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LAVORO, AL VIA PERCORSO A DIFESA “RIDERS”

Lo aveva annunciato lo scorso 5 maggio in occasione dell’evento “Alleanza del Fare. Governare bene, radicare il cambiamento”. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, grazie all’approvazione della memoria di giunta, ha avviato il percorso per difesa dei diritti e delle tutele dei rider della Gig Economy. Garantire la tutela dei lavoratori, il contrasto alle diseguaglianze e la lotta allo sfruttamento ed estendere gli standard di diritti e tutele ai lavoratori, che oggi sono in un vulnus legislativo nazionale a cui la Regione vuole mettere una pezza in attesa delle mosse del governo.

La memoria è rivolta a coloro che lavorano tramite app o su piattaforme collaborative digitali, come i riders impegnati principalmente nella consegna di cibo a domicilio. Per colmare questo vuoto normativo la Regione Lazio si è impegnata ‘Il Foglio dei diritti primari del lavoro digitale’ ad approvare una proposta di legge regionale che garantisca nel Lazio gli standard di tutele in favore dei lavoratori connessi alle piattaforme digitali. Il primo passo sarà la raccolta di proposte e suggerimenti dalle forze politiche, sindacati, cittadini, studiosi e, naturalmente, dai lavoratori e imprese della Gig economy.

La Regione avvierà infatti una fase di consultazione pubblica a partire dal prossimo 25 maggio, della durata di 20 giorni, con una sezione del sito www.regione.lazio.it dedicata alla raccolta di proposte per la definizione degli strumenti e strategie da perseguire, secondo una logica di processo partecipato, condiviso e aperto. In particolare, la consultazione pubblica avrà come oggetto ‘Il Foglio dei diritti primari del lavoro digitale’ dedicato ai lavoratori e alle lavoratrici che operano mediante l’utilizzo di piattaforme collaborative digitali e che interviene su numerosi aspetti: forme di tutela del lavoro, compatibili con le norme nazionali prerogative di natura assicurativa, previdenziale e di salute e sicurezza; forme di garanzia salario minimo individuato in sede di contrattazione collettiva, rifiuto del cottimo, manutenzione dei mezzi, indennità in casi particolari, obbligo di informazione, diritto alla formazione; strumenti permanenti di confronto tra le Parti sociali, anche al fine di rafforzare il Patto per il lavoro; strumenti di informazione, anche a partire dalla rete regionale dei Centri per l’Impiego.

Prevista, inoltre, la creazione del Portale del lavoro digitale, ovvero un’anagrafe alla quale potranno registrarsi sia le imprese che operano nella Gig economy sia i lavoratori che offrono il proprio lavoro attraverso App. Ai lavoratori digitali che si iscrivono all’elenco regionale, la Regione Lazio riconoscerà tutele aggiuntive rispetto a quelle contrattuali stabilite dalle parti di natura sanitaria, previdenziale e assicurativa ed erogherà politiche attive del lavoro per chi desideri intraprendere percorsi lavorativi che offrano nuove opportunità.

“L’obiettivo nostro, con questa legge, è cambiare la situazione nel Lazio, ma anche di lanciare una grande provocazione nel dibattito nazionale. Io vedo che in queste ore c’è un grande dibattito sul governo e il programma: sarebbe importante che, fra tante parole, si inserisse, e questo ci permettiamo di suggerirlo, una nuova legislazione nazionale a tutela dei diritti dei lavoratori della Gig economy, dentro il programma del futuro governo. Noi, comunque, lo faremo”, ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, presentando il piano regionale a tutela dei riders.

“Questa memoria di giunta vuole essere un atto concreto e preciso che segna l’inizio di un percorso e scandisce le tempistiche. Prima della giunta l’estate definirà una proposta di legge con cui dare risposte: mettere in fila i diritti minimi che devono essere garantiti a questi lavoratori”, ha detto l’assessore al Lavoro della Regione Lazio, Claudio Di Bernardino.

“C’è il tema delle assicurazioni, quello del salario, che va certamente contrattato che sono i punti da cui concretamente partire – ha spiegato -. In questa direzione continueremo il confronto con gli enti previdenziali, con i sindacati e con le associazioni datoriali fino alle piattaforme che vogliamo coinvolgere. Vorremmo inoltre rendere il tutto pubblico, perché oltre al confronto tradizionale con le parti sociali intendiamo aprire una consultazione in cui ogni cittadino, giovane, o persona interessata potrà esprimere un punto di vista, dare suggerimenti”.

