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Come iniziare il nuovo anno accademico o lavorativo

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Ora che sta per iniziare un nuovo anno accademico o lavorativo, arriva il momento di rimboccarsi le maniche e di pianificare al meglio il proprio futuro. Dopo il periodo estivo, che si tratti di lavoro o di studio, occorre programmare le prossime settimane fissando degli obiettivi, da raggiungere seguendo ad esempio dei corsi o dedicandosi con maggiore piglio agli impegni universitari. Chiaro che serviranno doti come la convinzione e la motivazione, insieme ad alcuni consigli che potrebbero fare la differenza.

L’età è soltanto un numero

Uno degli aspetti più importanti da tenere in considerazione è che, indipendentemente dall’età o dal livello di istruzione, si ha sempre la possibilità di imparare cose nuove e di rimettersi in gioco. Non si parla soltanto delle opportunità concesse dal digitale e dalle professioni 2.0, ma anche dalla possibilità di seguire un corso di riqualificazione professionale. Per questo motivo, è bene capire che l’età è soltanto un numero, e che l’inizio di un nuovo anno accademico può dare a tutti la possibilità di rientrare in campo, imparando un mestiere.

Approfittare dei corsi online

Nell’attuale contesto di convivenza forzata con la tecnologia, è bene sfruttare le opportunità che la rete ci offre. Anche se il periodo peggiore della pandemia è oramai alle spalle, ancora oggi i corsi online rappresentano un’opportunità preziosa per dotarsi di nuove competenze, senza per questo abbandonare le quattro mura domestiche. I vantaggi dei corsi erogati in digitale dalle piattaforme di e-learning sono numerosi, come la loro praticità e comodità, insieme alla possibilità di frequentare le lezioni anche se si lavora o se si è iscritti all’università.

Specializzarsi in una nicchia

L’inizio di un nuovo anno lavorativo può rappresentare uno spartiacque, per chi è già impegnato in una professione ma desidera fare il salto di qualità. Qui il consiglio è di specializzarsi in una nicchia o materia specifica, acquisendo così maggiori competenze professionali in un determinato settore. Concentrarsi su una nicchia è un investimento che può sicuramente ripagare nel medio periodo, dando anche la possibilità di conquistare un certo target e di aumentare così i propri guadagni. Il segreto, in sintesi, è diventare indispensabili in un dato mercato, semplicemente perché saranno in pochi ad avere delle competenze così verticali.

Procedere a piccoli step

L’inizio di un nuovo anno accademico o lavorativo è anche un buon momento per modificare il proprio approccio allo studio o alla professione. Significa fissare innanzitutto degli obiettivi, dividendoli in classi. I primi dovranno essere realistici e soprattutto raggiungibili nel breve periodo, così da procedere a piccoli step. Fissare degli obiettivi troppo lontani o complessi da raggiungere può essere un errore, in quanto è facile demotivarsi se non si vedono dei risultati concreti a stretto giro di posta.

Valutare il percorso universitario

Chi ha appena conseguito il diploma deve valutare con calma il proprio percorso universitario. La fretta può infatti diventare una pessima consigliera e, se si hanno dei dubbi, conviene piuttosto prendersi un anno sabatico. In questo modo sarà possibile pensare al proprio futuro e, nel mentre, iniziare a seguire dei corsi per capire cosa fare “da grandi”.

Come arredare con quadri, stampe e foto

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Pareti decorate o pareti spoglie? Gusto personale a parte, non c’è alcun dubbio: i quadri, le stampe e le fotografie possono valorizzare un ambiente, vivacizzarlo o addirittura cambiarne completamente l’aspetto. Facile a dirsi ma difficile a farsi! Molto spesso, infatti, non si ha idea del tipo di immagine da appendere (poster, dipinti, locandine di film, disegni o stampe), né di dove posizionarli, né tantomeno in quale ordine. L’improvvisazione è decisamente da evitare se non si vuol rischiare l’effetto contrario a quello desiderato, ovvero: una parete caotica, priva di equilibrio e poco armonica. Ecco allora qualche suggerimento per muoversi in una fitta rete di opzioni e soluzioni decorative. Vediamo perciò insieme come arredare con quadri, stampe e foto.

