Home Lombardia Pagina 184

Lombardia

Università, Carlo Verdone allo Iulm tra medicina e comunicazione

MILANO (ITALPRESS) – Si terrà giovedì 4 maggio, alle ore 18, all’Università Iulm l’evento “Infodemia? No Grazie!”. Carlo Verdone dialogherà con Gianni Canova e Marco Montorsi, rettori di Università Iulm e Humanitas University. I due atenei inaugurano una collaborazione sui temi della comunicazione scientifica e medica, che avrà come esito più rilevante una Masterclass dedicata ai professionisti della scienza e della salute. “Conosciamo Carlo Verdone come grande uomo di spettacolo, attore comico o “malin-comico” – commenta Gianni Canova, rettore dell’Università Iulm -, ma è anche un uomo che ha dedicato tutta la vita al tema della salute. Per questo lo abbiamo invitato per ragionare insieme su come comunicare temi centrali quali la salute, la Scienza e la Medicina. La conversazione si allargherà alla sua esperienza di attore, con i personaggi che Verdone ha creato, regalandoci una straordinaria galleria di tutte le possibili declinazioni dell’umano, sano e insano”. L’impatto della comunicazione scientifica sulla società è emerso chiaramente durante la pandemia: “Da quando il sapere scientifico è uscito dai laboratori e dagli ospedali per entrare nei salotti tv e nelle case degli italiani, è aumentata la responsabilità sociale del medico e del ricercatore nel veicolare una corretta informazione – spiega il professor Marco Montorsi, rettore Humanitas University -. Questo significa, da un lato, avere dimestichezza delle logiche sottese al mondo dei media, vecchi e nuovi, dall’altro acquisire uno stile comunicativo efficace e sicuro, imparando le regole dello storytelling”. Durante l’evento sarà presentata la masterclass “Infodemia? No Grazie!” (8-9; 29-30 settembre) rivolta a medici, ricercatori e specialisti del mondo della salute, organizzata dai due atenei con la partecipazione di una faculty che unisce le competenze per le quali essi rappresentano, in Italia, casi di eccellenza. Interverranno scienziati – Alberto Mantovani, Maria Rescigno, Marinos Kallikourdis e Giampaolo Perna – professionisti della comunicazione e studiosi delle scienze sociali: Gabriele Bertipaglia, Walter Bruno, Andrea Camaiora, Nicoletta Carbone, Tonia Cartolano, Gilberto Corbellini, Guido Di Fraia, Monica Maggioni, Paolo Maggioni, Marco Magheri, Daniele Manca, Anna Meldoles, Alberto Mingardi, Luigi Ripamonti e Roberta Villa. La recente pandemia ha messo in risalto una criticità legata alla comunicazione: tra medico e paziente, tra istituzioni e cittadini, tra scienziati e giornalisti. Obiettivo della Masterclass è cercare di migliorare la capacità di comunicare la salute e la scienza partendo dalla consapevolezza che, oltre a combattere contro le pandemie, è importante prepararsi a contrastare la minaccia dell’infodemia.(ITALPRESS).

Photo Credits: www.agenziafotogramma.it

Lombardia, carica Sgarbi incompatibile. Dovrà lasciare il Consiglio

MILANO (ITALPRESS) – Vittorio Sgarbi non potrà più sedere sui banchi del Consiglio Regionale della Lombardia, nonostante sia stato eletto nelle scorse elezioni tra le fila di Noi Moderati, in quanto la carica è “incompatibile” con quella di sottosegretario di Stato alla Cultura, assegnatagli dal premier Giorgia Meloni. Ad approvarne l’incompatibilità è stato il Consiglio regionale della Lombardia in apertura della seduta di oggi. Il critico d’arte e politico avrà dieci giorni di tempo per optare per una delle due cariche, dopodichè l’incarico di consigliere regionale decadrà automaticamente. Al posto di Sgarbi subentrerebbe in Consiglio per “Noi Moderati” Nicolas Gallizi. (ITALPRESS).

