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Con 181 gallerie dal 12 aprile torna Miart, la fiera d’arte moderna

MILANO (ITALPRESS) – Dal 12 al 14 aprile 2024 torna Miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano. “Con 181 gallerie (un incremento a doppia cifra rispetto al 2023) provenienti da 28 Paesi e 10 Premi, che saranno assegnati nei giorni di mostra, la ventottesima edizione della fiera milanese ribadisce il suo ruolo di appuntamento imprescindibile per tutto il pubblico dell’arte” afferma Roberto Foresti, vice direttore generale di Fiera Milano.
Attraverso portali spaziali e corridoi temporali, suggeriti già dal titolo no time no space, miart 2024 si pone l’obiettivo di allargare ulteriormente i propri confini, mescolando passato, presente e futuro per parlare del nostro tempo, cogliendo nel tumultuoso e mutevolissimo flusso dell’immediata attualità ciò che nell’arte è stabile e durevole. Punto di partenza di questo percorso saranno le gallerie italiane, che rappresentano oltre la metà del totale degli espositori selezionati e che fanno della fiera milanese un’eccellenza di richiamo per collezionisti, curatori e artisti in cerca di novità ma anche di specificità locale. Rispetto alle precedenti edizioni aumenta tuttavia l’incidenza delle gallerie provenienti dall’estero, che crescono in numero ma soprattutto in qualità, grazie a significativi nuovi ingressi all’interno della sezione principale, Established. Ritorna quindi come di consueto Emergent, la sezione curata da Attilia Fattori Franchini riservata alle gallerie focalizzate sulla promozione delle generazioni più recenti di artisti, che quest’anno accoglie 23 realtà provenienti da tutto il mondo. Il 2024 sarà poi segnato dalla prima edizione di Portal, un’inedita sezione curata quest’anno da Julieta Gonzàlez e Abaseh Mirvali, che ospita dodici selezionate gallerie che propongono dieci piccole mostre distribuite all’interno della sezione principale e pensate per scoprire o riscoprire universi e pratiche artistiche solo all’apparenza lontanissime: una finestra per guardare al presente attraverso dimensioni parallele e prismi non convenzionali. Ulteriore novità è la sezione tematica Timescape, progetto espositivo che si svilupperà nel corso del prossimo triennio e che ogni anno porterà all’attenzione del pubblico di miart opere realizzate in epoche sempre più distanti nel tempo rispetto alla tradizionale offerta cronologica della fiera. Attraverso una costellazione di opere d’arte, manufatti e oggetti, le gallerie che partecipano a questa sezione presentano vere e proprie micro-esposizioni, che arricchiscono miart con un approccio trans-storico e trasversale e aumentano la capacità di attrazione di collezionisti, curatori e professionisti italiani e stranieri. Continua la collaborazione con il Gruppo Intesa Sanpaolo, che supporta Miart in qualità di main partner. Internazionalità, eccellenza e attenzione allo sviluppo culturale del territorio sono i valori che legano miart al gruppo bancario, con l’obiettivo di consolidare la centralità di Milano nel panorama nazionale e internazionale e di offrire alla città un ulteriore volano di crescita e sviluppo economico, culturale e civile. Come da tradizione, la Banca contribuirà all’edizione 2024 portando anche propri contenuti originali: nell’area Lounge del Gruppo verrà allestita una mostra dedicata a giovani artisti emergenti a cura di Luca Beatrice e Intesa Sanpaolo Private Banking presenterà le proprie soluzioni innovative e complete di wealth management con particolare focalizzazione sul servizio di art advisory, dedicato a chi considera l’arte un’opportunità di crescita diversificata del proprio patrimonio. Sono inoltre confermati: il Premio Herno, giunto alla sua nona edizione, destinato alla galleria con la migliore presentazione all’interno della sezione Emergent; la seconda edizione della Fondazione Henraux Sculpture Commission che prevede la commissione di un’opera in marmo; la seconda edizione del Premio Orbital Cultura – Nexi Group unico riconoscimento all’interno di miart esclusivamente dedicato alla fotografia in tutte le sue declinazioni, e il Premio Matteo Visconti di Modrone, in memoria del Presidente della Fonderia Artistica Battaglia, per un valore di 10.000 euro, assegnato ad un artista che potrà realizzare la sua opera in Fonderia Artistica Battaglia, con l’assistenza e l’esperienza degli artigiani che vi operano. Fanno il proprio ritorno anche il Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti – istituito nel 2009 come primo riconoscimento nel contesto di miart e ora alla sua quattordicesima edizione – che prevede l’acquisizione di un’opera di un artista emergente o mid-career da donare al Museo del Novecento di Milano, e il Premio Massimo Giorgetti, giunto alla sua seconda edizione. Nato dalla volontà dello stilista e collezionista Massimo Giorgetti di supportare giovani artisti all’inizio della propria carriera, il riconoscimento assegna un premio del valore di 5.000 euro. Continua inoltre la partnership con il brand di moda MSGM, fondata dallo stesso Giorgetti, che anche nel 2024 commissionerà ad un artista scelto un’opera site-specific per rendere unico e speciale l’ingresso di miart.
