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Presidente Albo terapisti occupazionali Milano “Noi poco riconosciuti”

ROMA (ITALPRESS) – Si celebra il 27 ottobre 2024 la Giornata Mondiale della Terapia Occupazionale. In occasione di questa ricorrenza, la Commissione d’Albo Terapisti Occupazionali dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questa Professione Sanitaria e sul suo ruolo cruciale nel migliorare la qualità della vita delle persone di tutte le età. “La terapia occupazionale è una disciplina centrata sul benessere della persona e sulla sua capacità di svolgere attività quotidiane in modo indipendente” spiega Michela Bentivegna, Presidente della Commissione d’Albo. “I Terapisti Occupazionali lavorano con persone che affrontano difficoltà fisiche, cognitive, emotive o sociali per aiutarle a riconquistare una vita piena e soddisfacente, migliorando il senso di autonomia e la partecipazione attiva nella società. Lo strumento del percorso riabilitativo sono le ‘occupazionì, ossia attività pratiche di tutti i giorni come cucinare, prendersi cura di sè, accedere al mondo del lavoro, sperimentare un hobby… tutto sotto la guida attenta del Professionista, che sostiene la persona e la accompagna fino a consentirle di fare ciò che desidera fare”. I Terapisti Occupazionali lavorano in una varietà di contesti, tra cui ospedali, centri di riabilitazione, scuole, case di riposo e a domicilio, offrendo supporto a persone con disabilità fisiche, disturbi neurologici, problemi di salute mentale, anziani, bambini con difficoltà nello sviluppo e a chiunque abbia subito traumi che impediscono di svolgere le proprie attività quotidiane in maniera autonoma. “Tra le tante competenze racchiuse dalle Professioni Sanitarie dell’Ordine, alcune sono essenziali per garantire alle persone fragili una migliore qualità di vita” commenta Diego Catania, Presidente dell’Ordine. “Con il suo intervento, il Terapista Occupazionale supporta le persone in difficoltà e i loro caregiver, rinsaldando il legame tra l’individuo e la società. Eppure, come tanti altri profili di cura, soffre di un mancato riconoscimento professionale, economico e sociale che ha un grave impatto sull’attrattività della Professione: quest’anno, in Italia, i Corsi di Laurea in Terapia Occupazionale registrano un 60% di posti vacanti. Si prospetta una carenza di Professionisti insostenibile per il tessuto sociosanitario regionale e nazionale, che ricadrà sui soggetti vulnerabili e sulle loro famiglie”. “L’importanza della terapia occupazionale è pienamente riconosciuta all’estero, ma qui stenta ancora ad affermarsi” precisa Bentivegna. “Eppure, la letteratura scientifica dimostra la sua efficacia nel migliorare la quotidianità delle persone. Da chi ha subito un ictus a chi convive con malattie degenerative come l’Alzheimer, i Terapisti Occupazionali aiutano a sviluppare strategie pratiche per affrontare le sfide quotidiane, promuovendo il recupero delle capacità e il benessere psicologico”. Il tema scelto per il 2024 dalla Federazione Mondiale dei Terapisti Occupazionali è: “Terapia occupazionale per tutte e tutti”. Con questa frase si sottolinea l’importante ruolo della Professione nel facilitare la capacità di tutti gli individui di partecipare alle attività che desiderano, di cui hanno bisogno o che ci si aspetta svolgano nella loro vita quotidiana. “La terapia occupazionale non si limita al trattamento delle persone con patologie, ma è uno strumento di trasformazione sociale che punta all’inclusione di tutte e tutti, eliminando le barriere che ostacolano l’accesso alle esperienze di vita significative” conclude la Presidente di Commissione d’Albo. “Il mio augurio è che le istituzioni riconoscano e sostengano attivamente la Professione, operando scelte mirate per assicurare la disponibilità dei nostri servizi a chi ne ha bisogno. Solo così potremo costruire una società più accessibile per tutti”.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa e Comunicazione Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio

