MILANO (ITALPRESS) – “La storia è molto semplice. L’Italia è il secondo Paese in Europa come potenziale nelle rinnovabili e al terzo posto nell’idro, dopo Norvegia e Francia. Siamo tra i primi per l’irraggiamento solare, con Spagna e Grecia, e nel sud siamo messi bene anche per la disponibilità di vento”. Così, in un’intervista a la Repubblica, Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2a.
“Nei primi anni Duemila – spiega – siamo partiti forte nel fotovoltaico anche grazie ai ‘conti energià che hanno incentivato generosamente sia operatori che cittadini. Risultato: tra il 2005 e il 2010 abbiamo installato 8-10 gigawatt di potenza all’anno. Grazie agli incentivi, gli investimenti nel fotovoltaico si ripagavano con un rendimento non inferiore al 6% all’anno. Si tratta di pannelli che con il tempo hanno perso solo il 20% della loro capacità. Quando sono stati tagliati gli incentivi, le installazioni sono crollate, fino ad arrivare ai 0,9 gigawatt del 2020, nonostante una riduzione del costo medio degli impianti. Una concausa è l’allungamento dei tempi per il rilascio di nuove autorizzazioni per l’enorme mole di richieste ai comuni e a Terna per gli allacciamenti alla rete. Nel 2022 si è tuttavia osservato un aumento del ritmo delle nuove installazioni con il fotovoltaico che ha fatto segnare un +177% e l’eolico +32,5% rispetto al 2021”.
“Non è solo una questione di autorizzazioni – sottolinea -. Per esempio:, chiunque può presentare domanda per un impianto, anche fosse il più grande mai realizzato in Italia, senza alcuna garanzia sulla capacità tecnica e finanziaria di poterla realizzare. Mancano, in sostanza, valutazioni sulla qualità dei progetti. Ma solitamente non si partecipa a gare pubbliche senza dare garanzie, industriali ed economiche. In realtà, più che operatori a fare domanda spesso sono sviluppatori che si preoccupano di avere un’area disponibile e mettono poi in vendita, di fatto, la domanda presentata e il preventivo di connessione. Questo ha creato un mercato delle autorizzazioni che finisce per incidere anche sul costo totale del progetto e sul prezzo dell’energia finale. Oltre a rallentare tutto ilsistema: al di là dei ritardi burocratici va detto che gli uffici tecnici di Comuni, Province e Regioni sono alle prese con una mancanza di norme certe che permettano loro una preselezione dei progetti”.
“L’eolico è fondamentale: una pala eolica di ultima generazione da 5 MW che lavora per 2500 ore all’anno produce 10 GWh, sempre all’anno – sottolinea l’Ad di A2a -. In pratica, una sola pala eolica genera l’equivalente di 10 ettari di pannelli solari (circa 14 campi di calcio,ndr ).Se vogliamo sostituire le centrali a gas, occorre certamentesfruttare al massimo anche l’eolico inclusa la sostituzione delle pale e dei rotori con tecnologie più avanzate. Ma questo vale per gli impianti on-shore. Per quelli in mezzo al mare, il discorso è diverso. Perchè il Mediterraneo, e ancor di più il Tirreno, è molto più profondo del Mare del Nord, dove la base delle pale viene fissata sul fondale, mentre al largo delle coste italiane bisogna ricorrere all’eolico galleggiante, dove l’impianto viene ancorato, con costi maggiori. Quindi il tema è il seguente: quanto si vuole che costi l’energia in Italia?”.
“La tecnologia dell’idrogeno consente di accumulare energia, soprattutto quando i prezzi dell’energia necessaria a produrlosono molto bassi per avere a disposizione energia da utilizzare quando le rinnovabili, intermittenti per loro natura, non ne producono a sufficienza – aggiunge -. Ma gli elettrolizzatori e l’idrogeno verde prodotto con le rinnovabili sono ancora troppo costosi. Come è successo per le batterie, si ipotizza che la tecnologia migliorerà e i prezzi scenderanno, magari con il supporto di incentivi della Ue. Penso che al 2050, il 45% dell’energia sarà coperto da molecole, di cui un terzo garantito dall’idrogeno. Per quanto riguarda A2a, abbiamo partecipato ai bandi del Pnrr per l’uso di idrogeno nella mobilità ferroviaria in Lombardia, Campania e Calabria”.
