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Trading su gas naturale: opportunità, consigli e rischi

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Il gas naturale, grazie al basso livello di emissioni di CO2 scaturite dalla sua combustione, è considerato una delle fonti energetiche più ecologiche. Negli ultimi anni, l’estrazione di gas naturale è parecchio aumentata, perché il gas viene sempre più utilizzato per produrre l’energia elettrica e come elemento di combustione per riscaldare le abitazioni. Il gas naturale è dunque una materia prima cruciale per il soddisfacimento del fabbisogno di energia a livello mondiale, e la sua importanza per il mercato globale la rende molto adatta ad attività di trading.

Molti investitori si stanno sempre più interessando al trading sul gas naturale, acquistando e vendendo opzioni, futures, CFD e azioni con un margine di profitto piuttosto interessante. L’alta volatilità del prezzo del gas, influenzato da molteplici fattori, accresce notevolmente le possibilità di profitto, con il vantaggio di essere più stabile rispetto al prezzo di materie prime quali il petrolio.

Il mercato globale connesso a questa materia prima è uno dei più importanti al mondo. L’Agenzia Internazionale dell’Energia ha pubblicato un rapporto nel 2020 in cui viene stimato un aumento annuale della domanda globale di gas naturale dell’1,5% fino al 2025. I due mercati in cui è venduta la maggior parte del gas naturale sono il mercato a termine, basato su contratti di compravendita a lungo termine, e il mercato spot, dove l’acquisto avviene quotidianamente o settimanalmente, dunque sul breve termine.

Inoltre, la presenza di strumenti avanzati per il trading sul gas naturale rende ottimale la gestione del rischio aumentando la massimizzazione del profitto. Gli strumenti finanziari più utilizzati sono i contratti futures, i CDF, le opzioni, e le azioni.

Trading su gas naturale con i Futures

I futures sono dei contratti che, nel caso specifico del gas naturale, sanciscono degli scambi che vengono negoziati all’Intercontinental Exchange (ICE) e al New York Mercantile Exchange (NYMEX). Questi contratti prevedono la possibilità di acquistare o vendere la risorsa naturale in una determinata data nel futuro, stabilendo il prezzo al momento della stipulazione. La loro scadenza può variare da alcuni mesi a diversi anni, in conformità a quanto pattuito in precedenza.

Il senso dei futures è di attenuare il rischio per gli investitori, i produttori e i distributori che può aumentare a seguito di fluttuazioni dei prezzi, per questo sono ampiamente apprezzati in un mercato volatile come quello del gas naturale.

Trading con i CFD

I CFD, anche detti contratti per differenza, sono contratti stipulati tra il broker e il trader che consentono di negoziare l’andamento di un asset sottostante. Questi strumenti finanziari avanzati consentono di guadagnare sulla fluttuazione dei prezzi del gas naturale, quindi sia in caso di diminuzione sia nell’eventualità di aumento degli stessi, senza però possedere delle quote.

Così come negli altri casi, il trading con i CFD si svolge tramite piattaforme online che mettono a disposizione degli strumenti per eseguire analisi tecniche e per gestire il rischio nel miglior modo possibile.

Le opzioni sul gas naturale

Un altro strumento finanziario per fare attività di trading sul gas naturale sono le opzioni. Differentemente dai futures, le opzioni concedono solamente il diritto, e non il dovere, di comprare e vendere quote di gas naturale a un determinato prezzo in una specifica data del futuro. Questa caratteristica rende le opzioni funzionali alla tutela del trader, e agevola la massimizzazione del profitto generabile dalle fluttuazioni dei prezzi proteggendo al tempo stesso dai rischi connessi. Inoltre, il trader può avvalersi dell’opportunità di selezionare diversi volumi di trading, strike price e scadenze.

Analogamente a quanto avviene per i futures, le opzioni sono negoziate principalmente nelle borse Intercontinental Exchange (ICE) e New York Mercantile Exchange (NYMEX).

Consigli per fare trading sul gas naturale e rischi connessi

Per svolgere attività di trading sul gas naturale è molto importante possedere una conoscenza approfondita dei meccanismi che governano il mercato, saper monitorare il suo andamento attraverso la consultazione dei dati, e riuscire a svolgere analisi di tipo fondamentale e tecnico al fine di scegliere la modalità d’investimento più appropriata. Inoltre, è bene possedere una panoramica degli avvenimenti geopolitici e aggiornarsi costantemente, soprattutto in relazione a possibili sviluppi generati da tensioni fra grandi stati produttori.

