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Inaugurato anno accademico alla Cattolica, +15% iscritti in 10 anni

MILANO (ITALPRESS) – Dal 2013 a oggi l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha registrato un incremento del 15% degli iscritti e una riduzione degli studenti fuori corso del 21%. Lo ha evidenziato il rettore Franco Anelli, in occasione della cerimonia d’inaugurazione dell’anno accademico 2023-2024, svoltasi stamattina nell’Aula Magna dell’ateneo. Nel suo discorso il rettore Anelli ha proposto un’analisi di scenario sul presente e sul futuro del sistema universitario. “Le Università non sono start up”, ha sottolineato. “Non nascono dall’intuizione di un businessman per poi crescere fino ad essere mature abbastanza per essere cedute a un investitore. La contendibilità non è un valore degli Atenei. La loro perennità, lo è. Il loro saper cambiare restando fedeli a sè stessi, rendersi attuali grazie alla conoscenza e alla ricerca, che li rende costantemente moderni”.
E questa sfida ha posto gli atenei di fronte a un bivio: “Scegliere se assumere un atteggiamento ‘prudentè, difensivo, contenendo i costi ma anche le ambizioni; oppure perseguire una politica di espansione e riorganizzazione, accettando di investire, e dunque rischiare, per aprire prospettive nuove”. Già in occasione del precedente Piano Strategico (2019) l’Università Cattolica ha optato, “per motivata fiducia”, la “via della crescita”. I numeri lo confermano. Per quanto riguarda la didattica, dal 2013-2014 al 2022-2023 gli studenti dei corsi di laurea triennali, magistrali e a ciclo unico «sono passati da 36.775 a 42.287, con un incremento del 15%, associato a una riduzione del 21% degli studenti fuori corso, frutto di specifiche politiche di sostegno e tutoraggio”. Sul fronte della ricerca, l’indicatore della capacità di attrarre fondi è cresciuto in modo significativo: “Nel 2022 il valore del “Portafoglio della ricerca”, ossia il volume totale dei progetti attivi nell’anno, era di 122 milioni di euro, per 1.316 progetti. Da segnalare, inoltre, che più di 40 docenti dell’Università Cattolica «si collocano tra i primi 2% del ranking mondiale nelle loro discipline”.
Per quanto riguarda il processo di internazionalizzazione, “i double degree sono 37 e gli studenti internazionali immatricolati ai corsi di laurea sono raddoppiati negli ultimi cinque anni. La comunità degli studenti di nazionalità estera iscritti in Cattolica, considerati tutti gli anni di corso, di circa 3.000 unità, con 165 nazionalità rappresentate e siamo al sesto posto in Europa per numero di studenti in uscita”. Non è mancata negli ultimi anni la progettualità sul fronte degli spazi. “Nella sede di Milano la “conquista” della Caserma Garibaldi ha compiuto un passo decisivo con l’avvio, nel 2023, dei lavori di ristrutturazione dell’ala Santa Valeria, che si prevede giungano a conclusione in tempo utile per rendere disponibili nuovi spazi a partire dal secondo semestre dell’anno accademico 2024-2025″. L’intervento prevede la realizzazione di 36 aule per una capienza complessiva di circa 1.800 posti studente, una sala convegni da 150 posti, e spazi allestiti nelle parti comuni per lo studio e la socializzazione per gli studenti, per oltre 500 posti. In tutte le sedi sono stati programmati investimenti per accrescere l’offerta di posti nei collegi e nelle residenze. Queste iniziative sono pensate per offrire una risposta all’aumento della popolazione studentesca nel corso degli ultimi dieci anni. “Ma tutte le curve di crescita prima o poi flettono”, ha puntualizzato Anelli, chiedendosi “quale posizione si debba assumere nei prossimi anni, in un panorama segnato dalla polarizzazione tra atenei qualificati nella didattica e nella ricerca, e offerte di prodotti formativi sempre più apertamente sensibili a obiettivi di mercato”.
Per questo motivo, “lo sforzo più rilevante che si renderà necessario nei prossimi anni – ha concluso il rettore – sarà quello di ricalibrare nel suo complesso la proposta formativa, continuando nel cammino già efficacemente intrapreso, di elaborare percorsi di studio solidi, rigorosi e insieme moderni, di definire le soglie quantitative ottimali per assicurare il meglio a tutti gli studenti, e soprattutto di fare in modo che gli studenti trovino un senso al loro impegno”.
Dopo il discorso inaugurale, l’Arcivescovo Delpini, impegnato a Roma nei lavori del Sinodo, ha rivolto il suo saluto in qualità di presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, attraverso un videomessaggio da Piazza San Pietro. Ha espresso il desiderio che l’Università Cattolica, “così cara a tutti noi cattolici” rinnovi “l’ispirazione originaria tenendo presente il tempo in cui viviamo, il cammino percorso e il mondo che è cambiato” e ha sollecitato l’ateneo a “offrire nell’ambito della cultura non solo erudizione ma sapienza, e, nell’ambito della scienza e della qualificazione professionale, non solo competenza ma anche motivazioni per fare di questa competenza un servizio”. La giornata si è aperta nella Basilica di Sant’Ambrogio con la Celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, che, nel giorno della memoria liturgica del beato don Carlo Gnocchi, assistente spirituale dell’Ateneo dal ’46 al ’48 per volere di padre Gemelli, ne ha ricordato la “radicale testimonianza della carità verso i più piccoli e bisognosi”.
L’Università Cattolica ha anche conferito la laurea honoris causa in Economia al giurista Guido Calabresi, professore emerito alla Yale University, maestro di quattro giudici della Corte Suprema. “Un docente che ha aiutato migliaia di studenti a trovare un senso al proprio impegno”, come ha sottolineato, nel discorso inaugurale in Aula Magna, il rettore Anelli, citando le parole dello stesso Calabresi: “E’ stato il rapporto con i giovani che ha rafforzato il mio desiderio d’insegnare. Mi volevano bene, e io volevo bene a loro e avevo una capacità di farli fiorire. Era importante far capire loro che si può fare il bene comune, a prescindere da come uno la pensa”.

