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Mercedes: auto adatte per tutta la famiglia

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Mercedes-Benz è uno dei marchi automobilistici che meglio risponde alle esigenze di un pubblico vario e di un mercato diversificato. Mentre i modelli sportivi soddisfano le aspettative di chi cerca prestazioni eccezionali e un’esperienza di guida emozionante, esistono anche modelli ideali per le famiglie e l’uso quotidiano, sia per il lavoro che per il tempo libero.

Parliamo dei modelli come la compatta Mercedes Classe B e la station wagon Mercedes Classe C. Esamineremo le loro caratteristiche, prestazioni e sistemi di sicurezza che li rendono adatti anche alle famiglie con bambini, garantendo la massima protezione.

Mercedes Classe B: la compatta per la famiglia

Originariamente introdotta come una piccola monovolume nel 2005, l’attuale terza generazione, lanciata nel 2019, è stata recentemente oggetto di un restyling. Leggere modifiche allo stile comprendono nuovi fari a LED anteriori e posteriori, una griglia anteriore e un paraurti ridisegnato, oltre a un paraurti posteriore rielaborato. All’interno, nuova Mercedes Classe B è dotata del sistema di infotainment MBUX con doppio schermo, che include un display per il conducente e un touchscreen centrale. È presente anche l’ormai conosciuto controllo vocale “Ehi Mercedes” migliorato, che permette al conducente di tenere le mani sul nuovo volante a fondo piatto. In questa versione aggiornata, il controllo vocale possa persino adattarsi alle abitudini personali, riconoscendo il profilo conducente grazie all’intelligenza artificiale. Inoltre, sono inclusi di serie Apple CarPlay e Android Auto. Il sistema MBUX dona eleganza agli interni, mentre la rimozione della manopola nella console centrale conferisce un aspetto più moderno, minimalista ed elegante.

Per quanto riguarda le prestazioni di Mercedes Classe B, è possibile scegliere tra sette motorizzazioni totali (tre diesel e tre ibrido benzina). Prendendo l’entry-level Mercedes Classe B 180 Automatic si avrà unà a disposizione un motore da 150 CV totali (136+14), 1332 cm³, cambio automatico a doppia frizione 7G-DCT a partire da € 36.950,00. Il consumo medio WLTP si attesta sui 6 l/100 km.

Sulla nuova Mercedes Classe B sono state aggiornate anche le tecnologie di assistenza alla guida e di sicurezza. Elementi essenziali come la frenata automatica di emergenza (AEB), l’assistenza al mantenimento della corsia, i fari automatici, il riconoscimento dei segnali di velocità e il controllo della velocità di crociera sono standard su tutta la gamma.

Mercedes Classe C: la station wagon familiare

La Mercedes Classe C station wagon condivide naturalmente gran parte del suo hardware con la berlina, tra cui la nuova sospensione anteriore a quattro bracci. Il collaudato sistema di trazione integrale, alleggerito e aggiornato per gestire una coppia maggiore con un attrito ridotto, è disponibile scegliendo tra le motorizzazioni C 220 d Mild Hybrid 4 MATIC, C 220 d Mild Hybrid 4MATIC All-Terrain e Mercedes-AMG C43 Mild Hybrid 4MATIC SW, così come gli ammortizzatori a variazione continua regolabili e la sospensione sportiva più rigida. La nuova Mercedes-Benz Classe C station wagon è disponibile con motori a quattro cilindri, tra cui le versioni da 1,5 litri del nuovo motore a benzina M254 nelle varianti da 170 e 204 CV, oltre a un M254 da 2,0 litri che sviluppa 258 CV e con il nuovo turbodiesel OM654M da 2,0 litri con 200 CV o 265 CV.

Per quanto riguarda la sicurezza, la Mercedes Classe C dispone di pretensionatori e limitatori della forza di ritenuta, sistema di sicurezza attiva radar-assist e sistema PRE-SAFE® e tutti gli standard di sicurezza Mercedes-Benz per ogni tipo di veicolo e modello. In particolare, il sistema PRE-SAFE® per la protezione degli occupanti ad azione preventiva è una delle principali innovazioni per la sicurezza in auto dell’ultimo decennio. Sono anche i sistemi di sicurezza passiva, come i materiali anticollisione, le spie luminose e gli avvisi acustici, gli airbag, il kneebag lato guida, i pretensionatori delle cinture di sicurezza, l’imbottitura delle zone sensibili, il sistema di chiamata d’emergenza, lo sbloccaggio automatico delle porte e i sensori elettronici di ultima generazione, a rendere le vetture Mercedes sicure per ogni membro della famiglia.

