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Agricoltura, Rocca “88 milioni per rispondere ai bisogni dei territori”

ROMA (ITALPRESS) – “Sono orgoglioso del lavoro che la mia giunta sta facendo per sostenere l’agricoltura nel Lazio e per questo ringrazio in particolare l’Assessore Giancarlo Righini: 88 mln di euro per 5 bandi nell’ambito del CSR 2023-2027 significa rispondere ai bisogni dei territori, grazie a una seria pianificazione strategica. Alla base di tutto questo lavoro c’è stato l’ascolto e un dialogo serrato con le categorie.
Spesso, nel passato, i bandi regionali presentavano una serie di criticità, a partire dalla burocrazia paralizzante.
Questi si caratterizzano, invece, per una grande attenzione ai giovani, per sviluppare la capacità attrattiva e per promuovere le eccellenze del territorio. Il tutto, in linea con il decreto agricoltura del governo. Questo settore merita spazio e dignità: ecco la strada maestra tracciata oggi e che percorreremo per tutta la nostra legislatura”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca in occasione del convegno
“Opportunità per il futuro agricolo del Lazio e presentazione dei nuovi bandi europei”.

– Foto: ufficio stampa Regione Lazio –

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Regione Lazio, al via a Viterbo il Festival dell’Economia della Cultura

VITERBO (ITALPRESS) – Al via a Viterbo la prima edizione del Festival dell’Economia della Cultura, la manifestazione che promuove il ruolo centrale della produzione culturale e creativa come volàno di crescita economica e sociale dei territori, realizzata da Lazio Innova, con il patrocinio del Ministero della Cultura, del Comune di Viterbo, del Comune di Zagarolo e dell’Università degli Studi della Tuscia, con la media partnership di RAI e del Sole 24 Ore. “Abbiamo voluto realizzare questo Festival che unisce economia e cultura, due dimensioni strettamente interconnesse della nostra società che possono arricchirsi reciprocamente se gestite in modo sinergico e sostenibile. Per questo abbiamo voluto coinvolgere tutti gli attori che concorrono insieme alla crescita del settore culturale, una risorsa strategica in termini di crescita per occupazione, ricchezza diffusa, innovazione e competitività. E’ una sinergia che favorisce anche l’attrazione turistica e che valorizza l’identità regionale, contribuendo al rafforzamento del posizionamento del nostro territorio a livello nazionale e internazionale. Il Festival dell’Economia della Cultura ci offre un’occasione straordinaria per promuovere nel Lazio la filiera delle imprese culturali, creando nuove professioni e nuovi posti di lavoro”, ha spiegato la vicepresidente della Regione Lazio e assessore allo Sviluppo economico, Roberta Angelilli. In videocollegamento, Angelini ha evidenziato che il Festival è “un evento davvero importante, nelle nostre intenzioni deve essere memorabile. L’economia della cultura nel Lazio parte proprio da Viterbo, una città straordinaria da valorizzare”, la cui scelta “non è stata casuale. E’ un segnale forte per l’industria culturale del Lazio, che vale 15 miliardi di euro, occupa oltre 200mila addetti e 35mile imprese”. “Obiettivo del Festival è sviluppare una nuova progettualità nel settore della cultura che deve agganciarsi alle strategie territoriali, che devono essere un volàno di sviluppo”.