Infine, il Premio Ikonic, alla sua prima edizione e del valore di 5.000 euro, che verrà assegnato alla miglior presentazione all’interno della sezione curata Portal. Sempre nell’ambito dei premi, delle acquisizioni e delle commissioni si aggiunge l’inedita collaborazione con SZ Sugar, casa editrice musicale dedicata alla musica colta contemporanea nata nel 1907 con il nome Edizioni Suvini Zerboni e parte del gruppo SugarMusic guidato da Caterina Caselli e Filippo Sugar. In occasione di miart 2024, SZ Sugar darà la possibilità alle gallerie partecipanti di far interpretare ai propri artisti la prima pagina dello spartito di Allez Hop, racconto mimico di Italo Calvino su musica di Luciano Berio. Prima dell’inaugurazione della fiera, una giuria selezionerà la miglior interpretazione artistica, la quale verrà riprodotta ed esposta in uno stand dedicato. Il riconoscimento – che prenderà il nome di SZ Sugar Miart commission e che si svilupperà nell’arco di tre anni – sottolinea ancora una volta la forte affinità con l’universo musicale che ha caratterizzato le ultime quattro edizioni della fiera d’arte. Questa vicinanza si manifesta già dal titolo di miart 2024, che prende in prestito le parole di un celebre brano di Franco Battiato, maestro di febbrile immaginazione e curiosità infinita, per celebrare l’intenzione di estendere ancora di più i propri confini sia a livello temporale sia geografico, verso “mondi lontanissimi”. Il primo sconfinamento, sia geografico sia tematico, è rappresentato da Comete.
Avanguardie di un altro sistema solare, progetto a cura di Marta Bianchi e Marta Cereda che inaugura una virtuosa relazione tra miart e Careof, in collaborazione con il Comune di Milano, e presentato presso Anteo Palazzo del Cinema. Comete è un programma di screening di opere filmiche d’artista, provenienti dall’Archivio Video di Careof, il centro di produzione e approfondimento sui time based media, dalle collezioni del Comune di Milano e dalle gallerie partecipanti a Miart. La presentazione dei lavori sarà affiancata da un programma di incontri con alcune artiste e artisti, per restituire una dimensione curata e puntuale per le opere video, dove il cinema diviene luogo privilegiato per una visione intima delle opere. Altro ideale portale che si aprirà sulla città sarà un progetto pensato appositamente per miart 2024 dall’artista concettuale statunitense David Horvitz: un intervento site-specific a cura di Nicola Ricciardi che si appropria degli spazi di BiM, ambizioso progetto di rigenerazione urbana che sta trasformando un edificio monumentale progettato nel quartiere Bicocca da Vittorio Gregotti in una work destination all’avanguardia. A metà tra l’installazione e la performance, e nell’intersezione tra mondo reale e mondo virtuale, il progetto offrirà una riflessione sulla capacità propria dell’arte di far presa su altri luoghi e altre discipline lontani dai contenitori e dai palinsesti tradizionali, continuando idealmente il dibattito originato nel 2023 dalla serie di talks miart LIVE at Triennale Milano.
Il legame con la città sarà poi rafforzato da una nuova edizione della Milano Art Week (8-14 aprile), la manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e fondazioni private della città dedicate all’arte moderna e contemporanea, con un programma di mostre e attività. Da domani è online l’avviso pubblico per la presentazione delle proposte di iniziative che animeranno la sette giorni dedicata all’arte promossa dall’Amministrazione in occasione e concomitanza con Miart. “Torna anche quest’anno la settimana dedicata all’arte in tutte le sue forme che con un calendario di installazioni, mostre, eventi e incontri accende i riflettori sul settore artistico e i suoi professionisti, con un focus particolare sui talenti emergenti, consolidando nel contempo Milano come la capitale del contemporaneo. L’obiettivo è coinvolgere un pubblico sempre più vasto, composto non solo da esperti del settore, ma anche da cittadini, turisti e appassionati – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -. Naturalmente, saranno coinvolti anche tutti i nostri musei, in particolare quelli che si occupano di arte moderna e contemporanea, come PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Museo del Novecento, Palazzo Reale, GAM Galleria d’Arte Moderna e Mudec Museo delle Culturè.
Protagonisti della Milano Art Week 2024 saranno anche le principali mostre della stagione organizzate e ospitate, tra gli altri, da Fondazione Prada, Fondazione Prada Osservatorio, Pirelli HangarBicocca, Triennale Milano, Fondazione Arnaldo Pomodoro, BASE Milano, Fondazione ICA Milano e Fondazione Luigi Rovati.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Miart

