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NUOVO STADIO ROMA, 9 ARRESTI E 16 INDAGATI

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I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito una misura cautelare emessa dal G.I.P. di Roma nei confronti di 9 persone (per 6 indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per 3 gli arresti domiciliari) nell’ambito dell’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina. Le ipotesi di reato sono associazione per delinquere finalizzata alla commissione di condotte corruttive e di una serie di delitti contro la Pubblica Amministrazione, nell’ambito delle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della A.S. Roma calcio.

Oltre all’imprenditore Luca Parnasi e i suoi collaboratori, domiciliari per  Adriano Palozzi, vicepresidente del Consiglio Regionale di Forza Italia, Michele Civita, ex assessore regionale del Pd e Luca Lanzalone, presidente Acea e consulente per M5S sullo stadio.
Tra gli indagati anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle In Campidoglio, Paolo Ferrara e il consigliere regionale di Forza Italia, Davide Bordoni.

Operazione Rinascimento è il nome dell’indagine che ha messo in evidenza “Una sistema a volte messo in atto al prezzo di una corruzione pulviscolare” ha detto il procuratore aggiunto Paolo Ielo nel corso della conferenza stampa che si è svolta in procura. Gli atti di corruzione riguardano promesse di finanziamento, assunzione di parenti e promesse di progetti mentre i reati contestati vanno dall’associazione a delinquere all’emissione fatture false, corruzione e illecito finanziamento. Le intercettazioni ambientali, eseguite negli uffici romani di Parnasi, hanno avuto inizio nel 2017. Per quel che riguarda Luca Lanzalone all’attenzione dei magistrati le consulenze al suo studio per un valore di 100mila euro, incarichi che sarebbero stati conferiti svolgendo il ruolo di consulente per il comune nella trattativa sul progetto. Un funzionario pubblico di fatto in quel momento anche se non percepiva stipendio dal comune. Per quel che riguarda Adriano Palozzi, secondo chi indaga “avrebbe ricevuto 25mila euro a fronte di fatture inesistenti”, mentre Michele Civita “si sarebbe limitato a chiedere l’assunzione del figlio in una delle società di Parnasi”. Per quel che riguarda il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Campidoglio, Paolo Ferrara, “si sarebbe fatto preparare un progetto di restyling del lungomare di Ostia da rivendersi politicamente”.

“Un metodo corruttivo come asset di imprese, emerge dalle intercettazioni un forte investimento della politica da parte di alcuni soggetti per una parte lecita e un’altra illecita” ha spiegato Ielo. Il procuratore ha ripercorso la storia ricordando come “tutto ha inizio nel gennaio 2017 quando in Campidoglio si parla di rischio di risarcimento danni in caso di revoca della delibera Caudo, prima delibera sullo stadio. Escluso da Ielo il coinvolgimento dalla Roma calcio e della sua dirigenza mentre ha voluto ricordare che non dipende dalla procura l’eventuale stop al progetto dello stadio.

 

 

ROMA, SABOTATI VENTI MEZZI DELL’AMA

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“Hanno smontato le marmitte, svuotato i serbatoi e abbandonato tutto sul piazzale dove i mezzi dell’Ama erano pronti a partire per la raccolta dei rifiuti nel VII Municipio”. Lo scrive sul suo profilo facebook il sindaco di Roma Virginia Raggi, postando una foto di quello “che hanno lasciato i vandali che la scorsa notte hanno manomesso 20 dei 27 camion della sede di via Ettore Gabrici”.

“Non ci siamo persi d’animo e abbiamo trasferito altri furgoni da altre sedi. Ma – vi assicuro – è davvero difficile andare avanti e fare fronte ai continui atti di sabotaggio o semplice vandalismo”, continua il sindaco della Capitale. 

“Da novembre 2017 a oggi sono stati oltre 270 i contenitori stradali, cassonetti e campane, Ama bruciati, con punte di circa 100 in ciascuno dei due municipi X e VII. Centinaia di migliaia di euro andati in fumo. Comunque gli autori di tutti questi atti siano sicuri di una cosa: non ci fermeremo. Pensano di colpire questa amministrazione ma arrecano un danno a tutti i romani. Noi andiamo avanti”, conclude il sindaco Raggi.

 

ROMA, “HELP THE OCEAN” AI FORI IMPERIALI

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A partire da oggi e fino al 29 luglio nella magnifica cornice del Parco Archeologico del Colosseo ai Fori Imperiali, a Roma, sarà  visibile l’installazione luminosa HELP the Ocean dell’artista Maria Cristina Finucci, un grido d’allarme sullo stato del nostro pianeta.