Per concludere, è bene ricordare che il trading sul gas naturale, così come il trading in generale, non è esente da rischi. Nello specifico il mercato di questa risorsa naturale è molto volatile, e i livelli di imprevedibilità sono pertanto molto alti. Continue fluttuazioni di prezzi, problematiche di carattere ambientale, regolamentazioni governative, tensioni geopolitiche, ed elevato rischio di credito sono tutti fattori che aumentano esponenzialmente il rischio di un potenziale investimento.

Per questo motivo, chiunque voglia fare trading sul gas deve avere una buona capacità di gestione del rischio e prendere delle scelte ponderate in tema di investimenti. Inoltre, si consiglia vivamente la consultazione di un esperto finanziario che possa fornire una valutazione attendibile sulle possibilità d’investimento del trader.

Cos’è l’aromaterapia

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Grazie al sapiente uso degli oli essenziali, l’aromaterapia ci illustra un percorso straordinario, incentrato sull’ascoltare noi stessi per interpretare al meglio le nostre emozioni. “il profumo è la forma più intensa di memoria” disse in un’intervista il famoso stilista Jean Paul Guerlain. Ognuno di noi avrà sperimentato, in effetti, come le fragranze restino indelebilmente legate ai ricordi più sommersi: tutto ciò, perché l’olfatto entra direttamente in contatto con il cervello e con i sistemi preposti a codificare le informazioni. A chi non è mai capitato di percepire un determinato tipo di odore e di avvertire un’immediata sensazione di benessere?

Ebbene, le molecole aromatiche, attraverso l’inalazione o altre vie di assorbimento, vanno ad influenzare diverse aree cerebrali con conseguente attivazione di circuiti nervosi di tipo neurologico, immunologico, ed endocrinologico, che corrispondono perfettamente a quel particolare stato di benessere generalizzato in grado di coinvolgere corpo e mente.

Alleata del benessere

Si può dunque intuire con facilità quanto una disciplina come l’aromaterapia possa rivelarsi una via maestra per raggiungere una condizione di equilibrio e di appagamento. L’aromaterapia riveste un ruolo fondamentale nell’inizio del percorso di scoperta di noi stessi. Si tratta di una branca della Fitoterapia appartenente al grande gruppo delle medicine alternative, una disciplina olistica che ci conduce nel meraviglioso mondo delle essenze.

Le essenze, meglio conosciute come oli essenziali, sono contenute nelle piante, o meglio, in parti specifiche di esse, come fiori, foglie, legno, frutti e radici; le piante stesse le utilizzano per favorire l’impollinazione e per difendersi da funghi o parassiti.

È bene precisare che l’aromaterapia è una forma di medicina naturale che non può curare alcun tipo di patologia, ma che potrebbe affiancarsi alla medicina tradizionale, come una sorta di trattamento di supporto, naturalmente previo consiglio medico; così come potrebbe rivelarsi utile nell’alleviare disturbi di lieve entità di natura non patologica.

La nascita dell’aromaterapia

L’utilizzo delle piante e dei loro derivati affonda le radici in un passato antichissimo. Persino le civiltà precolombiane e gli egizi si servivano delle erbe e dei loro estratti per curare disturbi di ogni genere.

Tuttavia, la storia dell’aromaterapia inizia solo in tempi recenti; più precisamente, intorno agli anni ’20 del XX secolo, grazie allo studio del chimico e scienziato francese René Maurice Gattefossé. La svolta si ebbe solo nel 1964, grazie al lavoro del medico francese Jean Valnet che, con la pubblicazione del volume “Aromathérapie”, gettò per primo le basi di questa disciplina dalle mille note affascinanti e sorprendenti.

Oli essenziali: preziosi alleati

Esistono diverse vie di assorbimento degli oli essenziali. La più comune è quella olfattiva, ma non dimentichiamoci anche di quella orale e di quella cutanea; tutte queste vie devono essere sempre veicolate da una sostanza in grado di diluire la concentrazione pura dell’olio essenziale, in quanto potrebbero essere proprio concentrazione e purezza a determinare reazioni di tipo allergico. Per quel che riguarda l’utilizzo , le possibilità sono davvero molteplici.

Nel caso di scottature solari per esempio, sarà utile aggiungere 5 gocce di olio essenziale di Camomilla in 25 ml di olio di crusca o di riso. Per la stimolazione del sistema immunitario invece, si consiglia l’olio essenziale di Lavanda e di Limone contenuto nei comuni diffusori per ambiente.

Quali sono le applicazioni dell’aromaterapia?

