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Busto Garolfo, incendio in appartamento. In salvo padre, madre e figlio

MILANO (ITALPRESS) – Alle 3.10 di stanotte, squadre dei Vigili del fuoco di Milano sono intervenute per un incendio scoppiato all’interno di un appartamento posto all’ultimo piano di uno stabile in via Tommaso Grossi 2 a Busto Garolfo. Gli occupanti, una famiglia di tre persone padre madre e bambino di 17 mesi, sono stati trasportati in codice giallo all’ospedale di Legnano a causa delle ustioni riportate e delle conseguenti inalazioni da fumi. L’edificio, una palazzina di 10 piani, è stato all’inizio interamente evacuato per permettere alle squadre di soccorso provenienti dai vicini Distaccamenti di Legnano e Inveruno di spegnere le fiamme, propagatesi anche nel sottotetto mansardato, e di mettere in sicurezza la palazzina. Intorno alle 6 le famiglie sono potute rientrare nei rispettivi appartamenti, dopo le verifiche accurate dei vigili del fuoco. Le cause dell’incendio, partito dopo un primo sopralluogo probabilmente dalla zona soggiorno-cucina, sono in corso di accertamento. Sul posto anche personale del 118 e Carabinieri di Legnano(ITALPRESS).

Foto: Vigili del Fuoco Milano

San Siro, Sala “Club rivalutino ipotesi ristrutturazione”

MILANO (ITALPRESS) – “Se c’è una soluzione che permette di continuare a giocare” a San Siro “magari perdendo pochissimo di capienza, va esaminata con grande interesse. Questo è il nostro obiettivo numero uno: cercare di tutelare San Siro e la sua storicità. Non pretendiamo che sia qualcosa di condivisibile immediatamente ma lo spirito di quella commissione consiliare e del lavoro che seguirà sarà quello di convincere le squadre a rivalutare questa ipotesi”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Marino, commentando il progetto per la ristrutturazione del Meazza, che verrà presentato in commissione il prossimo 31 gennaio. Il progetto prevede che i club rimangano a giocare a San Siro durante i lavori. “Quello è un esempio di un progetto. E’ chiaro che non è quello che il Comune ha scelto ma lo considero interessate – ha puntualizzato poi – . Le squadre si sono sempre opposte all’idea di ristrutturare San Siro perchè sostenevano che c’era il rischio di andare lontano a giocare per due o tre anni. E’ chiaro che questo sarebbe stato un limite importante perchè avrebbero perso molto in termini di biglietti e i tifosi, non sarebbero stati così felici”. Secondo il primo cittadino le dichiarazioni di Beppe Marotta, direttore sportivo dell’Inter, sul fatto che ci sono “troppi iter burocratici” per ristrutturare il Meazza, sono “per giustificare quello che” le squadre “hanno fatto”. “Io continuo a pensare che è molto meglio per le squadre rimanere in città – ha proseguito Sala – I club stanno veramente sottovalutando le problematiche che ci sono in termini di mobilità, di impatto. Però se noi non offriamo un’alternativa, e quello è il lavoro che si farà con quella commissione, si è perso molto tempo. Non è casuale che in Italia nessuno stadio è riuscito a partire, è un tema delicato. Se si potesse ripartire da quello io sarei molto felice”. (ITALPRESS).