“Ho grossa fiducia nella tecnologia, per cui dal punto di vista della sicurezza non ho pregiudizi. Ma se si decide di investire sul nucleare servono grandi finanziamenti, il che renderebbe questa tecnologia una sorta di oligopolio naturale. In Italia non potrebbero esserci più di 4 o 5 gruppi adatti a partecipare alla costruzione di nuove centrali, tra cui anche A2a. Potrebbe essere interessante, ma c’è poi un problema di mercato energetico: le centrali nucleari non sono impianti flessibili e devono produrre tanto per ripagare gli ingenti investimenti. Il rischio che vedo è che in alcune ore del giorno possano entrare pesantemente in concorrenza con le rinnovabili, in particolare col fotovoltaico, disincentivandone gli investimenti. Per cui, chi ha grosse potenzialità nelle rinnovabili, l’Italia per prima, meglio che prediliga queste, mentre chi ne ha meno può costruire e mantenere le centrali nucleari perchè è energia a basso costo e contribuisce a decarbonizzare”, conclude l’Amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini.
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Mazzoncini “L’eolico sostituirà il gas”
La 1000Miglia fa tappa a Milano e celebra 120 anni dell’Automobile Club
MILANO (ITALPRESS) – Milano si risveglia alle prime luci dell’alba nel segno della 1000Miglia. La competizione motoristica, arrivata ieri in piazza del Duomo, è ripresa stamattina per l’ultima tappa verso Brescia. E’ la prima volta che la corsa passa da Milano, in concomitanza con le celebrazioni dei 120 anni della fondazione dell’Automobile Club Milano, con il passaggio della gara davanti la sede. La partenza della tappa odierna rappresenta infatti il culmine di una tre giorni di festeggiamenti dell’ente meneghino. Ben 405 i veicoli al via per contendersi l’edizione 2023 della storica corsa. Variegata la provenienza degli equipaggi, soprattutto internazionali e segno di un interesse sempre crescente anche fuori dal Bel Paese.
Di questi, 121 equipaggi provengono dai Paesi Bassi, 65 dagli Stati Uniti, 59 dalla Germania, 55 dal Belgio e 51 dal Regno Unito. I mezzi hanno sfilato davanti la storica sede di Corso Venezia per poi riprendere il cammino verso il capoluogo bresciano. In concomitanza alla 1000Miglia, molto interesse hanno destato anche le 120 auto storiche e d’epoca della Parata Tribute. La carovana, radunata inizialmente in via Marina, ha proseguito poi in un percorso cittadino per permettere a tutti gli appassionati di farsi ammirare, passando anche davanti la sede della Prima Regione Aerea dell’Aeronautica Militare, che nel 2023 festeggia i 100 anni. “Quello di quest’anno è il primo passaggio della 1000Miglia a Milano, un evento molto suggestivo che ha permesso a migliaia di appassionati di ammirare da vicino questo patrimonio viaggiante della storia del motorismo”, ha commentato Geronimo La Russa, presidente dell’Automobile Club Milano. “La partecipazione e l’affetto dimostrato dal pubblico ci confermano che stiamo lavorando nella direzione giusta e che rappresentiamo il punto di riferimento per gli automobilisti e per gli utenti di tutti i sistemi di trasporto nell’interesse generale della mobilità”, ha concluso.
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Geronimo La Russa “Arrivo 1000Miglia a Milano evento suggestivo”
MILANO (ITALPRESS) – Una grande festa nel cuore della città con le auto della 1000Miglia per celebrare i 120 anni di Automobile Club Milano. Le vetture hanno tagliato il traguardo di tappa in Piazza Duomo a Milano, precedute dalla Maserati MC20 Cielo a guida autonoma, allestita dal Politecnico di Milano e utilizzata per la sperimentazione su strade pubbliche, con la supervisione a bordo dell’imprenditore Matteo Marzotto. Tra le auto più ammirate la pink car della Fondazione IEO-Monzino, una “Lamborghini Huracàn Tecnica” guidata da un team di sole donne per sensibilizzare il pubblico sul tema della ricerca oncologica di IEO Women’s Cancer Center. Un altro equipaggio “in rosa” è quello a bordo della Fiat 508S Balilla Coppa d’Oro del 1935, condotta dalla compagna del sindaco di Milano Giuseppe Sala, Chiara Bazoli, che non è voluta mancare a questo storico appuntamento. E’ invece “green” l’equipaggio della Tesla Model Y sulla quale si alterneranno alla guida Giancarlo Fisichella, Jimmy Ghione, Paolo Piva, Alessio Frassinetti e Francesca Manzini. Gli equipaggi sono poi ripartiti alla volta di CityLife, dove le 405 vetture sono esposte in un vero e proprio museo a cielo aperto.
