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La riscossa delle biciclette sui monopattini

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Dopo anni in cui i monopattini elettrici hanno dominato la scena urbana, promettendo una mobilità rapida e senza sforzo, sta emergendo un rinnovato entusiasmo per un mezzo di trasporto ben più antico: la bicicletta.

Questa “riscossa delle biciclette” non è un fenomeno casuale ma il risultato di una serie di fattori convergenti che stanno spostando l’ago della bilancia. Al centro di questo ritorno in auge vi sono considerazioni fondamentali come la sicurezza e il comfort, ma anche la crescente accessibilità economica delle biciclette elettriche e gli investimenti in infrastrutture ciclabili da parte delle città.

Mentre i monopattini elettrici hanno il loro spazio nell’ecosistema della mobilità urbana, molti stanno riscoprendo il piacere e i benefici di pedalare, seduti comodamente, attraverso le vie della città.

Sicurezza e comfort al primo posto

La rinascita della bicicletta come mezzo di trasporto prediletto nelle nostre città non è solo una questione di nostalgia o tendenza, ma si fonda su basi concrete di sicurezza e comfort. Rispetto ai monopattini elettrici, le biciclette offrono una stabilità superiore e una sensazione di sicurezza maggiormente radicata, soprattutto quando si naviga tra le insidie del traffico urbano o si affrontano superfici stradali disomogenee. La posizione seduta sulla bicicletta, inoltre, è nettamente preferita per i viaggi di media e lunga durata, dove il comfort diventa un fattore non trascurabile.

La sicurezza, in particolare, è un aspetto che non può essere sottovalutato. Le biciclette, con le loro due ruote di maggior diametro, offrono una stabilità che i monopattini elettrici faticano a eguagliare. Questo si traduce in una minore incidenza di cadute e incidenti, soprattutto su strade dissestate o in condizioni meteo avverse, dove i piccoli pneumatici dei monopattini possono facilmente perdere aderenza.

Un altro punto a favore delle biciclette è la visibilità. Essere seduti su una bicicletta pone il ciclista in una posizione più elevata rispetto a chi sta in piedi su un monopattino, rendendolo più visibile agli automobilisti e agli altri utenti della strada. Questo è cruciale per la sicurezza stradale, in quanto una maggiore visibilità riduce il rischio di incidenti.

Il comfort è indissociabile dalla sicurezza. La fatica minore richiesta per mantenere l’equilibrio su una bicicletta, unitamente alla possibilità di affrontare percorsi più lunghi senza il disagio di stare in piedi per tempi prolungati, rende la bicicletta una scelta ovvia per molti. La posizione seduta consente inoltre di godere di un’esperienza di viaggio più rilassata e piacevole, con la possibilità di ammirare il paesaggio urbano con maggiore facilità.

Accessibilità economica delle biciclette elettriche

Il ritorno alla popolarità delle biciclette è stato notevolmente accelerato dall’avvento e dall’evoluzione delle biciclette elettriche. Queste moderne incarnazioni della classica bicicletta offrono tutti i vantaggi del pedale assistito, il che significa che anche i tragitti più lunghi e le salite più ripide diventano gestibili senza sforzo eccessivo. Un elemento chiave di questa rinascita è l’accessibilità economica delle biciclette elettriche, che si è notevolmente migliorata negli ultimi anni.

La riduzione dei costi di produzione, grazie ai progressi nella tecnologia delle batterie e all’aumento della produzione su larga scala, ha reso le biciclette elettriche molto più accessibili al grande pubblico. Ciò significa che un numero sempre maggiore di persone può ora godere dei benefici del ciclismo elettrico, senza dover investire cifre proibitive.

L’emergere di siti web specializzati che vendono biciclette elettriche a prezzi competitivi ha ulteriormente democratizzato l’accesso a questo mezzo di trasporto. Questi portali specializzati, come il celebre Bike24, offrono non solo prezzi vantaggiosi, ma anche una vasta gamma di modelli adatti a diversi usi e esigenze, dalla mobilità urbana al cicloturismo. La possibilità di confrontare facilmente modelli e prezzi online permette agli acquirenti di trovare l’offerta più adatta alle proprie necessità e al proprio budget, senza compromettere sulla qualità.

Inoltre, molti di questi siti offrono consulenze e guide all’acquisto, aiutando i consumatori a navigare nell’ampia offerta e a fare scelte informate. Questo supporto al consumatore è fondamentale, soprattutto per chi si avvicina per la prima volta al mondo delle biciclette elettriche e ha bisogno di orientarsi tra le varie opzioni disponibili.

L’evoluzione delle politiche di garanzia e assistenza post-vendita ha inoltre rafforzato la fiducia dei consumatori nell’acquisto di biciclette elettriche online. La possibilità di usufruire di servizi di manutenzione e riparazione, spesso inclusi nel prezzo o offerti a condizioni vantaggiose, riduce le preoccupazioni legate alla durata e alla performance nel tempo.

In sintesi, l’accessibilità economica e la facilità di acquisto delle biciclette elettriche stanno giocando un ruolo cruciale nella riscossa delle biciclette. Con i prezzi in calo e la qualità in continuo miglioramento, le biciclette elettriche stanno diventando un’opzione sempre più attraente per chi cerca un mezzo di trasporto personale efficiente, ecologico e, soprattutto, divertente.

