Home Legalità Pagina 31

Legalità

Mattarella “Non dimenticheremo mai le vittime innocenti delle mafie”

0

“La memoria è radice di una comunità. Fare memoria è condizione affinché la libertà conquistata continui a essere trasmessa e vissuta come un bene indivisibile. Ecco perché ricordare le donne e gli uomini che le mafie hanno barbaramente strappato alla vita e all’affetto dei loro cari, leggerne i nomi, tutti i nomi, non costituisce soltanto un dovere civico. È di per sé un contributo significativo alla società libera dal giogo oppressivo delle mafie, è affermazione di principi di umanità incompatibili con i ricatti criminali, è fiducia nella legalità che sola può garantire il rispetto dei diritti, l’uguaglianza tra le persone, lo sviluppo solidale”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. “Non dimenticheremo mai le vittime innocenti, i servitori dello Stato, le persone libere che non hanno rinunciato ai loro valori pur sapendo di mettere a rischio la propria vita”, aggiunge Mattarella.

“Anche quest’anno la ‘Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie’ sarà condizionata dalle misure di limitazione rese necessarie dalla diffusione della pandemia – continua Mattarella – È tuttavia assai prezioso che ‘Libera’ abbia ugualmente deciso di promuovere iniziative che tengano viva la ricorrenza e portino all’attenzione di tutti l’attualità del messaggio. Estirpare le mafie è possibile e necessario. L’azione di contrasto comincia dal rifiuto di quel metodo che nega dignità alla persona, dal rifiuto della compromissione, della reticenza, dell’opportunismo. Ricordare e ‘riveder le stelle’, come recita il bel motto scelto per questa edizione della Giornata, sono dunque parte della medesima sfida di libertà. Mi congratulo con gli organizzatori perché continuano a porre la coscienza e la cultura come basi e motori del riscatto”.

“Sono proprio la coscienza e la cultura che le mafie – vecchie e nuove – considerano l’ostacolo dei loro disegni di arricchimento illecito, di dominio su persone e territori, di condizionamento economico e politico – conclude Mattarella – La consapevolezza del bene comune e i comportamenti responsabili che insieme sapremo mettere in atto, possono darci la forza necessaria per superare le difficoltà e gli ostacoli che i tempi ci pongono di fronte”.
(ITALPRESS).

Poste e Guardia di Finanza rinnovano collaborazione

0

Poste Italiane e Guardia di Finanza rinnovano la collaborazione per la diffusione sempre più capillare dei principi di legalità e trasparenza nel mercato e per la prevenzione degli illeciti finanziari. Il protocollo, che rafforza ulteriormente l’intesa già siglata nel 2017, è stato firmato dall’Ad di Poste Italiane, Matteo Del Fante, e dal comandante generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana.

Obiettivi condivisi sono la lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali, agli illeciti in materia di spesa pubblica, alla criminalità economica e finanziaria, al riciclaggio, alla falsificazione e alle frodi concernenti i sistemi di pagamento. Il protocollo stabilisce inoltre che Poste Italiane coadiuverà l’opera di prevenzione e contrasto condividendo con la Guardia di Finanza il proprio patrimonio informativo contro gli illeciti nei settori d’interesse istituzionale compiuti anche sfruttando i mezzi tecnologici e informatici.

In base all’accordo Poste Italiane metterà a disposizione della Guardia di Finanza i dati presenti nel sistema “Identity Check”, utili alle investigazioni per prevenire e reprimere le frodi e ogni altro illecito di natura economico-finanziaria.
Il protocollo stabilisce inoltre incontri periodici per verificare l’avanzamento della collaborazione e condividere informazioni su nuovi scenari di frode e le iniziative da mettere in campo.

“Poste Italiane incrementa con determinazione il proprio impegno per la massima trasparenza nell’operato del Gruppo e per la difesa dei principi di legalità a tutela del mercato e della concorrenza – ha dichiarato Del Fante -. La storica collaborazione con la Guardia di Finanza è motivo di orgoglio e il protocollo siglato mette a disposizione strumenti ancora più efficaci e aggiornati per contrastare ogni abuso e offrire un contributo concreto allo sviluppo del Paese”.

“Si tratta di una conferma importante perchè con questa iniziativa viene garantita continuità al progetto legalità e trasparenza all’interno del Gruppo – ha aggiunto Giuseppe Lasco, condirettore generale di Poste Italiane -. Inoltre, siamo particolarmente soddisfatti perchè il rinnovo dell’intesa coincide con l’aggiornamento della piattaforma Contratti aperti e trasparenti di Poste Italiane, che permetterà di valorizzare anche le risorse finanziarie rese disponibili nell’ambito del Recovery Plan”.

Per il comandante generale della Guardia di Finanza Zafarana, “l’intesa agevolerà sicuramente l’impegno della Guardia di Finanza al contrasto, in particolare, alla criminalità economica in senso generale, al reimpiego di denaro di illecita provenienza, alle falsificazioni e alle frodi concernenti i mezzi e i sistemi di pagamento”.

