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M4 Milano, in 30 minuti da San Cristoforo a Linate

MILANO (ITALPRESS) – Inaugurate le ultime 12 fermate della metropolitana M4 di Milano. Da oggi, la linea Blu attraversa tutta la città da Est a Ovest, passando dal centro e collegando San Cristoforo all’aeroporto di Linate in 30 minuti. Presenti al taglio del nastro al capolinea di San Cristoforo, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, l’amministratore delegato di Webuild Pietro Salini e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti greco Christos Staikouras, in vista dell’inaugurazione prevista entro l’anno della metropolitana di Salonicco, anch’essa realizzata da Webuild in consorzio. L’inaugurazione è stata anche l’occasione per lo svelamento, alla stazione di San Cristoforo, della targa in memoria di Raffaele Ielpo, l’operaio caposquadra che morì nel gennaio del 2020 in un incidente sul lavoro nel cantiere della M4 in piazza Tirana. “E’ una giornata epocale. Grazie a tutti quelli che ci hanno lavorato, è stata un’opera di grande dedizione e fatica ma ci siano arrivati – è intervenuto il primo cittadino – . Non è un punto di arrivo ma di partenza, soprattutto associando i lavori di superficie che cambiano il volto della città. L’idea di voler andare avanti è crescita, è sentimento di tutti, lavoro di tanti sindaci prima di me. Quando la politica fa la sua parte può far vedere risultati”. Sala ha ricordato che il Comune di Milano è “al lavoro per i prolungamenti” delle metropolitane già esistenti, prima fra tutte la M1, “e poi c’è il sogno della linea M6”. “E’ una bellissima giornata che unisce la buona politica. Perchè, almeno sulle infrastrutture, la politica non dovrebbe dividersi. Sono servizi per i cittadini – ha commentato Salvini – . Ora l’obiettivo è il prolungamento della metropolitana fino a Buccinasco e Baggio. Milano corre: penso alle Olimpiadi invernali che lasceranno in eredità il primo studentato a prezzi calmierati. Milano è un modello”.
“Siamo qui oggi in rappresentanza di tutti coloro che hanno lavorato con noi a questo innovativo progetto che cambia il volto della città – ha sottolineato Salini – La linea Blu è un’opera realizzata grazie alle competenze uniche di persone e imprese che con il loro lavoro hanno consegnato oggi una linea dal grande valore non solo ingegneristico, ma anche in termini di sostenibilità, valorizzazione del patrimonio storico e riqualificazione urbana”. Dopo l’apertura delle prime sei stazioni nel novembre 2022 – Linate, Repetti, Forlanini, Argonne, Susa e Dateo – , nel luglio 2023 erano state inaugurate Tricolore e San Babila. Ora sono aperte anche le fermate Sforza Policlinico, Santa Sofia, Vetra, De Amicis, Sant’Ambrogio, Coni Zugna, California, Bolivar, Tolstoj, Frattini, Gelsomini, Segneri e San