L’espansione delle infrastrutture ciclabili

Un altro tassello fondamentale nella riscossa delle biciclette è rappresentato dall’espansione delle infrastrutture ciclabili nelle città italiane. Questo sforzo da parte delle amministrazioni locali non solo dimostra un impegno verso la promozione di una mobilità sostenibile, ma crea anche le condizioni necessarie affinché la bicicletta possa diventare un’opzione di trasporto quotidiana più sicura e piacevole per un numero sempre maggiore di persone.

L’investimento in piste ciclabili è un segnale chiaro dell’intenzione di ridurre la dipendenza dalle automobili e di incoraggiare forme di spostamento più ecologiche e salutari. Molte città stanno implementando reti di piste ciclabili che non solo connettono punti nevralgici come zone residenziali, uffici, scuole e aree commerciali, ma sono anche progettate per essere integrate con altri mezzi di trasporto pubblico, facilitando così la mobilità multimodale.

Tuttavia, nonostante questi progressi, permangono alcune sfide significative. Una delle principali criticità riguarda la sicurezza delle piste ciclabili esistenti. Molti tratti sono ancora troppo stretti, mal segnalati o delimitati semplicemente da strisce dipinte sull’asfalto, senza una vera e propria separazione fisica dal traffico veicolare. Questo può scoraggiare soprattutto i ciclisti meno esperti o le famiglie con bambini, che non si sentono sicuri a condividere la strada con automobili e motoveicoli.

La questione della larghezza e della separazione fisica delle piste ciclabili è cruciale. Per essere veramente funzionali e sicure, le piste devono avere una larghezza sufficiente per consentire il passaggio di due biciclette in direzioni opposte senza rischi. Inoltre, la presenza di una barriera fisica che le separi dal traffico automobilistico può fare una grande differenza in termini di sicurezza percepita e effettiva, incoraggiando così un maggior numero di persone ad adottare la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano.

Nonostante le sfide, il cammino intrapreso dalle città italiane verso un’infrastruttura ciclabile più estesa e sicura è un segnale positivo. La crescente consapevolezza dell’importanza di spazi urbani più vivibili e sostenibili sta guidando le politiche pubbliche e l’opinione pubblica verso soluzioni che favoriscono la mobilità su due ruote. Man mano che queste infrastrutture si svilupperanno e miglioreranno, ci si può aspettare che la bicicletta consolidi ulteriormente il suo ruolo nel panorama della mobilità urbana, offrendo un’alternativa valida, sicura e piacevole al dominio delle quattro ruote.

L’importanza della lettura

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Cosa rappresenta la lettura per ciascuno di noi? Ogni risposta è personale, ma una cosa è certa: la lettura è decisamente un’opportunità straordinaria di guardare la realtà con occhi diversi dai nostri; è apertura mentale per condurci verso orizzonti che non avremmo mai pensato di oltrepassare. In una società fondata su dinamismo, tempismo e frenesia, difficilmente si trova il tempo per noi stessi e per i libri.

Per leggere un libro occorre innanzitutto disporre di tempo, impegno e volontà, oltre che di una giusta dose di leggerezza per lasciarci trasportare dalla trama e dai protagonisti. Proprio per questo la lettura non ha mai avuto la considerazione che meriterebbe, specialmente tra i giovani; ed è qui che entra in gioco il ruolo della scuola e la sua funzione importantissima, dal momento che spinge i ragazzi ad abituarsi alla lettura fin da piccoli, riservando nel percorso didattico quello spazio necessario da consacrare ai libri.

A cosa serve leggere

Leggere è dunque basilare, per sviluppare le abilità di linguaggio, ampliare il nostro personale vocabolario ed aumentare il nostro livello di concentrazione, oltre che nutrire la mente rilassando il corpo; leggere è un’esperienza completa che ci fa isolare dal mondo e che ogni volta ci suscita nuove emozioni. Da un punto di vista psicofisico, numerose ricerche hanno dimostrato che la lettura mette in moto gli stessi neuroni che si attivano quando svolgiamo altre attività, come scrivere, correre o semplicemente toccare un oggetto.

È come se noi stessi ci avvicinassimo ai personaggi immaginari delle storie che leggiamo, adottando comportamenti e giudizi allineati a quelli dei personaggi stessi. Uno studio più recente, rivela che la lettura è il miglior modo per rilassarsi e che basterebbero sei minuti al giorno per ridurre i livelli di stress del 68%. È quanto rivelato dai ricercatori dell’Università del Sussex, i cui psicologi sostengono che leggere fa bene ai nervi e ritempra più della musica, di una passeggiata o di una tazza di tè.

Importanza della lettura: i benefici

Analizziamo i vantaggi della lettura attraverso una breve benefit list.