– Foto: ufficio stampa Cattolica –

(ITALPRESS).

Como, individuati 11 indebiti percettori del Reddito di Cittadinanza

COMO (ITALPRESS) – I Finanzieri della Comando Provinciale Como, nell’ambito dei controlli finalizzati a verificare la corretta percezione di contributi e di sussidi pubblici, hanno individuato 11 soggetti, residenti nei comuni dell’alto lago della provincia lariana, che hanno percepito, tra il 2021 e il 2023, il reddito di cittadinanza pur in assenza dei necessari requisiti di legge.
Gli approfondimenti, svolti dalla Compagnia di Menaggio, hanno portato in evidenza significative incongruenze tra i dati dichiarati nelle istanze di sussidi presentate all’Inps e le reali disponibilità reddituali dei percettori o dei loro nuclei familiari. La casistica delle irregolarità constate è piuttosto variegata: due percettori sono risultati lavoratori dipendenti, uno frontaliero in Svizzera, l’altro in Francia; altri percettori hanno invece omesso di dichiarare la presenza nel loro nucleo familiare di componenti con redditi, così da non superare i limiti cumulativi previsti per legge al di sotto dei quali è possibile richiedere il sussidio. Tra i soggetti controllati anche un titolare di partita Iva che non ha dichiarato al fisco tutti i suoi ricavi. Al termine degli accertamenti sono state inoltrate al competente ufficio Inps apposite segnalazioni per l’interruzione immediata dell’erogazione del beneficio non dovuto con il conseguente avvio delle previste procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite pari, complessivamente, a oltre 135mila euro.I percettori individuati, per i quali vige comunque la presunzione d’innocenza, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Como.(ITALPRESS).