Inoltre, ha aggiunto, “costituisce la piena testimonianza dell’assoluta comunione di intenti con un ente che ha come principio basilare il concetto di ‘servizio pubblico’, esplicato in settori cruciali per la convivenza civile e lo sviluppo delle imprese e dell’economia, quali la gestione della corrispondenza e la raccolta del risparmio. Desidero, pertanto – ha concluso Zafarana – ringraziare vivamente Poste Italiane e il suo amministratore delegato per il rilievo attribuito alla collaborazione con il Corpo, oggi valorizzata in questa strutturata forma di cooperazione, che porterà ulteriore giovamento al condiviso impegno volto a tutelare l’interesse pubblico e a proteggere i cittadini dalle frodi”.
(ITALPRESS).

Dalla Regione Lombardia 90 mila euro per borse di studio

0

La Regione Lombardia ha finanziato per le annualità 2021, 2022 e 2023 tre borse di dottorato di ricerca, aventi come tema l’educazione alla legalità.

Il finanziamento di 90 mila euro (30.000 euro per ciascuna delle annualità 2021/2023) è riservato alle Università riconosciute dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca con sede legale e operativa in Lombardia. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato.

L’iter prevede il parere della competente Commissione consiliare sui i criteri e le modalità di assegnazione del finanziamento della borsa di studio.

“Si tratta – ha sottolineato l’assessore De Corato – di un’altra azione orientata verso l’educazione alla legalità. Anche con questa borsa di studio vogliamo contribuire all’educazione alla legalità e allo sviluppo dei valori costituzionali e civici”.
(ITALPRESS).

Cafiero De Raho “preoccupa il livello di usura”

0

“E’ certo che la criminalità organizzata voglia infiltrarsi in ogni emergenza e in questo caso attraverso una rete di società e aziende è in grado di portare avanti questo progetto”. Lo ha dichiarato il Procuratore Nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho, intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli su Radio Crc Targato Italia.
De Raho ha illustrato la situazione e sottolineato la prima emergenza: “Si è sollevato non solo un monitoraggio delle procure distrettuali, della Gdf, polizia e carabinieri, polizia giudiziaria e prefetture. Con l’arrivo di oltre 200 miliardi di euro tutta la rete istituzionale fa fronte unico contro le mafie e mai come in questo periodo c’è stato un monitoraggio costante e attento. Un’altra preoccupazione desta il nostro allarme: per quanto riguarda i dati inerenti i reati registrati si nota una flessione tranne che per l’usura dove al contrario si denota un innalzamento: prestiti paralleli con i clan”.

E poi ha aggiunto: “Questo reato si lega allo sviluppo delle attività e nel momento in cui il soggetto economico entra in contatto con il denaro camorrista resta condizionato. Anche se nell’ipotesi remota riesce a restituire i soldi da quel momento la capacità mafiosa si infiltra in quella azienda. A loro è sufficiente questo, non la restituzione ma entrare e gestire dall’interno con l’apparenza della titolarità legale. Questa è la preoccupazione maggiore: soggetti sani rischiano di essere fagocitati dall’interno e i clan non appaiono ma, gestiscono l’attività”. Altro capitolo sono i beni confiscati. “Un bene confiscato – ha dichiarato – rappresenta una vittoria dello Stato e deve essere avversata dalle mafie che tendono a tagliare il percorso e impedirlo”.

“In secondo luogo – ha sottolineato Federico Cafiero De Raho – i beni confiscati per sopravvivere hanno bisogno del sostegno delle istituzioni, a partire dagli enti locali. Spesso sono settori che sono portati avanti dalla pubblica amministrazione: comunità per donne vittime di tratta o che accolgono persone con disabilità. Sono progetti che non danno profitto ma si proiettano dentro il sociale e le esigenze della popolazione, obiettivi che la stessa pubblica amministrazione deve raggiungere”.

Infine ha concluso: “Ci sono territori che non sono immuni da infiltrazioni e quindi una politica contraria ai beni confiscati potrebbe emergere, tutto quindi finisce per convertirsi negli ostacoli che la stessa camorra pone sullo sviluppo dei beni sottratti alle organizzazioni e restituiti alla società civile come cooperative sociali e associazioni a favore della comunità. Dobbiamo tener conto che è necessario come lo Stato e gli enti sappiano sostenerli, in quel modo si contrasta la camorra”.
(ITALPRESS).

Coni rinnova intesa con Libera per etica sportiva

0

Ancora insieme per la legalità Coni e Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.

Il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, e il presidente di Libera, Don Ciotti, hanno rinnovato per un anno il protocollo d’intesa – sottoscritto alla fine del 2019 – per dare continuità ai percorsi già avviati e per sviluppare nuove iniziative finalizzate alla promozione dell’etica dello sport e della cultura della legalità.

L’accordo prevede un’interazione sinergica per studiare la realizzazione di progetti educativi condivisi e si propone – contestualmente – di coinvolgere alcuni testimonial sportivi nell’ambito degli appuntamenti più importanti promossi da Libera, tra cui i campi estivi di impegno e formazione e la Giornata della Memoria, in programma il 21 marzo.