Cristoforo. Da novembre 2022 a oggi, sono 14,6 milioni i passeggeri che hanno viaggiato sulla linea M4, in media 45mila al giorno. Grazie all’apertura delle ultime stazioni, l’amministratore delegato di Atm, Arrigo Giana, ha sottolineato che, in futuro, sono attesi “150mila passeggeri al giorno. Diventerà un servizio importantissimo e cambierà la mobilità cittadina”. Con le sue 21 fermate e i suoi sette punti di interscambio, la M4 si integra con il sistema dei trasporti cittadini, collegandosi a tre linee metropolitane esistenti – con la M2 a Sant’Ambrogio, con la M3 a Sforza Policlinico e con la M1 in piazza San Babila – e a tre stazioni delle Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) – San Cristoforo, Dateo e Forlanini – intercettando anche i passeggeri provenienti dai comuni limitrofi e dalle province intorno alla città Metropolitana. Oltre all’aeroporto di Linate, che può già contare su un collegamento diretto con il centro città.
Alla nascita della M4 hanno contribuito 17mila lavoratrici e lavoratori e 1.800 aziende che, a vario titolo e in varie fasi, hanno concretamente realizzato la nuova infrastruttura. Con la direzione lavori di MM Spa e con il ruolo centrale della Concessionaria M4 Spa, di cui oggi sono soci, oltre al Comune di Milano, ATM Spa, Webuild Italia SpA, Hitachi Rail STS SpA, Mer Mec STE Srl e Sirti SpA. In 60 anni di esistenza, dal novembre 1964 al novembre 2024, la rete metropolitana di Milano è cresciuta fino ad arrivare alle attuali cinque linee, con un totale di 112 km e 134 stazioni. In particolare, però, negli ultimi 13 anni e mezzo, con i prolungamenti delle linee M2 e M3 e l’apertura delle M5 e M4, la metropolitana di Milano è cresciuta di due nuove linee, 38 km e 46 stazioni. Tale accelerazione dello sviluppo della rete, rende quella di Milano la prima metropolitana d’Europa per tasso di crescita negli ultimi due decenni e la sesta in Europa per estensione. La nuova Blu, come la M5, è una metropolitana completamente driverless: dalla control room del quartier generale di Atm, integrata alle altre linee metropolitane, vengono gestiti i treni in movimento, garantendo un’alta frequenza e maggiori efficienza e sicurezza grazie a tecnologie avanzate. Con una flotta di 47 treni senza conducente, ciascuno con una capacità massima di 600 persone, la linea è in grado trasportare 24mila passeggeri all’ora, in ogni viaggio-direzione, fino a 86 milioni di persone in un anno e una frequenza di picco di un treno ogni 90 secondi. Gli studi effettuati sulle capacità di trasporto della nuova metro dicono che ridurrà i trasferimenti in auto in città: si stimano 3,7 milioni di spostamenti in meno ogni anno. E 10.310 tonnellate di CO2 evitate. Inoltre sarà la prima linea di metropolitana in Italia interamente in 5G grazie alle infrastrutture digitali di INWIT.