Photo Credits: www.agenziafotogramma.it

Fondazione Cariplo, designata nuova Commissione Centrale Beneficenza

0

Si è concluso il processo che ha portato all’individuazione dei 28 nuovi membri della Commissione Centrale di Beneficenza, l’organo di indirizzo della Fondazione. I componenti della nuova CCB rimarranno in carica per i prossimi quattro anni, e sono stati nominati oggi, formalmente, dai membri uscenti. “Oggi si conclude il mandato degli organi che si sono insediati nel maggio 2019. Gli anni che abbiamo vissuto sono stati decisamente fuori dall’ordinario e hanno sollecitato le nostre persone e le nostre comunità con sfide difficili perfino da immaginare. In questi quattro anni abbiamo cercato di rispondere in modo concreto alle esigenze del presente tenendo sempre lo sguardo rivolto al futuro, investendo per rafforzare l’infrastruttura di legame nella comunità e per generare opportunità di crescita per tutte le persone e i territori. Alle persone con cui abbiamo condiviso questi anni in Fondazione Cariplo, in particolare ai componenti degli organi della Fondazione e a tutti i collaboratori, va la mia gratitudine. Ai nuovi membri della Commissione Centrale di Beneficenza, che guideranno la Fondazione nei prossimi anni, va il mio più caloroso benvenuto e i miei più sinceri auguri di buon lavoro”, ha detto Giovanni Fosti, presidente di Fondazione Cariplo. Questi i nuopvi membri della Comissone: Gianpiero Benigni, Martino Troncatti, Enrico Lironi, Pierluigi Carabelli, Marzia Monelli, Giovanni Caimi, Marco Antonio Dell’Acqua, Giulia Margaroli, Carlo Massironi, Maura Satta Flores, Paolo Colonna, Mario Vanni, Maurizio Salerno, Laura Bajardelli, Franco Dalla Sega, Giovanni Iudica, Susanna Mantovani, Claudia Sorlini, Valeria Negrini, Nicola Stilla, Marco Rasconi, suor Franca Corti, Emanuele Maria Polizzi, Giovanni Azzone, Giuseppe Banfi, Andrea Biondi, Cesare Emanuel, Sarah Maestri. Tredici componenti sono nuovi, 15 sono confermati tra coloro che hanno fatto parte della Commissione Centrale di Beneficenza nel precedente mandato. La nuova Commissione Centrale di Beneficenza si riunirà nei prossimi giorni per nominare il presidente, i due vice presidenti, i restanti membri del Cda e il Collegio Sindacale. La CCB sarà poi articolata in sottocommissioni consultive, cioè gruppi di lavoro sui temi legati all’attività filantropica, alla gestione del patrimonio e ad altre attività necessarie al suo funzionamento; nelle successive settimane, le commissioni avvieranno l’impostazione strategica delle attività dei prossimi anni che verrà poi definita come di consueto in autunno, con l’approvazione dei documenti di programmazione. Nella seduta è stato anche approvato il documento di fine mandato che riassume l’attività svolta dagli organi di Fondazione Cariplo negli ultimi quattro anni. Dal 2019 al 2023 Fondazione Cariplo ha donato 556,4 milioni per la realizzazione di 4.502 progetti di utilità sociale; un impegno filantropico che ogni anno ha visto coinvolta la Fondazione, mediamente, in 1.125 iniziative. Più nel dettaglio, negli ultimi 4 anni, Fondazione Cariplo ha contribuito a sostenere 416 progetti in campo ambientale, con un impegno economico di 39,3 milioni; 1.995 progetti nel settore culturale, con un mecenatismo che ha un valore di 142,3 milioni; 436 progetti a favore della ricerca scientifica, con risorse per 81,7 milioni; 1.506 progetti in ambito sociale, con donazioni per 207,7 milioni. A queste iniziative si aggiungono 149 progetti realizzati insieme alle Fondazioni di Comunità che operano in Lombardia e nelle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola, con erogazioni pari a 85,4 milioni. Nel corso della stessa seduta è stato approvato il bilancio 2022. Lo scorso anno la Fondazione ha sostenuto 1.176 progetti a fronte di un’attività filantropica complessiva per 141,5 milioni. Sul fronte della gestione del patrimonio l’esercizio 2022 si è chiuso con un avanzo contabile pari a 144,9 milioni. Il Fondo di stabilizzazione delle erogazioni ora ha una consistenza di circa 320 milioni.
(ITALPRESS).
-foto Fondazione Cariplo-

