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Monteverdi Festival, a Cremona 30 appuntamenti dedicati all’opera

CREMONA (ITALPRESS) – Grandi voci internazionali come il sopranista Samuel Mariño, il controtenore Nicolò Balducci, il baritono Mauro Borgioni, i soprani Francesca Lombardi Mazzulli e Giulia Bolcato e la partecipazione straordinaria di Cecilia Bartoli, la cantante lirica più celebre al mondo, in una delle sue rarissime presenze italiane. Il debutto in Italia del regista francese Olivier Fredj, celebrato in tutta Europa per la sua recente Bastarda alla Monnaie di Bruxelles, che firmerà la regia de L’Orfeo, e quello al Festival del giovane Roberto Catalano, che mette in scena il Polittico monteverdiano. Grandi direttori specialisti del barocco come Ottavio Dantone, Antonio Greco,
Francesco Corti, Fabio Biondi, Giordano Antonelli, William Christie, Federico Maria Sardelli, Gianluca Capuano alla guida di orchestre come l’Accademia Bizantina, Il Pomo d’oro, il Concerto dè Cavalieri, Europa Galante, Musica Antiqua Latina, Les Arts
Florissants, Modo Antiquo, Les Musiciens du Prince, l’Orchestra Monteverdi Festival – Cremona Antiqua. Sono soltanto alcuni dei protagonisti della quarantunesima edizione del Monteverdi Festival, a Cremona dal 14 al 23 giugno, la più ricca di sempre.
Oltre trenta appuntamenti con produzioni d’opera, concerti, incontri, residenze formative ed esperienze crossover tra più linguaggi performativi. Due nuove produzioni liriche monteverdiane. Il Festival si apre con L’Orfeo, il primo capolavoro nella storia del melodramma, con la direzione musicale di Francesco Corti, la regia di Olivier Fredj e nel cast i vincitori del Concorso internazionale di canto barocco CMC – Cavalli Monteverdi Competition, e il Polittico Monteverdiano, progetto che celebra i 400 anni dalla prima rappresentazione de Il Combattimento di Tancredi e Clorinda, mettendo in scena, in un’unica serata, per la prima volta in epoca moderna, i madrigali in stile rappresentativo, tra cui appunto il celebre Combattimento, con la regia di Roberto Catalano, direttore al cembalo Antonio Greco, che è anche direttore principale del Festival. Sette i concerti, imperdibili, nelle chiese, nei teatri e nei palazzi storici più belli della città, con artisti del repertorio barocco di fama internazionale come il sopranista Samuel Mariño, il violinista Fabio Biondi alla guida della sua prestigiosa orchestra Europa Galante, ma anche il celebre Modo Antiquo diretto da Federico Maria Sardelli e l’ensemble Musica Antiqua Latina guidato da Giordano Antonelli. Uno degli appuntamenti più attesi sarà quello con Les Arts Florissants, il noto complesso fondato e diretto da William Christie. E ci sarà anche Voces Suaves, gruppo vocale di Basilea tra i più rinomati del repertorio rinascimentale e barocco. Non mancherà poi l’Orchestra del Monteverdi Festival – Cremona Antiqua, nata nel 2021 come orchestra in residenza del Monteverdi Festival e composta dai più attivi musicisti italiani e stranieri in questo repertorio, guidati da Antonio Greco. Ma sarà un Festival anche di grandi sorprese, come la lezione concerto con l’ospite d’eccezione John Eliot Gardiner e il gala di chiusura che vedrà Gianluca Capuano dirigere Les Musiciens du Prince con la partecipazione straordinaria di Cecilia Bartoli, stella mondiale del canto lirico, artista tra le più raffinate del repertorio barocco, per la prima volta a Cremona. Tra gli eventi che anticipano l’inaugurazione del Festival, il grandioso Vespro della beata Vergine, pietra miliare della produzione monteverdiana, nella Chiesa di San Marcellino mercoledì 29 maggio alle 21. Il concerto sarà a ingresso libero, come omaggio del Festival alla città e ai cremonesi che custodiscono il patrimonio del loro più illustre concittadino. Protagonisti saranno l’Accademia
Bizantina diretta da Ottavio Dantone, il Coro del Centro di Musica Antica Ghislieri di Pavia e solisti di fama internazionale. Per dieci giorni Cremona vedrà nel luoghi più simbolici della città appuntamenti inclusivi e originali come “MonteverdiDappertutto”, che porta la musica del Divin Claudio a lavoratori e lavoratrici di aziende e strutture sanitarie, “MonteverdiNight”, con proposte musicali notturne in un connubio tra danza, musica, improvvisazione e teatro. Non mancheranno, inoltre, i workshop dedicati ai più giovani grazie alla residenza di musica antica “MonteverdiAcademy”. (ITALPRESS).

