Entreranno in servizio nei prossimi giorni i primi 38 bus noleggiati da Atac che oggi vengono presentati. L’iniziativa attua il piano industriale, nella parte in cui prevede un deciso potenziamento del trasporto di superficie, nelle more che si concretizzino gli acquisti che condurranno al rinnovo del parco mezzi. I 38 bus fanno parte di una fornitura complessiva di 108 vetture. Le rimanenti 70 verranno consegnate fra marzo e aprile prossimi. La durata del noleggio è prevista per un anno da inizio del servizio, più l’opzione per ulteriori sei mesi.
Le vetture presentate sono venti Mobi Urbano nuovi da 8 metri con due porte. I mezzi sono euro 6, dispongono di pedana per portatori di disabilità, aria condizionata e hanno complessivamente 41 posti. Altre otto vetture sono modello VDL Citea da 12 metri con due porte. Anche queste sono euro 6, attrezzate con pedane, aria condizionata e 82 posti complessivi. Le ultime dieci vetture sono Urbanway da 12 metri a tre porte, euro 6, con 103 posti complessivi, aria condizionata e pedane. Il resto della fornitura è composto da vetture Volvo da 12 metri. Si tratta di bus con due porte, euro 5, con 92 posti in totale, aria condizionata e pedana.
Le prime 38 vetture verranno utilizzate principalmente negli stabilimenti di Magliana, Grottarossa, Acilia, Tor Vergata e Portonaccio. Fra le varie linee nelle quali saranno impiegate ci sono la 870, la 115, la 029 e la 700, che servono importanti presidi ospedalieri (Bambin Gesù, Sant’Andrea e IFO), e la 52.
“Con questa presentazione oggi inizia il percorso che condurrà al progressivo miglioramento del servizio di trasporto – afferma il presidente Atac, Paolo Simioni -. Con questa operazione innalziamo la quantità e la qualità della nostra flotta di superficie. Il 2018 è stato l’anno dell’avvio del salvataggio di Atac. Ricordo solo che per la prima volta nella sua storia l’azienda chiuderà un bilancio con un risultato positivo. Il 2019 – prosegue Simioni – sarà l’anno in cui si inizieranno a vedere concretamente i miglioramenti del servizio, a cominciare proprio da quello di superficie. Grazie a questa operazione, molto innovativa, recuperiamo il ritardo provocato dall’esito sfavorevole della gara per l’acquisto di 320 bus, andata deserta nel luglio scorso. Soprattutto, iniziamo il processo di riallineamento della nostra capacità di offrire un servizio sempre più adeguato alla domanda di trasporto, che è il principale strumento per il risanamento di Atac e il rilancio del trasporto pubblico. Oggi è una buona giornata. Per Atac, ma soprattutto per la città”.
“Diamo nuovo ossigeno al parco veicolare di Atac, con nuovi bus che andranno a servizio delle linee più periferiche e quelle soggette a interruzioni o disservizi – sottolinea il sindaco Raggi -. Linee che collegano poli d’eccellenza, come l’ospedale pediatrico del Bambino Gesù, finalmente avranno a disposizione tutte le vetture necessarie”.
“Questa – sottolinea Raggi – è solo la prima tranche di una flotta di oltre 100 bus che presto saranno in strada. Una tappa fondamentale nel percorso di risanamento e rilancio di Atac, a cui si aggiungerà nei prossimi mesi il ripristino dei minibus elettrici nel Centro storico e l’arrivo di 227 nuovi autobus acquistati con gara Consip. Sono risultati importanti del lavoro svolto finora per rinnovare la più grande azienda del trasporto pubblico d’Europa”.
Per l’assessore alla Città in Movimento, Linda Meleo, “il 2019 sarà sicuramente un anno importante per la mobilità a Roma. Con i nuovi bus a noleggio, il ritorno dei minibus elettrici nel Centro storico e l’arrivo dei nuovi autobus acquistati a partire da quest’estate, saremo in grado di dare nuovo slancio al servizio di superficie, di migliorarlo e potenziarlo. È un percorso che proseguiremo nei prossimi anni, grazie agli investimenti che abbiamo stanziato anche per lo sviluppo della rete metropolitana e tranviaria. Gli utenti – conclude – potranno già vedere i primi cambiamenti nei prossimi giorni in linee strategiche della nostra città”.