L’opera fa parte del ciclo, iniziato dall’artista nel 2013, con la fondazione di un nuovo Stato Federale, il Garbage Patch State, il secondo Stato più vasto al mondo con i suoi 16 milioni di kmq, che comprende le cinque principali “isole” di plastica presenti negli oceani.

HELP, formata da un insieme di gabbioni di rete metallica, messi a disposizione dal Gruppo Maccaferri, rivestiti da un ricamo di sei milioni di tappini di plastica colorati, vuole simulare un ritrovamento archeologico che potrebbe essere un giorno emblematico della nostra era, ribattezzata quindi come l’ “età della plastica”. Solo da una visione dall’alto però si potrà notare che questa peculiare costruzione forma le quattro lettere della parola HELP, la richiesta di aiuto di un’intera epoca storica, la nostra, finalmente conscia del proprio avviato processo di autodistruzione.

Di notte la gigantesca scritta – si illumina – grazie ad ENEL X – ed è visibile anche da via dei Fori Imperiali.

ORTE-CIVITAVECCHIA, APERTURA AD OTTOBRE

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Proseguono i lavori per la costruzione del tratto “Monte Romano Est-Cinelli” della strada statale 675 “Umbro Laziale”, nell’ambito del potenziamento della direttrice Civitavecchia-Orte. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e l’amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani, hanno visitato il cantiere per verificare l’avanzamento degli interventi.

“Ad oggi – ha affermato il Presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani – i lavori hanno raggiunto circa l’80% di avanzamento e il cronoprogramma prevede l’apertura al traffico per ottobre 2018. Con il completamento della Perugia-Ancona, ormai imminente, – ha aggiunto –  la trasversale Orte-Civitavecchia diventa un’opera determinante per il Centro Italia e di alto valore logistico, consentendo di collegare in modo diretto il porto di Civitavecchia con la costa Adriatica e con le principali vie di comunicazione nazionali e internazionali. Per questo – ha concluso – Anas è impegnata anche nelle attività propedeutiche alla progettazione definitiva dell’ultimo tratto Monte Romano-Civitavecchia, dopo l’approvazione del Cipe avvenuta lo scorso febbraio, in attesa del Tar che si pronuncerà a dicembre”.

In questa fase i lavori, per un investimento complessivo di 90 milioni di euro finanziati dalla Regione Lazio, stanno riguardando principalmente il completamento dei viadotti e delle gallerie artificiali – è stato spiegato nel corso della visita -. In particolare, per i viadotti sono in fase di ultimazione le solette e i cordoli e sono già iniziate la lavorazioni di posa delle barriere guardrail “tipo Anas”; le gallerie sono completate nella loro parte strutturale ed è in corso l’impermeabilizzazione esterna con il successivo ricoprimento. Sono stati inoltre ultimati i tre sottovia previsti e sono in corso di completamento i rilevati stradali e la predisposizione per la successiva realizzazione della sovrastruttura stradale.

Sia durante i rilievi preliminari che durante le lavorazioni, sono stati rinvenuti reperti archeologici di varia natura, gestiti sotto la stretta supervisione della Soprintendenza Archeologica dei beni culturali dell’Etruria Meridionale e della Commissione Regionale per la Tutela del Patrimonio Culturale del Lazio. In particolare, durante i rilievi sono stati rinvenuti resti di un ponte di epoca rinascimentale e di una viabilità del quinto secolo, che hanno reso necessario lo spostamento della pila di uno dei viadotti.

Durante i lavori sono stati inoltre rinvenuti i resti di due tombe etrusche e di un sistema idrico di epoca romana.

Il tratto in costruzione, lungo complessivamente 6,4 km, si sviluppa nel territorio dei comuni di Vetralla e Monte Romano – entrambi in provincia di Viterbo – in prosecuzione del tratto aperto nel 2011 tra Cinelli e Vetralla. L’opera sarà realizzata a carreggiate separate, con 2 corsie per ogni senso di marcia, di larghezza totale pari a 23 metri e si svilupperà in parallelo alla strada statale 1bis esistente. Il tracciato comprende 3 viadotti, per una lunghezza totale di circa 1,3 km, e 3 gallerie artificiali lunghe complessivamente circa 400 metri. I lavori comprendono inoltre il completamento dello svincolo di Cinelli e la realizzazione dello svincolo di Monte Romano Est.

