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Lombardia

Nuovo libro su Craxi e Mani Pulite di Fabio Florindi e Roger Locilento

MILANO (ITALPRESS) – Una svolta nella bibliografia che finora ha raccontato Mani Pulite e i processi a Bettino Craxi. In “Damnatio memoriae. Mani Pulite e i processi a Bettino Craxi” (LibertatesLibri), il giornalista Fabio Florindi e l’avvocato Roger Locilento scandagliano migliaia di carte processuali e ricostruiscono l’atmosfera nella quale quelle inchieste maturarono. Dall’analisi che i due autori fanno delle carte processuali emerge un dato inconfutabile: non c’è un documento che inchiodi Bettino. Craxi era un politico del suo tempo, accettava il finanziamento illecito ai partiti come qualcosa di normale. Ha sempre ammesso di essere a conoscenza del meccanismo in generale, ma ha rigettato le accuse di corruzione o concussione su episodi specifici. Poco dopo che Craxi si è rifugiato a Hammamet, nel dicembre 1994, Di Pietro si dimette dalla magistratura. Dichiara di non voler fare politica, ma dopo un paio di anni entra nel governo Prodi come ministro dei Lavori pubblici e nel 1998 fonda il suo partito: l’Italia dei valori. I magistrati di Brescia, intanto, lo indagano per diverse ipotesi di reato. Finirà tutto in nulla. Nel 2000, Craxi muore a Hammamet con due condanne definitive e diversi processi ancora in corso. Qualche anno dopo la Corte europea dei diritti dell’uomo condannerà in due occasioni l’Italia: in una per non aver garantito i diritti della difesa nel caso Eni-Sai e nell’altra per non aver garantito la privacy dell’imputato nel processo sulla Metropolitana Milanese.(ITALPRESS).