ROMA, IN SERVIZIO I PRIMI 38 BUS A NOLEGGIO
MALTEMPO, TRE MORTI NEL LAZIO
Danni, disagi e anche vittime per il maltempo che sta investendo gran parte dell’Italia. Tre persone sono morte nel Lazio. Il forte vento non ha dato tregua ed ha abbattuto diversi alberi, anche a Roma. Interrotte alcune arterie stradali.
Un uomo di 45 anni è morto schiacciato da un pino abbattuto dalle forti raffiche di vento a Guidonia. L’uomo era in auto e stava percorrendo via Maremmana, che collega Guidonia a Marcellina e Palombara, quando un grosso tronco ha investito la vettura.
Ed un muro è crollato per il maltempo uccidendo due persone, ad Alvito, in provincia di Frosinone. Il muro alto circa due metri è crollato insieme a parte di un capannone agricolo presso il quale si sono riparate quattro persone per proteggersi dal vento. Due sono morte sul colpo, una terza è stata trasportata in ambulanza a Roma in gravi condizioni mentre una quarta ha riportato lievi lesioni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.
Un albero è caduto su un taxi a Trastevere, a Roma. Non ci sono feriti ma si sono registrati disagi alla circolazione.
Il comune di Roma ha diramato una nota invitando i cittadini alla massima attenzione e cautela in particolare nelle aree e nei tratti caratterizzati dalla presenza di alberature.
Operatori del Servizio Giardini e agenti della Polizia Locale di Roma Capitale, sottolinea la nota del Campidoglio, sono operativi lungo le strade per fronteggiare eventuali criticità e per assicurare una viabilità sicura. Gli interventi erano stati preventivati a seguito dell’allerta diramata dal Sistema di Protezione Civile Regionale.
Il Dipartimento Sicurezza e Protezione Civile di Roma Capitale, che opera da ieri in condizione di pre-allerta, ha disposto l’attivazione del Centro Operativo Comunale in configurazione ridotta, per fronteggiare adeguatamente le numerose richieste di intervento. Sono state rese operative diverse unità di volontari che stanno operando sul territorio, in ausilio ai vigili del fuoco. Il coordinamento, sito nella sede di Porta Metronia, coinvolge, oltre ai mezzi del Dipartimento Protezione Civile, il Dipartimeto Ambiente, il SIMU, la Polizia Locale, Atac e Acea.
Il Comune ricorda che per ogni richiesta di chiarimenti, informazioni e/o interventi è possibile contattare la Sala Operativa della Protezione Civile di Roma Capitale, attiva H24, al numero verde 800 854 854 o al numero 06 67109200.
“MONDO DI MEZZO”, SEI ANNI PER ALEMANNO
Condanna a sei anni per l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
La sentenza è stata emessa dalla seconda sezione penale del tribunale di Roma, nell’ambito dell’inchiesta Mondo di Mezzo.
Corruzione e finanziamento illecito sono i reati contestati ad Alemanno, in uno dei filoni dell’inchiesta che provocò un terremoto politico nella Capitale.
FIUMICINO, RIAPERTO IL PONTE DELLA SCAFA
Riaperto il Ponte della Scafa a Fiumicino.
Anas (Gruppo FS italiane) ha rimosso – in anticipo sui tempi previsti – il semaforo che regolava il senso unico alternato della circolazione sul ponte della Scafa, lungo la strada statale 296 a Fiumicino, per consentire gli interventi di ripristino delle barriere di protezione laterale danneggiate dall’ondata di maltempo che ha interessato la zona nel fine settimana. Gli interventi, avviati sabato in via d’urgenza, proseguiranno nei prossimi giorni in costanza di traffico con possibili limitazioni temporanee solo in orario notturno. Il transito è quindi consentito a doppio senso di marcia con le limitazioni che erano già in vigore: velocità massima 30 km/h e divieto di transito ai mezzi pesanti superiori a 7 tonnellate.
Nel dettaglio, sabato scorso Anas è intervenuta tempestivamente per regolare il traffico, insieme alla Polizia Municipale, e verificare i danni alla struttura. Anas ha quindi provveduto subito a installare un semaforo per consentire il transito durante i lavori e nella notte tra sabato e domenica ha smontato la barriera danneggiata.
Nella mattina di domenica gli operatori Anas hanno quindi provveduto a demolire il cordolo in calcestruzzo e ad installare la barriera in cemento al centro della strada.
