E’ stato potenziato il servizio navette messo in campo da Atac in seguito alla chiusura delle tre stazioni della metro A di Roma: Repubblica, Barberini e Spagna. La flotta è composta da vetture dedicate con frequenza di 5 minuti.
Questo il percorso programmato: Direzione Flaminio: Termini-viale Luigi Einaudi-piazza della Repubblica-via Nazionale-Traforo-via del Tritone-piazza Barberini-via Veneto-Porta Pinciana-Villa Borghese-piazzale Flaminio Da Flaminio: Piazzale Flaminio-Villa Borghese-porta Pinciana-via Veneto-piazza Barberini-via Veneto-via Vittorio Emanuele Orlando-piazza della Repubblica-via delle Terme di Diocleziano-Termini.
“Sin da questo weekend Atac ha istituito una flotta sostitutiva che seguirà lo stesso orario della metro. Siamo in contatto con la centrale che eroga il servizio di superficie per monitorare passo dopo passo la situazione. Voglio ricordare che in questi giorni Atac è impegnata per la risoluzione del contratto con la ditta responsabile della manutenzione delle metro in città. Un atto dovuto. Consapevoli dei disagi provocati dalla chiusura di queste tre fermate siamo a lavoro per trovare soluzioni nel più breve tempo possibile e rispondere ai bisogni della cittadinanza”, commenta l’assessore alla Citta’ in Movimento di Roma Capitale, Linda Meleo.
METRO A, POTENZIATO IL SERVIZIO NAVETTE
PAPA “FAVORIRE RINASCITA MORALE E SPIRITUALE ROMA”
“Formulo i migliori auspici affinchè tutti si sentano pienamente coinvolti per confermare con la chiarezza delle idee e la forza della testimonianza quotidiana le migliori tradizioni di Roma e la sua missione, e perchè questo favorisca una rinascita morale e spirituale della citta’”. Così Papa Francesco nel discorso in Aula Giulio Cesare in Campidoglio. Secondo il Santo Padre “Roma, lungo i suoi quasi 2.800 anni di storia, ha saputo accogliere e integrare diverse popolazioni e persone provenienti da ogni parte del mondo, appartenenti alle più varie categorie sociali ed economiche, senza annullarne le legittime differenze, senza umiliare o schiacciare le rispettive peculiari caratteristiche e identità. Piuttosto ha prestato a ciascuna di esse quel terreno fertile, quell’humus adatto a far emergere il meglio di ognuna e a dar forma – nel reciproco dialogo – a nuove identità”.
“Ancora più decisivo, però, è che Roma si mantenga all’altezza dei suoi compiti e della sua storia, che sappia, anche nelle mutate circostanze odierne, essere faro di civiltà e maestra di accoglienza, che non perda la saggezza che si manifesta nella capacità di integrare e far sentire ciascuno partecipe a pieno titolo di un destino comune”, ha sottolineato il Pontefice, secondo cui “Roma è la città dei ponti, mai dei muri”.
Francesco, accolto al suo arrivo in Campidoglio dal sindaco Virginia Raggi con la fascia tricolore, tra gli squilli di tromba dei Fedeli di Vitorchiano, ha quindi salutato i cittadini romani accorsi sotto la statua del Marc’Aurelio affacciandosi dalla loggia del Campidoglio. Ha quindi incontrato i dipendenti del Comune: “Con il vostro lavoro – ha detto loro -, voi vi sforzate di andare incontro alle legittime esigenze delle famiglie romane, che per tanti aspetti dipendono dalla vostra sollecitudine: siate consapevoli di tanta responsabilità! Siete operatori sul campo, funzionari, impiegati ai vari uffici e ai molteplici dipartimenti della pubblica amministrazione, addetti alle pulizie, personale della manutenzione e della sicurezza. Grazie per tutto ciò che fate!”.
TUMORE AL SENO, AL “GEMELLI” HELPLINE PER PAZIENTI
Prende il via al Policlinico Gemelli di Roma “l’Helpline Luce'”, il primo sportello di assistenza telefonica dedicato alle pazienti in cura nel Centro Integrato di Senologia.
Realizzato grazie a un accordo tra Fondazione Lucè e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS in collaborazione con Komen Italia, lo sportello ha l’obiettivo di garantire alla paziente la continuità dell’assistenza fra ospedale e casa. Si tratta di un servizio studiato in particolare per rispondere alle esigenze delle pazienti dopo la dimissione dall’ospedale ma che più in generale vuole garantire alle pazienti che ricevono una diagnosi di tumore del seno un contatto qualificato durante tutto il percorso di diagnosi e cura.