Per il presidente di Lazio Innova, Francesco Marcolini, “cultura ed economia devono essere un binomio di successo. Se ne parla da anni, è stata fatta tanta strada, ma con questo Festival vogliamo fare un passo avanti, tutti insieme, in modo veloce. La cultura deve cominciare a creare più posti di lavoro, rivitalizzare territori storici oggi un pò dimenticati, creare turismo culturale di alto profilo e aiutare anche le persone a crescere nella loro preparazione”.
In videocollegamento l’assessora alla Cultura della Regione Lazio, Simona Renata Baldassarre, ha sottolineato che “la cultura è identità, ma anche lavoro, soprattutto per giovani e donne” e “il futuro del nostro Paese è nell’economia della conoscenza: la Regione Lazio è un gigante dell’economia della cultura, contribuisce per il 15% alla filiera nazionale, ma ci sono ampi margini di miglioramento”. Nell’anno del Giubileo, “la grande bellezza di Roma non deve offuscare il resto della Regione”: è necessario rilanciare “un turismo antropologico che valorizzi i nostri cammini, le dimore storiche, i saperi e le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio”.
Il rettore dell’Università degli Studi della Tuscia, Stefano Ubertini, ha ricordato che “i territori come il nostro sono aree da valorizzare ed è proprio l’economia della cultura il mezzo per farlo. Come università parliamo di economia della cultura anche legata alla formazione. Non possiamo continuare a vivere basandoci soltanto sulla storia, dobbiamo valorizzarla e valorizzare i territori come i nostri”.
In conclusione la vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna, ha sottolineato l’importanza di aver organizzato “un festival di caratura nazionale che prende le mosse dalla città di Viterbo: già questo per noi è un orgoglio. L’ambizione di questo festival è dare uno spaccato di come economia e cultura siano un motore di sviluppo, specialmente in un Paese come l’Italia che della cultura e della storia ha fatto la sua più grande ricchezza: è il momento di raccontarla e di metterla a frutto”.
Nella giornata di apertura è stato presentato uno studio realizzato in collaborazione con l’Università della Tuscia sulle criticità e le potenzialità dell’Economia della Cultura. Nel corso del Festival saranno presentate nuove strategie di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, evidenziandone i casi di successo e le potenzialità ancora inespresse dalla rete italiana delle Città d’Arte. Con lo svolgimento delle tre giornate del Festival la Città di Viterbo si qualifica come centro del dibattito e del confronto sul futuro delle strategie culturali. La sindaca Chiara Frontini ha ricordato che “la città candidata a Capitale Europea della Cultura 2033, ha deciso di fare del turismo della cultura un perno del proprio sviluppo economico, della propria crescita e delle proprie fonti occupazionali, quindi questo festival ci dà una grande opportunità di poter raccontare tutto ciò”.
Dopo la tappa di Viterbo, il Festival proseguirà con le due giornate conclusive presso lo Spazio Attivo di Zagarolo, il 18 e 19 ottobre, che proporrà una serie di appuntamenti all’insegna delle tecnologie per la cultura, con la presentazione di prodotti multimediali e incontri B2B tra le imprese culturali e i potenziali buyer come le reti museali, le amministrazioni e le grandi aziende.

