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A MILANO PREMIAZIONI PER “MISSIONE TERRA”

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“Questo è un appuntamento da ripetere più volte all’anno. Dobbiamo far crescere questo percorso e rafforzarlo, non renderlo episodico, insieme alle visite alla Casa dell’energia e in ricicleria, perché coniuga l’innovazione di A2A e Amsa e la promozione dell’ambiente”.

Lo dichiara il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo, a margine della premiazione delle classi che hanno partecipato alla prima edizione di ‘Missione Terra – La sfida finale’, evento organizzato da A2A e Amsa, con il patrocinio del Comune di Milano, all’Arena civica Gianni Brera, a Milano. All’iniziativa hanno partecipato 35 classi di terza, quarta, quinta elementare, di 16 istituti diversi di Milano e dell’area metropolitana milanese, che hanno aderito al ‘Progetto scuola di A2A’, raggiungendo il target precisato dalle 2 aziende, sfidandosi su 5 tipologie di giochi, dai quiz a quelli di squadra, sulle tematiche della riduzione dei rifiuti, sul risparmio dell’acqua, sul riciclo, il risparmio energetico, la raccolta differenziata e contro lo spreco alimentare, temi cari ad Amsa e ad A2A che, nel corso del 2017, ha incontrato, a Milano, 12.000 studenti, tra elementari, medie e superiori. Obiettivo di ‘Missione terra – La sfida finale’ è sensibilizzare i più piccoli. Infatti, durante la premiazione, la vicesindaco Scavuzzo, ha chiesto, ai giovanissimi studenti, di farsi “ambasciatori di questa giornata, raccontandola ai vostri amici, ai vostri compagni che non sono venuti, ai vostri genitori, a chi sta intorno a voi, perché è importante che a occuparsi della nostra terra, siano tutti e le buone abitudini devono continuare anche a casa”.

Sono state premiate, con 3 coppe, una classe di terza, una di quarta e una di quinta che hanno totalizzato il punteggio maggiore. La coppa più grande, invece, è andata all’istituto con il punteggio maggiore. A tutte le classi è stato regalato il gioco da tavolo ‘Missione terra – La sfida finale’, realizzato a cura di A2A e Amsa. “E’ stata una mattinata molto intensa e molto bella, speriamo di continuare anche il prossimo anno”, auspica Scavuzzo. “Voi siete quelli che insegnano meglio, ai genitori, a fare la raccolta differenziata giusta, che a Milano sfiora il 60%. Purtroppo abbiamo una criticità, sintomo di maleducazione e inciviltà e che dobbiamo contrastare: i rifiuti domestici nei cestini stradali, che raggiungono il 5% e creano un danno economico”, conclude il direttore operativo di Amsa Mauro De Cillis.

A MALPENSA ICARUS, MITO VOLO SECONDO TOM PORTA

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E’ stata inaugurata oggi la nuova mostra di Tom Porta Icarus che celebra il mito del volo attraverso un racconto lungo 100 anni. Forza, eroismo ed energia esprimono le 27 tele, 5 di grandi dimensioni, che si susseguono nel Terminal 1 appena passata la Porta di Milano, superando l’area rent a car.

Icaro è il mito dell’uomo che sfida la natura per tentare l’impossibile, per ampliare i limiti dell’umano. Come Ulisse spronava i suoi compagni di viaggio ad usare l’ingegno, che è l’unica cosa che distingue l’uomo dall’animale, per andare oltre i confini del mondo, così Icaro si sacrifica, per eccessivo coraggio, nel tentativo di rubare i segreti del volo. Diventando però l’immagine del mito aereo assoluto.

La storia dell’essere umano è piena di personaggi che hanno cercato di  superare i limiti, e nel momento in cui si è riusciti ad andare oltre il conosciuto c’è stato il progresso.
“Ho deciso di dedicare un ciclo al mito del volo senza compromessi o limiti, un profondo ragionamento con i  miei quadri sul più grande sogno dell’uomo – dichiara Tom Porta – Così in pace come in guerra il Pilota fa del cielo un territorio ove egli si riconosce e rispetta ogni altro Pilota riconoscendolo come creatura della stessa specie”.