Dove acquistare Mercedes-Benz Classe B e Classe C

Se si sta valutando l’acquisto di una modello nuovo della Stella o una Mercedes usata , è fondamentali affidarsi ad una concessionaria ufficiale come Trivellato, Top Dealers Italia Mercedes e unico AMG Performance Center Veneto, con oltre 100 anni di esperienza nel settore automobilistico. Tutte le vetture usate, come Mercedes Classe B usata e Classe C usata, vengono sottoposte a 150 controlli per garantirne qualità e affidabilità. Sul sito, inoltre, vengono evidenziati anche i segni d’usura e l’usura del veicolo, al fine di garantire la massima trasparenza ai clienti. L’acquisto di un’auto per l’uso familiare deve rispettare standard specifici per garantire la sicurezza su strada, ed è quindi importante affidarsi ai migliori professionisti del settore.

Come risparmiare sul riscaldamento

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Riscaldare la casa durante i mesi invernali può essere costoso, ma ci sono diversi modi per risparmiare sulla bolletta finale. Uno dei più semplici è quello di investire in un termostato programmabile, che consente di impostare l’accensione o lo spegnimento del sistema di riscaldamento. In questo articolo vi daremo comunque ulteriori informazioni in modo tale da permettervi di ottenere un taglio ancor più cospicuo in bolletta.

Mantenete una temperatura di 18/20°

Mantenere la casa a una temperatura confortevole di 18/20° è essenziale per la salute e il benessere. Non solo impedisce di sentire troppo caldo o troppo freddo, ma può anche contribuire a ridurre le bollette energetiche. Controllando la temperatura della vostra casa, potete creare un ambiente confortevole per voi e per la vostra famiglia, riuscendo nel contempo a risparmiare sul riscaldamento.

Spurgate i radiatori per ottenere una migliore efficienza

Se state cercando un modo per migliorare l’efficienza dei vostri radiatori, spurgarne l’aria potrebbe essere la soluzione perfetta. L’aria intrappolata nei radiatori può ridurne l’efficienza, con conseguenti costi energetici più elevati.

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Non coprite i caloriferi

Se in casa avete dei termosifoni, potreste essere tentati di coprirli con mobili o tende per armonizzarli con l’arredamento della stanza. Tuttavia, questo può essere dannoso per l’efficienza degli stessi.

Applicate pannelli isolanti dietro i termosifoni

Posizionare un pannello isolante dietro un termosifone può aiutare a diffondere il calore in modo più uniforme e rapido, consentendo di godere del tepore emesso senza produrre sprechi energetici.

Utilizzate un deumidificatore

Se state cercando un modo per risparmiare in bolletta, l’acquisto di un deumidificatore è un’ottima soluzione. Un simile dispositivo non solo aiuta a regolare i livelli di umidità in casa, ma contribuisce anche a ridurre la quantità di polvere e di allergeni presenti nell’aria.

Installate serramenti coibentati

Quando si tratta di trovare gli infissi perfetti per una casa, è importante assicurarsi di scegliere il materiale giusto. I serramenti non devono limitarsi a essere esteticamente gradevoli, ma devono anche essere in grado di resistere alle intemperie e di fornire un isolamento adeguato.

Gli infissi giusti possono contribuire a fare un’enorme differenza nell’insieme dell’ambiente domestico. Nel momento in cui si parla di tali prodotti, non esiste una soluzione univoca. Materiali diversi possono offrire vantaggi distinti, quindi è importante considerare le esigenze specifiche della vostra casa prima di prendere una decisione definitiva. Il PVC è una soluzione diffusa per i telai delle finestre, in virtù della bassa manutenzione e della convenienza, ma esistono opzioni ancor più valide come i serramenti in legno-alluminio o alluminio-legno.

Isolate vetri e finestre con protezioni idonee

Se volete risparmiare sulle bollette energetiche, isolare i vetri e le finestre rappresenta un metodo eccellente. Aggiungendo protezioni e guarnizioni, è possibile ridurre la quantità di aria che fuoriesce o entra in casa, rendendo l’ambiente domestico più efficiente dal punto di vista energetico.

Isolate la porta d’ingresso con una paraspifferei

Le correnti d’aria possono essere un grosso fastidio durante i mesi invernali. Con un paravento installato intorno alla porta d’ingresso, potrete tenere l’aria fredda fuori, mantenendo l’ambiente più caldo e risparmiando sulle bollette energetiche.

Quali elettrodomestici consumano di più

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In questo periodo stiamo assistendo a un aumento generale dei prezzi e molte famiglie sono preoccupate per le prossime bollette che riceveranno di gas ed energia elettrica, soprattutto in vista dell’inverno.
Utilizziamo ogni giorno l’energia elettrica per svolgere varie attività della nostra vita e sempre più persone si stanno informando su come evitare gli sprechi e ridurre i consumi mensili.
In questo articolo illustriamo quali sono gli elettrodomestici che consumano più energia elettrica.