Foto: LibertatesLibri

Export, Confindustria Brescia e Università Cattolica lanciano Bfocus

BRESCIA (ITALPRESS) – Confindustria Brescia e OpTer (Osservatorio per il territorio: impresa, formazione, internazionalizzazione) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore lanciano un nuovo strumento di analisi, intitolato BFocus e dedicato ad approfondire le dinamiche economiche globali lette attraverso la prospettiva bresciana. Immagine che contiene testo, schermata, diagramma, schermo Descrizione generata automaticamente
In poche pagine, lo strumento – a cadenza periodica – mira a semplificare temi economici complessi e a diventare una guida essenziale per gli imprenditori del territorio. Il primo focus si concentra, in particolare, sull’export bresciano: dall’analisi sul tema, emerge una significativa differenza tra le dinamiche registrate, a seconda che il calcolo sia effettuato a valori correnti e a valori costanti.
In base alle elaborazioni del gruppo di lavoro su dati ISTAT, infatti, nel periodo tra il 2019 (ultimo anno di relativa “normalità” prima della pandemia e della successiva oscillazione dei prezzi) e il 2023 le esportazioni bresciane a valori correnti sono cresciute, complessivamente, del 25%, mentre le vendite all’estero calcolate a prezzi costanti hanno registrato una contrazione del 5%.
La dinamica declinante dell’export a prezzi costanti nel 2023, in questo caso generata dalla sola riduzione delle quantità non va però interpretata necessariamente in modo negativo. Infatti, le imprese locali hanno verosimilmente sacrificato parte dei volumi di vendita in funzione di un upgrading qualitativo, che ha permesso loro, grazie alle innovazioni di prodotto e di processo realizzate in questi anni, di giustificare maggiori prezzi alla clientela.
Proprio per le diverse criticità che contraddistinguono sia l’export a valori correnti che l’export a valori costanti, il gruppo di lavoro ha quindi calcolato una terza modalità di rappresentazione delle esportazioni, che considera solo l’inflazione “buona” (dovuta all’aumento della qualità dei beni esportati), ovvero l’export parzialmente deflazionato (barra verde della figura).
Rispetto al 2019, nel 2023 queste esportazioni registrano una crescita del 5%, risultato che permette di misurare quanto l’incremento dei prezzi sia stato generato non tanto dai costi subiti dalle imprese nella fase di approvvigionamento, quanto da politiche aziendali, dettate anche e soprattutto dall’upgrading qualitativo implementato nel quinquennio, che va a inserirsi in un più ampio processo di evoluzione dei beni prodotti ed esportati dall’industria nazionale (e locale), avviato ben prima del 2019 e proseguito anche negli anni più recenti.
La segmentazione delle evoluzioni complessive per tipologia di beni esportati mostra una diffusa diminuzione delle quantità esportate, a eccezione del settore “Alimentari e bevande”, che, nell’arco del periodo 2019-2023, è stato in grado di aumentare la qualità dei prodotti venduti all’estero, senza ridurne i quantitativi. I rimanenti comparti si caratterizzano invece per una dinamica in linea con l’andamento generale.
In tale contesto va inoltre sottolineato come la flessione dei volumi esportati da parte dei settori trainanti della manifattura locale sia nel complesso modesta e che, per la maggior parte dei comparti analizzati, l’aumento riscontrato nella qualità è risultato più che proporzionale rispetto alla diminuzione delle quantità vendute. “Grazie alla collaborazione tra il Centro Studi di Confindustria Brescia e OpTer dell’Università Cattolica, siamo riusciti ad avere una visione più profonda del complesso tema dell’export, contenuta nel primo numero di BFocus – commenta Mario Gnutti, vice presidente di Confindustria Brescia con delega all’Internazionalizzazione -. In particolare, la scomposizione dell’indicatore ci ha consentito di ragionare in modo più consapevole sull’andamento reale delle esportazioni bresciane tra 2019 e 2023, periodo su cui ha inciso in modo evidente la pandemia, con tutte sue conseguenze, insieme alle ormai note variabili geopolitiche mondiali. Ne esce l’istantanea di un Made in Brescia che, pur segnando un -5% a valori costanti, è riuscito a compensare la diminuzione della quantità aumentando la qualità dei suoi prodotti. Di fatto, ciò ha consentito di giustificare alla clientela eventuali rialzi dei prezzi, mitigando le ormai note difficoltà vissute negli ultimi anni: su tutte i rincari delle materie prime e l’impennata dei costi energetici. Avevamo già una percezione del fenomeno, ma questa analisi ha consentito di quantificarlo in modo più puntuale. In generale, il nostro sistema produttivo si conferma solido e propenso all’internazionalizzazione: questi dati devono fornirci un’ulteriore spinta verso un’apertura a mercati meno battuti di quello europeo. Penso, ad esempio, ad aree come quella statunitense, che rimane particolarmente dinamica, così come quelli asiatica, che presenta però dei rischi geopolitici da tenere sotto osservazione. Sotto questo ultimo aspetto, torneremo come Associazione nel prossimo autunno con un incontro ad hoc”.”L’iniziativa BFocus, ultimo frutto della consolidata collaborazione tra l’Università Cattolica e Confindustria Brescia, è un progetto unico nel suo genere, realizzato per fornire alle imprese, alle associazioni e a tutti gli stakeholder del territorio della provincia di Brescia un’analisi periodica delle principali dinamiche economiche globali, interpretate attraverso una prospettiva bresciana e inserite nel contesto attuale di transizioni multiple, quali quella economico-sociale, quella ambientale, quella digitale e, non ultima per importanza, quella geopolitica – aggiunge Giovanni Marseguerra, Direttore di OpTer Università Cattolica del Sacro Cuore – Lo scopo è quello di dotare gli imprenditori di strumenti e di informazioni essenziali per prendere decisioni complesse orientate al futuro, contribuendo così alla crescita e al successo delle imprese locali. In questo senso, il primo numero di BFocus affronta un tema chiave per comprendere le dinamiche competitive in atto e mostra chiaramente, con un’analisi accurata e documentata, come le nostre imprese, grazie a investimenti e a innovazione continua, siano riuscite ad aumentare significativamente la qualità dei loro prodotti e a differenziarsi dai principali concorrenti. Un risultato per certi versi straordinario in un contesto economico globale caratterizzato da un susseguirsi continuo di crisi”.

– Foto: Grafico da ufficio stampa Confindustria Brescia –
(ITALPRESS).