Le gallerie e gli svincoli saranno dotati di impianti di illuminazione con tecnologia LED. Lungo l’intero tratto è inoltre prevista l’istallazione di barriere laterali di sicurezza progettate da Anas, dotate di dispositivo “salva motociclisti”, ovvero con un profilo senza interruzioni che offre maggiore protezione ai conducenti di ciclomotori e motocicli in caso di un eventuale impatto. Il progetto comprende inoltre interventi di mitigazione ambientale attraverso il potenziamento delle essenze arboree autoctone, al fine di ridurre l’impatto visivo di gallerie e viadotti.

Prevista anche la realizzazione di uno spazio per la sosta con area attrezzata a parco giochi e picnic nonché di valorizzazione archeologica per la visione del ponte romano del Crognolo e dei dispositivi informativi sui reperti rinvenuti.

I lavori sono eseguiti dall’Associazione Temporanea di Imprese “Donati spa – Ircop spa – S.A.L.C. srl – Dema Costruzioni srl”.

SANITÀ, ZINGARETTI “MIGLIORANO LISTE D’ATTESA”

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“Oggi c’è una buona notizia su un tema delicatissimo che ha devastato le vite di tanti cittadini: migliorano nel Lazio le liste d’attesa”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, presentando, insieme all’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, il nuovo sistema di rilevazione dei tempi delle liste d’attesa.

“Dopo tanto tempo – ha aggiunto – c’è una prima importante inversione di tendenza: rispetto al 2015 si passa dal 50 per cento delle erogazioni nel rispetto dei tempi all’80 per cento del 2018, a oggi. Questo non significa che i problemi siano risolti ma che l’impegno, gli investimenti sul personale, la riorganizzazione della macchina, l’acquisto di nuovi macchinari comincia a produrre risultati importanti. Non dobbiamo fermarci, perché è una prima importante inversione di tendenza e dobbiamo andare avanti così”.

Il nuovo Sistema di Rilevazione dei tempi delle liste d’attesa, è uno strumento per la trasparenza di cui la Regione Lazio si è dotata in considerazione del trend di crescita delle prestazioni erogate entro i tempi indicati dalla Legge nazionale: nel Lazio si è infatti passati dal 50% del 2015 all’80% registrato nel 2018 (il trend è stato del 62,2% nel 2016, e del 70% nel 2017 a dimostrazione dei miglioramenti costanti di questi anni). L’obiettivo ora è quello, è stato sottolineato, di raggiungere nel 2019 il 90% dei tempi per i primi accessi sulle prestazioni critiche.

La Regione Lazio ha predisposto un sistema di rilevazione dei tempi di attesa (TDA) per le prime visite e esami strumentali che monitora ogni settimana 43 visite ed esami diagnostici (dalle visite ortopediche, alle mammografie passando per le visite oncologiche, urologiche, Tac e Risonanze). I dati sono consultabili sul portale www.salutelazio.it e si riferiscono alle prime visite e agli esami strumentali con unadivisione per classe di priorità che viene assegnata dal medico prescrittore: urgente, breve e differibile.

Per rendere più veloce e trasparente il sistema delle liste di attesa per la Regione Lazio è stata fondamentale la collaborazione con le Aziende sanitarie, i Medici di Medicina Generale, il Cup e ReCup, le associazioni sindacali e le rappresentanze degli utenti.

Per ogni prestazione è stato richiesto al medico prescrittore di indicare la classe di priorità della prestazione: 72 ore per le urgenti; 10 giorni per le brevi; 30 giorni per le visite differibili, 60 giorni per le prenotazioni strumentali differibili. Il risultato raggiunto è stato molto positivo poiché dal 2015 ad oggi la classe ‘Urgente’ è passata dal 15% al 50% il che in termini pratici vuol dire che il paziente ottiene la prestazione entro le 72 ore.

Nel sistema di monitoraggio che viene presentato oggi per ciascuna prestazione viene indicato un colore: verde indica il rispetto dei tempi in almeno il 90% delle prestazioni; giallo il rispetto dei tempi nel tra il 50% e l’89% delle prenotazioni e rosso indica il rispetto dei tempi per meno del 50% delle prenotazioni. Per compiere un ulteriore passo in avanti nello scorrimento delle liste d’attesa è però fondamentale la collaborazione dei cittadini. Bisogna infatti ridurre il numero delle prestazioni prenotate e non effettuate senza la necessaria disdetta da parte dell’utente. Nel primo trimestre del 2018 sono andate perse circa 1.500 prestazioni ogni giorno su un totale di oltre 2 milioni e 175 mila erogate. Una percentuale del 6% calcolata in base alle circa 9 milioni di prestazioni erogate ogni anno dal Sistema sanitario regionale.

