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Lombardia

Rfi, Nuova stazione Milano Mind un hub di mobilità metropolitana

MILANO (ITALPRESS) – Rispondere alle rinnovate esigenze di mobilità generate dalle trasformazioni urbanistiche. Nasce con questo scopo la fermata ferroviaria Milano Mind, nel tratto della linea Milano-Varese compreso tra Rho Fiera e Milano Certosa. Un nuovo modello di mobilità metropolitana che si stima consentirà a 45.000 mila persone, ogni giorno, di raggiungere sia il nuovo Mind Milano Innovation District che il quartiere di Cascina Merlata. Per la realizzazione di questo obiettivo è stata sottoscritta una convenzione attuativa tra Rete Ferroviaria Italiana (società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS), Comune di Milano, Regione Lombardia e Arexpo Spa. La nuova fermata del sistema ferroviario milanese verrà realizzata in un’area strategica in continua crescita che attualmente conta 10 mila presenze al giorno e concentra molte attività dal grande potere attrattivo tra cui il nuovo ospedale Galeazzi (circa 600 posti letto), il nuovo Campus scientifico dell’Università Statale di Milano (dove a partire dal 2027 arriveranno oltre 23 mila persone tra studenti, docenti e ricercatori) e il centro di ricerca Human Technopole. A sud della stazione si estende invece il Merlata Bloom, uno spazio dedicato allo shopping. La stazione rappresenterà quindi un nodo vitale per il trasporto pubblico e faciliterà gli spostamenti nell’area, con un traffico previsto pari a 12,6 milioni di utenti l’anno. “La realizzazione di questa fermata è per noi molto importante – ha dichiarato l’AD di RFI Gianpiero Strisciuglio – Milano MIND sarà un esempio di stazione che avrà funzioni e servizi pensati per un contesto urbano in piena trasformazione, molto diverso da quello attuale”. Gli interventi, nello specifico, prevedono la realizzazione di una banchina coperta che sarà collegata da un sistema di scale fisse, scale mobili e ascensori alla già esistente passerella MIC, per assicurare una funzionalità e un’accessibilità ottimali. Il progetto prevede anche un edificio di stazione dotato di atrio, sala d’attesa e servizi per i viaggiatori. All’esterno, una velostazione promuoverà l’uso della bicicletta come alternativa sostenibile all’auto privata. In quest’ottica, una rampa consentirà di attraversare in sicurezza i binari, superando il dislivello tra la piazza e la passerella MIC, e garantendo la connessione all’itinerario ciclabile comunale grazie al collegamento lato Cascina Merlata. Sono previste inoltre ulteriori opere funzionali, come ad esempio aree dedicate per taxi e parcheggi. I lavori della fermata ferroviaria avranno un costo complessivo di 33,5 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro a carico del Comune di Milano e 23,5 milioni di euro finanziati attraverso il Contratto di Programma Investimenti tra MIT e RFI relativo ai City Hub e alle linee metropolitane. La nuova fermata si inserisce nel complesso del sistema ferroviario del nodo di Milano ed è parte degli impegni di RFI per il potenziamento infrastrutturale delle stazioni milanesi: Greco Pirelli, Romolo, San Cristoforo, Porta Romana, Villapizzone, la nuova fermata di Tibaldi-Bocconi recentemente attivata, a cui si accompagna un piano per la riqualificazione e il completamento dell’accessibilità di tutte le altre stazioni.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Rfi

Incidenti stradali, due morti sulla A52 a Pero

MILANO (ITALPRESS) – E’ di due morti e due feriti in codice rosso il tragico bilancio di un incidente stradale avvenuto intorno alle 6 di stamane sulla A52 direzione Torino nei pressi di Pero. Un camion e una Volkswagen Maggiolino si sono scontrati tra le gallerie Cerchiarello per cause in corso di accertamento. Degli occupanti dell’auto due sono morti sul colpo e gli altri due si trovano ricoverati in gravissime condizioni negli ospedali San Carlo e Niguarda. Sul posto stanno ancora operando le squadre VVF di Sesto San Giovanni, polstrada e 2 ambulanze del 118.
(ITALPRESS).