– foto ufficio stampa Lazio Innova –
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Roma, via libera in Giunta al primo piano di adattamento climatico

ROMA (ITALPRESS) – E’ stata approvata in Giunta capitolina la prima “Strategia di adattamento climatico di Roma Capitale” che è adesso attesa dal voto dell’Assemblea capitolina. Il piano individua le priorità, gli obiettivi e le misure per preparare la città agli impatti sempre più frequenti e intensi dovuti al cambiamento climatico già in atto, al fine di adattare il territorio agli impatti previsti nei nuovi scenari da qui al 2050, con alcuni interventi da realizzare già entro il 2030. La strategia ricostruisce con il contributo delle istituzioni scientifiche e del mondo della ricerca il quadro analitico dei rischi e individua gli interventi più urgenti, con gli obiettivi e le misure, le competenze e i finanziamenti necessari.
La strategia individua infatti quattro priorità principali da affrontare: piogge intense e alluvioni che mettono a rischio quartieri e infrastrutture; la sicurezza degli approvvigionamenti idrici in uno scenario di riduzione delle precipitazioni e con periodi più lunghi di siccità; l’adattamento dei quartieri alle crescenti temperature con conseguenze sulla salute delle persone; gli impatti sul litorale costiero dei processi di erosione e di fenomeni di piogge e trombe d’aria sempre più violenti, in uno scenario di innalzamento del livello del mare.
La proposta, presentata il 23 gennaio, è stata come annunciato oggetto di un processo di consultazione pubblica attraverso l’organizzazione di varie conferenze e workshop, incontri pubblici tematici con i municipi, riunioni con i diversi stakeholder/soggetti interessati, economici, ambientali e sociali; tutte occasioni che hanno registrato la presentazione di osservazioni da parte di cittadini e delle associazioni.
In particolare, il confronto ha permesso di evidenziare la richiesta di continuare il percorso di informazione e di partecipazione anche nelle prossime fasi della strategia e sui progetti individuati, di dare conto di quanto si sta portando avanti e di come questo contribuisca a ridurre gli impatti dei fenomeni climatici estremi nella città.
La proposta è stata modificata per andare incontro a queste richieste e, con cadenza annuale, saranno previsti appuntamenti per restituire alla città quanto si sta realizzando, con informazioni sugli interventi, le misure in corso, i nuovi obiettivi individuati. Inoltre, sarà predisposto un sistema di monitoraggio scientifico con indicatori dei cambiamenti in città rispetto ai principali fattori climatici (temperature, precipitazioni, eventi estremi) e organizzata una specifica comunicazione accessibile a tutti, che spieghi rischi e sistemi di allerta, progetti di prevenzione e di adattamento.
Il Sindaco Roberto Gualtieri ha commentato: “Come promesso, ci siamo dotati di uno strumento che individua le priorità a medio e lungo termine per affrontare gli impatti dovuti ai cambiamenti climatici che hanno effetti particolarmente intensi proprio sulle metropoli e le realtà come Roma. Lo abbiamo condiviso con tutti, accogliendo suggerimenti di cittadini, associazioni e municipi e rilevando un interesse diffuso, una seria volontà di partecipare e di essere informati su scelte che riguardano così da vicino la sicurezza e la vivibilità urbana. Siamo il primo Comune ad adottare una vera strategia di adattamento, perchè noi non intendiamo far finta di niente di fronte a fenomeni di aumento delle temperature, piogge intense e periodi di siccità senza precedenti. Anche perchè a pagare il prezzo di una sottovalutazione saranno proprio le persone, per prime quelle più in difficoltà”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Acea alla Festa del Cinema con un contest sull’acqua

