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La rivoluzione della firma digitale per aziende e studi professionali

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La firma digitale sta trasformando radicalmente il modo in cui le aziende e gli studi professionali gestiscono i loro documenti.

Grazie a questa tecnologia avanzata, è possibile semplificare e velocizzare le operazioni quotidiane, garantendo al contempo la massima sicurezza, conformità legale, autenticità e integrità dei documenti. Con un solo click, si possono firmare documenti, accettare proposte e chiudere contratti da qualsiasi parte del mondo, rendendo la firma digitale uno strumento indispensabile per il business moderno. L’adozione di soluzioni digitali è ormai imprescindibile per rimanere competitivi e rispondere alle esigenze di un mercato sempre più globalizzato e dinamico.

Le firme digitali non sono solo una comodità, ma rappresentano una necessità in un’epoca in cui la rapidità e l’efficienza sono fondamentali. Le operazioni che una volta richiedevano giorni o settimane possono ora essere completate in pochi minuti, con un significativo risparmio di tempo e risorse.

Inoltre, la possibilità di firmare documenti da remoto è particolarmente vantaggiosa in un contesto di lavoro sempre più orientato allo smart working e alla collaborazione a distanza. Questa tecnologia si integra perfettamente con altre soluzioni digitali, contribuendo a creare un ambiente di lavoro più fluido e produttivo.

Vantaggi in termini di efficienza e velocità

La firma digitale online offre numerosi vantaggi in termini di efficienza e velocità. Le aziende e gli studi professionali possono eliminare completamente la necessità di documenti cartacei, riducendo i tempi di gestione e le spese operative.

Non c’è più bisogno di stampare, firmare a mano, scannerizzare e inviare documenti via posta o corriere. Tutto può essere fatto digitalmente, in pochi secondi. Questo non solo accelera i processi interni, ma permette anche di rispondere più rapidamente alle esigenze dei clienti, migliorando il servizio offerto e aumentando la competitività.

L’implementazione della firma digitale riduce drasticamente i tempi necessari per ottenere le firme su documenti importanti, permettendo di chiudere accordi e contratti con maggiore rapidità. Questo si traduce in una maggiore capacità di reazione alle opportunità di mercato e in un vantaggio competitivo significativo. Inoltre, la riduzione dell’uso della carta contribuisce a una gestione più sostenibile delle risorse aziendali, un aspetto sempre più importante nella percezione dei clienti e nella responsabilità sociale d’impresa.

Sicurezza e conformità legale

Un altro aspetto fondamentale della firma digitale è la sicurezza. I documenti firmati digitalmente sono protetti da tecnologie di crittografia avanzate che garantiscono l’integrità e l’autenticità delle firme. Questo significa che i documenti non possono essere alterati o manipolati senza invalidare la firma, offrendo una maggiore protezione contro frodi e accessi non autorizzati.

Inoltre, la conformità legale è un altro punto di forza della firma digitale. Infatti, sono riconosciute dalla legge e hanno la stessa validità legale delle firme tradizionali, assicurando che tutti i documenti firmati digitalmente siano pienamente legittimi e vincolanti.

La sicurezza offerta dalla firma digitale è cruciale in settori dove la protezione dei dati è fondamentale, come quello legale, finanziario e sanitario. La possibilità di tracciare ogni firma e verificare l’identità del firmatario garantisce la massima trasparenza e affidabilità del processo. Inoltre, la firma digitale facilita la conformità con le normative internazionali, rendendo più semplice la gestione di operazioni transfrontaliere e la collaborazione con partner globali.

Flessibilità e accessibilità

La firma digitale non solo migliora l’efficienza e la sicurezza, ma anche la flessibilità e l’accessibilità. Con la possibilità di firmare documenti da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, le aziende possono operare senza limiti geografici.

Questo è particolarmente utile in un contesto globale, dove le transazioni internazionali e la collaborazione a distanza tra i team sono all’ordine del giorno. La firma digitale consente ai professionisti di chiudere affari, accettare proposte e finalizzare contratti rapidamente, mantenendo alto il ritmo del business. Questa flessibilità è un vantaggio competitivo che può fare la differenza nel mercato odierno.

La capacità di firmare documenti digitalmente da qualsiasi dispositivo connesso a Internet rende la gestione aziendale molto più dinamica e reattiva. I dirigenti possono approvare documenti critici anche durante i viaggi o fuori dall’ufficio, garantendo che le operazioni aziendali non subiscano ritardi. Inoltre, la firma digitale è integrabile con altre tecnologie di gestione documentale, creando un ecosistema digitale completo che supporta l’efficienza e la crescita aziendale.

La firma digitale online rappresenta quindi una vera e propria rivoluzione per le aziende e gli studi professionali, offrendo un modo sicuro, legale e incredibilmente efficiente per gestire i documenti. Eliminando la necessità di documenti cartacei e garantendo la possibilità di firmare da qualsiasi parte del mondo, la firma digitale permette di risparmiare tempo e risorse, migliorando al contempo la sicurezza e la conformità legale. Adottare questa tecnologia significa abbracciare il futuro del business, rendendo le operazioni quotidiane più rapide, sicure e flessibili, e mantenendo l’azienda al passo con i tempi.

Come l’intelligenza artificiale sta cambiando i processi aziendali

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L‘intelligenza artificiale (IA) è una delle innovazioni tecnologiche più trasformative degli ultimi anni. Se pensiamo che, fino a qualche anno fa, l’IA era relegata a scenari futuristici o ad applicazioni accademiche, oggi ci sembra quasi impossibile che queste tecnologie siano parte della nostra quotidianità.