Foto Vigili del Fuoco Milano

Il “MeGMI” di UniBg e PoliMi compie 20 anni

DALMINE (BERGAMO) (ITALPRESS) – “Evoluzione della gestione e manutenzione degli asset industriali: passato, presente e futuro”. E’ questo il titolo del convegno organizzato presso l’aula magna della sede di Dalmine dell’Università degli studi di Bergamo, dal Master Executive in Gestione degli Asset Industriali e della Manutenzione (MeGMI) – promosso congiuntamente da SdM – Scuola di Alta Formazione dell’Università degli studi di Bergamo e da POLIMI Graduate School of Management, business school del Politecnico di Milano -, in occasione del 20esimo compleanno del Master.
Professionisti del settore si sono confrontati sull’evoluzione che la manutenzione ha visto nel corso degli ultimi anni, condividendo l’impatto delle trasformazioni avvenute nella gestione e programmazione degli interventi manutentivi, nello sviluppo di nuove tecnologie (Industria 4.0 e intelligenza artificiale) e nella necessità di aggiornare e implementare le competenze del personale che si occupa di gestire e manutenere gli asset, siano essi produttivi che di fornitura di servizi a rete.
Sono intervenuti Cristiana Cattaneo, Direttore Scuola di Alta Formazione – SdM, Mauro Mancini, Associate Dean for Corporate Education POLIMI Graduate School of Management, Sergio Cavalieri, Rettore Università degli studi di Bergamo e Direttore Master MeGMI, e Marco Macchi, Direttore Master MeGMI Politecnico di Milano. Alla tavola rotonda, moderata da Chiara Lupi, Direttrice Editoriale Edizioni Este, hanno partecipato Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato UniAcque, Amelia Corti, Direttore Generale SACBO, Matteo Diani, Head of Group Investments & Strategic Maintenance Cogne Acciai Speciali, e Aldo Isi, Amministratore Delegato ANAS.
Al termine della tavola rotonda si è tenuta la cerimonia di conferimento di 16 diplomi della XVII edizione del master MeGMI condotta da Emanuele Dovere, Vicedirettore Master MeGMI Università degli studi di Bergamo.
Il convegno è stato organizzato insieme alla Fondazione Dalmine e con il patrocinio di Associazione Italiana Docenti Impianti Industriali, Associazione Nazionale di Impiantistica Industriale, Associazione Italiana Manutenzione e l’Associazione Alumni del master, @meGMI.
Per Sergio Cavalieri, Rettore dell’Università degli studi di Bergamo e Direttore Master MeGMI: “Questo importante traguardo è il risultato di una consolidata sinergia tra SdM – Scuola di Alta Formazione di UniBg e il POLIMI Graduate School of Management del Politecnico di Milano, oltre che della collaborazione dei partner industriali aderenti al corso. Una storia longeva che, di anno in anno, ha visto rafforzato il valore di un percorso altamente specializzato, volto a formare i manager responsabili della gestione della manutenzione degli impianti industriali e dei sistemi infrastrutturali”.
Marco Macchi, Direttore Master MeGMI Politecnico di Milano, aggiunge: “Oggi stiamo celebrando il ventennale di un percorso di formazione che è stato ispirato sin dalle sue origini dalle esigenze del mondo industriale, e che ha contribuito alla crescita professionale e reputazionale della figura dell’ingegnere e gestore della manutenzione e degli asset all’interno delle realtà produttive, dei servizi e delle infrastrutture. Questo traguardo è stato raggiunto con il continuo confronto con le aziende nei diversi settori, e l’importante ruolo dei docenti nella nostra faculty”.
Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato UniAcque: “Le utilities sono chiamate a grandi sfide cui dobbiamo rispondere con lungimiranza, assoluta preparazione e investimenti adeguati, all’altezza. Progetti ambiziosi che richiedono know-how di alto profilo e gestione industriale avanzata di servizi che avranno sempre più connessione tra loro, come l’acqua e il recupero di materie prime dai rifiuti. Un percorso di alto profilo come il Master di gestione e la manutenzione degli asset industriali, proposto con successo ormai da vent’anni dall’Università degli studi di Bergamo con cui abbiamo un importante accordo di collaborazione su temi di innovazione, ricerca e formazione, rappresenta una leva fondamentale per formare profili manageriali in grado di migliorare l’efficienza dei servizi a rete”.
Amelia Corti, Direttore Generale SACBO: “L’aeroporto svolge, per ovvie esigenze di sicurezza e garanzia di efficienza nella continuità operativa, un’attività ininterrotta di verifica e interventi di manutenzione periodica e straordinaria sugli asset. Questo lavoro si avvale di specifiche competenze distribuite nei settori organizzativi preposti alle infrastrutture di terra e di volo e all’impiantistica, e in modo sempre più impattanti dei sistemi informativi che sovrintendono ai processi di digitalizzazione sempre più estesi e innovativi. La transizione dal controllo attivo da remoto all’analisi predittiva dei sistemi di gestione e manutenzione, già avviata da SACBO, prefigura la presenza nel proprio organigramma di figure manageriali e operative in sintonia con l’evoluzione in atto”.
Matteo Diani, Head of Group Investments & Strategic Maintenance Cogne Acciai Speciali: “I manutentori del futuro con ogni probabilità saranno meno legati al know-how esperienziale, per tutta una serie di motivi non da ultimo la minore staticità del posto di lavoro; ma saranno molto più legati alla capacità di leggere, interpretare ma soprattutto comprendere l’importanza dei dati e di rendere disponibili dati affidabili a chi per competenza li può supportare nell’attività manutentiva. Ad oggi probabilmente il mercato non è così ricco di risorse già pronte ed è per questo che un percorso come quello del MeGMI rappresenta una opportunità ad alto valore aggiunto non solo per chi vi partecipa ma soprattutto per le aziende che hanno questo tipo di visione. Le persone che hanno frequentato in passato il MeGMI rivestono tutte, oggi, in CAS un ruolo di responsabilità e stanno contribuendo in modo significativo all’evoluzione dell’azienda”.
Aldo Isi, Amministratore Delegato ANAS: “Tornare in università per frequentare questo Master è stata un’occasione per alzare lo sguardo dalla quotidianità e affrontare altre tematiche, professionali e umane, oltre ad essere stata un’importante opportunità di crescita. Allora ero un dirigente di Rete Ferroviaria Italiana e ho portato a casa un metodo di lavoro che oggi metto in pratica per traghettare l’azienda verso un’evoluzione: in ANAS, siamo 7.600 persone e abbiamo avuto 2.600 neoassunti, in linea con il piano industriale. Tra i nodi centrali per la nostra società, che gestisce 32 mila chilometri di strade su tutto il territorio nazionale, c’è la questione della manutenzione che si lega con la sfida dettata dal cambiamento climatico: trattare l’emergenza è ciò su cui, purtroppo, siamo più allenati. Reagiamo in modo efficace, ma dobbiamo ripensare il modello di intervento già dalla progettazione, costruendo con caratteristiche diverse e una nuova resilienza”.
– foto ufficio stampa Università degli studi di Bergamo –
(ITALPRESS).