Milano, incendio in villetta a Cesate. In salvo famiglia di 3 persone

MILANO (ITALPRESS) – I Vigili del Fuoco di Milano nella notte sono intervenuti nel comune di Cesate per un incendio scoppiato all’interno di una villetta in via XXXV aprile. Giunte in pochi minuti le squadre di Sesto San Giovanni, Garbagnate e Saronno hanno circoscritto immediatamente le fiamme e messo in sicurezza l’area. Evacuata una famiglia di tre persone. Nessun ferito e nessun coinvolto. (ITALPRESS).

Foto: vigili del fuoco Milano

Cinisello Balsamo, opera “I muri del silenzio” contro violenza e omertà

MILANO (ITALPRESS) – Si rinnova, anche nel 2024, l’impegno dell’atleta paralimpica e senatrice Giusy Versace e della fotografa veneziana Mirjam Bon a favore della lotta contro la violenza attraverso il progetto di denuncia verso ogni forma di omertà ‘I Muri del Silenziò, in mostra dal 19 gennaio al 4 febbraio, nello spazio espositivo messo a disposizione dal Centro Commerciale ‘La Fontanà di Cinisello Balsamo (MI). L’opera ‘I Muri del Silenziò si compone di ritratti in bianco e nero di personaggi del mondo della televisione, del cinema, della radio, politici e donne vittime di violenza che hanno prestato il loro volto per dire basta all’omertà uditiva e visiva, e che sono stati ritratti da Mjriam Bon nell’atto di coprirsi occhi, orecchie e bocca, in forma di denuncia verso chi fa finta di non vedere, di non sentire e di chi sceglie di non parlare. Protagonisti di questi scatti sono alcune celebrità del mondo dello spettacolo, della musica, dello sport e della politica, ma anche volti di persone comuni: da Lorella Cuccarini, ad Alberto Matano, da Sergio Friscia e Maria Grazia Cucinotta a Pinky, una donna che ha rischiato di morire quando il marito le ha dato fuoco nel 2015 davanti agli occhi dei suoi due figli e che oggi rappresenta un simbolo per molte altre donne. Le immagini invitano il visitatore a riflettere su come la tendenza all’omertà si ripercuota direttamente sulle donne che ne sono tristemente protagoniste. Il Centro Commerciale ha voluto sposare questo progetto, ritenendo che sia doveroso tenere i riflettori sempre accesi su questo argomento, così delicato e attuale, non solo nelle giornate ufficiali. “Contro la violenza sulle donne, ma anche contro la violenza in generale, non ci si deve girare dall’altra parte, bisogna avere il coraggio di denunciare e lavorare insieme. Ritengo che ci sia ancora molto da fare, soprattutto dal punto di vista culturale e ringrazio il Centro Commerciale La Fontana per la loro sensibilità, il loro sostegno e per averci permesso di essere qui oggi” ha commentato Giusy Versace. “Dare continuità a questo progetto, che gira l’Italia dal 2019, è per me molto importante. Sono sicura che grazie al forte potere di denuncia della fotografia, attraverso questa mostra ora nei centri commerciali dove passano centinaia di persone ogni giorno, si possa sensibilizzare cercando di abbattere l’omertà e la paura che circondano queste violenze” dice Mjriam Bon. Il tema e l’impegno sono così significativi che la Direzione ha deciso di rendere la mostra itinerante presso alcuni centri commerciali della stessa catena e di devolvere una cifra simbolica a tappa, a sostegno dei progetti dell’associazione Scarpetta Rossa Aps, nata con l’obiettivo di aiutare concretamente le donne che subiscono violenze, opera su buona parte del territorio nazionale con 160 centri di primo ascolto e 80 istallazioni fisse. “Siamo lieti di essere stati scelti come charity partner della mostra, ogni manifestazione pubblica la consideriamo una potenziale possibilità di venire a contatto con una donna che possa aver bisogno del nostro aiuto” ha dichiarato il responsabile dei ‘Progetti e Sviluppò dell’associazione Gualtiero Nicolini. La mostra sarà, quindi, visitabile anche nei centri commerciali lombardi: ‘Quattro Ventì di Curtatone (Mn) nel mese di febbraio; ‘Castano Primò a marzo, ‘Somma Lombardò in aprile e nel centro commerciale ‘Daveriò (Va) nel mese di maggio.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Giusy Versace

