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Settore automotive: acquisto o noleggio auto, cosa scegliere?

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Il noleggio auto a lungo termine è un settore in forte crescita in Italia negli ultimi anni, in grado di trainare l’industria automotive e guidare la transizione verso la mobilità sostenibile.

L’aumento più significativo è avvenuto nell’ambito del noleggio a lungo termine per privati, una formula alternativa all’acquisto sempre più gettonata anche da parte di chi non possiede una partita IVA e usa l’automobile soprattutto per motivi personali.

Secondo i dati dell’Osservatorio UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), dopo un aumento del 12,8% nel 2022, il numero di contratti stipulati dagli utilizzatori privati è cresciuto del 5,7% anche nel primo semestre 2023, confermando l’andamento positivo.

A livello complessivo, invece, considerando anche i contratti sottoscritti da professionisti e società, il noleggio a lungo termine ha ottenuto un aumento del 15,8% nel 2022 rispetto all’anno precedente e una crescita del 21,3% nel periodo gennaio/giugno 2023.

Il noleggio, d’altronde, assicura numerosi vantaggi, come la possibilità di guidare un’auto sempre nuova e aggiornata in termini di tecnologie, efficienza e sicurezza. Un aspetto invece più dibattuto è la convenienza economica tra il noleggio e l’acquisto dell’auto, una questione che genera spesso molti dubbi, soprattutto da parte dei privati.

Uno studio di Facile.it mostra la convenienza del noleggio rispetto all’acquisto

A fare chiarezza sul risparmio economico che il noleggio è in grado di fornire rispetto all’acquisto di una vettura è uno studio di Facile.it. Si tratta di uno dei principali siti italiani per la comparazione delle tariffe, che aiuta a capire quali siano le offerte per il noleggio a lungo termine più convenienti per privati e partiva IVA.

In particolare, lo studio ha analizzato il costo del noleggio e dell’acquisto finanziato di una Jeep Avenger, la nuova vettura a benzina lanciata dalla casa automobilistica del gruppo Stellantis.

Secondo l’analisi, con il noleggio a lungo termine è possibile risparmiare 6.846 euro, considerando un arco temperale di 4 anni: un vantaggio economico considerevole per chi desidera ottimizzare i costi legati alla mobilità.

Nel dettaglio, noleggiare una Jeep Avenger per 48 mesi costa 18.632 euro, un valore che comprende un anticipo iniziale di 5.000 euro e un canone mensile di 284 euro che include la manutenzione, l’assicurazione RCA, la revisione, la polizza per i danni al veicolo e il tagliando.

Al contrario, optando per l’acquisto con finanziamento della Jeep Avenger in 47 mesi si spendono 25.478 euro. Questo valore comprende un anticipo iniziale di 8.171 euro, una rata mensile di 199 euro e i costi da sostenere per i tagliandi, la revisione e le coperture assicurative: spese che, nel caso del noleggio, sono già incluse nel canone.

Un altro vantaggio del noleggio a lungo termine è costituito dall’assenza della maxi rata finale, infatti l’auto è di proprietà della compagnia e al termine del contratto la vettura va restituita senza pagare nulla – mentre nel caso dell’acquisto finanziato di una Jeep Avenger è necessario versare 13.870 euro.

Anche considerando la possibilità di rivendere la Jeep Avenger dopo 4 anni, il valore di mercato non consente di recuperare una somma tale da rendere l’acquisto finanziato più conveniente del noleggio.

Questo servizio, quindi, si dimostra estremamente comodo, pratico e conveniente, poiché tutti gli adempimenti e costi aggiuntivi sono a carico del noleggiatore, a eccezione del bollo auto che va pagato dall’utilizzatore del veicolo.

Acquisto o noleggio dell’auto: tutti i fattori da valutare

Naturalmente, nella scelta tra l’acquisto e il noleggio a lungo termine di un’automobile bisogna valutare molti fattori e considerare anche le proprie esigenze personali.

Questa formula, infatti, risulta particolarmente vantaggiosa quando si desidera cambiare spesso il veicolo, in caso di scelta di una vettura elettrica alimentata a batteria o quando si percorrono molti chilometri con l’auto durante l’anno.

Bisogna poi tenere conto di altri aspetti, come la certezza della spesa garantita dal noleggio a lungo termine, la comodità di delegare la gestione della vettura alla società di autonoleggio e la possibilità di personalizzare il contratto scegliendo la durata, i servizi inclusi e il chilometraggio compreso.

Nel caso del noleggio di auto aziendali la convenienza di questa formula è ancora più marcata, infatti grazie a una serie di vantaggi fiscali importanti è possibile beneficiare di detrazioni IVA fino al 100% e deduzioni dei costi di noleggio che possono arrivare anch’esse fino al 100% del valore sostenuto.