Foto: trl

Milano, nel 2023 3,2 mln di visitatori a mostre e musei

MILANO (ITALPRESS) – Nel 2023, il Comune di Milano ha ospitato nelle sue mostre e musei 3.197.477 visitatori, + 39% rispetto al 2022. Lo hanno annunciato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, durante la conferenza stampa di presentazione del programma espositivo del biennio 2024-2025. Per quanto riguarda le sedi espositive, sede privilegiata per i progetti temporanei, l’assessore ha spiegato che c’è stato “un totale di 1.475.776 visitatori, oltre il 40% in più rispetto al 2022. In particolare Palazzo Reale, ha accolto 896.681 visitatori, con un +53%”. Bene anche il Pac, che ha aumentato del 25% il suo pubblico rispetto al 2022. “Questo significa un allargamento del pubblico, che va al di là dello zoccolo duro degli appassionati di arte contemporanea”, ha puntualizzato Sacchi. La parte espositiva del Mudec ha conquistato un 15% in più rispetto al 2022. Anche Palazzo Marino, con la mostra di Natale dedicata al Perugino, ha visto un aumento dei visitatori rispetto alla scorsa edizione del 15% (66.588 visitatori nel 2023, contro i 58.057 del 2022). “E’ stato un anno che ha visto molti progetti complessi, alcuni dei quali hanno richiesto anni di preparazione, come la mostra di El Greco, e progetti monografici che ci hanno fatto scoprire artisti contemporanei come Leandro Erlich (che è stata la mostra più visitata del 2023 con circa 200mila ingressi) – ha proseguito Sacchi -. Un anno che ha visto nomi di sicuro richiamo, come Goya o Morandi, affiancati a nomi meno noti a un pubblico internazionale, come Mario Nigro o Omar Galliani, e a focus sulle collezioni, come la mostra Souvenir d’Italie al Castello Sforzesco oppure quella di Alberto Casiraghy al Museo di Storia Naturale”. Però, aldilà dei numeri, “quello che il Comune di Milano ha voluto fare è cercare di calibrare le proposte in modo da offrire un ventaglio di progetti di qualità che incontrino l’interesse, o anche solo la curiosità, dei cittadini e del pubblico nazionale e internazionale. Ed è lo stesso obiettivo che ci siamo proposti per i prossimi anni, con un orizzonte ampio che, naturalmente, si estende fino al 2026”. “I numeri del 2023 ci danno fiducia e ci permettono di rilanciare rispetto al 2024 – ha commentato il sindaco – . Abbiamo sempre considerato il 2019 l’anno d’oro. Ma l’anno scorso abbiamo fatto un milione in più di turisti rispetto al 2019”. Sala ha sottolineato come, aldilà dell’importanza di mostre e musei, Milano stia facendo investimenti importanti nell’ambito della cultura “non solo sul contenuto ma anche sui ‘contenitorì” ad esempio la Beic, la Biblioteca europea di informazione e cultura, i cui scavi hanno già preso il via, o la Magnifica Fabbrica del Teatro alla Scala a Rubattino, i cui lavori partiranno a breve. “Due progetti che lasceranno un segno tangibile”. (ITALPRESS).

Foto: xm4

Ambiente, al Parco di Monza riscoperta pianta delle regge asburgiche

MONZA (ITALPRESS) – Dall’Austria al Parco di Monza. E’ il grande viaggio compiuto da una pianta erbacea, identificata come Klasea quinquefolia (Willd) Greuter & Wagenitz della famiglia delle Asteraceae e recentemente scoperta in un’area boscata del Parco di Monza da un appassionato di piante, Augusto Crippa, che ha notato la presenza di una pianta erbacea e l’ha segnalata attraverso il forum botanico Acta Plantarum. La segnalazione non è sfuggita alle borsiste di ricerca, Sara Borghesan e Federica Fasano, che lavorano presso il Consorzio di valorizzazione Villa Reale e Parco di Monza nell’ambito delle collaborazioni con l’Università di Milano Bicocca (Professor Rodolfo Gentili) e il Museo di Storia Naturale di Milano (Dottor Gabriele Galasso) e il Dottor Enrico Banfi e che hanno in seguito confermato l’identificazione della specie. La pianta, originaria del Caucaso, costituisce una novità per la flora spontanea d’Italia. Sino a questo ritrovamento, l’unica località al mondo nella quale la specie era nota al di fuori del proprio areale nativo era Vienna, nel Parco del Castello di Schònbrunn, la Reggia imperiale degli Asburgo. Il Team di ricerca, attraverso una ricerca documentale, è riuscito quindi a ricostruire la storia della pianta che in primis era stata raccolta dal nobile esploratore tedesco Friedrich August Marshall von Bieberstein nel Caucaso e portata a Berlino al botanico Carl Ludwig Wildenow, che la descrisse come nuova per la scienza nel 1803. Da allora, producendo infiorescenze vistose simili a quelle dei fiordalisi, la specie ha iniziato a diffondersi nei giardini delle regge delle capitali europee come pianta coltivata: Parigi e altre città, comprese quelle italiane. La pianta è stata rappresentata per la prima volta in una pregevole tavola botanica del 1816 sul “Curtis’s Botanical Magazine”. A questo punto è lecito ipotizzare che a Monza sia arrivata direttamente da Vienna o da altre città dell’impero asburgico. Infatti, la pianta viene citata per la prima nel Parco di Monza dal Catalogo delle piante ivi coltivate nel 1825, redatto da Giovan Battista Rossi, mentre nei precedenti Cataloghi del 1813 e 1814 non era elencata. Originariamente era dunque coltivata nelle aiuole dell’Orto Botanico, ma a seguito delle vicende storiche della Villa Reale le sue tracce si sono perse sino ad oggi. Durante questo lungo oblio qualche seme disperso dalla pianta è evidentemente riuscito a germinare e attecchire, per poi diffondersi e mantenersi localmente in alcuni boschetti del Parco di Monza.(ITALPRESS).