Gestito da infermiere professionali qualificate, lo sportello sarà in grado di rispondere alle richieste di informazioni e di supporto assistenziale (ad esempio l’interpretazione dei sintomi, la gestione delle complicanze o semplici consigli pratici) e, laddove necessario, di connettere velocemente le pazienti con gli specialisti del team multidisciplinare del Centro Integrato di Senologia (medici, psicologi, terapisti).
Il servizio è reso possibile grazie a una donazione della Fondazione Lucè, nata per promuovere iniziative atte a ridurre la sofferenza fisica e psicologica dei malati di tumore, migliorandone la qualità della vita e assicurando loro un’esistenza dignitosa.
BOOM PASSEGGERI NEL 2018, FIUMICINO PRIMO AEROPORTO
Continua il trend positivo di crescita del traffico aereo in Italia. Nel 2018 i passeggeri sono aumentati del 5,8% rispetto all’anno precedente e sono stati 184.810.849. L’aeroporto principale si conferma quello di Roma Fiumicino registrando quasi 43 milioni di passeggeri, con una crescita del 5% e con la quota del 23,2% del totale del traffico. Sul portale dell’ENAC, è disponibile da oggi la pubblicazione Dati di Traffico 2018.
Questa la graduatoria dei primi 10 aeroporti per numero di passeggeri: 1. Roma Fiumicino, 42.896.831, +5%; 2. Milano Malpensa, 24.561.735, +11,5%; 3. Bergamo, 12.827.267, +4,9%; 4. Venezia, 11.092.525, +7,9%; 5. Napoli, 9.903.551, +15,8%; 6. Catania, 9.815.313, +8,7%; 7. Milano Linate, 9.187.120, -3,3%; 8. Bologna, 8.489.382, +3,8%; 9. Palermo, 6.601.472, +14,7%; 10. Roma Ciampino, 5.812.451, -0,7%.
“Il trasporto aereo vale già oggi quasi il 4% del Pil. E sappiamo quanto sia grande l’effetto moltiplicatore degli investimenti in questo comparto – commenta il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli -. Soltanto coniugando servizi di qualità e una sempre maggiore attenzione alla sicurezza, riusciremo a intercettare i nuovi flussi di traffico. Il nostro Paese ha una fortissima vocazione turistica che va ulteriormente esaltata con una rete efficiente di scali aeroportuali e un impegno dei concessionari a potenziare sempre più le prestazioni degli asset in gestione”.
RIFIUTI, RAGGI “ESERCITO A PRESIDIO IMPIANTI”
“Per la sicurezza dei siti di trattamento ho chiesto al ministro dell’Ambiente, della Difesa, dell’Interno, dell’Economia e al Prefetto un rafforzamento della vigilanza anche tramite l’esercito. Non vorremmo che questi incidenti fossero ricorrenti. Per quanto riguarda la sicurezza degli impianti questa mattina ho scritto nuovamente ai ministri per chiedere una vigilanza costante sugli impianti che trattano e smaltiscono i rifiuti della capitale. Bisogna assolutamente aumentare la vigilanza su questi luoghi perchè sono strategici”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Virginia Raggi, che questa mattina, a Palazzo Valentini, ha incontrato il prefetto di Roma, Paola Basilone, per chiedere l’intervento dell’esercito per il controllo dei siti di smaltimento dei rifiuti, dopo l’incendio del Tmb di Rocca Cencia.
CARITAS, A ROMA CRESCONO SITUAZIONI DI GRAVE DISAGIO
Domani la diocesi di Roma vivra’ l’esperienza della Giornata della carita’. Si tratta di un’occasione
particolare, durante il tempo di Quaresima, in cui gli animatori parrocchiali – operatori della carita’, catechisti, educatori – sono invitati a sensibilizzare le comunita’ con segni concreti di condivisione. In occasione della Giornata, l’organismo diocesano presenta il Rapporto “Caritas in cifre” illustrando con dati e grafici l’attivita’ svolta nelle 52 opere-segno diocesane – ostelli, comunita’, case famiglia e mense sociali – che operano a supporto delle comunita’ coordinandosi con i 146 centri di ascolto
parrocchiali. “
Non si tratta di un bilancio sociale – spiega don Benoni Ambarus, direttore della Caritas – e nemmeno della fredda rappresentazione di un lavoro: con esso vogliamo invitare le comunita’ a promuovere iniziative sempre piu’ coinvolgenti e innovative per incontrare i poveri. Vuole essere uno stimolo a vivere un senso nuovo dell’esistenza nella vicinanza a chi soffre, nel segno della condivisione, della partecipazione e della passione. Questo anche con piccole iniziative di solidarieta’,
alla portata di ogni famiglia, dei gruppi giovanili e delle associazioni ecclesiali”.