“Ci aspettiamo dunque suggerimenti utili anche per la proposta di legge – ha aggiunto Di Bernardino -. Se così sarà avremo la possibilità di definirla in modo partecipato, con il punto di vista di chi sta fuori dalle istituzioni e ha a che fare ogni giorno con queste realtà o vi lavora. Un elemento importante che conterrà la legge sarà definire la strumentazione in cui le persone possano registrarsi: sia lavoratori che imprese. E’ interesse di tutti rafforzare il tema dei diritti e della trasparenza – ha concluso -. Per questo riteniamo e confidiamo che anche le piattaforme possano raccogliere la sfida e gli obiettivi della Regione Lazio. Non sarà una legge punitiva, ma avrà l’obiettivo di far emergere, regolare e coinvolgere”.

 

METRO C, APRE STAZIONE SAN GIOVANNI

Ha finalmente visto la luce a Roma la prima corsa della metro C da San Giovanni a Pantano-Monte Compatri: la nuova stazione della metropolitana è stata inaugurata dal sindaco di Roma Virginia Raggi che è salita, accompagnata dal figlio e dal marito, sul primo treno partito alle ore 11.58 da San Giovanni in direzione Pantano.

Alle 12.10 circa il treno è giunto alla stazione di Teano, dove la sindaca con la famiglia è scesa ed ha fatto rientro in Campidoglio con l’automobile di servizio. A prendere il primo treno anche gli assessori della giunta capitolina e numerosi consiglieri, tra cui il presidente della commissione capitolina Mobilità, Enrico Stefàno. L’archeo-stazione, che farà da nodo di scambio con la linea A, collega l’estrema periferia orientale di Roma al centro e sarà la prima stazione con allestimenti museali tematici: gli scavi hanno consentito di esplorare una stratigrafia di oltre 20 metri in profondità. Tra corridoi, scale mobili e banchine nuove di zecca, dunque, sono esposti numerosi reperti archeologici.

“È una giornata molto emozionante, perché negli ultimi anni abbiamo seguito il completamento dei lavori e ci sono stati tavoli molto impegnativi -ha commentato l’assessore alla Mobilità di Roma Linda Meleo a termine del viaggio presso la stazione di Teano-. Vedere oggi la Stazione San Giovanni della metro C aperta è una grandissima soddisfazione. Questa è una delle stazioni più belle del mondo e poi sotto il profilo trasportistico c’è anche la funzionalità, oltre alla bellezza: è il primo punto di intersezione tra Linea C e Linea A, è un collegamento importantissimo delle periferie con il centro: chi viene dalla zona Pantano con un solo scambio potrà essere al centro con tempi di percorrenza veramente brevi. Oggi è una grande festa”.

La linea C arriva così a 22 fermate attive, da Pantano-Monte Compatri in poi, per un tracciato di circa 19 chilometri e seguirà gli stessi orari del resto della rete metro: tutti i giorni la prima e l’ultima corsa dai capolinea di sono rispettivamente fissate alle 5.30 e alle 23.30 con l’eccezione del venerdì e del sabato, quando gli ultimi convogli partiranno all’1.30 di notte. Il numero di corsa resterà, al momento, invariato, con una partenza ogni 12 minuti.

“Non cerchiamo polemiche in una giornata come questa ma certamente c’è un po’ di amarezza, perché un risultato di squadra si festeggia in squadra. E poi noi il biglietto lo abbiamo pagato: è costato 250 milioni di euro, forse ci meritavamo di salire a bordo”. Così il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio a margine dell’inaugurazione della stazione San Giovanni della metro C.

“Penso sia una giornata positiva, bella e importante per la città di Roma, penso si sia raggiunto un risultato così, anche con un po’ di ritardo, grazie anche al lavoro di una squadra larga, alla lungimiranza del sindaco Veltroni che aprì i cantieri nel 2007, ai sindaci Alemanno e Marino che ci hanno lavorato, all’investimento di oltre 250 milioni di euro della Regione Lazio, alla presenza, perseveranza e scelta politica del ministro Delrio. Quindi è il lavoro di squadra che porta a questo risultato, anche grazie, ovviamente, all’amministrazione comunale”, ha spiegato il vicepresidente della Regione Lazio.

