrativo. I funzionari alle dirette dipendenze della presidenza saranno in campo presso i capolinea per sostenere le attività di comunicazione volte a sensibilizzare la clientela e per supportare il personale di esercizio.

“Per la prima volta in Cotral – afferma la presidente, Amalia Colaceci – i funzionari dell’ufficio comunicazione, delle risorse umane e i collaboratori del mio staff saranno in strada al fianco dei colleghi autisti e verificatori nelle iniziative di contrasto all’evasione tariffaria. L’obiettivo è estendere entro due mesi il controllo a vista a tutto il nostro servizio”.

MENINGITE, QUINDICENNE MUORE A ROMA

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Un ragazzo di 15 anni è morto ieri sera nel reparto di terapia intensiva pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma per una sepsi meningococcica. Il quindicenne era stato ricoverato in mattinata. Lo rende noto l’assessorato alla Sanità della Regione Lazio. 

“Sono immediatamente scattate, seguendo i protocolli clinici, le procedure di profilassi presso i famigliari del ragazzo e gli amici che erano stati in contatto. La profilassi è stata estesa anche presso la scuola frequentata dal ragazzo nel territorio della Asl Roma 2, l’Istituto alberghiero Amerigo Vespucci nel IV municipio. Inoltre è stato contattato anche il MIUR per estendere la profilassi anche alle persone entrate in contatto con il ragazzo attraverso una stage formativo svoltosi nei giorni scorsi”, spiega l’assessorato regionale alla Sanita’, secondo cui “la macchina della profilassi è stata attivata immediatamente sia a cura della Asl Roma 1 che della Asl Roma 2. Si è in attesa del responso analitico rispetto all’identificazione del sierotipo del meningococco inviato presso l’INMI Spallanzani e notificato presso il servizio di sorveglianza SERESMI”. 

Il ragazzo, spiegano dalla Regione, non risultava vaccinato contro la meningite. 

I tecnici della Asl Roma 2 si sono recati presso l’istituto Alberghiero per incontrare docenti e studenti e spiegare loro le corrette procedure e indicazioni antibiotiche da seguire. 

“La situazione è sotto controllo e per un puro principio di precauzione, nonostante il rischio sia estremamente limitato, si sta consigliando la profilassi a tutte le persone entrate in contatto con il ragazzo. Ai famigliari e gli amici del giovane va la piena solidarietà e vicinanza in questo momento di grande dolore”, conclude la nota della Regione.

 

 

A ROMA CALANO INCIDENTI IN MOTO, PERICOLO BUCHE

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Per le due ruote nella Capitale il rischio di incidenti diminuisce drasticamente di anno in anno ma il pericolo, a causa di distrazione, mancato rispetto delle norme del codice della strada e pessimo stato delle strade è sempre dietro l’angolo. Dal 2010 gli incidenti che hanno coinvolto moto e motorini a Roma in ambito urbano sono diminuiti del 38%, i morti del 40% e i feriti del 38%. Dati che si confermano anche confrontando i numeri del 2016, quando gli incidenti furono 5402, con quelli del 2017, quando questo numero e sceso a 5185 con una diminuzione del 4%. Se si vanno a vedere quelli con morte si è passati dai 32 del 2016 ai 23 del 2017, mentre i feriti sono passati da 5579 a 5392. Tutti numeri elaborati dallo studio della Fondazione Caracciolo, centro studi dell’Aci, presentato questa mattina a Roma dalla vice presidente dell’Automobile Club, Giuseppina Fusco, alla presenza del presidente della Commissione Mobilità di Roma, Enrico Stefano, e di Alfredo Scala, direttore generale Aci Vallelunga.