Come arredare con soluzioni decorative: le cose iniziali da conoscere

Una tra le regole imprescindibili da rispettare, quando si appende un’immagine alla parete, è che questa venga posizionata a circa 1,60 o 1,70 m. da terra, cioè ad altezza media di visibilità. Naturalmente, se il quadro è di dimensioni importanti, l’altezza cui appenderlo dovrà tenerne conto.

Evitate di collocare i dipinti sopra caminetti o altre fonti di calore, in quanto l’escursione termica è la nemica principale di ogni quadro. Anche i raggi solari sono dannosi alle immagini: meglio non esporle alla luce diretta per non rischiare che i colori sbiadiscano con il tempo. Attenzione, inoltre, agli ambienti particolarmente umidi: la condensa rovina irrimediabilmente stampe, quadri, foto etc..

Dipinto unico

Pochi elementi sono in grado di valorizzare un ambiente e arricchirlo di personalità quanto un quadro. Se optate per un dipinto di dimensioni imponenti, occorrerà dargli il giusto risalto, poiché attirerà inevitabilmente l’attenzione su di sé. In tal caso, la scelta migliore, è quella di posizionarlo da solo sulla parete, senza aggiungere altro; se amate lo stile minimalista o il dipinto è contemporaneo, si potrà appenderlo senza la cornice, per un maggior effetto di semplicità. Una delle ultime tendenze, poi vede i quadri appoggiati semplicemente alle pareti senza chiodi o sostegni.

Composizione?

Se si hanno a disposizione più quadri, stampe o fotografie di dimensioni varie, si potrà creare una composizione personalizzata come soluzione decorativa. La vostra galleria d’arte dovrà prevedere oltre alle classiche linee orizzontali e verticali, anche più piani sfalsati, oppure potete partire da un quadro di medie dimensioni e, ponendolo al centro, disporre tutto attorno dipinti via via più piccoli.

Una wall gallery di moda è quella ricreata con le proprie foto custodite all’interno di cornici diverse, collocate tutte sulla parete del letto. In ogni composizione, è bene non seguire un ordine casuale, ma avere sempre in primo piano una figura geometrica di riferimento.

Disposizione

Per esporre un unico quadro, bisogna individuare una parete adatta. Essa dovrà essere proporzionata alla cornice e ben illuminata. L’immagine che andrete a scegliere dovrà essere importante per ottenere il classico effetto scenografico. Se il quadro è posizionato sopra un divano o sopra un letto, l’importante è che sia ben centrato e che l’ingombro non superi i limiti dello stesso arredo (braccioli o comodini).

Per una sequenza di quadri è fondamentale che siano tutti della stessa dimensione e posizionati tutti alla stessa altezza, (soluzione perfetta per gli ambienti di passaggio come corridoi o entrate). Per conferire personalità ad un ambiente, si potrà scegliere di rivestire una parete con carta da parati dalle tonalità accese e appendere quindi cornici vuote di forme e colori diversi in netto contrasto con la parete. Di grande tendenza i quadri appoggiati direttamente su mobili e mensole, facili da spostare e dall’impatto essenziale ad effetto immediato.

E le cornici?

Anche le cornici giocano un ruolo importante: se sono tutte uguali, via libera al cosiddetto “schema a blocco” con i quadri accostati in maniera regolare e con gli spazi identici tra di loro. Se le cornici hanno stili diversi potreste divertirvi ad affiancarle creando un effetto apparentemente casuale.

Il mercato degli immobili a Bologna: un settore molto vivace

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Dare uno sguardo alla situazione del mercato degli immobili a Bologna ci permette di venire a conoscenza di un settore che risulta negli ultimi tempi abbastanza vivace. Tutto questo accade per diversi motivi, per delle ragioni che vanno dagli interventi di riqualificazione che sono stati effettuati in città negli ultimi tempi fino al fatto che è in ripresa l’economia anche nelle località di questa regione italiana.

Non dimentichiamo poi un altro fattore molto interessante, che potrebbe andare completamente a favore del mercato immobiliare di Bologna, rappresentato dal fatto che ritornano gli studenti.