Foto: Consorzio Parco di Monza

Sanità, Bertolaso “Primo problema è invecchiamento popolazione”

MILANO (ITALPRESS) – “Il problema non solo della regione ma di tutto il paese è la prospettiva nei prossimi 20 anni.
Sappiamo che ci sarà un continuo e progressivo invecchiamento della popolazione e noi dobbiamo fare in modo che le persone rimangano più sane per il tempo più lungo possibile”. Così l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso a margine della presentazione del piano Socio Sanitario Regionale Integrato Lombardo 2023-27 nel corso della seduta della III commissione sanità. Secondo Bertolaso, “solamente garantendo stili di vita corretti e quindi uno stato di salute accettabile possiamo andare a diminuire quelle che sono da un lato le spese sanitarie e in contemporanea garantire quell’assistenza di qualità eccellente a quelle categorie più fragili che ne avranno bisogno per il tempo più lungo possibile”.
Per l’assessore, l’unico modo per raggiungere questo obiettivo è “fare prevenzione corretta, ridurre alcune spese sanitarie e garantire invece investimenti sul sociale che possano migliorare quella che è la situazione generale”.
“I punti di forza (del piano, ndr) sono sicuramente una struttura sanitaria regionale che è di gran lunga tra le più avanzate e le più efficienti del nostro Paese, una struttura di personale medico e infermieristico di primo livello, competente, impegnata e appassionata – ha spiegato Bertolaso – I problemi li conosciamo bene: liste d’attesa ancora lunghe, pronti soccorsi che in certi momenti dell’anno si intasano per situazioni che potrebbero essere facilmente gestite sul territorio. Ma sono tutte questioni che stiamo affrontando e che risolveremo”.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

Scuola, Tironi “Lombardia all’avanguardia nell’orientamento dei giovani”

Di Tino Redaelli

MILANO (ITALPRESS) – Aiutare i giovani nella giusta scelta scolastica, assecondando le loro passioni e attitudini, ma anche facendo in modo che trovino il giusto sbocco lavorativo. E’ questa la filosofia seguita dall’assessore regionale lombardo all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Simona Tironi, che intervistata dall’Agenzia di Stampa Italpress, ha fatto il punto della situazione sui temi più attuali della scuola in Lombardia. A cominciare dalla riforma degli istituti tecnico-professionali che offrirà un percorso che consente di ridurre da 5 a 4 gli anni del percorso e che vede la Lombardia, prima per numero di istituti tecnici e professionali in Italia, confermarsi anche prima Regione in Italia per le tempistiche di adesione e per i numeri di filiere che si sono costituite. “Sono giorni caldi per i ragazzi e le loro famiglie in vista di questo momento di scelta importante – dice Tironi -. Regione Lombardia da anni investe e cerca di propiziare tutto il sistema della filiera della scuola professionale. Per questo abbiamo aderito fin da subito alla sperimentazione dei cosiddetti ‘4 anni + 2’ che permette di conseguire il diploma in 4 anni e non più in 5, per poi avere un accesso diretto a tutti gli Its Academy di specializzazione che durano due anni. Siamo stati la prima regione italiana ad aderire, perchè il nostro sistema di scuola professionale già da anni si basa su un’alternanza scuola-lavoro importante, tanto che il 96% dei ragazzi che terminano i nostri corsi professionali trovano subito un posto di lavoro a tempo indeterminato, anche grazie a docenti che arrivano proprio dal mondo del lavoro. Possiamo dire che la sperimentazione è il modello lombardo, perchè al suo interno ci sono quelle peculiarità del sistema che da anni portiamo avanti”. Un successo confermato anche dai numeri, se è vero che, come ha sottolineato l’assessore Tironi “riusciamo a coprire tutte e 35 le filiere e quindi tutte le aree individuate dal ministero. Questo vuol dire che c’è un’offerta formativa importante. Questo vuol dire che inizieremo la sperimentazione in Regione Lombardia con più di 1.500 studenti”.
“L’orientamento dei giovani è una delle mie priorità. Essere orientati bene permette ai ragazzi di coltivare le loro passioni, di indirizzarli in quei percorsi che danno motivazione e soddisfazione, ma anche di portarli consapevolmente fino alla scelta lavorativa, anche coinvolgendo le famiglie, che ancora incidono molto sulla scelta della scuola dei figli” ha aggiunto Tirono. Proprio in questo senso va un progetto, che l’assessorato intende portare a termine entro l’anno, di una Web App in grado di aiutare gli studenti nella scelta scolastica. “Si partirà da una specie di talent centre, dalle ambizioni e dalle passioni dei ragazzi e attraverso questi li guideremo nella scelta consapevole del progetto di studi più adatto per loro. Poi incroceremo i dati delle aziende che maggiormente operano nei vari territori della Regione, in modo da anticipare loro le reali opportunità di lavoro” spiega. “Prima della fine della Legislatura spero infine di disegnare una nuova cornice di politiche attive al lavoro – conclude l’assessore -, mettendo al centro non più i servizi, ma i bisogni che i lavoratori anni, per contrastare e ridurre la percentuale di missmatch tra domanda e offerta di lavoro. Questo permetterebbe di aiutare i cittadini a trovare il posto di lavoro giusto per loro e dare una benzina vera e competitiva alle nostre aziende”. L’assessore lombardo ha infine rivendicato il forte impegno della Regione, e in particolare del suo assessorato, sul tema dei disturbi alimentari. “Sono stata la prima firmataria della legge sulla cura e la prevenzione dei disturbi alimentari nella scorsa legistalura regionale, in quanto vicepresidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia. Oggi che ho la delega all’Istruzione come assessore, il primo pensiero è stato quello di portare questo tema nella scuola. Abbiamo sviluppato un percorso di dieci lezioni con programmi molto ben strutturati, in cui si approccia al tema attraverso la consapevolezza che quando si ha un problema non bisogna aver vergogna di chiedere aiuto, visto che ci sono strumenti importanti a cui si può accedere per farsi curare. Abbiamo formato diversi docenti che porteranno questo progetto nelle scuole. Non si sostituiranno ai professionisti come psicologi e nutrizionisti, ma saranno il ponte tra ragazzi, famiglia e gli strumenti di cura. Tante scuole hanno già aderito e questo progetto e le lezioni inizieranno proprio nei prossimi giorni” conclude Tironi.(ITALPRESS).