Prodotti per il benessere: Molton Brown tra i brand più apprezzati

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Tra i profumi e i prodotti beauty di nicchia Molton Brown si conferma uno dei brand più richiesti e apprezzati del settore. Gli articoli del marchio britannico sono diventati dei veri best buy per gli appassionati dei prodotti di qualità, con una proposta unica sul mercato per chi non desidera acquistare i soliti profumi o i classici prodotti per il benessere.

Nato nel 1971 a South Molton Street, a Londra, Molton Brown realizza prodotti Made in England con la massima attenzione alla qualità, dalla selezione dei migliori ingredienti alla ricerca di fragranze originali e perfettamente armonizzate in grado di stimolare tutti i sensi.

I prodotti a marca Molton Brown sono anche approvati da Sua Maestà, infatti dal 2012 sono insigniti del prestigioso riconoscimento Royal Warrant concesso dalla Regina Elisabetta II.

Per esplorare la vera tradizione londinese è possibile acquistare online Molton Brown sul sito di 50 ml, uno spazio digitale interamente dedicato ai prodotti di nicchia, dai profumi alla cosmetica.

Su portale di 50 ml è disponibile una selezione dei migliori prodotti firmati molton brown, dai gel corpo detergenti ai saponi solidi ecosostenibili, fino ai profumi esclusivi della boutique inglese.

Tutti gli articoli sono confezionati con cura e attenzione da un team giovane e appassionato, ricevendo anche un campione gratuito e usufruendo di un’esperienza d’acquisto sicura, semplice e veloce.

Molton Brown: la boutique londinese non propone i soliti profumi

I profumi Molton Brown sono delle concentrazioni di fragranze eccezionali, realizzate per assicurare una lunga durata e garantire un’esperienza sensoriale completa.

I prodotti del band londinese offrono un lusso profumato, con la possibilità di scegliere tra un eau de toilette per chi desidera una nuvola di profumo più leggera e meno persistente, una fragranza più delicata a base di acqua e oli profumati ideale per le pelli delicate, oppure un eau de parfum per un profumo più persistente con note olfattive più durevoli.

Un prodotto molto apprezzato della boutique inglese è il profumo cuoiato unisex Molton Brown Russian Leather Eau De Parfum, adatto a uomini e donne con una fragranza raffinata e selvaggia a base di pino siberiano e ambra nera, con l’incontro tra il vetiver e il geranio che evoca un’atmosfera legnosa e lussuosa.

Un altro prodotto particolarmente gettonato è il profumo marino unisex Molton Brown Coastal Cypress & Sea Fennel Eau de Parfum, caratterizzato da una radiosità fresca con un’apertura contraddistinta dal profumo aromatico delle foglie di fico e dello zenzero e un finale di cipresso e gelsomino.

Un profumo da uomo molto richiesto è Molton Brown Re-Charge Black Pepper Eau de Parfum, un profumo legnoso con la freschezza del bergamotto e della lavanda unita a un cuore di pepe nero e rosa con un’infusione di vetiver verde terroso nella base.

I profumi Molton Brown non sono curati soltanto nella composizione ma anche nella forma estetica, infatti sono proposti con un’elegante flacone in vetro arricchito da un tappo unico in resina, caratteristiche che rendono ogni prodotto un vero pezzo da collezione esclusivo.

La cura del corpo esperienziale con i prodotti beauty Molton Brown

Molton Brown non produce soltanto profumi ma anche prodotti di nicchia per il benessere e la cura della persona.

Nel catalogo del brand inglese ci sono anche prodotti premiati come il gel da bagno e doccia al cipresso blu e al finocchio marino, con una nota aromatica rinfrescante leggermente speziata, una fragranza ideata da Carla Chabert figlia del famoso mastro profumiere Jacques Chabert.

Un prodotto adatto a tutti i tipi di pelle è invece il gel detergente da uomo Re-Charge Black Pepper Bath & Shower Gel, con una composizione rinvigorente a base di zenzero, vetiver e pepe nero.

Un detergente unisex è invece il gel corpo detergente Molton Brown Orange & Bergamot Bath & Shower Gel, capace di regalare un’esperienza sensoriale attraverso una fragranza iconica del marchio londinese, a base di arancia di Siviglia, bergamotto e neroli.

Molton Brown propone anche prodotti di nicchia per la cura dei capelli, come lo shampoo ristrutturante per tutti i tipi di capelli Indian Cress Purifying Shampoo, un prodotto unico sul mercato con una composizione arricchita con estratto di crescione indiano e aromi di gelsomino, caprifoglio e legno di sandalo.