Si spacciavano per parenti e truffavano anziani, tre arresti a Milano

MILANO (ITALPRESS) – Il “Pool Anti Truffe” della Procura di Milano ha dato esecuzione, in stretta collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Napoli, a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due uomini e di una donna, accusati di truffa aggravata, furto in abitazione aggravato e indebito utilizzo di carte di credito, realizzati in danno di tre persone anziane. Gli inquirenti e gli operatori del Pool hanno ricostruito il modus agendi degli indagati, constatando ancora una volta la preoccupante diffusione di un tipo di truffa, particolarmente insidiosa, basata sull’abuso della fiducia e dei buoni sentimenti di soggetti anziani.
In particolare, i sospetti truffatori erano soliti contattare telefonicamente le proprie vittime, spacciandosi per parenti, i quali rappresentavano difficoltà economiche conseguenti all’acquisto di materiale informatico o di altro. Gli indagati, inoltre, raccontavano, con fare animato e senza dar possibilità alla vittima di accertare quanto gli veniva riferito, che, nel caso in cui non fosse stato immediatamente saldato il debito contratto, il nipote o il figlio in difficoltà sarebbe incorso in gravi conseguenze giudiziarie, comportanti addirittura l’arresto.
Le anziane vittime, convinte della veridicità di quanto affermato o comunque mosse da un genuino moto di protezione verso il proprio parente, sono state pertanto convinte dagli indagati a raccogliere tutti i beni preziosi custoditi in casa, per poi consegnarli a un complice, presentatosi presso le loro abitazioni. Nel frattempo, il telefonista continuava a tenerle occupate ininterrottamente, senza dar loro la possibilità di contattare terze persone o di ragionare sul da farsi.
Il soggetto presentatosi presso la casa degli anziani, inoltre, approfittava della situazione non solo per ritirare il denaro e i gioielli raccolti dalle vittime, ma anche per sottrarre loro le carte di pagamento, riuscendo in tal modo a effettuare cospicui prelievi presso sportelli bancari e acquisti di capi di abbigliamento e tabacchi.
Le indagini – basate sull’ascolto delle persone offese, sull’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, su accertamenti di tipo bancario e telefonico – hanno anche accertato che i telefonisti, cioè coloro che si spacciavano per nipoti o figli degli anziani truffati, dimoravano nel napoletano; similmente, tale stessa circostanza è stata accertata con riguardo ai soggetti addetti a ritirare i preziosi, rivelando in tal modo una preoccupante attività di “pendolarismo criminale”.
– foto ufficio stampa Polizia di Stato –
(ITALPRESS).