Oggi utilizziamo un’IA con una naturalezza incredibile, quasi senza rendercene conto: le usiamo, ad esempio, quando chiediamo a Siri o a Google di impostare una sveglia, mandare un messaggio o cercare informazioni online.

Le applicazioni dell’IA stanno rivoluzionando, oltre alla vita di tutti i giorni, anche i processi aziendali, rendendoli più efficienti, riducendo i costi e aprendo nuove opportunità di crescita.

Vediamo insieme come l’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui le aziende lavorano, dalla gestione delle risorse umane alla produzione, dal marketing alla customer experience.

Cos’è l’Intelligenza Artificiale?

L’intelligenza artificiale, spesso abbreviata in IA, è una branca dell’informatica che si occupa della creazione di macchine e sistemi capaci di svolgere compiti che, fino a poco tempo fa, richiedevano l’intervento umano.

Le azioni che l’IA si prefigge di svolgere sono una sorta di “emulazione” di ciò che potremmo fare noi: ad esempio, tra i compiti di un’IA ci sono il riconoscimento vocale, la comprensione del linguaggio naturale, la visione artificiale e la capacità di prendere decisioni (o quantomeno, suggerirne).

La storia dell’intelligenza artificiale risale agli anni ’50, quando i pionieri dell’informatica come Alan Turing e John McCarthy iniziarono a esplorare la possibilità di creare macchine pensanti. Nel corso dei decenni, l’IA si è evoluta grazie ad un importante processo di innovazione tecnologica, passando dai primi esperimenti di gioco degli scacchi e di risoluzione di problemi logici ai sofisticati algoritmi di machine learning e deep learning che oggi alimentano applicazioni avanzate in vari settori.

Oggi, l’Intelligenza Artificiale in Italia (e non solo) è utilizzata in tantissimi campi di applicazione, dalla sanità alla finanza, dalla logistica alla customer service.

L’impatto dell’intelligenza artificiale sui processi aziendali

Come abbiamo detto, l’IA sta avendo un impatto importante sui processi aziendali ed è sempre più apprezzato dagli italiani. In generale, un’IA ha due scopi principali:

  • Automatizzare i processi, rendendo quindi automatiche tutte quelle azioni ripetitive che non portano valore aggiunto all’interno di un’azienda. In questo caso, l’IA ha un obiettivo di semplificazione;
  • Analizzare con assoluta precisione dati complessi, difficili da “decifrare” senza uno strumento in grado di elaborare in pochi secondi una grossa mole di numeri

Ecco come funzionano nel concreto queste due attività.

Automazione dei processi

L’impatto dell’AI sulla logistica e sull’automazione dei processi aziendali è rivoluzionario.

L’IA e la robotica sono in grado di automatizzare compiti ripetitivi e manuali, liberando tempo prezioso per i dipendenti e permettendo loro di concentrarsi su attività strategiche e creative.

Facciamo degli esempi concreti. I chatbot basati su IA possono gestire richieste di assistenza clienti 24/7, rispondendo rapidamente e con precisione alle domande comuni, riducendo il carico di lavoro del personale di customer care. Allo stesso modo, i sistemi di IA possono automatizzare la gestione delle fatture, l’elaborazione delle transazioni finanziarie e l’aggiornamento dei database, minimizzando gli errori umani e migliorando la produttività..

A questo punto, l’automazione ha un beneficio duplice: da una parte, di semplificazione dei processi aziendali, ma anche di aumento della loro precisione, portando a una riduzione dei costi operativi e a un miglioramento della qualità del servizio.

Analisi dei dati

Un altro settore in cui l’intelligenza artificiale ha un impatto significativo è l’analisi dei dati.

Le capacità dell’IA di analizzare grandi volumi di dati in modo molto più veloce di un essere umano ti aiuta a prendere decisioni più informate e di sviluppare strategie aziendali che siano davvero data-driven.

Ciò è possibile grazie agli algoritmi di machine learning, che riescono ad analizzare i big data e identificare (anche precocemente) delle tendenze che sarebbero impossibili da rilevare manualmente. Ad esempio, nel marketing, l’IA può analizzare il comportamento degli utenti e segmentare il pubblico in base a interessi e preferenze, così da realizzare campagne molto profilate.

E ancora, nel settore finanziario, l’IA può prevedere fluttuazioni di mercato e suggerire strategie di investimento potenzialmente proficue, riducendo il rischio e aumentando i profitti.

Settori aziendali trasformati dall’intelligenza artificiale

Marketing e vendite

Uno dei settori su cui l’intelligenza artificiale ha avuto un maggiore impatto è il settore del marketing e delle vendite.

Grazie all’IA nel marketing, le aziende possono personalizzare le campagne in modo estremamente dettagliato, analizzando il comportamento e le preferenze dei clienti per proporre contenuti e offerte su misura. Questo avviene perché l’applicazione dell’IA nella strategia di marketing coinvolge gli algoritmi di machine learning, capaci di prevedere le tendenze di vendita e identificare i potenziali clienti con una precisione senza precedenti, migliorando il tasso di conversione.

Un’altra funzione importante dell’IA è nelle vendite: in questo frangente, l’IA può ottimizzare il customer journey, per offrire ai tuoi clienti esperienze personalizzate che aumentano l’engagement e la fidelizzazione. Pensa, ad esempio, a ciò che avviene sulle piattaforme di e-commerce come Amazon, che utilizzano l’IA per suggerire i prodotti basati sugli acquisti precedenti e sugli interessi degli utenti.

