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AUTONOMIA, FONTANA “TEMPI BREVI”

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“Abbiamo già trovato un’intesa sull’evoluzione delle procedure. Il ministro è estremamente determinato, visto anche che i suoi collaboratori e dirigenti stanno lavorando alacremente, ci siamo chiariti le idee su alcuni punti, a breve ci troveremo per rifare il punto della situazione ma io sono assolutamente convinto che i tempi saranno più ristretti di quello che si possa pensare”.

Lo dichiara il governatore lombardo Attilio Fontana, facendo il punto sul percorso di una maggiore autonomia della Lombardia. Fontana ha parlato con i cronisti a margine di un incontro con il presidente di Confcommercio Lombardia Carlo Sangalli, a Milano.

“Ci saranno delle materie che non chiederò neanche. Ad esempio, portare a casa la competenza sui giudici di pace, distaccandola dal resto della giustizia, credo che non abbia molto senso. Quella è una materia che molto probabilmente non chiederò”.

“Il mandato era su tutte le 23 materie e noi iniziamo a trattare sulle materie che possiamo e riteniamo opportuno portare a casa”, continua Fontana. “Si chiama federalismo a velocità variabile, perché ognuno chiede quello che è pronto a portare a casa”, spiega. “Magari ci sarà una regione che ne porta a casa una. Noi, gradualmente, cercheremo di portarle a casa tutte ma credo che si debba seguire la logica”, conclude.

SCAVUZZO “LEGALITÀ CON SGOMBERO PAMANOVA”

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“Lo sgombero degli alloggi occupati abusivamente in via Palmanova è un ulteriore contributo per garantire sicurezza e legalità in città. I cittadini e gli inquilini lo chiedevano da mesi ed era giusto riportare tranquillità nel quartiere, dove il malessere era evidente. Il Comune con MM sta lavorando per la messa in sicurezza degli appartamenti: nel più breve tempo possibile saranno assegnati alle persone che sono in graduatoria in legittima attesa di un alloggio”.

Queste le parole della vicesindaco Anna Scavuzzo in merito allo sgombero avvenuto questa mattina in 12 appartamenti di proprietà di MM in via Palmanova 59. “Alle famiglie che sono state allontanate, in particolare a quelle con minori – ha aggiunto la Vicesindaco – è stata data assistenza sul posto dalla Protezione Civile e dai Servizi Sociali ed è stata offerta la possibilità di un alloggio nei centri di accoglienza temporanea del Comune. La Polizia Locale era presente sul posto con 23 pattuglie per gestire i problemi di viabilità, dovuti alla chiusura di diverse strade resa necessaria dalle disposizioni di sicurezza della Questura che ha coordinato l’intervento” ha concluso Scavuzzo.

BANKITALIA, NEL 2017 MOLTE LUCI E POCHE OMBRE

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“Il 2017 è stato un anno in cui le luci sono prevalse sulle pochissime ombre, una di queste è l’edilizia che va meglio, cresce ma di poco, con un fatturato a +3,1% e il miglioramento del ciclo immobiliare, compravendite in rialzo del 5,5% e quotazioni dell’1%, ma deve recuperare qualche punto. Soprattutto, sono andati bene il manifatturiero, le esportazioni, gli investimenti”. Lo dichiara il direttore della sede di Milano della Banca d’Italia Giuseppe Sopranzetti, a margine della presentazione del rapporto annuale dell’istituto di credito ‘L’economia della Lombardia’ che, alla voce ‘Il quadro d’insieme’ parla di un rafforzamento dell’espansione dell’economia lombarda, nel 2017, con il PIL che registra +1,7% (stime Prometeia), una crescita dell’attività in tutti i settori produttivi, un incremento delle esportazioni (+7,5%), l’espansione degli investimenti delle imprese e dei consumi delle famiglie che, la distensione delle condizioni di finanziamento, il miglioramento del mercato del lavoro che aumenta il reddito delle famiglie lombarde che beneficiano di un aumento di ricchezza pro-capite rispetto alla diminuzione nella media nazionale. Prestiti di banche e società finanziarie aumentano, i mutui erogati, per l’acquisto di abitazioni sono pari a 11,1 mld di euro, mentre il credito al consumo cresce dell’8,2% e i depositi bancari delle famiglie del 2,2% che privilegiano titoli azionari e strumenti di risparmio gestito.