Varato nuovo cavalcavia dello svincolo di Dalmine della A4

MILANO (ITALPRESS) – Con il varo della scorsa notte del cavalcavia che collegherà il casello di Dalmine con la rotatoria della Tangenziale di Bergamo, i lavori di adeguamento del nuovo svincolo di Dalmine sulla A4 Milano-Brescia entrano nella loro fase finale, in linea con quanto previsto dal cronoprogramma. Le attività sono state realizzate dalle squadre di Amplia Infrastructures, società del Gruppo Autostrade per l’Italia, in collaborazione con altre tre aziende italiane leader nel settore della produzione e movimentazione di strutture complesse. Le operazioni sono state effettuate grazie all’utilizzo di due piattaforme SPMT (trasportatori modulari semoventi) concepite appositamente per il trasporto di carichi eccezionali: il nuovo impalcato infatti ha una lunghezza complessiva di 50 metri, una larghezza di circa 20 metri e un peso totale di 425 tonnellate.
La struttura dell’impalcato è stata prima assemblata in un’area di cantiere dedicata, sollevata sulle due piattaforme a un’altezza di 5 metri da terra e infine trasportata nell’area di posizionamento definitiva. La movimentazione della struttura è stata effettuata a una velocità massima di 0.5 km/h da parte del convoglio che si è spostato verso la sua destinazione finale, percorrendo circa 80 metri una volta entrato sul sedime autostradale. Nella sua posizione finale è stato infine calato e posizionato sulle spalle completando così l’operazione che ha avuto una durata complessiva di circa 4 ore. Terminate le operazioni di finitura, che verranno eseguite nelle prossime notti, prenderanno il via le ultime fasi progettuali al fine di consentire l’apertura funzionale al traffico dello svincolo entro fine 2024, come da cronoprogramma condiviso con istituzioni e territorio. L’intero progetto di adeguamento dello svincolo di Dalmine del valore complessivo di circa 25 milioni di euro prevede inoltre la realizzazione di due sottovia, la realizzazione di barriere acustiche fonoassorbenti per una lunghezza complessiva di circa 480 metri e di opere a verde. La riconfigurazione dello svincolo, definita grazie al costante confronto con le Istituzioni locali e con le strutture tecniche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rientra nel più ampio progetto di Autostrade per l’Italia per il potenziamento del tratto di A4 e migliorerà notevolmente la gestione dei flussi in uno dei contesti a più alta densità industriale in Italia e in Europa. La nuova configurazione del nodo di Dalmine aumenterà infatti la permeabilità tra le infrastrutture stradali – A4 e Tangenziale – diversificando i flussi di traffico, con il duplice beneficio di accorciare i tempi di percorrenza e diminuire le interferenze con la viabilità ordinaria. La soluzione progettuale adottata risponde inoltre ai più moderni criteri di potenziamento infrastrutturale sostenibile, aumentando la capacità della rete e limitando al contempo il consumo di suolo e le emissioni di CO2. “L’intervento di questa notte è un passo importante per lo sviluppo del cantiere: si aggiunge un tassello fondamentale per terminare, nei tempi previsti, l’adeguamento dello svincolo di Dalmine sulla A4. Da dalminese mi sento molto orgogliosa di vedere realizzata un’opera di cui si parlava da decenni e che Regione Lombardia ha testardamente voluto. La Regione ha giocato un ruolo fondamentale in questa partita, che sembrava non avere più corso: si è relazionata con gli enti interessati sino a raggiungere un progetto condiviso tra i comuni di Dalmine e Stezzano, ha accelerato l’iter di approvazione del progetto, i cui lavori sono stati affidati alla società Amplia Infrastructures controllata da Aspi. Mi congratulo inoltre per la gestione eccellente del cantiere a svincolo aperto – ha dichiarato Claudia Maria Terzi, Assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche -. Riqualificare lo svincolo di Dalmine significa rendere più sicura e fluida la viabilità della zona. Diminuendo così le code in ingresso e in uscita dall’autostrada ed efficientando anche la Tangenziale Sud di Bergamo. Questo progetto risulta integrato a quello della Bergamo – Treviglio, permettendo così in futuro la connessione tra A4 e IPB. Siamo in uno dei contesti a più alta densità industriale d’Europa e il livello del traffico è in costante aumento, con il nuovo assetto del casello ci aspettiamo ripercussioni positive nei collegamenti tra l’autostrada A4, l’asse interurbano e la viabilità locale, a beneficio delle nostre comunità e territorio”. “Con il varo del nuovo cavalcavia di stanotte – eseguito attingendo alle migliori e più moderne tecnologie di costruzione disponibili a livello globale – mettiamo le basi per il completamento, nei tempi annunciati, dei lavori di potenziamento dello svincolo di Dalmine, un crocevia di persone e merci fondamentale per il continuo sviluppo di questo territorio. Autostrade per l’Italia si conferma un partner solido e affidabile per le istituzioni e comunità del nostro paese” ha affermato Luca Fontana, Direttore Ingegneria e Realizzazione di Autostrade per l’Italia.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Autostrade Per l’Italia