Foto: Guardia di Finanza

Sanità, Catania “Serve confronto costruttivo tra ordine e sindacati”

MILANO (ITALPRESS) – Ordine professionale e sindacato: due entità parallele e destinate a non incontrarsi? Sembra suggerire il contrario l’evento organizzato dall’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio nella giornata di martedì 24 ottobre, “Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, vincolo di esclusività e politiche sanitarie: incontriamoci in Ordine”, che ha visto l’intervento di rappresentanti di FP CGIL Milano, CISL FP Milano, CISL FP Lombardia, UIL FPL Milano e FIALS Milano Area Metropolitana, riuniti in una serata di confronto su alcuni temi “caldi” per le Professioni Sanitarie. “Ho voluto fortemente questo incontro perchè ritengo che l’Ordine e i sindacati debbano dare il via a un confronto costruttivo, teso a un obiettivo comune: la valorizzazione delle Professioni Sanitarie” commenta il Presidente dell’Ordine e promotore dell’evento, Diego Catania. “A fronte del panorama del nostro sistema salute, che svela ogni giorno di più le sue carenze e le conseguenti ricadute sui profili afferenti al nostro Ordine, è importante aprire un dialogo per mettere a fuoco una serie di richieste mirate da inoltrare ai decisori politici. Mi riferisco ai temi posti alla nostra attenzione dagli iscritti, per i quali abbiamo lavorato e lavoriamo incessantemente ai tavoli tecnici regionali e nelle sedi istituzionali di competenza, come il rinnovo del contratto collettivo, la normativa sul vincolo di esclusività per le Professioni Sanitarie e la necessità di vedere adeguatamente riconosciuto il nostro ruolo sul piano organizzativo e retributivo”.
L’incontro ha preso il via da un approfondimento sugli sviluppi e sulle prospettive future del CCNL, a cura del dottore Maurizio Amati, Funzionario di FP CGIL Milano. Un percorso in evoluzione, che ha visto l’introduzione di tante novità, come l’avvio del nuovo sistema degli incarichi, la rimodulazione delle indennità e la previsione del lavoro da remoto. Resta tuttavia da colmare una distanza affinchè le Professioni Sanitarie possano essere realmente equiparate alle altre, come emerso anche dall’intervento successivo. La relazione del Dott. Angelo Greco, Segretario Generale di UIL FPL Milano, si è focalizzata sulle azioni da intraprendere a livello di politica regionale per ottenere un riconoscimento sia a livello di retribuzione sia a livello di inquadramento, a fronte di un generale appiattimento dei percorsi di carriera dei Professionisti Sanitari.
Un’altra questione attuale e stringente per le Professioni degli Ordini TSRM e PSTRP è senza dubbio la libera professione, che si lega a doppio filo alla deroga del vincolo di esclusività. L’argomento, approfondito dalla dottoressa Laura Olivi, Segretario Generale di CISL FP Milano e Segretario Regionale di CISL FP Lombardia, e ulteriormente analizzato dal dottore Mauro Nobile, Segretario Generale di FIALS Milano Area Metropolitana, ha permesso di riflettere sull’incertezza che circonda le modalità di applicazione della nuova normativa e di individuare spunti e spazi di manovra affinchè si realizzi un vero e proprio superamento del vincolo. Nel corso della tavola rotonda, moderata dal Presidente Catania, il dialogo fra i relatori è proseguito in un clima stimolante di condivisione e scambio, che ha permesso di trovare alcuni punti d’incontro. “Partiamo da prospettive distinte, ma possiamo e dobbiamo puntare al medesimo orizzonte” ha concluso Catania, al termine dell’evento. “La sanità del futuro, a cui guardiamo con fiducia e spirito propositivo, deve porre al centro, oltre alla persona assistita, anche il Professionista Sanitario. Solo così, mettendo il lavoratore in condizione di svolgere la sua attività al meglio, sarà possibile innescare un circolo virtuoso che coinvolge entrambi i poli della relazione di cura, tutelando la cittadinanza attraverso la tutela dei Professionisti Sanitari”.

– Foto: ufficio stampa Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio
(ITALPRESS).