L’aromaterapia trova applicazioni in diversi campi, anche se, con molta probabilità, l’ambito salutistico risulta essere quello di maggior interesse. Difatti, sempre più persone si stanno avvicinando a quello che è il mondo della medicina naturale per trattare piccoli disturbi e fastidi, oppure per coadiuvare i trattamenti di medicina tradizionale.

Altro campo di applicazione dell’aromaterapia è rappresentato dalla cosmesi, dove gli oli essenziali vengono impiegati per la preparazione di lozioni e creme, al fine di sfruttarne le preziose proprietà esercitate in seguito all’applicazione cutanea, (ad esempio, l’olio essenziale di lavanda esercita un’azione sebo-riequilibrante sulla pelle).

Come cambiare uno pneumatico

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Gli pneumatici rientrano tra le componenti più importanti di un veicolo dato che da essi dipende buona parte della sicurezza quando si guida. Per questo motivo, è essenziale tenerli costantemente sotto controllo e procedere con una sostituzione regolare nel momento in cui risultano usurati dall’utilizzo quotidiano e dalle pessime condizioni del manto stradale.

In questo articolo, vi daremo perciò alcuni suggerimenti su come cambiare uno pneumatico così da mantenere inalterata la stabilità della vostra auto, favorendo una circolazione pienamente sicura sulle nostre strade cittadine ed extra-urbane.

Quali strumenti usare per il cambio gomme

Quando decidete di procedere con il cambio gomme vi consigliamo caldamente di rivolgervi alla vostra officina di fiducia. La motivazione è semplice: i gommisti sono esperti dotati di tutta l’attrezzatura necessaria per effettuare questa delicata operazione. In alternativa, se siete abili nelle comuni attività di fai-da-te, potete provvedere al cambio gomme in maniera autonoma, partendo dall’utilizzo di un crick e di una chiave per la rimozione e per la successiva chiusura dei dadi.

Perché è importante cambiare regolarmente gli pneumatici

Un cambio di pneumatici può rendersi necessario per diverse ragioni. La prima e più importante è la sicurezza sulle nostre strade che sono frequentate non solo da vetture di diverse cilindrate ma anche da pedoni, ciclisti, runner e motociclisti.

Provvedere a una sostituzione regolare serve quindi a salvaguardare persone d’ogni età che potrebbero perdere la vita o essere vittime di incidenti invalidanti.

Come procedere con il cambio gomme

Vi indichiamo di seguito i principali passaggi da mettere in atto per la sostituzione dei vostri pneumatici:

  • Inserite la prima marcia e tirate il freno a mano;
  • Allentate i dadi della ruota a croce;
  • Sollevate pian piano il veicolo con il crick;
  • Rimuovete i dadi dalla ruota che dovete rimpiazzare;
  • Togliete il pneumatico dall’asse e allontanatelo, riponendolo in una posizione sicura;
  • Inserite la nuova ruota sull’asse;
  • Serrate con forza i dadi;
  • Abbassate il veicolo.

Una volta concluse tutte le operazioni utili per il cambio gomme, vi suggeriamo vivamente di controllare la pressione delle stesse, in modo tale da assicurare una tenuta di strada ottimale e priva di pericoli per chiunque circoli.

Buoni motivi per ricorrere a una adeguata assistenza tecnica per il montaggio degli pneumatici

Come abbiamo detto poc’anzi, dalle gomme delle nostre autovetture dipende la sicurezza stradale di tutti. Questo di per sé è già un motivo più che valido per rivolgersi a un’officina qualificata per la loro sostituzione regolare.

Gli esperti del settore, infatti, non solo sono equipaggiati con tutta la strumentazione necessaria per un cambio a regola d’arte ma possiedono anche competenze tecniche idonee per sapere cosa fare con i prodotti meno noti nell’attuale mercato.

Quando sostituire le gomme di un veicolo

In genere, gli pneumatici necessitano di un cambio gomme dopo qualche anno, quando appaiono chiaramente consumati o anche prima in caso di danni evidenti. Se decidete di procedere con una sostituzione fai-da-te, è fondamentale controllare che i prodotti prescelti siano omologati e rispondenti a tutte le caratteristiche previste dalla Legge nel luogo di circolazione.

Dove acquistare uno o più pneumatici

Ricordiamo che gli pneumatici possono essere acquistati direttamente presso i centri vendita autorizzati ma anche online su siti specializzati. In questo caso, raccomandiamo la massima prudenza prima di concludere l’ordine, onde evitare che i prodotti non risultino adeguati alle disposizioni previste dai regolamenti stradali del nostro Paese.