– Foto xm4/Italpress –

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M4 Milano, Salini (Webuild) “Realizzata con competenze uniche”

MILANO (ITALPRESS) – Attraversare la città di Milano da est a ovest in soli 30 minuti è da oggi possibile grazie alla Linea 4 della Metropolitana di Milano, realizzata da Webuild per conto del Comune di Milano. Si è tenuto il 12 ottobre il viaggio inaugurale del primo treno, partito dalla stazione di San Cristoforo e diretto all’aeroporto di Linate, completando il percorso già parzialmente operativo dal 2023 da San Babila fino all’aeroporto in 12 minuti. Presenti alla cerimonia il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il Sindaco di Milano Beppe Sala, e l’AD Webuild Pietro Salini, oltre al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti greco Christos Staikouras, in vista dell’inaugurazione prevista entro l’anno della Metropolitana di Salonicco, anch’essa realizzata da Webuild in consorzio.
“Siamo qui oggi in rappresentanza di tutti coloro che hanno lavorato con noi a questo innovativo progetto che cambia il volto della città. La Linea Blu – ha dichiarato Salini – è un’opera realizzata grazie alle competenze uniche di persone e imprese che con il loro lavoro hanno consegnato oggi una linea dal grande valore non solo ingegneristico, ma anche in termini di sostenibilità, valorizzazione del patrimonio storico e riqualificazione urbana. Essenziale il rapporto di costruttiva collaborazione con istituzioni e soci per consegnare in modo responsabile quest’opera, anche in un contesto storico molto complesso, come il periodo del Covid. La costruzione della M4 è stato il risultato di una visione di diverse amministrazioni che si sono succedute e che hanno voluto realizzare un sogno: consolidare la leadership di una città traducendo in fatti i valori fondanti di benessere condiviso espressi nella Costituzione. La visione è andata oltre la realizzazione di un progetto di mobilità sostenibile, pianificando la costruzione lungo tutto il percorso M4 di aree di rigenerazione urbana per far diventare questa città ancora più a misura d’uomo. Ringrazio le tante aziende della filiera, partner di eccellenza, e soprattutto le persone che a questo progetto hanno lavorato e che hanno portato a Milano competenze uniche, sviluppate lavorando ai più grandi progetti al mondo. Come altri progetti in corso in tutta la penisola, M4 è un esempio che conferma che l’Italia riesce a realizzare infrastrutture indispensabili per il futuro di milioni di persone”.
Alla costruzione della Blu hanno lavorato tante donne e uomini espressione di Webuild e dei suoi partner Hitachi Rail e Mer Mec, con 16.000 persone coinvolte complessivamente in tutta la durata del progetto, tra personale diretto e di terzi, oltre a 1.300 aziende di eccellenza della filiera. La cerimonia di oggi è stata anche occasione per ricordare l’operaio Raffaele Ielpo, con una targa commemorativa a lui dedicata, incidente purtroppo avvenuto in un cantiere con gli indici di sicurezza tra i migliori al mondo.
La Blu è destinata a migliorare significativamente la mobilità urbana e a ridurre l’impatto ambientale del trasporto cittadino. Con l’inaugurazione di oggi, diventa operativo l’intero tracciato che conta in tutto 21 stazioni e si estende per 15 chilometri. La rete metropolitana di Milano raggiunge così i 118 chilometri, diventando la sesta in Europa per estensione.
La nuova linea potrà accogliere fino a 24 mila persone all’ora per senso di marcia, con una previsione di 86 milioni di passeggeri all’anno, il che contribuirà ad evitare l’emissione di 75 mila tonnellate di CO2 su base annua.
Quello della M4 è stato un progetto all’avanguardia da tanti punti di vista. La linea, completamente automatizzata e senza conducente, garantisce massima sicurezza ai passeggeri. Per la sua realizzazione sono stati scavati 25 chilometri di tunnel con impiego di TBM (Tunnel Boring Machine) e con stazioni realizzate anche a 1,5 metri di distanza dalle fondamenta dei palazzi. Sono stati rimossi circa 1,5 milioni di metri cubi di terreno e grazie a specifici nastri trasportatori, impiegati per smaltire la terra di scavo, sono stati evitati 75 mila viaggi di camion nel centro della città.
La Blu è anche la linea metropolitana più profonda di Milano, con i suoi 30 metri di profondità massima. E per la realizzazione delle gallerie secondarie, è stato adottato il metodo del congelamento, ecosostenibile e innovativo, che prevede l’impiego di azoto liquido per congelare l’acqua di falda, agevolando le operazioni di scavo in terreni simili a quelli del sottosuolo milanese.
Ma gli interventi non hanno coinvolto solo il sottosuolo milanese. Il progetto ha anche previsto la riqualificazione urbana di oltre 246 mila metri quadrati di aree urbane, di cui oltre 66 mila metri quadrati destinati al verde, con nuove piste ciclabili, parchi giochi, e una passerella ciclopedonale a San Cristoforo che unisce le due aree del quartiere passando sul Naviglio Grande e sulla stazione ferroviaria.
La M4 di Milano è parte del track record di Gruppo che include la realizzazione di oltre 820 chilometri di linee metropolitane nel mondo, tra cui alcune delle più belle Stazioni dell’Arte della Metropolitana di Napoli, incluse le più volte premiate stazioni Università e Toledo. In Italia, sta realizzando la Linea C della Metropolitana di Roma, che attraverserà il cuore della capitale con stazioni museo che permetteranno di valorizzare l’importante patrimonio archeologico ritrovato nel corso degli scavi, e a Napoli la stazione Capodichino sulla Linea 1 e la stazione Monte Sant’Angelo sulla Bretella di Monte Sant’Angelo. All’estero, oltre che per la Metropolitana di Salonicco, il Gruppo è impegnato per il Grand Paris Express con la Linea 15 Ovest, di recente aggiudicazione, e il Lotto 2 della Linea 16, in corso di ultimazione.