Nella linea di prodotti per la cura del corpo e dei capelli Molton Brown ci sono prodotti detergenti, idratanti, multi-funzione, nutritivi, idratanti, esfolianti, deodoranti e volumizzanti, comprese formulazioni specifiche per pelle grasse e secche o capelli deboli, delicati, tinti o grassi.

Ma il vero tratto distintivo è nelle esclusive famiglie olfattive dei prodotti Molton Brown, con esperienze sensoriali fiorite, legnose, agrumate, orientali, speziate, aromatiche, neutre, cuoiate, marine, muschiate e fruttate per soddisfare ogni esigenza degli uomini e delle donne.

Rigenerazione urbana: Milano punta su modelli abitativi sani e sostenibili

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Secondo un sondaggio Ipsos, il 46% degli italiani è pronto a cambiare stile di vita e ridurre il proprio impatto ambientale, modificando le proprie abitudini per vivere in modo più sostenibile.

La crescente attenzione nei confronti della sostenibilità da parte della popolazione sta influenzando anche le decisioni politiche, con molte amministrazioni pubbliche che stanno puntando su strategie di sviluppo sostenibile orientate a migliorare la qualità di vita dei cittadini.

Tra queste c’è la città di Milano, protagonista di un processo di rigenerazione urbana incentrato sui modelli abitativi sani e sostenibili.

Dalla riduzione delle emissioni alla riqualificazione del verde urbano, dal potenziamento dei servizi a una maggiore attenzione al benessere della popolazione, Milano punta a diventare una città più green, inclusiva e salutare per le persone che ci vivono e ci lavorano, attraverso modelli di smart city, wellbeing city e health city.

UpTown Milano, MIND e Merlata Bloom: il modello abitativo centrato sulla sostenibilità

Uno dei progetti più importanti e innovativi del capoluogo lombardo è quello che sta interessando il quadrante nord ovest di Milano, un’area strategica dove si sta realizzando il progetto integrato di UpTown Milano, MIND e Merlata Bloom.

L’obiettivo è sfruttare le sinergie tra EuroMilano, Arexpo, LendLease e Nhood per promuovere una visione condivisa di rigenerazione urbana, finalizzata alla trasformazione di Milano in una wellbeing city, una città sostenibile e orientata al progresso che valorizza e tutela il benessere dei suoi abitanti.

Nel dettaglio, uptown milano è il progetto che sta portando in città un ecosistema abitativo green e human-centered. Il distretto del benessere comprendere una serie di moderni complessi residenziali immersi in un parco pubblico urbano, con tanti servizi integrati per semplificare il lavoro, lo studio e la vita privata.

L’ultimo building è Inspire UpTown, la nuova residenza che offre l’ecosistema di amenities più ricco e completo di tutta Milano, tra cui un giardino d’inverno, una piscina coperta da 20 metri e un’area wellness con quattro spa.

La rigenerazione urbana del quadrante nord ovest di Milano comprende anche il MIND (Milano Innovation District), un grande laboratorio vivente che include l’ospedale IRCCS Galeazzi, lo Human Technopole sulle Scienze della Vita, il futuro Campus scientifico dell’Università di Milano e l’hub sociale di Fondazione Triulza.

Queste realtà ospitano anche aziende private, uffici innovativi, acceleratori di startup e luoghi di promozione della creatività. L’obiettivo è realizzare un distretto a misura di persona, un ecosistema contemporaneo integrato di servizi per il progresso e il benessere della popolazione.

Il terzo progetto che sta trasformando questa zona di Milano è Merlata Bloom, un mix unico di tecnologia, commercio, business, residenze e verde per il primo urban smart district di Milano.

Il progetto prevede oltre 10.000 mq per l’intrattenimento e la cultura, 20.000 mq di Sky Garden, oltre 150 spazi per lo shopping esperienziale e 40 food concept. Insieme UpTown, MIND e Merlata Bloom stanno rendendo il quadrante nord ovest di Milano il luogo più innovativo d’Italia, ma anche uno dei progetti di rigenerazione urbana più affascinanti e importanti d’Europa.

Milano diventerà una green, wellbeing ed health city

 

Tra i progetti che mirano a rendere Milano una città più salubre e sostenibile c’è anche la nuova iniziativa del Comune previste dal Piano Aria e Clima di Milano.

In particolare, l’amministrazione pubblica si è impegnata in un vasto intervento di depavimentazione, per recuperare parte del suolo perso negli anni a causa della cementificazione e riqualificare queste aree in zone verdi. Si tratta nel complesso di circa 6.000 mq di asfalto che diventeranno delle aree verdi, con i primi interventi previsti nelle zone di via Toce, viale Giovanni da Cermenate e piazza Imperatore Tito.