Al carcere di Bollate presentato il libro di Giusy Versace

MILANO (ITALPRESS) – L’atleta paralimpica delle Fiamme Azzurre, Senatore della Repubblica e scrittrice Giusy Versace ha presentato ieri il suo libro “Con la testa e con il cuore si va ovunque” presso la Casa di Reclusione di Milano-Bollate, in un evento che ha visto la partecipazione di numerosi detenuti. L’incontro si è inserito nel percorso di riabilitazione e formazione culturale promosso dall’istituto penitenziario. Durante la presentazione, Versace ha condiviso la sua straordinaria storia di rinascita dopo l’incidente che nel 2005 le costò l’amputazione di entrambe le gambe. Il suo racconto ha toccato temi fondamentali come la forza di volontà, la capacità di reinventarsi e il valore dello sport come strumento di riscatto personale. Alla presentazione ha partecipato anche Daniele Stefani, cantautore e musicista, che ha accompagnato Versace affiancandola nel racconto con momenti di musica live. “La presenza di Giusy Versace nel nostro istituto rappresenta un momento significativo nel percorso rieducativo dei detenuti”, ha dichiarato il direttore del carcere Giorgio Leggieri. “La sua testimonianza dimostra come sia possibile trasformare le difficoltà in opportunità di crescita. Il suo messaggio di determinazione e resilienza risuona in modo particolare all’interno delle mura del carcere, dove il cambiamento personale è al centro del percorso di ogni detenuto”. “Essere qui oggi al carcere di Bollate rappresenta per me un momento di profonda condivisione umana – ha spiegato Giusy Versace – La mia storia personale, per quanto diversa, ha molti punti in comune con il percorso che stanno affrontando le persone che ho incontrato qui: la necessità di rialzarsi dopo una caduta, di reinventarsi quando tutto sembra perduto, di trovare dentro di sè la forza per ricominciare. Quando nel 2005 ho perso entrambe le gambe – ha continuato – avrei potuto arrendermi alla disperazione. Invece, ho scoperto che dentro di noi esiste una forza straordinaria, che si manifesta proprio nei momenti più bui. E’ quella forza che ti permette di guardare oltre l’ostacolo, di immaginare un futuro diverso e di lottare per raggiungerlo. E’ stato davvero toccante e importante anche per me – ha concluso Versace – ho ricevuto una splendida accoglienza e ho potuto apprezzare ancora di più il grande lavoro che viene svolto quotidianamente. Ci tengo a ringraziare il direttore Giorgio Leggieri per la fiducia, il comandante Samuela Cuccolo e tutti gli agenti presenti per la collaborazione, oltre a Catia Bianchi e tutti i volontari che in diverse forme offrono quotidianamente il loro tempo e le loro competenze al servizio dell’Istituto”.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Giusy Versace

Milano, dall’11 al 17 novembre la 13esima edizione di Bookcity

MILANO (ITALPRESS) – BookCity Milano 2024 si terrà dall’11 al 17 novembre. Giunta alla tredicesima edizione, la manifestazione dedicata al libro e alla lettura è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dall’Associazione Bookcity Milano, costituita da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, da AIE – Associazione Italiana Editori e dal Centro per il libro e la lettura, con il patrocinio del Ministero della cultura. BookCity Milano allarga ulteriormente i propri confini e raggiunge anche Como, Cremona, Lodi, Monza e Pavia. 1597 eventi con oltre 3000 protagonisti e più di 400 volontari, 70 librerie, oltre 50 biblioteche (di cui 17 di condominio) e 339 sedi che ospitano gli incontri della manifestazione. BookCity Milano 2024 è sostenuta da Intesa Sanpaolo (main partner), Esselunga (premium partner), con la collaborazione di Fondazione Cariplo e Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Partecipano inoltre Recordati, Galleria Campari, Pirelli, Fondazione Fiera Milano, Gruppo San Donato, Burgo Group, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Enel, Federazione Carta e Grafica, Comieco, Messaggerie Libri SpA, Fondazione AEM. Sono media partner dell’edizione 2024 di BookCity Milano: Corriere della Sera, Gruppo Mondadori, Rai Radio2, Rai Radio3, Rai Pubblica utilità, Feltrinelli Librerie, Giornale della Libreria, ilLibraio.it e Scomodo. In un momento storico in cui il drammatico tema della guerra si impone con sempre maggiore urgenza, il focus tematico di BCM24 sarà Guerra e Pace, argomento che ha sempre impegnato la letteratura nelle sue varie forme, nello sforzo di offrire uno strumento per leggere i conflitti. In questo contesto si inserisce la proposta di BookCity agli editori di dedicare una serie di eventi a Guerra e Pace, nella convinzione che i libri abbiano sempre avuto un ruolo nel comprendere il passato, affrontare il presente e provare a immaginare il futuro. A Guerra e Pace sarà dedicata anche la serata inaugurale di BookCity Milano, i cui ospiti d’onore saranno Edith Bruck e Claudio Magris che, per l’occasione, riceveranno il Sigillo della Città dal sindaco di Milano Giuseppe Sala. Militante dell’inutilità dell’odio, Edith Bruck ricorda quanto sia importante preservare e coltivare il seme della memoria per provare a far germogliare un futuro in cui tutti possano apprendere dagli errori del passato. Tra gli eventi dedicati al focus tematico dell’anno si ricordano, tra gli altri, alla Fondazione Corriere della Sera, nella giornata di sabato 16 novembre: alle 11.00 Hitler e Mussolini, con Bruno Vespa; alle 14.30 Il grido della pace, con Andrea Riccardi; alle 21.00 Racconti di guerra. Ricordando Maria Grazia Cutuli, l’annuale omaggio alla giornalista scomparsa. Alla Fondazione Corriere della Sera, in Sala Buzzati, anche la tradizionale festa di La Lettura, intitolata La Lettura #potereallaparola, con Antigone Nuda, Gianmarco Bachi, Greg Goya, Maurizio Merluzzo, Stefano Nazzi, Silvia Romani e la partecipazione musicale del Duo Bucolico, conduce Alessia Rastelli; domenica 17 novembre alle 16.00. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Stilema