Sulle strade della Capitale, però, si contano oltre 5.000 sinistri l’anno con un veicolo a due ruote: 14 al giorno. Ottobre è il mese con più incidenti (10% del totale su due ruote), mentre a maggio si verificano più decessi (1 su 4). Le ore in cui si verificano più incidenti sono quelle del rientro serale casa-lavoro (17-21) quando si concentra il 31% degli scontri per moto e scooter, ma è nelle ore notturne (22-6) che si contano più morti su due ruote, il 34% del totale. Nonostante il miglioramento dei dati sull’incidentalità, emergono criticità da fronteggiare con urgenza: il 98% dei motociclisti intervistati indica le buche come primo fattore di rischio. Seguono lo stato dei tombini, l’81%, e il comportamento indisciplinato degli automobilisti, il 64%. Quasi la metà di chi si muove in moto e scooter lungo i 5.500 chilometri di strade romane include tra i pericoli anche pedoni e ciclisti.
Lo studio evidenzia pure i vizi dei rider romani: il 50% dei 393.144 veicoli a due ruote circolanti a Roma non è in regola con la revisione, secondo il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, e il 24% dei motociclisti dichiara di usare lo smartphone mentre guida. Quattro su dieci ammettono di superare i limiti di velocità, oltrepassare la linea continua e passare con semaforo giallo, ma più del 60% dichiara di zigzagare nel traffico. Tali comportamenti non trovano sempre adeguato contrasto nelle sanzioni: gli intervistati dalla Fondazione Caracciolo confermano di aver ricevuto verbali per le infrazioni commesse, ma più per divieto di sosta (44 % delle risposte) e violazione delle corsie riservate ai mezzi pubblici (35%) . Solo il 19% delle multe confessate puniscono l’eccesso di velocità e appena il 9% il mancato rispetto del semaforo. Lo studio rileva anche la scarsa consapevolezza degli utenti: il casco jet “aperto” è preferito da 67 utenti su 100, ma solo il 28% degli intervistati dichiara di sostituirlo in caso di incidente.
In merito all’equipaggiamento, i guanti sono utilizzati da 1 su 4, la giacca tecnica da 1 su 10 e i pantaloni con protezioni da 1 su 100. Il fabbisogno di formazione è sottolineato in primis dagli stessi motociclisti:il 76% ritiene necessario introdurre prove pratiche in circuito per il conseguimento della patente e il 90% chiede più test su strada.