Il desiderio di volare è stata una delle sfide che l’uomo ha affrontato con più tenacia, una battaglia epica contro la fisica che lo ha avvicinato sempre di più all’immensità del creato. Uomini, donne, macchine favolose, traversate oceaniche o voli spaziali sono tutti elementi di quel magnifico gioco che è l’evoluzione, gioco che si tinge  di accenti epici e, talvolta, drammatici e che raccontano la storia degli aerei, dei motori, dei viaggi, delle battaglie, degli assi dell’aviazione.

“Da Saint Exupery ad Amelia Earhart, da Richtofen a Lindbergh a Baracca, gli uomini e le donne che volano, al di sopra del dovere o del momento storico si riconoscono fra loro, come i marinai, come individui eccezionali che condividono il privilegio di infrangere i limiti del corpo umano e, di conseguenza, della mente e del pensiero – conclude l’artista.”
(ITALPRESS).

CONSIGLIO, FERMI NUOVO PRESIDENTE

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Con 55 voti è stato eletto presidente del Consiglio lombardo Alessandro Fermi (Forza Italia). Partito subito in vantaggio, con 44 preferenze alla prima votazione, seguito da lontano da Silvia Sardone passata da 7, nella prima, a 12 voti nella terza votazione. Con la quarta, è scesa a 9 voti, mentre Fermi ne ha conquistati 55 ed è il nuovo presidente dell’assemblea regionale lombarda.

Francesca Brianza (Lega) e Carlo Borghetti (PD) sono stati eletti, rispettivamente con 40 e 31 voti, vicepresidenti del Consiglio regionale lombardo. Poco prima di procedere alle votazioni, il capogruppo del PD Fabio Pizzul è intervenuto in aula, ricordando che il candidato alla vicepresidenza “del PD e di tutte le minoranze è Carlo Borghetti”. Silvia Sardone (FI) e Dario Violi (M5S) hanno preso rispettivamente 3 e 2 voti.

Giovanni Malanchini (Lega) e Dario Violi (M5S) sono stati eletti consiglieri segretari del Consiglio regionale lombardo, con, rispettivamente, 38 e 32 voti. Si è così completata l’elezione dell’ufficio di presidenza, formato dal presidente dell’assemblea Alessandro Fermi (Forza Italia), i vicepresidenti Carlo Borghetti (PD) e Francesca Brianza (Lega) e i consiglieri segretari Malanchini e Violi.

ASSOLOMBARDA, PIÙ WELFARE NELLE AZIENDE

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Gli accordi aziendali con contenuto di welfare sono il 33% del totale a livello italiano, mentre tra le imprese di Assolombarda nell’area di Milano, Lodi, Monza e Brianza la percentuale invece supera il 60%.

È quanto emerge dall’Osservatorio sul Welfare, promosso dal Centro Studi di Assolombarda e nove operatori del settore – Assiteca, Easy Welfare, Edenred, Eudaimon, Double You, Health Italia, Valore Welfare, Welfare Company, Welfare4you – con l’obiettivo di identificare i trend del settore e monitorare un fenomeno di grande attualità che però non può ancora essere quantificato.

“Le politiche di contenimento della spesa pubblica degli ultimi anni per raggiungere gli obiettivi di riduzione del deficit hanno generato un crescente bisogno di prestazioni integrative, in ambito previdenziale, sanitario e dei servizi a favore della famiglia – ha dichiarato Mauro Chiassarini, Vicepresidente di Assolombarda con delega alle Politiche del lavoro, Sicurezza e Welfare -. E sebbene molti Paesi siano più avanti sul fronte del welfare, sempre più imprese in Italia, grazie anche alle facilitazioni introdotte dalla Legge di Stabilità, stanno affiancando alla retribuzione strumenti non monetari”.

