Home Lombardia Pagina 51

Lombardia

Università Cattolica Brescia, incontro su aziende comunicazione società

BRESCIA (ITALPRESS) – “Opinion Leader in azienda: comunicazione di impresa e sensibilizzazione alle politiche sociali” è il titolo dell’incontro che si è tenuto il 22 maggio presso la sede dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in Via Trieste 17/b a Brescia, organizzato dall’Osservatorio Opinion Leader 4 Future, il progetto sull’informazione consapevole lanciato lo scorso anno dalle media relations di Credem e Alta Scuola in media, comunicazione e spettacolo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di analizzare le nuove connessioni tra il ruolo delle aziende nella società, la comunicazione di impresa e l’impegno sociale. Nello specifico, durante l’evento si è parlato di come sta evolvendo la comunicazione aziendale e di quanto sia diventato fondamentale saper comunicare in modo autentico e trasparente per stabilire rapporti duraturi e significativi con i territori e le collettività. Infatti, oggi le imprese non si limitano più a vendere beni e servizi, ma cercano di comunicare anche i valori e l’impatto sociale che vogliono generare. Si configurano quindi come opinion leader capaci di interpretare, valorizzare e promuovere cause sociali importanti, agendo da mediatori con i consumatori. L’iniziativa chiude il ciclo di 4 appuntamenti formativi de “I nuovi volti dell’Opinion Leading”, organizzato dall’Osservatorio, che ha preso il via lo scorso 12 aprile a Milano ed è terminato il 22 maggio proprio a Brescia. Gli incontri hanno permesso di delineare, attraverso le indagini e le riflessioni dei ricercatori e dei professori dell’Università Cattolica, i tratti degli opinion leader contemporanei con l’obiettivo di accrescere il grado di conoscenza delle persone ed individuare le migliori modalità di ricerca delle informazioni per affrontare consapevolmente i temi rilevanti della vita. Più in dettaglio, negli eventi precedenti è stato approfondito come gli opinion leader, grazie al loro potere mediatico e condividendo storie personali, riescono a coinvolgere il pubblico e a promuovere azioni concrete in diversi ambiti come l’inclusione sociale, agendo come ponti tra diverse comunità, la sensibilizzazione alla cura, informando sui benefici delle buone pratiche da adottare, le tematiche ambientali, offrendo nuove modalità di comunicazione per sensibilizzare i più giovani rispetto ai comportamenti sostenibili e di tutela ambientale. “Dalla sua costituzione, l’Osservatorio ha sempre cercato di far dialogare le attività di ricerca con occasioni di formazione e sensibilizzazione. Questo nuovo ciclo di incontri ha rappresentato un’importante occasione per riflettere sul ruolo sociale e comunitario degli opinion leader, in un’ottica di attivazione di processi di partecipazione e collaborazione. La circolazione di informazioni, il dibattito e il confronto costruttivo sono infatti da intendersi come strumenti per interpretare i cambiamenti contemporanei e per costruire un futuro più sostenibile e inclusivo, anche a vantaggio delle prossime generazioni”, commenta Sara Sampietro, coordinatrice Osservatorio Opinion Leader 4 Future.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Credem

Lazio, Anbi “Il Tevere si sta salinizzando ma nessuno lo dice”