Il Comune di Milano eliminerà alcune aree asfaltate destinate all’uso pedonale e alla sosta dei veicoli, mettendo a disposizione dei cittadini più verde urbano per migliorare la qualità dell’aria e il benessere delle persone.

Altre iniziative sono legate invece al welfare sociale, come previsto dal piano di sviluppo comunale 2021-2023, per rendere Milano una città più giusta ed equa intercettando i nuovi bisogni delle persone. La direzione dunque è quella di trasformare la città in una smart, wellbeing e health city, allineando Milano agli standard europei delle più importanti città internazionali del mondo.

Giocare a golf: uno sport tra divertimento e natura

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Il golf è la disciplina dell’anno, appassiona uomini e donne di ogni età ed è persino un elisir di lunga vita.

La tendenza fitness della bella stagione è chiara, anzi chiarissima: il golf, lo sport più praticato dell’anno. In realtà, la sua popolarità è in costante crescita già dall’anno scorso, quando, dopo lunghi mesi di lockdown, quarantene e isolamenti vari, abbiamo tutti risentito del mancato contatto con l’ambiente esterno e la natura.

A confermare il successo crescente di questa bellissima disciplina è anche la Federazione Italiana Golf, che ha visto i tesserati superare nel 2021 quota 92mila, circa il 6% in più rispetto al 2020. Eppure, è risaputo che intorno a questo sport vi siano parecchi pregiudizi, molti dei quali assolutamente inverosimili.

Si pensa che sia un’attività elitaria, molto costosa, più adatta agli anziani che ai giovani e c’è chi sostiene, addirittura, che non si possa nemmeno definire uno sport. Forse quindi, vi stupirete quando scoprirete che per iniziare servono 14 mazze dal costo medio di 150 euro (tutte insieme). Tra l’altro, la Federazione Italiana Golf propone pacchetti orari di lezioni a prezzi molto competitivi. E per finire, accanto ai circoli di golf più esclusivi, ne esistono altrettanti meno lussuosi, la cui iscrizione non costa più di mille euro l’anno. Non ci resta che andare alla scoperta dei tanti motivi per cui vale la pena avvicinarsi all’idea di giocare a golf.

Giocare a golf: vantaggi per i neofiti

Uno dei principali vantaggi, naturalmente, è che il golf si pratica all’aria aperta, circondati a volte da paesaggi mozzafiato, laghetti disseminati sui percorsi e natura incontaminata. Oltre ai numerosi benefici fisici, inoltre, esistono anche quelli mentali: per colpire correttamente la pallina è necessaria una grande concentrazione, che facilità la perdita dei pensieri ansiogeni e stressanti.

Ecco dunque un motivo in più per cui il golf è definito rilassante da chi lo pratica ed è perfetto sia per chi desidera concentrarsi sulla propria interiorità (si può giocare anche da soli) sia per chi è propenso alla socializzazione. Esperti e meno esperti, infatti, possono giocare insieme grazie ai cosiddetti handicap, ovvero quei vantaggi di gioco garantiti ai principianti per poter gareggiare contro i maestri della disciplina. Ad esempio: se bisogna raggiungere la buca in soli tre colpi, il giocatore inesperto potrà avvalersi dell’handicap grazie al quale gli saranno permessi sei colpi (tre in più).

Il golf allunga la vita?

Alcuni scienziati del Karolinska Institute (Svezia) hanno di recente condotto uno studio, esaminando circa 300.000 giocatori di golf e scoprendo che, rispetto ai loro coetanei non golfisti, presentavano un rischio di morte inferiore del 40 per cento. Il dato corrisponde ad un aumento di cinque anni dell’aspettativa di vita…non male vero? In effetti, ad ogni partita, si cammina per quattro o cinque ore di fila, su una distanza di almeno cinque o sei chilometri. Si riducono i livelli di colesterolo, migliorando il controllo di glicemia e salute del cuore. Per giocare bene a golf, non ci si può improvvisare e l’allenamento è una componente fondamentale.

Il suo movimento cardine, ossia lo swing, necessità di grande coordinazione e forza, affinché la palla venga colpita con precisione. I movimenti che si effettuano non sono da sottovalutare.

Lo stretching, per esempio, è imprescindibile, poiché serve ad allungare i muscoli e prepararli alla rotazione che avviene durante il colpo. Certamente il golf contribuisce in maniera importante ad essere coordinati e flessibili. Rilassando la mente, il golf permette di rafforzare la pazienza. In egual modo, però, si impara anche che le sconfitte servono per migliorare noi stessi. A tal proposito, una conseguenza diretta è l’autostima oltre alla consapevolezza che i risultati si raggiungono solo attraverso un costante lavoro quotidiano con tanta fatica e impegno. Tutto questo, ci aiuterà a crescere e a vivere più a lungo.