– Foto ufficio stampa Webuild –

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Inwit, il 5G su tutta la nuova metro M4 a Milano

MILANO (ITALPRESS) – Milano aggiunge un nuovo tassello nel suo percorso per diventare una “smart city” con il completamento della copertura in 4G e 5G della metropolitana M4, che diventa così la prima linea della metropolitana interamente coperta in 5G in Italia e tra le prime in Europa. Grazie alla copertura dedicata multi-operatore per location indoor DAS (Distributed Antenna System) realizzata da INWIT, primo tower operator italiano, anche la tratta San Babila-San Cristoforo, inaugurata oggi, è percorribile potendo contare su un’infrastruttura in grado di fornire il servizio 4G e 5G di iliad, TIM, Vodafone e WINDTRE. L’impianto DAS per la copertura dedicata 4G e 5G multi-operatore di INWIT, già presente nella tratta Linate-San Babila dal 2023, abilita dunque da oggi gli operatori di telecomunicazione a poter fornire il servizio in 4G e 5G su tutti i 15 km della linea M4, incluse tutte le gallerie e le 21 stazioni della nuova metro. Nel complesso, l’infrastruttura realizzata da INWIT è composta da 400 remote unit (di cui oltre 200 realizzate per l’ultima tratta), oltre 1.100 antenne (quasi 600 nella nuova tratta) con impatto visivo e ambientale impercettibile ed è interamente cablata con 25mila metri di fibra ottica. Le reti di ultima generazione dei vari operatori consentono così ai passeggeri che percorrono il tragitto della M4 un utilizzo veloce ed efficace di smartphone, tablet e pc in tecnologia avanzata, rendendo inoltre possibile lo sviluppo di soluzioni IoT dedicate.
Si conferma dunque, che il modello di condivisione delle infrastrutture consente la velocizzazione e l’efficientamento dello sviluppo delle reti di telecomunicazione, a beneficio dei territori e dei cittadini. Con il completamento del DAS della linea M4, INWIT aggiunge un nuovo importante tassello nella sua strategia di sviluppo e abilitazione della connettività degli operatori in mobilità, dopo aver investito anche nelle metropolitane di Brescia, Catania e Napoli. Nel complesso, i servizi infrastrutturali di INWIT coprono oggi oltre 40 chilometri di metropolitane e circa 1.000 chilometri di tunnel stradali e autostradali. “Il progetto M4 conferma l’impegno di INWIT nella realizzazione di infrastrutture digitali efficienti e moderne per la connettività mobile, anche nell’importante verticale dei trasporti, a supporto di tutti gli operatori e a beneficio della transizione digitale verso le smart city”, ha dichiarato Diego Galli, Direttore Generale di INWIT. “Per iliad, essere vicini agli utenti significa impegnarsi a fornire servizi di qualità ed infrastrutture di ultima generazione. L’estensione della copertura delle reti nelle metropolitane è un chiaro segnale del nostro impegno in questa direzione, con l’obiettivo di abilitare la transizione digitale e offrire un servizio continuativo ed efficace a tutti gli utenti”, ha detto Benedetto Levi, Amministratore delegato di iliad.
“Il progetto M4 rappresenta in Italia e in Europa un’eccellenza non solo dal punto di vista infrastrutturale ma anche per l’innovazione. Il sistema di rete mobile realizzato con gli altri operatori garantirà ai passeggeri un servizio di alta qualità grazie a connessioni stabili e performanti. Si tratta di un esempio virtuoso e un modello da prendere come riferimento per creare città sempre più intelligenti, digitalizzate e vivibili e offrire questi servizi è la nostra missione”, ha spiegato Pietro Labriola, Amministratore Delegato TIM. “La copertura in 5G della linea M4 di Milano rappresenta un esempio concreto di come la tecnologia possa favorire la realizzazione di servizi per i cittadini e modernizzare la nostra rete di trasporti. Così rispondiamo alle crescenti esigenze di una mobilità urbana connessa e intelligente spinta dal Comune di Milano. Vodafone contribuisce attivamente, collaborando con i diversi attori del mercato, alla creazione di soluzioni innovative capaci di rispondere efficacemente alla costruzione di smart cities”, ha aggiunto Aldo Bisio, Ceo Vodafone Italia.
“Noi di WindTre miriamo a semplificare la vita delle persone e questo progetto ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini. La vita moderna si intreccia sempre più tra lavoro, studio e svago ed è fondamentale che le connessioni supportino questa flessibilità in movimento, in particolare in una città dinamica come Milano”, ha affermato Gianluca Corti, Ceo di WINDTRE. “Un ulteriore passo innovativo che permette di offrire ai passeggeri della Metropolitana 4, che arrivano a Milano per business o leasure, un’esperienza di viaggio senza eguali” – ha commentato Alessandro Lamberti, Presidente di M4 -. Questa iniziativa rappresenta la testimonianza degli incredibili sforzi che ogni giorno facciamo per contribuire allo sviluppo della città di Milano”.