Domani, alle 7.30 del mattino, gli iscritti alla 1000Miglia timbreranno la cartella oraria davanti alla nostra storica sede di Corso Venezia, seguiti dalle 120 auto della Parata-Tribute. La carovana percorrerà il tracciato cittadino e passerà in piazza Novelli in cui ha sede la Prima Regione Aerea dell’Aeronautica Militare, che quest’anno celebra il centenario. Successivamente le auto della corsa si dirigeranno verso Brescia, quelle del Tribute raggiungeranno l’Autodromo Nazionale Monza dove è in corso il il Milano Monza Motor Show e dove sfileranno sui mitici 10 km dei circuiti uniti. “E’ la prima volta che la 1000Miglia fa tappa nel capoluogo lombardo: questo storico evento è un suggestivo intreccio tra passato, presente e futuro, che ha permesso a migliaia di appassionati di ammirare auto che appartengono alla storia e alla cultura del nostro Paese. La partecipazione e l’affetto che i cittadini stanno dimostrando in occasione di questo anniversario confermano che Automobile Club Milano con le sue iniziative, è stato un costante punto di riferimento per il territorio, per gli automobilisti e per gli utenti di tutti i sistemi di trasporto nell’interesse generale della mobilità”, ha dichiarato il presidente di AC Milano, Geronimo La Russa.
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-foto uffici stampa Ac Milano-
Consegnato a Milano Cadorna il 111° nuovo treno per la Lombardia
MILANO (ITALPRESS) – Il treno numero 111, acquistato da FNM e Ferrovienord attraverso lo stanziamento di Regione Lombardia di 1,7 miliardi di euro, è stato presentato questa mattina a Milano, alla stazione di Cadorna. Con questo convoglio, quindi, è stata consegnata esattamente la metà dei 222 nuovi treni previsti, che saranno tutti operativi entro il 2025.
All’appuntamento hanno preso parte il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e gli assessori Franco Lucente (Trasporti e Mobilità sostenibile) e Claudia Maria Terzi (Infrastrutture e Opere pubbliche). Presenti anche il presidente di FNM Andrea Gibelli, l’amministratore delegato di Trenord e direttore generale di FNM Marco Piuri e il presidente di Ferrovienord Fulvio Caradonna.
Entro il 2025 in Lombardia entreranno in servizio 131 Caravaggio ad alta capacità prodotti da Hitachi Rail Italy, 61 Donizetti monopiano a media capacità prodotti da Alstom, 30 Colleoni con motori diesel-elettrici prodotti da Stadler. Ad oggi sono in servizio 111 nuovi treni: 67 Caravaggio, 31 Donizetti, 13 Colleoni. Nell’anno in corso, complessivamente, è previsto l’ingresso in servizio di 63 nuovi treni.
“Abbiamo messo in campo – ha affermato il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana – risorse importanti, pari a 1,7 miliardi di euro, per fornire adeguati servizi ai lombardi. Quando abbiamo stanziato le somme necessarie per l’acquisto dei nuovi treni, abbiamo ritenuto prioritario fornire all’utenza convogli moderni, efficienti, sicuri, dalle elevate performance, sostenibili e con un alto livello di comfort. In tal senso – ha aggiunto – siamo soddisfatti perchè abbiamo avuto riscontri molto positivi. Certamente c’è ancora tanto da lavorare per raggiungere un livello ancor più elevato, ma siamo sulla buona strada. Siamo a metà dell’opera, perchè entro il 2025 arriveranno altri 111 treni e i nuovi convogli saranno, in totale, ben 222. E i dati in nostro possesso certificano che, a ogni nuovo treno immesso in servizio, corrisponde un aumento della puntualità. Per questo – ha concluso Fontana – guardiamo al futuro con fiducia”.
