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Lo shopping indispensabile per il futuro bebè

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Parsimoniosa, organizzata, impaziente: ogni mamma è diversa, ma tutte, prima o poi, si trovano a fare i conti con gli acquisti necessari per il nascituro e quelli non necessari! La gravidanza fa emergere lati imprevedibili. Già, perché fondamentalmente esistono sono due categorie di future mamme: quelle che ai primi mesi hanno già acquistato ogni cosa (anche ciò che non useranno mai) e quelle che iniziano a preoccuparsene solo vicine al termine. Se appartenete a quest’ ultima categoria, con questo articolo vi indicheremo le cose di cui avrete davvero bisogno. In questo modo, lo shopping risulterà funzionale e soddisfacente dal lato economico.

Tiralatte e biberon, ad esempio, sono tra gli acquisti meno indicati prima del parto. Non sapete come andrà l’allattamento, né se e quando avrete bisogno del biberon. Il tiralatte servirà, invece, soltanto in cui dovrete rientrare presto al lavoro, subito dopo il lieto evento. E che dire dei giocattoli? Non solo, ne riceverete tantissimi in regalo, ma il bambino, per molti mesi successivi alla nascita, non ne sarà affatto attratto.

L’indispensabile per il per il futuro bebè: i prodotti per il bagnetto

Utilissimi e graditissimi. Alcune mamme li inseriscono nella lista nascita proprio per non trovarsene sprovviste una volta a casa. In commercio esistono shampoo e bagnodoccia di ogni formula: è comunque preferibile utilizzare detergenti naturali e non aggressivi. Tra gli oggetti da toilette non può mancare l’amido di riso che aggiunto all’acqua del bagnetto, apporterà diversi benefici con effetti lenitivi sulla pelle delicata del bambino; l’olio di mandorle, sarà invece perfetto per idratare la pelle del bebè e per massaggiare le parti delicate, secondo le indicazioni che riceverete al corso preparto.

Indispensabile sarà poi una vaschetta per l’igiene quotidiana, magari unita ad un fasciatoio per facilitare le operazioni di lavaggio e vestizione. Prevedere poi l’acquisto di un passeggino pratico da infilare in auto all’occorrenza. Il Trio composto da navetta, passeggino e ovetto è una valida soluzione se risultano facilmente apribili e richiudibili con una sola mossa e soprattutto leggeri.

E per la nanna? La culletta che si fissa al letto matrimoniale è ideale per avere il bimbo sempre accanto in sicurezza e tranquillità; in più, facilita l’allattamento al seno. Ha tuttavia il limite di poter essere utilizzata soltanto nei primi mesi di vita del bambino. Si potrà ovviare al problema, fissando al letto, il lettino provvisto di sbarre: basterà eliminare o tenere al minimo livello la sponda regolabile ed utilizzare un riduttore per rendere lo spazio a misura di bebè.

Sdraiette, giostrine, palestrine, box recinti, tappeti… esistono svariate soluzioni che promettono di tenere impegnati i bambini durante il giorno. Nei primi mesi, infatti, tendono a dormire moltissimo. Crescendo, anche i tempi della nanna si accorciano e le mamme hanno l’esigenza di distrarre i piccolini che si affacciano vivaci alle nuove scoperte. La sdraio-dondolo è comoda per cullare il bebè, mentre il box è sicuramente indispensabile per quando inizierà a tenere la posizione da seduto e per quando comincerà ad alzarsi. Non appena il piccolo avrà voglia di esplorare il mondo, la soluzione più pratica è quella di un tappetone morbido, delimitato dal recinto componibile. Un’allegra palestrina unita ad un tappetino sonoro, completeranno lo spazio del vostro piccolo.

Materiale da acquistare prima della nascita

Appena nato, il bambino avrà bisogno di una valigia contenente tutto il necessario, a partire dal suo primissimo corredino in ospedale. Elenchiamo di seguito il materiale che dovrete acquistare già prima della nascita.

  • Quattro cambi completi (body, tutine, calzini e bavaglini) precedentemente lavati, igienizzati e preparati in singole buste da fornire al personale ostetrico per il cambio giornaliero;
  • Pannolini, salviettine umidificate, crema e olio per il cambio;
  • Occorrente per la culla (lenzuolino sopra/sotto con copertina);
  • Copertina leggera e adatta alla stagione, per tenere in braccio il piccolo;
  • Cuffietta o cappellino adatti alla stagione;
  • Un succhietto in silicone medico o caucciù per calmare il bebè e per stimolare il riflesso della suzione.