Il mercato del lavoro, direttamente collegato al miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie, cresce dell’1,7% nel 2017, le ore lavorate del 2,6% e si riduce l’utilizzo della Cassa Integrazione. La disoccupazione, in Lombardia, scende al 6,4%, mentre a livello nazionale si attesta all’11,2%. Purtroppo, però, i nuovi contratti di lavoro attivati sono, per la maggior parte, a termine o di apprendistato, con un saldo negativo dei contratti a tempo determinato. Nonostante i molti lati positivi dell’andamento della Lombardia, non si è, ancora, recuperato il divario con le altre regioni europee simili per struttura economica e produttiva. “Per anni la Lombardia ha avuto un processo di riconversione verso un mercato molto più complesso e non sempre i risultati erano pienamente soddisfacenti. Però, lo sforzo fatto in questi anni di rimettere in sesto, con le nuove tecnologie” in cui ha investito il 50% delle aziende lombarde, “comincia a dare i suoi frutti”, ammette Sopranzetti. Infatti, sempre stando al rapporto, nell’industria la produzione è cresciuta del 3,7%, mentre gli investimenti del 4,8%, grazie alla ‘alla positiva dinamica della domanda e delle condizioni distese di finanziamento’. Inoltre, le imprese hanno usufruito di agevolazioni fiscali sugli investimenti, come super-ammortamento (62% delle imprese) e iper-ammortamento (26% degli operatori) e l’80% delle industrie e dei servizi ha conseguito un utile di esercizio, nel 2017.

Nel terziario il fatturato è aumentato dello 0,6% per gli esercizi commerciali al dettaglio, del 3% per gli altri esercizi. “La Lombardia ha tanti punti di forza ed è giusto confrontarla, insieme a Milano, con le più importanti regioni europee. Rispetto a queste, però, dobbiamo ancora recuperare, ma siamo tra le regioni più dinamiche”. I brevetti, in Lombardia, tra 2016 e 2017, hanno valori doppi rispetto alla media nazionale e la Regione si attesta nelle prime sue posizioni, con il Lazio, per spesa dei viaggiatori stranieri. Riguardo alle banche, “c’è una ripresa ma c’è, anche, un fenomeno che il governatore” della Banca d’Italia Ignazio Visco, “ha messo in evidenza: sempre di più l’Italia e la Lombardia devono allinearsi su quelli che sono gli standard internazionali, un po’ meno credito, più autofinanziamento, più corsa al mercato. Il credito cresce in maniera differenziata, alcune imprese che danno maggiore affidamento hanno più agevolmente credito, le costruzioni ancora soffrono, però c’è, anche, molto più mercato: i 16 mld di euro di emissioni nette obbligazionarie da parte delle imprese lombarde dimostrano come ci si sta spostando sempre più verso il mercato”, spiega Sopranzetti. Nel rapporto si afferma che le banche hanno provveduto alla riorganizzazione della rete territoriale, con la diminuzione degli sportelli, e dei canali distributivi, con l’utilizzo di piattaforme digitali, per una maggiore efficienza. ‘L’incidenza dei nuovi prestiti deteriorati sul totale dei finanziamenti si è riportata sui valori pre-crisi, pari all’1,4% nel 2017’.

Il non rimborso dei prestiti, infatti, è in diminuzione mentre sono in aumento gli investimenti nelle varie forme di risparmio. I PIR (Piani Individuali di Risparmio), ad esempio, sono uno strumento finanziario che da stabilità per tarato sul medio/lungo periodo (5 anni). I prestiti bancari al tessuto produttivo sono aumentati, in media, dell’1,6% su base annua, con alcune differenziazioni: finanziamenti a manifattura e servizi, rispettivamente, +4,2% e +3,1%, alle aziende di medie e grandi dimensioni +2,1%. Il credito bancario, nella prima parte del 2018 ha registrato un +2,6% di espansione. “Rispetto ai livelli pre-crisi, come Italia, siamo ancora indietro, al terzo e quarto trimestre 2017, di circa 5,5 punti. Per la Lombardia non abbiamo dati assoluti ma siamo intorno, rispetto alla media 2018, a 1,5 punti in meno. Quello che preoccupa è che la Germania è a +11, quindi, volendoci confrontare con i Paesi europei, c’è ancora un percorso da fare”, sostiene. “Per il 2018, l’unico elemento di incertezza è lo stesso espresso da Christine Lagarde del Fondo Monetario, quando dice che ci sono nubi all’orizzonte, il governatore” Visco “lo ha messo in evidenza a livello nazionale: i protezionismi, che per una regione esportatrice come la Lombardia sono importanti e la fiducia dei mercati, perché se non c’è, per una regione che ha questa apertura verso l’export, come la Lombardia, indubbiamente, ci potrebbero essere maggiori difficoltà”. I dazi potrebbero influire sulle esportazioni della Lombardia “perché lo stesso governatore, delineando un quadro molto positivo dell’Italia, ha messo in evidenza come primo rischio le misure protezionistiche”, perché “le barriere ai mercati creano difficoltà, soprattutto, per un Paese che è a vocazione esportatrice manifatturiera come l’Italia e, in particolare, la Lombardia. Però, questa regione ha, anche, la capacità di unire le forze come è stato dimostrato nella sfida dell’EMA”, conclude.