SHOAH, A ROMA 170 EVENTI PER NON DIMENTICARE

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Oltre 170 appuntamenti fino al 28 febbraio per ricordare e confrontarsi insieme sulla Shoah e sulla Memoria: dalle Biblioteche ai teatri, dalle scuole ai Municipi, fino ai luoghi simbolo della memoria della città. Tutto questo è la terza edizione di Memoria genera Futuro.
Il progetto, si legge in una nota del Campidoglio, è frutto della collaborazione tra l’assessorato alla Crescita culturale, l’assessorato alla Persona, Scuola e Comunità solidale e i rispettivi Dipartimenti e Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, i Municipi, la Comunità Ebraica di Roma, la Fondazione Museo della Shoah, UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, il Centro Ebraico Italiano – Il Pitigliani l’Istituzione Biblioteche di Roma, il Teatro di Roma, l’Azienda Speciale Palaexpo, la Fondazione Musica per Roma, la Fondazione Teatro dell’Opera, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Fondazione Cinema per Roma, la Casa del Cinema, e le associazioni della Casa della Memoria e della Storia (ANPI, ANED, ANEI, ANPC, ANPPIA, FIAP, IRSIFAR e Circolo Gianni Bosio).
Dopo un percorso di due anni gli studenti del collettivo Testimoni dei Testimoni inaugureranno con la sindaca Virginia Raggi la mostra esperenziale Testimoni dei Testimoni. Ricordare e raccontare Auschwitz il prossimo 25 gennaio al Palazzo delle Esposizioni. La mostra, promossa dall’assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale, è in collaborazione con la Comunità Ebraica di Roma, l’assessorato alla Cultura e Archivio Storico e l’Assessorato alle Scuole, con l’organizzazione e la produzione sono dell’Azienda Speciale Palaexpo e l’allestimento a cura di Studio Azzurro. Il 26 gennaio aprirà al pubblico e il 27, Giorno della Memoria, l’ingresso sarà gratuito.
In Memoria genera Futuro 2019 tutta la comunità cittadina è invitata a partecipare agli oltre 170 eventi per ricordare e riflettere sul tema della Memoria, delle leggi razziali, della Shoah con film e documentari, musica, mostre, letture, testimonianze, laboratori, incontri e spettacoli teatrali. A 100 anni dall’anniversario della nascita di Primo Levi, tra i diversi appuntamenti, il Teatro India e la Casa della Memoria e della Storia ricordano lo scrittore di Se questo è un uomo e La Tregua con un recital il 23 e il 24 gennaio all’India e un incontro il 21 a Trastevere, inoltre sempre il 21 nella Biblioteca Valle Aurelia sarà proiettato ad ingresso gratuito il film di Davide Ferrario La strada di Levi.
Prosegue anche quest’anno una riflessione significativa sulle Leggi razziali: dalla mostra organizzata dalle Biblioteche e la Comunità di Sant’Egidio, Prendi la tua cartella e vattene da scuola. Le leggi razziali del 1938 commentate dai bambini della periferia di Roma, itinerante in diverse Biblioteche, alla proiezione di film e documentari come Concorrenza sleale alla Biblioteca Casa del parco il 17 gennaio e 1938 – Quando scoprimmo di non essere più italiani il 30 gennaio alla Casa della Memoria e della Storia. Tra le attività previste anche laboratori per le scuole sul tema delle leggi razziali: il 23 gennaio alla Casa della Memoria e della Storia Gli ebrei italiani dalle leggi antiebraiche alle deportazioni e il 24 Le note tragiche del jazz: dalla censura delle leggi razziali ai campi di concentramento. Da non perdere la mostra alla Casa della Memoria e della Storia ad ingresso libero Don’t kill – 1938 di Fabrizio Dusi.
Dedicati ai Giusti l’incontro alla Biblioteca Centro culturale Aldo Fabrizi il 24 gennaio dal titolo Budapest 1944-1945. L’incredibile storia dei Giusti, a seguire la proiezione del docufilmGiusto tra le Nazioni dedicato a Perlasca e la presentazione del libro La scuola dei Giusti nascostialla Casina dei Vallati – Fondazione Museo della Shoah il 18 febbraio.
Tra i molti appuntamenti dedicati alla Deportazione e ai campi di sterminio lo spettacolo teatrale VIAGGIOADAUSCHWITZ a/r il 31 gennaio al Centro ebraico italiano – Il Pitigliani e la proiezione del film dedicata alle scuole di animazione La stella di Andra e Tati il 24 poi 30, 31 gennaio e 1 febbraio alla Biblioteca Basaglia, il 31 gennaio alla Biblioteca Rodari. Il 27 e 28 gennaio al Teatro Biblioteca Quarticciolo va in scena AUSCHWITZ spettacolo per ragazzi di Fabrizio Pallara e della Compagnia Mamarogi.
Diversi appuntamenti pensati per i bambini: dall’opera per piccoli Brundibár dal 22 al 27 gennaio al Teatro Nazionale alle letture di Storie per ricordare alla Biblioteca centro culturale Aldo Fabrizi il 28 gennaio.  Ancora il 29 gennaio alla Biblioteca Casa dei Bimbi letture in ricordo della Shoah e il 30 alla Biblioteca Gianni Rodari lettura per ragazzi del libro Il mestolo di Adele.
Con la musica di Gabriele Coen e di Francesco Poeti si rievoca il mondo musicale ebraico il 26 gennaio alla Biblioteca Sandro Onofri e lo stesso, con replica il 27 gennaio, al Teatro di Villa Torlonia Andrea Satta con le musiche dei Têtes de Bois propone lo spettacolo La fisarmonia verde. Domenica 27 gennaio Costruire la memoria, letture di testimonianze di sopravvissuti ai lager con un concerto di giovani musicisti del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma alla Casa della Memoria e della Storia. Questi sono tutti appuntamenti ad ingresso gratuito.
Il 27 gennaio al MACRO ASILO tra gli altri appuntamenti in programma per il Giorno della Memoria la lectio magistralis di Sandro Scarrocchia Il memoriale italiano di Auschwitz e la crisi della cultura di tutela e la performance di Nicoletta Braga PRO-MEMORIA.
Tra i tantissimi appuntamenti nelle scuole dedicati agli studenti e nei municipi, all’ITIS Giovanni XXIII di Tor Sapienza nel Municipio V il 23 gennaio un incontro con Lello Dell’Ariccia, scampato al rastrellamento del ghetto di Roma e il 26 gennaio appuntamento dedicato alla testimonianza delle sorelle Bucci sopravvissute al campo di Auschwitz. Nel Liceo Scientifico Statale Labriola al Municipio X dal 28 gennaio al 1 febbraio sarà possibile visitare la mostra Il Muro della Memoria con guida degli stessi alunni-tutor. Al Liceo Classico Dante Alighieri nel Municipio I l’Assessora alla Cultura della Comunità Ebraica di Roma Giorgia Calò tiene una lectio sull’uso dell’immagine nella propaganda antisemita dagli anni ’30 ai giorni nostri. Il 30 gennaio allaBiblioteca Collina della Pace Passi nella Memoria, un incontro a cura dell’Assessorato alla Cultura del VI Municipio.
Aperte ai cittadini gli incontri alla Casa della Cultura di via Casilina, al Municipio V: il 25 gennaio in programma Una colazione musicale con il partigiano, il 27 un incontro conferenza sul tema donne e giovani e bambini nella Shoah e proiezione del film 1938 – Diversi di Giorgio Treves.
Mentre il 29 gennaio sempre in via Casilina l’iniziativa Pagine e note di Memoria, un appuntamento intergenerazionale sulla Shoah, con i ragazzi degli istituti superiori, gli iscritti dei centri anziani e il Coro Matto. Il 25 gennaio al Liceo Caetani i ragazzi e le ragazze delle scuole del I Municipio propongono La memoria è già futuro racconto della Shoah con musica e parole, mentre il 6 febbraio nel Municipio IV e in collaborazione con il II Municipio, al Teatro dell’Istituto Comprensivo Angelica Balabanoff, si tiene un convegno sul tema delle leggi razziali, con gli alunni partecipanti al Progetto sulla Memoria.
Il programma dettagliato con tutte le iniziative su www.comune.roma.it e www.bibliotechediroma.it.
(ITALPRESS).