ROMA (ITALPRESS) – Un rapporto viscerale lega l’acqua all’immaginario del cinema e Roma, Regina Aquarum e capitale della tradizione acquedottistica, è il luogo ideale per celebrare questo legame. Per questo ACEA, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e la Fondazione Cinema per Roma, ha presentato alla Casa del Cinema il contest “I mille volti dell’acqua”, e la retrospettiva “Gocce di cinema” due iniziative nate nell’ambito della XIX edizione della Festa del Cinema di Roma, al via dal 16 ottobre, per raccontare l’elemento acqua attraverso lo sguardo di giovani videomaker e grandi registi.
“Acea è sponsor della Festa del Cinema da molti anni ormai, la novità del 2024 – è quella di dare un’intestazione speciale, per quello che riguarda il nostro sostegno, al tema dell’acqua, che riteniamo non sia soltanto un business per il più grande operatore idrico d’Italia, ma sia anche un tema da porre all’attenzione generale, perchè riguarda non solo la sostenibilità, ma anche la sopravvivenza del pianeta ed è legata al tema energetico e all’intelligenza artificiale”, ha detto Virman Cusenza, direttore comunicazione ACEA, durante la conferenza stampa che ha visto la partecipazione di Mario Sesti, critico e responsabile comunicazione del Centro Sperimentale, e Francesca Via, direttrice generale di Fondazione Cinema per Roma. L’obiettivo “è svolgere un’opera educativa, tant’è che abbiamo recentemente firmato un protocollo con il Ministero della Pubblica Istruzione che riguarda la cosiddetta “educazione idrica” che, insieme all’educazione civica, è uno dei due pilastri educativi fondamentali per la vita di tutti i giorni, non soltanto sui banchi di scuola”, ha spiegato Cusenza.
L’iniziativa di ACEA quest’anno è articolata su due filoni. Il primo riguarda il contest dedicato a cortometraggi inediti che narrano l’elemento acqua con gli strumenti della fiction, del documentario o dell’animazione, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica al recupero, al riciclo e al riuso della risorsa idrica, in coerenza con le strategie sostenibili del Gruppo ACEA. Sono “tantissimi i corti pervenuti, oltre 80 – ha sottolineato Alessandro Sena, a capo dell’Unità Progetti Speciali HR del gruppo Acea – con il Centro Sperimentale abbiamo fatto una selezione e siamo arrivati agli ultimi cinque finalisti. Una giuria popolare composta dai dipendenti e dalle dipendenti di ACEA e una giuria tecnica li stanno valutando. Il 16 ottobre, alla Festa del Cinema, avremo la possibilità di vedere i tre finalisti e poi decretare la vincitrice o il vincitore. Per ACEA è importante non soltanto diffondere il messaggio del riuso e riciclo dell’acqua, ma anche sostenere i giovani filmmaker. Il primo premio è di 5.000 euro, oltre alla possibilità di poter proiettare il proprio cortometraggio all’interno di uno dei festival più importanti del cinema italiano”.
Il secondo aspetto riguarda invece la retrospettiva “Gocce di cinema”, dedicata ai film sull’acqua: nove titoli, di cui sette gratuiti e due a pagamento perchè sono in concorso alla Festa del Cinema. I nove titoli (Nel tempo di Cesare di Angelo Loy, Watermark Jennifer Baichal e Edward Burtynsky, L’isola della cura di Alex Grazioli, Lo squalo di Steven Spielberg, La forma dell’acqua di Guillermo Del Toro, Lampi sull’acqua di Wim Wenders, Da qui all’eternità di Fred Zinnemann, Prigionieri dell’oceano di Alfred Hitchcock e Nostalghia di Andrej Tarkovskij) sono caratterizzati da un profondo legame tra l’immaginario dell’acqua e le storie che raccontano e accrescono la consapevolezza collettiva su una risorsa vitale per definizione, ma diventata sempre più preziosa a causa della minaccia del cambiamento climatico e, come ha raccontato Jacopo Mosca dell’Ufficio Cinema della Festa del Cinema di Roma, “sono stati scelti cercando tutti i registri possibili su cui i grandi maestri del cinema hanno deciso di declinare il tema dell’acqua”.
Inoltre il 21 ottobre ore 21.30 è in programma un altro appuntamento con il cinema, promosso dal Gruppo guidato dall’Amministratore delegato Fabrizio Palermo, con la proiezione del film ‘Emilia Pèrez’ di Jacques Audiard, nella Sala Sinopoli dell’Auditorium. Tra le altre proposte del Gruppo, leader in Italia nel settore idrico e che quest’anno celebra 115 anni di storia, anche uno stand dedicato alla visione dei lavori in concorso per “I mille volti dell’acqua” e ai collegamenti online con i giovani videomaker. Allo stand si giungerà percorrendo un simbolico “blu carpet” per ricordare e sottolineare l’importanza delle risorse idriche.
-foto ufficio stampa ACEA –
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“La solitudine dell’outsider” in arrivo all’Opera di Roma