La Regione Lazio sta valutando l’ipotesi di adottare un sistema di sanzionamento, in caso di mancata disdetta, come avviene già in altre Regioni d’Italia, soldi che saranno comunque reinvestiti nella sanità.

 

ZINGARETTI “PER EMERGENZA INCENDI STANZIATI 2,5 MLN”

“Anche quest’anno stiamo lavorando e stiamo facendo di tutto per affrontare il tema dell’emergenza incendi e prevenirli”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in occasione della visita alla sede del Nue 112, insieme al prefetto di Roma, Paola Basilone.

“Si è trovato un accordo con i vigili del fuoco – ha spiegato -, che firmeremo tra qualche giorno, investiremo 2,5 milioni per una flotta di 7 elicotteri pronti a fronteggiare le emergenze e abbiamo stanziato 400mila euro per lo sfalcio dell’erba. Tra le novità di quest’anno c’è un accordo con i carabinieri forestali per una collaborazione durante tutto il periodo estivo per il controllo del territorio. Anche in questo caso la regione finanzia questo accordo con 130mila euro per aumentare la sicurezza dei cittadini in un periodo complesso come l’estate”.

 

MUSIC UP CLOSE NETWORK FA TAPPA A RIETI

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Il “Music Up Close Network: connecting orchestral music to young audiences” ha fatto tappa a Rieti dopo gli appuntamenti di Roma e Viterbo. Il progetto, sostenuto e divulgato dalla Regione Lazio, Lazio Innova e dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, è stato presentato quest’oggi alla Biblioteca Comunale. L’obiettivo degli attori coinvolti è quello di incentivare l’ascolto e l’apprendimento della musica d’orchestra fra i giovani delle varie province laziali. «Siamo molto soddisfatti. Il percorso continuerà nelle altre province, perché è nostra intenzione coinvolgere tutto il territorio e quindi proseguiremo gli incontri a Latina e Frosinone», ha annunciato Francesca Fei, dirigente benchmarking culturale della regione Lazio. Docenti e  studenti hanno approfondito le opportunità del progetto finanziato dal Programma Europa Creativa 2014-2020, intervenendo per raccogliere maggiori informazioni sulle attività didattiche. Gianfranco Formichetti, assessore alla cultura del Comune di Rieti, ha risaltato la centralità del network reatino nelle iniziative musicali sottolineando inoltre «la particolare attenzione riposta nel Mondo della scuola».
(ITALPRESS).

POLICLINICO GEMELLI “OBIETTIVO L’ECCELLENZA”

“Competenze scientifiche e tecniche, sensibilità umana, etica e valori cattolici di un ospedale al servizio di tutti, che garantisce cure eccellenti e accessibili all’intera comunità con lo sguardo rivolto al futuro”. La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma aspira a qualificarsi come “miglior academic medical center in Italia e uno dei primi 10 in Europa per qualità clinica e capacità di trasferire la ricerca al letto del paziente”. Obiettivo del nuovo Piano Strategico 2018-2021 della Fondazione è “portare il Gemelli ad affermarsi come polo di assoluta eccellenza nell’attrazione di pazienti e risorse professionali e impegnarsi a essere un ospedale al servizio di tutti, che cura le persone, non solo le loro malattie”.

Sono questi in sintesi il presente e il futuro della Fondazione raccontati nelle 79 pagine del Bilancio di Missione 2017: il documento tocca tutti gli aspetti salienti della vita della Fondazione riconosciuta dal Ministero della Salute lo scorso 28 febbraio Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) per le discipline “Medicina personalizzata” e “Biotecnologie innovative”.

Il Bilancio di Missione 2017, che descrive l’attività della Fondazione Gemelli, tratteggia una realtà in forte evoluzione. “Quello da poco trascorso ha rappresentato un anno di passaggio nella pur breve vita della Fondazione, nel corso del quale si è completata la prima fase del progetto fondativo, a conclusione del triennio 2015-2017, mentre si stanno ponendo le basi per una ulteriore fase di effìcientamento e sviluppo con l’avvio del nuovo Piano Strategico 2018-2021”, si legge nel documento.

“La missione della Fondazione, quale Policlinico Universitario, quindi luogo di ricerca e di formazione, e quale struttura assistenziale cattolica, nei valori e nella pratica – afferma nella presentazione del Bilancio di Missione Giovanni Raimondi, Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – è quella di offrire ai pazienti eccellenza e alta specializzazione nelle cure, favorendo la costante evoluzione della medicina e formando i professionisti della sanità del futuro e insieme cercando di offrire un ambito di relazione, di umanità col paziente e la totalità delle sue fatiche e delle sue fragilità”.