Un mercato davvero dinamico a Bologna

Tutto questo fa in modo che nel corso della seconda metà dell’anno scorso si sia verificato un aumento delle compravendite immobiliari del 22,6%. Allo stesso tempo si registra un aumento dei prezzi degli immobili corrispondente all’1,9%. Un quadro confermato anche da ciò che si può leggere sul sito Immobiliovunque.it, un vero e proprio punto di riferimento per ciò che riguarda gli annunci immobiliari.

Questo sito offre la possibilità di consultare tantissimi annunci di case in vendita e in affitto in tutta Italia, anche per la città di Bologna. L’obiettivo del portale è quello di offrire un servizio di elevata qualità, considerando anche il fatto che vengono pubblicati esclusivamente annunci provenienti dalle agenzie immobiliari, che rappresentano una garanzia nel settore.

Grazie a questa piattaforma è possibile anche avere un’idea delle case in vendita a Bologna e di tutto ciò che riguarda il mercato immobiliare nella regione. Si può notare in questo modo che proprio in questa città si registra uno dei mercati più vivaci di tutta la penisola, sia relativamente ai prezzi che al volume di transazioni effettuate.

Nella seconda metà del 2021, ad esempio, come abbiamo già avuto modo di vedere, si è verificato un aumento delle quotazioni, anche se, considerando la crescita avvenuta nel primo semestre, c’è stato un rallentamento. Gli esperti spiegano che si è potuto osservare un incremento soprattutto in alcune aree della città, come ad esempio la zona Mazzini-Savena o quella Murri-Mamolo. Stessa situazione si registra anche nel centro della città.

La situazione delle compravendite nel centro di Bologna

Proprio a proposito del centro di Bologna, non possiamo non notare che in questa area della città le persone acquistano immobili sia per adibirli a prima casa che come un vero e proprio investimento. Per quanto riguarda gli investimenti in particolare ci si concentra sui bilocali e sui trilocali di piccole dimensioni. Non ci sono da questo punto di vista molte compravendite in merito ai monolocali.

In riferimento alle zone da considerare, coloro che hanno un budget minore si rivolgono principalmente all’area nei pressi della stazione. Nello specifico nella zona di via Marconi ci sono prezzi che vanno da 2500 a 2800 euro al metro quadro per le case che necessitano di una ristrutturazione e da 4000 a 4500 euro per gli edifici già ristrutturati.

Gli interventi di riqualificazione

Molto interessante anche la situazione nelle aree di Borgo Panigale e Casteldebole, soprattutto per il fatto che in queste zone della città sono stati effettuati dei lavori di riqualificazione che attirano gli investitori. Non possiamo non citare a questo proposito la situazione nella zona di Santa Viola, nella quale sono stati messi a punto soprattutto degli appartamenti nuovi, che possono essere ottenuti anche a prezzi che vanno da 2900 a 3400 euro al metro quadro.

Tutta questa situazione, infatti, ha avuto delle conseguenze che possono essere considerate al rialzo in relazione ai costi che riguardano le soluzioni usate. Quello di Bologna, quindi, è un mercato molto dinamico, che sicuramente deve essere ampiamente considerato per saperne di più sulla situazione delle compravendite immobiliari nel nostro Paese.

Come prendersi cura del proprio animale al meglio

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Nessuno dubita del grande affetto che si prova nei confronti dei nostri amici a quattro zampe, tuttavia, a volte commettiamo qualche errore e lo facciamo con le migliori intenzioni. Già, perché, senza saperlo anziché far del bene a Fido o a Micio, possiamo finire per fargli più male che bene. Ecco quali sono gli errori più comuni da evitare, così da prendersi cura del proprio animale al meglio.

Non trattarli allo stesso modo

Uno degli errori più frequenti è quello di considerare cani e gatti allo stesso modo, senza tener conto delle peculiarità delle differenti specie. Ciò significa che è sbagliato aspettarsi dal gatto quello che ci si aspetterebbe da un cane e viceversa. Ad esempio, per quanto si possa addestrare Micio, è impensabile che risponda ai nostri comandi come riesce Fido: il felino è per sua natura indipendente e determinato a seguire le sue innate inclinazioni.