Servizio clienti

Anche AI e customer service sono un binomio molto performante. Nel servizio clienti, l’IA viene sfruttata per migliorare l’efficienza e la qualità del supporto attraverso l’utilizzo di chatbot e assistenti virtuali.

Gli strumenti AI per l’assistenza clienti possono gestire richieste diverse, dalle domande più semplici alle conversazioni più complessi, riducendo i tempi di risposta. Il grande vantaggio, oltre alla semplificazione del customer care, è la possibilità di liberare il tempo dei tuoi collaboratori, che potranno dedicarsi a coltivare relazioni di valore con i clienti.

Produzione e logistica

Tra gli altri settori più interessati dall’impatto dell’intelligenza artificiale, c’è anche quello della produzione e la logistica.

L’utilizzo dell’IA nella produzione e nell’automazione industriale ti permette di avere sotto controllo, in tempo reale, le performance delle macchine, prevedendo necessità di manutenzione e riducendo i tempi di inattività. Le conseguenze (positive) sono la maggiore continuità della produzione e una riduzione dei costi operativi. Nel settore della logistica, l’IA viene utilizzata per ottimizzare i percorsi di consegna, migliorare la gestione degli inventari e prevedere la domanda dei prodotti.

Per farti un esempio concreto, i sistemi di IA possono analizzare i dati storici delle vendite e i trend di mercato per prevedere con precisione le necessità future, garantendo che i prodotti giusti siano disponibili nei momenti giusti.

Benefici dell’intelligenza artificiale per le PMI

Parliamo ora, più nel dettaglio, dei benefici dell’Intelligenza Artificiale, soprattutto per le PMI. Molto spesso, c’è chi pensa che l’IA e che questi strumenti siano una prerogativa delle grandi imprese. Nulla di più sbagliato: uno degli aspetti migliori dell’IA è che è assolutamente “democratica” e che può essere integrata anche nelle organizzazioni più piccole. Se hai una PMI e stai pensando di integrare l’IA nella tua azienda, puoi affidarti a ROMI Company, la società di consulenza specializzata nel marketing per chi si occupa del settore servizi. Nella divisione Tech di ROMI, ci sono esperti specializzati nell’uso dell’IA e dei suoi strumenti per migliorare le performance della tua azienda. Per saperne di più, clicca qui.

Torniamo ora ai benefici più importanti dell’IA nella tua organizzazione.

Riduzione dei costi operativi

Uno dei principali vantaggi dell’IA nel business è la riduzione dei costi operativi. Automatizzando compiti ripetitivi e amministrativi, l’IA è un’ottima alleata per risparmiare tempo e risorse, come abbiamo visto negli esempi precedenti.

Miglioramento dell’efficienza

Altro grande vantaggio dell’IA è il miglioramento dell’efficienza. Attraverso l’analisi dei dati e l’automazione dei processi, l’IA aiuta le aziende a ottimizzare le loro operazioni quotidiane. Ad esempio, le piattaforme di marketing automation ti aiutano a gestire campagne complesse con facilità, mentre gli strumenti di analisi predittiva aiutano a identificare i trend di mercato e a prevedere le esigenze dei clienti.

Inoltre, l’IA può migliorare la gestione delle risorse umane, automatizzando i processi di selezione e onboarding dei nuovi dipendenti, facendo in modo che le risorse giuste siano allocate ai ruoli giusti.

Conclusione

Per concludere, l’adozione dell’IA per le PMI è, attualmente, un fattore decisivo per competere con aziende più grandi e per rispondere in modo rapido e agile alle esigenze del mercato. Oggi, l’IA è una grande opportunità per accedere a benefici concreti che possono trasformare radicalmente il modo in cui le PMI si propongono sul mercato.

Quando la IA impara a parlare con gli Stakeholder: l’opinione di Lorenza Pigozzi

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L’Intelligenza Artificiale (IA) sta rivoluzionando il modo in cui le multinazionali gestiscono le relazioni con gli stakeholder, introducendo nuove dinamiche nell’interazione tra uomo e macchina. Un recente articolo scientifico pubblicato su Springer questo maggio, redatto da Muhammad Asif e Zhou Gouqing, esplora l’applicazione innovativa dell’IA nell’analisi della comunicazione multi-dimensionale: secondo gli autori, l’IA può imitare la capacità del cervello umano di risolvere problemi e prendere decisioni, aprendo nuove prospettive nel campo della comunicazione aziendale.

Gli esperti, in particolare, pongono l’attenzione sulla comunicazione mediata dall’IA (AI-MC), evidenziando come questa non solo modifichi, ma aumenti e generi comunicazione per raggiungere obiettivi specifici. Tale approccio sfida le teorie tradizionali di comunicazione che si concentrano sulle interazioni dirette tra esseri umani. L’IA offre quindi nuove opportunità per migliorare la qualità e l’impatto della comunicazione aziendale, aprendo la strada a strategie più efficaci e mirate.

Per Lorenza Pigozzi l’IA è un alleato strategico per migliorare la qualità e l’impatto della comunicazione

Abbiamo chiesto a Lorenza Pigozzi, Vice Presidente Esecutivo della Comunicazione Strategica del Gruppo Fincantieri, se vede come cruciale il ruolo dell’IA nella comunicazione aziendale. Pigozzi ha sottolineato l’importanza dell’integrazione dell’IA nella strategia di comunicazione di Fincantieri, evidenziando come tecnologie come i chatbot avanzati e gli assistenti virtuali possano migliorare l’efficacia delle interazioni con gli stakeholder.