Foto: Monteverdi Fetival

Milano, Comune valuta di istituire le “Domeniche a piedi”

MILANO (ITALPRESS) – Il Comune di Milano sta immaginando “un sistema di domeniche a piedi a macchia di leopardo, non in tutta la città ma a giro nei municipi. Siamo in una fase di studio per capire come spalmarle e fare una sperimentazione di luoghi”. Così l’assessora all’Ambiente del Comune di Milano, Elena Grandi, durante il punto stampa sulla situazione della qualità dell’aria in città e sulle misure antinquinamento. “Siamo consapevoli che le domeniche a piedi non riducono in un girono le polveri sottili – ha precisato poi – ma avrebbero la funzione di trasformare la visione di Milano da parte dei cittadini”, ovvero una città con meno auto e più spazi dedicati alle persone. Questa sarebbe “una misura strutturale e non emergenziale”. “Noi oggi siamo in seria difficoltà ad adottare misure emergenziali a causa del Pria, il Piano regionale degli interventi per la qualità dell’aria della Regione Lombardia, in vigore dal 2017”, ha aggiunto Grandi. (ITALPRESS).

Foto: trl

Rozzano, incendio sul tetto di una chiesa. Nessun coinvolto

ROZZANO (MILANO) (ITALPRESS) – I vigili del fuoco di Milano sono intervenuti a Rozzano per un incendio scoppiato all’interno della Parrocchia dei Santi Monica e Agostino a Rozzano in via Monte Grappa 1. Le fiamme hanno avvolto il tetto della chiesa, interessato in questo periodo, da lavori di ristrutturazione. Sul posto tre squadre provenienti dalle sedi di via Sardegna e via Messina. I soccorritori hanno circoscritto le fiamme e messo in sicurezza la struttura interessata. Dai primi sopralluoghi è emerso che al momento dell’incendio non si trovavano persone all’interno della chiesa. Gli operai inoltre non avrebbero per fortuna subito conseguenze.(ITALPRESS).

Foto: Vigili del Fuoco Milano

Attivisti formano un cuore di letame davanti a sede Consiglio Lombardia

MILANO (ITALPRESS) – Questa mattina, davanti a Palazzo Pirelli, sede del consiglio regionale, alcuni giovani attivisti del gruppo Extinction Rebellion, circa una ventina, si sono resi protagonisti di un sit-in per contestare le politiche climatiche del governo italiano e di Regione Lombardia. “Denunciamo l’ipocrisia del governo e delle Regioni su crisi climatica e distruzione degli ecosistemi, un amore dichiarato ma mai veramente vissuto”, ha dichiarato uno degli attivisti. Nel corso del sit-in i manifestanti hanno formato un cuore di letame e hanno cantato alcune canzoni rap di protesta.
(ITALPRESS).

Foto: xp2

Lombardia, rapporto Ersaf “Una foresta di oltre 600mila ettari”

MILANO (ITALPRESS) – La superficie forestale in Lombardia è di 619.726 ettari e ricopre il 26% del territorio regionale. E’ quanto emerge dal report sullo stato delle foreste in Lombardia presentato dall’Ersaf (“Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste”) in Commissione Agricoltura. Numeri che fanno della Lombardia la quarta regione forestale d’Italia, dopo Piemonte, Toscana e Sardegna. “Boschi e foreste svolgono importanti funzioni di produzione, protezione, benessere sociale e conservazione della biodiversità – ha sottolineato il Presidente della Commissione Agricoltura Floriano Massardi (Lega). E’, pertanto, necessario pianificare gli interventi in modo che i prelievi di massa legnosa siano sostenibili, favorendo in questo modo la stabilità e la qualità dei boschi. Regione Lombardia persegue questi obiettivi su scala territoriale attraverso i ‘Piani d’indirizzo forestalè e a livello locale con i ‘Piani di Assestamento forestalè. E’ anche da questi strumenti che passa la lotta al cambiamento climatico. Il patrimonio forestale lombardo, infatti, è in grado di assorbire ogni anno 3 tonnellate e mezzo di anidride carbonica, la principale responsabile del surriscaldamento della terra. E’ una battaglia che possiamo vincere solo tutelando il nostro enorme patrimonio di boschi e foreste attraverso progetti concreti, idee e risorse”. Secondo i dati di Ersaf ogni lombardo ha a disposizione 623 mq. di foresta, quasi le dimensioni di un campo da tennis. La superficie boscata nella nostra regione nel decennio 2009-2018 è aumentata complessivamente del 2,7% con un incremento medio annuo di 1.758 ettari che comprende un’espansione naturale del bosco di 1.699 ettari l’anno e la realizzazione di nuovi boschi per 176 ettari ogni anno. La provincia con la maggiore superficie boscata è Brescia, con 171.469 ettari, mentre Como e Lecco sono quelle con il tasso di boscosità più alto con il 47% del territorio coperto da bosco. Quella con il minore tasso di boscosità è Mantova con l’1%. Nelle foreste lombarde sono presenti ben 17 specie, a dimostrazione della grande biodiversità del territorio. Gli alberi più rappresentati sono castagni (11,3%), abeti rossi (11,1%), carpini neri (10,8%) e faggi (10,4%). La superficie totale a pioppeto, i cosiddetti “alberi fuori foresta” è pari a 28.310 ettari, a cui corrispondono 2,94 milioni di metri cubi di legname.(ITALPRESS).

