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AMMINISTRATIVE, A SONDRIO VINCE IL CENTRODESTRA

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E’ Sondrio l’unico capoluogo di regione interessato al turno di ballottaggio in Lombardia. La vittoria è andata al candidato di centrodestra Marco Scaramellini che con il 60,37% ha avuto la megloio su Nicola Giugni Pd, Sondrio democratica, Giugni sindaco e altre liste di centrosinistra) che si è fermato al 39,63.
Perr quel che riguarda gli altri principali comuni non capoluogo di provincia a Cinisello Balsamo, una delle ultime roccaforti “rosse” della Lombardia, ha vinto il candidato della Lega
Giacomo Ghilardi che con il 56,25% dei voti ha battuto la sindaca uscente del centrosinistra Siria Trezzi che ha ottenuto
il 43,75%.
Il centrosinistra ha rimontato a Gorgonzola dove Angelo Stucchi (51,81%) ha battuto il rivale del centrodestra Giuseppe Oliveri (48,19%).
Anche nel ballottaggio di Brugherio ha vinto il centrosinistra: Marco Troiano ha ottenuto il 63,14% dei consensi battendo il candidato del centrodestra Massimiliano Balconi al 36,86%.
A Seregno altro ribaltone con Alberto Rossi del centrosinistra
che ha battuto l’avversaria del centrodestra Ilaria Cerqua
con uno scarto di quasi 10 punti.
A Seveso vittoria del centrodestra con Luca Allevi (60,22%) che ha avuto la meglio sul sindaco uscente Paolo Butti del centrosinistra (39,78%).

A MILANO 1029 SAGOME PER RICORDARE MORTI BIANCHE

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“Lavorare per vivere”. È il titolo dell’iniziativa, svoltasi a Piazza Duomo, con cui l’Ugl ha ricordato le morti sul lavoro, attraverso l’installazione di 1.029 sagome bianche di cartone riciclato con cui si sono ricordate le vittime sul lavoro del 2017.

“E’ una manifestazione per la sicurezza sui luoghi di lavoro e per sensibilizzare l’opinione pubblica”, ha detto all’Italpress il segretario generale del sindacto, Francesco Paolo Capone. L’iniziativa, ideata e organizzata da Ital Communications, è partita da Roma il 1 maggio, è arrivata oggi in piazza Duomo, per proseguire alla volta di altri capoluoghi quali Napoli, Palermo, Bari, Torino, Bologna, Venezia.

“E’ una strage continua, silenziosa”, commenta Capone ricordando che, nei primi 4 mesi del 2018, sono già 286 i morti sul lavoro a livello nazionale, mentre in Lombardia, fino a maggio, si contano 50 decessi contro i 35 dello stesso periodo del 2017. “I protocolli non risolvono il problema. Noi abbiamo una legislazione all’avanguardia”, sottolinea Capone, secondo il quale i lavoratori più a rischio sono i precari, “perché poco formati, dato che lavorano per periodi brevi” e quelli costretti, dalla legge Fornero, a continuare a lavorare nonostante l’avanzare dell’età che rallenta i riflessi. A questo si aggiungono “il tema della crisi che porta le aziende a risparmiare su tutto, anche sulla sicurezza”; è il “fenomeno del lavoro nero che non è diminuito e sottrae buona parte del Pil alla contabilità ordinaria della crescita”.

Inoltre, “gli immigrati sono disponibili a lavorare in nero e per paghe più basse degli italiani”, spiega. Le regioni con il più alto tasso di morti sul lavoro sono Lombardia, Veneto e Lazio, i comparti più colpiti quello edile e industriale. “Il lavoratore deve prendere coscienza della rischiosità di qualsiasi tipo di lavoro: un lavoratore cosciente e formato corre meno rischi”, assicura il leader dell’Ugl. “Una delle proposte, che ripetiamo a tutti i nuovi governi, è quella di introdurre lo studio della sicurezza sul lavoro nelle scuole medie e superiori: una rivoluzione culturale per avere la certezza che si deve lavorare per vivere”, conclude Capone.