  • Stimolazione cognitiva. Studi recenti hanno dimostrato che la stimolazione mentale può rallentare (addirittura impedire) lo sviluppo dell’Alzheimer e della demenza senile, in quanto il cervello resta costantemente impegnato; proprio come gli altri muscoli del corpo, il nostro cervello richiede un allenamento continuo per mantenersi reattivo e sano.
  • Riduzione dello stress. Tutte le fatiche mentali si esauriscono, quando ci si perde nella lettura. Un romanzo può trasportare la mente in mondi paralleli, mentre anche un semplice articolo generico può distrarci, allentando tensioni e favorendo il relax;
  • Allargare le nostre conoscenze. Quando si legge, apprendiamo informazioni indispensabili per la vita di tutti i giorni. Attraverso una maggiore e migliore conoscenza, siamo in grado di affrontare qualsiasi sfida ci si presenti;
  • Arricchire il proprio vocabolario. Con la lettura, impariamo nuove terminologie utili ad ampliare il nostro bagaglio culturale. Se possediamo un linguaggio ricercato, potremo essere avvantaggiati in campo scolastico e professionale. Leggere è utile anche per l’apprendimento di eventuali lingue straniere con la garanzia di una migliore produzione orale e scritta.
  • Migliorare la memoria. Quando si legge un libro, bisogna tenere a mente personaggi, background, trama, date, etc. C’è molto da ricordare, ma il cervello è uno “strumento” straordinario e può fissare ogni dettaglio con relativa facilità. Leggendo, dunque, si rafforza la memoria.
  • Stimolare l’attenzione e la concentrazione. Nel mondo informatico e tecnologico, la nostra attenzione ricade su moltissime traiettorie diverse, ogni giorno. Nell’arco di cinque minuti, un individuo è capace di districarsi nelle più svariate situazioni: studio, mail, chat, notifiche, social network e uso di smartphone. Queste comuni attività, provocano alti livelli di stress e abbassano la produttività; al contrario, quando leggiamo un libro, tutta la nostra attenzione è focalizzata sulla storia e sulle vicende. Provate a leggere per una ventina di minuti prima di andare a lavoro e sarete sorpresi di quanto la vostra concentrazione risulti più efficace per lo svolgimento delle vostre quotidiane mansioni.

Giardini da sogno: come realizzarli

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Uno spazio verde tutto per sé è sempre una grandissima ricchezza, a prescindere dalle dimensioni. Se si ha la fortuna di possedere un giardino, quindi, a maggior ragione se piccolo, non bisogna lasciare nulla al caso per arredarlo ed allestirlo. Potrete trasformarlo in un vero gioiello! Prato o pavimentazione? Siepi o rampicanti? Stile ordinato o selvaggio?

Tutto dipende dai gusti personali ma se le dimensioni sono ridotte, sarebbe opportuno osservare almeno la regola di non affastellarlo di oggetti per non rendere il luogo opprimente anziché rilassante. Progettare il proprio giardino, significa studiare attentamente il contesto paesaggistico/urbanistico, utilizzando essenze il più possibile autoctone e cercando di rispettare al meglio sostenibilità, risparmio energetico e costi di manutenzione futuri.

Nei paragrafi successivi avremo modo di descrivere alcuni stili diversi tra loro ma allo stesso tempo di grande effetto. Ecco come realizzare quindi alcuni giardini da sogno.

Rustico e accogliente

Se lo spazio è limitato, il classico prato verde, risulta la scelta più azzeccata. Tuttavia, per predisporre all’esterno anche di un tavolo e alcune sedie, è necessario che vi sia una zona pavimentata. In questo caso, niente è meglio della pietra, ma anche una semplice pedana in legno, conferisce naturalezza all’ambiente; l’importante è prediligere i materiali naturali che si fondono armoniosamente con il verde del tappeto erboso rendendo l’insieme un ambiente rustico ed accogliente.

La stessa pietra utilizzata per la pavimentazione potrà essere sfruttata anche per la realizzazione di un forno/barbecue, oppure per le recinzioni e le delimitazioni di piccole aiuole per le vostre piante aromatiche o piante grasse.

Pareti da fiori

Per tutelare la privacy, occorre definire uno spazio e abbellire il perimetro del vostro giardino: le siepi sono indispensabili, ma quali piante scegliere a tale scopo? Se si ha uno spazio piccolo, la manutenzione non sarà mai troppo faticosa: orientatevi dunque verso siepi di sempreverdi che non perdono il loro fogliame nemmeno nelle stagioni fredde, ma che comunque andranno potate almeno due volte l’anno. Preferite le recinzioni? Allora optate da subito per il bambù, che rispetto al ferro regala una sensazione di contatto con la natura.

A queste recinzioni naturali, si potranno appendere alcune aiuole pensili con vasi in verticale, ricchi di lavanda o rosmarino cascante. Le recinzioni in legno, diventano ancora più suggestive, se verranno avvolte dai rampicanti più belli e resistenti, quali la Bignonia, il Gelsomino e il Glicine.

Giardini da sogno esotici

Giocare con i colori è importante per restituire al nostro spazio esterno quell’atmosfera tipica dei riad marocchini, vere e proprie oasi invisibili dall’esterno. Fra i colori più caratterizzanti c’è senza dubbio il rosso mattone e il verde.

Per creare un effetto di maggior contrasto andranno raggruppate piante di specie diverse (filodendro, banano, adiantum) che si stagliano su una zona pavimentata in terracotta.

Country Chic

Per dare al vostro giardino un’impronta che sia rustica ed elegante al tempo stesso, gli arredi risulteranno essenziali.