Foto: Trl

Milano, Atm “Da lunedì M4 aperta tutti i giorni fino alle 00.30”

MILANO (ITALPRESS) – Da lunedì prossimo, 19 febbraio, la metropolitana M4 di Milano, che collega la stazione di San Babila con l’aeroporto di Linate, prolungherà l’orario di apertura fino a mezzanotte e mezza per tutta la settimana (finora era rimasta aperta fino alle 22 dal lunedì al giovedì e fino a mezzanotte e mezza dal venerdì alla domenica). Dopo mezzanotte e mezza saranno comunque in funzione gli autobus notturni sostitutivi. “Entriamo in una nuova fase della M4 in vista dell’apertura dell’intera linea nell’autunno 2024”, ha spiegato Amerigo Del Buono, direttore operations di Atm e amministratore delegato di M4, durante un punto stampa nella sala operativa della linea nella stazione di Linate.(ITALPRESS).

Foto: xm4

Protesta agricoltori, Beduschi “In Lombardia ridurremo la burocrazia”

MILANO (ITALPRESS) – Dalla cosiddetta “protesta dei trattori” ai pericoli derivanti dalla Peste suina, fino all’opportunità di sviluppo e internazionalizzazione dei prodotti lombardi grazie alle Olimpia di Milano-Cortina 2026. Sono molti gli argomenti che l’assessore lombardo all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, ha voluto toccare nel corso di un’intervista rilasciata all’Agenzia di stampa Italpress. “Le proteste degli agricoltori hanno come unico filo conduttore quello di una protesta vivace, vibrante e secondo me, anche doverosa, verso l’istituzione europea. Noi non vogliamo buttare la palla in tribuna, ma solidarizziamo assolutamente con tutti gli agricoltori, per la mancanza di comprensione rispetto a politiche europee che hanno visto relegato il settore primario a un posto davvero irrilevante, risiduale rispetto allo strapotere di un ambientalismo molto ideale e poco concreto, che ha fatto da padrone nell’Unione Europea. Non si capiscono le misure che vengono poi declinate attraverso gli aiuti, la PAC e altre direttive che il mondo agricolo subisce, non fanno bene nè all’ambiente nè al reddito delle aziende” ha detto Beduschi sulle proteste degli agricoltori. “Le richieste che fanno a Regione Lombardia e anche al Governo italiano sono molto residuali rispetto al monte della protesta – aggiunge Beduschi -. Quello che chiedono a noi è di essere meno burocratici, di snellire, di sburocratizzare e hanno ragione. I tempi devono essere verosimili. Le misure, quindi gli aiuti, devono essere il più possibile semplici da ottenere. Questo lo possiamo fare, lo stiamo facendo, io stesso ho attivato insieme alla mia struttura un principio di sburocratizzazione e di semplificazione amministrativa per aiutare veramente le imprese in questo momento dove la competizione si svolge anche sui minori costi, sui minori tempi e in questo noi possiamo fare parecchio”. A proposito invece dei pericoli derivanti dalla Peste suina, l’assessore lombardo all’Agricoltura ha detto: “Purtroppo la peste suina pesa molto sul mondo economico, produttivo, sul mondo dei suini e anche sull’agricoltura in generale. La preoccupazione è tanta perchè è una patologia la cui possibilità di diffondersi è molto intensa. Il nostro Paese ha perso il controllo dei cinghiali, a causa di politiche ambientaliste sbagliate di chi ha visto nell’osservazione passiva della natura un rimedio e una cosa qui tendere. Noi pensiamo che questo non sia più possibile e purtroppo la natura stessa ci ha punito perchè il cinghiale si è riprodotto, da poche decine di migliaia di esemplari di vent’anni fa, a circa 3 milioni attuali, e questo mette a rischio l’incolumità degli stessi cinghiali, ma anche i cittadini attraverso le vie di comunicazione, i raccolti che vengono distrutti