Come calcolare il consumo degli elettrodomestici

Le unità di misura dell’energia elettrica sono i Watt (W) e i Kilowatt (kW).
Ad un Kilowatt corrispondono 1000 Watt.
Per capire quanto consuma un elettrodomestico basta moltiplicare la sua potenza per il tempo d’uso.
Per esempio, se un dispositivo consuma 1500 Watt l’ora e viene utilizzato per 2 ore, basterà moltiplicare 1500×2= 3000 Watt ovvero 3 kWh.
Il consumo di energia elettrica degli elettrodomestici dipende da alcune variabili ovvero la grandezza dell’apparecchio, la classe energetica e il tempo di utilizzo.
Più le dimensioni dell’elettrodomestico sono elevate, più alti saranno i consumi energetici.

Le classi energetiche

Dal Primo Marzo 2021 sono cambiate le classificazioni energetiche degli elettrodomestici.
L’Unione Europea ha rivisto e modificato le etichette energetiche per renderle più facilmente comprensibili.
Nella nuova etichetta è stato eliminato il simbolo +.
Un elettrodomestico che era classificato A++ consumava meno di uno classificato A+.
Nella nuova etichetta sono state invece introdotte le classi dalla A alla G.
La classe A è la migliore con consumi più bassi, la classe G è la peggiore con consumi più elevati.

Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più

All’interno di ogni abitazione sono presenti moltissimi dispositivi, ma quali sono gli elettrodomestici che consumano più energia elettrica?

  • Il frigorifero è molto grande e rimane in funzione 24 ore al giorno. I suoi consumi incidono in maniera significativa sulla bolletta. Si stima che giornalmente consumi circa 1-2 kW. Piccoli accorgimenti possono aiutarti ad evitare sprechi di energia come verificare che le guarnizioni non siano logore, evitare di aprirlo spesso, posizionarlo lontano da fonti di calore ed evitare di inserire alimenti ancora caldi all’interno.
  • Il condizionatore è tra gli elettrodomestici più energivori. Il consumo dipende dalle dimensioni dell’ambiente da raffreddare, dalla differenza di temperatura tra interno ed esterno e dalla classe energetica dell’apparecchio.
  • Il forno elettrico, se utilizzato ad alte temperature, consuma molta energia. Si stima che in un’ora consumi circa 1 kW. Il consumo però non è costante, è maggiore nei primi 20 venti dall’accensione, durante la fase di riscaldamento. I consumi dipendono oltre che dalla temperatura, anche dal tempo e dal tipo di cottura: il forno ventilato riduce i tempi di cottura e quindi anche i consumi.
  • Anche la lavatrice consuma molta energia ma dipende da quante volte viene utilizzata durante la settimana e dalla temperatura di lavaggio. In media, in un anno consuma circa 150 kWh. Per risparmiare scegli programmi con una temperatura di 30° e imposta la modalità Eco. È anche importante sfruttare la lavatrice a pieno carico.
  • L’asciugatrice è un elettrodomestico molto utile soprattutto nei mesi invernali o durante i periodi piovosi perché in poco tempo permette di asciugare i panni. Per ogni ciclo si consumano circa 2 kWh. Per risparmiare sui consumi è importante scegliere un apparecchio con una classe energetica alta.
    ● La stufa elettrica consuma tra i 1500 e i 2000 Watt. Utilizzala solo quando strettamente necessario e scegli un modello con timer e termostato per ottimizzare i consumi

Attenzione allo stand by

Secondo un recente ricerca europea, è stato evidenziato che lasciare i dispositivi in stand by ha un impatto di circa il 10% sulla bolletta dell’energia elettrica con un’emissione annua di CO2 di circa 19 milioni di tonnellate.
Più l’apparecchiatura è obsoleta e più sarà alto il consumo dello stand by.
Per cercare di ridurre questi consumi potresti utilizzare una ciabatta multipresa con interruttore on off dove attaccare le spine dei diversi dispositivi.
Ti basterà spegnere la ciabatta e tutti i dispositivi di spegneranno senza rimanere in stand by.

La nuova RecardQ8: funzionalità e vantaggi

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uomo donna con smartphone

Il caro carburante mette a dura prova privati, titolari di aziende e liberi professionisti che, quotidianamente, utilizzano auto, moto e scooter per recarsi al lavoro. Per questo Q8 presta attenzione ad esigenze e necessità di ogni cliente continuando ad offrire nuove modalità di supporto per tutti coloro che utilizzano un veicolo a benzina o a diesel. Come? Con RecardQ8, una carta carburante “prepagata e ricaricabile” ricca di funzionalità e vantaggi gestibile anche tramite App dal proprio dispositivo mobile. Vediamo di scoprire di più.