“Noi abbiamo ricevuto l’invito giovedì da cerimoniale a cerimoniale – ha poi precisato Smeriglio – . Forse sarebbe stato più utile per tutti ribadire il successo di tutti con un invito diretto, secondo me, al ministro Delrio e al presidente Zingaretti che è il grande finanziatore di questa opera”.

 

NUOVA ILLUMINAZIONE PER CASTELLO SANTA SEVERA

Acea firma un nuovo importante progetto di illuminazione artistica permanente che riguarda il Castello di Santa Severa, recentemente riportato a nuova vita grazie a un intervento di riqualificazione effettuato dalla Regione Lazio.

ACEA, attiva nella gestione e nello sviluppo di reti e servizi nei business dell’acqua, dell’ambiente e dell’energia, infatti, ha deciso di vestire di nuova luce l’edificio, valorizzandone, grazie all’uso sapiente dell’illuminazione, gli elementi caratteristici, come la torre saracena, il prospetto fronte mare, il prospetto lato arenile, la torre angolare, il prospetto posteriore, oltre all’area archeologica interna alla corte.

Saranno utilizzati 94 apparecchi lineari e proiettori con tecnologia LED di ultima generazione per una potenza totale di quasi 3.000 watt, in grado di valorizzare i colori dei materiali della struttura muraria. L’illuminazione si sviluppa prevalentemente per radenza, quindi dal basso verso l’alto per i prospetti esterni, mentre per evidenziare la parte interna del castello sono stati scelti i proiettori. Gli apparecchi di illuminazione sono stati posizionati in modo da non alterare la percezione del complesso architettonico.

Questa realizzazione rappresenta il primo intervento del Gruppo Acea in Art Bonus in collaborazione con la Regione Lazio. La formula prevede incentivi in favore di enti che decidono di effettuare erogazioni liberali a sostegno della cultura e dello spettacolo, con un focus particolare sulla manutenzione, la protezione e il restauro di beni culturali pubblici. ACEA dunque con questo progetto ha scelto di vestire i panni del mecenate con l’obiettivo di valorizzare un vero e proprio gioiello storico e architettonico con pochi eguali nel Lazio, che fino ad oggi era rimasto nell’ombra.

L’illuminazione artistica rientra in un più ampio progetto di potenziamento dell’offerta del Castello, riaperto in maniera permanente nella primavera 2017 dalla Regione Lazio, anche grazie all’intesa con MIBACT e Comune di Santa Marinella che, dal 25 aprile scorso, ha permesso pure l’apertura di un ostello con 42 posti letto.

L’Ostello, le nuove aree adibite a museo, ideate dallo studio dell’architetto Carlo Lococo, e dirette da Flavio Enei, insieme all’Innovation Lab, portano a compimento la seconda fase del progetto che punta quindi a consolidare il ruolo del Castello come polo culturale di riferimento per cittadini e turisti di tutte le età.

 
Grazie al progetto di illuminazione di Acea sarà possibile ampliare la fruizione del complesso: nei mesi di luglio e agosto, infatti, il Castello sarà aperto tutti i giorni dalle 16.00 alle 23.00, permettendo così anche visite serali.

Il Castello, la cui gestione è stata affidata alla società regionale LAZIOcrea, è stato meta, dal 25 aprile scorso, di oltre 3mila ingressi nell’area museale, mentre oltre 200 persone, tra ragazzi e famiglie, sono state già ospitate nell’Ostello nelle prime due settimane di apertura, con oltre 600 prenotazioni già pervenute per i prossimi mesi.

“L’illuminazione del Castello di Santa Severa è un nuovo passaggio per il rilancio, grazie alla collaborazione con Acea. Da questa notte, la sera il Castello si illuminerà con un intervento molto intelligente che valorizzerà la meraviglia sul mare di questo luogo bellissimo. L’apertura dell’Ostello sta andando benissimo, nelle ultime settimane al Museo ci sono stati oltre tremila visitatori. La scommessa fatta di rilanciare questo luogo sta andando benissimo e, lo ripeto, da oggi grazie ad Acea, tutto sarà ancora più bello”, ha detto Nicola Zingaretti a margine della conferenza stampa.