Come risparmiare viaggiando in treno di notte

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Estate equivale a dire tempo di vacanze e di viaggi. Ma in realtà, viaggiare è una prassi che, per motivi di lavoro o di piacere, accomuna migliaia di persone. Spesso per poter raggiungere una località particolarmente distante, l’ideale è viaggiare durante le ore notturne. Non tutti hanno l’abitudine di farlo ma si tratta di un’opzione che offre una serie di vantaggi, spesso poco noti. Nei prossimi paragrafi, cercheremo di scoprirli insieme. Vedremo inoltre come risparmiare viaggiando in treno di notte. Addentriamoci nel merito.

Perché viaggiare di notte in treno

Sono svariati i buoni motivi per cui vale la pena viaggiare di notte in treno. Prima di ogni altra cosa, scegliendo questa opzione, si può raggiungere la località di destinazione senza neanche rendersene conto. Il tempo necessario per il tragitto viene infatti speso per riposare. Questa opzione risulta in tal senso decisamente preferibile rispetto a un viaggio in auto perché si ha la possibilità di dormire anziché di guidare per ore e ore, evitando così stress nonché ogni possibile rischio di incidente dovuto a stanchezza o a colpi di sonno.

Vantaggi del treno rispetto all’aereo

A ben vedere, viaggiare in treno offre una serie di vantaggi anche rispetto all’utilizzo dell’aereo. Il primo beneficio è di tipo logistico: nella maggior parte dei casi le stazioni sono situate nel centro città con il conseguente risparmio sui costi di trasporto dall’aeroporto. Ma non solo. Scegliendo di viaggiare in treno, si eliminano di fatto i tempi morti. Sebbene l’aereo possa sembrare di per sé un mezzo più rapido (e concretamente lo è), è opportuno ricordare che al volo dobbiamo sommare il tempo che impieghiamo per raggiungere in anticipo l’aeroporto fuori città, effettuare il check in, passare il controllo di sicurezza e imbarcarci. A queste attività si aggiungono quelle che si svolgono una volta atterrati, tra cui il recupero dei bagagli.

Altro vantaggio significativo si trova nel fatto che, a differenza dei viaggi che si effettuano in aereo, per chi sceglie il treno non esistono limiti al peso del bagaglio.

Non va poi dimenticato il fattore ambientale. Se confrontate con le emissioni di gas serra e al consumo di energia, le prestazioni ambientali di un treno sono notevolmente migliori rispetto a quelle non solo del trasporto aereo ma anche di quello su gomma. Per rendersi conto dell’entità della questione è sufficiente pensare che, prendendo in esame la stessa tratta, un aereo emette mediamente una quantità di CO2 settantasette volte superiore rispetto a un treno. Viaggiare in treno aiuta quindi a salvaguardare il nostro Pianeta.

Dove comprare i biglietti per i treni notturni

Una volta conosciuti tutti gli innegabili vantaggi che si possono ottenere scegliendo di viaggiare in treno nelle ore notturne, muoviamo un ulteriore passo in avanti. Vediamo cioè dove comprare i biglietti per i treni notturni. Esistono diverse possibilità. Oltre che nelle agenzie viaggi o sui siti dei singoli operatori risulta, rapido e vantaggioso cercare i migliori prezzi per i treni notturni su appositi portali capaci di offrire comparazioni tra le diverse proposte. È il caso di Omio, motore di ricerca dedicato ai viaggi, che aiuta a trovare il modo più veloce ed economico per muoversi in totale comodità e risparmiando.

Tre idee di mete ideali da raggiungere con treni notturni

Dall’Italia sono numerose le mete europee raggiungibili comodamente con i treni notturni. Suggeriamo tre idee di destinazioni ideali.

Barcellona

Il treno per Barcellona dall’Italia attraversa la Francia ed è possibile percorrere due diverse rotte passando per Milano o per Genova.

Parigi

Per raggiungere Parigi in treno, uno degli itinerari più suggestivi è certamente quello da Ginevra a Parigi. Il tragitto si snoda tra le montagne lungo la linea Haut-Bugey che attraversa la gola dell’Ain, passando per lo storico viadotto di Cize-Bolozon.

Vienna

Da Milano partono i principali collegamenti dei treni per Vienna. Ma anche Venezia è direttamente collegata alla capitale austriaca con partenze che raggiungono le stazioni di Treviso, Conegliano, Pordenone e Udine. Esiste inoltre un treno notturno che parte da Roma, passando per Firenze e Bologna.

A cosa serve il filtro dell’aria in un’autovettura

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Ogni automobile rappresenta un vero capolavoro di ingegneria, meccanica e, oggi come oggi, tecnologia. Una vettura, difatti, è costituita da una miriade di componenti, ognuna delle quali contribuisce, in perfetta sinergia con le altre, ad assicurare il funzionamento di questo mezzo di trasporto così utile e importante nella nostra quotidianità. In questo articolo andremo alla scoperta di uno di questi elementi. Vedremo nello specifico che cos’è e a cosa serve il filtro dell’aria in autovettura. Addentriamoci nel merito.