Cos’è e a chi è rivolta RecardQ8

RecardQ8 è una carta carburante prepagata e ricaricabile valida a fini fiscali, rivolta ai titolari di partita IVA (RecardQ8 Business), ed alle aziende che hanno necessità di proporre ai propri dipendenti piani di incentivazione e di welfare aziendale (RecardQ8 Coupon). Si tratta di un sistema di pagamento sicuro, veloce, funzionale e affidabile per cui è sufficiente inserire un PIN rilasciato insieme alla carta per poter rifornire il proprio veicolo, auto o moto che sia, presso una delle circa 3000 stazioni di servizio Q8 e Q8easy ubicate su tutto il territorio nazionale italiano.

Buoni carburante come welfare aziendale

Tra le diverse politiche aziendali, i buoni carburante rappresentano un incentivo molto apprezzato dai dipendenti poiché permette loro di risparmiare su una voce di spesa quotidiana: il carburante, appunto, super o diesel che sia.

I buoni carburante come benefit aziendale sono inoltre oggetto delle ultime politiche finanziarie del Governo, andando a esentare dal fisco le aziende private che decidono di acquistare un importo variabile in buoni carburante da regalare ai propri dipendenti. A tal proposito, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge del 13.01.2023 n. 6 di conversione del DL Aiuti quater, proprio in tema di benefit aziendali e caro carburante. I buoni carburante rappresentano, insomma, un bonus aziendale utile, funzionale e apprezzato da tutti.

Perché scegliere i buoni benzina Welfare Q8

I Q8 Ticketfuel sono uno degli strumenti di pagamento del carburante più convenienti. Si tratta di una soluzione di pagamento flessibile e sicura, spendibile in tutti i distributori Q8 e Q8easy, e può essere richiesta in modalità digitale da qualsiasi tipo di azienda in completa autonomia. Per acquistare i buoni, è sufficiente iscriversi a RecardQ8, caricare il proprio Wallet e acquistare i Q8 Ticketfuel direttamente dal portale web. Inoltre, una volta sottoscritto un contratto RecardQ8, è possibile attivare due diverse fuel card:

  • RecardQ8 Business: una carta carburante ricaricabile e personalizzabile, per i rifornimenti di aziende e titolari di partite IVA che devono utilizzare la fatturazione elettronica.
  • RecardQ8 Coupon: è una carta fisica ricaricabile, cedibile ai dipendenti o anche ai privati di ogni genere, come bonus o regalo aziendale.

Utilizzare i buoni carburante digitali come welfare aziendale rappresenta dunque una soluzione comoda e funzionale per ogni azienda, dalla più piccola alla più strutturata. In primo luogo, perché la presenza della rete di stazioni di servizio Q8 sul tutto il territorio nazionale è davvero ampia e capillare e quindi si ha sempre un punto di rifornimento a portata di mano.

Oltretutto, i buoni carburante digitali Q8 Ticketfuel possono essere personalizzati anche con l’inseriento di loghi, immagini o nominativi di chi li utilizza o del dipendente.

Infine, le carte carburante sono estremamente sicure, affidabili e, per autorizzare ogni operazione di credito, riguardante sia il rifornimento che le transazioni, il cliente viene dotato di un codice personale gestibile dal portale web.

I buoni carburante come incentivo per i dipendenti rappresentano anche e soprattutto un modo comodo e semplice per fidelizzarli e incoraggiarne la produttività.

L’App RecardQ8

L’App RecardQ8 è l’applicazione ideata e realizzata per dispositivi mobili che offre la possibilità di gestire le carte carburante prepagate RecardQ8 in modo semplice e veloce: basta registrarsi a RecardQ8 e attivare gratuitamente un account personale. Tramite l’App RecardQ8 è possibile gestire il proprio conto elettronico, ricaricare le carte carburante che sono state attivate, generare dei codici di pagamento, nonché ricaricare il proprio wallet elettronico.

La ricarica del wallet può essere fatta in modo immediato tramite pagamento in contanti (nelle stazioni Q8 abilitate), oppure in modo digitale tramite App o portale web con la propria carta di credito, tramite PayPal, attraverso bonifico istantaneo e ordinario tramite piattaforma Fabrick oppure tramite bonifico bancario, aspettando i normali giorni di valuta per il trasferimento dell’importo desiderato.

L’App RecardQ8 permette di gestire le carte carburante in totale autonomia assegnando loro il credito, prendendo visione delle transazioni effettuate, visualizzando e scaricando le tue fatture e pagando alla stazione di servizio preferita.

Come diventare criminologo

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In questo articolo scopriremo insieme i passaggi da seguire per intraprendere una professione utile e nel contempo affascinante, quella di criminologo. Addentriamoci nel merito.