Esplorare l’isola d’Elba: un viaggio tra spiagge incontaminate e acque turchesi

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Quando si parla di vacanze estive è impossibile non pensarsi distesi su una meravigliosa spiaggia dorata a godersi il mare e il sole. Per noi italiani poter trascorrere giornate del genere all’insegna del relax più totale è un gioco da ragazzi: tutto lo Stivale, infatti, vanta coste e litorali straordinari, e il mare che lo bagna è praticamente costellato da incantevoli isole che completano l’eccezionale quadretto. Tra queste, non si può non parlare dell’Isola d’Elba, un piccolo angolo di paradiso nel Mediterraneo che spicca tra le altre preziose gemme dell’Arcipelago Toscano.

Vacanza a Isola d’Elba: dove il mare è più bello che mai

Pianificare una vacanza a isola d’Elba è sempre una buona idea, ma scegliere di visitarla d’estate consente di godersi a 360° l’atmosfera unica che aleggia su questo piccolo fazzoletto di terra. Con i suoi ben 147 chilometri di costa e le sue oltre 150 insenature, non si può che considerare l’Elba come uno dei luoghi must da raggiungere da chi ama il mare e la natura.

Se si è dunque alla ricerca di una meta dove trascorrere le ferie in spiaggia, quest’isola non potrebbe che essere la scelta ideale. E questo sia che si decida di partire ad agosto, in alta stagione, sia che si voglia visitare isola d’Elba a settembre. Organizzare il viaggio, in fondo, è facile: basta scegliere tra tutti gli appartamenti per l’isola d’Elba su easyelba.com quello più adatto alle proprie esigenze, preparare le valigie, e partire.

Le spiagge più belle dell’isola d’Elba

Isola d’Elba, inutile dirlo, è rinomata e molto amata dai turisti per la sua natura selvaggia, ma anche e soprattutto per le sue meravigliose spiagge che alternano tratti di sabbia fine, scogliere, arenili di ghiaia e calette dal fascino unico. Insomma, qualsiasi tipologia di viaggiatore troverà qui il suo luogo ideale dove stendersi e rilassarsi in riva al mare. In particolare, sono cinque le spiagge più belle dell’Isola d’Elba, quelle che non ci si può perdere per nessuna ragione al mondo durante una vacanza qui.

Spiaggia della Biodola

É considerata forse la spiaggia più famosa di Isola d’Elba ed è molto apprezzata da chi viaggia in famiglia e con bambini piccoli al seguito. Si tratta di una lunga distesa di circa 560 metri, caratterizzata da morbida sabbia dorata che corre incontro a un mare particolarmente azzurro e dai bassi fondali. A fare da sfondo a questo piccolo e incantevole scorcio è la vegetazione tipica della macchia mediterranea che, con i suoi colori, crea un suggestivo contrasto con le mille sfumature blu del mare.

Spiaggia di Marina di Campo

Con i suoi 1,4 chilometri di lunghezza, Marina di Campo è la spiaggia più grande dell’Elba. Il suo scenario è tra i più interessanti: un’antica torre d’avvistamento e una pineta dominano alle sue spalle, mentre all’orizzonte si può scorgere l’Isola di Montecristo. Qui si alternano tratti di spiaggia libera ad altri serviti dagli stabilimenti balneari dove i bagnanti possono trovare ogni comfort. Si tratta di una spiaggia raggiungibile comodamente anche a piedi dal centro del paese, e per questo molto frequentata.

Spiaggia di Lacona

Dopo Marina di Campo, quella di Lacona è la seconda più grande spiaggia dell’isola. Si snoda infatti per poco più di un chilometro ed è incastonata tra Capo Fonza e Capo Stella. Si tratta di una spiaggia piuttosto comoda e per questo tra le più gettonate. Qui si trovano numerosi servizi pensati anche per i bambini e i giovani, e fanno fermata anche i mezzi pubblici. É uno dei pochi posti dove i bagnanti possono trovare spazi all’ombra dove riposare o mangiare: infatti a ridosso della spiaggia c’è una bellissima pineta che costeggia quasi tutto il litorale.

Spiaggia di Sansone

Se quella di Marina di Campo è la spiaggia più ampia di Isola d’Elba, quella di Sansone è invece di sicuro la più suggestiva. Si tratta di una lingua di ciottoli bianchissimi lunga circa 300 metri che si snoda tra alte falesie altrettanto bianche. Il mare qui è chiaro e cristallino ed è molto amato da tutti gli appassionati di snorkeling e di sport d’acqua come sup e canoa.