“Prosegue l’impegno di Regione Lombardia – ha affermato l’assessore Franco Lucente – nel rinnovare la flotta di convogli sull’intera tratta, con l’obiettivo di ridurre al minimo disservizi e disagi ai viaggiatori. Grande attenzione continuerà a essere rivolta anche al tema della sicurezza, il sistema di videosorveglianza sui convogli è un segnale forte e chiaro che va in quella direzione. Treni nuovi significa migliorare notevolmente le performance sulle linee e gli standard di sicurezza. Abbiamo stilato un cronoprogramma fitto: nei primi 100 giorni di assessorato abbiamo consegnato 12 treni su diverse linee regionali. Entro l’estate – ha aggiunto – prevediamo numerose immissioni: i treni doppio piano Caravaggio sulla linea Milano-Lodi-Piacenza; nuove corse sulla direttrice Milano-Domodossola. E ancora: i Donizetti aumenteranno le corse sulle linee Milano-Cremona-Treviglio e Cremona-Mantova”. “Infine – ha concluso l’assessore Lucente – i Colleoni saranno destinati alle tratte non elettrificate del Pavese: Pavia-Codogno, Pavia-Mortara-Vercelli e anche Pavia-Alessandria. Come ho già fatto in questi primi tre mesi, mi recherò di persona alle inaugurazioni per verificare l’efficacia del servizio proposto. Come sempre – ha concluso Lucente – io ci metto la faccia”.
“Il rinnovo della flotta, avviato nel 2017 – ha dichiarato l’assessore Claudia Terzi – è stato uno degli obiettivi prioritari della Giunta Fontana che ha dimostrato di essere lungimirante. E’ un progetto in cui abbiamo creduto fin da subito e che abbiamo sostenuto concretamente investendo 1,7 miliardi di euro per l’acquisto di 222 nuovi treni che stanno progressivamente sostituendo le vecchie carrozze lasciate in eredità da Trenitalia al servizio regionale”. “A conclusione del piano di consegne – ha aggiunto l’assessore Terzi – i treni del servizio ferroviario regionale avranno un’età media di 10 anni: sarà il valore più basso mai raggiunto in Lombardia. Il piano di acquisto dei nuovi treni procede di pari passo con la riqualificazione delle infrastrutture ferroviarie: l’obiettivo comune è migliorare ulteriormente il servizio per gli utenti della ferrovia e realizzare opere sostenibili, dimostrando ancora una volta di guardare al futuro con la concretezza che ci contraddistingue”.
Caravaggio, Donizetti e Colleoni oggi circolano su 27 linee servite da Trenord; su 9 di queste la flotta è interamente composta dai nuovi convogli. Nei prossimi mesi, proseguiranno la consegna e l’immissione in servizio di ulteriori treni, che saranno destinati alle direttrici verso Piacenza, Domodossola, al bacino cremonese e alle linee non elettrificate del Pavese.
– foto: ufficio stampa Regione Lombardia
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I 120 anni dell’Automobile Club Milano, una mostra per celebrarli
MILANO (ITALPRESS) – L’Automobile club Milano compie 120 anni e lo fa in grande stile con una serie di eventi, mostre e non ultimo il passaggio in città della 1000miglia.
In serata l’inaugurazione della mostra fotografica “Centovent’anni in movimento”, dedicata all’importante traguardo di un fenomeno importante come quello dell’auto, legato alla sua gestione e alla fornitura di servizi ad essa connessi. La mostra, presentata presso la sede di Corso Venezia 43, ripercorre oltre un secolo di club, con una grande escursione storica, dal bianco e nero al colore, dalla nascita della mobilità di massa alle grandi pagine del motorsport che sono state scritte in Lombardia.
“Oggi celebriamo un traguardo storico – spiega Geronimo La Russa, Presidente di AC Milano -. 120 anni dell’Automobile Club Milano, 120 anni contraddistinti dai servizi ai cittadini in tema di mobilità. Tutti coloro che hanno avuto esigenza di spostarsi da un punto all’altro in questi anni si sono rivolti a noi, e vogliamo fare in modo che continuino a farlo in futuro. La nostra idea di automobile è quella di un mezzo di trasporto e un mezzo di libertà, integrato con tutte le nuove forme di mobilità e con il trasporto pubblico. Celebriamo questi 120 anni con una tre giorni di feste, oggi inauguriamo la mostra che ripercorre i 120 anni di servizi del club, ai cittadini e alla persona, senza tralasciare il motor sport, chiaramente. Un secolo fa abbiamo costruito l’autodromo di Monza, dove si sono scritte pagine importanti dello sport nazionale, vogliamo con questa tre giorni celebrarlo insieme alla città, far parte di un sistema cittadino, milanese”.