Come diventare regista

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Un regista è responsabile della realizzazione visiva e artistica di un film, di una serie televisiva o di uno spettacolo teatrale. In questo articolo analizzeremo da vicino questa figura professionale. Forniremo inoltre alcuni suggerimenti per riuscire a intraprendere il mestiere.

Che cosa fa un regista

Indichiamo di seguito alcune delle principali responsabilità di un regista.

  • Visione creativa: il regista ha la responsabilità di interpretare e trasmettere la propria visione creativa della sceneggiatura, definendo il tono, il ritmo e lo stile visivo del film o della serie televisiva.
  • Guida del cast e della troupe: il regista guida e dirige il cast, dando indicazioni sulle performance e supervisionando le prove. Inoltre, coordina il lavoro della troupe, staff che comprende direttori della fotografia, scenografi, costumisti, ecc.
  • Pre-produzione: il regista partecipa alla pre-produzione, fase che include la pianificazione della ripresa, la scelta della troupe e la definizione dei budget.
  • Riprese: il regista è responsabile della direzione delle riprese e del controllo della loro qualità.
  • Montaggio: il regista partecipa al montaggio del film o della serie televisiva, supervisionando la scelta e l’ordine delle scene e lavorando con il montatore per definire il ritmo e il tono del prodotto finale.

Se ne deduce, quindi, che il regista è responsabile della realizzazione complessiva della produzione.

Differenza tra regista e sceneggiatore

Regista e sceneggiatore sono due figure professionali essenziali nell’ambito di una produzione cinematografica o televisiva, ma svolgono compiti distinti.

Lo sceneggiatore è responsabile della scrittura della sceneggiatura, testo che descrive la trama, i personaggi e le scene del film o della serie televisiva. La sceneggiatura funge da base per la realizzazione del film o della serie.

Il regista, invece, è responsabile della realizzazione visiva e artistica del film o della serie televisiva. Tra i suoi compiti principali c’è quello di trasmettere sullo schermo la visione creativa della sceneggiatura. Il regista, inoltre, dirige il cast e la troupe durante la ripresa, supervisiona il montaggio e ha il controllo finale su prodotto che sarà trasmesso.

Dove studiare regia in Italia

In Italia ci sono diverse scuole e università che offrono programmi di formazione in regia. Indichiamo alcune delle opzioni più note.

  • Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Si tratta della più antica e prestigiosa scuola di cinema in Italia, che offre programmi di formazione in regia, sceneggiatura, produzione, fotografia, montaggio e altre materie inerenti il cinema.
  • Scuola Nazionale di Cinema di Torino. La scuola offre un programma contraddistinto da una forte enfasi sulla tecnica e sulla creatività.
  • Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Scienze della Comunicazione).
  • Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.

Quelle appena elencate sono solo alcune delle possibilità formative disponibili. Suggeriamo di valutare con attenzione le offerte formative dei vari istituti, in modo da scegliere l’opzione che più si adatta alle proprie aspirazioni professionali.

Quanto guadagna un regista italiano

Il salario di un regista italiano può variare in base a molti fattori, come il livello della produzione, il budget, la notorietà del regista e il grado di esperienza. I registi più affermati possono guadagnare cifre molto elevate, mentre i registi alle prime armi hanno salari generalmente inferiori.

Stabilire una cifra esatta non è così semplice. I registi, infatti, lavorano spesso con contratti a progetto e il loro salario finale può essere influenzato da molte variabili. In media, i registi italiani guadagnano comunque dai 30.000 a 60.000 euro all’anno. Le cifre si elevano sensibilmente nel caso di registi famosi.

Foglio presenze: con quali strumenti si può compilare

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Per i titolari delle aziende, sia grandi che piccole, una delle questioni centrali è rappresentata dai movimenti dei propri dipendenti: quando sono in azienda, se rispettano gli orari oppure qualora per vari motivi risultassero assenti.

Si tratta di un aspetto essenziale per la produttività interna e per lo stesso sviluppo del core business. Riguarda, inoltre, tutti i reparti, dalle figure manageriali fino ai tirocinanti.

Per rilevare i movimenti dei lavoratori, è possibile utilizzare il foglio presenze dipendenti, un documento di tipo amministrativo fondamentale per l’azienda, perché interconnesso a doppio filo con l’emissione della busta paga.

Il suo valore è paragonabile a quello della prima nota contabile, con la quale il foglio presenze condivide anche un altro aspetto: non risulta obbligatorio per legge, ma non per questo si rivela meno cruciale.

In questo articolo vi raccontiamo qualcosa di più su quali dati si trovano in un foglio presenze, le diverse tipologie che può assumere questo documento e con quali metodi può essere predisposto, così da garantire una gestione ottimale delle risorse umane.