CHAMPIONS E COPPA DEL MONDO IN ASSOLOMBARDA

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I due trofei che ogni appassionato di calcio ha sognato almeno una volta di alzare al cielo sono in mostra in Assolombarda. La Coppa della Uefa Champions League e l’originale calco in gesso della Coppa del Mondo Fifa potranno essere ammirati gratuitamente nell’ingresso di Palazzo Gio Ponti, sede dell’associazione degli industriali lombardi, in occasione del terzo capitolo dell’iniziativa “Forse non tutti sanno che…”. Un’occasione unica per vedere da vicino i due trofei più ambiti da ogni calciatore, prodotte dalla G.D.E. Bertoni, una piccola azienda a conduzione famigliare di Paderno Dugnano, nell’hinterland milanese.

“È una mostra iconografica delle eccellenze nostre imprese – spiega Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda -. Abbiamo scelto a due giorni dall’inizio dei mondiali in Russia di presentare l’azienda che realizza la Coppa del Mondo e la Coppa dei Campioni: un eccellenza del nostro territorio”. A rappresentare l’Italia in Russia non sarà quindi la nostra nazionale, ma la Bertoni, che produce la coppa del Mondo dai mondiali di Messico 1974. “Ovviamente – continua Bonomi – dispiace non avere la nostra nazionale presente a questa rassegna però le nostre aziende sono sempre i  migliori campioni della nostra industria sui mercati europei e sui mercati mondiali”.

L’impresa di Paderno Dugnano si è aggiudicata nel 1971 il concorso internazionale per la creazione della nuova Coppa del Mondo, che ha sostituito la Coppa Jules Rimet consegnata come da regolamento al Brasile dopo la vittoria del terzo mondiale a Messico 1970. Il progetto, firmato dallo scultore e direttore artistico di Bertoni Silvio Gazzanica, rappresenta in una coppa in oro 18 carati, alta 36,8 centimetri e del peso di 6,2 chilogrammi, l’esaltazione del vittoria. Oltre a curare la manutenzione della coppa originale, conservata nel museo della Fifa a Zurigo, la Bertoni realizza ogni quattro anni la replica per l’edizione del mondiale che si differenzia dall’originale solo per un’incisione sul retro contenente la sede e l’anno della rassegna. “Quando ho visto – dice Valentina Losa – amministratore unico della Bertoni – che l’Italia non si è qualificata mi ha fatto impressione perché mi sono sentita un parte del mondiale anche senza la nostra nazionale. È brutto non avere neanche la speranza che l’Italia sollevi la coppa, ma esserci rimane emozionante”.

AL VIA 11^ EDIZIONE ‘RAGAZZI ON THE ROAD’

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“Morti e feriti in incidenti stradali hanno raggiunto numeri agghiaccianti, per questo, l’iniziativa ‘Ragazzi in the road’, che nasce con spirito di concretezza, è uno dei tanti modelli di collaborazione tra forze dell’ordine e ragazzi che funzione”. Lo dichiara il presidente del Consiglio lombardo Alessandro Fermi, durante il suo intervento alla presentazione dell’11esima edizione di ‘Ragazzi on the road’, iniziativa nata nel 2007 da un ‘idea del giornalista Alessandro Invernici, resa operativa  dal l’agente di polizia locale della Valle Seriana, in provincia di Bergamo, Giuseppe Fuschino e rivolta agli studenti maggiorenni delle scuole superiori e a quelli universitari, per formarli ed educarli, sul campo, a una maggiore responsabilità e consapevolezza dei rischi in ambito stradale e alla prevenzione e gestione delle emergenze. Dall’11 al 24 giugno, i circa 40 giovani che partecipano al format, usciranno in pattuglia con la polizia locale, lavorando a stretto contatto con forze dell’ordine e del pronto intervento, viaggeranno a bordo dei mezzi di soccorso sanitario e potranno entrare nelle ‘shock room’ di alcuni ospedali come il Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Nonostante ‘Ragazzi in the road’, che in 11 anni ha coinvolto circa 200 ragazzi, sarà un’esperienza ‘senza smartphone’, avrà una web serie sostenuta da Ubi Banca; i giovani che partecipano dovranno farsi testimoni, attraverso i social, in particolare Instagram, di quanto vissuto in prima persona nelle due settimane previste dal progetto, del numero unico di d’emergenza 112 e dell’app ‘Whera Are U’.