Sgominata a Milano banda delle “spaccate”, 4 arresti

MILANO (ITALPRESS) – Faceva spaccate nei negozi con i complici mentre si trovava ai domiciliari. E’ quanto hanno accertato gli agenti della Polizia di Stato, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro indagati, tra i 48 ed i 55 anni, ritenuti tutti coinvolti in spaccate commesse la scorsa estate ai danni di esercizi commerciali del centro di Milano per un danno complessivo di oltre 10 mila euro.
L’attività investigativa condotta dai poliziotti della Squadra Mobile milanese ha portato a ritenere un 55enne, in concorso con due uomini di 48 e 51 anni, autore di una spaccata ai danni di una nota pizzeria in via Varese dove, il 10 luglio 2023, dopo avere fatto accesso nel locale, i tre indagati avrebbero tagliato la cassaforte con un flessibile asportando alcuni dispositivi elettronici e il fondo cassa del weekend, corrispondente a oltre 6mila euro. Dopodichè avrebbero rastrellato quanto presente all’interno del ristorante, riuscendo ad asportare diverse bottiglie di vini pregiati.
L’indagato, inoltre, è ritenuto responsabile di un analogo episodio commesso il 16 agosto 2023 con un complice di 50 anni, ai danni di due negozi in via Durini, una caffetteria e un negozio di abbigliamento limitrofi: i due avrebbero fatto accesso, dopo avere divelto la saracinesca e crackato il dispositivo elettronico di apertura, all’interno della caffetteria e avrebbero tentato, senza riuscirvi, di asportare il contenuto dei registratori di cassa. Successivamente, forzata la vetrina comunicante con il negozio di abbigliamento, una volta all’interno, si sarebbero impossessati di sette orologi dal valore complessivo di oltre 8 mila euro.
L’indagine, basata sull’incrocio dei dati provenienti dai tabulati di traffico telefonico e dai filmati di videosorveglianza dei negozi derubati, ha permesso agli agenti della Sezione Antirapine di identificare gli indagati, pluripregiudicati per reati analoghi, che, con incurante spregiudicatezza, hanno operato a volto scoperto.
Al 55enne, è stato contestato anche il reato di evasione in quanto, in occasione della commissione dei due delitti, si trovava in regime di detenzione domiciliare.
– foto ufficio stampa Polizia di Stato –
(ITALPRESS).