‘Ndrangheta, operazione Dia e Carabinieri in Lombardia. 18 arresti

MILANO (ITALPRESS) – Il personale della Direzione Investigativa Antimafia e i Carabinieri del Comando Provinciale di Monza, con il supporto del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, hanno dato esecuzione, su delega della D.D.A. di Milano, a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali nei confronti di diciotto soggetti (sette in carcere, quattro agli arresti domiciliari, tre con obbligo di dimora e quattro con obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria), indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, all’estorsione ed al compimento di numerosi reati economico – finanziari, i cui proventi erano destinati ad agevolare le attività della ‘ndrangheta ed in particolare della cosca Morabito – Palamara – Bruzzaniti. L’indagine, che ha avuto inizio dall’anno 2019, protraendosi anche nel periodo della pandemia, ha visto coinvolti 68 soggetti, divisi in due sodalizi criminali che, sebbene “operativamente separati per materia” (da un lato il compimento dei reati economico – finanziari, dall’altro, il traffico di droga e le estorsioni), erano entrambi diretti da un medico calabrese, collaboratore di alcune RSA milanesi, già condannato in via definitiva per traffico di sostanze stupefacenti e, soprattutto, figlio dello storico capo della citata cosca, attualmente detenuto in regime di 41-bis a seguito di condanna irrevocabile per associazione mafiosa. Il primo dei due gruppi, che ha visto la partecipazione di professionisti ed imprenditori, titolari nel centro di Milano di diverse società di consulenza e portatori del necessario “Know how” tecnico- giuridico, è risultato dedito alla creazione di un sistema di società “cartiere”, di fatto non operative ed unicamente dedite all’emissione di false fatture, volte a fornire una “copertura cartolare” ad inesistenti acquisti di beni e di servizi, all’unico scopo di creare, a favore di terzi clienti, la disponibilità “in nero” di ingenti somme di denaro contante. Questi ultimi, infatti, a fronte del bonifico effettuato a pagamento della falsa fattura, ottenevano, al termine di diversi “passaggi” coinvolgenti conti correnti “on line” radicati su banche europee ed extracomunitarie, ingenti somme di denaro, così sottratte a ogni forma di controllo e monitoraggio da parte delle Autorità. Nel corso delle attività investigative, è stato possibile sequestrare circa 50.000 euro in contanti, provento delle suddette F.O.I., nonchè ricostruire altre consegne di denaro gestite dall’organizzazione. Messa in atto anche la creazione e la vendita di false polizze fideiussorie, formalmente emesse da uno dei più grossi gruppi bancari nazionali, a favore di imprese e ditte individuali che mai le avrebbero legalmente ottenute, in quanto prive della necessaria solidità patrimoniale e/o dei necessari requisiti di onorabilità. In particolare, tali “false” polizze servivano al consapevole acquirente per garantire, nei confronti di inconsapevoli “terzi”, il rispetto di obblighi derivanti da reciproci rapporti contrattuali. In un caso, le false fideiussioni sono state create a favore di imprese operanti nel settore dei giochi e delle scommesse (che mai avrebbero potuto ottenerle legalmente, in quanto colpite da interdittiva antimafia emessa al termine di indagini riguardanti anche il reato di associazione mafiosa), allo scopo di garantire l’adempimento degli obblighi economici conseguenti al contratto stipulato con il concessionario dello Stato. Tra i reati commessi anche la commercializzazione di falsi crediti d’imposta “Ricerca & Sviluppo” ceduti a terze società che, consapevoli della loro natura fittizia, li