“Acea ha già iniziato a fare questa serie di attività di illuminazione degli edifici e monumenti storici simili e anche più ampi, come ad esempio il fronte del Palatino che dopo 13 anni è stato illuminato ex novo proprio in concomitanza con il capodanno di quest’anno; abbiamo fatto altri interventi come la Piramide Cestia. Insomma: Acea ha già iniziato da questo punto di vista”. Così il presidente di Acea Luca Lanzalone, a margine della conferenza stampa.

“Acea ha dato una prova di sé anche a livello internazionale durante il Summit dei grandi fiumi dello scorso novembre, quando abbiamo illuminato tutte le principali fontane di Roma in luce blu e verde. E’ dunque qualcosa che abbiamo cominciato a fare e vogliamo continuare a fare. Adesso bisogna tenere conto di una serie di cose, a partire dalle risorse disponibili ma, attraverso questo nuovo strumento che è l’Art Bonus ci sono delle ragioni incentivanti che permettono di impiegare le risorse in questa particolare attività”, ha concluso il presidente di Acea.

 

 

 

EUR, INAUGURATA MOSTRA SU 80 ANNI STORIA QUARTIERE

In occasione degli 80 anni dalla posa della prima pietra degli uffici dell’Eur, l’Archivio Centrale dello Stato, in collaborazione con Inail, è stata organizzata una mostra fotografica dedicata al quartiere della Capitale, nato per l’esposizione universale del 1942, evento che non venne mai svolto. La mostra vuole raccontare l’evoluzione architettonica del quartiere-città, dalle linee razionaliste dell’architetto Piacentini alla Nuvola di Fuksas, attraverso un percorso storico fotografico curato dall’artista Carlo D’Orta che si è occupato personalmente dei 200 scatti presenti.

“Questo è un quartiere già nato nel futuro – ha sottolineato Roberto Diacetti, presidente di Eur Spa -. Una mostra che racconta l’evoluzione architettonica dell’Eur ma anche l’evoluzione di un quartiere che nasce per l’esposizione universale e che oggi si rivolge alle grandi multinazionali, con i propri spazi, e che negli ultimi anni è diventato un quartiere poliedrico”. “Qui si mette insieme il business, il congressuale con l’intrattenimento grazie alla riapertura del Luneur, il Palazzo dello Sport, il laghetto – ha ricordato -. Tutto questo ci consegna oggi un Eur contemporaneo all’insegna dell’innovazione, della tecnologia e della sostenibilità come è stato il gran premio di Formula E”.

Inail partecipa in un doppio di ruolo di sponsor e di casa editrice che del libro storico-fotografico da cui è nata l’idea della mostra: “Le mostre credo debbano essere godute individualmente Inail è presente e convinta della scelta fatta – ha tenuto a sottolineare il presidente Massimo De Felice -. L’Eur è la zona dove vive il centro direzionale dell’Inail, intorno al quale sono costituiti altri edifici sempre di nostra proprietà e siamo lieti di aver investi in palazzi storici dell’architettura, che contengono storia”.

L’augurio per il futuro dell’Eur sta nelle parole di Diacetti: “Un’area che ospita sempre più uffici e multinazionali, una utenza vasta, ha la necessità, nei prossimi anni di fare un ragionamento sulla mobilità all’interno del pentagono. Dato che è un quartiere di sviluppo e strategico non solo della Capitale è un tema che potrebbe, questa amministrazione, portare a livello nazionale per, magari cercare quei 150 milioni di euro di risorse che servono per immaginare il famoso sottopasso è da ragionarci”.

 

 

ASSISTENZA PEDIATRICA AMBULATORI NEL WEEKEND

I cittadini del Lazio potranno avere assistenza pediatrica anche nel weekend e nei giorni festivi grazie all’accordo firmato oggi dall’assessore alla Sanità e l’Integrazione Socio-sanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali della Pediatria di Libera Scelta, Teresa Rongai, Segretario della Federazione Italiana Medici Pediatri del Lazio (FIMP) e il Segretario regionale del Cipe, Giovanni Gibaldi.

L’accordo riorganizza l’assistenza regionale territoriale attivando per la prima volta la continuità assistenziale che consentirà di avere il servizio pediatrico anche il sabato, la domenica e nei festivi. Il servizio partirà nel mese di giugno (dalle ore 10 alle 19) in 5 presidi di Roma Capitale e si estenderà su base volontaria anche nei capoluoghi di provincia. L’accordo prevede che si ampli la platea delle forme associate che raggiungeranno il 100% dell’intera copertura entro la fine dell’anno.