Rho, rubavano denaro appena prelevato da anziani a sportello. 10 arresti

ROMA (ITALPRESS) – Nella mattinata del 30 maggio 2024, nelle province di Milano (MI), Monza (MB), Mede (PV) e Brindisi (BR) i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Rho hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano, nei confronti di 10 soggetti sudamericani (2 donne e 8 uomini) ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di furto aggravato in concorso e ricettazione.
Nel dettaglio, le indagini dei Carabinieri, avviate nel mese di febbraio 2024, hanno consentito di accertare che il gruppo criminale con base operativa in Milano avesse pianificato e commesso 27 furti aggravati perpetrati da settembre dell’anno scorso a fine maggio in tutta la Lombardia ed in Piemonte. La serialità dei “colpi” messi a segno è risultata contraddistinta dalla tipologia delle vittime: sempre persone anziane; dal luogo dove venivano perpetrati i furti: sempre in prossimità di sportelli bancomat; dal modus operandi: per ogni fatto reato gli indagati si posizionavano nei pressi dell’istituto bancario, selezionavano la vittima – proprio per la sua età e quindi la maggiore vulnerabilità – la “accerchiavano” in maniera discreta e dopo averla distratta, gettando per terra delle monete o banconote di piccolo taglio, si impossessavano con destrezza della somma di denaro appena erogata. Numerosi sono stati gli espedienti che il gruppo ha posto in essere per eludere le indagini tra i quali il continuo cambio delle utenze cellulari, l’interscambio dei ruoli tra i vari componenti del sodalizio nelle diverse fasi di commissione dei reati e l’utilizzo di autovetture prese a noleggio attraverso prestanome, di cui si appropriavano indebitamente senza procedere alla restituzione all’atto della scadenza dei contratti. I Carabinieri già l’8 maggio 2024 erano riusciti ad arrestare in flagranza 3 componenti del gruppo criminale e restituire nell’immediatezza il denaro rubato, 500 euro, alla vittima, un uomo di 79 anni. A seguito dell’esecuzione della misura cautelare, due soggetti sono stati associati presso la Casa Circondariale di Monza (MB), altri 5 componenti presso la Casa Circondariale di Milano San Vittore, uno presso il Carcere di Vigevano (PV) e l’ultimo presso la Casa di reclusione di Bollate (MI).(ITALPRESS).