Il Tar del Lazio conferma Marcello Viola procuratore capo di Milano

0

ROMA (ITALPRESS) – Il Tar del Lazio ha confermato la nomina a Procuratore capo di Milano di Marcello Viola, respingendo i ricorsi proposti dal Procuratore di Bologna Giuseppe Amato e dal Procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli.
Viola era stato votato dal plenum del Csm a maggioranza. La nomina era stata impugnata sia da Romanelli che da Amato. Viola (originario di Cammarata – AG), con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impdiduglia, si era costituito in giudizio chiedendo il rigetto di entrambi i suddetti ricorsi. In particolare, Rubino e Impiduglia avevano sostenuto la legittimità della delibera di nomina di Viola e la palese infondatezza delle censure mosse dai ricorrenti.
Il TAR Lazio – Roma, condividendo le tesi difensive degli avvocati Rubino e Impiduglia ha rigettato i ricorsi proposti da Amato e Romanelli. In particolare, con riferimento alla posizione di Romanelli, è stato evidenziato come correttamente il CSM avesse riconosciuto la maggiore rilevanza delle funzioni Direttive svolte da Viola essendo queste “più ampie e complesse delle funzioni semidirettive ed essendo la figura del Procuratore aggiunto comunque sottoordinata a quella del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale”. Inoltre, il TAR ha rilevato che l’incarico semidirettivo di Procuratore aggiunto presso la medesima Procura di Milano, pur se svolto da Romanelli nell’ufficio messo a concorso, non fosse di per sé idoneo a superare le esperienze direttive vantate da Viola.
Con riferimento al ricorso proposto da Amato, invece, il TAR ha evidenziato che nessun valore decisivo potesse assumere la circostanza che quest’ultimo abbia svolto un pregresso”incarico direttivo presso una procura distrettuale” rilevando, ai fini della nomina, solo “il concreto esercizio delle funzioni giurisdizionali nel settore dei reati di criminalità organizzata”, che anche Viola può vantare.
Inoltre, il TAR ha evidenziato la particolare importanza degli incarichi ricoperti da Viola quale Procuratore della Repubblica di Trapani – ossia in un territorio “fortemente infiltrato dalla presenza di organizzazioni mafiose” – e quale Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Firenze, ossia in una Procura Generale “di primaria importanza nel panorama nazionale”.
E ancora, il TAR ha evidenziato come nessuna rilevanza potesse assumere la circostanza circa “la maggiore durata delle funzioni direttive” svolte da Amato, potendo vantare anche Viola “un’esperienza direttiva ultradecennale”.
-foto Italpress –
(ITALPRESS).

Commemorazione Pedenovi a Milano, La Russa “Memoria ancora viva”