In che cosa consiste la criminologia

La criminologia è una disciplina che studia i comportamenti criminali e le cause sottostanti, nonché le risposte sociali e legali a tali attitudini. Comprende l’analisi dei fattori sociali, psicologici e ambientali che possono influire sulla criminalità, nonché l’esplorazione di questioni relative alla prevenzione dei crimini, alla punizione e alla riabilitazione dei delinquenti.

La criminologia si basa su una combinazione di metodologie quali la statistica, la psicologia, l’antropologia, la sociologia e la giurisprudenza per comprendere in maniera approfondita il crimine e le sue cause scatenanti. Il lavoro di un criminologo può includere la ricerca, la formazione, l’applicazione pratica della teoria criminologica oltre alla consulenza a enti pubblici e privati.

I passi per diventare criminologo

Per diventare un criminologo professionista, suggeriamo di intraprendere il seguente percorso.

  1. Ottenere una formazione accademica: è necessario ottenere una Laurea in criminologia o in una materia correlata, come psicologia o sociologia.
  2. Acquisire una adeguata esperienza lavorativa: molti criminologi scelgono di lavorare in aziende o enti governativi per acquisire esperienza e sviluppare competenze specifiche.
  3. Specializzarsi: alcuni criminologi scelgono di specializzarsi in un particolare aspetto della disciplina, come ad esempio la prevenzione dei crimini.
  4. Ottenere una certificazione professionale: alcune organizzazioni offrono certificazioni professionali che possono aumentare le opportunità di lavoro e di carriera.
  5. Impegnarsi in una formazione continua: la criminologia è una disciplina in continuo sviluppo, perciò è importante proseguire negli anni il proprio processo formativo, sviluppando costantemente le proprie competenze.

Quanti anni ci vogliono per diventare criminologo?

La tempistica necessaria per diventare un criminologo può variare in base alla formazione accademica che si sceglie di seguire e all’esperienza lavorativa che si riesce ad acquisire. In media, sono necessari almeno 4-5 anni per completare il percorso universitario in criminologia o in una materia affine. Dopo aver ottenuto la Laurea, per poter esercitare la professione, occorre acquisire esperienza lavorativa e seguire corsi di formazione sul tema.

Dove si trovano le facoltà di criminologia in Italia?

In Italia, le facoltà di criminologia hanno sede in diversi Atenei pubblici e privati. Tra le Università che offrono questo tipo di formazione si annoverano:

  • L’Università degli Studi di Milano;
  • L’Università degli Studi di Bologna;
  • L’Università degli Studi di Firenze;
  • L’Università degli Studi di Padova;
  • Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Il consiglio che ci sentiamo di fornire è di controllare i siti web degli Atenei di proprio interesse per verificare se offrono un Corso di Laurea in criminologia o in una materia correlata.

Quanto guadagna in media un criminologo?

Il salario medio di un criminologo in Italia può variare in base a fattori come la Regione in cui si esercita la professione e la formazione accademica perseguita. In media, un criminologo può guadagnare tra i 25.000 e i 50.000 euro all’anno. Siamo di fronte a un semplice dato indicativo. Sul guadagno annuale incidono anche le capacità del criminologo e la scelta di esercitare il mestiere in maniera autonoma o meno.

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I vantaggi di studiare il tuo master a Roma

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Roma, conosciuta come la “Città Eterna”, ha ben più da offrire ai suoi studenti di un’educazione accademica di prim’ordine. Oltre ai suoi prestigiosi istituti di istruzione superiore, Roma offre un’immersione culturale senza paragoni, unita a una vasta gamma di attività divertenti.

Vediamo insieme quali sono i principali vantaggi di scegliere Roma per il tuo master.

Una lezione di storia a cielo aperto

Studiare un master a Roma significa avere l’opportunità di camminare ogni giorno attraverso secoli di storia. Le lezioni possono estendersi ben oltre l’aula, con visite a decine di luoghi con una notevole valenza storica e culturale. Tra i luoghi da non perdere ci limitiamo a citare:

– Il Colosseo: Uno dei monumenti più iconici dell’antica Roma, questo antico anfiteatro ha ospitato gladiatori e spettacoli per migliaia di spettatori.

– Il Foro Romano: Cuore della vita pubblica dell’antica Roma, è un labirinto di rovine di templi, basiliche e archi trionfali.

– Il Pantheon: Uno dei templi meglio conservati di Roma, è una testimonianza della grandezza architettonica romana.

Città del Vaticano: Anche se tecnicamente uno stato a sé, è a pochi passi dal centro di Roma. Qui, si può visitare la Basilica di San Pietro e gli affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina.