Foglio presenze: quali dati contiene

Il foglio presenze registra i movimenti dei lavoratori, riportando:

  • ferie;
  • trasferte;
  • aspettative;
  • malattie;
  • presenze, naturalmente.

Ogni azienda, a seconda delle proprie necessità e dinamiche interne, può decidere in totale libertà e autonomia come far compilare il foglio presenze.

Tipologie principali del foglio presenze

Il foglio presenze si trova declinato secondo due tipologie principali, nel dettaglio:

  • Foglio di presenza giornaliero. Un documento unico, non a caso viene detto anche complessivo, il quale presenta un accesso diretto e unilaterale per tutti i dipendenti: ogni persona si troverà a compilarlo in totale autonomia contrassegnando giorno per giorno i propri movimenti.
  • Foglio presenze mensile, settimanale o ad personam. Ogni dipendente ha un documento privato e riservato, con un accesso dedicato. I dati non sono raccolti giorno per giorno ma con cadenza mensile, settimanale o diversamente specificata, a misura della persona. La cadenza non può in ogni caso superare la mensilità per garantire la funzione del foglio presenze, legata all’emissione di una busta paga, obbligatoria per legge e avente scadenza appunto mensile.

Sarà il datore di lavoro a dover definire quale tipologia di foglio presenze adottare, in base alle specifiche esigenze che riscontra nella gestione dei dipendenti e del numero di risorse impiegate in azienda, nonché dalle tipologie contrattuali in essere.

L’importante, indipendentemente dal fatto che la raccolta venga effettuata attraverso l’una o l’altra modalità, è che il modulo risulti preciso e in linea con l’andamento lavorativo di ogni collaboratore.

Un discorso che risulta valido tanto per quanti operano in presenza come in smart working: una soluzione sempre più adottata da diverse realtà per ridurre i costi generati dal rincaro delle bollette. Il lavoro da remoto, inoltre, si trova spesso alternato a quello in presenza.
Anche in questo caso uno strumento come il foglio presenze appare quanto mai efficace, per chi si occupa della gestione dell’azienda incluso il datore di lavoro, per avere sotto controllo non solo la parte amministrativa, ma l’attività interna stessa.

Con quali modalità compilare un foglio presenze

Come abbiamo accennato, non esiste un solo modo per compilare il foglio presenze: ogni azienda può decidere di farlo come più le si addice.

Quello che davvero risulta importante è il risultato finale, all’insegna di una compilazione precisa, millimetrica e che porti alla redazione di dati di indubbia validità. Questo perché il foglio presenze dei dipendenti, pur non essendo un documento predisposto per legge, porta all’emanazione delle buste paga, questa sì una misura obbligatoria a livello normativo.

Ma come compilare un foglio presenze? Le soluzioni sono le medesime per entrambe le tipologie attualmente presenti e sono sostanzialmente tre.

La prima opzione è quella che vede una compilazione manuale. Si tratta della modalità classica e attualmente valutata come superata. Il perché va ricercato nel fatto che comporta un vero e proprio doppio lavoro, in quanto i dati andranno poi trascritti all’interno di un documento di tipo digitale. Inoltre, il rischio di compiere degli errori è decisamente alto, visti i passaggi complessi che questo tipo di opzione comporta.

Ciononostante, sono diverse ancora le aziende che si trovano ad adottare tale metodologia, piuttosto obsoleta nell’epoca attuale viste le innovazioni delle tecnologie informatiche.

La seconda opzione per la compilazione del foglio presenze è quella che vede l’adozione di un foglio word oppure Excel. In questo caso un vantaggio rispetto alla precedente tipologia c’é: il file può essere condivisibile e costantemente monitorabile. Richiede comunque un passaggio ulteriore di trascrizione, onde per cui non viene arginata la possibilità di errore.

Infine, la terza opzione, nonché quella più al passo con i tempi, è quella che prevede l’utilizzo di software dedicati al foglio presenze.

Si tratta di una soluzione che necessita da un lato un investimento minimo iniziale, ma che allo stesso tempo comporta di avere dati certi, inequivocabili, condivisibili ai vari livelli e facili da interpretare.

La possibilità di errore viene drasticamente ridotta allo zero e la compilazione risulta impeccabile. Il risultato è certo e in grado di far dormire sonni tranquilli a tutti, tanto al titolare dell’impresa che al lavoratore. L’investimento, quindi, vale assolutamente la pena.