Proprio per questo motivo, è più probabile che un gatto risenta meno delle assenze quotidiane del suo umano, a differenza del cane che, al contrario, non solo necessita di maggiori attenzioni, ma potrebbe persino mostrare il suo bisogno di compagnia, combinando qualche danno se lasciato solo troppo a lungo. Quindi se siamo di fronte alla scelta tra Fido o Micio, valutiamo bene aspettative ed esigenze.

Evitare di umanizzarlo

Ricordiamoci che cani e gatti sono animali e tali devono restare. Evitiamo dunque tutti quegli atteggiamenti che hanno lo scopo di personalizzare e personificare i nostri amici pelosi: dall’agghindarli con fermagli e forcine, fino a festeggiare il loro compleanno con torta e candeline.

Diverso è invece proteggerli quando le temperature sono rigide, soprattutto se il cane è ancora cucciolo. La dignità dell’animale va sempre rispettata.

Un altro errore è quello di assecondare i loro peccati di gola passandogli il cibo direttamente dalla tavola: ciò che è gustoso per il nostro palato, potrebbe risultare tossico e dannoso per i nostri amici animali.

Stesso discorso per i farmaci: mai somministrarli senza aver prima consultato il veterinario.

Nessuna punizione

Uno degli errori commessi più spesso nella cura dei nostri animali è punirli per le loro marachelle. La punizione, così come il rinforzo positivo, sono necessari soltanto nella fase dell’addestramento. Sempre più esperti, però, hanno capito che è preferibile indagare sull’origine di un comportamento anomalo per meglio comprenderlo e gestirlo. Ad esempio, il nostro gatto graffia i mobili poiché probabilmente, il tira-graffi è installato in un punto inadatto, mentre il nostro cagnolino fa la pipì in casa per trasmetterci il suo disagio nei confronti di qualcosa o qualcuno.

Prendersi cura del proprio animale: suggerimenti

Qualche consiglio pratico per la gestione di Fido

  • Se rosicchia i mobili, invece di… metterlo in punizione, proviamo a capire cosa lo rende irrequieto. Spesso è annoiato, quindi sarà bene farlo giocare o portarlo in passeggiata per fargli scaricare l’energia repressa;
  • Se fa la pipì in casa, invece di… mettergli brutalmente il muso dove ha sporcato, anticipiamo i suoi bisogni e premiamolo quando li fa’ all’esterno,
  • Se ci supplica di dargli del cibo mentre siamo a tavola, invece di dargli da mangiare dal nostro piatto, finiamo il pasto per fargli capire la gerarchia di casa e poi alla fine offriamogli un premio al biscotto per cani.

Qualche consiglio pratico per la gestione di Micio

  • Se fa la pipì fuori dalla lettiera, invece di rimproverarlo, assicuriamoci che non abbia problemi di salute o sostituiamo il tipo di sabbietta;
  • Se vuole giocare, invece di usare le nostre mani come esche, facciamolo divertire con giocattoli pet-safe, per evitare che ingerisca filamenti di lana o piccole parti in plastica;
  • Se si nasconde in ogni angolo o fessura, invece di… chiudere le porte e tutti i passaggi, cerchiamo di capire cosa lo spaventa o quali siano quegli oggetti o quei rumori che potrebbero compromettere il suo benessere psicofisico.

San Lorenzo: la notte stellata più attesa da trascorrere fuori città

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Il 10 agosto, ovvero San Lorenzo, è strettamente legato a un evento atteso e desiderato: la notte delle stelle cadenti. Non può di sicuro mancare, quindi, il godersi la vista del cielo stellato in attesa che una scia di luce lo attraversi in picchiata per esprimere un desiderio.

Ma perché non organizzare un’uscita che renda l’intera giornata, e non solo la notte, entusiasmante?

Pianificare una piccola gita fuori porta è semplice e poco dispendioso e può essere fatto in tutta sicurezza, soprattutto grazie a un’assicurazione viaggio online.

Sono sempre di più, principalmente tra i giovani, coloro che, con una piccola somma, decidono di sottoscrivere una polizza viaggio per godersi appieno e senza preoccupazioni le proprie vacanze. Se ti interessano i vantaggi di una polizza del genere, scopri come sottoscrivere un’assicurazione viaggio online con Allianz Global Assistance e organizza la tua gita fuori porta in tutta tranquillità.