 Un’immersione nell’arte

Roma è un vero e proprio tesoro di arte e cultura, e ospita alcuni dei musei e delle gallerie d’arte più famosi del mondo. Ecco una lista dei 10 principali musei e gallerie d’arte da vedere nella Città Eterna:

  1. Musei Vaticani: Situati all’interno della Città del Vaticano, i Musei Vaticani ospitano una delle più grandi collezioni d’arte al mondo. Tra gli highlight ci sono la Cappella Sistina, con i suoi affreschi di Michelangelo, e le Stanze di Raffaello.
  2. Galleria Borghese: Questa galleria ospita una delle più importanti collezioni private d’arte, con opere di artisti come Caravaggio, Bernini e Canova.
  3. Museo Nazionale Romano: Diviso in diverse sedi, tra cui Palazzo Altemps e Palazzo Massimo, questo museo offre una vasta collezione di antichità romane.
  4. Museo e Galleria Doria Pamphilj: Situato in un palazzo storico nel centro di Roma, ospita una preziosa collezione d’arte che comprende opere di artisti come Velázquez, Tiziano e Caravaggio.
  5. Museo di Roma: Situato in Palazzo Braschi, questo museo offre un’ampia panoramica sulla storia di Roma e sulla sua evoluzione.
  6. MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo: Questo museo d’arte contemporanea, progettato dall’architetto Zaha Hadid, presenta opere di artisti moderni e contemporanei.
  7. Museo di Castel Sant’Angelo: Inizialmente costruito come un mausoleo per l’imperatore Adriano, Castel Sant’Angelo è diventato nel tempo una fortezza e una residenza papale. Ora è un museo che offre una vista panoramica sulla storia di Roma e sul fiume Tevere.
  8. Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (GNAM): Questa galleria ospita una vasta collezione di arte moderna e contemporanea, con opere di artisti come Monet, Van Gogh e Cézanne.
  9. Museo dei Fori Imperiali – Mercati di Traiano: Questo museo offre una panoramica sui Fori Imperiali e sulla vita quotidiana nell’antica Roma.
  10. Centrale Montemartini: Unico nel suo genere, è un museo situato all’interno di una ex centrale elettrica che ospita statue e reperti dell’antica Roma.

Attività di relax e svago

Anche per quanto riguarda relax e svago, Roma, la Città Eterna, non delude.

Cibo e bevande

Dalla pasta fatta in casa alle pizzerie tradizionali e gelaterie, esplorare la cucina romana è un’avventura in sé.

Shopping

Dalle boutique di alta moda di Via Condotti ai mercati vintage di Porta Portese, c’è qualcosa per ogni amante dello shopping.

Eventi e festival

Roma ospita una serie di eventi durante tutto l’anno, dal Film Festival alla Festa di San Giovanni.

Parchi e aree verdi

Villa Borghese, Villa Ada e il Gianicolo offrono spazi verdi per fare pic-nic, jogging o semplicemente rilassarsi sotto il sole romano.

Connessioni internazionali

Con una grande comunità di studenti internazionali e numerosi eventi e conferenze, studiare a Roma permette di creare una rete globale che può essere preziosa per la tua futura carriera.

Roma non è solo una città di studi avanzati, ma anche un luogo dove storia, cultura e divertimento si fondono in un’esperienza unica. Optare per un master a Roma significa scegliere un’educazione che va ben oltre la sala conferenze, arricchendo la tua vita in modi inaspettati.

L’importanza dell’igiene dentale per la salute

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La salute dentale non si limita solo all’aspetto estetico di un sorriso brillante, ma è un indicatore essenziale della salute generale di un individuo.

L’igiene orale è molto più di un semplice atto di pulizia, consente infatti di prevenire malattie, diagnosticare tempestivamente i problemi del cavo orale e garantire una funzionalità ottimale del sistema masticatorio.

L’igiene dentale e il benessere generale

Il nostro corpo è una rete interconnessa. Perturbazioni in un’area possono avere ripercussioni in un’altra. Ad esempio, ricerche hanno dimostrato che infezioni e infiammazioni gengivali non trattate possono aumentare il rischio di malattie cardiache, diabete e complicazioni durante la gravidanza. Queste malattie parodontali possono introdurre batteri nel flusso sanguigno, causando infiammazioni in altre parti del corpo.

La prevenzione attraverso la routine

Una routine quotidiana di igiene orale, che comprenda spazzolatura, uso di filo interdentale e sciacqui, può prevenire la comparsa di carie, gengiviti e altre malattie orali. Queste pratiche rimuovono la placca, una pellicola morbida e appiccicosa di batteri che si forma sui denti e può portare alla carie se non viene rimossa regolarmente.