In una festa davvero gremitissima e partecipata da alte cariche istituzionali, c’è stato anche l’intervento di Galeazzo Bignani, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: “L’automobile club rappresenta un presidio fondamentale per una gestione legata ai principi di legalità, ma anche di trasparenza, di servizi, di efficienza nei confronti del cittadino. Il sodalizio fra Stato, autorità pubbliche e ACI e continuerà per molto tempo. Una continuità per il trasporto su gomma che assumerà modalità diverse per rimanere al passo con i tempi, vedi l’avvento dell’elettrico, del biodiesel. Di sicuro il trasporto su gomma rimane centrale e costituisce una offerta irrinunciabile per qualsiasi nazione, per qualsiasi realtà che come l’Italia ambisce a essere tra i top del mondo”.
foto f01 Italpress
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Un bando da 6,8 milioni per innovare il settore culturale lombardo
MILANO (ITALPRESS) – Regione Lombardia propone InnovaCultura, un nuovo bando da 6,8 milioni di euro per sostenere l’innovazione del settore culturale. L’obiettivo è supportare istituti e luoghi della cultura per favorire nuove competenze tecnologiche e un ripensamento delle proprie attività, da sviluppare in chiave innovativa grazie all’avvio di partenariati con imprese attive nel settore culturale e creativo.
Il progetto, nato da una collaborazione tra Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e Unioncamere Lombardia, con il supporto di Cariplo Factory e della Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore, è stato presentato oggi a Palazzo Pirelli nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso, il presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone, e il direttore operativo di Unioncamere Lombardia, Fabrizio Ventrice.
“Siamo fermamente convinti – ha sottolineato l’assessore Caruso – che il sistema culturale abbia bisogno di innovazione per restare competitivo e per continuare a generare valore aggiunto per il sistema lombardo. Con l’importante contributo che stiamo dando, aumentando notevolmente lo stanziamento rispetto al passato, si capisce come la cultura debba diventare un elemento sempre più centrale in questa legislatura”.
“Solo con lo sviluppo e una pianificazione strutturata – ha proseguito Caruso – le politiche culturali di questa Regione hanno il compito di coinvolgere gli altri settori ed essere anche in alcuni casi capofila di progettualità per lo sviluppo strategico di una intera Regione”.
InnovaCultura estende la positiva esperienza di InnovaMusei ad una più ampia platea di la platea dei destinatari, per favorire l’innovazione degli Istituti e luoghi della cultura lombardi. Per fare questo verranno avviate collaborazioni con le Imprese Culturali e Creative al fine di sviluppare progetti innovativi potenzialmente idonei ad essere replicati.
Regione Lombardia stanzia 6 milioni di euro a valere sul PR FESR 2021-2027. Mentre Fondazione Cariplo 800.000 euro, dei quali 500.000 per l’attivazione di un percorso di rafforzamento delle migliori imprese culturali e creative (ICC) del territorio lombardo – realizzato con il supporto di Cariplo Factory – e 300.000 per investimenti ‘impact’ – realizzati con il coinvolgimento della Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore – a beneficio delle ICC che parteciperanno al percorso e che saranno ritenute più inclini a generare impatto sociale e culturale. Una prima fase del progetto ha visto il coinvolgimento degli Istituti e dei luoghi della cultura lombardi tramite una manifestazione di interesse promossa da Regione per raccogliere le necessità di soggetti intenzionati ad innovare la propria offerta culturale, in modo da favorire possibili collaborazioni con imprese culturali e creative.
Delle 94 candidature pervenute in risposta alla manifestazione di interesse, oltre il 50% sono state presentate da musei, raccolte museali e biblioteche. I luoghi della Cultura partecipanti sono localizzati principalmente nelle province di Milano (30%), Brescia e Bergamo (insieme raggiungono un totale del 32%, di cui 15% BG, 17% BS). Dai dati forniti emergono alcuni fabbisogni d’innovazione comuni a più istituzioni, utili a orientare le fasi successive del progetto. Tra questi, lo sviluppo di nuove soluzioni per rinnovare le modalità di fruizione dei beni culturali in chiave interattiva, esperienziale e multisensoriale.