Considerazioni finali

Abbiamo visto l’importanza che ha oggi il foglio presenze per le molteplici realtà dell’economia. A fare la differenza è la soluzione scelta per la compilazione, per la quale un software ad hoc ed integrato a livello gestionale con gli altri programmi interni dell’impresa rappresenta la preferenza ottimale. Un modo per evitare di incappare in spiacevoli sorprese in caso di controlli e per avere una busta paga in perfetto ordine.

L’assicurazione moto che conviene

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La passione per le due ruote è molto diffusa: sono tanti i novelli centauri che amano percorrere chilometri di strada in totale libertà evitando le auto. Per muoversi in sicurezza è necessario disporre di tanti requisiti, necessari al fine di evitare paurosi incidenti e di tutelare l’incolumità del conducente.

La polizza assicurativa per la moto ha lo scopo di consentire all’assicurato la copertura per danni eventuali causati da lui o di cui è parte lesa per una somma stabilita dallo stesso contratto.

Le garanzie della polizza moto

Salire in sella in completa sicurezza: è questo lo scopo dell’assicurazione moto, al fine di garantire efficienza e protezione ogni qualvolta si utilizzi una due ruote.

La polizza moto di UnipolSai, ad esempio, offre fino al 30% di sconto e, con una garanzia aggiuntiva, è possibile sospenderla quando la moto non viene utilizzata. Un fattore importante da tener presente consiste nel fatto che questa compagnia assicurativa permette di effettuare un preventivo online, per poi recarsi in agenzia e sottoscrivere il contratto a cui si è interessati con uno dei consulenti specializzati, presenti su tutto il territorio nazionale.

In generale, la polizza moto ti può assicurare per più tipi di danni al veicolo, anche incendi, esplosioni, fulmini e scoppi.

Non hai un box o garage a disposizione e spesso sei costretto a sistemare all’esterno la tua moto? Niente paura, perché la polizza moto ti può assicurare da rapina, furto del veicolo o di oggetti in esso contenuti

Purtroppo, chi guida un mezzo a due ruote è ben consapevole che gli imprevisti possono capitare: per questo, la polizza assicurativa è in grado di fornire la copertura per i danni provocati da qualsiasi sinistro e, altresì, da quelli causati dalla salita o dalla discesa dal veicolo subiti da chi guida il mezzo in tua assenza.

Una polizza innovativa e conveniente

Viviamo nell’era digitale ed essere sempre connessi è la prerogativa di tanti: per questo molte compagnie assicurative hanno creato una App che consente di ricevere aggiornamenti, allo scopo di semplificare la vita di ogni cliente. Ogni tipo di servizio è disponibile durante l’arco della giornata, dal soccorso stradale all’apertura di un sinistro, fino all’acquisto o all’eventuale rinnovo della polizza.

Grazie all’app, si può sempre richiedere il soccorso, anche durante le ore notturne, e attendere il carro attrezzi, mentre, in caso di incidente, è possibile caricare le foto, seguire in tempo reale lo stato della pratica, contattare il perito o il liquidatore e ricevere le notifiche per ogni aggiornamento. Hai dimenticato di passare in agenzia per il pagamento? Con l’app è possibile rinnovare la polizza e verificare la copertura attuale consultando i documenti contrattuali. Inoltre, per qualsiasi dubbio e perplessità è sempre possibile contattare il proprio agente, che ti richiamerà in maniera tempestiva ed è possibile calcolare un preventivo per tutte le tipologie di rischi.

Con l’ausilio dell’app sei sempre informato anche sulle condizioni meteo e riceverai un’allerta utile a metterti al riparo in caso di acquazzone improvviso, grandine o neve: in questa maniera, se sei in moto hai la possibilità di ripararti e mettere al sicuro te stesso e il tuo mezzo da eventuali danni da fenomeni atmosferici.

L’app è uno strumento necessario che ogni compagnia assicurativa mette a disposizione dei propri clienti anche per poter semplificare i pagamenti del bollo, i parcheggi, le multe, e per poter effettuare il rifornimento della benzina. Un mondo di servizi a portata di click.

Come pagare la polizza

La scelta del pagamento della polizza è libera, si può decidere di effettuarla in un’unica soluzione o in 12 rate mensili senza costi in più.

Il frazionamento mensile del premio della polizza avviene sul conto corrente bancario o sulla carta di credito: è possibile scegliere la modalità preferita e cambiarla in qualsiasi momento anche durante il corso dell’anno.

Come scegliere una buona sedia da ufficio

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La percentuale di lavori che si svolgono seduti davanti a una scrivania o davanti a un PC continua a salire in modo vertiginoso.