Milano, al via Piano Casa. 10mila alloggi a prezzi calmierati

MILANO (ITALPRESS) – Circa 300mila metri quadrati di aree comunali da mettere a disposizione e un obiettivo di lungo periodo: realizzare 10mila alloggi a costi accessibili, per chi abita a Milano e nella città metropolitana, entro i prossimi 10 anni. Prende il via il piano straordinario per la casa del Comune di Milano. A presentarlo, oggi, sono stati il Sindaco di Milano Giuseppe Sala e l’assessore alla Casa Guido Bardelli, al termine della riunione di Giunta che ha approvato la delibera di indirizzo politico. “La casa è un diritto che va garantito e tutelato – ha commentato il Sindaco Giuseppe Sala – . In un periodo storico in cui manca una strategia a livello nazionale per la realizzazione di abitazioni a costi accessibili, il Comune di Milano ha deciso di intervenire per rispondere con concretezza ai bisogni di tante persone, famiglie e lavoratori che fanno fatica a sostenere i costi attuali dell’abitare in città. Milano è storicamente una città accogliente e inclusiva, luogo di opportunità di crescita personale e professionale. E vuole continuare ad esserlo. Grazie ai nuovi alloggi sociali, a canone calmierato, che realizzeremo nell’ambito del piano straordinario per la casa potremo garantire a un’ampia fascia della popolazione di restare a Milano e di arrivare da fuori”. Il Piano si focalizza sugli alloggi in locazione e si articola su due fronti: la riqualificazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, attraverso il reperimento di risorse utili alla manutenzione di quelli sfitti per aumentarne le disponibilità; e lo sviluppo prioritario di abitazioni in regime di Edilizia Residenziale Sociale Calmierata (ERSC), vale a dire alloggi in locazione permanente con canoni che non superino il valore di 80 €/mq anno, così da rispondere al fabbisogno abitativo della fascia media della popolazione, con reddito tra 1.500 e 2.500 €/mese. “E’ un piano con una forte regia pubblica – ha spiegato l’assessore alla Casa Guido Bardelli -. Il Comune non si limiterà a mettere a disposizione un numero significativo di aree proprie, ma definirà anche le regole e le linee guida di sviluppo dei progetti da realizzare con la collaborazione del settore privato e del privato sociale. Siamo pronti ad accogliere le proposte di cooperative, fondazioni e di tante altre realtà che vogliono dare un reale apporto alla questione abitativa milanese. Il piano apre una sfida ambiziosa, ma offre anche una preziosa opportunità, quella di ricucire la città sotto il profilo dell’inclusione sociale”. Il Piano si svilupperà in modo incrementale, in coerenza con le previsioni del Piano di Governo del Territorio, per realizzare 10mila nuovi alloggi (circa 6.500 a Milano e 3.500 fuori Milano), nel corso dei prossimi 10 anni. Nella prima fase, il Comune di Milano mette a disposizione circa 300mila metri quadrati di aree a valore simbolico o cedendo il diritto di superficie, dando avvio a un modello attuativo innovativo e a una nuova metodologia di collaborazione con il settore privato. In base all’accessibilità ai servizi e al trasporto pubblico, all’impatto ambientale degli interventi e alla ricaduta positiva che un’operazione del genere può avere sui quartieri, sono stati individuati in questa fase 21 siti: via Giolli, via Trevi, via Pitagora, via Bovisasca, via Esterle, via Quinto Romano, via De Notaris, via de Lemene, via Zama/via Salomone, viale Certosa, piazza Abbiategrasso, piazzale Martesana, via Demostene, Pompeo Leoni, via Betti/Cechov, Porto di Mare, via Sant’Elia (ex Palasharp), via San Romanello, via Medici del Vascello, via Gatto/via Cavriana e via Balsamo Crivelli. Il Comune pubblicherà degli avvisi esplorativi volti a sondare il mercato dell’edilizia sociale. Le prime quattro aree per le quali l’Amministrazione raccoglierà manifestazioni d’interesse sono: via San Romanello (circa 7.000 mq), via Sant’Elia (circa 18.000 mq), via Demostene (circa 4.500 mq) e Porto di Mare (circa 144.000 mq). “Da sole, queste quattro aree coprono più del 50 per cento della superficie complessiva messa a disposizione nella prima fase: andremo a costruire ben 3mila appartamenti a prezzi calmierati – ha aggiunto l’assessore Bardelli. Per l’attuazione del Piano, il Comune si impegna inoltre a valutare ulteriori aree di sua proprietà nell’hinterland, lungo le direttrici della metropolitana e delle linee ferroviarie, aprendo interlocuzioni con le Amministrazioni dei Comuni di Cologno Monzese, Gessate, Garbagnate Milanese e Senago. E’ intenzione dell’Amministrazione individuare, successivamente, ulteriori aree, immobili in disuso, parcheggi, nodi di interscambio o mercati, al fine di incrementare l’offerta di residenza in locazione permanente a canoni calmierati e di alloggi per studenti a costi accessibili.(ITALPRESS).