CYBERSECURITY, AL “GEMELLI” UN PROGETTO EUROPEO

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La protezione delle infrastrutture ospedaliere e sanitarie dagli attacchi informatici è al centro del Progetto europeo Panacea che ha preso il via con il meeting “Panacea Kick off Meeting”, presso la Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS. 

Il Progetto, della durata di 36 mesi, è coordinato da Università Cattolica e Fondazione, insieme a 15 tra Università, Enti e Aziende europee, e fa parte del Programma Quadro europeo per la Ricerca e l’innovazione “Horizon 2020”. Previsto un finanziamento di cinque milioni di euro.

Tra gli obiettivi di “Panacea” c’è quello di sviluppare un sistema di simulazione delle numerose postazioni informatiche presenti nella struttura ospedaliera: “un’intelligenza esperta” esaminerà e indagherà le eventuali falle nella sicurezza o i punti deboli. 

L’Ospedale, e in particolare le attività connesse all’urgenza, costituiranno un’area di prova per la resistenza agli attacchi informatici che saranno simulati da esperti per verificare l’efficacia delle soluzioni di difesa proposte dal progetto. Coordinatori scientifici di Panacea sono la dottoressa Sabina Magalini, ricercatore dell’Università Cattolica, e il professor Daniele Gui, ambedue afferenti alla Chirurgia d’Urgenza

“Nel complesso sistema di infrastrutture ‘critiche’ dalle quali dipende lo svolgersi regolare della vita civile e la cui perdita di funzione può causare danni gravi alla nostra società – afferma il Gui – , è oggi entrato anche il sistema sanitario, a ulteriore prova del significato e dell’importanza che il diritto alla salute riveste nelle nostre società”.

 

EX PENICILLINA, POLEMICA RAGGI-SALVINI

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E’ botta e risposta sui social tra il sindaco di Roma Virginia Raggi e il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Motivo della polemica l’ex fabbrica di Penicillina, nel IV Municipio della Capitale. 

“Inaccettabile – scriveva ieri sera su Twitter la Raggi – ex Penicillina di nuovo occupata. Sono stati spesi soldi pubblici, impegnati uomini e risorse. E ora c’è il rischio di dover ricominciare da capo. Dopo sgomberi occorre sorveglianza”. 

Gli risponde il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini su Facebook: “io i fatti li voglio verificare con mano – dice durante un video girato proprio davanti lo stabile – Questa ex fabbrica era occupata fino a poco tempo fa da migliaia di migranti abusivi che ne combinavano di tutti i colori. Il sindaco di Roma ha detto che qualcuno l’aveva rioccupata. Io ho sentito il questore, il prefetto. Sono tornato qua, e lo stabile e’ ancora libero, pulito, non rioccupato. Invito il sindaco di Roma come gli altri sindaci a occuparsi bene della loro citta’ e non diffondere notizie prive di qualsiasi fondamento”.

“I proprietari privati – dice Salvini – adesso si occupino di riportare in ordine questo enorme palazzo di dimensioni incredibili. Chiacchiere e polemiche le lascio alla sinistra. Il sindaco Raggi dovrebbe documentare quello che dice…”

Nel video Salvini mostra che lo stabile e’ recintato, “sigillato – sottolinea – e presidiato”, spero che l’attuale proprieta’ “si dia una mossa”, “venda se non e’ in grado di intervenire”, perché lo stabile “non torni in balia dei delinquenti”. “Da ministro posso garantire sgomberi e messa in sicurezza ma i privati facciano la loro parte, facciano pulizia, vendano lo stabile, l’abbattano, ci ricostruiscano qualcosa… Insomma i privati facciano la loro parte e il Comune faccia il suo mestiere”.