Vediamo ora tre idee per trascorrere la giornata di San Lorenzo.

Fuori Roma

Se abiti a Roma o nelle vicinanze, potresti visitare le cascate di Monte Gelato a Mazzano Romano, nel cuore del Parco Regionale Valle del Treja. Queste offrono un itinerario di circa tre ore e mezza che permette di attraversare varietà e bellezze naturali tra le più apprezzate. È necessario avere calzature adeguate, per via di alcuni tratti tortuosi e un po’ insidiosi, ma nulla di eccessivamente difficoltoso. Come ogni parco che si rispetti vi sono aree attrezzate e sentieri tracciati. Oltre le cascate che fungono da centro d’attrazione, è possibile visitare il MAVNA, museo di cultura falisca (definitasi nella prima Età del Ferro), e lo stesso comune di Mazzano Romano (dove i Falisci risiedettero), costruito a forma elicoidale su uno sperone di tufo a picco sulla valle. Il comune è ben collegato ai sentieri del Parco ed è visitabile, tra chiese e palazzi baronali, completamente a piedi.

Fuori Bologna

Una meta interessante per una gita fuori porta è il Parco Regionale del Corno alle Scale, a 70 km di distanza dalla città di Bologna. Questo prende il nome dalla montagna omonima e comprende un’area di 5000 ettari di parco, circondata da boschi e percorsa da torrenti impetuosi. Meta unica per gli amanti della natura (è area protetta dal 1998) e delle lunghe passeggiate, lo è anche per chi vuole praticare sport quali lo sci, il parapendio, lo snowboard e il trekking. Vi sono numerose strutture ricettive e una piscina con scivoli ad acqua. Nonché piccoli borghi dove ammirare l’architettura tradizionale e gustare piatti tipici comprendenti tartufo, cacciagione, dolci di castagne e vini. Ancora, baite e rifugi, e aree attrezzate dove fare un picnic e campeggiare.

Fuori Palermo

Bagheria, a circa 20 minuti da Palermo, sembra perfetta per far incontrare i gusti di grandi e piccoli. Oltre a godersi la spiaggia della frazione marinara di Aspra in serata, durante la giornata si può visitare il Museo del Giocattolo e delle Cere – uno dei pochi in Italia – creato dallo studioso Pietro Piraino. Attraverso un percorso nel tempo e tra le culture, si potranno conoscere circa 1600 pezzi, tra burattini, fucili in legno, bambole, tricicli, cavalli a dondolo, ecc. All’interno vi è anche una collezione di opere in ceroplastica realizzate dagli artigiani siciliani, un laboratorio di restauro e un punto ristoro. Doveroso, poi, un giro alla Villa Palagonia, la cosiddetta “villa dei mostri”, dove ammirare le grottesche e fantasiose statue in pietra della seconda metà del ‘700, il fasto barocco dei saloni e il grande giardino.

Si consiglia sempre, qualsiasi sia il vostro programma, di contattare enti e strutture di riferimento e prenotare in anticipo. Agli eventuali imprevisti penserà la vostra assicurazione viaggio.

Come scegliere il materasso

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Tutti meritiamo di addormentarci cullati da un abbraccio confortevole, capace di sostenerci e di regalarci energia, salute e buonumore.

Il riposo notturno risulta essere uno dei pilastri in assoluto del nostro benessere. Meno scontata, forse, è l’associazione tra letto e materasso giusto e un buon sonno ristoratore. Dormire bene, invece ha molto a che fare con il supporto sul quale ci si corica ogni sera e quando si tratta di pianificarne l’acquisto è il caso di farlo con conoscenza e consapevolezza. Se si dorme meglio, si vivrà più a lungo e si preverrà l’insorgenza di tante patologie muscolari o articolari e si affronterà ogni nuovo giorno con il buon umore.

Se questi sembrano i presupposti per spingervi a saperne qualcosa in più ecco di seguito alcuni consigli pratici su come scegliere il materasso.