Milano, seduta Consiglio su linguaggio d’odio. Proposta commissione

MILANO (ITALPRESS) – “Mi piacerebbe che il Consiglio Comunale possa continuare a seguire la strada percorsa in questi anni nell’approfondire il tema” del linguaggio d’odio, “magari dando a questo percorso un carattere più strutturale e permanente con una Commissione consiliare dedicata o attraverso le forme che crederà opportune, utilizzando le mappe che ne segnalano la diffusione e ipotizzando, in collaborazione con la Giunta e con i Municipi, azioni che possano aiutarne il contrasto”. Lo ha proposto la presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi, introducendo la seduta dell’Aula di Palazzo Marino sul tema del linguaggio d’odio, da lei proposta in occasione del Giorno della Memoria, allo scopo di “individuare quali azioni si possono mettere in campo” e “affrontare il problema da diversi punti di vista”. Variegata, infatti, la platea degli ospiti chiamati a intervenire. Oltre al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, erano presenti Elena Cattaneo, senatrice a vita, farmacologa e biologa di fama mondiale oggetto spesso di attacchi hater per i suoi studi e le sue opinioni; Luca Colombo, Country Director Meta Italia; Gianni Canova, rettore dell’Università Iulm; Milena Santerini, professoressa di Pedagogia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e vicepresidente Fondazione Memoriale della Shoah, già coordinatrice nazionale per la lotta all’antisemitismo; Federico Faloppa, professor of Italian Studies and Linguistics presso l’Università di Reading in Inghilterra, coordinatore della rete nazionale contro il linguaggio d’odio e membro del Committee of Experts on Combating Hate Speech del Consiglio d’Europa. “Credo che questa seduta possa rappresentare un momento confronto su un fenomeno che esiste in parte da sempre, ma che negli ultimi anni ha indubbiamente assunto una dimensione e una diffusione maggiore”, ha detto Buscemi. “Oggi assistiamo purtroppo ad un ritorno di parole aggressive e intimidatorie che richiamano alle pagine terribili dell’antisemitismo. Non solo: commenti sessisti (il 63% del discorso d’odio in Italia è contro le donne), insulti razzisti, attacchi omofobici non sono fenomeni isolati. L’aumento di pubbliche espressioni di incitamento alla violenza va a combinarsi con la diffusione di false notizie alimentando e trasformando problemi complessi in slogan intolleranti”. La presidente del Consiglio comunale ha ricordato come la Commissione europea ha di recente adottato una regolamentazione sul discorso d’odio online, “che indubbiamente aiuta a intervenire su una materia molto complessa che vede intrecciare normative nazionali differenti e definizioni diverse di discorso d’odio”. Secondo Luca Colombo, country director di META Italia, “la regolamentazione che è stata portata avanti dalla Commissione europea, che permette di avere una maggiore trasparenza su quello che avviene sulle nostre piattaforme, è già un passo avanti. Noi l’abbiamo reclamata perchè ci siamo trovati molto spesso a dover prendere decisioni su alcuni argomenti anche molto controversi. Pensare che siano aziende private a decidere tutto questo non è sicuramente quello che riteniamo essere corretto. Regolamentare e dare delle indicazioni che permettono di gestire meglio le piattaforme è qualcosa che per noi è importante”. Il professor Faloppa, membro del Committee of Experts on Combating Hate Speech del Consiglio d’Europa, ha sottolineato, però, come le leggi contro il linguaggio d’odio, seppur fondamentali, – ci sono proposte di legge sul tema ancora ferme in Parlamento – “non funzionano se mancano elementi importanti come la prevenzione” poichè, in gran parte, il discorso d’odio “non può essere sanzionato rispetto alla giurisprudenza penale” e quindi “bisogna guardare al codice civile o ad altri strumenti, come la collaborazione della società civile”. “Gran parte dell’odio sui social è rivolto verso le donne e le persone con disabilità ma si tratta di un’ostilità meno strutturata rispetto a quello contro, ad esempio, musulmani, ebrei ed immigrati. Spesso i post d’odio incentrati su immigrazione e minoranze religiose sono diffusi dai politici che dovrebbero contrastarli”, ha detto Milena Santerini, coordinatrice nazionale per la lotta all’antisemitismo. E proprio parlando di antisemitismo, ha ricordato come fino al 7 ottobre, giorno in cui è esploso il conflitto tra Israele e Gaza, “2/3 dell’antisemitismo in Italia era online, mentre da quella data il fenomeno è triplicato e si è diffuso anche sulle strade, tra svastiche disegnate, insulti e distruzioni delle pietre d’inciampo. E, nonostante lo sforzo che le grandi piattaforme stanno portando avanti contro l’hate speach, la struttura stessa dei social può contrastare i crimini d’odio? X continua a ospitare quasi l’86% di odio antisemita già segnalato”. Allora, forse, “è necessario incrementare i luoghi fisici di discussione e raccolta dati, dove segnalare questi fenomeni. E, come si possono organizzare gruppi di odiatori sui social, allo stesso modo si possono organizzare gruppi di contro narrativa”. “Bisogna pensare di immaginare altre narrazioni sull’olocausto dato che molti italiani pensano che olocausto mai esistito. Sta venendo meno memoria collettiva. E su questo sono i decisori politici a dover intervenire”, ha sottolineato il rettore Canova.(ITALPRESS).

Foto: xm4

Camion si ribalta sulla Tangenziale Ovest di Milano, un ferito lieve

RHO (MILANO) (ITALPRESS) – Un camion contenente acetone si è ribaltato sulla tangenziale ovest all’altezza di Rho a ridosso della rotonda “Cerchiarello” intorno alle 17. L’autista di origini italiane è stato trasportato in codice giallo all’ospedale Sacco. Nessun’altra persona coinvolta. Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Rho stanno valutando in questi minuti di effettuare il travaso del composto chimico. Il mezzo, infatti, non avrebbe subito particolari danni e potrebbe, attraverso delle gru, essere rimesso in carreggiata. Difficoltà ovviamente nella circolazione stradale. Sul posto anche personale Polstrada e 118. (ITALPRESS).