Un’attivita’ che, nel 2018, ha visto impegnati piu’ di 4mila volontari per accogliere nelle mense oltre 11mila persone; ospitare 2mila senza dimora, famiglie, vittime di tratta e violenza; curare 4mila malati indigenti, incontrare e sostenere 15 mila detenuti. Grande l’impegno delle parrocchie per dare “ascolto” a 21mila famiglie. Oltre 385mila pasti distribuiti, 210mila pernottamenti, 13mila prestazioni sanitarie, 52mila visite domiciliari a malati e anziani. Un’opera pedagogica che ha
coinvolto anche 7 mila studenti delle scuole superiori. Cresce il numero di situazioni di grave disagio economico e si acutizzano situazioni di emarginazione ed esclusione sociale legate alla solitudine, rileva il Rapporto.
“Aumenta il numero dei nuclei familiari con figli minori e adolescenti che vivono forti
difficolta’ legate al basso reddito e alla mancanza di lavoro – sottolinea don Ambarus – con sfratti, indebitamenti, famiglie costrette a vivere separatamente, ad abitare in case fatiscenti o
a condividere con altre persone le proprie stanze. L’attivita’ lavorativa, spesso precaria e sottopagata, non riesce a rappresentare un fattore di riscatto economico e sociale, deprimendo in modo molto grave non solo le possibilita’ di risalita ma anche la dimensione della fiducia e della speranza”.
“Il reddito di inclusione, nel quale molte famiglie hanno riposto qualche aspettativa per attenuare l’intensita’ delle preoccupazioni quotidiane, non sembra essere riuscito a fornire forme significative di supporto, sia per l’inadeguatezza degli importi sia per l’inesistenza di fatto dei progetti di inserimento sociale e/o lavorativo che pure sono previsti dalla misura”, aggiunge.
Il Rapporto evidenzia come, a parte alcune rare situazioni di regressione parziale del disagio, nella maggior parte dei casi le condizioni di indigenza permangono o si approfondiscono in contesti gia’ molto drammatici, nei quali emergono in modo evidente le caratteristiche di una poverta’ multidimensionale: disabilita’, peggioramento della salute, forme di indebitamento, problematiche penalmente rilevanti, dipendenze.
In ambito sanitario cresce il numero di famiglie italiane che chiede assistenza per l’acquisto di medicinali e per le cure odontoiatriche. Tra le persone accolte dai Centri di Ascolto diocesani e dai 146 Centri di Ascolto, parrocchiali tra loro collegati attraverso la rete diocesana “fattiDirete”, gli italiani sono il 51%, contro il 47% dello scorso anno. Di questi il 65% sono donne. Vive in affitto il 46% delle persone accolte, in dimore di fortuna il 3%, presso amici e parenti l’11%, in
occupazione il 3,7%, in centri di accoglienza il 2,8%. L’8,4% ha casa di proprieta’.
ASSOCIAZIONI IMPRESE”SERVE PIANO ANTI-DECLINO”
“La città ha bisogno di cambiare passo, è necessario intervenire subito con un vero e proprio Piano anti – declino. Siamo di fronte a un punto di non ritorno, c’è una necessità urgente di decisioni ed azioni concrete non più rinviabili. Semplificare le procedure, sviluppare l’economia e aumentare l’occupazione, salvaguardare la coesione sociale. Questi gli obiettivi per tirare fuori dalla palude la nostra città ognuno nel rispetto dei propri ruoli, ognuno assumendosi le proprie responsabilità”. E’ quanto afferma la Cna di Roma in occasione di #RinascimentoRoma, incontro con la stampa in cui le sette principali associazioni imprenditoriali della Capitale (ACER, Coldiretti Roma, Confcommercio Roma, CNA Roma, Confesercenti, Federlazio e Unindustria) hanno proposto una visione strategica per il rilancio di Roma. “Non chiediamo chissà quali iniziative, per quanto pure queste auspicabili, chiediamo quelle azioni ‘basiche’ che abbiano un’immediata e pronta ricaduta sul territorio, in primis tutte quelle azioni che ridiano decoro urbano alla città, che mettano in condizione cittadini, turisti e imprese di vivere con qualità la vita quotidiana, prima fra tutte l’apertura immediata e non procrastinabile delle tre fermate Repubblica, Barberini e Spagna, ormai chiuse da troppo tempo”, sottolinea la Cna.