Spiaggia di Fetovaia

A 10 chilometri da Marina di Campo, si trova infine la spiaggia di Fetovaia, tra le più affollate nei periodi di alta stagione. La sua bellissima sabbia bianca e fine, il mare turchese quasi caraibico e il contesto naturale nel quale si trova, infatti, la rendono una delle più gettonate. Lungo i suoi 200 metri si trovano sia zone libere sia aree attrezzate dove noleggiare lettini, ombrelloni e canoe.

Cosa sono i massimali dell’assicurazione

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Oltre ad essere obbligatoria per legge, l’assicurazione auto è un contratto stipulato tra l’azienda assicuratrice e il proprietario di un veicolo a motore che offre una protezione finanziaria, variabile in base alla copertura scelta, in caso di danni dovuti ad incidenti stradali, furto o altri imprevisti a cose o persone.

L’assicurazione può coprire infatti sia le persone che i veicoli coinvolti in sinistri ed eventi inattesi, a seconda delle specifiche della polizza. A seconda delle necessità è possibile includere, all’interno della polizza assicurativa, diversi tipi di copertura che includono svariati tipi di massimali, variabili in base alla rata annuale o semestrale che si sottoscrive.

Vediamo di capire meglio quali sono i tipi di copertura assicurativa più comuni e cosa sono i massimali dell’assicurazione.

Assicurazione auto: le tipologie di copertura

Nella stipula di un contratto di assicurazione, le tipologie di copertura assicurativa più comuni che vengono incluse nella polizza sono:

  • Responsabilità civile: è la copertura base e obbligatoria per legge che copre i danni causati ad altre persone o veicoli coinvolti in un incidente stradale.
  • Collisione: è la copertura che copre i danni al veicolo assicurato causati da una collisione con un altro veicolo o con un oggetto di qualunque natura presente in strada.
  • Furto e incendio: si tratta della copertura finanziaria di danni o di perdita del veicolo in seguito a furto, incendio o tentato furto.
  • Infortuni al conducente: è la copertura per lesioni personali subite dal conducente assicurato in seguito a un incidente.
  • Infortuni ai passeggeri: è la copertura relativa a lesioni personali subite dai passeggeri del veicolo assicurato in seguito a un sinistro.
  • Kasko: si tratta della copertura assicurativa più completa che include la responsabilità civile, la collisione e il furto/incendio e quindi offre una protezione più estesa al veicolo dell’assicurato.

I massimali dell’assicurazione: cosa sono e cosa includono

I massimali dell’assicurazione rappresentano i limiti di copertura finanziaria offerti dalla compagnia assicurativa all’interno della polizza e non sono altro che la massima quantità di denaro che l’assicurazione risarcirà per ciascun tipo di copertura in caso di incidente o evento imprevisto. I massimali sono definiti in termini di importo massimo per sinistro o in termini di importo massimo per periodo assicurativo.

I massimali dell’assicurazione possono includere:

  • Massimale per responsabilità civile per persona, ovvero la massima quantità di denaro che l’assicurazione risarcirà per lesioni o danni causati a una singola persona nel caso in cui il conducente assicurato sia responsabile dell’incidente.
  • Massimale per responsabilità civile per sinistro, ovvero la massima quantità di denaro che l’assicurazione pagherà per lesioni o danni causati a tutte le persone coinvolte in un unico incidente in cui il conducente assicurato è responsabile.
  • Massimale per copertura collisione o furto/incendio, ovvero la massima quantità di denaro che l’assicurazione pagherà per riparare o sostituire il veicolo assicurato in caso di incidente o furto/incendio, a seconda della copertura inclusa nella polizza.
  • Massimale per copertura infortuni al conducente o ai passeggeri, ovvero la massima quantità di denaro che l’assicurazione pagherà per le spese mediche e le lesioni personali subite dal conducente assicurato o dai passeggeri del veicolo coinvolto in un incidente.

I massimali sono in sostanza la parte più importante di una polizza assicurativa perché influiscono sulla protezione effettiva fornita dall’assicurazione al contraente della polizza. A seconda delle esigenze personali, è possibile personalizzare i massimali dell’assicurazione per beneficiare di una copertura più completa o per avere una maggiore protezione finanziaria.

Le tariffe di una polizza assicurativa: preventivi online

Le tariffe di un’assicurazione per un veicolo a motore possono variare in base a diversi fattori, come l’età del conducente, l’esperienza di guida, il tipo di veicolo, la cilindrata del veicolo, la zona in cui si guida e la storia di guida dell’assicurato.

Prima di scegliere un’assicurazione auto, è consigliabile confrontare diverse compagnie assicurative e valutare attentamente le coperture offerte, i premi e le esclusioni per ottenere la migliore protezione assicurativa in base alle proprie esigenze.

È importante confrontare le varie coperture disponibili, le tariffe per ognuna e i massimali previsti per ogni tipologia di copertura in modo da scegliere la tipologia di assicurazione auto più adatta alle proprie esigenze.

