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Provenzano “al Sud bisogna fare emergere il lavoro sommerso”

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“Il nostro obiettivo è la capacità di attrarre nuovi investimenti al Sud, anche intercettando quei flussi di produzioni già delocalizzate e che stanno rientrando in Europa. Inoltre dobbiamo provare a favorire al Sud percorsi di emersione nella legalità del lavoro sommerso. Il lavoro sommerso è una piaga che va contrastata, ma abbiamo necessità di agire non soltanto sul lato repressivo, ma anche accompagnare dei percorsi di uscita dal sommerso”. Lo ha detto il ministro per il Sud e la coesione territoriale Giuseppe Provenzano.

“Il tema del Sud – ha aggiunto – non lo risolviamo con il costo del lavoro, ma oggi dobbiamo dire che c’è uno svantaggio nel lavorare e produrre al Sud, legato al fatto che ci sono meno infrastrutture e meno servizi”.
(ITALPRESS).

La Polizia presenta agenda scolastica “Il mio diario”

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La Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con il sostegno del Ministero dell´Economia e delle Finanze, ha presentato la settima edizione dell´agenda scolastica “Il Mio Diario”. Il progetto, rivolto agli alunni delle classi 4^ della scuola primaria, rappresenta uno strumento per avvicinare i giovani studenti alla cultura della legalità, nella convinzione che sia fondamentale contribuire all´educazione al rispetto delle regole ed alla conoscenza dei valori della nostra Costituzione, ma anche a proporre a insegnanti e genitori argomenti di riflessione per formare i cittadini di domani. Attraverso le avventure dei supereroi della legalità: un ragazzo “Vis” e una ragazza “Musa”, accompagnati dal cane parlante “Lampo”, vengono affrontati i temi della salute, dello sport, dell´ambiente, dell´integrazione sociale, dell´educazione stradale, dell´utilizzo di internet e dei social, ma anche i fenomeni di devianza più vicini ai ragazzi di quell´età, come il bullismo e il cyberbullismo.

Insieme alla Polizia di Stato e ad un ospite speciale, il celeberrimo Geronimo Stilton, i cui libri sono pubblicati in Italia da Edizioni PIEMME e di cui Atlantyca Entertaiment gestisce i diritti editoriali internazionali nonchè quelli di animazione e di licensing per tutto il mondo, i ragazzi impareranno a conoscere l´importanza dei valori della giustizia, amicizia, rispetto, onestà, legalità, inclusione e molto altro ancora contando, quest´anno, sui preziosi “consigli da amico” del topo giornalista più amato dai bambini di tutto il mondo che, ogni mese, accompagneranno il cammino scolastico degli studenti, così come i consueti giochi di logica ed enigmistica e le pillole “per un mondo migliore” del cane “Lampo”.

Anche quest´anno, Edizioni PIEMME ha accettato con piacere l´invito a contribuire alla realizzazione del Diario, condividendo l´importanza dei valori trasmessi da questo prezioso “compagno di classe”. “Il Mio Diario”, giunto alla 7^ edizione, con una produzione di circa 50.000 copie all´anno, riesce ad arrivare sulla scrivania di tantissimi ragazzi che ogni anno che lo accolgono sempre con grande affetto ed entusiasmo.

L´edizione 2020/2021 è stata distribuita a tutti i ragazzi che frequentano la classe 4^ della scuola primaria delle Province di Imperia, Novara, Verona, Livorno, Latina, Forlì-Cesena, Taranto, Benevento, Catania e Nuoro, da poco tempo tornati nelle aule dopo la lunga sospensione delle attività didattiche causate dall´emergenza epidemiologica.

Alla cerimonia di presentazione – che si è tenuta presso l´Istituto comprensivo ad indirizzo musicale “Alessandro Volta” di Latina, città scelta anche in considerazione dell´attualità del tema della legalità nel territorio pontino – ha partecipato il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Franco Gabrielli che ha consegnato il diario ad una rappresentanza di studenti e, in rappresentanza del Ministro Lucia Azzolina, la dottoressa Giovanna Boda, Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali del Ministero dell´istruzione, che da sempre collabora insieme alla Polizia di Stato ad importanti progetti per la sensibilizzazione delle giovani generazioni. All´evento hanno partecipato Elisabetta Dami, creatrice di Geronimo Stilton, Valentina Vezzali, campionessa olimpica e responsabile delle Sezioni giovanili di scherma del gruppo sportivo “Fiamme Oro” e Daniele Sottile, capitano della squadra “Top Volley” di Latina.