“Ci riferiamo – prosegue – a tutte le attività per garantire una manutenzione urbana e decoro degni della Capitale: a cominciare da un’azione risolutiva per la gestione del fenomeno degli ambulanti, proseguendo con la manutenzione dei parchi urbani, delle metropolitane e delle sue stazioni, nonché di strade, marciapiedi e piste ciclabili, per finire con il completamento dei tanti lavori avviati da anni, quali ad esempio la Tiburtina, necessari alla competitività industriale della città che ogni giorno attira più di 20.000 lavoratori e il corridoio della mobilità di Via Laurentina”.
I prossimi mesi dell’Amministrazione capitolina “devono essere improntati a un evidente cambio di marcia, una vera e propria inversione di tendenza rispetto a quanto fatto finora”.
Le sette principali associazioni imprenditoriali che rappresentano l’80% delle imprese e il 70% del Pil della Città metropolitana di Roma esprimono “un grandissimo malcontento e disagio rispetto a una situazione di stallo che ormai perdura da troppo tempo, rinviando decisioni anche suargomenti di semplice profilo che in pochissimo tempo potrebbero avere effetti positivi per la ripartenza dell’economia e dell’occupazione”.
ACEA, NEL PIANO 2019-2022 INVESTIMENTI PER 4 MLD
Investimenti per quattro miliardi di euro fra il 2018 e il 2022, in crescita di circa 900 milioni rispetto al piano precedente, dividendi agli azionisti per 800 milioni di euro nello stesso periodo, anch’essi in aumento di 100 milioni sul piano precedente (con un dividendo minimo di 0,75 euro per azione previsto per il 2019), Ebitda al 2022 a 1,3 miliardi di euro in crescita del 36% rispetto al 2018. Sono i punti fondamentali del nuovo piano industriale 2019-2022 presentato questa mattina a Milano da Acea. Il gruppo romano prevede fra l’altro una crescita nel mercato della distribuzione del gas naturale e l’ingresso nel mercato del riciclo di carta e plastica.
Presentando il nuovo piano, l’amministratore delegato di Acea, Stefano Antonio Donnarumma, ha sottolineato che l’attuazione del piano è “almeno un anno in anticipo rispetto agli obiettivi previsti con il piano 2018-2022” e ha specificato che, del totale dei nuovi investimenti previsti (“i più alti di sempre”, ha sottolineato), l’80 per cento circa sarà destinato ad attività regolate.
Nel dettaglio, gli investimenti per il settore idrico saranno pari a 250 milioni di euro, “grazie al consolidamento di Gori e all’avvio del progetto di raddoppio dell’acquedotto del Peschiera”, 200 milioni andranno allo sviluppo e M&A nel settore fotovoltaico, 250 milioni all’innovazione dei processi industriali e al “rafforzamento della resilienza della rete elettrica”, mentre 100 milioni saranno dedicato a M&A focalizzato su impianti di recupero e trattamento dei rifiuti. Previsto anche un aumento di 400 milioni degli investimenti per la sostenibilità, fino a raggiungere 1,7 miliardi nel periodo. Per quanto riguarda il settore del riciclo di carta e plastica, la società sta valutando sia l, acquisizione di impianti esistenti, sia la costruzione di nuovi, già in progetto.
Le linee di sviluppo, ha spiegato Donnarumma, vanno in cinque direzioni: accelerazione della crescita, sviluppo e diversificazione del portafoglio di business, focalizzazione sull’innovazione dei processi industriali, orientamento al risultato e a un approccio dinamico e sostenibile. Linee sintetizzate nell’acronimo “GRIDS” (Grow, Reshape, Innovate, Deliver, Smart) e che “rappresentano un’evoluzione del percorso iniziato due anni fa”.