MILANO (ITALPRESS) – Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza e alla Protezione Civile, ha partecipato a Palazzo Isimbardi, sede della Città metropolitana di Milano, alla cerimonia di commemorazione di Enrico Pedenovi, consigliere provinciale del Movimento Sociale Italiano, in occasione del 47° anniversario della scomparsa.
“Enrico, persona mite e di grande cultura, avvocato, che mi ha onorato del suo affetto considerata anche la fraterna amicizia con le sue figlie, fu ucciso barbaramente da un gruppo paramilitare di estrema sinistra legato a Prima Linea, la mattina del 29 aprile del 1976. Poche ore dopo avrebbe dovuto partecipare alla commemorazione del giovane Sergio Ramelli massacrato e ucciso un anno prima da Avanguardia Operaia – afferma La Russa -. Entrambi, vittime innocenti di quegli anni terribili della storia italiana, gli anni di piombo, che hanno segnato la nostra nazione e, in particolare, Milano. Un periodo in cui i giovani appartenenti alla destra storica italiana lottarono strenuamente per difendere le proprie idee e opporsi, quasi da soli, alla cultura politica della sinistra allora imperante e spesso egemonica. Oggi la memoria di Enrico Pedenovi e il dolore per il suo tragico omicidio sono ancora vivi, la sua vicenda sia un insegnamento per le nuove generazioni affinchè periodi drammatici come quelli degli anni Settanta non possano più tornare”.

– foto: ufficio stampa La Russa
(ITALPRESS).

Nordio incontra a Milano il ministro della Giustizia francese

MILANO (ITALPRESS) – E’ iniziato alla Prefettura di Milano l’incontro tra il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il collega francese E’ric Dupond-Moretti.
Il bilaterale prevede l’istituzione di un forum di consultazione regolare italo-francese tra i rispettivi ministeri in attuazione del Trattato del Quirinale, firmato il 26 novembre 2021 dal Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron e il premier italiano Mario Draghi.
I due ministri si erano incontrati lo scorso novembre a Parigi. Il vertice dovrebbe durare circa tre ore.
Foto xh7 Italpress
(ITALPRESS).

Mazzali “In Lombardia +43% i turisti nel primo trimestre 2023”

MILANO (ITALPRESS) – Non si arresta la crescita del turismo in Lombardia, con numeri davvero significativi.
“La Lombardia è sempre più al centro delle scelte dei turisti, italiani e stranieri” spiega l’assessore a Turismo, Marketing Territoriale e Moda della Regione Lombardia, Barbara Mazzali, commentando il report dell’Istat ‘Viaggi e vacanze in Italia e all’estero anno 2022′.
“La nostra Regione – prosegue l’assessore – mette a segno primati nel 2022 rispetto alle altre Regioni e nel primo trimestre 2023 registra una crescita del 43% di presenze rispetto allo scorso anno. E’ grande la soddisfazione e altrettanto l’impegno della Regione per continuare su questa strada”.
“Prima in Italia per viaggi di lavoro e prima come destinazione di visitatori per le vacanze di 4 o più notti nel periodo autunno-inverno: la nostra Regione piace sempre di più”, sottolinea Mazzali, citando l’analisi dell’Istat che individua la Lombardia come prima destinazione di visitatori su ben tre trimestri nel 2022 (gennaio-marzo e luglio-settembre per 1-3 notti e ottobre-dicembre per 4 o più notti).
“Sono stati oltre 43 milioni le presenze turistiche in Lombardia nel 2022, confermando tutto il fascino della nostra Regione, che è tornata ai livelli del 2019”, spiega l’assessore, commentando i dati provvisori dei flussi turistici elaborati dalla Direzione regionale Turismo che evidenziano un incremento delle presenze di italiani che hanno scelto di recarsi in territorio lombardo (nel 2022 sono stati pari a 17.026.013 rispetto ai 16.912.978 del 2019).
“Fa piacere che la nostra Lombardia attragga anche sempre più connazionali, che vengono qui per ammirare la bellezza delle nostre città, delle nostre montagne e dei nostri laghi, oltre che per viaggi di lavoro. Con la conferma, al contempo, di quanto la nostra Regione sia una meta amata dagli stranieri: oltre 26 milioni di presenze nel 2022”, aggiunge Mazzali.
“Di boom di turisti dall’estero si può infine parlare nei primi tre mesi dell’anno (+ 70,3% rispetto allo stesso periodo del 2022), numeri che prospettano un superamento dei risultati ottenuti prima del Covid, nel 2019, anno record del turismo. Quest’anno andremo oltre il record”, chiude l’assessore.

– foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).

A 3 anni i primi passi grazie agli ortopedici del Galeazzi-Sant’Ambrogio

MILANO (ITALPRESS) – A tre anni, finalmente, è riuscita a muovere i suoi primi passi, i più importanti di tutta la sua vita. Si tratta di una bimba libica, Nosaiba, giunta dalla Libia all’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano (Gruppo San Donato) per trovare un’alternativa all’amputazione della gamba destra. Un destino già segnato nel suo Paese, ma la speranza si è riaccesa in Italia, grazie al professor Giuseppe Peretti, responsabile dell’E’quipe Universitaria di Ortopedia Rigenerativa e Ricostruttiva (E.U.O.R.R.) e al dottor Fabio Verdoni, responsabile dell’UO di Ortopedia pediatrica, che l’hanno sottoposta a un intervento estremamente complesso che le ha permesso di camminare.
La piccola Nosaiba è nata con l’agenesia della tibia, ossia con la mancanza totale dell’osso tibiale che, durante la gestazione, non si è formato. Era quindi presente solo il perone che era di dimensioni ridotte rispetto al normale ed era posizionato posteriormente al femore.
Pertanto la bimba non aveva la funzionalità dell’anca e soprattutto del ginocchio, che permaneva rigido in posizione flessa. Inoltre soffriva, dalla nascita, anche di una forma molto grave di piede torto: la pianta del piede era ruotata di oltre 150 gradi e pertanto orientata verso l’alto. Tutte queste malformazioni concomitanti non permettevano alla bambina di stare in piedi, nè tanto meno di camminare. La piccola si limitava a saltellare su una gamba sola appoggiata a un sostegno o a gattonare, provocandosi anche lesioni cutanee che avevano portato alla formazione di una significativa callosità sul ginocchio.
In presenza di casi così gravi e complessi l’unica strada percorribile, secondo i medici libici ma anche secondo la letteratura internazionale, era quella dell’amputazione sopra al ginocchio, con successivo impiego di una protesi. Tuttavia i genitori di Nosaiba non hanno mai accettato di sottoporre la loro bambina a un percorso così doloroso e invalidante cercando all’estero un’altra possibilità.
E’ il dottor Mussa Tablaki del consolato libico in Italia a contattare il professor Giuseppe Peretti che, a sua volta, coinvolge il collega Fabio Verdoni e insieme studiano approfonditamente il caso di Nosaiba trovando una soluzione tecnicamente complessa e con molte incognite. Sono stati necessari studi ed esami preliminari, sono stati coinvolti anche altri professionisti, come il chirurgo plastico e il chirurgo vascolare, per verificare la fattibilità dell’intervento.
La bimba viene sottoposta , a un primo intervento per il posizionamento di un fissatore esterno esapodalico di ultima generazione che, guidato da un software, permette correzioni simultanee e su più piani di deformità primitive complesse. Sono stati quindi posizionati degli ancoraggi a livello del femore e del piede al fine di favorire la progressiva estensione del ginocchio e la correzione del piede torto.
“La correzione delle deformità è stata sorprendente, la risposta al trattamento è stata ottimale. Con questo primo intervento abbiamo quindi ottenuto un ginocchio esteso, un piede ruotato quasi completamente, ma permaneva il problema legato al perone, posizionato dietro il femore. Si rendeva quindi necessario un secondo intervento per riportare il perone nella sede più funzionale” afferma il professor Giuseppe Peretti.