Foto: Carabinieri Milano

Fondazione Cariplo, con Qubì In 6 anni 27 mln in aiuto a 30mila bambini

Di Giacomo Cozzaglio

MILANO (ITALPRESS) – Un programma di welfare innovativo, sviluppato attraverso le reti di quartiere, che Fondazione Cariplo ha concretizzato a Milano per affrontare in maniera incisiva il problema della povertà minorile in tutte le sue forme. Il progetto è nato nel 2017 su spinta dell’allora presidente di Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti insieme a Fondazione Peppino Vismara, Intesa Sanpaolo, Fondazione Fiera Milano, Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi e Fondazione Snam e realizzato in collaborazione con il Comune di Milano e oltre 500 organizzazioni del terzo settore cittadino, mettendo in campo quasi 27 milioni di euro e aiutando 29.500 bambine e bambine, ragazzi e ragazze. “Il periodo più bello della mia vita è stato quello in fondazione Cariplo. Non sono mai stato un uomo solo al comando, ma un uomo d’orchestra e di squadra. E infatti abbiamo creato una squadra di altissimo profilo”, ha dichiarato in videocollegamento l’ex presidente di Cariplo Guzzetti.
In merito al tema della povertà minorile, ” siamo noi a dover affrontare questi problemi. Il bambino che responsabilità ha se nasce in una famiglia disastrata? Il bambino nasce con ottimismo e alla sua onestà va affiancata quella degli adulti”.
Guzzetti ha poi affermato che “l’esperienza di QuBì deve tradursi sul piano nazionale. Spero si apra un dialogo con il Governo così da poter dire di aver estirpato la povertà educativa”. Nella piena consapevolezza di un bisogno quanto mai urgente da soddisfare, dal 2017 QuBì ha iniziato a sostenere una molteplicità di interventi mirati per il contrasto alla povertà alimentare, a partire dall’attivazione, grazie all’Associazione Banco Alimentare della Lombardia, dei primi due Hub di recupero delle derrate alimentari dalla Grande Distribuzione Organizzata: hub che saranno poi presi a riferimento come modello di lavoro dalla direzione Food Policy del Comune e che hanno innovato la modalità di contrasto allo spreco alimentare in città e che, al contempo, hanno permesso di inserire sempre più frutta, verdura e prodotti freschi all’interno dei pacchi alimentari, migliorando la dieta delle tante persone in fragilità economica. Il solo hub di via Borsieri recupera e distribuisce 80 tonnellate di derrate alimentari all’anno. Inoltre, in collaborazione con Caritas Ambrosiana, sono stati attivati i primi tre Empori della Solidarietà milanesi nei quartieri di Barona, Lambrate e Niguarda e sostenute sei Botteghe della Solidarietà già presenti: presidi che hanno contribuito a soddisfare i bisogni alimentari di circa 7mila persone ogni anno con spese mensili o quindicinali. La contaminazione e la collaborazione tra realtà è oggi una delle eredità più significative di QuBì, che ha permesso, ad esempio, l’avvio di interventi come “Milano Salvacibo” nel municipio 6 con oltre 300 volontari coinvolti nel sostegno di circa mille famiglie o la creazione del lavoro di rete sulla filiera alimentare attivo oggi nel Municipio 9 in cui sono coinvolti 15 centri d’ascolto delle parrocchie. A fronte dei 26,8 milioni di euro complessivi messi a disposizione, sono stati impegnati ad oggi poco più di 24 milioni di euro: i restanti 2,8 milioni euro saranno destinati alle linee di intervento che, avviate in questi anni di lavoro, necessitano di ulteriore sostegno. Tra queste, QuBi continuerà a sostenere per l’anno scolastico 2024/2025 il sistema dei doposcuola cittadini, in continuità con il biennio precedente: la modalità di lavoro in rete, sperimentata nei quartieri, era stata replicata sui doposcuola già per l’anno scolastico 2022/2023 per rispondere a un bisogno specifico, quello del sostegno allo studio, diventato ancora più necessario dopo i mesi di lockdown. Oggi sono attive 9 reti municipali che coinvolgono 215 doposcuola anche grazie alla condivisione di operatori, prassi e modalità di intervento e che raccolgono circa 8.000 minori, di cui l’80% si trova in condizioni di fragilità sociale ed economica. “II programma QuBi è un’esperienza unica di welfare di prossimità. Ha il preso il via sulla base di due elementi: l’analisi dei dati e l’estrema sensibilità dell’Avvocato Guzzetti sul tema della povertà infantile. Metodo e cuore: questo è QuBi”, ha dichiarato l’attuale presidente di Fondazione Cariplo Giovanni Azzone.
“L’analisi approfondita dei dati ha messo in evidenza le peculiari necessità dei nuclei famigliari, che vivono nei quartieri di Milano; per questi, grazie al cuore e alla passione, centinaia di organizzazioni e migliaia di persone si sono impegnate per portare aiuto ad altre persone in difficoltà, in particolare migliaia di bambini – ha aggiunto – Già ai tempi dei suoi esordi si avvicinava molto a quello che oggi chiamiamo welfare di precisione. Ora si apre una nuova fase che guarda al futuro; ma sulla base di questa esperienza, sono certo che il programma, che ha fondamenta ormai solide, porterà nuovi frutti”. “Colgo l’invito di Giuseppe Guzzetti per fare in modo di estendere a livello nazionale il progetto di Fondazione Cariplo per contrastare il fenomeno della povertà minorile. Intesa Sanpaolo garantisce il suo supporto per fare in modo che questo progetto venga trasferito in tutti i luoghi dove c’è povertà infantile”, ha dichiarato il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina. “Il welfare di prossimità che stiamo costruendo in città è in forte sintonia col modello QuBi, che abbiamo sostenuto e in cui abbiamo creduto fin dall’inizio. L’obiettivo per cui abbiamo lavorato negli ultimi mesi è quello di rendere questa fruttuosa sperimentazione una “ricetta” strutturale del welfare cittadino milanese”, ha affermato l’assessore al Welfare del comune di Milano, Lamberto Bertolè. “Il metodo QuBì, che prevede una forte regia e, allo stesso tempo, un importante radicamento sul territorio, è il filo conduttore che ci accompagnerà anche nei prossimi anni per immaginare politiche sociali sempre più vicine ai cittadini e alle cittadine e risposte sempre più aderenti ai loro bisogni”, ha concluso.(ITALPRESS).