Misure, abitudini e inclinazioni

Chi è alto più di un metro e novanta, potrà sdraiarsi sul migliore dei materassi, ma siamo sicuri che l’avrà scelto in una misura standard 160×190? Ecco uno dei tanti motivi per cui anche il letto ha la sua importanza: chi vanta una certa altezza infatti, farà meglio ad orientarsi su una struttura realizzata ad hoc o sulla tipologia King Size, che misura 180×200. Oltre alla statura, anche il peso riveste una grande importanza: chi è magro ed esile, avrà esigenze diverse da chi possiede una forte corporatura; in quest’ultimo caso, meglio optare per un modello provvisto di doghe ben solide.

Ma le variabili sono davvero tante. Che dire ad esempio di chi convive felicemente con uno o più felini? In tale circostanza bisognerebbe pensarci due volte prima di innamorarsi di una struttura con una testata imbottita in stoffa (il tiragraffi che ogni gatto sogna di avere a disposizione) per non rischiare di doverlo buttare solo dopo poco tempo.

La vostra casa è versione mini? Farete bene a considerare un modello con contenitore, utilissimo per riporre lenzuola, cuscini, coperte e tanto altro…

Siete allergici alla polvere? Scegliete una struttura semplice in legno o ferro battuto.

Né rigido né morbido

Esiste un materasso perfetto? Si, esiste, ma non in senso assoluto. Quello ideale sarà in grado di sostenervi senza che siate in grado di avvertire nessun tipo di pressione, quasi come un galleggiamento in acqua.

Se il materasso è troppo rigido, infatti, solleciterà eccessivamente le articolazioni costringendovi ad assumere una postura scorretta: viceversa, se troppo morbido, tenderete a sprofondare determinando una curvatura errata della colonna vertebrale.

Scegliere il materasso: lattice, molle o Memory Foam?

Se il lattice è probabilmente il materiale più ecologico e traspirante, la tipologia a molle continua a essere la più richiesta, così come il Memory Foam. Quest’ultimo modello, è una schiuma viscoelastica che si adatta perfettamente al vostro peso e alla vostra forma anatomica, riacquistando ogni volta la sua forma originaria. In comune con il lattice ha un’alta resistenza agli attacchi di muffe, batteri e acari, oltre ad una lunga durata nel tempo. Il materasso a molle, dal canto suo, è estremamente performante specie perché nei modelli più avanzati arrivano ad essere più di 7000, garantendo sostegno e comfort.

I materassi a molle indipendenti nascono per accontentare l’esigenza di un sostegno compatto e stabile: in questo modo anche i soggetti con notevole peso, potranno riposare bene, mantenendo una postura naturale e corretta della colonna vertebrale.

Tra i parametri fondamentali da considerare quando si acquista un nuovo materasso, c’è sicuramente lo spessore: se è troppo sottile, il mal di schiena è garantito per tutti. Se non può avvalersi di una struttura adeguata, non può sostenere il peso del corpo, tantomeno un sonno ottimale. Le misure, quindi, contano. In termini di altezza ottimale, generalmente quelli tra i 20 e i 30 cm fanno la differenza.

Guidare una Smart: pro e contro

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Al giorno d’oggi sempre più persone vivono in città, dove gli spazi per muoversi e per parcheggiare non risultano così semplici da trovare. Per questo motivo, per chi viaggia abitualmente in auto tra le strade cittadine, una delle scelte più opportune può essere quella di dotarsi di una Smart, vettura che, in virtù delle sue dimensioni ridotte, è decisamente più comoda rispetto ad altre tipologie di auto. In questo articolo focalizzeremo la nostra attenzione proprio su ciò che significa guidare una Smart, conoscendone i pro e i contro.

I vantaggi di guidare una Smart

Partiamo da quelli che possono essere i principali pro di guidare un’auto come la Smart:

  • La Smart è una automobile piccola, maneggevole, dalla guida facile che consente di spostarsi con una certa agilità nel traffico. Ovviamente non può essere considerata come uno scooter e quindi non può sgattaiolare tra le altre vetture ma è indubbiamente l’automobile che consente di muoversi nel migliore dei modi rispetto alle altre nel momento in cui si viene a formare una coda.
  • I consumi sono molto bassi. Questo vantaggio risulta particolarmente evidente tra i conducenti che effettuano un corposo numero di chilometri al giorno. In tal caso, soprattutto nei suoi modelli più innovativi e recenti la Smart permette di assicurarsi una spesa di carburante davvero limitata. C’è da aggiungere, inoltre, che esiste anche la versione elettrica che può essere eventualmente ricaricata attraverso le colonnine gratuite sparse tra le vie cittadine.
  • Le Smart sono generalmente dotate di cambio automatico che risulta molto utile nel momento in cui si rimane imbottigliati nel traffico.
  • Questo tipo di auto si dimostra ideale per chiunque abbia l’abitudine di viaggiare da solo o comunque in massimo due persone. Il classico esempio si trova nei tanti lavoratori che ogni giorno attraversano le vie della città per recarsi nel luogo in cui svolgono le loro mansioni professionali.
  • Come abbiamo parzialmente accennato nell’incipit del nostro articolo, uno dei vantaggi più significativi di una vettura come la Smart si trova nel fatto che può essere parcheggiata con grande facilità anche negli spazi più ristretti.
  • Un occhio di riguardo va naturalmente riposto sull’estetica nel momento in cui si sceglie una vettura. Sotto questo punto di vista, la Smart è un prototipo di auto che non delude, tanto da essere scelta da moltissimi giovani che la apprezzano per la sua linea cool e per i tanti gadget tecnologici con cui è equipaggiata al suo interno.

Gli svantaggi di guidare una Smart

Una volta elencato i pro di guidare una Smart, passiamo ad analizzare i contro. In realtà, a ben vedere, gli svantaggi di muoversi con una automobile come la Smart sono molto pochi rispetto a quelli che sono i vantaggi.

In linea di massima si possono ricondurre a due. Questo modello di vettura ha un

bagagliaio dalle dimensioni piuttosto ridotte, perciò non può essere utilizzata per effettuare grossi carichi di valigie, pacchi o quant’altro.

L’altro svantaggio si trova nel fatto che non si rivela molto adatta ai viaggi lunghi. A ogni modo, questo “contro” non deve stupire più del dovuto, trattandosi di una automobile che è stata specificatamente pensata per muoversi tra le vie cittadine.

Un’opzione alternativa all’acquisto di una Smart: il noleggio

Chiunque desideri muoversi con un’auto comoda e perfetta per gli ambienti cittadini, non deve per forza di cose acquistarla. L’altra possibilità è infatti quella di poter noleggiare la smart con comode formule adattabili alle proprie necessità. Tra le più utili per un utilizzo di tipo quotidiano, rientra una soluzione come il noleggio lungo termine Smart.

Con il noleggio è innanzitutto possibile avere costantemente sotto controllo i costi, essendo questi ultimi fissi e predeterminati. Inoltre, non persiste alcun problema di svalutazione dell’auto. Alla conclusione del contratto è infatti possibile decidere se continuare a guidarla, cambiarla oppure restituirla definitivamente, con la massima libertà.

Accanto ai vantaggi di carattere economico si affiancano quelli operativi. Di solito chi sceglie questa soluzione può contare su consulenti preparati che possono fornire supporto oltre a tutte le informazioni necessarie per poter guidare la Smart presa a noleggio in totale tranquillità. Considerati i benefici che si possono trarre adottando una opzione come quella del noleggio sono sempre più le imprese ma anche i privati che sfruttano tale opportunità.

Vale infine la pena ricordare che per i possessori di Partita IVA e per le realtà aziendali, buona parte dei costi sono deducibili e detraibili. Questa opportunità comporta quindi un ulteriore taglio a livello di bilancio per tutte quelle imprese e per quei professionisti che decidono di guidare una Smart, prendendola a noleggio.

Come aprire una scuola di lingue

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Oggi la conoscenza delle lingue straniere apre le porte a nuovi, interessanti sbocchi professionali, un dato confermato dall’enorme richiesta di iscrizione ai numerosi corsi di lingue estere, una tendenza, quest’ultima, destinata ad aumentare nel breve periodo; perché quindi non aprire un’attività di questo genere in proprio?
Analizziamo qui di seguito gli step necessari per l’avvio di una attività imprenditoriale come una scuola di lingue, valutandone rischi e benefici.