“Quest’anno sono stati coinvolti 22 comandi di polizia locale tra le province di Milano, Bergamo, Brescia e Varese e, il prossimo anno, si aggiungeranno anche Como e Monza e Brianza”, annuncia Fermi. “Mettersi al volante è una faccenda seria, perché vuol dire libertà ma, anche, molta attenzione alla sicurezza stradale”, sottolinea Fermi. Secondo l’Istat, nel 2016, le vittime di incidente stradale sono 3.283 in Italia e 434 in Lombardia, mentre gli invalidi permanenti e i feriti sono 249.000 in tutta Italia, di cui 45.000 in Lombardia. Il costo sociale dei sinistri, con lesioni, in Lombardia, secondo Eupolis su dati ISTAT e MIT, è di poco meno di 3 mln di euro. “Questa è una guerra non dichiarata che, ogni giorno, vede morire i giovani, in condizioni drammatiche, sulle strade della Lombardia”, interviene l’assessore lombardo alla Sicurezza Riccardo De Corato. “Nell’ultimo triennio, in Lombardia, i giovani, tra i 18 e i 24 anni, coinvolti in incidenti stradali, sono stati oltre 19.300, con una media di oltre 6.400 all’anno. Di questi, 19.194 sono rimasti feriti e 139 sono morti. Dei ragazzi coinvolti negli incidenti stradali, circa 13.000 erano conducenti, 5.425 passeggeri e quasi 1.000 pedoni”, spiega De Corato, auspicando che “i vostri amici e compagni di scuola capiscano il messaggio, e rivedervi, il prossimo anno, più numerosi”, rivolto ai numerosi giovani presenti e che “questo progetto possa ampliarsi il più possibile, anche fuori dalla Lombardia”.

Quello che può fare la Regione, invece, è “mettere a disposizione le competenze delle polizie locali, i rapporti istituzionali tra soggetti che si occupano di questi temi è un sostegno economico. Su questo mi impegno a sensibilizzare la Giunta sul fatto che formare i giovani non è una spesa ma un investimento”, conclude De Corato.

MILANO, DONATE RAMPE PORTATILI A 12 MALATI SMA

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Sono state consegnate a 12 ragazzi e ragazze affetti da atrofia muscolare spinale (SMA) le rampe portatili donate dall’associazione SMArathon Onlus per permettere loro di superare la barriera dei gradini e consentire l’accesso quasi ovunque con la sedia a rotelle o con le carrozzine elettriche. Alla cerimonia, che si è svolta presso la sede della Polizia Locale di Milano, erano presenti anche la vicesindaco Anna Scavuzzo, l’assessore alla Mobilità Marco Granelli e il comandante della Polizia Locale Marco Ciacci che hanno accolto giovani e genitori nel cortile del Comando.

L’atrofia muscolare spinale, o SMA, è una malattia genetica del sistema nervoso che colpisce i motoneuroni provocando un progressivo indebolimento dei muscoli del corpo. All’origine della patologia c’è una mutazione genetica, ereditaria, del DNA.

“Abbiamo scelto di fondare questa associazione – ha spiegato Elena Muserra De Luca, fondatrice insieme al marito di SMArathon Onlus – dopo aver scoperto la malattia di nostra figlia Rebecca. Dopo un primo momento di smarrimento ci siamo convinti che creare un’associazione per raccogliere fondi per la Ricerca era il minimo che potessimo fare. Oggi doniamo queste rampe perché aiutare i ragazzi affetti da Sma a vivere il più possibile un’esistenza normale è fondamentale. Tutti devono poter accedere ovunque, senza impedimenti”.