Nel corso della cerimonia si è esibita la Banda Musicale della Polizia di Stato che ha suonato Giocondita’ e l´Inno di Mameli insieme agli alunni della scuola media.
(ITALPRESS).

“Ri-Pescato”, ai bisognosi il pesce confiscato dalle Capitanerie

CATANIA (ITALPRESS) – Alle persone bisognose il pesce confiscato dalle Capitanerie. E’ l’obiettivo di “Ri-Pescato: dal mercato illegale al mercato solidale”, progetto di legalità di respiro nazionale, unico in Europa, promosso e sostenuto da Intesa Sanpaolo in collaborazione con il Banco Alimentare, finalizzato al recupero e alla lavorazione del pesce sequestrato e alla sua distribuzione agli enti caritativi. L’iniziativa parte dalla Sicilia: ai Mercati Agro-Alimentari Sicilia (MAAS) di Catania, Intesa e Banco Alimentare hanno illustrato il progetto che ha come scopo assicurare che il prodotto, altamente deperibile e allo stesso tempo con un elevato valore nutrizionale, sia destinato a chi vive situazioni di difficoltà sociale ed economica.
La Sicilia è dunque la prima regione di sviluppo dell’iniziativa che si svolge grazie al lavoro congiunto di diversi soggetti: le Capitanerie di Porto siciliane, il MAAS-Mercati Agro-Alimentari Sicilia, la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, gli enti caritativi convenzionati con la rete del Banco Alimentare. Nei primi 18 mesi di sperimentazione, il progetto ha consentito la distribuzione di circa 83.000 pasti a persone bisognose grazie al recupero di oltre circa 12.000 kg di pescato di frodo.
“Siamo molto contenti di questo nuovo intervento che ci vede ancora una volta insieme al Banco Alimentare – dice Elena Jacobs, responsabile Valorizzazione del sociale e Relazioni con le Università di Intesa Sanpaolo -. Dopo l’accordo di collaborazione quadriennale e il sostegno al progetto Siticibo che ci hanno permesso di offrire milioni di pasti alle persone in difficoltà, questa iniziativa originale e innovativa rafforza l’impegno della Banca a favore delle persone in stato di bisogno, così come previsto dal Piano d’Impresa”.
“Progetti come ‘Ri-Pescatò confermano l’impegno del Gruppo nel ruolo di motore per lo sviluppo sostenibile e inclusivo – spiega Pierluigi Monceri, direttore regionale Lazio, Sardegna, Sicilia, Abruzzo e Molise di Intesa Sanpaolo -. La nostra Banca si dimostra ancora una volta particolarmente sensibile ai temi della coesione sociale e della riduzione delle disuguaglianze. Una sensibilità accompagnata dall’attenzione verso le esigenze del territorio e del suo tessuto produttivo. In questo delicato periodo continuiamo a supportare le imprese e le famiglie siciliane, favorendo 16 accordi di filiera e garantendo la liquidità necessaria”.
“La collaborazione tra Banco Alimentare ed Intesa Sanpaolo ha radici storiche e negli ultimi anni si è ulteriormente sviluppata – il commento di Giuseppe Parma, direttore generale di Fondazione Banco Alimentare – è stata la stessa Banca a proporci la possibilità di finanziare progetti innovativi che potessero aprire nuove possibilità di sostegno alimentare per le persone in difficoltà, andando ad incidere anche su inclusione sociale e sui temi di economia circolare. Il sostegno di Intesa Sanpaolo per il Progetto RiPescato ha consentito una “strutturazione” dello stesso e l’impiego di risorse adeguate per la sua gestione”.
(ITALPRESS).

A Roma si celebra il centenario della nascita di Dalla Chiesa

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Lunedì 28 settembre, alle 10, presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, sarà celebrato il centenario della nascita del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa.

L’impegno del Generale nella lotta contro il terrorismo e contro la mafia verrà ricordato nel corso di una tavola rotonda con il giornalista Andrea Galli e il Generale di Divisione Giuseppe Governale.

A seguire, gli aspetti personali e familiari del prefetto Dalla Chiesa saranno trattati in una tavola rotonda con i figli Nando, Rita e Simona, occasione in cui sarà presentato il volume “Il mio valzer con papà” di Rita dalla Chiesa.