– Foto ufficio stampa Inwit –

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Geronimo La Russa “M4 Milano integra modello sostenibile tpl-auto”

ROMA (ITALPRESS) – “Il completamento e l’apertura di tutte le fermate della M4 sono un nuovo e determinante passo in avanti sul tema della mobilità nel capoluogo lombardo che, con buon senso e pragmatismo, deve garantire ai cittadini la totale libertà di scelta per soddisfare le esigenze più disparate nei loro spostamenti. Questa ulteriore alternativa, offerta non solo ai milanesi ma anche a pendolari e turisti, aggiunge un tassello funzionale al puzzle della mobilità sostenibile”. Lo afferma il presidente di Automobile Club Milano Geronimo La Russa, che è anche consigliere di amministrazione di M4.
“Mi auguro – conclude Geronimo La Russa – proprio per la duplice responsabilità istituzionale dei ruoli che ricopro, che Milano e più in generale l’intero Paese, sul tema della mobilità, puntino sempre più su una sostenibilità in grado di offrire valide soluzioni per l’integrazione tra l’uso dell’auto e quella del trasporto pubblico, senza penalizzare nessuno. La nuova M4 va proprio in questa direzione”.

– Foto ufficio stampa Automobile Club Milano –

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Milano, al Mudec mostra “Dubuffet e l’art brut. L’arte degli outsider”

MILANO (ITALPRESS) – Mudec-Museo delle Culture, da oggi fino al 16 febbraio 2025, ospita la mostra “Dubuffet e l’Art Brut. L’arte degli outsider” che, appositamente concepita per il Museo delle Culture, racconta al pubblico la straordinaria potenza espressiva dell’Art Brut. La mostra è in collaborazione con la ‘Collection de l’Art Brut di Lausannè, che possiede una straordinaria raccolta di oltre 70.000 opere di Art Brut, nata dal nucleo storico raccolto da Dubuffet e donato alla Città di Losanna nel 1971. Si tratta di disegni, dipinti, sculture e opere tessili, che crescono ancora oggi grazie ad acquisti e donazioni. Dal museo svizzero provengono più di 70 opere esposte, tra cui alcune opere “storiche” appartenenti al nucleo della collezione, come le magnifiche composizioni di figure maggiori svizzere dell’Art Brut, quali Aloìse Corbaz e Adolf Wòlfli, insieme a sculture di E’mile Ratier e a dipinti di Carlo Zinelli (l’autore italiano d’Art Brut più celebre). Nel cuore di una Parigi postbellica, lontano dalle sale dei musei d’arte e dai salotti raffinati, emerge una nuova, inaspettata quanto scardinante concezione dell’arte: l’Art Brut. Un’arte “grezza”, “pura”, “non filtrata”, letteralmente, ma non certo nel significato profondo attraverso cui la identificava il suo inventore, l’artista e teorico francese Jean Dubuffet. Non è infatti l’arte dei dilettanti o dei principianti, ma l’arte dell’istinto, dell’anima nuda, dell’espressione incontaminata, che non si preoccupa delle regole, delle tecniche accademiche o delle convenzioni. E’ l’arte di chi non ha mai frequentato una scuola d’arte, ma ha imparato da sè, dai sogni, dalle visioni. L’esposizione propone un percorso quadripartito. Nel primo spazio presenta un corpus di opere di Jean Dubuffet e di documenti che collocano in una prospettiva storica l’invenzione del concetto di Art Brut, relativamente al suo lavoro di artista, scrittore e collezionista. A seguire, una selezione di opere di Art Brut provenienti dalle sue esplorazioni, che attesta l’ampiezza e la qualità delle sue ricerche in questo campo a monte della donazione del 1971. In altre due sale, un insieme di opere di Art Brut provenienti dai cinque continenti è legato alle tematiche del corpo e delle credenze. Per i loro soggetti e le loro origini, queste opere entrano dunque particolarmente in risonanza con le collezioni del Museo delle Culture di Milano e permettono di scoprire nuovi autori, di cui alcuni contemporanei.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Il sole 24 Ore