hanno utilizzati per compensare il pagamento di imposte e di contributi previdenziali. Tali crediti erano creati da un’altra organizzazione criminale con sede nella provincia di Napoli e composta da professionisti (commercialisti, periti ed ingegneri), alcuni dei quali già condannati per analogo reato. Non meno grave l’organizzazione di truffe aggravate ai danni dello Stato, dirette al conseguimento di finanziamenti ed erogazioni previste dalle norme Covid 19. Le indagini hanno, da un lato, accertato l’effettiva percezione di tali somme, dall’altro evitato, tramite la tempestiva attivazione delle competenti Autorità, l’indebita erogazione di somme e di benefici economici (nella forma del finanziamento garantito e del credito d’imposta) per circa 2 milioni di euro, per i quali era già stata depositata la prevista documentazione artatamente predisposta. In uno di questi casi, proprio per sfruttare una specifica norma diretta a favorire la capitalizzazione delle società nel periodo della pandemia, erano stati creati, attraverso bilanci contraffatti, fittizi aumenti di capitale sociale, impiegando, anche grazie alla compiacenza di periti e pubblici ufficiali, titoli esteri di dubbio ed incerto valore ed aventi caratteristiche tecniche difformi da quelle previste dalla legge.
L’organizzazione avrebbe reinvestito il provento dei reati sopra indicati ed in particolare di quelli commessi a danno dello Stato, nella creazione, congiuntamente ad altri soggetti anch’essi indiziati di appartenere alla ‘ndrangheta, di nuove società commerciali che avrebbero operato in settori quali quello edile – sfruttando i benefici dell’Ecobonus -, della raccolta e del riciclaggio dei rifiuti, del commercio di carburante e della grande distribuzione. Il secondo dei due gruppi criminali si è reso responsabile di più delitti di importazione, acquisto, trasporto e cessione sul mercato del Nord Italia (Milano, Torino e altre province) ed in Calabria, di centinaia di chili di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina, marijuana e hashish) oltre a gestire un’attività di recupero crediti mediante le tipiche modalità utilizzate dalle organizzazioni mafiose anche ricorrendo, quando necessario, all’uso di armi.
Allo scopo, il sodalizio disponeva di basi logistiche e operative, ove i sodali potevano incontrarsi e custodire lo stupefacente, quale un magazzino in Paderno Dugnano; telefoni cellulari, intestati a terze persone, cambiati con frequenza e utilizzati per le comunicazioni inerenti l’attività illecita;
autovetture impiegate per il trasporto dello stupefacente, spesso appositamente noleggiate a tal fine o messe a disposizione da uno degli indagati. L’indagine ha consentito di ricostruire anche i canali di approvvigionamento esteri e, in occasione di una delle cessioni intercettate, è stato possibile arrestare in flagranza il corriere e sottoporre a sequestro 5 kilogrammi di eroina, inizialmente destinata al mercato calabrese. Sono state documentate innumerevoli compravendite di stupefacente, per un totale di 50 kg di eroina, 150 kg marijuana e circa 50 kg di hashish, provenienti anche dalla Spagna, dall’Austria e dall’Albania ed è stata, altresì, verificata l’apertura di un canale di vendita di cocaina proveniente dal Perù e dal Brasile e destinata ai membri di una nota famiglia di ‘ndrangheta.
Sono tuttora in corso, nelle provincie di Milano, Monza Brianza, Pavia, Varese, Novara, Alessandria, Messina e Foggia, perquisizioni in abitazioni ed aziende risultate nella disponibilità dei soggetti coinvolti, anche con il supporto di unità cinofile anti-valuta della Guardia di Finanza.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Carabinieri