Entro fine anno sarà pubblicato il bando approvato da Regione Lombardia e gestito da Unioncamere Lombardia, che sosterrà i progetti più meritevoli presentati dai partenariati costituiti da ICC e Istituti e luoghi della cultura lombardi. Favorendo la creazione di partenariati si intende stimolare la realizzazione di iniziative pilota che possano diventare prassi virtuose dal carattere innovativo, replicabili in contesti diversi, al fine di generare un impatto significativo su tutto il comparto culturale, con ricadute positive a beneficio della comunità locali.
“Per fare innovazione – ha affermato il presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone – dobbiamo unire le forze e le risorse. E’ ciò che oggi chiamiamo connessioni tra organizzazioni culturali, istituzioni ed imprese. Un triangolo virtuoso che può portare sviluppo per il territorio. La cultura può essere anche un volano economico per le nostre comunità. Al tempo stesso dobbiamo rafforzare le nostre comunità perchè possano essere sempre più coese. La cultura è anche uno strumento per arricchire le persone, farle crescere come individui e offrire occasioni per stare insieme, per fare comunità. InnovaCultura punta a tutto questo. E’ l’evoluzione di InnovaMusei che ha funzionato. Usiamo quella esperienza – ha concluso Azzone – per allargare la platea, per portare la cultura verso le persone che non ne fruiscono”
“Unioncamere Lombardia – ha aggiunto Fabrizio Ventrice, Direttore operativo di Unioncamere Lombardia – da sempre contribuisce al rafforzamento dell’economia regionale favorendo lo sviluppo delle imprese soprattutto in ambito culturale. L’importanza di questo comparto sui territori, a livello nazionale e internazionale, si esprime anche attraverso il valore economico che genera”.
– foto: ufficio stampa Regione Lombardia
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L’ultimo saluto a Berlusconi tra applausi e commozione
MILANO (ITALPRESS) – I familiari e le più alte cariche dello Stato che si uniscono ai volti noti della tv, dello spettacolo e dello sport, oltre a una folla oceanica in piazza. Questo l’ultimo saluto nel Duomo di Milano a Silvio Berlusconi. Un lungo applauso ha accolto il feretro nella navata centrale, sulla bara un cuscino di rose bianche e rosse. Ai primi banchi era seduta la famiglia Berlusconi al completo: dai cinque figli, Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi, al fratello Paolo, ai nipoti e pronipoti, alla compagna Marta Fascina. Le esequie solenni sono iniziate alle pochi minuti dopo le 15, ad assistere, tra gli altri, le più alte cariche dello Stato: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del Consiglio, Giorgia Meloni, di Senato e Camera, Ignazio La Russa, Lorenzo Fontana, della Corte Costituzionale Silvana Sciarra. Oltre ai politici il mondo di Mediaset guidato dall’amico di sempre Fedele Confalonieri, con i dirigenti, i volti noti della Tv, Maria De Filippi e Gerry Scotti, sportivi e l’inseparabile medico Alberto Zangrillo.
L’omelia è stata pronunciata dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini: “Silvio Berlusconi è stato certo un uomo politico, è stato certo un uomo d’affari, è stato certo un personaggio alla ribalta della notorietà. ma in questo momento di congedo e di preghiera, che cosa possiamo dire di Silvio Berlusconi? E’ stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia. E ora celebriamo il mistero del compimento. Ecco che cosa posso dire di Silvio Berlusconi. E’ un uomo e ora incontra Dio” ha detto ricordando che Berlusconi ha amato la vita “bella per sè e per le persone care” senza “sottrarsi alle sfide, ai contrasti, agli insulti, alle critiche, e continuando a sorridere, a sfidare, a contrastare, a ridere degli insulti”. Nel corso della cerimonia, l’ultima compagna del Cavaliere, Marta Fascina non ha mai staccato gli occhi dal feretro. Un altro lungo applauso, alla fine della liturgia ha salutato l’ultimo viaggio terreno del Cavaliere, che ha lasciato il Duomo di Milano sulle note del “Silenzio d’ordinanza”. Più di duemila i presenti nel Duomo che hanno reso omaggio al leader di Forza Italia. Circa 15 mila in piazza. Un grande applauso si è levato da piazza del Duomo all’uscita del feretro di Silvio Berlusconi, oltre ai cori “Un presidente, c’è solo un presidente”, da parte dei tifosi del Milan.