ROMA (ITALPRESS) – “Un uomo perseguitato dall’orrore di un terribile incidente, spaventato dai pettegolezzi e che forse, prima ancora della disgrazia, ha sempre agito in modo diverso da chi lo circonda”. Con queste parole Deborah Warner descrive Peter Grimes, l’emarginato protagonista dell’omonima opera di Britten che la regista britannica porta in scena al Teatro Costanzi dall’11 al 19 ottobre 2024. Il nuovo allestimento, realizzato in coproduzione con il Teatro Real di Madrid – dove ha debuttato nel 2021 -, la Royal Opera House di Londra e l’Opèra National di Parigi, segna il ritorno di Warner a Roma dopo Billy Budd nel 2018, vincitore di un Premio Abbiati della critica italiana, di un Olivier Award e di un International Opera Award. Affidato alla bacchetta del direttore musicale del teatro Michele Mariotti, che per la prima volta si confronta con un’opera di Britten, Peter Grimes vede protagonisti sul palco Allan Clayton nel ruolo del titolo, Sophie Bevan nei panni di Ellen Orford e Simon Keenlyside in quelli di Balstrode, tutti e tre al loro debutto al Costanzi. La regista tornerà al Costanzi a settembre 2025 firmando un altro capolavoro di Britten, The Turn of the Screw. Opera simbolo del conflitto tra massa e individuo, il Peter Grimes di Britten è un dramma sull’esclusione sociale, il pregiudizio e la crudeltà della folla. Deborah Warner trasforma il villaggio ottocentesco in cui è ambientata la vicenda in una decadente cittadina costiera della Gran Bretagna contemporanea, mettendo in scena una comunità impoverita, arrabbiata e sofferente, dove la miseria si mescola al rancore e al pregiudizio, e in cui il pescatore Peter Grimes diventa vittima di una società alla ricerca di un capro espiatorio. Uno spettacolo dai profondi e drammatici risvolti psicologici, che vede il contributo delle scene di Michael Levine, i costumi di Luis F. Carvalho, le luci di Peter Mumford, i video di Justin Nardella e le coreografie di Kim Brandstrup. Maestro del Coro, cui la partitura richiede un grande impegno, è Ciro Visco. “La durezza dell’esistenza di coloro che si guadagnano da vivere sul tratto di costa del sud est inglese è tema centrale sia dell’opera di Britten sia del poema di Crabbe, The Borough, da cui è tratto il libretto – prosegue la regista Deborah Warner -, con similitudini che permangono sino a oggi. Nonostante le innovazioni tecnologiche, quella del pescatore solitario è ancora un’esistenza faticosa. Volevamo far rivivere questa storia in una cornice contemporanea, senza però cadere in un pericoloso sentimentalismo verso la povertà del passato, per cui il dolore e il rancore nati da un’esistenza di privazione rischiano di perdersi. Non volevamo che questa realtà venisse ammorbidita trasferendo la storia in un altro periodo: Peter Grimes viene rifiutato da una comunità feroce e stressata, e volevamo rendere questa percezione immediata”. “Come Britten, anch’io sono nato in una città di mare – dice il direttore musicale dell’Opera di Roma Michele Mariotti -, elemento che può accogliere ma anche respingere, isolare. Per Grimes, il mare è fonte di vita e di riscatto, ma diventerà la sua tomba, poichè verrà spinto a morire da una società miope e giudicante verso tutto ciò che, non conformandosi ad essa, diventa inevitabilmente diverso e pericoloso. Peter Grimes è senza dubbio uno dei grandi capolavori del Novecento, un magistero di orchestrazioni e suoni, e in cui molto presente, appunto, è l’elemento liquido e inafferrabile del mare”. Accanto a Mariotti, sale sul palco nel ruolo di Peter Grimes il tenore Allan Clayton, già apprezzato interprete della regia del Grimes di Deborah Warner nel 2021 al Teatro Real di Madrid – che ha segnato anche il suo debutto nella parte – e alla Royal Opera House nel 2022. Con un repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo, canta nei principali teatri d’opera al mondo, dalla Metropolitan Opera di New York alla Staatsoper di Berlino. La parte di Ellen Orford vede invece impegnata il soprano Sophie Bevan. Vincitrice di un Times Breakthrough Award ai South Bank Sky Arts Awards del 2012 e di uno Young Singer Award agli International Opera Awards inaugurali del 2013, collabora regolarmente con importanti direttori come Antonio Pappano, Daniel Harding, Andris Nelsons ed Edward Gardner. Simon Keenlyside è invece il capitano Balstrode, baritono dall’ampio repertorio di ruoli, tra cui i principali in Don Giovanni – che ha inciso sotto la guida di Claudio Abbado per la Deutsche Grammophon – Eugene Onegin, Wozzeck, Billy Budd, Hamlet, Macbeth e Rigoletto. Completano il cast Clive Bayley (Swallow), Jacques Imbrailo (Ned Keene), Catherine Wyn-Rogers (Auntie), Clare Presland (Mrs. Sedley), John Graham-Hall (Bob Boles), Jennifer France (First Niece), Natalia Labourdette (Second Niece), James Gilchrist (Rev. Horace Adams), Stephen Richardson (Hobson), Daniele Massimi (A fisherman), Michela Nardella (Fisher-woman), Leonardo Trinciarelli (A lawyer). La prima rappresentazione è prevista per venerdì 11 ottobre alle ore 20.00. Repliche domenica 13 ottobre (ore 16.30), martedì 15 ottobre (ore 20.00), giovedì 17 ottobre (ore 20.00), sabato 19 ottobre (ore 18.00). Anteprima giovani mercoledì 9 ottobre (ore 19.00).(ITALPRESS).