Cosa è il filtro dell’aria

Nel momento in cui si parla di filtro dell’aria, ci si riferisce alla specifica componente dell’impianto di aspirazione della nostra auto che, come il nome stesso suggerisce, agisce occupando un ruolo di filtro. Questo elemento svolge una funzione di rilievo per il corretto funzionamento di una vettura. Scopriamo, a questo punto, a cosa serve.

A cosa serve il filtro dell’aria

In concreto, in un’autovettura, questa componente serve a pulire l’aria che viene risucchiata dall’esterno, per poi essere incanalata e trasportata fino alla camera di scoppio. In assenza di un intervento in cui l’aria viene filtrata, si produrrebbe un rischio di un certo peso. Nel motore arriverebbero infatti anche degli elementi estranei abitualmente presenti nell’aria, come polveri, detriti, pezzi di foglie e residui d’acqua.

Se l’aria non fosse adeguatamente filtrata, sul lungo termine, si creerebbero quindi una serie di eventuali conseguenze negative che potrebbero compromettere il corretto funzionamento del veicolo. Potrebbe ad esempio manifestarsi:

  • un’usura precoce del motore derivante da questi corpi estranei che nel tempo andrebbero a consumare consumerebbero alcune sue parti come candele, pistoni, fasce e non solo;
  • dei probabili intasamenti degli iniettori;
  • un imbrattamento della valvola a farfalla da cui deriverebbero problematiche quali vuoti in accelerazione, perdita di potenza e instabilità dei giri motore;
  • un possibile grippaggio del motore come conseguenza dell’accumulo di grossi detriti nella camera di combustione.

Quando e perché è necessario cambiare il filtro dell’aria

Il filtro dell’aria va sostituito mediamente ogni 15 mila chilometri percorsi. L’intervento risulta necessario per mantenere il motore pulito, per garantire prestazioni adeguate e per supportare il benessere del veicolo.

Se il filtro non viene sostituito periodicamente, infatti, si possono verificare dei malfunzionamenti oltre a correre il rischio di danneggiare, anche pesantemente, alcune parti della vettura. Se non si vuole compromettere la propria automobile, è quindi opportuno tenerlo ben in mente e procedere con l’adeguata manutenzione del caso.

Fonte immagine: www.pezzidiricambio24.it

Come scegliere il filtro dell’aria corretto

Una volta stabilito che occorre effettuare una sostituzione periodica, come scegliere il filtro dell’aria corretto? In commercio, ne esistono di diverse forme e realizzati in svariati materiali. Per ciò che riguarda le forme, i più comuni sono quelli a pannello. Nei modelli di auto sportivi, è possibile trovare anche dei filtri conici, rotondi o ad aspirazioni dinamica.

Sul fronte dei materiali, invece, sono disponibili:

  • filtri in carta, i più diffusi, che vanno sostituiti;
  • filtri in stoffa o in cotone, montati sui modelli sportivi. Questo tipo di filtri è riutilizzabile. Al momento del tagliando può essere deterso e oliato con appositi prodotti.

La scelta del filtro dipende in linea di massima dalle specifiche necessità. Nell’ipotesi in cui si desideri risparmiare, l’opzione migliore è quella di puntare su un filtro dell’aria in carta. Quando si è in possesso di un modello di auto più sportivo che necessita possibilmente di un filtro con prestazioni più elevate e riutilizzabile, ne consegue che la più idonea è quella di acquistare un filtro in stoffa.

Il nuovo sito di Giovanni Rana tra storia e innovazione

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Giovanni Rana è uno dei brand della cucina italiana più amati dalle famiglie, capace di mettere d’accordo da sempre grandi e piccini grazie a prodotti nel segno della tradizione e della qualità. Una storia che presenta radici lontane e che ha al centro i valori del Made in Italy, a partire dalla cultura gastronomica che non ha eguali al mondo.

Oggi tutta la bontà Rana è disponibile anche online, con l’apertura del nuovissimo shop Giovanni Rana. Oltre 100 prodotti e 9 confezioni originali disponibili in pronta consegna a casa in pochi click in un tempo che va dai 2 ai 5 giorni, grazie all’efficiente rete logistica presente in tutto il territorio nazionale; La soluzione perfetta per chi è alla ricerca di idee gourmet originali per la tavola di tutti i giorni ma anche per le occasioni speciali da trascorrere con le persone più care.

Giovanni Rana: i nuovi prodotti dello shop online

Giovanni Rana riesce sempre a stupire il palato, con i suoi prodotti, complice un assortimento impareggiabile e accattivante che vede articoli quali, tra i tanti, la pasta fresca lunga, le specialità regionali, gli Spadellini e l’innovativa linea Chef in Micro, ideali per la pausa pranzo delle giornate di lavoro o per una pasto veloce.