Schifani “A Galliani il seggio di Berlusconi per continuità valori Fi”

PALERMO (ITALPRESS) – “Voglio esprimere le mie più sincere congratulazioni ad Adriano Galliani per l’importante risultato raggiunto nelle elezioni suppletive di Monza. Adesso siederà in Senato nel seggio che, non dobbiamo mai dimenticarlo, apparteneva al fondatore e leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Sono certo che Galliani opererà in continuità con i valori liberali e democratici che da sempre hanno caratterizzato il nostro partito”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Milano, in fase di ultimazione il primo lotto del nuovo polmone verde

MILANO (ITALPRESS) – A un anno esatto dalla posa delle prime piante, si è tenuta oggi la visita in anteprima delle Istituzioni al Parco di SeiMilano, il progetto di rigenerazione urbana di Borio Mangiarotti e Vàrde Partners che sta trasformando un’area di 330.000 mq fra via Calchi Taeggi e via Bisceglie a Milano. Presenti all’evento il Sindaco del Comune di Milano Giuseppe Sala, l’Assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Milano Giancarlo Tancredi, la Vicepresidente del Municipio 6 Francesca Gisotti, l’architetto paesaggista Michel Desvigne ed Edoardo De Albertis, CEO di Borio Mangiarotti SpA. Durante la cerimonia, il Comune ha confermato l’intenzione di intitolare il Parco alla memoria dell’ingegner Claudio De Albertis, una volta decorsi i 10 anni dalla sua scomparsa, nel 2026: imprenditore illuminato, De Albertis è stato per oltre 30 anni alla guida di Borio Mangiarotti, ed è noto per aver trascorso la sua vita al servizio delle Istituzioni e della società civile, oltre che per il forte legame con la Città di Milano. Il Parco di SeiMilano è stato sin dall’inizio ideato e progettato per valorizzare il territorio urbano del quadrante sud-ovest di Milano e favorire la piena integrazione della comunità di quartiere attraverso la promozione delle attività all’aria aperta: il primo lotto appena inaugurato ospita 2.000 mq di aree giochi, accessibili anche a bambini con disabilità, e un’area cani di 3mila mq complessivi. A seguito dell’evento di oggi, sabato 28 ottobre il Parco sarà aperto in anteprima per una intera giornata agli abitanti del quartiere e alla cittadinanza, con un ricco programma di appuntamenti e attività per tutte le età. L’evento, chiamato CiSeiMilano? e promosso con il patrocinio del Municipio 6, prevede la suddivisione del Parco in 11 diverse aree dedicate rispettivamente a Sport, Benessere, Green, Orti, Cultura, Musica, Creatività, Pic Nic, Food, Giochi e Dog Experience, in cui si alterneranno attività sportive, ludico-ricreative e momenti di svago e relax. L’inaugurazione del primo lotto del Parco risponde all’esigenza di far conoscere l’area ai residenti che stanno iniziando a popolare il quartiere, partendo dalle unità immobiliari già in consegna poste lungo via Bianca Ceva. Una volta completato, entro la primavera del 2024 (al netto delle aree limitrofe del cantiere del secondo lotto residenziale), il Parco sarà aperto al pubblico 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e privo di recinzioni. Tra le altre strutture pubbliche sono inoltre previsti 15.000 mq destinati alle attività sportive, un asilo nido, una scuola per l’infanzia e un Centro di Aggregazione Multifunzionale (Cam), destinato in parte ai servizi sociali del Comune e in parte a funzioni collettive, che sarà terminato nella primavera del 2024. Per il progetto del polmone verde di SeiMilano, l’architetto Desvigne si è ispirato alla rete agricola della pianura Padana, trasponendone all’interno del Parco la tipica trama geometrica e ricomponendo gli elementi identitari del paesaggio rurale in un susseguirsi di corsi d’acqua, rogge, filari alberati, orti e frutteti urbani, insieme a piante ad elevato assorbimento di CO2. Oltre a 4.100 arbusti e 116.000 mq di tappeti erbosi, il Parco ospiterà 2.300 alberi ad alto fusto, appartenenti a specie presenti in Lombardia: querce, tigli, noci, frassini, ciliegi, scelti per la loro capacità di adattamento all’ambiente urbano e per la loro resistenza alle malattie tipiche del territorio. La disposizione del Parco, la cui realizzazione è stata affidata alla trentennale esperienza di HW Style, favorirà il microclima dell’area grazie al filtraggio dei venti provenienti da sud-ovest, mentre un impianto di irrigazione intelligente consentirà di ridurre al minimo le risorse idriche utilizzate. tramite un sistema di accumulo delle acque piovane. L’intervento di SeiMilano, firmato dallo studio MCA – Mario Cucinella Architects, sta trasformando la zona sud ovest di Milano in un nuovo quartiere mixed-use (residenziale, commerciale e direzionale) con circa 1.200 residenze, in edilizia libera e convenzionata, 30.000 mq di uffici e circa 10.000 mq destinati alle attività commerciali. Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, ha commentato: “Questo è il primo passo della riqualificazione di un’area destinata a ospitare tante e strategiche funzioni pubbliche, verde, servizi dedicati alle famiglie e a tutti i cittadini e le cittadine. Milano ha bisogno di interventi come quello previsto per il nuovo Parco di SeiMilano per diventare sempre più sostenibile e vivibile, in ogni zona”. Edoardo De Albertis, CEO di Borio Mangiarotti, ha dichiarato: “Abbiamo fortemente voluto realizzare un evento che potesse mostrare in anteprima il volto del nuovo Parco di SeiMilano, a chi lo frequenterà quotidianamente ma anche a tutta la cittadinanza, che potrà vivere per un giorno uno spazio sostenibile e inclusivo, destinato a diventare un nuovo luogo di aggregazione per Milano”. “Per SeiMilano abbiamo lavorato sulla miniaturizzazione del paesaggio agricolo della Pianura Padana”, ha affermato il paesaggista Michel Desvigne. “Questo ci ha permesso la creazione di un parco urbano contemporaneo con una struttura chiara e leggibile in grado di accogliere numerosi usi e di contribuire a un sistema ecologico alla scala della città di Milano e del suo territorio”.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Borio Mangiarotti