Macchie nere sui denti

Le macchie nere sui denti sono una preoccupazione estetica per molte persone, ma possono anche essere un campanello d’allarme di problemi sottostanti. Queste macchie possono derivare da vari fattori come alimentazione, fumo, assunzione di certi farmaci o la presenza di batteri specifici che producono pigmenti scuri.

Alcune macchie nere possono essere segno di carie dentale in stadi avanzati, dove il deterioramento del dente ha raggiunto un punto in cui i minerali sono stati erosi, lasciando una cavità scura o una macchia. Pertanto, la presenza di tali macchie sui denti non dovrebbe mai essere ignorata e dovrebbe essere discussa con un dentista.

Visite regolari dal dentista

Oltre alla routine quotidiana, è fondamentale visitare regolarmente il dentista per controlli e pulizie professionali. Durante queste visite, il dentista può rilevare precocemente problemi come carie, malattie gengivali e altri disturbi orali, assicurando un trattamento tempestivo e prevenendo complicazioni future. Anche la pulizia professionale è essenziale perché rimuove il tartaro, che è la placca indurita che non può essere eliminata con la semplice spazzolatura.

Perché non è consigliabile la rimozione del tartaro “fai da te”

Mentre la cura dell’igiene orale tramite spazzolino e filo interdentale è fondamentale e può essere eseguita in autonomia, cercare di rimuovere il tartaro con il “fai da te” può presentare diversi rischi tra cui segnaliamo:

  • Danni allo smalto dei denti: gli strumenti utilizzati in modo improprio possono graffiare o danneggiare lo smalto dei denti, rendendoli più vulnerabili alle carie e alle sensibilità.
  • Rischio di ferite: se non si hanno le competenze per usare gli strumenti per rimuovere il tartaro in modo professionale, si corre il rischio di ferirsi le gengive, la lingua o la guancia, causando sanguinamento, infezioni o ulteriori complicazioni.
  • Rimozione incompleta: la rimozione fai da te non sarà mai efficace come quella professionale: il tartaro è duro e aderisce saldamente ai denti. Senza la giusta tecnica potreste non riuscire a rimuoverlo completamente, lasciando dietro di sé aree che possono diventare focolai di infezione.
  • Infezioni e malattie: se gli strumenti utilizzati non sono sterilizzati adeguatamente, possono introdurre batteri e germi nella bocca, aumentando il rischio di infezioni gengivali e altre malattie orali.
  • Diagnosi mancata: un professionista durante una pulizia dentale può identificare precocemente segni di problemi dentali come carie, malattie gengivali e altre condizioni. Tentando di fare da soli, potreste non riconoscere questi segni e perdere un’opportunità preziosa per una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo.

La dieta e l’igiene dentale

Ciò che mangiamo ha un impatto diretto sulla nostra salute dentale. Alimenti e bevande ricchi di zuccheri possono promuovere la crescita batterica e, se non vengono rimossi tempestivamente, possono portare alla carie. Allo stesso modo, bevande acide come succhi di frutta e soda possono erodere lo smalto dei denti, rendendoli più vulnerabili a macchie e carie. Una dieta equilibrata con un adeguato apporto di calcio e vitamina D può aiutare a mantenere denti e gengive forti.

La salute orale va quindi ben al di là del desiderio di avere un sorriso attraente. Si tratta di un elemento fondamentale per il benessere generale.

Ignorare l’igiene dentale può portare a complicazioni che vanno oltre la bocca, influenzando altri sistemi e organi del corpo.

Attraverso semplici routine quotidiane, una dieta equilibrata e visite regolari dal dentista, possiamo garantire non solo una bocca sana, ma anche un corpo sano. E, nel caso si notino anomalie come macchie nere sui denti, è fondamentale agire tempestivamente, riconoscendo il potenziale segnale di allarme e consultando un professionista.

Fine del mercato tutelato: cosa significa e cosa implica

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La fine del mercato tutelato per il gas e l’energia elettrica è vicina. Già dal prossimo anno, come da accordi con il Governo, le autorità di regolamentazione del mercato di gas e luce elimineranno la loro presenza e il loro intervento dando vita, di fatto, alla liberalizzazione del mercato. Ciò implica

l’apertura del settore energetico alla concorrenza e, mentre fino ad ora il Governo poteva avere un ruolo dominante nel fissare i prezzi e nel regolare l’accesso all’energia elettrica e al gas, con la fine del mercato tutelato, le imprese energetiche private potranno competere per offrire servizi più o meno convenienti ai consumatori che si troveranno davanti ad una maggiore varietà di offerte, tariffe competitive e servizi personalizzati, scegliendo così ciò che meglio si adatta alle loro esigenze. Vediamo quindi quando si passa al mercato libero e tutti i consigli utili per i consumatori.