“Si tratta di misure che non solo migliorano la condizione del lavoratore e della sua famiglia ma anche il clima aziendale e la competitività delle imprese – ha concluso Chiassarini -. Non a caso lo scorso anno dei circa 16mila accordi aziendali in vigore, un terzo (il 32,5%) presentava contenuti di welfare aziendale Così come anche il monitoraggio condotto sugli accordi stipulati in Assolombarda conferma il forte stimolo dato alla contrattazione e mette in luce una spiccata propensione delle imprese milanesi al welfare”.

I dati più recenti (di fonte Ocse) che offrono un confronto a livello internazionale si fermano al 2013 e registrano una crescita generalizzata della spesa sociale privata – che include il welfare aziendale – ma a velocità diverse. L’Italia con il +45% tra il 1990 e il 2013 è agli ultimi posti in termini di crescita. Se la Svezia, che ha visto più che triplicare (+282%) la spesa sociale privata, rappresenta un’eccezione; davanti all’Italia troviamo anche a Paesi con una minore tradizione di welfare come Francia (+146%), Regno Unito (+61%) e Germania (+60%).

In questo quadro è particolarmente significativo il welfare occupazionale che nel nostro Paese si sta sviluppando attraverso la negoziazione tra le parti sociali e che nel tempo sta rafforzando il cosiddetto “welfare mix”, in cui pubblico e privato partecipano alla protezione sociale del cittadino. Storicamente le forme più diffuse di welfare a livello di contrattazione nazionale sono la previdenza complementare e l’assistenza sanitaria integrativa. I recenti contratti metalmeccanico e orafi prevedono anche uno specifico importo da destinare ad iniziative di welfare aziendale.

Guardando alla contrattazione decentrata, 6 accordi su 10 tra quelli stipulati in Assolombarda nel 2016 e 2017 contengono aspetti di Welfare: un fenomeno che interessa 25mila lavoratori e le loro famiglie. La maggior parte (43%) prevedono la possibilità di convertire in welfare parte del premio di risultato. Nel 31% dei casi, invece, l’accordo determina un importo fisso che varia tra i 300 e i 450 euro. La combinazione di entrambe le soluzioni copre il restante 26%.

Rispetto alla fonte di finanziamento del welfare nel 51% dei casi è il ‘budget on top’, ovvero quanto il datore di lavoro eroga sotto forma di welfare oltre alla retribuzione. Dalla conversione del premio di risultato proviene il 30% e il Contratto Nazionale provvede al 29%. Le diverse fonti di finanziamento in alcune realtà vengono utilizzate contemporaneamente. Ancora del tutto assente il finanziamento pubblico diretto.
L’Osservatorio inoltre si arricchisce dei dati relativi alle scelte di welfare dei lavoratori. Tra le più richieste rientra la categoria “scuola e istruzione”, che assorbe quasi il 40% degli acquisti contabilizzati dai provider. Seguono per importanza i fringe benefit (20%), previdenza (15%), assistenza sanitaria (13%) e area culturale/ricreativa (11%).
(ITALPRESS).

CINA, IN UN ANNO EXPORT +9,9%

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Gli scambi con la Cina, per la Lombardia, nel 2017 hanno avuto un valore di 15,7 miliardi, 11,8 miliardi di import e quasi 4 miliardi di export.

In un anno l’export lombardo verso la Cina ha registrato un incremento del 9,9%, con un import che prosegue nella crescita: +1,6%.

Secondo una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, prima per scambi è Milano con oltre 7 miliardi, poi Lodi con 1,8 miliardi, a seguire Bergamo, Monza, Brescia e Varese con oltre un miliardo.

Primi settori di scambio: computer e apparecchi elettronici con 3,2 miliardi, tessile e moda con 2,5 miliardi (+5%), macchinari con 2,2 miliardi (+1,4%) e apparecchi elettrici e metalli con 1,5 miliardi (rispettivamente +10% e +0,6%). Seguono con 1,2 miliardi i prodotti delle altre attività manifatturiere tra cui mobili, gioielleria e design (+8%) e la chimica (+11%).

Crescono mezzi di trasporto (537 milioni, +27%) e alimentari (160 milioni, +18,5%).