Per avere maggiore sicurezza, è opportuno affidarsi a un’assicurazione trasparente e sicura: per fare un esempio, Zurich Connect è una delle più note assicurazioni online, un fattore in grado di garantire rapidità nel trovare la polizza più adatta alle proprie esigenze. La procedura di preventivo online per l’assicurazione auto con Zurich Connect consente una scelta rapida ed informata tra le varie garanzie disponibili.

Avere una polizza assicurativa per il proprio veicolo, oltre ad essere obbligatorio come responsabilità civile, è importante per beneficiare di protezione finanziaria contro eventi imprevisti e potenzialmente costosi, per avere una protezione dai rischi finanziari legati a danni causati a terzi durante un incidente stradale, per beneficiare di una copertura economica per eventuali danni fisici riportati dal conducente e dai passeggeri del veicolo in caso di incidente e per coprire i danni causati da eventi come incendi, furti o da eventi naturali come grandine, trombe d’aria o alluvioni.

In sostanza, una polizza assicurativa offre tranquillità e sicurezza e rappresenta un investimento fondamentale per garantirsi copertura finanziaria e conformità legale nella guida.

Consigli per camminare in alta quota

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Camminare in montagna, in alta quota, immersi totalmente nella natura, circondati da panorami unici e con il cielo così vicino da sembrare di poterlo toccare con un dito, è un’esperienza fantastica, impossibile da dimenticare.

Cosa vuol dire camminare in alta quota

Con il termine alta quota ci si riferisce a tutte quelle attività di montagna che si svolgono sopra i 2.400 metri come per esempio il trekking, l’arrampicata o l’alpinismo.

Le escursioni in alta quota possono avere un unico punto base (rifugio) al quale si farà ritorno alla fine di ogni giornata oppure si può camminare a tappe e fermarsi a dormire in rifugi sempre diversi.

Gli effetti dell’altitudine sul nostro corpo

In alta montagna la quantità di ossigeno presente nell’aria è uguale a quella presente a livello del mare, quello che invece cambia è la pressione.

Più si sale in alto e più la pressione diminuisce e questo porta ad un insufficiente apporto di ossigeno al nostro organismo.

Oltre i 2.500 metri di altezza, se si sale troppo velocemente, possono comparire una serie di sintomi che vengono denominati “mal di montagna” e consistono in: cefalea, nausea, vomito, vertigini, astenia, insonnia ,ronzii all’orecchio, tachicardia e lieve difficoltà a respirare.

Questi sintomi sono di solito transitori e scompaiono dopo due o tre giorni di acclimatazione.

I benefici del camminare in alta montagna

Camminare in alta montagna, anche se può dare qualche fastidioso sintomo a causa della diminuzione della pressione dell’ossigeno, apporta enormi benefici sia al nostro corpo che alla nostra mente.
Camminare con una certa frequenza in alta montagna:

  • Riduce i principali rischi cardiovascolari, tenendo sotto controllo la pressione arteriosa e il colesterolo;
  • Riduce il peso corporeo in quanto vengono bruciate più calorie e migliora il tono muscolare;
  • Si rafforzano ossa e articolazioni perché con la camminata vengono sollecitati tutti i muscoli;
  • Migliora la postura e la respirazione;
  • Rafforza il sistema immunitario;
  • Combatte lo stress, l’ansia e la depressione;
  • Aumenta la produzione di endorfine, gli ormoni del benessere;
  • Migliora la concentrazione, la memoria e stimola la creatività.

Consigli per camminare in alta quota

Per godere appieno dei benefici che apporta un’escursione in alta montagna e minimizzare i fastidi dovuti all’altitudine basta seguire semplici consigli:

  • Informati sul tipo di percorso che vuoi affrontare e verifica che ci siano dei punti ristoro o dei rifugi dove poter pernottare;
  • Scegli un percorso adatto alle tue capacità fisiche e alla tua preparazione, puoi anche partecipare alle uscite di gruppo con una guida alpina esperta;
  • Se sali oltre i 2.500 metri prevedi delle pause di un paio di giorni per poterti acclimatare per evitare i fastidiosi sintomi del “mal di montagna”;
  • Scegli un abbigliamento adeguato in base al luogo e alla stagione durante la quale affronterai l’escursione;
  • Informati sempre sulle condizioni meteo, il tempo in alta montagna cambia molto velocemente;
  • Proteggi il corpo con cappelli, occhiali e creme solari: in alta montagna l’intensità dei raggi ultravioletti è elevata;
  • Non sottovalutare il freddo. Assicurati di avere un abbigliamento adeguato e la giusta attrezzatura in caso di neve o presenza di ghiaccio;
  • Ascolta il tuo corpo. Se sei stanco o se ti trovi in difficoltà torna indietro. E’ meglio rientrare a casa vivi che conquistare una cima: la montagna è sempre lì, potrai tentare di scalarla in un momento successivo;
  • Rispetta la flora e la fauna e riporta sempre a valle i tuoi rifiuti
  • Non avere fretta, goditi la camminata, ammira i panorami intorno a te e sii sempre grato di poter vivere un’esperienza così intensa.