Legno, ferro anticato e tessuti naturali, sono da privilegiare rispetto ai classici mobili in plastica, che saranno certamente pratici ed economici ma privi di fascino. Cuscini e tovaglie in pizzo o merletti (meglio se di seconda mano e recuperati nei mercati dell’usato tanto in voga in questo periodo), doneranno a sedie e tavolini quell’allure shabby che non passa mai di moda.

E, ancora, a proposito di mercatini, il riciclo e il riutilizzo si rivelano vincenti per donare al giardino una forte personalizzazione: vecchi paioli di rame, zinco o ferro con una leggera patina di ruggine, possono trasformarsi in originali fioriere, così come una vecchia carriola, opportunatamente dipinta e abbellita con cestini appesi colmi di fiori o edera.

Gli esempi sono infiniti: qualsiasi oggetto potrà essere trasformato e assumere nuova vita. In ultimo, attenzione al fattore illuminazione. Scegliere delle lampadine sospese, candele e lanterne, per ricreare nelle sere estive una magica atmosfera e lunghi e piacevoli momenti di relax.

Lifestyle: significato e nuove tendenze

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Il concetto di “lifestyle” si è costantemente evoluto nel corso degli ultimi decenni fino a diventare una componente fondamentale dell’identità personale. Ma cosa significa realmente “lifestyle” e quali sono le ultime tendenze che lo stanno modellando? In questo articolo, esploreremo il significato del termine lifestyle, le sue influenze e come sta cambiando in risposta ai nuovi sviluppi culturali, sociali ed economici.

Che cosa si intende per Lifestyle?

Il termine “lifestyle” si riferisce all’insieme delle abitudini, attitudini, gusti, valori morali e comportamenti economici che caratterizzano la vita di un individuo o di un gruppo. Questi elementi, combinati, riflettono come una persona sceglie di vivere la propria vita, influenzando ogni aspetto, dal lavoro al tempo libero, dalla moda al consumo.

La Treccani offre la seguente definizione del termine lifestyle: “Stile di vita, come insieme di mode e modelli culturali di riferimento e relativi comportamenti

Evoluzione del concetto di Lifestyle

Storicamente, il concetto di lifestyle era strettamente legato alle classi sociali e alle disponibilità economiche. Con il progresso sociale e tecnologico, la personalizzazione del lifestyle è diventata sempre più accessibile, riflettendo una varietà di influenze culturali e sociali. L’emergere dei social media ha ulteriormente accelerato questa evoluzione, permettendo alle persone di esplorare e adottare stili di vita da tutto il mondo.

Principali differenze tra lifestyle maschile e femminile

Nel discutere il concetto di lifestyle, è interessante notare come le percezioni e le pratiche possano variare significativamente tra individui di sesso maschile e femminile. Queste differenze, radicate in una complessa mescolanza di fattori culturali, sociali e personali, contribuiscono a modellare esperienze di vita distintive.

Il lifestyle è anche il tema principale di diversi siti web, trattato in base a diversi punti di vista. Tra gli ultimi progetti editoriali dedicati al lifestyle femminile segnaliamo ad esempio DonnaSmart.com.

Valori e Priorità

  • Maschile: Tradizionalmente, il lifestyle maschile è stato associato a valori come il successo professionale, la forza fisica e la resilienza. Vi è una forte enfasi sulla carriera, sull’indipendenza finanziaria e sulle attività fisiche competitive come sport e fitness.
  • Femminile: Il lifestyle femminile, invece, ha spesso incluso un focus più ampio sul benessere emotivo, le relazioni interpersonali e l’autocura. La bellezza, la moda e le pratiche di wellness sono comunemente viste come componenti chiave.

Consumi e Interessi

  • Maschile: Gli interessi possono includere tecnologia, sport, automobili e viaggi avventurosi. Vi è una tendenza verso prodotti e servizi che enfatizzano la durabilità, la performance e l’innovazione.
  • Femminile: Gli interessi possono spaziare dalla moda sostenibile al fitness olistico, alla cucina gourmet e al turismo culturale. Il consumo è spesso guidato da valori legati alla sostenibilità, alla qualità e all’estetica.

Socializzazione e Comunicazione

  • Maschile: Le attività sociali possono essere più orientate verso eventi sportivi, bar e club dedicati a specifici interessi come auto e tecnologia. La comunicazione tende ad essere più diretta, con un’enfasi sulle attività condivise.
  • Femminile: La socializzazione può includere club del libro, gruppi di fitness, caffè e spazi dedicati alla bellezza e al benessere. La comunicazione è spesso profonda e riflessiva, con un forte focus sulle esperienze condivise e sul sostegno emotivo.

Influenza dei Media e dei Social Media

  • Maschile: I media tendono a presentare il lifestyle maschile attraverso l’ottica delle prestazioni, dell’avventura e del successo. I social media possono riflettere queste narrazioni, con un’enfasi su viaggi, fitness e successi personali e professionali.
  • Femminile: I media e i social media possono enfatizzare aspetti del lifestyle femminile legati alla moda, alla bellezza, al benessere e alle relazioni. Vi è una crescente rappresentazione della forza femminile, dell’indipendenza e dell’imprenditorialità.