La diffusione del telelavoro dopo la pandemia ha ulteriormente contribuito ad aumentare il tempo medio che impiegati e free lance passano seduti a lavorare e risulta quindi sempre più importante, per salvaguardare la propria salute, dotarsi di una sedia da ufficio comoda, professionale ed ergonomica.

Non che la disponibilità di una buona sedia ci debba far scordare la necessità di alzarci e concederci una pausa, camminando e stando in piedi almeno per 10 minuti ogni 2 ore. Ancor meglio sarebbe prevedere un esercizio quotidiano moderato per almeno 60 minuti di ginnastica, corsa o altra attività che ci consenta di togliere gli occhi dallo schermo e mettere in moto il nostro fisico.

In ogni caso disporre di una valida sedia da ufficio resta un elemento di vitale importanza per salvaguardare la nostra salute e, in particolare, la nostra schiena e il nostro collo.

Caratteristiche di una buona sedia da ufficio

Le caratteristiche da considerare quando si sceglie una sedia da ufficio sono molteplici ma le più importanti a nostro parere sono:

Ergonomia: la sedia da ufficio deve essere progettata in modo ergonomico per aiutare a mantenere una postura corretta durante l’utilizzo, in particolare per quanto riguarda la zona lombare.

Qualità dei materiali e comfort: una buona sedia da ufficio deve realizzata con materiali di qualità, sia per quanto riguarda la struttura che per la parte di imbottitura e rivestimento dello schienale.

Regolazioni: una sedia da ufficio professionale deve offrire la possibilità di agire su diverse regolazioni per adattarsi all’altezza e alla struttura fisica dell’utente. Oltre alla regolazione in altezza, è importante poter agire sull’inclinazione e la posizione dello schienale e dei braccioli.

Rotelle: le rotelle sono un elemento importante che ci consente di rendere i nostri movimenti più agevoli e naturali.

Peso: la sedia dovrebbe essere abbastanza leggera da poter essere spostata facilmente, ma abbastanza pesante da rimanere stabile.

Dove acquistare le sedie da ufficio

 Le sedie da ufficio di qualità devono essere acquistate nei negozi specializzati. Centri dedicati ai mobili come Ikea o simili hanno solitamente sedie da ufficio di qualità inferiore rispetto a quella ideale.

Online non mancano i siti specializzati tra cui vi segnaliamo Ofichairs.it dove troverete un’ampia scelta di sedia da ufficio di qualità e a prezzi interessanti.

Inoltre avrete una spedizione in 24/48 ore e la garanzia “soddisfatti o rimborsati”.

Su Ofichairs troverete anche un’intera sezione dedicata alle sedie da gaming, realizzate con materiali di qualità ancora superiore e con un design più sportivo e accattivante.

Ovviamente e a maggior ragione anche la sedia da gaming dovrà essere ergonomica e garantire tutte quelle personalizzazioni già citate in precedenza e tipiche delle sedie da ufficio.

Le sedie da gaming rispetto a quelle da ufficio presentano in aggiunta imbottiture in schiuma ad alta densità, pelle sintetica e tessuti di prestigio che garantiscano bellezza e durata.

L’importanza di una sedia da ufficio ergonomica

Il fatto che la nostra sedia da ufficio sia veramente ergonomica è uno dei fattori più importanti in quanto la scelta di una sedia non ergonomica può causarci una serie di problemi tra cui i più frequenti sono i seguenti 5:

  1. Dolore lombare: una sedia non ergonomica può causare dolore nella zona lombare a causa della mancanza di supporto adeguato alla parte bassa della schiena.
  2. Tensione muscolare: una sedia non ergonomica può causare tensione muscolare e affaticamento, specialmente nei muscoli della schiena e delle spalle, a causa della postura scorretta.
  3. Problemi posturali: l’utilizzo di una sedia non ergonomica può portare a problemi posturali a lungo termine, come la curvatura della colonna vertebrale, la sporgenza della testa e la spinta delle spalle in avanti.
  4. Sciatica: una sedia non ergonomica può causare sciatica, un dolore acuto che si irradia dalla parte bassa della schiena fino alla gamba, a causa della compressione del nervo sciatico.
  5. Problemi di circolazione: una sedia non ergonomica può causare problemi di circolazione sanguigna a causa della compressione dei vasi sanguigni nelle gambe.

Condizionatori fissi mono: come funzionano e quali vantaggi assicurano

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Con il termine “condizionatore fisso mono” si fa riferimento a un sistema di climatizzazione dell’aria da utilizzare in una casa o in un ufficio composto da due unità separate: la prima è da collocare all’interno dell’ambiente da climatizzare e la seconda all’esterno.