L’intervento conclusivo sarà del Comandante Generale dell’Arma, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri.

Dalla Chiesa, l’omaggio di Palermo al Carabiniere-eroe

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“Un grande e fedele servitore della Repubblica, una guida ed esempio per tanti della sua generazione e per quelle venute dopo per il coraggio, il rigore morale, la perseveranza nell’operare per il bene comune, qualità dell’uomo di Stato, ma anche il lascito a cui ancora attingiamo per guardare al futuro con più fiducia, e senza recedere davanti al pericolo mafia”. Il ricordo di Carlo Alberto Dalla Chiesa appare vivido nelle parole del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, intervenuta a Palermo nel 38esimo anniversario del suo assassinio.

Le parole del Ministro, pronunciate a margine delle cerimonie in ricordo dell’ufficiale dei carabinieri, consegnano a distanza di diversi decenni una figura di uomo dello Stato esemplare, coraggioso, determinato, caduto come un eroe per combattere Cosa nostra.

Come ogni anno Palermo ha reso omaggio alle vittime del 3 settembre del 1982, quando un commando assassinò oltre al generale la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo.

Un omaggio reso anche dalle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Carlo Alberto Dalla Chiesa ha servito lo Stato, in situazioni e ruoli anche molto diversi l’uno dall’altro, sempre animato dalla stessa determinazione e dalla costante fiducia nella capacità delle Istituzioni di affermare la legalità”. “Consapevole della necessità di una visione strategica globale contro la mafia così come contro il terrorismo – ha aggiunto – cercava di individuare i punti deboli di ciascuna organizzazione criminale e gli strumenti più efficaci per colpirli. Nei suoi quattro mesi da Prefetto di Palermo, colse lucidamente le debolezze dell’attività di contrasto e i pericoli che si celavano nell’impegno isolato e non ancora ben coordinato di uomini e uffici. “La sua azione contro la delinquenza mafiosa fu tragicamente interrotta – ha rilevato il Capo dello Stato – ma le sue intuizioni sono rimaste nel patrimonio comune di quanti hanno continuato a combatterla”.

Per la presidente del Senato Elisabetta Casellati, il generale Dalla Chiesa è stato un “uomo delle istituzioni e dall’altissimo senso dello Stato, resterà per sempre un simbolo di resistenza e di lotta alla mafia e un esempio di dedizione totale alla causa della legalità, fino all’estremo sacrificio”.

Secondo il presidente della Camera Roberto Fico, l’ufficiale “dedicò la sua vita a combattere i nemici della nostra democrazia, gli artefici di alcune delle pagine più drammatiche e dolorose della nostra storia recente: partecipò alla Resistenza contro i nazifascisti, combattè il banditismo e, più tardi, il terrorismo stragista e la criminalità organizzata”.

Un tributo reso da entrambi gli schieramenti politici. Così come dall’Arma dei carabinieri. “Dalla Chiesa – ha sottolineato il generale Giovanni Nistri – si seppe distinguere nella lotta al terrorismo e all’organizzazione per proteggere chi ne aveva necessità. Era un carabiniere, un italiano di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi. Un uomo, un comandante, che sapeva accettare le proprie responsabilità. Era amato da tutti, talmente amato che molto spesso nelle numerose caserme che ho visitato nel corso del mio lungo servizio ho visto una sua fotografia. Rappresenta un simbolo”.

Un simbolo da preservare anche per la città di Palermo. “La morte del generale Dalla Chiesa – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – ha segnato la storia di Palermo e del suo percorso di liberazione dalla mafia e dalle collusioni fra mafia e pezzi della politica. Dalla Chiesa fu vittima, non fu il primo nè purtroppo l’ultimo, di quelle ‘menti raffinatissime’ che negli anni insanguinarono Palermo e la Sicilia in una guerra che vide la mafia governare e guidare parte delle istituzioni contro lo Stato e i cittadini”.

“Dalla Chiesa – sono state le parole dell’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice durante l’omelia in cattedrale – ha messo a disposizione la sua professione, la sua intelligenza e la sua vita per combattere le organizzazioni mafiose e terroristiche, per liberare il nostro Paese dalla violenza e dall’illegalità”.
(ITALPRESS).