Verso una visione inclusiva del Lifestyle

È fondamentale riconoscere che queste distinzioni sono ampiamente generalizzate e non riflettono l’esperienza di tutti gli individui. La società sta progressivamente abbracciando un’interpretazione più fluida e inclusiva del concetto di lifestyle, riconoscendo che gli interessi e le priorità personali trascendono spesso le tradizionali divisioni di genere. L’evoluzione continua delle norme sociali e culturali invita a una maggiore flessibilità e apertura nella definizione di ciò che costituisce uno stile di vita appagante e significativo per ciascuno.

Sul nostro sito Italpress.com abbiamo dedicato una categoria specifica al Lifestyle pubblicando articoli che affrontano questo concetto da diverse angolature.

Le nuove tendenze del Lifestyle

Le tendenze attuali del lifestyle sono influenzate da un desiderio crescente di sostenibilità, benessere e autenticità. I consumatori sono sempre più orientati verso scelte consapevoli, privilegiando prodotti e servizi che non solo soddisfano i loro bisogni ma che sono anche rispettosi dell’ambiente e della società. Inoltre, la pandemia di COVID-19 ha portato a una rivalutazione delle priorità personali, con un rinnovato focus sulla salute mentale, sul fitness e sull’equilibrio lavoro-vita.

Come identificare la propria filosofia di Lifestyle

Identificare e adottare un lifestyle che rifletta i propri valori e desideri richiede introspezione e apertura al cambiamento. È utile iniziare valutando le proprie routine quotidiane, interessi e valori per poi esplorare come questi si allineano con le tendenze emergenti. Adattare nuove abitudini, tuttavia, non significa seguire ciecamente ogni tendenza, ma piuttosto selezionare quelle che migliorano la propria qualità di vita e benessere.

Il futuro del Lifestyle

Le tendenze future del lifestyle continueranno probabilmente a evolversi attorno ai temi della sostenibilità, della tecnologia e dell’inclusività. Man mano che la tecnologia avanza, aspettatevi di vedere innovazioni che semplificheranno ulteriormente la personalizzazione degli stili di vita, rendendo l’esperienza umana sempre più connessa e integrata.

Il lifestyle è quindi un riflesso della nostra identità e dei nostri valori. Mentre continuiamo a navigare attraverso cambiamenti e nuove tendenze, è importante rimanere fedeli a ciò che riteniamo importante. Esplorare nuovi stili di vita non è solo un modo per rimanere aggiornati con i tempi, ma anche un’opportunità per riscoprire e riaffermare chi siamo nel profondo.

Come godersi la pensione all’estero: le mete ideali

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Fuggire all’estero e godersi la pensione senza troppe preoccupazioni non sempre è una scelta facile da attuare poiché richiede un pizzico di coraggio e a volte può rappresentare uno vero e proprio stravolgimento delle abitudini di vita. Ciò nonostante, numerose statistiche, rilevano che sono in aumento quelle persone che, dopo aver portato a termine il ciclo lavorativo decidono di trasferirsi all’estero. Tra questi, soprattutto, molti senior italiani, pronti a cambiare radicalmente vita.

Cosa spinge un anziano ad abbandonare le proprie radici e a cimentarsi nell’impresa di imparare una nuova lingua, salutare i famigliari e adattarsi a stili di vita spesso differenti? Di certo alla base ci sono ragioni di natura economica e fiscale; molte delle mete preferite prevedono regimi di tassazione più vantaggiosi rispetto a quelli del nostro Paese che, soprattutto dall’inizio della crisi economica, sono stati capaci di attirare sempre più persone; a questa spiegazione dovremmo tuttavia aggiungerne altre.

Risparmiare qualche centinaia di euro a fronte di uno scombussolamento dato da una nuova residenza all’estero, potrebbe essere, da solo, un fattore che non va ad incidere più tanto. Ecco che entrano allora in gioco i servizi garantiti dal paese che si sceglie, il sistema sanitario del posto, il clima e talvolta gli stimoli e le opportunità. Alla luce di questi presupposti cerchiamo di capire quali sono le mete dove andare a vivere da pensionati e perché.

Dove andare per godersi la pensione

Portogallo

Il Portogallo è una delle mete privilegiate dai pensionati, non solo in scala europea, ma addirittura mondiale. Questo paese, dal 2009, ha introdotto un nuovo regime fiscale (Codice Fiscale dell’Investimento) con cui ha tracciato la figura del residente occasionale. I vantaggi di questo status sono evidenti: si tratta di uno sconto che garantisce un’esenzione dalle tasse per il periodo di dieci anni. Il requisito è quello di non essere stato tassato come residente fiscale in Portogallo nei 5 anni precedenti e di soggiornare per almeno 183 giorni l’anno.

Questo Paese ha inoltre un mercato immobiliare particolarmente agevolato, mentre il costo medio della vita è decisamente più basso che in Italia. I servizi alla persona, in particolar modo quelli sanitari, vantano alti standard qualitativi e i tassi di criminalità sono molto bassi; la lingua neolatina può essere assimilata con relativa facilità e, infine, usi e abitudini simili ai nostri. Ambientarsi risulta quindi più facile rispetto ad altre mete, senza considerare che non vi sono sostanziali differenze climatiche.

Canarie

L’arcipelago delle Canarie è da molti anni un punto d’arrivo per tantissimi pensionati. Sole, mare, clima mite e quindi risparmio in vestiario e riscaldamento rendono queste splendide isole ideali per i pensionati con redditi modesti che qui possono condurre uno stile di vita più che dignitoso.