Ieri (lunedì’ 25) è stato realizzato il nuovo cordolo in calcestruzzo mentre stamattina sono state eseguite le operazioni di spostamento della barriera in cemento armato a lato della carreggiata ed è stata realizzata la segnaletica orizzontale.
La strada statale 296 “della Scafa” è rientrata nella competenza Anas lo scorso 21 gennaio. Anas ha quindi pianificato una serie di interventi di manutenzione programmata. Tra questi, rientra l’intervento di ristrutturazione del ponte della Scafa, per un investimento di circa 3 milioni di euro, per il quale Anas sta avviando la progettazione. Considerati i tempi minimi di progettazione, approvazione e appalto, l’esecuzione di questi lavori è al momento prevedibile nel 2020. L’intervento riguarda, in particolare, il rifacimento dell’impalcato. Anas ha inoltre previsto interventi di risanamento del piano viabile per 1 milione di euro lungo la SS296.
Al contempo è prevista da parte del Comune di Roma, anche con finanziamento regionale, la realizzazione di un nuovo ponte. Si tratta della costruzione di una nuova opera non di competenza Anas.
È infine prevista la demolizione e ricostruzione di parte del viadotto dell’Aeroporto, per un investimento di 11 milioni di euro. Astral sta redigendo il progetto esecutivo oltre al progetto della viabilità alternativa che garantirà il transito durante i lavori.
ROMA, ESPOSITO E’ IL NUOVO QUESTORE
Carmine Esposito è il nuovo questore di Roma. Lo ha nominato il Consiglio dei ministri. Fino a oggi questore di Bari, Esposito subentra a Guido Marino.
“Rivolgo le mie più sincere congratulazioni al neo questore di Roma, Carmine Esposito per l’importante e autorevole incarico ricevuto al fine di garantire ordine e sicurezza per la città di Roma. Ringrazio altresi’ Guido Marino al quale rivolgo un ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni”, dice in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“Rivolgo a nome mio e del Consiglio regionale del Lazio le felicitazioni e i migliori auguri di buon lavoro al dottor Carmine Esposito per la nuova prestigiosa quanto complessa sfida che lo attende come nuovo questore di Roma – afferma il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori -. Ringrazio il dottor Guido Marino per il lavoro portato avanti in questi anni non semplici alla guida della questura della Capitale”, aggiunge.
CIVITAVECCHIA, FIBRA OTTICA IN 17MILA ABITAZIONI
Civitavecchia sarà dotata di una rete ultramoderna ed efficiente grazie a Open Fiber che realizzerà un’infrastruttura in fibra ottica in modalità FTTH (Fiber To The Home, la fibra che arriva direttamente all’interno di abitazioni e uffici). Il progetto è stato illustrato nel primo pomeriggio presso il Comune alla presenza del sindaco Antonio Cozzolino, dell’assessore all’Innovazione tecnologica Gioia Perrone e dei rappresentanti di Open Fiber Roberto Moretti, Regional Manager Lazio, e Paola Martinez, responsabile Affari istituzionali territoriali.
Open Fiber cablerà 17 mila unità immobiliari entro il 2020 tramite una nuova rete di 120 km interamente in fibra ottica. L’investimento, totalmente a carico di OF senza alcun costo per i cittadini, rientra nel piano di cablaggio dell’azienda che comprende 271 città italiane. Open Fiber è inoltre impegnata nel cablaggio di oltre 7000 comuni di piccole e medie dimensioni, di cui 108 nel Lazio, come concessionario Infratel.
“Migliorare la connettività di Civitavecchia era uno dei tanti ambiziosi obiettivi che ci eravamo proposti al momento del nostro insediamento, e con soddisfazione posso dire che ce la stiamo facendo – commenta il sindaco Cozzolino -. La sinergia con un partner importante come Open Fiber conferma che Civitavecchia è tornata ad attrarre investimenti seri e aziende importanti, aspetto di cui non posso che essere orgoglioso. Grazie a questi lavori miglioreranno le condizioni del mercato, a beneficio di tutti, e potremo implementare alcuni servizi importanti per la comunità come la connettività nelle scuole o la tecnologia per la videosorveglianza delle ZTL”.
“Ringraziamo l’Amministrazione Comunale e gli uffici tecnici per il supporto al progetto – ha spiegato Moretti di Open Fiber -. Cercheremo di arrecare meno disagi possibili alla popolazione riutilizzando cavidotti e infrastrutture esistenti per più del 40% del progetto in modo da limitare gli scavi. Una volta conclusi i lavori, i cittadini non dovranno fare altro che contattare un operatore, scegliere il piano tariffario e navigare ad alta velocità, cosa impossibile con le attuali tecnologie in uso”.