Milano, “La febbre del sabato sera” sold out nel weekend dell’esordio

MILANO (ITALPRESS) – ‘La febbre del sabato serà raggiunge già temperature elevatissime. Il musical, che ha aperto ieri sera al Teatro Nazionale-Italiana Assicurazioni di Milano un lungo periodo di permanenza (repliche fino all’11 gennaio 2025), sta già riscuotendo un consenso eccezionale, registrando sold out per il weekend di esordio. La nuova versione italiana di Compagnia della Rancia, su licenza di Broadway Licensing, è diretta da Mauro Simone ed è ispirata al film Paramount/RSO del 1977 e alla storia di Nik Cohn che esplorava le nuove tendenze della vita notturna e della scena disco, adattata per il palcoscenico da Robert Stigwood in collaborazione con Bill Oakes (North American version scritta da Sean Cercone e David Abbinanti), con la colonna sonora dei Bee Gees e arrangiamenti e orchestrazioni di David Abbinanti. Un successo scandito in maniera forte e chiara dal pubblico che ieri sera ha assistito alla prima rappresentazione, tributando allo spettacolo ripetuti applausi fino a scatenarsi nel finale trasformando l’intera platea in una discoteca. L’obiettivo del Nazionale, in questa stagione, è battere i record di presenze fatti registrare negli ultimi anni da Pretty Woman, Sister Act e Chicago. “Uno show – commenta Matteo Forte, direttore dei Teatri Nazionale e Lirico di Milano – in grado di attirare giovani e meno giovani. Donne e uomini pronti a cantare e ballare sulle note dei Bee Gees che hanno caratterizzato la vita di molte generazioni”. “E la rappresentazione concreta di questa considerazione è l’entusiasmo e l’allegria con cui tanti millennial, la generazione zeta e addirittura bambini si sono fatti coinvolgere in occasione della ‘primà di ieri e nell’evento speciale organizzato da Italiana Assicurazioni il giorno precedente”, ha concluso Forte.(ITALPRESS).

Foto: giulia marangoni

Milano, Presidente Tribunale “Molti contenziosi su appalti Superbonus”