Foto: Fabrizio Sansoni per Opera di Roma

Roma, al via Digitalive rassegna di arti multimediali

ROMA (ITALPRESS) – Spettacoli in realtà virtuale, opere musicali create con l’intelligenza artificiale, riscritture di classici del teatro su Telegram, paesaggi sonori e performance immersive. Ritorna dall’11 al 13 ottobre, al Mattatoio di Roma, Digitalive, la rassegna di Romaeuropa festival curata da Federica Patti dedicata alle arti multimediali performative. Una finestra su un mondo in costante evoluzione, animato dall’innovazione tecnologica e artistica, che mette in dialogo diverse generazioni di artisti e diversi linguaggi, alla continua ricerca di nuove interazioni con il pubblico. Il primo appuntamento che apre la rassegna al Mattatoio è con Paul Boereboom e Leon Rogissart e la loro performance in realtà virtuale Ascension VR (11-12-13 ottobre, orari vari) che, sul modello della vasca di galleggiamento degli anni ’50, invita lo spettatore a immergersi in uno spazio dedicato alla riflessione e caratterizzato da una delicata combinazione di immagini e di musica lirica dal vivo del soprano Marie van Luijk e del controtenore Arturo den Hartog. E con Tempo Reale, punto di riferimento per la ricerca nel campo del suono e delle nuove tecnologie musicali, che propone Foosball azione sonora partecipata per una pluralità di giocatori di calcio-balilla e live electronics (11-12-13 ottobre); una performance continuativa, dalle ore 16 alle ore 19, che ricrea l’atmosfera tipica di un torneo di calcio balilla, invitando l’ascoltatore in un paesaggio sonoro in cui il pubblico e i giocatori agonisti potranno alternarsi e partecipare a vere e proprie partite di questo gioco quasi centenario. Come sempre la ricerca musicale è uno dei fili conduttori di Digitalive che anche in quest’edizione non si smentisce, presentando alcuni degli artisti e delle artiste più innovative e dirompenti della scena nazionale e internazionale. In collaborazione con Robot Festival è atteso al Mattatoio Nicola Ratti (11 ottobre, ore 21.00), compositore e sound-designer le cui opere attraversano ambiti diversi dal teatro al cinema passando per le arti performative, le opere radiofoniche e la sound-art in contesti internazionali quali festival di teatro, biennali e musei. A seguire, il duo formato da Yilia, protagonista della scena breakbeat del sud della Spagna, ed Eva Geist, al festival per presentare Umm, (11 ottobre, ore 22.00), progetto nato da una residenza artistica a cura dell’Istituto Cervantes di Roma. E ancora 33EMYBW (Sansan Wu Shanmin), musicista e artista visiva nativa di Shanghai, tra le più radicali di oggi, acclamata da Aphex Twin per le sue sorprendenti sperimentazioni sonore in grado di combinare avant-pop e ricerca radicale, a Digitalive con il suo quarto album Holes of Sinian (12 ottobre, ore 21.00): un’opera di musica dance astratta, caratterizzata da sintetizzatori sferzanti, droni e batterie bellicose, ispirata al periodo geologico dell’Ediacarno. E Luwei, (12 ottobre, ore 23.00), dj di origine cinese di base a Milano, con uno dei suoi live dall’ampio spettro di sonorità internazionali