L’IVA applicata è al 7%, più bassa per i generi alimentari e più alta per i beni di lusso; la spesa al supermercato incide per il 30% in meno rispetto all’Italia; le bollette di luce, acqua e gas hanno costi davvero contenuti.

Bulgaria

La comunità di pensionati italiani in Bulgaria è in continua crescita già da qualche anno; specie Varna, la perla del Mar Nero, sembra essere il paradiso tanto sognato dopo una dura vita di lavoro. Per capire meglio perché tanti italiani scelgono la Bulgaria, in particolare Varna, dobbiamo pensare in primis al suo clima e allo sbocco su un mare incontaminato.

In Italia una coppia di pensionati spende mediamente mille euro al mese; in Bulgaria mantenendo lo stesso tenore di vita spenderebbe meno di cinquecento euro al mese. Infine il sistema sanitario: si ha diritto all’assegnazione di un medico di base, molti farmaci che non sono rimborsati dal nostro sistema sanitario costano meno della metà mentre i ticket sanitari non superano la cifra di dieci euro.

Romania

La terra di Dracula è sempre stata tra le preferite per godersi la pensione anche per la relativa facilità di trasferimento; è facilmente raggiungibile in auto e i collegamenti autostradali del Paese si aggirano attorno ai 25 euro/anno. Il costo degli immobili, sia per le locazioni che per le compravendite è più basso che in Italia, anche se nelle grandi città, soprattutto nelle zone centrali i prezzi stanno aumentando esponenzialmente. Anche la tassazione si attesta intorno alla metà di quella Italiana con un potere di acquisto doppio rispetto che da noi.

Adattarsi è più facile del previsto: sono tanti i romeni che parlano l’italiano e a livello gastronomico molti dei piatti che offrono sono simili ai nostri. La scelta del luogo ideale in cui vivere e riorganizzare una nuova esperienza non è del resto facile, molto spesso però consente un modello di vita più elevato e la possibilità di accedere ad infrastrutture, servizi, opportunità e nuovi stimoli che difficilmente avremmo nel nostro Bel Paese.

Che cosa sono le classi antieffrazione

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Tutti noi all’interno delle nostre case miriamo a vivere nel miglior comfort possibile. Nell’immaginario comune, d’altronde, le mura domestiche sono sinonimo di un vero e proprio nido che dovrebbe accoglierci e coccolarci.

Per ottenere questo importante obiettivo, la sicurezza occupa un ruolo di primo piano. Ma come la si può garantire a una casa? Le inferriate e i migliori serramenti sono tra le componenti essenziali che ci permettono di restare sicuri all’interno delle nostre dimore.

Tuttavia, prodotti che fanno da scudo verso l’esterno come i serramenti sono contraddistinti da svariati livelli di sicurezza, che vengono abitualmente definiti “classi antieffrazione”. In questo articolo scopriremo più nel dettaglio di cosa si tratta.

Classi antieffrazione: definizione

Nel momento in cui si parla di classi antieffrazione, ci si riferisce al grado di sicurezza di cui sono dotati i serramenti che vengono installati sui nostri edifici. In particolar modo, tale livello viene stabilito in base alla resistenza che questo tipo di prodotti evidenzia ne

confronti dei tentativi di scasso o di rottura dei sistemi di chiusura o dei dispositivi di sicurezza.

In concreto, ciò sta a indicare che a partire dalla classe di appartenenza, un serramento occuperà un ruolo essenziale nel rallentare più o meno i tentativi di effrazione messi in atto da un qualsiasi malintenzionato.

Le diverse classi antieffrazione sono normate dalla Comunità Europea (UNI EN 1627-1628-1629-1630). La normativa prevede una vera e propria classificazione fondata sulle precise caratteristiche tecniche e di resistenza dei serramenti.

Quante sono le classi antieffrazione

In totale, la normativa europea stabilisce sei classi antieffrazione che riguardano tanto finestre e porte, incluse quelle blindate, quanto grate di sicurezza e chiusure oscuranti. Ma quali caratteristiche possiede ogni specifica classe?

I serramenti contraddistinti da classe antieffrazione 1 risultano più semplici da forzare da parte di scassinatori e malintenzionati. È sufficiente avere una certa forza fisica. Per questo motivo, una simile tipologia di prodotto può essere installata in tutti quegli spazi di un edificio che non richiedono un elevato grado di protezione perché non custodiscono oggetti preziosi. È ad esempio il caso di ambienti come le cantine.

Il livello di sicurezza e di protezione cresce man mano che aumenta la classe. La classe antieffrazione 2 è in grado di resistere a tentativi di scasso messi in atto con attrezzi di uso comune, come piccole tenaglie o coltelli.

La classe antieffrazione 3 mette già più in difficoltà i malintenzionati che devono ricorrere a strumenti più sofisticati per poter accedere in un luogo protetto, come ad esempio piedi di porco o martelli.

Le classi antieffrazione più performanti sono quelle che vanno dalla quattro alla sei. La classe 4 mette già alla prova anche gli scassinatori esperti, dotati di strumenti più sofisticati.