Nello shop Giovanni Rana i prodotti sono disponibili sia singolarmente sia in un sapiente assortimento che vede 9 confezioni originali, declinate secondo tre diverse grandezze. Sapranno sorprendervi e accompagnarvi in tutti i momenti della quotidianità. Vediamole nel dettaglio:

  • “Lasagna Party”, “Tortellini Party” e “Tagliatelle Party” sono le soluzioni ideali per le feste pensate all’ultimo momento e vedono le paste casalinghe Rana protagoniste.
  • “Aperitivo Time” rende speciale l’aperitivo, uno dei momenti più amati dagli italiane, grazie al sapore gustoso degli Spadellini, disponibili in quattro intriganti varianti.
  • “Pollice Verde” è il cofanetto adatto per chi non vuole rinunciare al fresco gusto inconfondibile delle verdure dell’orto, da gustare in piatti veloci e accattivanti come quelli degli Gnocchi, la pasta fresca GioiaVerde e la linea Bio Integrale.
  • “A caccia di novità” è il cofanetto più originale e comprende tutte le novità Rana, compreso il sorprendente ragù 100% vegetale BologNew e le soluzioni limited edition.
  • “Tovaglia a quadretti” rappresenta l’essenza della tradizione italiana, con piatti come le Lasagne e gli Sfogliavelo Rana. Una box che lascia senza fiato.
  • “Amanti del forno” comprende le preparazioni Rana dedicate agli amanti della cottura al forno, dalla Lasagne Fresche Bolognese agli Gnocchi alla Romana. Con tutto il calore che solo un forno acceso riesce a dare.
  • “Schiscetta forever” presenta tutta la qualità Rana in proposte perfette da portare sempre con sé fuori casa, per quei momenti in cui il tempo è poco ma la voglia di gusto è un’esperienza irresistibile.

Con i prodotti di Giovanni Rana il gusto diventa ancora più divertente e prelibato. A ognuno la sua box del cuore.

La Storia di Giovanni Rana: cucina italiana di qualità dal 1962

La storia di Giovanni Rana rappresenta una delle eccellenze dell’innovazione del Made in Italy nel settore alimentare. Il Pastificio Rana comincia la sua storia in provincia di Verona, a San Giovanni Lupatoto, nel 1962.

L’impresa è guidata, da Gian Luca Rana, che ha consentito al Gruppo di diventare leader mondiale indiscusso nei settori della pasta fresca, liscia e ripiena, gnocchi, piatti pronti e sughi.

L’azienda ha come priorità imprenditoriali l’innovazione, l’internazionalizzazione e il valore delle persone, con una famiglia di oltre 4.000 persone al suo interno che vede 5 stabilimenti in Italia, 1 in Belgio e 2 negli Stati Uniti.

Un lavoro che viene svolto ogni giorno con passione e grande cura, a cominciare dalla selezione delle materie prime, rigorosamente di qualità, con l’obiettivo di offrire proposte capaci di coniugare gusto e genuinità.

Rana è presente in 66 Paesi nel mondo, dove è apprezzata per il suo gusto che è diventato sinonimo di quei sapori che hanno reso la cucina italiana amata in tutto il mondo. A partire dal 2007 l’azienda è entrata, con il format di “show cooking”, in un settore quale quello della ristorazione e vanta, al momento, 23 ristoranti nel territorio nazionale e uno a Berlino. I piatti Giovanni Rana sono realizzati in una grande cucina a vista nel segno della trasparenza, uno dei tratti tipici della qualità Rana.

Come organizzare un safari in Sud Africa

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Un viaggio in Sud Africa è certamente qualcosa che va oltre il nostro “immaginario” e rappresenta senza ombra di dubbio un’occasione superiore alle nostre aspettative, oltre che la certezza di attraversare un’esperienza indimenticabile. Il continente africano attira ogni anno milioni di visitatori, non solo per la sua natura così ricca e diversificata, ma anche per il brivido di avventura che si prova ogni volta che si va alla scoperta di questa terra primordiale.

Il safari rappresenta un vero e proprio viaggio sensoriale; sarà il modo migliore per comprendere ed apprezzare la meraviglia di quello che vi circonda: osservare il ciclo della natura più selvaggia con l’assistenza di guide esperte, nell’unicità dei suoi paesaggi, per godere di una tra le esperienze più eccitanti della vostra vita. Con i suoi 300 Parchi Nazionali e Riserve, il Sud Africa propone esperienze diversissime tra loro. I safari della Savana più turistica, fino a spedizioni nei luoghi più deserti, sconosciuti e inospitali. Ovviamente l’immensità dei luoghi offre climi diversi, a seconda anche del periodo; a tal proposito, sarà importante scegliere la destinazione più adatta al vostro itinerario.