Come e quando avverrà il termine del mercato tutelato di gas ed energia elettrica

Con l’entrata in vigore della Delibera 100/2023/R/com, emanata dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, il Servizio di Tutela Gas terminerà ufficialmente il 31 dicembre 2023. A partire da gennaio 2024, quindi, tutte le relative condizioni economiche e di fornitura gas non potranno più essere applicate.

Con la fine del mercato tutelato, si assisterà ad un vero e proprio cambiamento che interesserà, in particolare, soltanto chi ancora non ha fatto l’ingresso nel mercato libero. I cambiamenti non saranno uguali per tutti e saranno leggermente diversi se si tratta di fornitura di energia elettrica o di fornitura di gas.

I consumatori domestici che sono già passati al mercato libero avranno, nelle ultime bollette del 2023, una panoramica completa delle nuove condizioni di fornitura, sulla rimozione della tutela, sull’area tariffe mercato libero e sulle offerte da scegliere.

L’inizio del nuovo anno darà anche inizio a nuove condizioni di fornitura, differenziate tra clienti identificati come vulnerabili e non vulnerabili.

Negli ultimi giorni il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin e la viceministra dell’Ambiente Vannia Gavia hanno dichiarato che il governo sta lavorando a una nuova proroga della fine del mercato tutelato, accogliendo così le istanze di alcune associazioni di consumatori che avevano chiesto più tempo per tutelare i consumatori. L’obiettivo sarebbe quello di fornire informazioni più accurate e di assicurare un percorso più semplice e immediato per completare il passaggio.

Chi sono i clienti vulnerabili all’interno del passaggio al mercato libero

Vengono definiti clienti vulnerabili, tutti i clienti domestici che rientrano in queste condizioni:

  • Chi ha un’età superiore ai 75 anni
  • Chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate
  • Chi si trova in gravi condizioni di salute che richiedono l’utilizzo di apparecchiature salvavita alimentate dall’energia elettrica o i soggetti presso i quali sono presenti persone che versano in tali condizioni
  • Chi è un soggetto con disabilità ai sensi della legge 104/92
  • Chi risiede in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi
  • Chi risiede in un’isola minore non interconnessa

Per tutti i cosiddetti clienti vulnerabili non è previsto alcun cambiamento e il mercato tutelato continuerà a funzionare con lo stesso fornitore e con le stesse condizioni economiche.

Tutti gli altri clienti definiti invece “non vulnerabili”, perché appunto non rientrano in una delle condizioni sopraelencate, avranno davanti due scelte: la prima è quella di passare direttamente al mercato libero prima del 10 gennaio 2024 sottoscrivendo una delle offerte proposte dai fornitori privati, la seconda è quella di aspettare il passaggio automatico al Servizio a Tutele Graduali, un sistema che garantirà la continuità della fornitura con uno specifico fornitore e con delle specifiche condizioni economiche fino a quando, entro tre anni, si dovrà obbligatoriamente scegliere uno dei fornitori del mercato libero. Tutto ciò almeno per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica e non del gas per il quale sono previste altre disposizioni.

Come gli operatori del settore energetico si preparano al cambiamento

Gli operatori del settore energetico si preparano al passaggio al mercato libero fornendo ai consumatori tutte le informazioni e i suggerimenti utili per dare loro quanta più trasparenza possibile. Ad esempio, Plenitude offre la possibilità, a tutti i clienti, di scegliere di passare al mercato libero sottoscrivendo una delle offerte presenti nel portale ufficiale dell’azienda o chiamando il Servizio Clienti al numero indicato o, in alternativa, recandosi in uno dei punti vendita di riferimento.

È fondamentale, per gli operatori del settore energetico, poter offrire ai consumatori la possibilità di confrontare le offerte del mercato libero in modo da dare loro una scelta che prima di ora non hanno mai avuto.

Ciò che è importante infatti comprendere è che, da gennaio 2024, l’importanza dei servizi di tutela non viene diminuita, ma semplicemente trasformata per adattarsi al nuovo panorama del mercato libero di luce e gas.

In sintesi, la fine del mercato tutelato dell’energia elettrica e del gas implica la liberalizzazione del settore, dando ai consumatori la possibilità di scegliere tra diversi fornitori e promuovendo la concorrenza. Tuttavia, potrà anche comportare una maggiore volatilità dei prezzi e richiederà regole adeguate finalizzate a proteggere i consumatori. Gli ultimi mesi dell’anno saranno fondamentali per fornire quante più informazioni possibili ai consumatori che le richiederanno in modo da permettere loro di effettuare il passaggio con estrema trasparenza, su tariffe, consumi esistenti e proposte di nuove offerte. L’obiettivo principale è sicuramente quello di creare un mercato più efficiente ed equo per tutti.