“Per Fincantieri, l’IA rappresenta non solo una tecnologia avanzata, ma un alleato strategico per migliorare la qualità e l’impatto della nostra comunicazione aziendale”, ha affermato Pigozzi. “Utilizziamo l’IA per personalizzare le nostre interazioni con gli stakeholder, fornendo risposte tempestive e pertinenti che migliorano la loro esperienza complessiva con il nostro brand.”

Ha inoltre evidenziato l’importanza di mantenere l’umanità e l’autenticità nel processo di comunicazione, nonostante l’automazione fornita dall’IA: “nonostante l’IA possa automatizzare molte delle nostre attività di comunicazione, è essenziale che rimaniamo fedeli ai nostri valori aziendali e che manteniamo un approccio umano nelle nostre interazioni”, sempre Pigozzi. “Solo così possiamo garantire che la nostra comunicazione sia autentica e coinvolgente per i nostri stakeholder.”

In Fincanteri l’Intelligenza Artificiale parla agli Stakeholder

Per Fincantieri, leader nel settore navale, l’adozione dell’IA nella comunicazione multi-dimensionale offre un’opportunità unica per potenziare le relazioni con gli stakeholder: le tecnologie AI-MC possono essere utilizzate per scrivere in modo personalizzato ai differenti stakeholder, migliorando la comunicazione e la comprensione reciproca. Inoltre, strumenti di monitoraggio della reputazione basati sull’IA consentono a Fincantieri di analizzare in tempo reale il sentiment degli stakeholder sui vari canali di comunicazione, permettendo una gestione proattiva della reputazione aziendale.

L’azienda si impegna a integrare l’IA in tutti gli aspetti della sua comunicazione e relazioni con gli stakeholder, al fine di garantire una comunicazione efficace, autentica e all’avanguardia. Un approccio innovativo all’utilizzo dell’IA che dimostra l’impegno per l’innovazione tecnologica e la leadership nel settore, posizionandola come un punto di riferimento nell’integrazione responsabile dell’IA nella comunicazione aziendale.

Con queste strategie, Fincantieri mira a consolidare la sua posizione di leader nel settore navale, mantenendo una comunicazione trasparente, autentica e orientata al cliente, anche attraverso l’impiego intelligente dell’Intelligenza Artificiale.

Le migliori App per il trekking

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Tutti gli amanti della montagna e gli appassionati di trekking sanno che la prima cosa da fare, quando si organizza un’escursione, è scegliere l’itinerario.

La selezione del percorso deve tenere in considerazione la preparazione e le capacità fisiche personali ed è di fondamentale importanza verificare la lunghezza, il dislivello e il tipo di terreno che si andrà a percorrere.

Come preparare l’itinerario

In passato, quando si pianificava un’escursione, si studiavano le mappe cartacee o le carte geografiche e ci si affidava ai cartelli segnaletici posti lungo i sentieri o alle bussole.

Un grande aiuto lo si poteva trovare anche nei testi sul territorio e nelle guide, che descrivevano in modo dettagliato i vari sentieri.

Gli elementi principali da tenere in considerazione quando si organizza un’escursione in montagna sono la lunghezza e il grado di difficoltà del percorso, i tempi di percorrenza, il dislivello e la possibilità di trovare dei punti di ristoro oppure dei rifugi in caso di trekking di più giorni.

Oggi, grazie alla tecnologia, possiamo reperire tutte queste informazioni in modo veloce e preciso e organizzare così un trekking in totale sicurezza per limitare al minimo gli inconvenienti e godere appieno dell’esperienza.

Cosa sono le App per il trekking

Le applicazioni per il trekking sono programmi che si installano sullo smartphone (come una qualsiasi altra applicazione) accedendo al Play Store di Google o all’Apple Store.

In circolazione ci sono molte App, sia gratuite che a pagamento, con funzionalità diverse e per ogni tipo di esigenza.

Queste applicazioni, sfruttando il GPS del telefono, ci indicano la nostra posizione e la traccia da seguire.

Le applicazioni più complete includono altri tipi di dati come il dislivello, i chilometri percorsi, il passo della nostra camminata, la temperatura e anche funzioni per chiamare i soccorsi in caso di necessità.

Vediamo nel dettaglio quali sono le App più conosciute e più utilizzate.

Outdooractive

Questa è considerata una delle migliore App in circolazione per il trekking. Contiene le mappe di tutto il mondo, disponibili sia online che offline, e basta fare un ricerca per trovare il luogo che interessa in base alla tipologia di attività da svolgere.

Contiene anche numerose informazioni sui luoghi, i punti ristoro, le baite, le stazioni sciistiche e le falesie.

Grazie alla funzione Skyline consente di scoprire i nomi delle vette, dei laghi e di altri elementi panoramici che vedi durante la camminata.

Wikiloc

Wikiloc è nata come piattaforma online nel 2008 e successivamente è stata creata l’app per smartphone.

Grazie alla sua semplicità di utilizzo è molto usata dagli amanti delle attività outdoor.
Ogni utente può consultare e commentare gli itinerari caricati e condivisi da altri utenti.
Una volta scelto il percorso, Wikiloc ti accompagna per l’intera escursione anche in modalità offline.

Sono disponibile anche informazioni riguardanti la lunghezza del percorso, il dislivello e un segnale sonoro avvisa sei ti stai allontanando troppo dalla traccia.

SpyGlass

Questa è una delle App più belle e innovative. Oltre a fornire gli strumenti base per la lettura delle mappe e la creazione dei percorsi contiene anche altri strumenti molto interessanti come la bussola, l’altimetro, un tachimetro, un calcolatore angolare, un inclinometro e uno strumento di ricerca astronomico.