Foto: Italpress

Milano, imbrattarono dito Cattelan. Ultima Generazione a processo

MILANO (ITALPRESS) – Sono stati rinviati a giudizio gli attivisti di Ultima Generazione, che il 15 gennaio 2023 imbrattarono con vernice gialla la scultura denominata L.O.V.E dell’artista Maurizio Cattelan, esposta in piazza Affari a Milano. Il processo inizierà il 18 marzo. Agli imputati viene contestato il reato di danneggiamento. Prima dell’udienza tenutasi davanti al giudice delle indagini preliminari, è stato organizzato da alcuni attivisti un sit-in davanti al Palazzo di Giustizia per esprimere solidarietà nei confronti dei loro sodali imputati. Il Comune di Milano si è costituito nel processo come parte civile. (ITALPRESS).

Foto: Ultima Generazione

Milano, sfruttamento manodopera in 8 opifici. Deferiti 10 imprenditori

MILANO (ITALPRESS) – I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Milano hanno eseguito un decreto di “amministrazione giudiziaria” emesso dal Tribunale di Milano su richiesta della Procura della Repubblica di Milano a carico di una azienda operante nel settore dell’alta moda in quanto sarebbe ritenuta incapace di prevenire e arginare fenomeni di sfruttamento lavorativo nell’ambito del ciclo produttivo. Non sarebbero state mai effettuate ispezioni o audit sulla filiera produttiva per appurare le reali condizioni lavorative ovvero le capacità tecniche delle aziende appaltatrici tanto da agevolare (colposamente) soggetti raggiunti da corposi elementi probatori in ordine al delitto di caporalato. In tale contesto, si è potuto accertare che la casa di moda affidi, mediante contratto di appalto con divieto di sub-appalto senza preventiva autorizzazione, l’intera produzione a società terze, con completa esternalizzazione dei processi produttivi. Il Nil di Milano a partire da settembre 2023 ha effettuato accertamenti sulle modalità di produzione, confezionamento e commercializzazione dei capi di alta moda procedendo al controllo dei soggetti affidatari degli appalti nonchè dei sub affidatari non autorizzati costituiti esclusivamente da opifici gestiti da cittadini cinesi nelle province di Milano, Monza e Brianza e Pavia. In particolare, sono stati controllati 8 opifici tutti risultati irregolari nei quali sono stati identificati 197 lavoratori di cui 37 occupati in nero e clandestini sul territorio nazionale. Negli stabilimenti di produzione effettiva e non autorizzata è stato riscontrato che la lavorazione avveniva in condizione di sfruttamento (pagamento sotto soglia, orario di lavoro non conforme, ambienti di lavoro insalubri ecc.), in presenza di gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro nonchè ospitando la manodopera in dormitori realizzati abusivamente ed in condizioni igienico sanitarie sotto minimo etico. Sono stati deferiti in stato di libertà a vario titolo per caporalato e altro 10 titolari di aziende di diritto o di fatto di origine cinese nonchè 37 persone non in regola con la permanenza e il soggiorno sul territorio nazionale. Infine sono state comminate ammende pari a oltre 153.000 euro e sanzioni amministrative pari a 150.000 euro e per 6 aziende è stata disposta la sospensione dell’attività per gravi violazioni in materia di sicurezza e per utilizzo di lavoro nero. Si evidenzia che il procedimento penale per caporalato si trova nella fase delle indagini preliminari e che le responsabilità in merito saranno definitivamente accertate solo ove intervenga una sentenza irrevocabile di condanna.(ITALPRESS).

Foto: Carabinieri Tutela Lavoro