Foto: xh7

Unibg, “Reint2565” under 25 e over 65 insieme per abbattere stereotipi

BERGAMO (ITALPRESS) – Nasce su iniziativa del CHL – Center For Healthy Longevity dell’Università degli studi di Bergamo, e grazie al supporto di Regione Lombardia, l’innovativo progetto di Reciprocità intergenerazionale tra under 25 e over 65 – Reint2565 dedicato alla cittadinanza. Reint2565 si propone come una nuova e importante occasione per rimettere al centro gli anziani della città: attraverso la creazione di spazi di condivisione di conoscenze e dialogo tra due generazioni distanti, il progetto intende, infatti, abbattere gli stereotipi ageisti (che vedono le persone anziane come molto distanti e spesso poco integrate nella società, e le persone giovani come poco interessate condividere esperienze con coloro che non coetanei) e le diffidenze intergenerazionali culturalmente determinate, per costruire un reciproco impegno tra le generazioni. Sono intervenuti alla presentazione del progetto, tenutasi giovedì 24 ottobre presso la Sala Castoldi dell’Università degli studi di Bergamo, il Rettore prof. Sergio Cavalieri, la Responsabile scientifica del CHL prof.ssa Francesca Morganti e l’Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia Elena Lucchini. “Con Reint2565 – spiega il Rettore Sergio Cavalieri -, l’Università di Bergamo si pone all’avanguardia nella promozione di un invecchiamento attivo, creando legami tra le generazioni per abbattere barriere culturali e sociali. Questo progetto riflette il nostro impegno verso la comunità, non solo come luogo di apprendimento, ma come punto di incontro e crescita collettiva, dove l’integrazione intergenerazionale diventa la chiave per un futuro più coeso e solidale”. “Esprimo grande soddisfazione – afferma Elena Lucchini, Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia – per la qualità e il valore del progetto di innovazione sociale volto a favorire l’invecchiamento attivo della popolazione presentato oggi dall’Ateneo di Bergamo. Nello scorso mese di giugno Regione Lombardia ha sottoscritto un protocollo d’intesa con le nostre università per favorire lo scambio intergenerazionale fra studenti e persone anziane finanziando con 1,2 milioni di euro progetti sperimentali che mettano in rete anche i soggetti del Terzo Settore del territorio. Dopo aver presentato martedì l’iniziativa dell’Università di Pavia, oggi a Bergamo mettiamo a terra anche il secondo progetto che promuoverà una virtuosa alleanza tra generazioni valorizzando, da un lato, il patrimonio umano e di competenze degli over 65 e garantendo, dall’altro, uno spazio abitativo in città per under 25: una reciprocità che farà crescere l’intera comunità”. “Reint2565 – aggiunge Francesca Morganti, Responsabile scientifica del CHL – è un progetto che porta l’innovazione sociale al cuore della nostra università, integrando le esperienze di vita dei senior con l’energia e le aspirazioni dei giovani. Attraverso azioni concrete come la co- abitazione e il tutoraggio, vogliamo favorire uno scambio reciproco di competenze e conoscenze, valorizzando le risorse che ciascuna generazione può offrire per affrontare insieme le sfide della contemporaneità”.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Università di Bergamo