Supplettive Monza, Adriano Galliani si aggiudica seggio in Senato

MONZA (ITALPRESS) – Anche se manca ancora l’ufficialità e non sono ancora stati scrutinati tutti i 700 seggi di Monza e Brianza, sembra ormai assodato che il candidato del centrodestra Adriano Galliani si è aggiudicato il seggio al Senato che fu di Silvio Berlusconi. Troppo distante, infatti, il principale sfidante, Marco Cappato, sostenuto dal centrosinistra. Mentre l’ex ad del Milan ancora non ha voluto esprimersi sulla vittoria, giunge la soddisfazione dei primi esponenti del centrodestra. Tra i primi, Fabrizio Cecchetti, coordinatore regionale della Lega Salvini Premier Lombardia che ha commentato: “La vittoria nelle elezioni suppletive nel collegio del Senato di Monza, conquistato dal senatore Adriano Galliani, rappresenta un ottimo risultato del centrodestra e un successo anche per la Lega che ha dato un contributo fondamentale, supportando con i fatti la candidatura di Galliani, con la presenza in territorio brianzolo per ben due volte del  vicepremier e ministro Matteo Salvini e con un intero week end di banchetti informativi in tutto il territorio brianzolo. Questo successo è un premio anche al buon lavoro svolto dal Governo, un lavoro particolarmente apprezzato in un territorio storicamente votato alle attività produttive, uno dei territori che produce uno dei Pil più alti in Italia”.(ITALPRESS).

foto: Agenzia Fotogramma

Milano, più di 600 professionisti sanitari “in aula” per la formazione

MILANO (ITALPRESS) – L’Ordine Tsrm e Pstrp di Milano e province, attraverso le Commissioni d’Albo Logopedisti, Podologi, Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico e Tecnici Sanitari di Radiologia Medica ha organizzato quattro eventi residenziali, di cui tre accreditati Ecm, registrando un’affluenza totale di più di 600 partecipanti. “Fin dalla nascita dell’Ordine, nel 2018, ho voluto investire sulla formazione degli iscritti – afferma il Presidente dell’Ordine, Diego Catania -. A muovermi è la profonda convinzione che l’educazione continua, come dichiara il regolamento ECM, sia un obbligo deontologico per ciascun Professionista, garanzia di competenza, professionalità e sicurezza per la persona assistita. Ne deriva, a mio avviso, un corrispondente impegno da parte dell’Istituzione, che deve fare della formazione un pilastro valoriale, posto a sostegno dei profili professionali che rappresenta”. I quattro eventi, spaziando dall’approfondimento delle nuove tecnologie in ambito diagnostico alla relazione Professionista-persona assistita, hanno rispecchiato le poliedriche esigenze formative delle Professioni Sanitarie e i diversi approcci, tutti validi e necessari, che portano con sè. “Di fronte a un orizzonte sanitario in continua evoluzione, ricco di sfide e di richieste complesse da parte della popolazione, non possiamo che cogliere la sfida a elevarci ed evolverci come Professionisti e come persone, tenendo il passo con il cambiamento – conclude Catania. -. Solo alimentando le nostre conoscenze a tutto campo, infatti, potremo assumere pienamente il nostro ruolo di Professioni intellettuali”. (ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Tsrm