Foto: Vigili del Fuoco Milano

Milano, Assolombarda e sindacati per il rilancio di Città Metropolitana

MILANO (ITALPRESS) – Assolombarda e le Organizzazioni Sindacali del territorio – Cgil Milano; Cgil Ticino Olona; Cisl Milano Metropoli; Uil Lombardia – hanno presentato oggi, alla presenza di parlamentari del territorio, un documento di posizionamento condiviso sulla Città Metropolitana con l’obiettivo di porre all’attenzione del dibattito politico e delle istituzioni il tema del rilancio e delle funzioni dell’ente. A sei mesi dalla firma del “Patto per il Rilancio del Governo Metropolitano”, Assolombarda e i sindacati hanno infatti illustrato il documento che contiene gli ambiti di intervento necessari per far fronte alle esigenze di imprese e lavoratori del territorio più competitivo e produttivo d’Italia. Nel documento siglato dal presidente di Assolombarda Alessandro Spada; Luca Stanzione, Segretario Generale Cgil Milano; Mario Principe, Segretario Generale Cgil Ticino Olona; Carlo Gerla, Segretario Generale, Cisl Milano Metropoli; Enrico Vizza, Segretario Generale, Uil Lombardia, le aree di intervento necessarie alla funzionalità di Città Metropolitana sono: la pianificazione del territorio, con un focus sulla programmazione di insediamenti sovracomunali; l’ambiente, con una gestione sostenibile dei cicli dell’acqua e dei rifiuti e dei servizi pubblici in ambito ambientale nella prospettiva dell’economia circolare e della transizione energetica; le infrastrutture e la mobilità, con una particolare enfasi sulla necessità di una maggiore interconnessione territoriale; il lavoro e la formazione, con la centralità di politiche attive per l’occupazione, formazione continua, lo sviluppo del mercato del lavoro; la casa, con l’implementazione di politiche abitative a scala d’area vasta, per affrontare la difficoltà nell’accesso ad alloggi a prezzi accessibili; lo sviluppo economico, con la promozione e il coordinamento di iniziative economiche, sociali, di promozione territoriale, di rigenerazione di aree produttive, di sostegno alle filiere del territorio; il ruolo chiave di sostegno, erogatore di servizi e supporto per i Comuni di piccole e medie dimensioni. Tra le opportunità, nella ridefinizione di ruoli che potrebbero spettare alle Città Metropolitane, anche quella di affidare all’Ente il ruolo di stazione appaltante, per garantire maggiore efficienza ai procedimenti.
“Per svolgere appieno il suo ruolo di traino dell’economia e di centro di propulsione e crescita, non solo lombarda ma anche europea, la Città Metropolitana di Milano ha bisogno di una profonda riorganizzazione amministrativa e funzionale: l’obiettivo deve essere quello di fare al più presto una riforma che renda finalmente l’ente reale driver di sviluppo economico all’insegna di innovazione, sostenibilità e coesione sociale”, ha dichiarato Spada.
Secondo il presidente di Assolombarda “gli attuali disegni di legge in campo sul tema, purtroppo, ad oggi, non sono sufficienti. Non basta ripristinare la legittimazione politica dell’ente con l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Metropolitano”. “Ciò che è necessario è fornire alla Città Metropolitana risorse finanziarie, umane, operative e competenze realmente incisive per affrontare aree di intervento, quali la formazione, le infrastrutture, la mobilità, l’abitare, che sono cruciali per il mantenimento dei nostri primati, e che, per loro natura, hanno una dimensione allargata e quindi metropolitana. Con il documento di posizionamento che presentiamo oggi, insieme ai sindacati, chiediamo alla politica a tutti i livelli di agire con coraggio e velocemente su questo dossier fondamentale per lo sviluppo del territorio”, ha concluso.
Per Cgil Milano e Ticino Olona, Cisl Milano, Uil Lombardia area metropolitana, “affrontare il problema del governo di Città Metropolitana è necessario per non perdere competitività nella sfida globale. Mobilità e politiche abitative, ambiente e innovazione, gestione delle reti dell’acqua e dei rifiuti, formazione e promozione del territorio, devono essere coordinati a livello di Città Metropolitana. Alla politica ed alle istituzioni chiediamo un impegno per completare un percorso iniziato nel 2001, includendo le Città Metropolitane negli enti territoriali previsti nella Costituzione, per le quali poi non sono state definite compiutamente ruolo, funzioni e risorse. Prima con il patto ed oggi con questo documento, mettiamo a disposizione della politica e delle istituzioni le proprie riflessioni e proposte”. Le iniziative legislative in campo sulla riforma delle Città Metropolitane sono due: la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha avviato la discussione del Disegno di Legge “Nuova disciplina in materia di funzioni fondamentali, organi di governo e sistema elettorale delle Province e delle Città metropolitane e altre disposizioni relative agli Enti Locali” che prevede l’elezione diretta di Sindaco e Consiglio metropolitani; nel contempo il Consiglio dei Ministri ha preso in esame lo “Schema di Disegno di Legge recante delega al Governo per la revisione delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”.
Due Disegni di Legge che, secondo Assolombarda e le sigle sindacali del territorio, non giungono ancora a delineare risposte sufficienti e risolutive sugli aspetti delle funzioni e delle risorse delle Città Metropolitane, ribadendo semplicemente principi generali e delegando al Governo successivi decreti legislativi.
“Noi abbiamo bisogno di un’area metropolitana e di istituzioni che rispondano con un’unica voce alle grandi sfide che un’area produttiva come questa ha di fronte. Oggi invece abbiamo interventi, competenze e risorse frammentate. Avremmo invece bisogno di una grande area metropolitana che guarda alle crisi che abbiamo di fronte e che verranno, ma anche alle grandi opportunità con una voce sola”, è stato il commento del segretario Stanzione. “Chiediamo alle istituzioni in fase di discussione dei disegni di legge di riorganizzazione dell’area metropolitana che non si limitano ad avere il sindaco unico eletto, ma assieme a questo ci sia una profonda riforma della normativa Delrio che vada nella direzione di identificare bene le competenze e le risorse che oggi non ci sono”, ha aggiunto.
Per il segretario Vizza “speriamo che la politica guardi con attenzione questo documento condiviso. Si tratta di un cantiere aperto e faremo in modo di lanciarlo in più occasioni. Noi parliamo di una realtà di 133 comuni, con 74 comuni che non superano i 10mila abitanti: c’è forse necessità di intervenire con servizi maggiori e avere una fotografia molto più vasta. Oggi la città metropolitana è rimasta 10 anni indietro e quindi sono grandi opportunità che vanno rilanciate per avere una città metropolitana che risponde alle esigenze del sistema produttivo, delle famiglie e dei lavoratori”.
“Il messaggio che oggi abbiamo dato è straordinario, è la concertazione e della partecipazione. Dobbiamo cercare alleanze istituzionali e politiche”, ha dichiarato il segretario Gerla sottolineando che purtroppo “è tutto fermo da 10 anni e quindi si è sminuito il ruolo della città metropolitana. Ma in una realtà particolare come Milano non può essere: serve quindi qualcosa di diverso e più funzionale possibile a sostegno dei territori”.(ITALPRESS).