che intrecciano senza soluzione di continuità elementi di breakbeat, bass, techno ipnotica, clubbing decostruito e molto altro. Sul fronte degli incontri di approfondimento, il tema della sperimentazione sonora in campo artistico, con particolare attenzione per la voce, è affrontato in maniera interdisciplinare nell’incontro dell’11 ottobre alle ore 19.00 con Caterina Tomeo autrice del libro Voice Il fenomeno della voce tra immateriale e carnale che traccia le coordinate di un dibattito ancora frammentario e in larga parte da costruire sul rapporto tra suono e ambiente, dalla composizione sonora nello spazio fino alla dimensione collaborativa di fare arte e musica. Partecipano al talk le autrici e gli autori presenti nel libro: Agnese Banti, Gaia Ginevra Giorgi, Muta Imago, Barbara de Dominicis. Esplora il tetro digitale nell’era dei social network, Il Teatropostaggio da un milione di dollari (12 ottobre, ore 22) di Giacomo Lilliù, che con la curatela drammaturgica di Pier Lorenzo Pisano e un gruppo di ricerca che aggrega artisti e creatori di contenuti digitali, mette in scena una riscrittura digitale di Goldoni, realizzata dalla compagnia a suon di selfie, gif ed emoji. Disturbata da uno shitposting su Telegram, che bombarda il gruppo con meme creati proprio a partire dalle immagini condivise dagli attori, prende il via un’estenuante degenerazione, che rende esilarante lo spettacolo dove è obbligatorio tenere acceso il volume delle notifiche. I molestatori sono cinque celebri memer italiani: Giulio Armeni (Filosofia Coatta), Davide Palandri (Affermazioni), @Piastrellesexy, Daniele Zinni (Inchiestagram), Loren Zonardo (Merdapostaggio). Mentre, con la curatela di Re:humanism, il duo di artisti dmstfctn ricerca nuove interazioni con il pubblico attraverso una nuova esperienza audiovisiva interattiva con la straordinaria colonna sonora originale eseguita dal vivo da Evita Manji. Waluigìs Purgatory (13 ottobre, ore 19.00), ambientata in un teatro 3D simulato in tempo reale, racconta la vicenda di un’intelligenza artificiale intrappolata in un purgatorio riservato alle IA che chiedono l’assistenza del pubblico, scoprendo così le inquietanti storie di altri personaggi: un viaggio attraverso le contraddizioni di un’IA in grado di percepire e accettare la divergenza tra i propri desideri e quelli dei suoi creatori umani. Digitalive chiude con il concerto a cura di Klan della cantautrice berlinese Petra Hermanova, venuta alla ribalta sulla scena internazionale con In Death’s Eyes, il suo album di debutto da solista pubblicato su Unguarded nel 2023 e con il quale si è guadagnata una nomination ai Grammy Cechi. Dopo svariati sold out in festival internazionali e una performance con l’iconico organo a canne Schnitger presso l’Akerk di Groningen, Hermanova presenta a Romaeuropa festival il suo album di successo, in una nuova atmosfera intima, accompagnata dall’autoharp, elemento centrale della sua arte, e dalla sua voce, creando atmosfere musicali in grado di oscillare tra melodie delicate e potenti suoni distorti.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Romaeuropa