Informazioni utili prima di partire

Clima: ricordiamoci che le stagioni sono opposte rispetto al nostro emisfero boreale. In genere il periodo migliore risulta essere la primavera (Settembre/ Ottobre); per affrontare un safari nella zona di Johannesburg il periodo ideale è compreso tra Maggio e Ottobre; a Sud, nella zona di Città del Capo, è ideale da Novembre ad Aprile, mentre a Sud-Est (la zona di Durban) è preferibile il periodo da Maggio a Settembre.

Periodi no: i mesi estivi (Novembre/Febbraio) registrano la presenza di un gran numero di turisti da tutto il mondo, così che le poche strutture adeguate si vedono costrette ad aumentare i prezzi fino a raddoppiarli. A Dicembre la parte a Sud-Est è soggetta ad un clima torrido e insopportabile, mentre venti fortissimi investono Città del Capo con un’elevata umidità e piogge intense.

Organizzare un Safari in Sud Africa: alcune “dritte” prima della partenza

Abbattere i costi

Se si vogliono contenere i costi, bisognerà optare per i campi-tenda anziché le strutture moderne con formula “All-Inclusive”. Un safari organizzato dai classici tour operator propone tariffe comprensive di itinerari, vitto e alloggio, bevande ed escursioni davvero poco accessibili.

Utilizzare un operatore locale

Le guide locali, le compagnie di safari e l’ospitalità degli abitanti di alloggi privati, offrono tariffe migliori rispetto alle compagnie di viaggio internazionali. In particolare, la scelta di un operatore locale rappresenta la giusta opportunità di prezzo economica. Oltre al costo più basso, i professionisti del turismo locale, garantiscono una maggiore disponibilità e una gradita ospitalità.

Viaggiare durante la bassa stagione

In Africa, la bassa stagione di solito coincide con la stagione delle piogge, quando i prezzi dei safari e degli alloggi si abbassano molto. Tuttavia, i prezzi minimi non sono l’unico incentivo di viaggio in questo periodo; le piogge rinvigoriscono la natura e spesso coincidono con la nascita dei piccoli per molti dei più conosciuti erbivori della Savana, così come il birdwatching, che nella stagione più umida è facile da praticare riservando grandi soddisfazioni. Purtroppo la troppa abbondanza di cibo e acqua, fa’ si che gran parte delle mandrie selvatiche si disperdano nelle immense aree di pascolo e risultino difficili da individuare e fotografare.

Self-Drive

Nel caso in cui preferiate assaporare il viaggio in totale libertà, dovreste prendere in considerazione il tipo di safari Self-Drive. Noleggerete un fuoristrada da guidare in autonomia tra parchi e riserve naturali. I vantaggi sono numerosi: è possibile personalizzare l’itinerario in base alle preferenze, e se vorrete, potrete apportare variazioni al programma in qualsiasi momento (alloggi, soste ect). Molti veicoli self-drive sono dotati di una tenda mobile, posizionata sul tettuccio offrendo in questo modo una sistemazione spartana ed economica.

Le zone migliori

Parco Nazionale di Pilanesberg

Partendo da Johannesburg la mattina all’alba, si raggiunge il parco in poco meno di due ore e mezzo: un’area protetta di circa 500 mq, circondata da tre anelli concentrici di colline che formano il cratere di un vulcano estinto, tra i più grandi esistenti, con rari tipi di roccia e vegetazione unica al mondo; al centro un piccolo lago artificiale e oltre 400 varietà di uccelli. Un luogo singolare tra i numerosi parchi e territori africani, in cui concentrare le emozioni più disparate.

Isimangaliso Wetland Park

Nella Provincia del KwaZulu Natal (costa orientale) si trova invece l’Isimangaliso Wetland Park, la terza area protetta più grande del Sud Africa e oggi patrimonio UNESCO. Il parco copre un’area di 32.000 ettari e comprende ben 8 diversi ecosistemi. L’emozione di partecipare ad un safari in notturna, alla ricerca dei Big Five che si mostrano soltanto dopo il crepuscolo, oppure scegliere un’escursione in barca per imbattersi in ippopotami e coccodrilli lungo l’estuario di Santa Lucia.

Come fare il volontariato

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In questo articolo daremo alcuni suggerimenti pratici su come fare volontariato. Chiunque sia propenso ad investire impegno e tempo per le persone in difficoltà e per le popolazioni meno fortunate, ha la possibilità di candidarsi come volontario, tramite i numerosi enti che sostengono e promuovono opere caritatevoli a favore dei più bisognosi.