CONFCOMMERCIO, SANGALLI CONFERMATO PRESIDENTE

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Carlo Sangalli è stato rieletto oggi per acclamazione presidente di Confcommercio Lombardia dal nuovo Consiglio Generale: 48 consiglieri in rappresentanza delle 10 Associazioni territoriali Confcommercio lombarde.

“I segnali complessivi per l’economia lombarda – dichiara Sangalli – sono positivi: crescono le imprese, gli addetti e il Pil generato dal terziario di mercato. E la collaborazione fra le istituzioni del nostro territorio, pur nella diversità politica come tra il Comune di Milano e la Regione, costituisce un esempio per il Paese”.

In Lombardia sono più di 558mila le imprese attive nel terziario di mercato (erano 537mila cinque anni fa) che producono un Pil di 263 miliardi di euro, il 71 per cento del Pil lombardo complessivo. E sono oltre 2 milioni 942mila gli occupati nel terziario, il 66% del totale, più di 176mila rispetto a cinque anni fa.  

“Il terziario lombardo – rileva Sangalli – è il punto di forza della nostra Regione e dev’essere il ‘player’ di ogni azione strategica: dall’innovazione alle trasformazioni urbane e delle aree dismesse, dal turismo ai grandi investimenti”.

 

LOMBARDIA INFORMATICA, “CONTRO DI NOI DISINFORMAZIONE”

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Lombardia Informatica, “a fronte della campagna di disinformazione promossa da alcuni organi di stampa, per tutelare il lavoro svolto dai propri Dipendenti e il patrimonio informativo dei cittadini lombardi”, ribadisce “il ruolo di partner strategico di Regione Lombardia per la trasformazione digitale come fornitore di servizi” e, “in relazione alle procedure di gara in corso”, si riserva di “valutare ogni tipo di iniziativa volta a garantire la tutela della regolarità delle stesse”.

“I Dipendenti di Lombardia Informatica si fanno carico del coordinamento e della gestione di oltre 600 servizi applicativi in ambito sanità, agricoltura, territorio, ambiente e mobilità, servizi per cittadini ed imprese, programmazione economico- finanziaria, welfare regionale, comunicazione digitale. Per ogni servizio offerto il processo, governato da Lombardia Informatica, parte dall’analisi del fabbisogno, la relativa progettazione, le procedure di affidamento del servizio, il controllo dell’esecuzione e della qualità del servizio, la gestione dei contratti”, si legge in una nota.

Ad esempio, continua la nota, “in ambito sanitario la società garantisce soluzioni per la gestione delle prenotazioni e dell’accoglienza del paziente e gestisce, anche tramite portale e attraverso app, i servizi del Fascicolo Sanitario Elettronico e servizi di dematerializzazione delle ricette e dei documenti clinici”.

In ambito agricolo, Lombardia informatica, ricorda la nota, “garantisce la Gestione online di 400mila pratiche annue di 55mila aziende agricole lombarde per un valore di circa 800 milioni di euro e la Gestione grafica di 1,3 Mln di ettari di terreno agricolo. Tra i servizi per Cittadini e Imprese, più di 90 bandi all’anno, come ad esempio: Dote Scuola, Dote Unica Lavoro, etc., con oltre 400.000 domande gestite”.

Lombardia Informatica ricorda, inoltre, di avere in carico la gestione della piattaforma per la gestione delle case popolari che ha introdotto, “unica in Italia”, la graduatoria automatica e trasparente delle candidature e i Dati gestiti in Open Data con oltre il 72% delle Banche Dati.

Nell’ambito della digitalizzazione del paese, Lombardia Informatica “ha reso possibile la creazione e gestione di servizi che possono essere trovati solo in poche altre regioni italiane. Un confronto serio fra tutte le società ICT regionali potrebbe essere utile per capire i meccanismi operativi e i livelli di efficienza della società. Lombardia Informatica è ovviamente a disposizione del proprio azionista Regione Lombardia per valutare ulteriori ipotesi di efficientamento dell’attività, di revisione del perimetro di attività e di aumento della qualità dei servizi”, conclude la nota.