Komoot

Un’App dall’interfaccia davvero gradevole e semplice da utilizzare. Koomot propone sempre il percorso migliore da seguire in base alla destinazione scelta.

Contiene delle raccolte molto ben organizzate, con i percorsi migliori divisi per regione e tipo di attività.

Si possono salvare le proprie escursioni e condividerle con gli amici.

PeakVisor

Questa App è amata soprattutto dagli appassionati di montagna e di vette.

Grazie alla realtà aumentata, inquadrando con la fotocamera dello smartphone il panorama, compariranno le scritte con i nomi delle montagne circostanti.

Grazie alla bussola 3D e all’altimetro sai sempre dove ti trovi e non rischi di perderti.
È stata anche caricata la mappatura delle piste da sci, con i gradi di difficoltà e gli impianti di risalita.

L’App è gratuita solo per i sistemi iOS mentre è a pagamento per Android.

Limiti delle App per il trekking

Come abbiamo visto, la tecnologia ci viene in aiuto e oggi è davvero molto semplice organizzare le nostre escursioni.

Ci sono però dei limiti: potresti trovarti in zone dove non c’è campo o rete internet quindi è sempre consigliabile scaricare le mappe o il percorso sul telefono in modo da utilizzarle anche offline.

Non dimenticare che queste applicazioni consumano molta batteria, per evitare di trovarti con il telefono spento, dovresti acquistare anche una batteria di scorta o un Power Bank (magari solare).

Quando pianifichi la tua escursione , metti nello zaino anche una mappa cartacea, non pesa molto e ti potrebbe tornare utile.

Ecologia ed impatto ambientale nel settore del Gioco Digitale

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Il tema dell’ambiente sta diventando sempre più centrale nel dibattito politico e dell’opinione pubblica a livello mondiale. Dai “Friday for Future” alle iniziative degli attivisti che fanno notizia sui giornali per le loro azioni non violente ma plateali, come bloccare il Raccordo Anulare a Roma o imbrattare opere d’arte in giro per il mondo. Fatto sta che tutti, cittadini e imprese, devono iniziare a fare sul serio la propria parte per poter garantire alla Terra un futuro, dato che, stando a diverse ricerche, siamo prossimi allo sconfinamento del limite estremo per evitare una catastrofe ambientale nei prossimi decenni.

Quando si dice “tutti”, si intende proprio tutti. Anche i comparti industriali meno sospetti, come quello del gioco d’azzardo. In questo senso la tecnologia sta aiutando molto il settore, dato che la smaterializzazione delle sale da gioco permette di avere un impatto più basso rispetto al recente passato. Specialmente se tali sale siano raggiungibili da dispositivi mobili.

L’impronta carbonica si riduce grazie alla digitalizzazione

Partiamo dalle considerazioni più intuitive, che solitamente valgono anche per altri settori, come quello dello smart working ad esempio. La digitalizzazione del gioco consente di diminuire gli spostamenti delle persone da un luogo ad un altro. Questo significa meno CO2 prodotta da mezzi di trasporto quali macchine, aerei, bus, treni e navi, con le persone che possono tranquillamente raggiungere la propria sala virtuale di fiducia in pochissimi click e senza muoversi dalla propria postazione abituale, come il divano di casa.

Anche perché, come spiegato da Nino Lucchesi in un articolo che confronta le migliori app slot soldi veri e i più interessanti casinò online mobile, gli operatori del settore attivi in questo ambito sono numerosi. Pertanto, non manca di certo la possibilità di scelta né la varietà di prodotti a disposizione degli utenti, che non avranno nemmeno la mancanza delle grandi sale da gioco fisiche.

Riduzione della quantità di energia elettrica utilizzata

Inoltre, quando si sceglie di giocare tramite un’applicazione per dispositivi mobili, che solitamente sono alimentati a batteria, questo consente anche di risparmiare corrente, in quanto non è necessario attivare alcun dispositivo attaccato ad una presa elettrica, nemmeno il modem di casa data la presenza dei dati della SIM del proprio device. Essa, grazie alla tecnologia 5G, ancora non sfruttata del tutto in Europa, permette una navigazione anche più veloce della linea fissa. Mal che vada, si potrebbe utilizzare solo il router o un PC fisso, ma rimane nulla in confronto alla quantità di energia elettrica che dovrebbe utilizzare un casinò terrestre per rimanere operativo.

Si pensi solamente ai lampadari per illuminare ogni sala, alle apparecchiature da gioco, agli elettrodomestici, alle insegne luminose, come quelle dei casinò di Las Vegas, e quant’altro. Il tutto amplificato dalla grandezza di tali sale, che spesso si sviluppano su diversi piani e con metrature quadrate immense per ospitare tutto il necessario.

Meno inchiostro, meno carta, meno plastica e meno manutenzione

Altro aspetto da considerare è la quantità di materiali potenzialmente inquinanti che viene risparmiata. Tutto ciò che è disponibile tramite lo schermo di un device mobile o di un PC è solitamente tradotto in materiale plastico, cartaceo e zeppo di inchiostro: dalle carte alle fiches, passando per cartellonistica varia (come le segnalazioni ad esempio) o i tavoli e le macchine necessarie per il gioco, su tutti i cabinati fisici.

Tutto ciò, poi, richiede una manutenzione costante e, a volte, straordinaria che si traduce in scarto di materiali non riciclabili, necessità di nuovi pezzi di ricambio e utilizzo di sostanze che alla lunga potrebbero risultare tossiche per l’uomo e il Pianeta intero. Insomma, giocare da remoto significa anche giocare in modo più sostenibile per l’ambiente.