Foto: xh7

Unibg incontra mondo del calcio per vincere sfida sviluppo sostenibile

BERGAMO (ITALPRESS) – L’università e il mondo del calcio, insieme per lo sviluppo sostenibile. In un’Aula Magna gremita, con in sottofondo quell’energia contagiosa e travolgente che sta animando da giorni la città, mercoledì 5 giugno si è svolto il primo Workshop di Ricerca di Ateneo sulla Sostenibilità. Una riflessione sul valore del gioco di squadra, per raggiungere l’obiettivo comune. “Così come tutte le squadre devono concorrere per la sostenibilità del settore, sotto l’egida della UEFA, ognuna con le sue specificità, il mondo accademico, e in particolare il nostro Ateneo, con 8 Dipartimenti molto diversi tra loro, prova a dialogare sui temi della sostenibilità, ognuno con il suo punto di vista, per definire una visione condivisa. Tutti in campo per vincere grazie a una squadra ben diretta, che sa valorizzare talenti e specificità”. Con queste parole il Rettore Sergio Cavalieri ha avviato i lavori del primo di una serie d’incontri sull’urgenza della sfida della sostenibilità, che richiede condivisione e collaborazione tra tutti gli attori della società.
Forte la determinazione nella stessa direzione di Michele Uva, UEFA Director of Football and Social Responsibility, con alle spalle una carriera nel mondo sportivo, dalla pallavolo femminile al calcio passando dal basket, ricoprendo ruoli dirigenziali, come nel Parma, quando ha vinto la coppa Italia e la coppa UEFA, e nella Figc. Il Direttore di Social & Environmental Sustainability della Uefa e autore della Uefa Sustainability Strategy 2030 ha detto: “La Uefa e tutti gli stakeholder del calcio stanno intraprendendo un percorso condiviso sulla sostenibilità focalizzato sull’azione collettiva e utilizzando la propria piattaforma. Il nostro obiettivo è passare dalla fase dell’ispirazione a quella dell’attivazione per poi accelerare coinvolgendo e mobilitando la propria comunità per andare verso un futuro che tenga in grande considerazione i principi della sostenibilità. Creazione di figure professionali preparate, pianificazione strategica, obiettivi definiti e KPI, misurazione e reporting sono fondamentali, ma la vera prova di leadership starà nella nostra capacità di trasformare le idee in azioni concrete sul campo. Dobbiamo fare in modo che l’impatto del calcio si estenda al di là dei propri eventi a tutti i livelli per influenzare la società civile in generale”. Un approccio e un impegno fortemente condivisi dal Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate che, sotto la luce della sostenibilità e della digitalizzazione, ha dato vita anche alla nuova laurea in Ingegneria delle tecnologie per la sostenibilità energetica e ambientale e al nuovo corso di dottorato in Sustainable technologies for industrial and construction engineering. “Con questa edizione di Ateneo del Workshop di Ricerca sulla Sostenibilità abbiamo alzato l’asticella di una sfida, per noi, davvero importante, quella di far dialogare aree culturali di ambito giuridico, economico, umanistico e scientifico-tecnologico su temi complessi come quelli legati alla sostenibilità nelle sue tre declinazioni: ambientale, economica e sociale – ha spiegato Giovanna Barigozzi, Direttrice del Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate di UniBg -. Il Workshop raccoglie l’eredità di un’iniziativa avviata ormai più di tre anni fa dal nostro Dipartimento, quando abbiamo intrapreso un dialogo interno con l’intento di definire un’identità condivisa. L’elevata multidisciplinarietà che caratterizza il Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate, con attività che vanno dalla ricerca di base tipica delle scienze fisiche e chimiche alla ricerca applicata delle materie ingegneristiche, dell’architettura e dell’urbanistica, rischiava infatti di diventare sinonimo di frammentazione: per noi è stata una necessità avviare un percorso che ci ha portato a riconoscere nella sostenibilità e nella digitalizzazione il terreno fertile per poter costruire una casa comune per tutti i nostri docenti e ricercatori, mettendo a sistema le nostre competenze su questi temi e riversandole anche nell’ambito della didattica”. E con la stessa forza propulsiva che ha portato l’Ateneo e, le squadre di calcio, come l’Atalanta, a riflettere non solo su ciò che succede in campo, Umberto Marino, da 9 anni Direttore Generale di Atalanta, ha raccontato come il legame indissolubile con il territorio bergamasco abbia fatto sì che, sempre più negli anni, l’impegno del Club in tema di sostenibilità sia diventato forte e strutturato: “Per Atalanta – ha detto – è un onore partecipare alla 3^ edizione del Workshop sulla Sostenibilità organizzato dall’Università di Bergamo. Il tema in questione è sempre più centrale nell’operato delle aziende e dei club sportivi e, anche in virtù del forte legame che Atalanta ha con il proprio territorio, come Società cerchiamo di lavorare ogni giorno valorizzando la nostra comunità e preservando l’ambiente che ci circonda. Collaborare con un’eccellenza come l’Università di Bergamo, ci permette di incrementare ulteriormente il nostro impegno, sviluppando progetti di sostenibilità a 360 gradi”. In dialogo anche la Prorettrice al welfare e allo sviluppo sostenibile Annalisa Cristini e la Prorettrice alla terza missione e ai rapporti con il territorio Elisabetta Bani, che hanno portato in evidenza le linee strategiche di ricerca e le politiche interne di sviluppo sostenibile di UniBg. L’evento UniBg, un gioco di squadra per lo sviluppo sostenibile ha avviato i lavori della seconda parte del Workshop, a porte chiuse, che ha visto i docenti e i ricercatori degli otto Dipartimenti dell’Ateneo condividere linee e interessi di ricerca sui temi della sostenibilità con la finalità di identificare connessioni, esplorare possibili sinergie e definire approcci trasversali intorno alle grandi sfide dello sviluppo sostenibile odierne e future.(ITALPRESS).

