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ROMA, CANCELLATA STORICA SCRITTA “VOTA GARIBALDI”

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“Questa mattina il nostro territorio sconta un insulto gravissimo alla sua memoria storica e all’identità democratica cittadina. Senza nessun buon senso o logica, una squadra del decoro urbano di Roma Capitale ha cancellato la scritta ‘Vota Garibaldi’ in via Basilio Brollo. Una scritta murale risalente alla campagna elettorale per le elezioni del primo parlamento repubblicano. Una testimonianza riconosciuta e salvaguardata negli anni dal Municipio e che è un documento storico unico in città”. E’ quanto denuncia su Facebook Amedeo Ciaccheri, presidente del Municipio Roma VIII. “Il nostro impegno quotidiano è cercare di restituire cura e attenzione al territorio in controtendenza a una città in abbandono. E invece – aggiunge – il Campidoglio non dà risposte su emergenze che si prorogano nel tempo (vedi via delle Sette Chiese) e gestisce in maniera folle i suoi uffici”.

In una nota il Campidoglio precisa che “la storica scritta ‘Vota Garibaldi’, nel quartiere Garbatella di Roma, non andava cancellata e il Campidoglio non ha mai dato disposizioni in tal senso. La rimozione è dovuta all’errore di un addetto della ditta appaltatrice del servizio per il decoro urbano del dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana: recatosi sul posto su richiesta della Polizia Locale, per cancellare dei graffiti ingiuriosi, di propria iniziativa ha rimosso anche quella storica scritta. Il dipartimento interessato – assicura – ha già avviato le procedure per ripristinarla mediante un appropriato restauro”.

 

RAGGI “STADIO LAZIO? ASPETTO PROPOSTA LOTITO”

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“Quale stadio? Sono in attesa che il presidente della Lazio mi formuli una proposta. L’ho incrociato qualche volta, ho provato a sponsorizzare il Flaminio come idea. Se e quando Lotito vorrà formulare una proposta la valuteremo, sono in trepidante attesa”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ospite di Radio Sei, parlando dello stadio della Lazio. “Io in via ufficiale e in via informale ho detto ‘questa proposta quando la formula?’ – ha aggiunto -. Io non ho mai avuto una proposta ne’ sul Flaminio ne’ su altre aree, la sede del comune è nota. Non ho mai ricevuto inviti ufficiali, adesso c’è stato un invito per andare a visitare il centro della Lazio ma prima del derby non sarebbe stato bello”.
Il primo cittadino ha poi svelato che “a casa Severini-Raggi di calcio ne parliamo quando la Lazio vince, quindi spessissimo. Io rientro a casa all’una di notte, se ne parla e mio marito sono 25 anni che mi lavora ai fianchi, sta cercando di insegnarmi i rudimenti, apprendo e sono una simpatizzante”.
A chi le chiedeva se domenica sarà all’Olimpico per Lazio-Parma ha risposto: “Domenica temo di dover lavorare, spesso mio marito e mio figlio vanno. Quando ero più giovane ero una frequentatrice di curva, mi concentravo più sulla curva che sulla partita”.