MILANO (ITALPRESS) – Nei condomini “ci sono molti contenziosi che riguardano gli appalti realizzati con il superbonus. Questo ha aumentato il contenzioso in materia di appalti. Sulla sicurezza c’è qualche problema che riguarda le aree periferiche di Milano e altre problematiche interne che derivano dalla coabitazione di persone che appartengono a culture diverse. Poi c’è un’esasperazione e un aumento di quello che viene definito ‘stalking condominialè, cioè azioni moleste e reiterate poste in essere da uno o più condomini in danno degli altri”. Lo ha detto Fabio Roia, presidente del Tribunale di Milano, a margine della 15esima edizione dell’Anaci day in corso a Milano presso gli East and Studios di via Mecenate. “Questo presuppone risposte che non siano solo sul piano giudiziario ma di buon senso e di natura conciliativa – ha aggiunto – in relazione alle quali sarebbe opportuno trovare nuovi strumenti di interventi”. Sul lavoro del tribunale le dispute condominiali “pesano parecchio. Sono processi molto complicati non dal punto di vista giuridico ma fattuale – ha proseguito Roia -. Si creano una o più fazioni con molte persone che vengono chiamate a testimoniare a favore di una o dell’altra fazione. E questo è molto defaticante, ecco perchè parlavo prima di forme di soluzioni alternative rispetto alla risposta giurisdizionale”. In questo contesto è “assolutamente fondamentale”, secondo Roia, collaborare con gli amministratori di condominio: “Una figura importante che il tribunale civile tende a nominare su richiesta dei condomini singoli o dell’assemblea quando non si raggiunge un accordo. Il presidente della sezione dedicata a queste cause mi diceva che c’è scarsa vocazione – ha concluso Roia -. Gli amministratori, per i quali non esiste ancora un albo a livello locale, non possono essere qualificati in tal senso ausiliari del giudice e vengono scelti su base volontaristica. Anche qui dovemmo pensare a dei protocolli con le società rappresentative per ampliare la platea delle persone disponibili”. Roia ha parlato anche dell’organico in forza al Tribunale di Milano. In città “abbiamo una scopertura di giudici tra il 15 e il 18%, sono tanti”. E anche a livello nazionale “mancano 1700 magistrati” in tutta Italia.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Anaci Milano

Milano, Bardelli “Ristrutturazione immobili sfida che riguarda tutti”

MILANO (ITALPRESS) – Come Comune di Milano “stiamo lavorando a un piano casa che permetta di mettere a disposizione degli operatori delle aree per realizzare edifici in affitto e in proprietà a prezzi calmierati, salvando Milano dal grande e drammatico rischio della gentrificazione e dell’abbandono della città di quelle persone che hanno un reddito tra i 1500 e i 2500 euro al mese”. Lo ha detto l’assessore alla Casa del Comune di Milano Guido Bardelli a margine della 15 esima edizione dell’Anaci day in corso a Milano presso gli East End Studios di via Mecenate. In città servono delle “residenze prevalentemente in affitto, ma anche in proprietà, a prezzi abbordabili, che possano pesare, per quanto riguarda la locazione, un terzo del reddito delle persone” ha aggiunto Bardelli. L’assessore ha poi parlato del ruolo degli amministratori di condominio: “La loro esperienza – ha spiegato -, e la loro capacità di innovare, di rendere la casa più moderna e abitabile e di essere un riferimento per i condomini, aiuta la città e la convivenza civile. Quindi guardiamo con molto interesse a questa giornata di confronto”. Per quanto riguarda, invece, il tema delle ristrutturazioni dei condomini che risultano più vecchi, Bardelli ha concluso: “Quello della ristrutturazione è un problema che conosciamo bene, anche il patrimonio delle case popolari del Comune ha questo rischio. Questa – ha osservato Bardelli – è una sfida importante su cui anche la comunità europea ci incalzerà sempre di più. Ristrutturare vuol dire collaborare con gli uffici comunali, avere delle idee e migliorare la qualità estetica e ambientale dei condomini, facendo risparmiare chi ci vive. Una sfida a 360 gradi che riguarda l’intera città”. Sul nuovo piano casa del Comune si è soffermato anche Leonardo Caruso, presidente di Anaci Milano: “La richiesta è di una Milano sempre di più a disposizione di tutti e non solo per qualcuno. L’andamento dei costi delle case e degli affitti ha creato una situazione particolare – ha spiegato – per cui alcune aree della città tendono a spopolarsi. Bisogna ripensare una Milano che sia alla portata di tutti e che permetta di far tornare quell’attrattività che la città che aveva fino a qualche anno fa”.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Anaci Milano