I pediatri di libera scelta grazie alla cooperazione applicativa potranno inoltre accedere indipendentemente dalle Asl di appartenenza all’Anagrafe sanitaria unica regionale ed in particolare all’Anagrafe Unica Vaccinale. Inoltre i pediatri di libera scelta promuoveranno l’adesione agli screening, alle vaccinazioni e ai corretti stili di vita, mentre per i bambini dai 6 ai 9 anni potranno rilasciare il certificato medico sportivo per attività non agonistica (una sola volta l’anno) senza costi aggiuntivi per le famiglie a partire dal prossimo anno scolastico.

“Abbiamo avviato una vera rivoluzione della Rete di assistenza aprendo gli ambulatori di continuità assistenziale dei medici di medicina generale nel weekend e nei giorni festivi e ora con questo accordo stiamo estendendo e rendendo stabile il servizio per garantire anche l’assistenza pediatrica”, commenta il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

“Stiamo creando una Rete territoriale nuova che prima non esisteva, per i cittadini e i più deboli, per far sentire loro che il sistema sanitario regionale è presente e vicino alle loro esigenze. L’uscita dal Commissariamento non è solo un traguardo importante raggiunto, ma ci dà anche la possibilità di realizzare un modello nuovo di assistenza con nuovi servizi che prima non esistevano, li abbiamo immaginati e oggi alcuni di questi sono diventati realtà e sono un punto di riferimento importante su tutto il territorio regionale” conclude Zingaretti.

“Avere un pediatra il sabato o la domenica e nei giorni festivi nell’ambulatorio da un senso di sicurezza e aumenta la qualità delle cure. Voglio ringraziare i pediatri – spiega l’Assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato – per questo servizio che ci permetterà insieme di costruire un nuovo modello di promozione e tutela della salute. I buoni risultati raggiunti in termini di accessi ci dimostrano quanto i cittadini siano attenti alle nuove opportunità sul territorio e che la strada intrapresa è quella giusta. La prossima sfida che dovremo affrontare sarà ora il potenziamento dell’assistenza domiciliare”.

I cinque presidi aperti nei weekend e nei giorni festivi dove è possibile trovare l’assistenza pediatrica sono: la Casa della Salute di Prati-Trionfale in via Frà Albenzio (I Municipio), la Casa della Salute S.Caterina della Rosa in via Nicolò Forteguerri (V Municipio), la Casa della Salute di Ostia sul Lungomare Paolo Toscanelli (X Municipio), il Poliambulatorio di via Lampedusa (III Municipio) e il poliambulatorio di via Camillo Sabatini (IX Municipio).

Sono in via di definizione su base volontaria i presidi, uno in ogni capoluogo di provincia, dove sarà possibile avere l’assistenza pediatrica nei weekend.

 

BANDIERE BLU, PREMIATE OTTO SPIAGGE

Sono 175 i Comuni italiani rivieraschi, per 368 spiagge, e 70 gli approdi turistici che quest’anno hanno ottenuto la “Bandiera Blu”, riconoscimento internazionale assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE).

Il Lazio conferma le 8 Bandiere di un anno fa, con un Comune uscito (Anzio) e una nuova entrata rappresentata da Trevignano Romano.  I comuni laziali che ottengono la Bandiera Blu per le migliori spiagge sono Latina, Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Sperlonga, Gaeta, Ventotene e Trevignano.

“Trevignano Romano Bandiera Blu. È il riscatto del lago di Bracciano, una vittoria nella battaglia che abbiamo portato avanti per difenderlo. Il Lazio con 8 bandiere blu si conferma tra le Regioni leader in Italia”, scrive su twitter il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

 

TUTELA DISABILITÀ PATOLOGIE ONCOLOGICHE

Presentato a Roma un protocollo sperimentale d’intesa per la tutela della disabilità da patologie oncologiche dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps), Tito Boeri, il presidente degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri (Ifo), Francesco Ripa di Meana. L’accordo permetterà l’attivazione tempestiva della pratica di invalidità presso l’Inps fatta dallo specialista oncologo al momento della diagnosi. Il protocollo, di durata 18 mesi, permetterà ai medici di utilizzare il “certificato oncologico introduttivo”, grazie al quale sarà possibile acquisire fin da subito – durante il ricovero o cura presso le Strutture sanitarie – tutti gli elementi necessari alla valutazione medico legale, evitando al malato eventuali ulteriori esami e accertamenti. Si tratta del primo protocollo sperimentale in ambito oncologico ed è finalizzato a ottimizzare e mettere a sistema tale la procedura nel Lazio e su tutto il territorio nazionale.