Foto: xh7

Giorno Memoria, 60 eventi e posa di 27 nuove pietre d’inciampo a Milano

MILANO (ITALPRESS) – Quest’anno, il Giorno della Memoria, che si terrà il prossimo 27 gennaio, si presenta a Milano con un palinsesto ancora più ricco del 2023: oltre 60 eventi e la posa di 27 nuove pietre di inciampo. Il programma di quest’anno – presentato a Palazzo Marino dal sindaco Giuseppe Sala e dalla senatrice a vita, Liliana Segre, alla presenza di molte associazioni ed istituzioni milanesi che hanno contribuito alla sua realizzazione – si articola in due settimane che ruoteranno intorno al 27 gennaio. Le iniziative sono di tutti i tipi: da incontri con studenti e studentesse a celebrazioni ufficiali, e diversi linguaggi comunicativi, dalla musica alla parola, dalle immagini ai documentari, fino alle instagram story (tutte descritte dettagliatamente sulla piattaforma di Milano è Memoria). Un primo fondamentale appuntamento sarà la posa di 26 nuove pietre di inciampo in memoria di uomini, donne, bambini e bambine milanesi morti nei campi di sterminio. Tra loro ebrei, oppositori politici, lavoratori e lavoratrici, intere famiglie. Le prime 13 pietre saranno posate dal Comune di Milano e dal “Comitato Pietre di inciampo” la mattina di giovedì 25 gennaio. Ulteriori 13 saranno collocate il 7 marzo, nella settimana in cui saranno ricordati gli scioperi iniziati nel 1944 a Milano e Torino e in altre città d’Italia contro la guerra che stava provando duramente la popolazione e per fermare la produzione bellica. Operaie e operai pagarono con la vita per aver manifestato contro il regime. Molti di loro furono arrestati e deportati nei lager. Le storie di questi milanesi e di queste milanesi saranno raccontate, a beneficio delle giovani generazioni, in cinque podcast dal titolo «Voci silenziose»; la prima puntata sarà online sui canali dell’Istituto Europeo di Design e del Comitato il 27 gennaio. Anche quest’anno saranno pubblicate delle Instagram story grazie al lavoro di un gruppo di studenti e studentesse sempre dello Ied. Dalla prima pietra di inciampo, posta nel 2017 in memoria di Alberto Segre, padre della senatrice a vita, in corso Magenta 55, sono 197 le persone ricordate in città, in 158 vie diverse (23 nuove quest’anno). Il programma di iniziative per il Giorno della Memoria propone anche numerosi appuntamenti in alcuni rappresentativi per l’intera città. Il primo si svolgerà questo pomeriggio a Palazzo Marino. Alle ore 16.30 il Consiglio comunale si riunirà, su iniziativa della presidente Elena Buscemi, per una seduta dedicata al linguaggio dell’odio. In Aula come relatori siederanno la senatrice a vita, farmacologa e biologa Elena Cattaneo, il Country Director META Italia Luca Colombo, il rettore dell’Università IULM, Gian Battista Canova, la professoressa di Pedagogia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e vicepresidente Fondazione Memoriale della Shoah, Milena Santerini e il professore di Italian Studies and Linguistics presso l’Università di Reading e Coordinatore della rete nazionale contro il linguaggio d’odio, Federico Faloppa. L’evento è pubblico e aperto alla cittadinanza e potrà essere seguito anche in streaming sulla WebTvRadio del Comune o sulla pagina YouTube dedicata. Nel Giorno della Memoria, sabato 27 gennaio, l’Università Statale conferirà la laurea honoris causa in Scienze a Liliana Segre, testimone straordinaria della Shoah da sempre impegnata contro ogni forma di antisemitismo, razzismo e intolleranza. All’evento sarà presente la vicesindaco Anna Scavuzzo. Nello stesso giorno il Comune di