Università, anche Unibg tra gli atenei partecipanti a Edunext

BERGAMO (ITALPRESS) – Edunext – Next Education Italia è un’iniziativa strategica per l’innovazione della formazione digitale a livello nazionale che coinvolge trentacinque Università e cinque Istituzioni Afam e che vede come partner l’Università degli studi di Bergamo. Il progetto, che ha ottenuto un finanziamento di oltre 22 milioni di euro dal Ministero dell’Università e Ricerca, mira a realizzare un’offerta formativa digitale, inclusiva e flessibile. L’Università degli studi di Bergamo è parte di Edunext con l’obiettivo di integrare ulteriormente la propria offerta formativa digitale, facendo leva su una solida base accademica, al fine di favorire l’inclusione e l’accesso alla formazione superiore a una platea sempre più ampia di persone in una logica di formazione continua e specialistica indirizzata anche a fasce di età più adulte, oltre a rispondere ai bisogni manifestati da professionisti e imprese del territorio. L’offerta formativa proposta dagli Atenei di Edunext sarà prevalentemente online, con una forte personalizzazione della formazione grazie alla presenza di tutor e di sistemi di supporto all’apprendimento sia in presenza che online.
L’Università degli studi di Bergamo contribuirà ad Edunext con lo sviluppo di due progetti pilota per l’anno scolastico 2025-2026. Il primo riguarda la digitalizzazione del Master in Digital Business Development, corso post-laurea già esistente nell’offerta di SdM – Scuola di Alta Formazione dell’Università di Bergamo e diretto da Daniela Andreini, al fine di incontrare le esigenze di studenti lavoratori nel loro percorso di long-life learning. La seconda proposta didattica è l’istituzione di un corso di laurea magistrale interuniversitario volto a creare una figura professionale specializzata nella progettazione di contesti accessibili, reali e virtuali, capaci di garantire la piena inclusione e partecipazione alle persone con disabilità, lungo l’arco della vita. Il professionista che si intende formare avrà specifiche competenze sia nell’ambito umanistico che tecnologico. Data l’importanza della dimensione multidisciplinare, il gruppo di lavoro che si occuperà della progettazione di questa nuova laurea magistrale vedrà la partecipazione della prof.ssa Serenella Besio, delegata del Rettore alle politiche su disabilità e diversità, e di docenti di diverse aree disciplinari (pedagogiche, umanistiche, ingegneristiche, urbanistiche ed economiche). Infine, grazie alla partecipazione a Edunext, gli studenti dell’Università di Bergamo potranno sfruttare in modo mirato le potenzialità offerte dalla piattaforma tecnologica di supporto della Rete Edunext, compresi MOOCs, Open Badge e attività extra curriculari, mentre i docenti dell’Ateneo potranno partecipare alle attività di formazione sulle metodologie didattiche e usufruire di attività di supporto per l’utilizzo delle tecnologie digitali. Spiega il Rettore Sergio Cavalieri: “Edunext rappresenta un’opportunità strategica verso un futuro dell’istruzione superiore flessibile e inclusiva.
Intendiamo infatti continuare a sviluppare l’offerta di programmi digitali dedicati non solo a studenti universitari, ma anche a professionisti e imprese. L’offerta di programmi didattici digitali potrà essere ampliata anche attraverso lo sviluppo di forme di collaborazione interuniversitaria, come la condivisione di insegnamenti fra Atenei partecipanti alla rete, l’attivazione di programmi didattici e corsi di laurea interuniversitari, lo sviluppo di progetti correlati al lifelong learning, iniziative di knowledge building e seminari dedicati alla digital education. Un’opportunità preziosa per rispondere a un reale bisogno del territorio di riferimento di UniBg”.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Università di Bergamo

Morto il consigliere regionale lombardo Giuseppe De Bernardi Martignoni

MILANO (ITALPRESS) – E’ morto Giuseppe De Bernardi Martignoni,
consigliere regionale di Fratelli d’Italia, con un passato da
presidente del Consiglio comunale a Gallarate e di assessore
provinciale allo Sport a Varese. Martignoni era da tempo malato.
(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Consiglio regionale Lombardia

Como, sequestrati 400mila euro a indagato per circonvenzione di incapace

MILANO (ITALPRESS) – I Finanzieri del Comando Provinciale Como hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo del valore di circa 400.000,00 €, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Como, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un cittadino italiano di circa 60 anni, residente in provincia di Varese, indagato per i delitti di circonvenzione di incapace, appropriazione indebita ed indebito utilizzo di carte di pagamento. Il provvedimento costituisce l’epilogo di una mirata indagine svolta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Olgiate Comasco, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Como, al fine di appurare una presunta circonvenzione di incapace ai danni di un’anziana signora molto facoltosa e residente in provincia di Varese. La stessa, dal mese di aprile 2023, ha subito diversi ricoveri presso una casa di cura nel comasco per disturbi neurocognitivi, a causa dei quali, nel maggio 2024, è stata dichiarata “interdetta” per infermità mentale, nell’ambito di un procedimento per la nomina di un amministratore di sostegno avviato presso il Tribunale di Busto Arsizio. Gli accertamenti eseguiti hanno permesso di ricostruire come l’indagato, compagno di lunga data della vittima, abbia indotto quest’ultima, abusando del suo stato di fragilità, alla sottoscrizione di documentazione finalizzata all’apertura di un conto corrente cointestato presso un istituto bancario. Su tale conto corrente, poi, l’uomo ha trasferito l’intero patrimonio della signora, corrispondente a circa 4 milioni di euro, procedendo di lì a poco ad eseguire ulteriori bonifici bancari per oltre 360.000,00 € a beneficio di rapporti finanziari intestati solo a lui, il tutto all’insaputa dei parenti della vittima. Le indagini finanziarie condotte hanno permesso, altresì, di accertare che, nel corso dei diversi ricoveri presso la menzionata casa di cura avvenuti tra il 2023 e il 2024, l’indagato ha anche utilizzato il bancomat della vittima per effettuare indebiti e consistenti prelevamenti di somme di denaro contante da sportelli automatici, del valore complessivo di circa 25.000,00 €, mai utilizzate a beneficio della titolare delle stesse. Infine, è stato anche appurato come l’indagato, nonostante fosse pienamente a conoscenza delle condizioni psico-fisiche della compagna e dell’esistenza di un procedimento di nomina di un amministratore di sostegno, abbia tentato di indurla a contrarre matrimonio, procedendo alla pubblicazione degli atti presso i rispettivi Comuni di residenza. L’attività d’indagine, i cui esiti sono stati pienamente condivisi dall’Autorità Giudiziaria, ha consentito di congelare il patrimonio sottratto alla vittima, nel frattempo deceduta, evitandone il depauperamento a favore dell’indagato e in danno dei legittimi eredi.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Guardia di Finanza