AL “GEMELLI” PERCORSO CONTRO DISTURBI ALIMENTARI

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Un percorso clinico dedicato alle persone che soffrono di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Il Policlinico Gemelli, in occasione della giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, ha aperto la sua hall per discutere del tema, offrendo, gratuitamente, visite dietologiche, valutazioni endocrinologiche, consulenze ostetriche, colloqui psicologici e valutazioni psichiatriche. Un approccio universale al problema, che spesso conduce a “un alterato consumo o assorbimento di cibo”, danneggiando in maniera significativa la salute delle persone coinvolte. Ma come si possono riconoscere le avvisaglie di questi disturbi? Lucio Rinaldi, ricercatore di psichiatria e dirigente medico Uoc di psichiatria della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs, risponde all’Italpress: “La ripetitività nei cibi, lo sminuzzamento, la lentezza nel mangiare e la difficoltà a stare a tavola con gli altri sono degli indicatori che si manifestano prima dello sviluppo, nell’adolescenza, di una patologia del disturbo della nutrizione e dell’alimentazione”.
I primi disagi, invece, avverte Rinaldi, possono essere osservati fin dall’infanzia, ma l’elemento centrale permane l’aspetto psicologico: “Quando il bambino, poi adolescente, comincia a dare segnali di difficoltà emotiva, questa difficoltà può trovare una forma di compensazione nel rapporto col cibo, incontrando un percorso patologico. Il problema di fondo è quello psicologico”. In questo contesto, l’ambiente culturale, familiare e mediatico si rivelano essenziali per prevenire il perseguimento di modelli sbagliati. Per tali ragioni, il Gemelli ha coinvolto nella giornata personaggi famosi come lo chef, Oliver Glowig, il primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma, Manuel Perruccini, la campionessa olimpica medaglia d’oro di ginnastica ritmica, Elisa Blanchi, il campione di pugilato, Vincenzo Cantatore,  gli attori, Roberto Ciufoli e Giampaolo Morelli, il conduttore radiofonico, Savino Zaba, le pianiste Elena Matteucci e Gaia Vazzoler, il mezzosoprano Silvia Pasini e il sociologo Paolo De Nardis.
Rinaldi intravede un “aumento dei casi di anoressia e bulimia”, che denotano un “disagio sempre più vistoso che attraversa le nuove generazioni”. “In questo momento, abbiamo bisogno di più modelli culturali per aiutare i giovani ad andare avanti nella vita, mentre sono prevalenti gli elementi concreti. Il cibo e il corpo sono elementi concreti”, denuncia Rinaldi. In Italia le persone che soffrono tali disturbi – informa il Gemelli – sono oltre 2 milioni, di età tra i 12 e i 25 anni. La diagnosi spesso avviene tardivamente, anche dopo 6 – 7 anni dall’esordio, quando i sintomi fisici e psichici sono divenuti particolarmente evidenti. Complessivamente nel nostro Paese,  più di 3 milioni e mezzo di persone sono affette da Dca (disturbi del comportamento alimentare) con 8500 nuovi casi all’anno. Le morti per anoressia nervosa, circa 3000 decessi all’anno, sono la principale causa di mortalità in assoluto tra le malattie psichiatriche.

INAUGURATO WEEK SURGERY A BRACCIANO

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L’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato accompagnato dal Commissario straordinario della Asl Roma 4, Giuseppe Quintavalle ha inaugurato questa mattina il nuovo laboratorio di analisi, la sala gessi e la Week Surgery dell’ospedale Padre Pio di Bracciano.
I lavori di riqualificazione sono stati finanziati con circa 1,3 mln di euro (di questi 300 mila a carico della Asl) e hanno riguardato un’intera ala dell’ospedale Padre Pio. E’ stata realizzata un’ampia sala d’aspetto con bellissima vista sul panorama della città e del lago, un’accoglienza sia per la sala prelievi, sia per le nuove sale gessi e tre nuovi ambulatori generici. Tutta l’area è dotata di aria condizionata e illuminazione a led. La nuova area Week Surgery permetterà ricoveri in degenza in stanze confortevoli, moderne, migliorando così l’accoglienza.

“Questo ospedale rappresenta un paradigma di come la sanità del Lazio sia cambiata e stia rinascendo. Era un ospedale che era stato chiuso con un decreto, lo abbiamo salvato e torniamo ad investire con un nuovo laboratorio di analisi – ha commentato D’Amato nel corso della cerimonia – più moderno e funzionale che permetterà di incrementare l’attività e il numero delle analisi. La nuova sala gessi e la week surgery ci permetteranno di offrire un servizio sempre più rivolto alla cura del paziente. Gli spazi sono stati ristrutturati per migliorare l’accoglienza e la funzionalità in un processo di umanizzazione delle cure”.
“I lavori non finiscono qui, stiamo predisponendo la riqualificazione del piano secondo per adibirlo a spogliatoio di tutto il personale infermieristico e medico operante nell’ospedale. Inoltre – conclude Quintavalle – sono in fase di consegna i lavori di adeguamento e messa a norma antincendio con la realizzazione di due nuove scale di emergenza”.

RAGGI “STOP AMBULANTI IN SITI MONUMENTALI”

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“La loro presenza non consente la piena fruibilità del luogo. Ci sono luoghi in cui queste attività non possono starci”: lo afferma Virginia Raggi, sindaco di Roma, riferendosi alla presenza di ambulanti nei siti archeologici di maggior rilievo della Capitale. Secondo Raggi, il tavolo inter-istituzionale fra Comune, Regione e Mibac, “deve avere il coraggio di prendere una posizione che sia a tutela di queste meraviglie”, immaginando dunque che possa realizzarsi un’area off limits per gli ambulanti. “E’ lo stesso tipo di accordo (che faremo, ndr) con i municipi per gli ambulanti”, trovando una soluzione che “rispetti il decoro” ed “esalti la propria natura”.
“Ogni municipio sta lavorando per la delocalizzazione. E’ un tema molto delicato perche’ parliamo di attivita’ legali”, ha aggiunto Raggi nel corso di una conferenza stampa in Campidoglio.

ARRESTATO PRESIDENTE ASSEMBLEA CAPITOLINA DE VITO

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Il presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito, è stato arrestato dai carabinieri. L’accusa per l’esponente del Movimento 5 Stelle è di corruzione.