ROMA (ITALPRESS) – “Nel 2017, quando la crisi idrica del lago di Bracciano rischiò di fare razionare l’acqua nella Capitale, l’attenzione del mondo si concentrò su Roma; oggi si sta salinizzando il fiume Tevere con gravi ripercussioni sull’agricoltura di grandi aree vocate a produrre cibo come Maccarese e Ladispoli, ma nessuno ne parla”. A denunciarlo è Massimo Gargano, Direttore Generale di Anbi, intervenuto ad un seminario formativo, organizzato dal sindacato Filbi-Uil a Milano Marittima. La portata del Tevere si aggira attualmente sugli 80 metri cubi al secondo, quando la media del periodo è superiore a mc/s 200; ciò favorisce la risalita del cuneo salino nell’entroterra. La crisi inizia fin dalla sorgente del fiume con un flusso praticamente dimezzato già a monte Molino, in Umbria. Analoga condizione si registra per l’Aniene. Non va meglio per i livelli dei laghi dei Colli Romani: quello di Albano è calato di 11 cm nell’ultimo mese, il bacino di Bracciano è sotto 7 centimetri rispetto all’anno scorso e quello di Nemi ha perso addirittura quasi mezzo metro d’acqua in 12 mesi. “Le conseguenze della crisi climatica – prosegue il dg di Anbi – sono accentuate nel Lazio da una sregolata pressione antropica sulle risorse idriche. Per questo è necessario aumentare le disponibilità d’acqua, efficientando le infrastrutture esistenti e realizzando nuovi bacini di accumulo; il futuro non possono certo essere i dissalatori, i cui costi penalizzerebbero fortemente l’economia agricola e la nostra borsa della spesa oltre a comportare gravose conseguenze di carattere ambientale, legate allo smaltimento della cosiddetta salamoia inquinante”. Attualmente nel Lazio ci sono 5 invasi con una capacità complessiva di 7.495.000 metri cubi; il Piano Invasi (“laghetti”), proposto da Anbi e Coldiretti, ne prevede almeno altri 18 capaci di aumentare la disponibilità idrica di ulteriori 13.312.500 metri cubi. Su tali bacini potranno essere posizionati 23 impianti fotovoltaici galleggianti (produzione: 15,26 milioni di kilowattora all’anno) e 4 centrali idroelettriche (produzione: 301.603 kilowattora all’anno).(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Anbi

Sala “Giorgetti potrebbe essere un buon candidato per Commissione Ue”

MILANO (ITALPRESS) – “Dipende in che ruolo. Giorgetti, visto che si parla di lui, potrebbe essere un buon candidato. Più in là non mi spingo. Purtroppo alla Commissione europea, a parte qualche eccezione del passato, ci mandano sempre qualcuno che appartiene alla parte politica che governa. La scelta è tra quei partiti”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine della chiusura della campagna elettorale per le europee del suo assessore Pierfrancesco Maran, rispondendo a chi gli chiedeva quali figure italiane vedrebbe bene a rappresentare il Paese nella Commissione europea. (ITALPRESS).

Foto: xm4

Vimodrone, rubano bottiglie Champagne. Provvedimento cautelare per tre

MILANO (ITALPRESS) – I Carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale di Monza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due cittadini rumeni, un uomo di 25 anni ed una donna 35enne, entrambi censurati. Nei confronti di un terzo connazionale, 24enne, è stata invece emessa la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il provvedimento è scaturito dalle attività di indagine avviate dai militari della Stazione di Vimodrone a seguito delle denunce presentate dal responsabile di una catena di supermercati in relazione a numerosi furti di generi alimentari, avvenuti nei punti vendita di più province della Lombardia. Dagli accertamenti, eseguiti sotto la direzione della Procura della Repubblica di Monza, è emersa una particolare predilezione per i furti di costose bottiglie di champagne, prelevate dagli scaffali dei supermercati e portate fuori dai punti vendita attraverso le porte riservate all’ingresso, bypassando in tal modo le barriere antitaccheggio. Il bottino, nel solo periodo tra il mese di ottobre 2023 ed il mese di febbraio scorso, è risultato di almeno 70 bottiglie per un importo di circa 4.500 euro. Determinanti per le indagini sono risultate le immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza, la cui analisi ha permesso ai militari di poter identificare i presunti autori colpiti dalle misure cautelari. (ITALPRESS).

Foto; Carabineri Milano

Lombardia, Pd “Regione deve risolvere le disparità su legge 194”