Foto: Università Bergmap

Milano, Apuzzo espone bandiera Palestina su facciata del Duomo

MILANO (ITALPRESS) – Un’enorme bandiera dello stato di Palestina è stata srotolata sulla facciata del Duomo di Milano tra le due guglie principali. Ad appenderla è stato il candidato alle elezioni europee con Alleanza Verdi e Sinistra Stefano Apuzzo, che ne ha rivendicato la paternità dandone notizia anche sulle sue pagine social. L’ex parlamentare dei Verdi aveva già compiuto lo stesso gesto a Roma lo scorso 23 maggio, esponendo la bandiera palestinese sulla facciata di Montecitorio. L’azione è durata pochi minuti e la bandiera è stata rimossa dagli addetti alla sicurezza del Duomo.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

Carabinieri, A Milano le celebrazioni per il 210 anniversario dell’Arma

MILANO (ITALPRESS) – Si è svolta stamattina alla Caserma Montebello di Milano la celebrazione per il 210 anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri. “Diventa sempre più largo il dibattito sulla necessità di una giustizia più celere, sulla indispensabilità della certezza della pena e sulla sua efficacia correttiva”, è intervenuto il Generale Riccardo Galletta, Comandante interregionale Carabinieri Pastrengo. La celebrazione è stata un’occasione anche per tracciare il bilancio delle attività svolte. “Le statistiche vanno usate con prudenza, soprattutto quando riferite a fatti, crimini e accidenti, che coinvolgono emotivamente i cittadini. Ma la grammatica della sicurezza passa anche attraverso i numeri. Cifre nelle quali si iscrive, con tutta evidenza, l’impegno di 16.386 uomini e donne, tanti sono i Carabinieri del Comando Interregionale “Pastrengo”, pronti a intervenire, accogliere e soccorrere – ha proseguito – . Uomini e donne presenti, pronti ad andare incontro agli eventi, frapponendosi tra il pericolo e i cittadini, non senza rischio per la propria incolumità. Cosicchè 534 di loro sono rimasti feriti o contusi nel 2023 e 184 nel 1° quadrimestre del 2024, vittime di resistenza ed aggressioni. Nell’ultimo anno, ben 594.511 pattuglie hanno operato nelle quattro Regioni, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, che compongono questo Comando. Ad esse si aggiungono i servizi espressioni delle nostre specialità, posti a tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro come dei trattamenti sanitari, della salubrità dei cibi e dell’ambiente come del meraviglioso patrimonio culturale di queste terre”. Sono “96 le centrali operative che hanno gestito 231.371 chiamate di emergenza. Si tratta di altrettanti cittadini che hanno chiesto il nostro intervento non solo in materia di sicurezza, ma anche di soccorso pubblico. 13.349 persone sono state tratte in arresto, delle quali 4.597 su provvedimento restrittivo emesso dall’Autorità Giudiziaria, e 101.714 sono state denunciate a piede libero. Attività di polizia giudiziaria dalle quali sono derivati anche sequestri e confische di beni per un valore complessivo di circa 16 milioni di euro, restituiti alle collettività”. “In questi anni lo Stato ha mostrato di volersi rinnovare molto più velocemente che nel secolo trascorso – ha concluso il Generale Galletta – . E’ in atto un processo di rigenerazione che avvicinerà sempre di più l’esercizio della funzione pubblica al cittadino, sfrondando il percorso da inutili formalismi, assicurando il massimo grado di trasparenza, informando l’azione amministrativa ai criteri di ragionevolezza e professionalità, imparzialità ed economicità, efficienza ed efficacia”. (ITALPRESS).

Foto: Xm4