La location adatta e la parte organizzativa

Uno dei punti chiave da tenere in considerazione è l’analisi della localizzazione con la pianificazione dei servizi offerti. Riguardo i locali è buona norma procedere in modo graduale, senza accelerare sui tempi di apertura. Sulla base dei programmi da attivare e sul potenziale numero degli iscritti, dipende la grandezza dei locali. Per garantire agli utenti un servizio di qualità, occorrono almeno quattro aule, un ufficio, un’aula magna, un laboratorio audio/video e i servizi igienici per disabili. Una volta valutate le dimensioni degli spazi, è da decidere l’ubicazione della scuola. Per ottenere migliore visibilità è consigliata una zona centrale e molto trafficata; qualora ciò non fosse possibile, si potrà optare per una scuola ubicata in zona periferica, ben servita dai mezzi e con fruibili parcheggi nelle vicinanze.

La comodità influisce spesso sulle scelte di una clientela esigente! Scegliere un edificio con queste caratteristiche, presuppone maggiori costi ed un’analisi di mercato condotta con criteri logici di valutazione, ma è soprattutto garanzia di ritorni economici soddisfacenti. Sarà fondamentale svolgere un’indagine di mercato approfondita per comprendere, conoscere e valutare nello specifico il territorio, le possibilità offerte dalla zona e la presenza di un’eventuale concorrenza. Aprire una scuola di lingue vicina ad altri competitor, significa esporsi a rischi più elevati, poiché non è mai facile sbaragliare la presenza di un’attività già affermata.

In merito ai servizi, sarà bene considerare al massimo tre corsi di lingua iniziali e solo successivamente incrementare le scelte e le modalità dei corsi in programma. L’inglese rappresenta ancora la lingua più parlata nel mondo, ma altre nuove lingue come il cinese e il russo, si stanno affermando sempre più in ambito commerciale “internazionale”.
In tema di servizi, è indispensabile prevedere lezioni serali destinate ai lavoratori ed offrire la possibilità di frequentare in orari e giorni a loro più congeniali.

Lo Staff

Tra le figure professionali da considerare per il lancio della nuova attività ne citiamo alcune:

  • Il Direttore Didattico;
  • La Segretaria Amministrativa;
  • Il gruppo docenti composto da insegnanti qualificati, meglio se madrelingua.

La parte burocratica

Le scuole di lingue straniere sono considerate dalla normativa vigente organismi privati, da non confondere con le scuole paritarie e non. Per aprire una scuola di lingue è necessario aprire la partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate, effettuare l’iscrizione alla Camera di Commercio, aprire le posizioni INPS e INAIL, presentare al Comune di competenza la Segnalazione Certificata Inizio Attività ed ottenere l’autorizzazione sanitaria dei locali, dopo i controlli obbligatori effettuati da parte dell’Azienda Sanitaria Territoriale.

Relativamente ai requisiti soggettivi, le caratteristiche di base del Dirigente/Proprietario della scuola sono riconducibili ad una discreta cultura generale con buone capacità relazionali ed imprenditoriali. Tornando al percorso burocratico, in questo caso, le pratiche da seguire non sono tantissime, ma comunque impegnative e presuppongono anche una certa conoscenza della materia. Il suggerimento è sempre lo stesso, meglio affidarsi ad un bravo professionista,  piuttosto che improvvisare. Un commercialista preparato vi seguirà attentamente e adempirà a tutta la documentazione necessaria per Legge.

Aprire una scuola di lingue: consigli in pillole

Tra gli aspetti da tenete in considerazione, aprendo una scuola di lingue, ci sono:

  • Una meticolosa attenzione al servizio offerto caratterizzato dalla preparazione dei docenti più in generale dalla serietà e dalla cordialità di tutto il personale;
  • Il passaparola che è un ottimo strumento per ottenere un immagine di rilievo sul mercato e per incrementare il volume di affari;
  • I mezzi pubblicitari come sito web, riviste di settore, giornali, radio e tv. Un sito ben realizzato ed indicizzato correttamente può portare enormi vantaggi in termini pubblicitari;
  • Partecipazione e organizzazione di eventi culturali specifici sul territorio che garantiranno visibilità e pubblicità.