Lotta al riciclaggio, al via collaborazione Roma Capitale-Uif

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Roma Capitale collaborerà con l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) attiva presso la Banca d’Italia per il contrasto ai fenomeni di riciclaggio, segnalando eventuali operazioni sospette tramite il monitoraggio dei dati relativi ai settori appalti, commercio, contratti pubblici e immobili. E’ quanto prevede la memoria approvata dalla Giunta capitolina, che dà mandato al Dipartimento Sviluppo Economico e al Dipartimento Turismo di avviare in via sperimentale un processo di estrapolazione dei dati che presentano potenziali rischi derivanti o connessi ad attività criminose. Sarà compito del Dipartimento Risorse Economiche, di concerto con la Direzione Controlli di legittimità e Regolarità Amministrativa, Trasparenza e Anticorruzione, impartire le opportune disposizioni per la tempestiva segnalazione di casi sospetti alla UIF, con la collaborazione di tutti i Dipartimenti e delle strutture capitoline.
“E’ fondamentale stroncare sul nascere operazioni sospette che potrebbero far capo ad attività illecite, difendere i cittadini dalle insidie dell’usura che prolifera nei contesti criminosi, soprattutto in un momento delicato come questo. La crisi che ha colpito l’economia rende tutti piu’ vulnerabili: vigiliamo affinche’ l’illegalità non avveleni lo sviluppo economico locale. Nessuno e’ solo, l’Amministrazione dev’essere la ‘sentinellà dei cittadini”, dice la sindaca Virginia Raggi.
“La perfetta sinergia fra le Istituzioni della Repubblica e’ il perno centrale della legalità, ed e’ cio’ che crea le corrette barriere e presi’di contro ogni tipo di illecito – sottolinea l’assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro Carlo Cafarotti -. I Dipartimenti di Roma Capitale faranno una analisi dei dati di cui sono in possesso, al fine di individuare e segnalare qualunque operazione dubbia; fondamentale per gli uffici capitolini acquisire la ‘capacità di letturà dei dati, ed in questo il supporto di UIF e’ di fondamentale importanza”.
“Roma conferma ancora una volta l’azione di contrasto alle operazioni criminali che minacciano il tessuto economico e produttivo sano della città – aggiunge l’assessore al Bilancio e al Coordinamento strategico delle Partecipate Gianni Lemmetti -. Grazie alla rinnovata sinergia con istituzioni esterne, quali l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia, e al lavoro di squadra delle strutture capitoline fondato sull’attività di analisi e coordinamento del Dipartimento Risorse Economiche, vogliamo contrastare l’infiltrazione ad opera dell’economia illegale che ostacola la libera concorrenza e produce effetti distorsivi sul mercato del lavoro e delle imprese, mettendoci a fianco degli imprenditori e dei cittadini onesti”.
(ITALPRESS).

Libero Grassi, Palermo ricorda imprenditore anti-racket

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Nomen omen. Libero di nome e libero nei fatti. Libero Grassi, l’imprenditore coraggioso rimasto da solo a combattere contro il racket, pagò con la sua stessa vita quella sua voglia di libertà, di non essere schiavo e succube della mafia, di rifiutarsi di pagare il pizzo. Il 10 gennaio del 1991, l’imprenditore a capo della Sigma, società di produzione di biancheria intima, scrisse al Giornale di Sicilia una lettera ai suoi estorsori. Cosa nostra non perdonò quello che fu definito uno “sgarro” nei confronti di un sistema consolidato, e il 29 agosto del 1991, alle sette e mezza di mattina, venne ucciso a Palermo con quattro colpi di pistola mentre a piedi si recava al lavoro. Da quel momento, grazie al sacrificio di quell’uomo colto e lungimirante, molti imprenditori presero coscienza ribellandosi al cappio stretto dalla mafia, lo Stato varò una legge anti-racket e diverse associazioni cominciarono a prolifare in difesa della legalità.

A distanza di 29 anni da quell’omicidio che scosse non solo la Sicilia ma l’Italia intera, Addiopizzo e la famiglia dell’imprenditore assassinato hanno organizzato un’intera giornata di commemorazione in suo memoria e della moglie Pina Masino, la donna che ha condiviso la battaglia del marito.