Durante la seconda seduta chirurgica è avvenuta la liberazione del perone, nella parte prossimale, da tutti i tessuti che vi si inserivano – ovvero il tendine bicipitale, i legamenti collaterali del ginocchio ed i tendini dei muscoli peronei -, è stata poi resecata una porzione centrale dell’osso, che è stato così accorciato. E’ stato inserito un filo metallico (filo di Kirscher) che attraversava il perone per tutta la sua lunghezza, entrando nella caviglia, e proseguendo fino al femore, pertanto mantenendo il ginocchio completamente esteso e tutte le ossa coinvolte nella loro sede. Post-intervento è stato posizionato uno stivaletto di gesso che è stato rimosso dopo un mese, mentre il filo dopo sei settimane.
“Il perone era incarcerato dietro al femore, costretto dai tendini che lo forzavano in una posizione non funzionale, quindi non potevamo semplicemente trascinarlo verso il basso e posizionarlo correttamente, ma era necessaria una osteotomia. Dopo aver liberato il perone, che era risalito di 4 cm rispetto alla sede anatomica, abbiamo apportato una resecazione per ridurre l’osso di 2,5 cm e collocarlo nella giusta posizione affinchè fosse in grado di ricevere il carico, di sopportare il peso della bambina, facendo, di fatto, la funzione della tibia mancante (perone pro tibia)” afferma il dottor Verdoni.
Grazie a questi due interventi ora la bimba può beneficiare di un arto non biologicamente efficiente, poichè l’articolazione è compromessa, ma che le permette di mantenersi in posizione eretta, grazie anche al supporto di uno speciale tutore con un rialzo interno che correggere la dismetria tra le due gambe, poichè l’arto malformato è più corto di 10 cm.
“Il nostro obiettivo primario era quello di ridare funzionalità a un arto inferiore con un’anca normale e con il femore integro, dando continuità a caviglia e ginocchio benchè rigidi. Il ginocchio non può avere la sua naturale funzione poichè manca l’apparato estensore, quindi non si estende e non si flette, ma di fatto è una stampella biologica. Il piede invece è mobile e permette la spinta e il passo, elemento essenziale affinchè Nosaiba possa camminare” aggiungono gli specialisti. “Ai genitori della bimba è stato raccomandato, per precauzione, di non permetterle di camminare senza supporti, quindi senza stampelle, ma quando è tornata da noi per un controllo camminava speditamente e senza aiuti. Evidentemente il camminare è qualcosa di innato e i bambini con le loro risorse ci stupiscono sempre”.
Il percorso della piccola non è ancora finito: il primo passo importante sarà quello di mantenere uniti perone e femore, allungando quest’ultimo per raggiungere la stessa lunghezza dell’arto sano e poi posizionare la caviglia sotto il perone. Il secondo passo riguarda invece il perone, divenuto tibia, che continuerà a crescere con la piccola Nosaiba, grazie anche alle cartilagini di accrescimento che sono state preservate, tuttavia l’arto sano crescerà più velocemente e quindi sarà necessaria la revisione del caso. Prima di intervenire allungando il perone è necessario valutare il tenore della muscolatura, la funzionalità nervosa, nonchè la vascolarizzazione dell’arto, elemento che stimola la formazione di osso nuovo.
Nosaiba, dimessa qualche giorno fa dall’ospedale, ora è in Libia e tornerà all’IRCCS Galeazzi-Sant’Ambrogio per i controlli tra quattro mesi, ma nel frattempo non verrà interrotto il contatto con i medici che seguiranno i progressi della piccola grazie alle possibilità offerte dalla telemedicina.
“E’ stato commovente assistere ai primi passi di Nosaiba. Nella nostra carriera abbiamo trattato molti casi, anche complessi, ma nessuno era riuscito a procurarci un’emozione e una soddisfazione così grandi. I suoi genitori, sempre presenti e collaborativi, ci hanno affidato senza indugio il loro bene più prezioso e siamo davvero orgogliosi di non aver deluso le loro aspettative, ma soprattutto di aver dato alla bambina una possibilità” concludono i due specialisti.

– foto: ufficio stampa Gruppo San Donato

(ITALPRESS).