L’unità interna è solitamente montata nella parte alta del muro, in prossimità del soffitto mentre l’unità esterna è spesso collocata sul balcone, se disponibile.

Componenti dei condizionatori fissi

L’unità interna contiene un evaporatore, un filtro dell’aria, un ventilatore, un termostato e un display di controllo. L’evaporatore è il componente che si occupa di raffreddare l’aria prelevata dall’ambiente, mentre il filtro dell’aria serve a purificarla da polveri e allergeni. Il ventilatore spinge l’aria fredda nella stanza e il termostato ne regola la temperatura. Il display di controllo consente di impostare la temperatura desiderata e di gestire le funzioni dell’unità.

L’unità esterna, invece, è quella che viene installata all’esterno dell’edificio e contiene un compressore, un condensatore e una valvola di espansione. Il compressore è il cuore del sistema di condizionamento dell’aria, che comprime il gas refrigerante e lo fa circolare attraverso il sistema. Il condensatore dissipa il calore prodotto dal compressore, mentre la valvola di espansione regola la quantità di refrigerante che entra nell’evaporatore.

Funzionamento del condizionatore d’aria monosplit

Il funzionamento del condizionatore d’aria monosplit è il seguente: l’unità esterna preleva l’aria calda dall’ambiente e la fa passare attraverso il compressore, che la comprime e la fa circolare attraverso il sistema. Il gas refrigerante, a questo punto, si raffredda e viene inviato nell’evaporatore dell’unità interna, dove l’aria prelevata dall’ambiente viene fatta circolare attraverso le sue serpentine, raffreddandola. L’aria fredda viene quindi spinta nella stanza tramite il ventilatore dell’unità interna.

Il ciclo si ripete finché la temperatura dell’ambiente raggiunge quella impostata sul termostato dell’unità interna. Quando la temperatura desiderata viene raggiunta, l’unità si spegne e il ciclo si interrompe fino a quando la temperatura dell’ambiente non aumenta di nuovo.

Come scegliere un condizionatore d’aria fisso mono

Per scegliere un buon condizionatore d’aria fisso mono sarà opportuno valutare i seguenti fattori: potenza di raffreddamento, livello di rumorosità, disponibilità o meno della funzione di riscaldamento, design e, ovviamente, prezzo.

Rivolgersi ai grandi centri specializzati, come ad esempio Mediaworld, una delle catene più importanti presenti in Italia, consente di ricevere un consiglio da un esperto e di poter scegliere tra diverse marche.

Le più diffuse in Italia sono Daikin, Samsung, Mitsubishi, Beko e Argo.

Sul sito di Mediaworld trovate anche un’utile sezione con le offerte di condizionatori delle marche appena elencate che potete iniziare a valutare prima ancora di uscire di casa.

Vantaggi dei condizionatori d’aria fissi mono rispetto ai condizionatori portatili

L’utilizzo di un condizionatore d’aria fisso mono assicura diversi vantaggi rispetto a un condizionatore portatile. Qui di seguito vi elenchiamo i 5 fattori principali:

  • Potenza di raffreddamento: i condizionatori d’aria fissi mono hanno una maggiore potenza di raffreddamento rispetto ai condizionatori portatili. Ciò significa che sono in grado di raffreddare una stanza più rapidamente e di mantenere una temperatura costante in modo più efficiente.
  • Efficienza energetica: i condizionatori d’aria fissi mono sono generalmente più efficienti dal punto di vista energetico rispetto ai condizionatori portatili. Ciò significa che consumano meno energia per mantenere la stessa temperatura nella stanza.
  • Silenziosità: i condizionatori d’aria fissi mono sono generalmente più silenziosi rispetto ai condizionatori portatili, in quanto l’unità esterna è posizionata all’esterno dell’edificio, lontana dalla stanza da raffreddare.
  • Design: i condizionatori d’aria fissi mono sono spesso più discreti e esteticamente gradevoli rispetto ai condizionatori portatili, in quanto possono essere integrati nella struttura dell’edificio o camuffati con appositi rivestimenti.
  • Manutenzione: i condizionatori d’aria fissi mono richiedono generalmente meno manutenzione rispetto ai condizionatori portatili, in quanto hanno un sistema di filtraggio più efficiente e non necessitano di essere spostati da una stanza all’altra.

I condizionatori d’aria fissi mono sono quindi una scelta migliore per le persone che desiderano un sistema di raffreddamento più potente, efficiente ed elegante, mentre i condizionatori portatili sono più adatti per le persone che hanno bisogno di un’opzione di raffreddamento temporanea o per raffreddare ambienti di piccole dimensioni o dove non è possibile installare un’unità esterna.