 

TENSIONE A CASTELNUOVO, DEPUTATA BLOCCA PULLMAN

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Altra giornata di altissima tensione al Cara di Castelnuovo di Porto, dove sono ripresi i trasferimenti dei migranti come annunciato ieri dal Viminale. Le operazioni sono state rallentate dall’intervento di Rossella Muroni, deputato di Liberi e Uguali, che si è piazzata davanti a uno dei pullman impedendone la partenza dal Centro. “I migranti che il ministro della paura Salvini ha deciso di trasferire dal Cara di Castelnuovo di Porto sono persone e hanno il diritto di sapere dove saranno portati e che condizioni troveranno”.
Come accaduto anche ieri, non sono mancate le critiche per un atto che secondo il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, “andava fatto, come tutte le cose, nel rispetto della dignita’ umana. Il fatto che la sera prima si dica a centinaia di persone ‘domani vi portiamo via’ senza fargli sapere dove andranno, con bambini che vanno a scuola, e’ un elemento di crudelta’, di disumanita’. E’ accaduto non lontano ma qui”.
“E’ aberrante quanto avvenuto a Castelnuovo. Una cosa inaccettabile per un Paese civile”, è il commento di Alberto Civica, segretario generale della Uil del Lazio, in merito allo sgombero del Cara. Per Renata Polverini “la deportazione dal centro di Castelnuovo di Porto e’ un atto di rara disumanita’ e di imbecillita’ politica che colpisce persone in cerca di solidarieta’ e asilo gettandole in mezzo alla strada alla faccia della ‘sicurezza’ invocata dal Governo”.
Di “assurda deportazione di uomini e donne che non hanno alcuna colpa se non quella di essere scappati dalla fame o dalla guerra”, parla il presidente del Pd, Matteo Orfini.
Il Governo, però, va dritto per la sua strada.
“Trovare una sistemazione a chi non ha diritto a restare in Italia? No, ci sono delle leggi, delle regole che vengono rispettate, chi ha diritto viene ricollocato in altre strutture con vitto, alloggio, sanita’, istruzione. Tutti gli aventi diritto saranno ricollocati entro il 31 gennaio in altre
strutture”, dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Salvini ricorda che “le megastrutture mi ero impegnato a chiuderle e questo stiamo facendo, dove ci sono megastrutture ci sono sprechi, reati, truffe. E’ una linea che abbiamo adottato e mi viene richiesta dal 99% degli amministratori”. Entro sabato il centro, che ha ospitato fino a 1000 migranti, sarà svuotato.

TRAPIANTO RIUSCITO PER IL PICCOLO ALEX, TORNA A CASA

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Alex, il piccolo paziente affetto da Linfoistiocitosi Emofagocitica (HLH), trasferito a fine novembre al Bambino Gesù di Roma dall’Ospedale Great Ormond Street di Londra, e sottoposto il 20 dicembre a trapianto di cellule staminali emopoietiche da genitore, “è in dimissione dall’Ospedale in buone condizioni di salute”. Lo comunica il Bambino Gesù ricordando che “le cellule del padre, manipolate e infuse nel bambino di 20 mesi, a distanza di 1 mese dal trapianto hanno perfettamente attecchito, ripopolando adeguatamente il sistema emopoietico e immunitario del paziente. Nell’arco delle 4 settimane successive al trapianto non si sono registrate complicanze, né sul piano infettivo, né sul piano del rigetto, il problema principale per situazioni di questo tipo. Alla luce di queste evidenze, il percorso trapiantologico può dirsi concluso positivamente. La somministrazione del farmaco salva-vita (emapalumab), che teneva sotto controllo la malattia regolando le reazioni del sistema immunitario, è stata sospesa la scorsa settimana”.
Il bambino, in buone e stabili condizioni di salute, lascerà l’Ospedale nelle prossime ore. Per il piccolo si era mobilitata l’Italia.
“Si apre ora una nuova fase, che come in tutti questi casi prevede visite di controllo in DH con frequenza inizialmente settimanale e poi, via, via, sempre più distanziata”, si legge infine nella nota.
“Siamo soddisfatti del percorso trapiantologico del bambino, che al momento è stato perfetto – commenta Franco Locatelli, direttore del Dipartimento di Oncoematologia e Terapia Cellulare e Genica -. Nelle prossime settimane andrà monitorato accuratamente il completamento del processo di ricostituzione immunologica, così come il persistere di un attecchimento completo delle cellule paterne. I rischi ai quali i pazienti di questo tipo possono andare incontro dopo la dimissione sono principalmente legati allo sviluppo di complicanze infettive. Per questa ragione il bambino verrà strettamente controllato con periodiche visite presso il nostro reparto di DH; doverosamente premessa questa nota di cautela, non possiamo che essere, allo stato attuale, felici per l’evoluzione di questa vicenda così complessa”.