MILANO (ITALPRESS) – “L’applicazione della legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza in Lombardia, nonostante qualche piccolo passo avanti grazie anche al nostro lavoro di monitoraggio e segnalazione delle situazioni critiche, presenta ancora carenze e disomogeneità anche gravi nell’accesso alle prestazioni e nella possibilità di decidere la procedura. Con un pericolo imminente: la presenza dei pro vita nei consultori pubblici che rischiano di interferire pesantemente sul lavoro degli operatori e ostacolare e limitare la libertà di scelta delle donne. Per questo raccoglieremo segnalazioni su eventuali problemi che si dovessero presentare in fase di applicazione di un diritto consolidato”. E’ la sintesi degli interventi di Paola Bocci e Pierfrancesco Majorino, consigliera e capogruppo regionali del Pd, che stamattina, a Palazzo Pirelli, hanno presentato l’indagine annuale dei dem sull’applicazione della 194 in Lombardia. “La nostra segretaria Elly Schlein, in piazza a Milano, ha detto che il Governo Meloni sulla sanità non ha fatto nulla, se non sostenere e aiutare i pro vita. Regione Lombardia rischia di diventare il racconto di tutto questo. E lo dicono i fatti: zero iniziative per il servizio sociosanitario lombardo, per affrontare il tema delle liste d’attesa, per sostenere lo sviluppo della sanità pubblica. A parte qualche viaggio esotico dell’assessore Bertolaso. Al contrario, stiamo assistendo a un’apertura di credito significativa verso i pro vita che si è già manifestata con una recente mozione in consiglio regionale. In questa cornice si inserisce il lavoro importante e puntuale che facciamo ogni anno e che incredibilmente non viene realizzato dalla Regione, dove avremo bisogno di un vero osservatorio permanente sulla 194. Per questo raccoglieremo, anche in forma anonima, segnalazioni di ingerenze da parte dei pro vita che si possano verificare in ospedali e consultori, e siamo a disposizione di operatori e donne che le vivano”, ha precisato Majorino. Alla consigliera Bocci il compito di illustrare i dati raccolti “che ci hanno aiutato a comporre un quadro, cosa che facciamo da 10 anni. La relazione nazionale del Ministero della Salute riporta dati non aggiornati (quella presentata a ottobre 2023 rendicontava i dati del 2021) e non disaggregati per provincia che non consentono di comprendere le criticità puntuali delle singole provincie e del singolo ospedale, le differenze tra capoluogo e territorio, agendo in modo tempestivo per correggerle. Per questo la Regione dovrebbe lei stessa monitorare, avere tutto sotto controllo e intervenire come istituzione per garantire il diritto al servizio dovunque”. Dall’indagine del Pd emerge che “mentre è chiaro che l’applicazione della norma, combinata con l’attività di informazione e sensibilizzazione nei consultori, ha portato a una netta diminuzione delle Ivg, passando, in Lombardia, dalle 37mila Ivg del 1982 alle 11mila del 2023, rimangono nella nostra regione carenze e disomogeneità, sia di accesso, sia di scelta del metodo. Permangono, infatti, grosse disparità tra province e strutture ospedaliere, perchè ci sono presidi dove ancora abbiamo il 100 per cento di obiezione o dove non viene somministrata la RU486”, sottolinea Bocci. “Per questo motivo, ribadiamo e ampliamo le richieste che, come Gruppo regionale del Pd, facciamo da anni alla Regione: va realizzato un osservatorio sull’attuazione della 194 con il dettaglio per provincia e strutture. Va offerta un’informazione chiara, diffusa e accessibile in diverse lingue sull’Ivg, in particolare sulla RU486, coinvolgendo i medici di medicina generale, gli ambulatori, le Case di comunità e i Consultori, che devono poter operare senza interferenze dei Centri di aiuto alla vita. Regione deve dare direttive chiare e cogenti alle Asst, sia per assicurare alle donne lombarde l’Ivg in tutti i suoi presidi, anche in caso di obiezione al 100%, sia per riequilibrare le prestazioni tra il personale, rispettando la multidisciplinarietà della professione. Inoltre, Regione deve formalmente richiedere alle aziende sanitarie che entrambe le prestazioni siano erogate in tutte le strutture ospedaliere pubbliche, incentivando l’utilizzo della RU486, e potenziare i consultori pubblici affinchè l’erogazione della farmacologica avvenga anche in questi presidi territoriali. Infine, ribadiamo la necessità che i contraccettivi post Ivg, ma non solo, siano offerti gratuitamente a chi ne fa richiesta, in particolare a minorenni e fragili”, ha concluso Bocci.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Pd Lombardia