Fare volontariato è un modo straordinario per distinguerci nella comunità, oltre che una valida occasione per stringere rapporti di amicizia. Si potrà scegliere di donare denaro, ma soprattutto tempo e competenze a favore di associazioni che “elevano” i nostri ideali e i nostri valori.

Esistono associazioni per qualsiasi tipo di volontariato, basterà scegliere con criterio e con la giusta sensibilità; la scelta è dunque fondamentale: ad esempio, se amiamo la lettura, potremmo adoperarci nelle biblioteche della nostra città, gli animi più coraggiosi potranno invece prestare soccorso negli ospedali/case di riposo, offrire servizio nei ricoveri per animali, oppure dare una mano alla mensa dei poveri.

Consigli utili su come fare volontariato

La scelta dell’organizzazione può prevedere strade diverse:  un tipo di volontariato stimolante sul lato personale, per imparare qualcosa di nuovo e fare nuove esperienze, oppure un tipo di volontariato che richieda doti e capacità di cui già si dispone, per poi condividerle con gli altri. Fare volontariato è anche un modo per capire cosa ci piace davvero, testando compiti ed esperienze diversi! Nel momento in cui si ha già un lavoro con la tipica giornata calendarizzata, non c’è bisogno di dedicare tantissimo tempo nelle azioni di volontariato, ognuno di noi potrà ritagliarsi degli spazi e delle mansioni tali da non richiedere troppo dispendio di energie e solitamente, le associazioni organizzano sessioni di formazione e di orientamento per chi si affaccia a questo tipo di esperienza.

Parole d’ordine? Chiedere e usare modi gentili; specie all’inizio non bisognerà pretendere di rivestire la carica per cui ci siamo proposti; è molto probabile che il ruolo che desideriamo sia già ricoperto da qualcun altro o che non sia affatto richiesto; le mansioni dell’esordio, potranno da subito gratificarci, ma ricordiamoci che le stesse organizzazioni non sempre hanno compiti piacevoli o ruoli prefissati da destinare.

Finché non entreremo nel vivo dell’attività, non capiremo mai se il percorso intrapreso è proprio quello che fa’ per noi; di solito gli Enti di volontariato non offrono incarichi che rispondono da subito alle nostre aspettative; capita sovente, di adattarsi a lavori umili e psicologicamente/fisicamente snervanti. Mai arrendersi alle prime difficoltà. Se le nostre motivazioni restano forti, organizziamoci e gestiamo al meglio il nostro contributo.

Ricordiamoci che  tanti altri volontari hanno già vissuto quello che stiamo affrontando, quindi non esitiamo a chiedere supporto o aiuto; i pareri di persone esperte, la condivisione di idee e l’accettazione dei propri errori, risulteranno formativi, a prescindere dal lavoro e dalla qualità della risposta dell’interlocutore. Inoltre, è buona cosa, chiedere di dividere il lavoro se riteniamo sia troppo gravoso o insostenibile; non carichiamoci di infinite responsabilità che porterebbero all’effetto disastroso di farci abbandonare il progetto in breve tempo.

Associazioni per fare volontariato

Esistono Associazioni/Onlus/Enti/Fondazioni in tutto il mondo e nel nostro piccolo mondo, pronti ad accogliere la nostra preziosa offerta di collaborazione, basta solo saper scegliere così da mettersi prontamente all’opera.

Amnesty International

Nato ed attivo dal 1961, è uno dei movimenti più conosciuti ai fini del riconoscimento dei Diritti Umani Universali, impegnato anche sul fronte delle  ingiustizie che coinvolgono i più deboli. Il movimento opera attraverso fasi preliminari di ricerca, campagne e sensibilizzazione delle persone e ad oggi, continua ad informare e a lavorare per rendere il mondo un posto migliore.

Emergency

Associazione di fama mondiale, la quale si occupa di fornire assistenza medico-chirurgica ai feriti di guerra e a ciò che ne consegue come fame, povertà, emarginazione e oblio. Promuove la pace e lo spirito di solidarietà. In Italia, chi volesse candidarsi come volontario deve contattare il gruppo più vicino al proprio paese o la sede centrale di Milano o Roma. Emergency  non invia volontari nei paesi in conflitto.

Terre des Hommes

Lo scopo di Tdh è quello di proteggere i bambini da ogni forma di violenza o abuso, garantendo il diritto alla salute, all’educazione e alla vita stessa.

E.N.P.A

L’Ente Nazionale Protezione Animali è la più antica e importante associazione protezionistica d’Italia. Fondata da Giuseppe Garibaldi nel 1871, l’E.N.P.A. svolge oggi la sua attività in tutti i settori per la tutela, il benessere e la protezione degli animali.