L’indagine riguarda tra l’altro il progetto per la realizzazione dello stadio di Tor Di Valle. Oltre a De Vito sono indagate altre tre persone.

LEMMETTI “AMA E ACEA RIMARRANNO SEPARATE”

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“L’Ama è una società al 100% pubblica e tale rimarrà, e fa un servizio pubblico essenziale; Acea è una società mista quotata in borsa, dunque Acea e Ama sono 2 società completamente diverse e non c’è nessuna volontà da parte del socio di confondere le due società”. Lo ha assicurato l’assessore al Bilancio di Roma Capitale, Gianni Lemmetti, nel corso della sua audizione nella Commissione Rifiuti regionale che si sta occupando della situazione di Ama. “è vero – ha spiegato – che noi non abbiamo licenziato il piano industriale, il Cda ha approvato solo le linee guida del piano mentre il piano industriale in bozza esiste. A pagina 260, mi sembra, è prevista una ipotesi di fusione con partner privato, ma non c’è la parola Acea, noi non l’abbiamo mai menzionata, non abbiamo intenzione di farlo ed eventualmente l’azienda Ama dovrà essere autosufficiente per quanto riguarda la gestione dei rifiuti e attendiamo tutte le interlocuzioni con la Regione”.
“Non ci sono contatti, previsioni o studi che portano a una fusione tra Ama ed Acea, in nessun modo – ha concluso -. Le volontà dell’amministrazione sono che Ama continui a esser pubblica, è una indicazione che ha dato anche il sindaco”.

STADIO ROMA, RAGGI “NON SI TORNA AL PASSATO”

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“Non si torna al passato. Il giorno in cui sono stata eletta sindaca di Roma sapevo che avrei subito ogni tipo di attacco: mediatico, politico, personale. Sapevo che il vecchio sistema che insieme al M5S sto scardinando con ogni mia forza, avrebbe opposto ogni tipo di resistenza. Sapevo che avrebbe attaccato con una violenza inaudita. Sapevo che avrebbe provato ad infiltrarsi per provare a riproporre i metodi del passato, quelli contro i quali sto lottando”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Roma, Virginia Raggi. “Affaristi, tangentisti, corrotti, palazzinari che da decenni hanno infettato i gangli vitali dell’amministrazione di Roma stanno provando ad adottare ogni metodo per tornare a ‘fare affari’ a modo loro. A loro – prosegue – ho opposto le procedure di legge, i bandi di gara, i concorsi: tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione di un sindaco. E l’ho fatto ben sapendo che seguire la legge significa dover dire ai cittadini della propria città: quella strada non posso rifartela in due settimane ma soltanto dopo l’aggiudicazione di una gara che richiede almeno nove mesi di lavoro”.
“Ho preferito la linea della legalità a quella del facile consenso. Il risultato di una pratica corretta è che, dopo nove mesi i cittadini avranno una strada fatta bene e pagata il giusto. Quando c’è una buca per strada e si nota che sotto l’asfalto saltato c’è terra e non cemento, si capisce – dice ancora Raggi – che anni fa quei lavori sono stati fatti male perché forse assegnati agli ‘amici degli amici’ che non hanno scavato bene o hanno risparmiato sulle spalle dei cittadini e dell’amministrazione. È quello che raccontano le cronache giudiziarie di anni fa su ‘asfalto e mazzette’. È soltanto un esempio per rendere chiaro cosa significhi opporsi al vecchio modo di operare. Io ho detto ‘no’ a quel sistema che però prova a ribellarsi in ogni modo. Prova ad infiltrarsi come succedeva in passato. Ma c’è una differenza: la mia reazione e quella del M5S è immediata e senza esitazioni”.
“Non lasciamo spazio ad ambiguità: dopo aver letto l’ordinanza, Luigi Di Maio ha espulso Marcello De Vito nel giro di poche ore. E io – sottolinea Raggi – ho immediatamente avviato una indagine interna su tutti i dossier citati nell’inchiesta che riguarda De Vito. E questa è una risposta seria. Una risposta anche a qualche commentatore che dice: ‘nulla è cambiato’. Le cose sono cambiate. Noi rispondiamo con fermezza a chi prova a ‘infettare’ l’amministrazione con pratiche illegali. Magari questi stessi commentatori – che hanno giustamente stigmatizzato il sistema di ‘Mafia Capitale’, degli appalti pilotati e della corruzione – potrebbero contribuire a spiegare quanto sia lungo e complesso il percorso per il ripristino della legalità in una città dove per 30 anni nessuno si era accorto o faceva finta di non vedere il saccheggio dei ‘capaci'”.
“C’è chi si augura di tornare al passato. No. Non si torna al passato. Non glielo permetteremo”, conclude Raggi.