Un passaggio fondamentale per la semplificazione della relazione con il cittadino e soprattutto per il percorso del paziente fragile come quello oncologico. La regolare compilazione del “certificato oncologico introduttivo” da parte degli oncologici permette indubbi vantaggi in termini di appropriatezza, equità, omogeneità delle valutazioni e adeguatezza delle previsioni di revisione sull’intero territorio nazionale, nonché di celerità dell’accertamento fornendo alla Commissione tutti gli elementi necessari per la propria valutazione, escludendo, quindi, ulteriori accertamenti specialistici o richieste di documentazione integrativa (cartelle cliniche, esami istologici o strumentali). Il protocollo rientra negli obiettivi perseguiti dalla Regione Lazio e dell’Inps di favorire al massimo le collaborazioni istituzionali e di migliorare il rapporto tra cittadino e la pubblica amministrazione.

La presenza della convenzione per l’accentramento degli accertamenti per l’invalidità civile, firmata tra l’Inps e la Regione Lazio nel dicembre 2017, consentirà inoltre agli interessati di essere sottoposti ad una unica visita Inps. In aggiunta, nei casi di documentata gravità della patologia il giudizio medico per il rilascio delle prestazioni di invalidità potrà essere espresso agli atti con la certificazione specialistica oncologica della struttura abilitata, evitando quindi anche la visita Inps.

 

 

ZINGARETTI “REGIONE TUTELERÀ RIDER”

“Ho intenzione di proseguire questa battaglia  nonostante sia consapevole del rischio che un intervento regionale possa confliggere con l’art.117 della Costituzione. Andremo avanti nel Lazio per due motivi: in primo luogo perché riteniamo sia possibile lavorare a forme di tutela compatibili con le normative nazionali”. Lo spiega il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti in una lettera pubblicata da “Il Manifesto”.

“Impegneremo il governo regionale per costruire una piattaforma normativa, studiando soluzioni per estendere ai lavoratori della cosiddetta gig economy le dovute prerogative di natura assicurativa, previdenziale, di sicurezza, delle quali non possono essere privati, anche prevedendo forme di garanzia per un salario minimo per mezzo della contrattazione sindacale. Sottoporremo queste soluzioni a una consultazione pubblica, aperta alle forze politiche, sindacali, e delle imprese, alla partecipazione propositiva di singoli cittadini, di studiosi, di lavoratori che hanno sperimentato personalmente questa condizione, ma anche delle aziende che operano nella gig economy”.

“Vengo quindi – continua Zingaretti – alla seconda fondamentale ragione che mi spinge ad andare avanti. Un motivo di natura strettamente politica, che rivendico: la questione dei rider e della gig economy evidenzia in maniera eclatante l’incompletezza della proposta politica e normativa sui temi del mercato del lavoro. Generando peraltro una delle più grandi contraddizioni di questi tempi, che vede ciascuno di noi beneficiare come utente dei servizi dell’era digitale, ma che scarica i costi sociali e umani dell’innovazione sulle spalle del lato più debole della relazione: il lavoratore”.

“Siamo i primi a riconoscere nell’innovazione tecnologica una delle grandi frontiere per lo sviluppo – sottolinea il governatore del Lazio – , ma dobbiamo iniziare a preoccuparci delle persone che si trovano in una situazione di dipendenza economica a cui nessuno ora parla. Il numero di queste persone è in rapido aumento e, se non ci poniamo immediatamente il problema delle tutele retributive e previdenziali, della sfera dei diritti e della dignità dei lavoratori nell’epoca dell’economia digitale, rischiamo di creare uno sterminato limbo dei diritti, destinato a essere sempre più popolato. Specie in questa fase di afasia della politica, serve quindi un segnale forte, e io voglio cominciare a lanciarlo dal Lazio”.

“Già il prossimo lunedì – conclude Zingaretti – avremo il primo incontro con le organizzazioni sindacali sul tema dei rider. Sarà nostro impegno proseguire su questo fronte di battaglia per i diritti, con l’obiettivo di trovare soluzioni efficaci nel Lazio e, insieme, di portare l’argomento dentro una discussione nazionale”.