Fondazione Banco Alimentare Onlus

FBAO è un’associazione con lo scopo della raccolta di alimentari e della ridistribuzione degli stessi ad Enti e per le iniziative che si occupano di assistenza e di aiuto agli emarginati. È fondamentale l’aiuto di volontari per il mantenimento del servizio di magazzino, trasporto, consegna, organizzazione e logistica.

Come diventare Influencer

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La diffusione dei Social Network ha dato spazio all’affermazione di nuove particolari figure. Tra le più curiose c’è quella dell’Infuencer che, per chi bazzica ogni giorno in rete è facilmente identificabile in personaggi come Chiara Ferragni. Di queste figure, soprattutto su Instagram, ne esistono in realtà diverse. In questo articolo, approfondiremo il tema. Vedremo più nello specifico come diventare Influencer.

Chi è l’Influencer

Partiamo dalla definizione. Chi è l’Influencer? Di cosa si occupa? Con questo termine si indica in genere una persona che gode di notorietà sul web ed è seguito ogni giorno da un numero elevato di utenti, definiti più esattamente “follower”, ossia seguaci. In genere, gli Influencer vengono considerati esperti in specifici settori, come ad esempio i viaggi, la moda e la tecnologia. Per questo motivo, acquisiscono valore per i marchi che ne sfruttano la capacità di influenzare le scelte di acquisto dei rispettivi follower.

Cosa fare per diventare Influencer

Sebbene sia l’aspirazione di molti, soprattutto dei più giovani, diventare Influencer non è un’impresa così semplice come si possa pensare. Non tutti hanno infatti la capacità di attirare l’attenzione di migliaia di utenti, riuscendo di fatto a trasformare una passione o una conoscenza in un vero e proprio lavoro.

A ogni modo, non bisogna scoraggiarsi. Prima di mollare il colpo e di gettare la spugna, vale sempre la pena tentare. Scopriamo quindi insieme alcuni passaggi utili per riuscire nel tentativo di diventare Influencer.

Scegliere un settore

Il primo passo da realizzare consiste nell’individuare le proprie passioni, di conseguenza anche l’ambito in cui si desidera operare. Nel caso in cui si abbia ad esempio una propensione per la moda, la cosa ideale è cercare di diventare fashion influencer.

Avere delle conoscenze appropriate e approfondite su uno specifico campo, è essenziale ed è di fatto la prima componente per riuscire man mano a creare la tua propria nicchia di follower. Sotto questo punto di vista, vale la pena ricordare che i numeri non sono tutto. In realtà, è meglio avere pochi seguaci che sono tuttavia davvero interessati ai contenuti pubblicati quotidianamente piuttosto che migliaia di persone che non nutrono coinvolgimento effettivo.

Selezionare il target di riferimento

Proprio come accade con altri mezzi di comunicazione, in primis la televisione, una volta individuato il settore in cui muoversi, è necessario selezionare il pubblico a cui ci si vuole rivolgere. Occorre quindi procedere facendo un elenco delle caratteristiche del target che si vuole raggiungere, a partire dall’età passando per lo stile di vita, le passioni e le abitudini. Questo lavoro preparatorio è essenziale perché, senza avere una visione esatta del pubblico a cui ci si vuole rivolgere, non si possono tessere adeguate strategie comunicative, decidendo quali contenuti pubblicare.

Creare una presenza online

A questo punto arriva la fase più attiva. Occorre via via iniziare a tessere la propria presenza online, scegliendo uno o più canali. Le diverse piattaforme usate dagli Influencer spaziano infatti da Facebook fino ai più recenti Instagram e Tik Tok. La scelta va ponderata anche in base al target che ci si prefigge di raggiungere. La fascia di pubblico più adulta, ad esempio, usa con maggiore frequenza Facebook rispetto ad altri social.

La selezione del canale si basa anche sul tipo di argomento trattato. Nel caso della moda ad esempio Instagram è sicuramente il social più idoneo.

Vale anche la pena ipotizzare di aprire un sito o un blog, opzione che che consentirà anche di guadagnare su possibili banner, link o video pubblicitari.

Pubblicare i contenuti giusti

Se si vuole intraprendere seriamente il percorso che porta a diventare Influencer, nulla deve essere lasciato al caso. Anche la scelta dei contenuti deve essere ponderata con la massima attenzione, redigendo possibilmente un piano editoriale che permetta di muoversi con facilità. I post vanno inoltre pubblicati con regolarità così da mantenere alto il grado di coinvolgimento dei follower, conquistandone man mano altri. Fatte tutte queste dovute premesse, non resta altro che mettersi all’opera.

Smart City o città intelligente: come funziona

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Il termine di Smart City è spesso associato al concetto di città del futuro e fa riferimento soprattutto a grandi realtà; oggi sappiamo che l’immagine di città intelligente supera le innovazioni tecnologiche e apporta una nuova idea di concepire un modello di organizzazione urbana, fondato sul benessere dei cittadini e sull’efficienza energetica.