“Queste rampe sono una soluzione semplice e portatile – ha aggiunto la vicesindaco Anna Scavuzzo – per affrontare gradini o dislivelli che impediscono ai ragazzi di vivere la quotidianità. Sono pochi centimetri, ma per chi vive su una carrozzina elettrica possono essere una vera montagna insormontabile. Ringraziamo l’associazione SMArathon per questo gesto generoso. Anche la Polizia Locale sarà al loro fianco per sanzionare i comportamenti incivili che impediscono loro di potersi muovere liberamente nella nostra città”.

“Rendere accessibile a tutti il trasporto pubblico – ha sottolineato Marco Granelli, assessore alla Mobilità e all’Ambiente – è un impegno e una priorità di questa giunta. Recentemente il Comune ha stanziato 12 milioni di euro per l’accessibilità di sette linee tramviarie e ATM ha deliberato l’acquisto di nuove vetture di tram a pianale ribassato. Ogni gesto a favore di una mobilità accessibile è un passo avanti per tutti: quello di oggi, oltre ad essere un segnale concreto, è anche un momento utile per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi che ogni giorno devono affrontare i disabili”.

A MILANO INAUGURATO “BABYLIFE”

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È stato inaugurato il nido d’infanzia BabyLife, l’asilo comunale di Milano immerso nel parco pubblico di CityLife che aprirà le porte a 72 bambini da 0 a 36 mesi il prossimo settembre, in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico.

La cerimonia inaugurale si è svolta alla presenza di Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, Laura Galimberti, assessore all’Educazione e Istruzione, Pierfrancesco Maran, assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura, al Presidente di Assicurazioni Generali Gabriele Galateri di Genola, Philippe Donnet Amministratore delegato e Group Ceo di Generali, Aldo Mazzocco Amministratore delegato di Generali Real Estate e Presidente di CityLife e Armando Borghi, Amministratore delegato di CityLife.

“BabyLife – è stato sottolineato nel corso della cerimonia – è il primo asilo nido del Comune di Milano completamente in legno con obiettivo di certificazione ‘Leed platinum’, esempio innovativo di architettura sostenibile per l’infanzia con i suoi 3.000 metri quadrati di giardino e 1.000 metri quadrati di struttura interna, inserito nel parco pubblico di 173 mila metri quadrati con oltre 2 mila alberi. L’edificio è stato realizzato con tecniche e materiali ecosostenibili e a basso impatto ambientale per il risparmio energetico, il contenimento dei consumi d’acqua, l’utilizzo di impianti di riscaldamento ad alta efficienza e di sistemi di coibentazione”.

Il nuovo nido BabyLife nasce con l’obiettivo condiviso tra Comune di Milano, Assicurazioni Generali e CityLife “di realizzare e mettere a disposizione della collettività una struttura educativa di eccellenza che favorisca l’apprendimento pedagogico e lo sviluppo formativo”.
I bambini saranno infatti accompagnati e incoraggiati nelle loro esplorazioni cognitive attraverso laboratori comuni sia all’interno del nido, sia nelle aree esterne come il giardino che, oltre agli spazi ludici, è arricchito da percorsi tattili e orti didattici.

Per celebrare questa inaugurazione, Generali donerà alla città di Milano 72 alberi di grandi dimensioni, uno per ciascun bambino, che saranno piantumati nelle aree pubbliche del Municipio 8, ad ulteriore testimonianza dell’attenzione che il Gruppo rivolge alla collettività e al verde pubblico.

L’asilo nido BabyLife è stato progettato dallo studio di architettura O2Arch, vincitore del concorso promosso da CityLife in collaborazione con Federabitazione Lombardia nel 2014 e rivolto a giovani architetti under 35.

FONTANA “TASSE NORD MAL GESTITE A ROMA”

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“Il residuo fiscale è indicativo per far capire quale sia la situazione del Nord e quale sia la quantità di nostre tasse che vengono mal gestite da Roma. Noi chiediamo l’autonomia perché tramite l’autonomia riusciremo a creare una somma che deriverà dall’efficientamento delle attività che lo Stato fa e che noi faremo, al posto dello Stato, e che ci costeranno meno. Quindi, non andremo neanche a incidere sul residuo fiscale”. Lo dichiara il governatore lombardo Attilio Fontana, a margine del convegno ‘Innovazione Direzione Nord. L’innovazione che serve’, a Palazzo delle Stelline, a Milano.

Per quanto riguarda, invece, le materie prioritarie su cui chiedere maggiore autonomia, Fontana indica “le 5 perché sono già istruite, i tavoli hanno già visto i dettagli. Le altre, con tranquillità, passo passo, facendo quell’istruttoria che ancora manca”, conclude.