L’iGaming può essere ancora più eco-friendly

Infine, c’è da dire che le aziende del settore iGaming si stanno impegnando, e non poco, nel cercare di ridurre ulteriormente l’impatto ambientale scatenato dai propri server. Questo tramite investimenti che consentano di utilizzare hardware ad alta efficienza energetica, come i server di ultima generazione, ad esempio. Essi, oltre ad essere realizzati in materiali eco-sostenibili, sono anche alimentati da fonti di energia pulita e non derivante dallo sfruttamento delle risorse esauribili, come i carboni fossili.

Inoltre, alcuni noti brand che rilasciano giochi per le piattaforme digitali, stanno sviluppando i nuovi titoli in modo programmato e sostenibile, riducendo le dimensioni dei file di gioco, sfruttando la tecnologia del cloud per non dover pubblicare fisicamente il gioco, come accade spesso per i titoli da console, e ottimizzando le strutture del codice interno. Insomma, c’è ancora tanta strada da fare, ma quella intrapresa sembra essere la via giusta.

SPID, ecco tutte le modalità d’uso

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Lo SPID, ovvero il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è quel tipo di servizio che offre ai cittadini la possibilità di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati aderenti. Tutto ciò all’interno di questo sistema di credenziali è possibile attraverso la generazione di una password temporanea all’interno dell’app o via SMS, che permette all’utente di effettuare il login all’interno delle pagine sul web dedicate alle varie amministrazioni pubbliche o a tutte quelle aziende private che hanno deciso di aderire al servizio.

Il progetto relativo allo SPID è stato ideato da AgID nel 2014, poi ha esordito ufficialmente due anni più tardi, nel 2016. Lo scopo principale di questo tipo di servizio è quello di rendere vantaggiosa l’offerta di servizi digitali per cittadini e persone giuridiche da parte delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni. I numeri di anno in anno aumentano sempre di più, quindi andiamo a dare un’occhiata maggiormente nel dettaglio.

I numeri relativi allo SPID

I dati che verranno menzionati nelle prossime righe si rifanno alla fine del 2023, quindi a circa sei mesi fa. Al culmine dell’anno precedente, infatti, le identità rilasciate in questo senso sono state più di 36 milioni. Di conseguenza sotto questo punto di vista è stato coperto il 62% della popolazione, sempre più digitalizzata, con altri 90 milioni di euro già pronti per digitalizzare ancora di più la Pubblica Amministrazione. Numeri molto più alti rispetto alla fine del 2022, tanto che parliamo di una crescita del 10% con circa 3 milioni di identità attivate in più rispetto all’anno precedente. Anche la quota degli accessi è aumentata esponenzialmente nel 2022 rispetto al 2021. Mentre nel 2021 questi ultimi hanno toccato quota 560 milioni, infatti, nel 2022 è stata superata addirittura la soglia del miliardo.

Nel 2023 il trend è stato esattamente lo stesso, ciò significa che sono stati mantenuti dei ritmi elevatissimi. Dopo che a maggio del 2023 sono state rinnovate le convenzioni con gli Identity Provider SPID per i successivi due anni, è diventato chiaro a tutti come l’obiettivo del Governo fosse e sia ancora oggi quello di unire SPID e CIE (Carta di Identità Elettronica), i due sistemi di identità online attualmente attivi, in un unico grande sistema. In questa maniera verrà creato una sorta di digital identity wallet.

Tornando ai numeri relativi allo SPID che hanno avuto a che vedere con il 2023, aggiungiamo che le pubbliche amministrazioni attive hanno superato quota 15mila, per un totale di circa 26mila servizi disponibili. Per quanto concerne i fornitori di servizi privati che rendono possibile l’accesso tramite SPID, invece, siamo a quota 177, quando al termine del 2021 questi erano non appena 88. Trattandosi di un’identità digitale, sono ancora differenti i dati che hanno a che fare con la distribuzione di quest’ultima nel nostro Paese. Questa, infatti, non è ancora omogenea. Basti pensare al fatto che il 100% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni sono in possesso di un’identità digitale, mentre quest’ultima appartiene solamente a 1,7 milioni dei tanti cittadini al di sopra dei 75 anni. Crescono i numeri che riguardano bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni, in questo senso infatti sono 13mila le nuove identità attivate.

Come si utilizza lo SPID nell’ambito del gioco online

Lo SPID ormai è diventato la nostra carta di identità sul web tanto che in molti settori di mercato, oltre a quello della pubblica amministrazione nella quale è diventato una prassi, viene per l’appunto utilizzato come una delle opzioni di accesso più usate per loggarsi alla piattaforma nella quale ci si vuole addentrare. Ne possiamo trovare conferma in questa lista di casinò SPID. Questa opportunità certamente viene considerata sinonimo di affidabilità e trasparenza agli occhi sia dell’utente, che ha intenzione ad accedervi, e sia a quelli dell’agenzia che ne garantisce il controllo legale ed amministrativo: l’ADM (ex AAMS).

Nel corso dell’iscrizione ad una di queste, infatti, è obbligatorio per l’utente comunicare i propri dati personali ai concessionari dotati della licenza dell’Agenzia Dogane e dei Monopoli, questo anche e soprattutto per la tutela stessa del giocatore. Passaggi che una volta non potevano essere skippati, tanto per utilizzare un termine moderno e giovanile, quali l’invio del documento e l’inserimento dei dati personali, ad oggi possono essere saltati grazie allo SPID o alla CIE. Accedere ad un casinò online tramite SPID risulta essere una procedura piuttosto semplice.