SANITÀ, LOMBARDIA ALL’AVANGUARDIA

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Ad oggi sono 276 mila i cittadini lombardi che hanno aderito al nuovo modello di presa in carico del paziente cronico introdotto dalla riforma regionale della sanità. Di questi 149 mila hanno scelto un Piano di assistenza individuale (Pai) predisposto dal medico gestore. Sono alcuni dei dati emersi nel corso dell’evento intitolato “Innovazione e cure primarie, i numeri della presa in carico”, promosso da Motore Sanità con il patrocinio di Regione Lombardia, Lombardia Informatica e la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) Lombardia.

Grazie alla riforma regionale, dal 15 gennaio scorso i cittadini lombardi con patologie croniche hanno la possibilità di aderire al nuovo percorso di cura individuale che rimette al centro la persona, destinando agli ospedali il compito di occuparsi delle urgenze e dell’alta specializzazione. La riforma, è stato sottolineato, rappresenta il primo concreto tentativo di attuazione del Piano nazionale della cronicità e vede come attori fondamentali i medici di medicina generale lombardi organizzati in Cooperative. Un ruolo primario è ricoperto anche da Lombardia Informatica, la controllata della Regione Lombardia che in ambito sanitario gestisce, tra le altre attività, i servizi del Fascicolo sanitario elettronico.

“Lombardia Informatica ha iniziato con la fase preliminare di raccolta e analisi dei dati e prosegue tutt’ora con la gestione degli strumenti della sanità digitale”, ha detto Giorgio Caielli, presidente di Lombardia Informatica. “Abbiamo a disposizione una banca dati di più di dieci milioni di cittadini su una profondità storica di oltre 20 anni – ha aggiunto – è qualcosa di unico nel panorama italiano, tanto che le altre Regioni guardano al modello che abbiamo creato in questi anni. Continueremo a essere protagonisti in futuro perché la presa in carico è un modello che porta a fare rete e tende a mettere insieme le esigenze degli ospedali, delle Rsa, delle Rsd e dei Comuni e oggi mancano le infrastrutture che legano queste realtà. La nostra idea è quella di essere i promotori di linee guida che sono in grado di mettere in contatto questi mondi utilizzando le tecnologie messe a punto, sempre nel rispetto della privacy e della sicurezza informatica”.

Per Emanuele Monti, presidente della III Commissione Sanità della Regione Lombardia “è necessaria collaborazione, cooperazione e ascolto e Lombardia Informatica è centrale in tutto l’apparato sanitario regionale, ci sono delle problematicità da superare, che ovviamente fanno parte di un lavoro iniziale, ma riuscire a mettere a sistema questo nuovo modello di presa in carico con il patrimonio di dati e informazioni che abbiamo anche grazie all’enorme mole di lavoro fatto da Lombardia Informatica negli anni, permetterà di curare meglio i nostri pazienti”.

Nel frattempo la Regione Lombardia continua a implementare il nuovo modello di presa in carico. “La cronicità riguarda il 30 per cento della popolazione e assorbe gran parte delle risorse del sistema sanitario – ha detto Luigi Cajazzo, direttore Generale dell’assessorato al Welfare – una situazione che la Regione sta governando con il modello pro attivo di presa in carico del paziente nella sua complessità. Le cooperative dei medici di medicina generale che si sono formate stanno lavorando molto bene e il trend di adesioni è in continua crescita. Come ogni modello sperimentale può necessitare di qualche correttivo che assicuri una maggiore efficacia, stiamo lavorando con tutti gli attori del sistema per raggiungere questo obiettivo”.

Tra questi ovviamente i medici di medicina generale lombardi. “In questo momento è fondamentale rivalutare la figura del medico del territorio – ha dichiarato Silvestro Scotti, segretario nazionale Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) – l’emergenza di questo Paese rimane l’invecchiamento e l’aumento della cronicità, quindi è necessaria una presa in carico a intensità assistenziale maggiore già a partire dal primo contatto con il cittadino, in questo modo, a esempio, si potrebbero ridurre gli accessi impropri in ospedale e le liste di attesa”.

 

A2A ENERGIA INCONTRA I CONSUMATORI

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A2A Energia, società commerciale del Gruppo A2A, ha incontrato a Milano le associazioni dei consumatori. Tra i principali obiettivi dell’iniziativa c’è stata quella di informare al meglio i cittadini sugli sviluppi dello scenario energetico nazionale: secondo un’indagine condotta da Doxa per conto di A2A Energia, i consumatori non sono sufficientemente informati sulle differenze tra i servizi tutelati e il mercato libero, ed in particolare sulle modifiche che il prossimo anno interesseranno oltre 20 milioni di italiani.