Brescia, rissa di Capodanno. Daspo Willy per undici giovani

BRESCIA (ITALPRESS) – Il Questore di Brescia, nei giorni scorsi, ha emesso dei Daspo Willy per la durata compresa tra due e tre anni, a carico di undici giovani di età compresa fra i 18 e 24 anni. I provvedimenti, emessi a seguito della rissa avvenuta la notte del primo gennaio 2024 in Piazza della Vittoria che ha visto coinvolti circa 15 giovani, prevedono il divieto di accesso e stazionamento da tutti i pubblici esercizi di quella pizza nonchè delle vie limitrofe nella fascia oraria dalle 17:00 alle 6:00 del giorno successivo. Nella circostanza era intervenuto personale in servizio di pronto intervento del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Brescia. Immediate indagini hanno permesso ai militari di identificare e denunciare all’Autorità Giudiziaria i soggetti coinvolti, che, per futili motivi, avevano innescato la rissa, aggravata dall’uso di arma bianca, nella quale un partecipante ha subito lesioni giudicate guaribili in giorni 15. La professionale attività investigativa svolta dall’Arma dei Carabinieri e gli accurati accertamenti svolti dall’Anticrimine dalla Polizia di Stato hanno determinato, ancora una volta, una risposta sinergica da parte delle forze di polizia rispetto a un episodio criminoso che aveva suscitato insofferenza e preoccupazione nei cittadini residenti.(ITALPRESS).

Foto: Questura di Brescia

Gruppo Cap e Bludigit promuovono l’innovazione tecnologica sulle reti

MILANO (ITALPRESS) – Sviluppare sinergie per la gestione delle reti idriche e gas, promuovere iniziative comuni nell’ambito della transizione digitale e delle nuove tecnologie, e collaborare per offrire servizi innovativi ai gestori del servizio idrico sia in Italia sia all’estero. Gruppo CAP, la green utility che gestisce il servizio idrico della Città metropolitana di Milano, e Bludigit, la digital company del Gruppo Italgas, firmano un protocollo d’intesa che consentirà di unire le forze delle due aziende sul fronte dell’innovazione tecnologica. “Le tecnologie digitali rappresentano una leva fondamentale per migliorare l’efficienza dei servizi a rete, commenta Michele Tessera, CIO di Gruppo CAP. Oggi la transizione digitale, l’IoT e l’Intelligenza Artificiale generativa offrono grandi opportunità per migliorare la gestione e l’operatività delle infrastrutture e degli impianti. Da tempo stiamo investendo nel settore dell’innovazione e della digitalizzazione, e la collaborazione con Bludigit ci consentirà di mettere in comune le rispettive competenze per sviluppare progetti e soluzioni ancora più ambiziosi rispetto a problematiche che vanno dalla riduzione delle perdite idriche alla gestione ottimizzata delle risorse, contribuendo in modo decisivo a garantire l’accesso all’acqua pulita, la salute pubblica e la protezione degli ecosistemi”. “La condivisione di know-how e la collaborazione tra Società – spiega Marco Barra Caracciolo, Presidente e CEO di Bludigit – sono leve fondamentali per accelerare nel percorso di innovazione tecnologica e trasformazione digitale di asset e processi. In questi anni, il Gruppo Italgas è stato protagonista di una rivoluzione copernicana che ha permesso di mettere il network di distribuzione del gas al servizio della transizione ecologica, grazie alla possibilità di accogliere nuove fonti di origine rinnovabile come biometano e idrogeno. Ora questa rivoluzione si estende all’idrico mutuando tecnologie che hanno già permesso di raggiungere importanti target in termini di efficienza, qualità del servizio e sostenibilità. Da questo punto di vista, il Gruppo CAP è un partner strategico per alzare ulteriormente l’asticella sul piano della digitalizzazione e creare valore per l’intero settore”. Primo obiettivo del protocollo d’intesa è: mettere in comune competenze e know-how per sviluppare sinergie tra i settori gas e idrico, nel quale il Gruppo Italgas opera attraverso la controllata Nepta, e promuovere l’utilizzo innovativo di tecnologie volte al monitoraggio e alla gestione delle reti. Sarà possibile avviare iniziative congiunte sui fronti dell’innovazione e della digitalizzazione per proseguire sulla strada dello sviluppo tecnologico e migliorare la qualità del servizio idrico, adottando sistemi di gestione sempre tecnologicamente più evoluti. Non solo. Il protocollo d’intesa prevede anche di guardare al mercato, lavorando per realizzare iniziative comuni per l’erogazione di servizi innovativi sia in Italia che all’estero. La collaborazione tra le due aziende potrà, infine, favorire l’adozione di prodotti e soluzioni verticali, sviluppate da CAP e Bludigit nel campo dell’efficienza operativa, gestione cartografica degli assets e del monitoraggio della rete.(ITALPRESS).