Milano renderà pubblica la geo-mappa della popolazione ebraica censita a Milano nel 1938, sulla base della documentazione contenuta nel Fondo Israeliti conservato presso la Cittadella degli Archivi. La mappa sarà consultabile per tutta la giornata del 27 gennaio. Si terrà invece venerdì 26 gennaio alle 9.30, all’ex Albergo Regina in via Silvio Pellico, alla presenza dell’assessore al Bilancio, Emmanuel Conte, la deposizione delle corone in memoria di partigiani, operai scioperanti, resistenti, ebrei torturati nel Comando generale nazista di Milano. A seguire, in Sala Alessi a Palazzo Marino, ANED, ANPI e UCEI incontreranno studentesse e studenti delle scuole milanesi. All’evento sarà presente la Presidente del Consiglio Comunale, Elena Buscemi. La mattina del 27 gennaio alle ore 10, al Monumento al Deportato al Parco Nord, avrà luogo l’ultima commemorazione. Alla Casa della Memoria i visitatori conosceranno la storia della “Menestrella del Lager”, la testimonianza inedita con disegni e filastrocche di Aura Pasa. Nata a Belluno nel 1907 e diplomata alla Reale Accademia delle Belle Arti di Venezia partecipa alla Resistenza partigiana con il battaglione ”Montanarì’. Arrestata a Verona l’11 ottobre del 1944 è rinchiusa nel campo di concentramento e transito di Bolzano. Sopravvive e viene liberata il 29 aprile del 1945. L’ingresso alla mostra è gratuito. Luogo simbolo e cardine della memoria cittadina, il Memoriale della Shoah in piazza Edmond Safra 1, il 27 gennaio sarà aperto tutto il giorno con visite gratuite. Oltre al luogo i visitatori potranno vedere ”After Images”, la mostra fotografica realizzata in collaborazione con il “Centro Primo Levi” di New York. Le immagini trasportano il visitatore al 3 agosto 1944, quando la storia della famiglia Einstein Mazzetti entra nella Grande Storia, e le vicende del popolo ebraico, dei gruppi valdesi, dei partigiani, si ritrovano in un piccolo angolo di Toscana. La visita è inclusa nel biglietto di ingresso al Memoriale. Il 30 gennaio alle ore 18, nell’ottantesimo anniversario, si ricorderà il giorno in cui la senatrice Liliana Segre e il padre Alberto furono prelevati insieme ad altri milanesi dal carcere di San Vittore e nell’indifferenza di tanti trasferiti al binario 21 sotterraneo della Stazione Centrale per essere caricati sul treno che li avrebbe deportati ad Aushwitz. All’evento parteciperà la vicesindaco Anna Scavuzzo. Non mancheranno le iniziative dell’Associazione Gariwo. Al Giardino dei Giusti al Monte Stella, altro luogo importante della memoria di Milano, martedì 23 gennaio alle ore 16, partirà “comunità di memoria 2024”, il viaggio di oltre 300 studenti tra Cracovia e il campo di Auschwitz-Birkenau. Per il Giorno della Memoria sono in programma la pubblicazione podcast, la proiezione di film e l’esordio della rivista “GariwoMag”. Anche quest’anno Sea, in collaborazione con l’Associazione Figli della Shoah, organizza una mostra a Linate in area partenze. Il progetto espositivo “Stelle senza Cielo” sarà inaugurato mercoledì 24 gennaio, alle ore 14.30 con la partecipazione dell’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi. E’ diviso in capitoli tematici e propone alcuni argomenti simbolici del mondo infantile drammaticamente perseguitato in tutte le comunità ebraiche d’Europa. Incontri musicali, culturali saranno organizzati da importanti realtà cittadine: dai Municipi, dai cinema, dal Teatro alla Scala e dal Conservatorio di Milano, dall’Accademia di Brera e dalla Cittadella degli Archivi.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Comune di Milano