In questa data Libera si impegna a ricordare le vittime innocenti delle mafie, attraverso un processo di conoscenza di una parte importante della storia del Paese e grazie a un lavoro formativo con i giovani delle scuole e delle università.
(ITALPRESS).

A Lampedusa una strada intitolata a Falcone e Borsellino

0

Sull’isola di Lampedusa la strada che porta al Faro di Capo Grecale è stata intitolata ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
“Siamo una comunità di pescatori, sfidiamo da sempre l’enormità del mare e del tempo – spiega il sindaco Totò Martello, che ha avanzato la proposta approvata all’unanimita’ dal Consiglio comunale di Lampedusa e Linosa – e se c’è una cosa che le nostre madri ed i nostri padri ci hanno tramandato, è il coraggio. Con questo atto vogliamo ribadire che a Lampedusa non c’è spazio per i vigliacchi, per chi usa la prepotenza mafiosa per intimidire, minacciare e sfruttare. Così come non deve esserci spazio per chi ritiene in qualsiasi modo di tollerare o giustificare la mafia e la delinquenza, nè per chi si gira dall’altra parte fingendo di non aver visto, invece di denunciare”.

“Per noi che siamo gente di mare – aggiunge Martello – il Faro rappresenta un punto di riferimento sicuro, ci indica la giusta rotta. Abbiamo intitolato la strada che porta al Faro dell’isola a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due grandi uomini che hanno scelto di non avere paura, per ribadire che il loro insegnamento ed il loro sacrificio devono essere, allo stesso modo, un punto di riferimento per tutti noi. E lo abbiamo fatto anche per ricordare che la libertà non si conquista mai per sempre, occorre combattere onestamente ogni giorno e rinnovare la resistenza a quel male assoluto che è la mafia, così come ad ogni forma di sopruso e violenza che mortifica la dignità di ciascun essere umano”.
(ITALPRESS).

BancoPosta Fondi Sgr ottiene la certificazione anticorruzione

0

BancoPosta Fondi SGR, è la prima società di gestione del risparmio in Italia a ottenere il certificato di conformità agli standard internazionali della normativa ISO 37001 sull’anticorruzione.

La società del Gruppo Poste Italiane ha completato un percorso di progettazione, attuazione, integrazione e certificazione dei sistemi di gestione secondo i più stringenti standard internazionali di qualità (ISO 9001) e di prevenzione e contrasto alla corruzione (ISO 37001).

La certificazione di BancoPosta Fondi SGR, rilasciata da IMQ-CSQ, uno degli organismi più autorevoli a livello internazionale, è stata ottenuta al termine di un processo di analisi e verifica dei processi e del sistema di gestione integrato e riguarda le attività di istituzione e gestione di Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari (OICVM) e il servizio di gestione di portafogli e di consulenza in materia di investimenti.

“L’importante certificazione ISO 37001 ottenuta da BP Fondi SGR – ha commentato l’Ad di Poste Italiane, Matteo Del Fante – rappresenta un ulteriore passo nella diffusione e nel radicamento della cultura della legalità all’interno di Poste Italiane. Si tratta di uno standard internazionale di riferimento per i sistemi di gestione anticorruzione, che dimostra la qualità delle politiche intraprese e permette all’azienda di allinearsi alle migliori pratiche internazionali”.

“La legalità, la trasparenza e la lotta alla corruzione sono elementi fondanti della nostra cultura aziendale – ha osservato il condirettore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco -. Questa certificazione internazionale è per noi motivo di grande soddisfazione e ci incoraggia a proseguire nel miglioramento e nell’ottimizzazione dei processi aziendali, anche per quanto riguarda le politiche di prevenzione su temi quali la corruzione e il rischio di infiltrazioni criminali nel tessuto economico, negli appalti e nei subappalti”.
(ITALPRESS).

Protocollo anti-usura tra Regione Piemonte e Tribunali

0

Un protocollo d’intesa tra Regione e Tribunali per una preventiva informazione nei confronti dei cittadini indebitati, soprattutto per facilitare l’accesso al fondo creato per queste difficili situazioni. Lo ha annunciato in Commissione legalità al Consiglio regionale, l’assessore Maurizio Marrone. La stipula del protocollo del resto è prevista dalla legge regionale 8/2017 “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di usura, estorsione e sovra indebitamento”.

Il Tribunale di Torino, tramite il personale dell’Urp-Sportello del Cittadino e la pubblicazione dell’informazione sul sito internet del Tribunale, avrà cura di informare i soggetti sovraindebitati della possibilità di accedere ai benefici della legge regionale 8/2017.

I Giudici della Sezione delle Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Torino, inoltre, invieranno un comunicato ai Custodi nominati per la gestione degli immobili oggetto di esecuzione forzata, con il quale conferiranno loro l’incarico di informare i debitori esecutati dei benefici, cosa che verrà fatta in occasione del primo contatto con i soggetti indebitati. L’assessore ha spiegato che nel giro di una settimana o due la procedura di sottoscrizione del protocollo dovrebbe essere completata.

Questo primo accordo riguarda il Tribunale di Torino, ma l’intenzione della Giunta e della Commissione è quella di estendere il progetto agli altri Tribunali piemontesi.
(ITALPRESS).