Foto Ufficio stampa Gruppo Cap

Sul lago di Como inaugurato un nuovo presidio della Guardia Costiera

COMO (ITALPRESS) – La Guardia Costiera, in campo per garantire la sicurezza in mare, lungo le coste e sui laghi maggiori, presenta anche i risultati raggiunti nell’anno 2023. Inaugurato quest’oggi a Menaggio il nuovo presidio della Guardia Costiera sul Lago di Como, denominato 3° Nucleo dei mezzi navali Guardia Costiera, che si aggiunge ai presidi lacustri già presenti sul lago Maggiore e sul lago di Garda. Alla cerimonia di taglio del nastro e scopertura della targa hanno partecipato il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone, nonchè numerose autorità civili e militari. La Guardia Costiera sarà presente sul lago di Como, dal 15 giugno al 15 settembre, con 12 militari che si alterneranno in servizio su 2 mezzi nautici, ai quali si aggiungerà, a regime, una terza unità navale. La presenza della Guardia Costiera sul lago rappresenterà un ulteriore presidio di legalità che permetterà di accrescere la sicurezza della navigazione e la tutela dell’ambiente dell’area, mettendo al servizio della comunità lacustre personale e mezzi nautici altamente specializzati pronti a intervenire in situazioni di emergenza. Nell’occasione è stato dato il via all’operazione estiva della Guardia Costiera che quest’anno avrà una nuova denominazione “Mare e laghi sicuri 2024”, proprio per dare rilievo all’importante impegno delle donne e degli uomini del Corpo anche in questi tre contesti lacustri. L’operazione, che si svolgerà nel periodo estivo, vedrà impegnati ogni giorno 3.000 donne e uomini del Corpo, oltre 400 mezzi navali e 16 mezzi aerei, nel presidiare gli 8.000 km di coste del nostro Paese, come pure i laghi maggiori italiani. Da più di 30 anni l’attività operativa estiva vede le donne e gli uomini della Guardia Costiera al fianco di bagnanti, diportisti e subacquei che scelgono le coste, i mari e i laghi italiani per il proprio svago. Ma non solo: una particolare attenzione viene rivolta anche alla tutela dell’ambiente, a garanzia del regolare utilizzo della fascia costiera; un’attività – quest’ultima – che ha portato, nella scorsa stagione estiva, a restituire alla libera fruizione dei cittadini aree demaniali illecitamente occupate per oltre 197.872 metri quadrati. Questi alcuni dei dati salienti relativi alla scorsa estate: 1.716 persone soccorse (di cui 218 sui laghi maggiori), 495 unità da diporto soccorse (di cui 64 sui laghi), 244 mila controlli (42.354 sul diporto nautico). A similitudine delle passate stagioni, i diportisti potranno contare sul rilascio del “Bollino Blu”, che permetterà loro di vivere il mare e anche i laghi più serenamente, evitando una duplicazione dei controlli in materia di sicurezza (3442 bollini rilasciati di cui 95 sui laghi maggiori). Nel corso dell’evento è stato presentato anche il Rapporto annuale della Guardia Costiera 2023, focalizzato quest’anno sulle funzioni di Guardia Costiera – le cosiddette Coast Guard functions (CGFs) -, il cui concetto si è sviluppato in ambito europeo sin dal 2018 e che costituisce oggi il passaporto per riconoscersi tra gli Enti e le Autorità europee che svolgono tali funzioni all’interno di ogni Stato membro. All’evento hanno preso parte tutti coloro che, grazie ad un’importante sinergia istituzionale, hanno permesso l’attivazione del presidio: il sindaco del Comune di Menaggio, Michele Spaggiari, l’Ammiraglio Ispettore Piero Pellizzari, Direttore marittimo della Liguria, comando regionale che estende le sue competenze dal Mar Ligure sino alla Lombardia nonchè il Presidente dell’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi minori, Luigi Lusardi e Alessandro Fermi, Assessore Università, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia. Al termine della cerimonia, è stata svolta a favore della cittadinanza un’esercitazione aeronavale di recupero di naufraghi attraverso l’impiego di mezzi navali e un elicottero AW 139 della Guardia Costiera.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Guardia Costiera