Scuola, Assolombarda lancia il primo liceo steam in Lombardia

MILANO (ITALPRESS) – E’ tra le prime scuole a iniziare l’anno scolastico 2024-2025 ed è un percorso di studi unico in Lombardia: il liceo STEAM International, realizzato da Assolombarda con la collaborazione del Collegio Villoresi, accoglie oggi la prima classe di ragazzi e ragazze. Si tratta del primo liceo STEAM della Lombardia (quarto in Italia dopo Rovereto, Bologna e Parma) ed è stato realizzato con l’obiettivo di rispondere appieno alle mutate esigenze delle imprese, dovute in larga parte alle transizioni digitali e ambientali, attraverso un percorso che stimola lo sviluppo di competenze interdisciplinari affrontando e integrando le materie tradizionali con un approccio innovativo e pratico. “Le professioni del prossimo futuro richiedono competenze che sappiano combinare abilità e flessibilità a capacità tecniche e trasversali, incluse le abilità sociali, cognitive e creative – ha sottolineato Giovanni Caimi, Presidente della Sede di Monza e Brianza di Assolombarda -. In quest’ottica come Assolombarda abbiamo voluto progettare e realizzare il primo liceo STEAM in Lombardia, un percorso di studi in sinergia con il mondo delle imprese che hanno sempre più bisogno di talenti e di professionalità altamente specializzate. Le ragazze e i ragazzi che oggi si siedono a questi banchi non solo sono i primi in Lombardia a iniziare questo nuovo liceo ma sono anche i primi ad affrontare una strada all’avanguardia. Sono convinto che il mondo della scuola e quello delle imprese debbano essere strettamente correlati e complementari. Oggi il liceo STEAM è un passo importante e strategico in questa direzione”. Il liceo STEAM è un corso quadriennale all’avanguardia che fonde le discipline di Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica per preparare gli studenti alle sfide del futuro e alle necessità del mercato del lavoro. Un progetto sostenuto da numerose imprese del territorio brianzolo grazie a borse di studio, che permetteranno a ragazze e ragazzi meritevoli di accedere al liceo. “Oggi per il Collegio Villoresi- ha aggiunto Laura Andreoni, Coordinatrice Scuola Secondaria di II grado Collegio Villoresi – è arrivato il primo giorno di scuola del Liceo STEAM, una novità didattica nel panorama formativo e che con grande orgoglio possiamo dire di essere i primi in tutta la Lombardia ad accogliere e aprire. Il progetto che si pone l’obiettivo di coniugare, attraverso questo nuovo percorso scolastico, lo studio liceale con l’esperienza progettuale concreta del mondo del lavoro, non poteva essere avviato senza la volontà e il sostegno fondamentale di Assolombarda. L’Associazione e le sue imprese sono parte integrante del percorso che ha tra gli obiettivi principali costruire una rete sul territorio che faccia parlare tra loro il modo della scuola e quello dell’impresa e così avvicinare i giovani alle nuove competenze che il mercato del lavoro richiede”. Si tratta, quindi, di un percorso di studi che risponde appieno alle necessità delle imprese, ogni giorno impegnate in scenari economici e sociali molto mutevoli, di inserire in azienda competenze che possano continuare, innovandolo, il patrimonio di sapere e saper fare che caratterizza il nostro Made in Italy.
Gli insegnamenti, fortemente incentrati sulle materie scientifiche e le innovazioni tecnologiche, alternano studio e attività pratiche e favoriscono uno stretto confronto con aziende e mondo produttivo, sfidando costantemente gli studenti ad un approccio problem-solving. Il percorso prevede insegnamenti in lingua inglese fino al 50% ed è modellato sul curricolo inglese Cambridge. Assolombarda metterà a disposizione degli studenti del liceo anche il laboratorio di robotica RoboLab attivo presso la sede di Monza dell’associazione.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Assolombarda