A concepire la definizione di Smart city è l’Unione Europea, secondo cui la città intelligente è un luogo in cui reti e servizi sono resi funzionali, grazie all’uso di tecnologie digitali e di telecomunicazione, a beneficio di abitanti e attività economiche. In una città Smart, le reti di trasporto urbano sono ad alte prestazioni, la rete idrica è implementata, mentre le strutture per lo smaltimento dei rifiuti risultano efficienti e a basso impatto ambientale; nello specifico, anche l’Amministrazione Pubblica risulta maggiormente interattiva e reattiva nei rapporti con il privato.

Smart City: definizione

Ma cosa si intende esattamente per Smart City? Ebbene, la Smart City è una vera e propria città, dotata di intelligenza artificiale (IA) che le permette di interagire con le azioni e le attività dell’uomo, mediante un sofisticato apparato tecnologico; è una città che offre ai cittadini la possibilità di usufruire dei servizi essenziali in maniera veloce e ottimale, con supporti di realtà aumentata (AR), edge, blockchain, cloud computing e altre soluzioni innovative.

L’idea è quella di realizzare un legame immediato tra le infrastrutture presenti nelle città ed il capitale umano e sociale di chi le abita, adottando le più moderne tecnologie ai settori della mobilità, comunicazione, ambiente ed efficienza energetica.

Caratteristiche essenziali di una Smart City

  • fruibilità dei servizi;
  • accessibilità a Internet accessibile tramite WiFi (insieme di tecnologie per reti locali);
  • modernizzazione della rete stradale e dei trasporti.

Il progetto nasce dapprima in ambito urbanistico ed architettonico, anche se la maggior parte delle città presenti del nostro Paese risulta meno adatta a questo decisivo passaggio. L’insieme delle strategie di pianificazione in campo urbano-paesaggistico, volte all’ottimizzazione e all’innovazione dei servizi pubblici ha lo scopo di mettere in relazione le infrastrutture della città con gli abitanti. L’obiettivo resta quello di perfezionare ed integrare i settori della mobilità, comunicazione, ambiente, efficienza energetica, soddisfacendo le esigenze del singolo cittadino, all’interno di un circuito armonioso ed interattivo.

La grande metropoli brasiliana di Rio de Janeiro ha avuto il ruolo di anticipatore nel lontano 2010. L’Unione europea ha successivamente stilato un piano per la realizzazione delle principali Smart city, mettendo a disposizione un budget di 12 miliardi di euro a favore del progetto Eu Smart City

Come vengono classificate le città intelligenti

Le città intelligenti sono classificate sulla base di sei aspetti principali:

  • economia;
  • mobilità;
  • ambiente;
  • abitanti;
  • qualità della vita;
  • governance.

Si tratta di sei assi urbani che portano le città a risolvere i problemi che si presentano ai residenti.

Servizi offerti da una città intelligente

Quali sono gli interventi e i servizi offerti?

parcheggi esterni collegati con mezzi pubblici per una mobilità eco-sostenibile. La risposta è una notevole riduzione del traffico con conseguente abbassamento dei livelli di inquinamento dell’aria e con servizi più economici;
• gestione di parchi e spazi verdi, un elemento importantissimo affinché una città possa essere considerata smart;
edifici intelligenti a basso impatto ambientale. Gli immobili ad alta classificazione energetica, consentono una riduzione delle spese per il consumo d’acqua tra il 40% e il 70% ed un taglio delle emissioni di CO2 del 7% oltre che una riduzione della produzione di rifiuti superiore al 90%;
energia rinnovabile. Per una Smart city è fondamentale diminuire la dipendenza da fonti inquinanti, a favore di energia pulita;
biogas derivante dai reflui organici: le città dovranno essere in grado di recuperare il biogas e trasformarlo in energia pulita. Il risultato è un sostanziale ridimensionamento delle emissioni di CO2;
telecomunicazioni digitali di ultima generazione. Smartphone e Tablet, collegati ad applicazioni in grado di segnalare i percorsi da seguire in base al traffico o alla verifica delle disponibilità di parcheggi;
sistemi informatici a sostegno di un maggiore risparmio energetico, in grado di monitorare i consumi e contenere gli sprechi;
car sharing. Una soluzione efficientissima sia dal punto di vista economico che pratico, il car sharing è imprescindibile in una città smart;
mobilità e trasporti adeguati e proporzionati al numero dei cittadini;

Si tratta dunque di un impegno complessivo volto a migliorare le esperienze per i cittadini, i visitatori e le aziende dell’area urbana e a plasmare un futuro migliore per le nostre città.
Ricorda: una città intelligente è una città più partecipata e inclusiva.