Le classi cinque e sei garantiscono il massimo livello di protezione, dimostrandosi in grado di resistere ad attacchi di malintenzionati professionisti che possono protrarsi fino a venti minuti. Si tratta di un dettaglio rilevante: maggiore è il tempo di cui il malintenzionato ha bisogno per procedere con lo scasso, più crescono le probabilità che sia scoperto o dissuaso dal procedere con l’effrazione.

Non a caso, le classi cinque e sei vengono utilizzate in ambienti in cui si custodiscono merci o oggetti di notevole valore, come le gioiellerie e i caveau delle banche. In genere, non vengono invece usate negli ambienti domestici, dove si può puntare sulle altre classi.

Quale classe antieffrazione scegliere

Come accade con svariati altri prodotti, la risposta al quesito “quale classe antieffrazione scegliere” non può essere univoca. Molto dipende dalle caratteristiche intrinseche degli spazi che si devono mettere in sicurezza, oltre che dall’ambiente ospitante.

Per questo motivo, nella scelta dei serramenti, delle inferriate e delle porte blindate, la cosa migliore è sempre rivolgersi a professionisti del settore, gli unici con competenze per fornire le informazioni adeguate per compiere un investimento davvero azzeccato, per sé e per la sicurezza della propria casa, sia essa in una casa di città, una casa di montagna o di qualsiasi altro contesto.

Come avere capelli perfetti

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L’autunno è la stagione preferita dei buoni propositi e della bellezza. Con l’estate alle spalle ci sentiamo cariche e motivate per andare incontro alla nuova stagione. Allo stesso modo, occorre però ripartire quasi da zero per riacquisire il nostro profilo beauty.

Il sole, i bagni al mare e le acconciature più elaborate hanno fatto bene all’umore, ma non ai capelli. Ricordiamoci che prima delle vacanze estive sarà fondamentale effettuare un trattamento preventivo e protettivo per sigillare le cuticole del capello e metterlo al riparo dalle aggressioni degli agenti esterni e dalla disidratazione.

Step 1: capelli in salute

La prima cosa da fare in assoluto è scegliere con cura i prodotti per la cura dei nostri capelli. Dopo il mare, la nostra chioma ha bisogno di una forte dose di idratazione per rimediare alla perdita di acqua dovuta alle lunghe esposizioni solari; l’ideale sarebbe utilizzare shampoo e balsami dall’alto potere idratante, mentre se il capello risulta secco, è bene applicare con regolarità maschere o impacchi.

In caso di forte disidratazione, consigliamo maschere a base di aminoacidi della cheratina, ricche di oligoelementi come rame, zolfo e magnesio, contenuti in ingredienti come eleuterococco e rosmarino, da tenere in posa almeno un quarto d’ora, anche ogni due giorni, finché la nostra chioma riacquisterà di nuovo lucentezza e corposità.

Step 2: capelli splendenti

Uno dei ricordi più antipatici che ci portiamo dalle vacanze è quell’effetto antiestetico crespo che ci fa sembrare veri e propri spaventa-passeri. Per ovviare al problema e rendere meno vistoso il crespo, si può intervenire strategicamente utilizzando ad ogni lavaggio un conditioner leave-in, applicato sui capelli bagnati, senza risciacquo.

La sua funzione è quella di permettere un condizionamento extra ai capelli, mantenendoli idratati quanto basta. Ovviamente è importante anche nutrirli; ad esempio, quando abbiamo del tempo a disposizione, applichiamo l’avocado, un frutto ricco di vitamina E, magnesio e potassio.

Vi sveliamo la ricetta in poche righe: occorre ridurre in crema la polpa di un avocado maturo e aggiungere un cucchiaio di olio di jojoba con 2 cucchiai di olio di oliva. Applicare la crema su tutte le lunghezze e raccogliere i capelli in una treccia lasciando in posa per almeno una mezz’ora; in questo modo le fibre danneggiate vengono nutrite e riparate in profondità con un metodo semplicissimo e naturale.

Step 3: rinforzo

Il massaggio del cuoio capelluto aiuta a riattivare la microcircolazione ed è utile poiché una scarsa ossigenazione indebolisce i capelli, provocandone anche la caduta. Il trattamento andrebbe eseguito con regolarità, e richiede almeno dieci minuti, in cui si alterneranno frequenti getti di acqua fredda, unitamente a massaggi circolari della cute, dal basso verso l’alto, picchiettando con le dita e frizionando i capelli.

Step 4: capelli alla moda

Le spuntatine autunnali risultano da sempre una sana abitudine. Il periodo migliore per tagliare i capelli si ha quando la Luna è in Leone (perché diventano più forti e si infoltiscono) e Vergine (perché crescono più velocemente, oltre che più belli). Quello peggiore corrisponde al transito nella costellazione dei Pesci (perché si diradano e cadono). Le spuntatine, non solo ci aiutano ad eliminare le parti rovinate dei capelli, ma rinnovano la nostra chioma donandoci un aspetto fresco e attuale.

I tagli drastici ad esempio, cambieranno completamente il nostro look, mentre per eliminare il crespo, potremmo optare per un taglio scalato o puntare su una frangia lunga e sfilata. In ultimo non ci resta che dare una vera e propria sistemata al colore che, dopo le lunghe giornate sotto il sole, apparirà scarico, spento e senza personalità. I capelli sembreranno meno lucidi e da biondi o rossi diventeranno gialli.