Prima di andarsene, tutta la famiglia dell’ex premier ha voluto salutare e ringraziare i partecipanti ai funerali e i tanti accorsi a Milano per onorare la memoria del fondatore di Forza Italia.
– foto Agenziafotogramma.it –
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In Lombardia nasce il ‘Teaching Hospital’ dedicato all’oculistica
MILANO (ITALPRESS) – La Lombardia è la prima regione italiana a dotarsi di un ‘Teaching Hospital’ dedicato all’oculistica e dalla sera di mercoledì 14 giugno il Pronto Soccorso oftalmico notturno (dalle 20 alle 8) si sposta all’interno dell’ospedale Fatebenefratelli che si trova esattamente dal lato opposto della strada. Questo progetto di riorganizzazione sanitaria è stato presentato a Palazzo Lombardia dall’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, insieme al prorettore dell’Università degli Studi di Milano e preside della Facoltà di Medicina, Gian Vincenzo Zuccotti, al professor Paolo Nucci, referente del corso di studio di Ortottica ed assistenza oftalmologica dell’Università degli Studi di Milano e all’ingegner Paolo Locatelli del Politecnico di Milano.
Hanno partecipato anche i direttori generali dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco, Alessandro Visconti e dell’Ats di Milano, Walter Bergamaschi; e Luca Rossetti, direttore Scuola di specializzazione in Oftalmologia; Giovanni Staurenghi professore di Oftalmologia del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche e Francesco Viola, professore di malattie dell’apparato visivo del Dipartimento di Scienze cliniche e di Comunità.
Il progetto prevede che il paziente con urgenza notturna si rechi al Pronto Soccorso generale del ‘Fatebenefratellì per essere preso in carico dagli infermieri che, con un metodo strutturato di valutazione dell’urgenza, potranno decidere in quali casi contattare lo specialista reperibile o rimandare il paziente alla mattina successiva. E’ prevista anche l’introduzione di uno strumento diagnostico che permetta agli infermieri del Pronto Soccorso generale di fotografare il fondo oculare e condividere quindi l’immagine con lo specialista reperibile per valutare l’urgenza del paziente. Il ‘Teaching Hospital’ definito in conferenza stampa come il ‘Nuovo Oftalmico di Milanò sarà il primo ospedale di insegnamento italiano in grado di coinvolgere tutti i docenti dell’Università Statale di Milano (11 unità) e le loro scuole.
“Si tratta di un primo passo – ha spiegato Bertolaso – verso un’attività di razionalizzazione dell’organizzazione sanitaria e formativa partendo da quella che è una specialità particolarmente dedicata. La visita oculistica è, infatti, tra le più richieste dai cittadini”.
“In questo modo – ha aggiunto – rinforziamo di molto le risorse umane dell’oftalmico grazie al contributo di tutte le diverse cattedre di oculistica dell’Università. Così facendo riusciamo anche a coinvolgere gli specializzandi che sono una delle risorse fondamentali della nostra struttura non solo universitaria, ma anche ospedaliera. Il Teaching Hospital ci consente di mettere concretamente gli specializzandi nelle condizioni per migliorare le loro conoscenze e lavorare”.
“Il personale – ha detto Paolo Nucci – sarà composto da uno staff residente, da consulenti interni all’Università ed esterni reclutati sulla base di specifiche competenze nelle 15 aree dell’oftalmologia, più di 30 specialisti in formazione e più di 40 ortottisti, assistenti di oftalmologia in formazione”. Il perchè di questa scelta è ben spiegato dai dati illustrati da Paolo Locatelli docente del Politecnico di Milano. “Circa il 70% degli accessi notturni (dalle 20 alle 8) non sono giustificabili. Analizzando gli accessi giustificati in Pronto Soccorso, circa il 20% è rimandabile al mattino successivo, solo il 10% quindi è effettivamente urgente e gestibile con le nuove modalità individuate”.
“E’ un progetto che va nella giusta direzione – ha detto il prorettore Zuccotti – per mettere insieme competenze, assistenza e formazione. Dal punto di vista sanitario è sicuramente un passo avanti e la Lombardia è l’unica Regione in Italia ad averlo fatto”.
– foto: ufficio stampa regione Lombardia
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