Il servizio di maggior tutela dell’elettricità e il servizio di tutela gas, infatti, subiranno importanti variazioni in conseguenza delle modifiche introdotte dalla Legge Concorrenza, con previsione del superamento di questi regimi tariffari a partire dal primo luglio 2019. La finalità dell’incontro è di veicolare ai cittadini, in collaborazione con le Associazioni, le novità del mercato dell’energia per far sì che le decisioni vengano prese con consapevolezza, informando in largo anticipo rispetto alle scadenze normative.

A2A Energia inoltre ha presentato le campagne di comunicazione volte ad informare i consumatori ed ha anticipato in anteprima ai circa 50 rappresentanti delle 20 Associazioni dei Consumatori presenti all’iniziativa un nuovo canale di contatto che presto verrà inaugurato a Milano e a Brescia. 

 

FONTANA A BRUXELLES IN MISSIONE ISTITUZIONALE

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Missione istituzionale del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a Bruxelles. Accompagnato dagli assessori al Bilancio, Finanza e Semplificazione e all’Agricoltura e Alimentazione Regione Lombardia, incontrera’ i parlamentari del nord-ovest per individuare con loro un percorso mirato a valorizzare le istanze lombarde, il commissario all’Agricoltura Phil Hogan, l’ambasciatore Maurizio Massari e il presidente del Comitato europeo delle Regioni, Karl Heinz Lambertz.

“L’obiettivo – come ha spiegato il presidente della Regione durante la conferenza stampa del ‘dopo-giunta’ – e’ fare in modo che le risorse europee vengano distribuite prima tra le Regioni e non attraverso lo Stato”.

“Fra le tante cose che la Lombardia sa fare bene – ha proseguito – c’e’ anche quella di utilizzare i fondi europei. Ora si aprono i giochi per quelli relativi al 2021-2027: cercheremo di tutelare gli interessi della nostra regione in modo particolare per quanto riguarda le risorse relative alla Pac (Politica agricola comunitaria)”.

“E’ fondamentale – ha concluso il presidente – presidiare anche i rapporti con l’Unione europea in maniera diretta e costante per fare in modo che la Lombardia abbia l’attenzione che merita e trovi riscontri favorevoli nelle istanze che andremo a presentare in sede comunitaria”.

 

 

FONDI UE, SALA “LOMBARDIA PRIMA IN ITALIA PER UTILIZZO”

“Siamo i migliori in Italia nell’utilizzo dei fondi europei, questo significa che abbiamo investito sui nostri cittadini, sulle nostre imprese, sulle nostre attivita’, su Ricerca e Innovazione, significa che stiamo facendo un buon lavoro. Non ci fermiamo, e’ un grande risultato per il bene della Lombardia e soprattutto dei lombardi”. Lo ha detto il vice presidente di Regione Lombardia e assessore alla Ricerca, Innovazione, Universita’, Export e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala, commentando gli ultimi dati Ue relativi al Por (Programma Operativo Regionale) Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2014-2020. Nel caso di programmi multifondo (che coinvolgono, benche’ in minima parte, anche il Fondo Sociale Europeo), la Lombardia si conferma la prima regione italiana nell’utilizzo di Fondi Europei. Entro la fine del 2018 infatti dovra’ ‘assorbire’ 24,5 milioni che rappresentano il 21,9% delle risorse. In altre parole, la Lombardia e’ una delle due regioni, insieme all’Emilia (che e’ in seconda posizione per utilizzo fondi Ue in quanto deve trovare destinazione a 16,4 milioni pari al 26,7% del target 2018) che deve certificare alla Commissione Ue meno del 30% dell’obiettivo fissato per il 2018.

A livello nazionale, il dato complessivo indica che entro l’anno l’Italia deve assorbire quasi 2,8 miliardi, il 47,4% dei 5,9 concordati per i 30 programmi nazionali e regionali che usano soldi Fesr.