RAGGI “RIQUALIFICAZIONE CINEMA METROPOLITAN”
“Poniamo fine a una situazione di degrado evidente della nostra città. Inizia il percorso per una nuova vita per concludere una fase molto complessa che porterà alla riqualificazione di altri due cinema: Apollo e Airone”. Lo ha detto Virginia Raggi, Sindaca di Roma, presentando un progetto di riqualificazione per l’ex cinema Metropolitan, situato in prossimità di Piazza del Popolo e chiuso da circa 10 anni.
“La proprietà pagherà 7 milioni”, informa Raggi, annunciando che “ci sarà una sala cinematografica”, di cui il “Comune potrà usufruire per 20 anni per 4 mesi all’anno, volendo anche consecutivamente”. Morris Attia, presidente e Ad di Dm Europa, presente in rappresentanza della proprietà, ha promesso la creazione di circa 60 posti di lavoro. I 7 milioni di euro di oneri di urbanizzazione – informa Roma Capitale – saranno investiti nella ristrutturazione di due sale comunali storiche: il cinema Apollo e il cinema Airone del VII municipio.
L’ex cinema Metropolitan ha una superficie di circa 2000 mq, ma solo 320mq saranno per uso cinematografico. Il resto sarà destinato ad uso commerciale. “Il progetto è stato approvato in giunta, poi passerà in Aula, sarà aperto per le osservazioni dei cittadini e la conferenza dei servizi”, ha detto Raggi, promettendo “la riapertura nel più breve tempo possibile”. L’attesa per l’avvio del progetto dovrebbe essere di circa 12-15 mesi.
OPEN DAY SU CONSAPEVOLEZZA LINFEDEMA
Sette ambulatori del Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs hanno aperto le porte ai pazienti per la giornata mondiale della consapevolezza sul linfedema. La giornata ‘Open-Day’, caratterizzata da visite gratuite in ambulatori aperti in via straordinaria e interamente dedicati alla cura del linfedema, anticipa l’appuntamento mondiale del 6 marzo, permettendo ai pazienti di informarsi su una malattia che colpisce circa 40.000 persone ogni anno. Marzia Salgarello, direttore del centro per il trattamento chirurgico del linfedema e del dipartimento di chirurgia plastica e ricostruttiva del Policlinico A.Gemelli Irccs, spiega, all’Italpress, l’importanza di un approccio integrato, che quest’anno prevede desk informativi sulla nutrizione, la fisioterapia e un corretto stile di vita: «È un’assoluta novità perché tutti insieme – fisioterapisti, con noi micro-chirurghi, i chirurghi plastici e i nutrizionisti – si occupano non solo della prevenzione, ma anche della cura. Tanti pazienti ci chiedono che cosa fare dopo l’asportazione dei linfonodi e l’insorgenza di questa malattia. È una malattia che va trattata precocemente, i pazienti devono cominciare subito i protocolli di trattamento. È questo il senso della giornata».
Per l’occasione, la hall del Gemelli, si è trasformata in un centro di fisioterapia con tre aree di dimostrazione pratica sulle tecniche di linfodrenaggio, bendaggio, tutori elastici e la pressoterapia per ridurre il gonfiore dovuto alla patologia. Il linfedema – che al Gemelli è monitorato dal centro per il trattamento chirurgico del linfedema, considerato un riferimento anche oltre confine – è una patologia che interessa sempre più persone colpite da tumore. Determina il rigonfiamento degli arti a causa di una mancanza del drenaggio della linfa sotto la pelle, causando dolore e difficoltà a vestirsi e muoversi liberamente. Prima, spiegano il Gemelli e Beautiful After Breast Cancer Italia – poteva essere catalogata come una malattia rara, oggi invece l’incidenza è purtroppo in crescita ed in Italia colpisce 40 mila persone in più all’anno. Può insorgere in chi ha delle alterazioni del sistema linfatico ma, sempre di più, interessa i pazienti affetti da tumore, in particolare chi ha subito lo svuotamento chirurgico dei linfonodi a causa di tumori alla mammella, ginecologici, urologici, melanomi e sarcomi. Si stima infatti che il linfedema colpisca dal 20 al 40% dei pazienti sottoposti a questo tipo di intervento oncologico.