Gdf Milano esegue amministrazione giudiziaria per un istituto bancario

MILANO (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Milano ha sottoposto ad amministrazione giudiziaria, una banca d’affari Milanese. Il provvedimento, disposto Tribunale di Milano – Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, costituisce il risultato di più ampie indagini delegate dalla Procura della Repubblica – D.D.A. di Milano volte all’approfondimento dei rapporti tra l’istituto finanziario e soggetti legati a consorterie di ‘ndrangheta. In particolare è stato accertato come diverse società indirettamente gestite da soggetti contigui ad esponenti della matrice ‘ndranghetista, hanno beneficiato negli anni di finanziamenti erogati dall’istituto di credito con assistenza di garanzie statali previste dal Fondo Centrale di Garanzia a favore delle P.M.I. del Mediocredito Centrale, accedendo così agli aiuti di stato a sostegno dell’economia nell’emergenza del COVID-.19 piuttosto che a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Gli approfondimenti, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno evidenziato diverse criticità sull’operatività dell’istituto di credito, con riguardo ai pericoli di permeabilità dello stesso in relazione ai rapporti con persone indagate per gravi delitti o destinatari di misure di prevenzione personali/patrimoniali. La disamina dei fascicoli bancari ha consentito di appurare come l’intermediario, spesso eludendo i principi della normativa antiriciclaggio, ha erogato finanziamenti assistiti da garanzia statale in favore di società pienamente inserite all’interno di dinamiche criminali, in quanto oggetto della contestazione del delitto di trasferimento fraudolento di valori, in alcuni casi commessi con l’aggravante del metodo mafioso, consistito nell’agevolazione della
“locale” di ‘ndrangheta di Legnano/Lonate Pozzolo.
(ITALPRESS).