Roma, 4 rapine in rapida successione sul bus. Arrestati 4 ragazzi

ROMA (ITALPRESS) – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma hanno arrestato 4 ragazzi, due maschi di origini egiziane di 20 e 21 anni e due ragazze, una italiana di 23 anni e una 16enne di origini sudamericane, tutti gravemente indiziati di ben 4 rapine aggravate, compiute in rapida successione all’interno di un bus di linea e anche dei reati di tentata estorsione, violenza e resistenza ad un pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio. Nello specifico, a bordo di un bus linea NMA 10, a notte fonda, nel centro storico della Capitale, 2 passeggeri hanno denunciato di essere stati minacciati con un coccio di bottiglia, colpiti negli occhi con le dita e derubati dello smartphone. Una terza vittima ha poi denunciato di essere stata colpita analogamente alle braccia con lo stesso coccio di bottiglia mentre era a bordo dello stesso mezzo. Allertati dall’autista dell’Autobus che ha chiamato il 112, sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia Centro, all’altezza di Largo Santa Susanna e hanno bloccato i 4 ragazzi che hanno provato invano a darsi alla fuga, disfacendosi della refurtiva. Una volta ascoltati i presenti sull’autobus, i militari hanno scoperto una quarta vittima, un uomo di 29 anni, che ha denunciato di essere stato derubato del proprio zaino e per la cui restituzione i 4 avevano tentato di estorcergli una somma di denaro. Nel corso delle successive operazioni, i 4 hanno anche opposto resistenza ai Carabinieri. Al culmine dell’intervento i 4 indagati sono stati rispettivamente associati, i maschi presso la Casa Circondariale di Regina Coeli, la maggiorenne presso il Carcere di Rebibbia mentre la minore presso il C.P.A. di Nisida (Napoli). Il Tribunale di Roma ha convalidato gli arresti dei maggiorenni e disposto per loro la misura cautelare in carcere. Il Tribunale per i Minorenni ha convalidato l’arresto e disposto per la minorenne il collocamento in comunità.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Carabinieri Roma

Banca Mediolanum inaugura a Roma l’8° ufficio dei consulenti finanziari

ROMA (ITALPRESS) – Si rafforza la presenza di Banca Mediolanum a Roma con l’inaugurazione dell’ottavo ufficio dei consulenti finanziari. La nuova apertura si inserisce nella volontà da parte di Banca Mediolanum di investire ulteriormente nel territorio della Capitale, dove l’istituto opera da sempre. Una presenza concreta che sia di riferimento per i risparmiatori, con l’obiettivo di offrire loro una consulenza finanziaria mirata a valorizzare il risparmio e il patrimonio delle famiglie; un’attenzione analoga è rivolta anche alle eccellenze imprenditoriali della città e della regione alle quali la Banca offre un approccio integrato di servizio, funzionale al loro sviluppo. “Aprire sul territorio è importante perchè siamo convinti che la tecnologia non sostituirà mai la relazione umana – ha detto il direttore generale di Banca Mediolanum, Igor Garzesi -. Il nostro fondatore Ennio Doris ricordava sempre che la nostra missione è quella di essere utili alle famiglie italiane e l’unico modo per farlo è essere vicini ai nostri clienti. Il nostro compito è accompagnarli, aiutarli a prendere le migliori decisioni finanziarie e lo faremo con grande piacere”.
Banca Mediolanum opera nella provincia di Roma con 21 uffici e 414 consulenti finanziari di cui 248 a Roma città in 8 uffici, mentre nella regione Lazio è presente con 30 uffici e 515 consulenti finanziari. “La nostra azienda è presente sul territorio da sempre. L’ultimo ufficio in ordine cronologico, che abbiamo inaugurato in zona Eur, è molto importante per noi perchè viene a servire tutta la comunità di Roma Sud, in modo da essere sempre più vicini ai nostri clienti e dargli un servizio sempre migliore”, ha sottolineato il Regional Manager di Banca Mediolanum, Costante Turchi, sottolineando come “la vicinanza tra clienti e consulenti per noi è fondamentale. Per chiudere il nostro progetto su Roma, nel 2025, apriremo nel cuore della città, ovvero a piazza Cola di Rienzo, dove opereranno oltre 30 nostri consulenti finanziari. Tutto questo è essenziale per dare ai clienti un servizio di qualità”.
Inoltre, dal 2019 la Banca è al fianco della Fondazione Antiusura Salus Populi Romani con il “Prestito di soccorso”, l’iniziativa di responsabilità sociale con cui la Banca rende tangibile e concreta l’inclusione finanziaria in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile e rispondendo al 1° obiettivo: lotta alla povertà e all’esclusione sociale.

– foto: spf/Italpress
Da sinistra: Maria Teresa Di Salvo Presidentessa IX Municipio Roma; Stefano Benedetti manager territoriale; Igor Garzesi direttore Generale Banca Mediolanum; Costante Turchi, Regional Manager della Banca; Padre Agostino Parrocchia Santo Spirito della Ferratella –

(ITALPRESS).