“Quando si parla di malattia e di cure – aggiunge – si avverte subito la necessità di relazionarsi con le esigenze molto complesse di uomini, donne, giovani e anziani che avvertono tangibilmente minacciata la propria vita e che cercano un aiuto affidabile e accogliente non solo rispetto alla propria domanda di salute, ma anche rispetto alla propria inquietudine”.
Ogni giorno al Gemelli si ricoverano 259 pazienti; 229 persone accedono al Pronto Soccorso, di cui 9 codici rossi (in aumento rispetto al precedente bilancio), cioè in imminente pericolo di vita; si effettuano 132 interventi chirurgici, nascono 11 bambini, si eseguono 9995 prestazioni ambulatoriali per pazienti non ricoverati, 4140 procedure di accettazione, si erogano 3676 pasti a pazienti e personale, vengono effettuate 3000 visite, vengono rilasciati 425 referti online.

Con 8 dipartimenti clinici e di ricerca, 113 unità assistenziali, di cui 86 unità operative complesse, 27 aree operative semplici, 1536 posti letto, 215 trapianti effettuati in un anno, 94.509 pazienti dimessi, 83.419 accessi al pronto soccorso, il Policlinico Universitario Gemelli è il secondo ospedale italiano per grandezza e uno dei principali ospedali oncologici nazionali, centro di eccellenza per cure, innovazione e ricerche mediche cercate senza sosta grazie alla sinergia con gli istituti della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica.

Un lavoro continuo nelle 24 ore che impegna complessivamente 5.269 lavoratori, donne per il 60%, di cui 1009 medici e 2094 infermieri, realizzato anche con il contributo di oltre 40 associazioni non profit che offrono il loro aiuto ai malati e ai loro familiari per quelle esigenze che vanno oltre l’assistenza strettamente medica e infermieristica.

Il Bilancio di Missione 2017 illustra anche i numeri della ricerca nel 2017, frutto della sinergia con la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica: 291 progetti di ricerca sviluppati, 33 strutture della Fondazione interamente o parzialmente dedicate ai progetti di ricerca oltre 1500 pubblicazioni scientifiche, 142 studi profit attivati nel Clinical Trial Center, 10,5 milioni di euro il valore dei progetti di ricerca universitari.

“La Ricerca Biomedica è evoluta puntando alla Medicina Personalizzata nelle sue varie accezioni di “Predittiva”, “Preventiva” e “Partecipatoria” (la cosiddetta “P4 Medicine”), ambito in cui la Ricerca Biomedica realizzata nella Fondazione rientra a pieno titolo. Su questo fronte sono enormi i risultati ottenuti da ciascuna linea di ricerca negli ultimi 3 anni: per esempio 59 risultati in medicina personalizzata e innovazione biotecnologica nel paziente complesso in area critica e in anestesia, 94 risultati in medicina personalizzata e innovazione biotecnologica nel paziente con malattie cardiache e polmonari, 383 risultati in medicina personalizzata e innovazione biotecnologica nel paziente affetto da multi-morbidità e nelle neuroscienze, e ancora 201 in oncologia e ematologia, 220 in ambito gastroenterologico, endocrino-metabolico e nutrizionale, solo per citare i principali”, si legge in una nota.

Sul fronte della formazione si contano 199 tirocinanti ospitati dalla Fondazione ogni anno, 48.208 ore di formazione erogate in un anno, 6385 dipendenti coinvolti nelle iniziative formative
Nell’esercizio 2017 il Valore Aggiunto Netto prodotto dalla Fondazione si incrementa dell’1,4%, passando da 367 milioni di euro a 372 milioni.

L’allocazione del valore aggiunto è stata  diretta principalmente alla remunerazione del personale (circa +1% verso l’anno precedente) e della Pubblica Amministrazione (per l’imposta sul Valore Aggiunto assolta sull’acquisto di beni e di servizi).

“A orientare tutta l’attività clinica e assistenziale messa in campo ogni giorno, 24 ore su 24, dal Policlinico Universitario Gemelli – afferma il Direttore Generale Marco Elefanti, – resta sempre la centralità del paziente come persona, la messa in campo di competenze, tecnologie e know-how d’avanguardia, la capacità di rispondere a bisogni di cura complessi attraverso risposte sempre più personalizzate (e quindi efficaci). Per questo la Fondazione è una realtà che si conferma essere un punto di riferimento a livello nazionale e – per un numero sempre crescente di discipline e specializzazioni – un’eccellenza internazionale”.