Foto: Guardia di Finanza Milano

Unibg, intitolati a ex rettore Piero Ferri i giardini via dei Caniana

BERGAMO (ITALPRESS) – Sono state contrassegnate da una grande partecipazione da parte della cittadinanza le celebrazioni del Cinquantesimo anniversario dei corsi di Economia & Management dell’Università degli studi di Bergamo, tenutesi mercoledì 23 ottobre presso il campus Economico-Giuridico di via dei Caniana. Un evento che ha visto il coinvolgimento attivo di studenti, laureati, docenti e figure di spicco del panorama economico bergamasco, e che ha confermato il forte legame tra l’ateneo e il territorio. L’iniziativa si è aperta con i saluti del Magnifico Rettore, Sergio Cavalieri, e della Sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, che hanno ribadito il ruolo centrale dell’Università nello sviluppo culturale ed economico della città. A seguire, gli interventi di Laura Viganò, ultima Preside della Facoltà di Economia e Commercio, Daniela Andreini, Direttrice del Dipartimento di Scienze Aziendali, e Gianmaria Martini, Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche, hanno ripercorso i momenti salienti di mezzo secolo di successi, sottolineando come l’innovazione e l’internazionalizzazione siano fattori chiave del percorso di crescita dell’ateneo. La tavola rotonda che è seguita ha visto protagonisti studenti in corso e laureati illustri: sono intervenuti Giovanni Sanga, Presidente SACBO, Guendalina Bolis, CIO di Abanca Gestion, Monica Vecchiati, Ordine dei Dottori Commercialisti e Esperti Contabili di Roma, Pia Locatelli, Presidente della Fondazione Zaninoni, Nicola Torregiani, Presidente e CEO di Subaru Italia, Simona Bonomelli, Presidente LUBERG, Domitilla Alessio, studentessa di Scienze Aziendali, e Davide Barcella, studente di Scienze Economiche, Le testimonianze degli ospiti hanno evidenziato il valore formativo e professionale acquisito grazie ai corsi di Economia & Management di UniBg, capaci di preparare generazioni di studenti per le sfide di un mercato globale sempre più complesso. A chiusura dell’evento, l’intitolazione dei Giardini della sede di via dei Caniana alla memoria di Pietro Enrico Ferri, Rettore negli anni Ottanta e Novanta, che ebbe il merito di istituire la Facoltà di Economia e Commercio, contribuendo fattivamente alla crescita dell’ateneo.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Università di Bergamo

Lombardia, ottobre in rosa. Al via Onco Hair Milano 2.0

MILANO (ITALPRESS) – Riparte a Milano Onco Hair 2.0, il progetto che dona i capelli alle donne in chemioterapia offrendo un aiuto concreto alle pazienti con maggiore fragilità economica che combattono contro il carcinoma alla mammella. L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Lombardia dall’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini insieme all’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironi. Intervenuti anche Marco Dell’Acqua, membro della Commissione centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo; Marco Giachetti, presidente Fondazione IRCSS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico; Ornella Garrone, direttore Oncologia Medica Policlinico di Milano (equipe progetto Onco Hair); Claudia Buccellati, presidente Associazione per il Policlinico ETS; Angelo D’Andrea, amministratore delegato CRLAB. In particolare l’iniziativa che oltre a Regione Lombardia coinvolge l’associazione per il Policlinico ETS, Fondazione Cariplo e CRLAB, consente di donare venti protesi di capelli ad altrettante donne, selezionate da un’equipe di oncologi e psicologi del Policlinico di Milano. Ne beneficeranno pazienti che stanno affrontando la chemioterapia per sconfiggere il cancro al seno, il tumore in assoluto più frequente, con 55900 nuovi casi nell’ultimo anno censito (2023). Le venti donne, che verranno selezionate nell’arco dei prossimi 3 mesi, riceveranno la loro protesi su misura entro 40 giorni dal momento in cui vengono rilevati i parametri specifici (come conformazione della testa, colore dei capelli). L’obiettivo è quello di poter applicare la protesi tricologica prima della caduta dei capelli in modo da evitare questo trauma psicologico.
“Purtroppo a volte, comprare una parrucca per le donne che combattono il cancro e intendono far fronte a uno degli effetti collaterali più comuni come l’alopecia – dichiarano gli assessori Lucchini e Tironi – può rivelarsi un lusso. Per questo, dal 2019, Regione Lombardia ha consolidato una misura per la tutela della salute, dell’autostima e del benessere, dell’individuo e della famiglia. La misura è rivolta a persone sottoposte a terapie oncologiche, chemioterapiche e radioterapiche e prevede un riconoscimento di un contributo per l’acquisto di una parrucca (fino a 250 euro a persona) e per l’acquisto di protesi tricologiche (fino a 400 euro)”. “In poco meno di 5 anni – chiariscono Lucchini e Tironi – sono stati raggiunti quasi 8.000 beneficiari, dei quali circa 1300 solo nel 2024, che hanno fatto domanda direttamente e ai quali si aggiungono coloro che hanno ottenuto la parrucca direttamente dalle associazioni coinvolte nell’iniziativa. Esprimiamo la nostra gratitudine a tutti coloro che sono impegnati nel Progetto Onco Hair 2.0, una solida alleanza tra associazioni, istituzioni e privati capaci di operare a sostegno delle donne”.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Regione Lombardia