È buona norma applicare un gloss con pigmenti tonalizzanti per ridare brillantezza e luminosità, così da rendere la colorazione più omogenea e intensa anche a distanza di giorni dalla tinta.

Nuovo Lexus RX Hybrid: caratteristiche e modelli

Non ci sono molti crossover ibridi di lusso che hanno avuto un successo pari a quello del Lexus RX con decenni e decenni di dominio ininterrotto nelle vendite. Anche se in apparenza il nuovo Lexus RX Hybrid ha ancora molto in comune con la sua versione precedente e anche se vengono mantenute forme e caratteristiche di base, tuttavia lo stile è più pulito e raffinato e, se il comfort è ancora la parola d’ordine per quanto riguarda l’interno, sono svariati i cambiamenti significativi nella qualità dei materiali, nella tecnologia e nelle dotazioni di sicurezza complessive. Vediamoli nel dettaglio.

Lexus RX Hybrid: design di esterni ed interni

Con colori brillanti e interni eleganti, l’estetica del nuovo Lexus RX Hybrid è, al tempo stesso, tradizionale e innovativa. La parte anteriore a punta è il cambiamento più grande, la lamiera extra sopra la parte superiore aiuta a ridurre le dimensioni della griglia, mentre ulteriori dettagli sul paraurti anteriore conferiscono al Lexus RX un aspetto più atletico.

Una barra luminosa fiancheggia la parte posteriore con la nuova scritta LEXUS allungata sul cofano del bagagliaio e la parte inferiore del paraurti presenta un design ondulato più sinuoso che fonde metallo lucido e plastica in un unico insieme. Inoltre, la verniciatura di serie Nori Green Pearl è particolarmente esclusiva e ricercata.

Per quanto riguarda gli interni, un design della console più pulito con un cambio più piccolo e niente più trackpad rendono l’abitacolo più spazioso e la maggior parte dei vecchi pulsanti vengono sostituiti da un touchscreen più grande e con meno manopole. Pelle, alluminio attorno alle prese d’aria e al volante e una trama di consistenza simile alla pelle scamosciata sui pannelli delle porte completano la panoramica degli interni di uno dei più esclusivi crossover ibridi sul mercato.

Lexus RX Hybrid: comfort eccezionale

Lexus RX è il massimo in termini di comfort di guida. Le ruote particolarmente grandi da 21 pollici come parte dell’allestimento Luxury permettono di non avvertire né i dossi né la pavimentazione ruvida mentre in autostrada la guida è totalmente fluida.

Oltretutto, i sedili in pelle si adattano al guidatore e ai passeggeri come un elegante guanto di seta e offrono un’eccellente regolazione del sostegno, del riscaldamento, del raffreddamento e del supporto lombare: insomma davvero il massimo.

Tecnologia e connettività del nuovo Lexus RX Hybrid

Con un display centrale touchscreen da 14 pollici, un display del quadro strumenti da 7 pollici e la connettività wireless Apple CarPlay o Android Auto, il nuovo Lexus RX è il massimo anche in termini di tecnologia e connettività.

Il nuovo crossover ibrido vanta un’interfaccia software più aggiornata, un design del display fresco, moderno e intuitivo e, in alcuni allestimenti superiori, anche il sistema di navigazione, un display head-up e l’impianto stereo Mark Levinson.

Interessanti i comandi al volante: pur sembrando dei comandi tradizionali, posizionando il dito sopra uno di essi, senza premere nulla, viene proiettata un’immagine sull’HUD che dice esattamente dove si trova il proprio dito. In questo modo è più facile vedere cosa si clicca senza guardare il volante e senza distrarsi dalla guida.

Performance del nuovo Lexus RX Hybrid

Motore ibrido a quattro cilindri da 2,5 litri, potenza da 246 cavalli e trasmissione eCVT sono le caratteristiche principali della performance di Lexus RX. Il propulsore ibrido a quattro cilindri da 2,5 litri offre appena la potenza sufficiente per consentire alla RX di accelerare in ogni momento e, sebbene il veicolo non sia mai stato un crossover sportivo, la sua nuova architettura GA-K offre una migliore rigidità torsionale e la sterzata è notevolmente più rapida.

Lexus RX Hybrid offre insomma comfort e serenità alla guida, anche grazie ad una perfetta gestione della potenza del motore a benzina da 2,5 litri e di quello elettrico, con una potenza che raggiunge i 250 CV (184 kW) e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 7,9 secondi. Da non dimenticare, ovviamente l’efficienza eccezionale, con emissioni di CO2 di 143 g/km e un consumo di carburante di 6,3 l/100 km. Infine, grazie al sistema di ricarica mentre si è alla guida, mentre si frena o mentre si decelera, da non sottovalutare è anche la sua eccezionale autonomia.

Sicurezza di serie del Lexus RX Hybrid

Per finire, ogni Lexus RX viene fornito di serie con il Lexus Safety System 3.0. Ciò include sistemi di sicurezza come la frenata di emergenza automatica, il cruise control adattivo, il monitoraggio della strada, il mantenimento e il centraggio della corsia e persino un sistema di monitoraggio delle collisioni in grado di rilevare se si sta per svoltare in zone trafficate.