L’utente, infatti, al momento della registrazione non deve fare altro che scegliere quella mediante l’Identità Digitale, per poi selezionare il proprio fornitore SPID, inserire le varie credenziali e acconsentire all’invio di tutti i dati. I pochi passaggi da effettuare, quindi, sono i seguenti: accedere al sito sul quale ci si vuole iscrivere, selezionare la registrazione con l’Identità Digitale, inserire le credenziali SPID, il proprio codice fiscale o inquadrare il QR Code, acconsentire all’invio dei dati, scegliere lo username e la password per accedere al conto gioco, per poi, infine, selezionare il bonus preferito tra quelli messi a disposizione dei nuovi iscritti.

Chi può utilizzare lo SPID e quali sono i servizi utilizzabili

A partire da marzo 2022, AgID ha comunicato le linee guida per permettere anche ai minori tra i 5 e i 17 anni di essere in possesso di un’Identità Digitale. Trattandosi di minorenni, ovviamente, è necessario il consenso dei genitori, oltre alla verifica del genitore stesso, che gestirà l’identità e i servizi ai quali poter accedere, e del minore. L’utente si può registrare al servizio tramite un Identity Provider, che a quel punto crea una vera e propria Identità Digitale e assegna all’utente le credenziali valide per il riconoscimento.

Per quanto concerne i servizi utilizzabili attraverso lo SPID, tra questi rientrano quelli dei servizi Inps, Agenzia dell’Entrate e Inail. Tra gli altri attivi ritroviamo anche la richiesta di certificati anagrafici online dal sito del comune, consultazione contravvenzioni, il pagamento della Tasi, ICI, Imu, il bollo auto, l’accesso al fascicolo sanitario elettronico, il cambio medico online, il ritiro referti online e la prenotazione delle prestazioni sanitarie. A tutti questi servizi, inoltre, si aggiungono anche quelli per le persone giuridiche e per i liberi professionisti.

La relazione tra videogiochi e cervello

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Stando a una recente review, alcune categorie di videogiochi riuscirebbero, sorprendentemente, a modificare il funzionamento e la struttura del cervello, mentre un uso eccessivo andrebbe a creare una vera e propria dipendenza (Gaming Disorder).

I videogiochi stanno diventando sempre più una nuova forma di intrattenimento anche per gli adulti, con età media attorno ai 35 anni; molti di loro utilizzano computer e console, ma una nuova categoria di giocatori casuali, si affida a Smartphone e Tablet di ultima generazione per riempire i momenti vuoti delle loro giornate.

Possiamo dunque affermare che i videogiochi di oggi, rappresentano la forma più comune di svago e che tale forma di intrattenimento produce effetti diversi sul nostro cervello e sulle nostre abitudini quotidiane.

In particolar modo, alcune ricerche hanno dimostrato che i videogiochi sarebbero in grado di modificare le aree del cervello responsabili dell’attenzione e delle capacità visuo-spaziali, rendendole addirittura più efficienti. I ricercatori hanno inoltre valutato e studiato le regioni del cervello associate al sistema di ricompensa e come queste, risultino associate a forme di dipendenza e assuefazione.

Uno studio pubblicato di recente dal team del Dr. Marc Palaus ha voluto approfondire e analizzare le tendenze emerse dalla ricerca, riguardo l’effetto che avrebbero i videogiochi direttamente sulla nostra mente e sul nostro comportamento.

In generale, da questa ricerca, è emerso che alcuni giochi computerizzati sarebbero in grado di modificare la reattività e la struttura del nostro cervello, influenzando o migliorando il livello di attenzione selettiva. Sulla base di alcune evidenze scientifiche il gioco online, aumenterebbe la dimensione e la potenzialità delle aree del cervello implicate nelle competenze visuo-spaziali; ad esempio, l’ippocampo destro si è rivelato più sviluppato in quella categoria di giocatori abituali.

Videogiochi e cervello: cosa accade?

Gli effetti negativi rafforzano invece la tesi che i videogiochi risultano essere i veri responsabili di una particolare forma di dipendenza emotiva e fisica con segni e manifestazioni evidenti, tra cui:

  • Sensazione di irrequietezza e/o irritabilità quando si è incapaci di giocare;
  • Isolamento dalla società per passare più tempo a giocare;
  • Mal di testa associato a rossore e lacrimazione oculare.

In tal senso i ricercatori hanno reso noti i sensibili cambiamenti funzionali e strutturali nel sistema di ricompensa neurale, nei soggetti dipendenti dal gioco, del tutto simili a quelli osservati in altri disturbi da dipendenza, quali droga e alcool. La soluzione al problema resta quella di un uso moderato del gioco.

Risulta fondamentale che i genitori e gli educatori, prestino attenzione ai primi segnali di allarme, sia fisici che psicologici, intervenendo tempestivamente per un utilizzo appropriato e limitato degli strumenti di gioco. Non c’è alcun dubbio che il gioco abituale sia in grado di “modificare” il cervello in maniera non dissimile a quanto avvenga già attraverso l’esercizio fisico per gli tutti gli altri muscoli del nostro corpo; anche le reti neurali del nostro cervello possono essere rafforzate da una buona dose di concentrazione e dal rilascio costante di dopamina, determinando così un adeguato “esercizio per la mente” (Gaming Addiction).

Come trarre beneficio dai videogiochi

Riportando l’attenzione ai più piccoli, si è cercato di dimostrare in che modo i videogiochi (“somministrati” a giuste dosi) possano contribuire a migliorare la concentrazione, l’apprendimento, la velocità di reazione e persino, in alcuni casi, le capacità multitasking. Elementi come la perseveranza, la determinazione, le capacità di gestione, le capacità di pianificazione, la precisione, la capacità di prendere decisioni in fretta (e molti altri fattori rilevanti) restano i punti chiave dell’analisi di alcuni scienziati.