Cosa fa un Ingegnere informatico

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Al giorno d’oggi, l’informatica è una componente di estrema rilevanza nella vita di ciascuno di noi. Si pensi a progetti futuristici quali la realizzazione di città intelligenti. Questa disciplina apre anche le porte a numerose attività professionali che spaziano dall’ambito della sicurezza fino a quello della tecnologia destinata al World Wide Web. Per chiunque sia appassionato della materia e desideri intraprendere un mestiere correlato a essa, nei prossimi paragrafi del nostro articolo illustreremo che cosa fa un Ingegnere informatico, il percorso da intraprendere per diventarlo e quanto guadagna in Italia.

Differenze tra Ingegnere del software e Ingegnere dell’hardware

La prima cosa da sapere da parte di chi desideri approcciare questo tipo di professione è che esistono due figure specializzate:

  • l’Ingegnere del software;
  • l’Ingegnere dell’hardware.

L’Ingegnere del software progetta, sviluppa e testa programmi come sistemi di controllo di rete, applicazioni e videogiochi. Le sue competenze tecniche includono le seguenti mansioni:

  • la scrittura dei principali codici attualmente in uso, tra cui l’HTML, il JavaScript, il PHP e il Phyton;
  • la capacità di testare e di monitorare le performance del software realizzato;
  • l’upgrade dei programmi già esistenti;
  • l’individuazione e la correzione di eventuali errori presenti nel codice di sistemi operativi e prodotti analoghi.

L’Ingegnere dell’hardware è una figura che si occupa di sviluppare e di testare componenti fisiche di dispositivi come computer, tablet e smartphone oltre che di sistemi complessi quali le reti intranet o dispositivi NAS.

Tra le sue principali funzionai rientrano:

  • l’assemblaggio di parti di computer, come circuiti, schede elettroniche e processori;
  • l’esecuzione di test di laboratorio;
  • la creazione di nuovi sistemi hardware.

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Dove lavora un Ingegnere informatico

Una figura professionale come quella dell’Ingegnere informatico può lavorare sia in ambito pubblico che privato. La professione può essere svolta con un contratto di assunzione regolare o aprendo una partita IVA. Il ventaglio di opportunità è davvero ampio e include settori quali:

  • le imprese specializzate in domotica, robotica e automazione;
  • le telecomunicazioni;
  • lo Internet of Things (IoT);
  • l’ambito biomedicale;
  • il settore energetico;
  • la logistica;
  • l’ambito assicurativo;
  • il settore bancario.

Buona parte del lavoro di un Ingegnere informatico può essere svolta da remoto ma determinati progetti. Particolarmente complessi e che richiedono la partecipazione di altri professionisti, vanno realizzati direttamente in loco.

Come diventare Ingegnere informatico

Per diventare Ingegnere informatico è necessario conseguire una Laurea in Ingegneria informatica. Nel corso di studi si affronteranno materie quali Analisi, Matematica, Calcolo delle probabilità, Fisica ma anche programmazione ed elettronica.

Per poter affrontare il percorso, è consigliabile diplomarsi in un Istituto Tecnico o in un Liceo Scientifico.

È opportuno sapere che per restare un buon professionista, occorrerà mantenersi in costante aggiornamento, frequentando corsi o continuando a studiare da autodidatta.
Bisognerà inoltre tenere sempre sotto controllo le novità del settore, leggendo riviste specializzate e osservando la realtà circostante in perenne cambiamento.

Caratteristiche di un buon Ingegnere informatico

Oltre alle conoscenze appena elencate, un Ingegnere informatico davvero competente deve possedere alcune caratteristiche. Elenchiamo le più importanti:

  • Capacità decisionali;
  • Doti organizzative;
  • Capacità di gestire il tempo in maniera intelligente;
  • Proattività;
  • Mentalità Problem Solving.

Quanto guadagna un Ingegnere informatico

Lo stipendio medio di un Ingegnere informatico nel nostro Paese è di circa 26mila euro all’anno. Con l’esperienza si può giungere a cifre che si aggirano intorno ai 33mila euro.

Nel caso in cui si decida di scegliere la strada della libera professione, le possibilità di guadagno aumentano potenzialmente e sono proporzionali alle opportunità del mercato nonché alle singole capacità imprenditoriali.