Tra le iniziative nel giorno della ricorrenza la presentazione dell’associazione “Parco Libero” e workshop di progettazione sul parco Libero Grassi. L’Associazione, presieduta da Alice Grassi, nata dalla volontà di un comitato spontaneo di cittadini, che si sono fatti promotori e attente sentinelle dell’area urbana abbandonata al degrado e intestata nel 2013 alla memoria di Libero Grassi. Seguendo l’esempio di Libero, promovendo la diretta responsabilità al cambiamento dello status quo, il comitato ha scelto di prendersi cura di un luogo per costruire futuro attraverso la memoria e la rigenerazione sociale dei luoghi. In attesa della bonifica e messa in sicurezza dell’area da parte del Comune di Palermo, l’Associazione ha lanciato un workshop internazionale sul Parco Libero, che vedrà il coinvolgimento di diversi stakeholders, tra cui l’Università degli Studi di Palermo, la comunità scientifica di architettura del paesaggio e la comunità locale di riferimento.

“L’obiettivo – spiegano in una nota – è quello di dotare la città di Palermo di un parco multifunzionale attento alle tematiche ambientali e alle esigenze del territorio, attraverso la progettazione ad opera di esperti di fama internazionale e soprattutto con il coinvolgimento delle nuove generazioni formate dalle nostre Università”.

Partner dell’Associazione la I-asla, società scientifica di architettura del paesaggio, che raccoglie docenti e studenti universitari della materia. “Desideriamo – dicono dall’associazione – che il parco sia un’occasione di crescita cittadina in tutte le sue fasi: dalla progettazione partecipata alla futura gestione tramite associazioni culturali e sportive. Un parco multifunzionale, aperto a tutti, che rappresenti quell’idea di cittadinanza attiva in cui fino all’ultimo ha creduto Libero Grassi”.
(ITALPRESS)

Al via primo campo in tenuta Suvignano con Arci Toscana

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Sono dieci i ragazzi in arrivo da tutta la provincia di Siena che hanno iniziato il primo campo della legalità organizzato da Arci Toscana, a Suvignano. L’iniziativa andrà avanti fino a sabato 29 agosto in modalità diurna e vedrà impegnati i partecipanti in attività agricole, al mattino, e incontri con rappresentanti istituzionali e associazioni del territorio, nel pomeriggio. A unire ogni momento del campo sarà la promozione della cultura della legalità democratica e della lotta contro ogni forma di violenza e di criminalità organizzata, che troverà un’ulteriore occasione di approfondimento in una tappa a Firenze, dove è prevista la visita al Centro di documentazione Cultura della Legalità Democratica, presso la Regione Toscana, e all’Accademia dei Georgofili, nel ricordo dell’attentato avvenuto nel maggio 1997.

Nuovi campi della legalità fra settembre e ottobre. La tenuta di Suvignano, divenuto il simbolo della lotta alla criminalità organizzata in Toscana, ospiterà altri due campi della legalità residenziali dal 28 settembre al 4 ottobre e dal 12 al 18 ottobre.
Le due iniziative vedranno la partecipazione di 24 ragazzi e ragazze in arrivo da tutta la Toscana, che saranno coinvolti ancora una volta in attività agricole e in incontri e workshop con giudici, giornalisti e altri soggetti impegnati sul fronte dell’antimafia, nonchè in iniziative culturali e di conoscenza del territorio, in collaborazione con Cgil, Spi-Cgil e Coop Centro Italia.

“I campi di lavoro organizzati a Suvignano – afferma Serenella Pallecchi, referente per la legalità democratica di Arci Toscana – rappresentano un’esperienza straordinaria di volontariato sociale e di impegno civile che sta coinvolgendo e coinvolgerà numerosi giovani senesi e toscani. L’iniziativa contribuisce a dare una nuova vita, entusiasta e pacifica, a una tenuta e a un territorio che sono stati vittime dell’avidità delle mafie e che oggi sono interamente liberi e rinnovati, grazie all’impegno di numerosi soggetti uniti dalla cultura della legalità democratica. L’incendio che ha colpito e danneggiato nei giorni scorsi il capannone e alcune attrezzature della tenuta di Suvignano, ha aperto una ferita profonda e dolorosa per l’intera comunità, ma non ha mai fermato il lavoro e la volontà di Arci Toscana di portare avanti la conoscenza, la sensibilizzazione e l’educazione alla legalità al fianco delle istituzioni e attraverso un profondo legame con il territorio”.
(ITALPRESS).