Chi gioca da tempo, infatti, sa bene che gli attuali temi proposti dai giochi computerizzati sono caratterizzati da elementi sociali, psicologici e cognitivi; insomma delle vere e proprie “attrezzature”, adatte a ricostruire e rafforzare la propria identità all’interno della società. Ciò ha portato allo sviluppo di una moltitudine di applicazioni non solo ricreative, ma anche educative e istruttive con una particolare attenzione alla componente ludica. D’altra parte, tra i benefici psicologici indotti dai videogiochi c’è un aumento della motivazione, dell’autoregolazione, della fiducia in se stessi e delle abilità sociali.

Infine, a seconda del tipo di videogioco, è possibile migliorare aspetti come il lavoro di squadra, la cooperazione, il superamento di sé e il rispetto dell’altro.

Considerazioni finali

Nonostante gli innegabili effetti positivi dei videogiochi, non bisogna trascurare i potenziali
rischi informatici associati al gaming online. Per far fronte a queste minacce, puoi proteggere la tua connessione con una VPN (Virtual Private Network), uno strumento efficace contro diversi attacchi informatici quando giochi online o scarichi i videogame.
Come funziona una VPN? Questo strumento è in grado di cifrare il traffico trasmesso alla
rete, facendolo passare per un server sicuro. Inoltre, nasconde il tuo indirizzo IP e la
posizione. I tratti distintivi di questa tecnologia ti aiutano a tenere le tue informazioni
personali alla larga dagli hacker, garantendo al tempo stesso un’esperienza di gioco
all’insegna di sicurezza e privacy. Utilizzando una VPN, puoi goderti i videogiochi che
preferisci con una maggiore tranquillità, senza riduzioni nelle performance della
connessione.

Come imparare a suonare la chitarra

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La passione per la musica accomuna moltissime persone. C’è chi desidera anche imparare a esercitare personalmente questa meravigliosa arte. Nei prossimi paragrafi scopriremo insieme come imparare a suonare uno dei tanti strumenti a oggi disponibili per fare musica. Ci riferiamo alla chitarra.

Passaggi da seguire per imparare a suonare la chitarra

Per imparare a suonare la chitarra, suggeriamo di mettere in pratica quanto descritto di seguito.

  1. Assicurarsi di acquistare una chitarra di buona qualità, comoda da suonare.
  2. Apprendere le basi. È necessario apprendere come posizionare le mani sullo strumento, la struttura delle corde e a leggere le note.
  3. Esercitarsi. Bisogna dedicare regolarmente del tempo alla pratica. L’ideale consiste nell’iniziare con esercizi semplici, per poi aumentare progressivamente la difficoltà. Consigliamo di esercitarsi per almeno 30 minuti al giorno.
  4. Imparare alcune canzoni. Per effettuare gli esercizi, suggeriamo di scegliere alcune canzoni che piacciono particolarmente. L’accortezza aiuterà a migliorare la tecnica e a mantenere più elevata la motivazione.
  5. Rivolgersi a un insegnante. Se si desidera progredire più rapidamente, la cosa migliore da fare è di trovare un insegnante di chitarra.
  6. Essere paziente. Imparare a suonare la chitarra richiede tempo e dedizione. È perciò essenziale non scoraggiarsi alle prime difficoltà. Continuando a esercitarsi, i risultati non tarderanno a mostrarsi. D’altronde, la pratica costante è la principale chiave di successo in ogni contesto.

Cosa si fa alla prima lezione di chitarra

La prima lezione di chitarra può variare a seconda dell’insegnante o del metodo seguito dallo stesso. In generale, delle situazioni tipo includono:

  • Apprendere la posizione corretta delle mani. L’insegnante mostrerà come posizionare le mani sulla chitarra così da suonarla in modo efficace e confortevole.
  • Conoscere le diverse corde. L’insegnante mostrerà come identificare le corde e come suonare le singole note.
  • Imparare gli accordi di base come il Do Maggiore, il Mi Minore e il Sol Maggiore.
  • Fare esercizi di riscaldamento per migliorare la tecnica.
  • Imparare a eseguire una canzone.

Quanto costa una lezione privata di chitarra

Il costo di una lezione privata di chitarra può variare in base a molte fattori, tra cui la qualifica dell’insegnante e la durata dell’esercitazione. In media, il prezzo può oscillare dai 30 ai 100 euro. Molti insegnanti offrono pacchetti di lezioni applicando uno sconto. In genere, si tratta di un’opzione più valida per riuscire a ottenere competenze più approfondite, risparmiando nel contempo.

Migliori scuole italiane per imparare a suonare la chitarra

Non esiste una lista ufficiale delle migliori scuole italiane per imparare a suonare la chitarra. Il tutto dipende dalle preferenze individuali e dalle esigenze specifiche di ogni allievo. Tra le scuole che nel nostro Paese offrono lezioni di un certo livello, possiamo tuttavia ricordare:

  • La Scuola di Musica Moderna e Jazz “G.B. Martini” di Bologna;
  • La Scuola di Musica di Fiesole;
  • La Scuola di Musica Popolare di Testaccio a Roma;
  • La Scuola di Musica Le Rane di Milano.

Tali scuole offrono corsi di chitarra per ogni livelli, a partire dai principianti fino ai più esperti, permettendo di esercitarsi con insegnanti qualificati.

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