e soprattutto i nostri allevamenti che vengono assolutamente devastati”. “Se questa patologia fa il suo ingresso negli allevamenti, determina gravi restrizioni dal punto di vista della commerciabilità e una letalità assolutamente quasi del 100% per i maiali – aggiunge -. Quindi sono necessari abbattimenti e restrizioni se si vogliono evitare problemi nella trasformazione e poi nell’esportazione nei paesi che tanto vogliono i nostri prodotti di grande qualità, per cui è un pericolo di cui noi ci dobbiamo difendere”. “Il fronte l’abbiamo gestito benissimo grazie ai bravissimi veterinari di Regione Lombardia, grazie al mondo venatorio, grazie alla Polizia Provinciale di Pavia che si è riuscita a fare un grandissimo lavoro e grazie agli sforzi anche economici di Regione Lombardia. Ora il fronte si è spostato più a Sud e l’Emilia deve fare la sua parte, anche se proprio in questi giorni si vedono alcune dichiarazioni del Pd emiliano che parlano solo di danni che vanno ristorati e non di limitazioni ai cinghiali. Il fronte caldo, che prima era l’Est, ora diventa il Sud della Regione. Noi abbiamo proprio oggi convocato le polizie provinciali di Pavia, Lodi e Cremona proprio per creare una linea di intervento con la collaborazione del mondo venatorio, delle polizie provinciali e di tutte le istituzioni per far fronte a un contenimento della specie cinghiale” dice ancora Beduschi. “L’agricoltura lombarda deve migliorare la sua narrazione. A volte il nostro limite è la nostra modestia. Dobbiamo occupare gli spazi che il mercato globale ci consente perchè siamo sempre più attrattivi nel mondo. Oggi abbiamo un’occasione straordinaria che è quella delle Olimpiadi del 2026, nella quale noi contiamo molto a livello di promozione, di internazionalizzazione dei nostri prodotti di farli vedere, assaggiare e raccontare a tutti i tanti turisti che arriveranno” precisa Beduschi, che conclude: “Noi vogliamo innovare, vogliamo che la Pianura Padana diventi la Silicon Valley dell’innovazione agricola. Certo, bisogna investire, certo, bisogna accompagnare i nostri contadini, i nostri agricoltori e noi lo faremo con investimenti, soprattutto mirati a guardare oltre, a migliorare sia l’economia delle aziende e soprattutto anche il benessere dell’ambiente e degli animali stessi”.(ITALPRESS).

Foto: Italpress

Mostra “Straordinarie” fino al 17 marzo in Fabbrica del Vapore Milano

MILANO (ITALPRESS) – Dopo il successo al Maxxi di Roma la mostra Straordinarie arriva a Milano, alla Fabbrica del Vapore. Gli spazi della Cattedrale ospiteranno dal 14 febbraio al 17 marzo il progetto promosso da Terre des Hommes e curato da Renata Ferri con le fotografie di Ilaria Magliocchetti Lombi, che raccoglie 110 ritratti e voci di donne italiane provenienti da molteplici ambiti della società contemporanea. Professioniste che con il loro percorso testimoniano tanti modi diversi, tutti possibili, di affermarsi e realizzare le proprie ambizioni oltre pregiudizi e discriminazioni. La mostra, realizzata grazie al sostegno di Deloitte con il patrocinio di Fondazione Deloitte, è parte della campagna #indifesa che Terre des Hommes porta avanti ormai dal 2012 per promuovere i diritti delle bambine e delle ragazze in Italia e nel mondo, attraverso progetti concreti sul campo, ma anche iniziative di sensibilizzazione come Straordinarie, e campagne di advocacy per costruire una cultura del rispetto e dell’inclusione contro ogni pregiudizio e discriminazione di genere. Nei giorni di esposizione gli spazi della Cattedrale ospiteranno un ricco palinsesto di incontri dedicati alle scuole e alla cittadinanza, talk con le donne ritratte, proiezioni e performance artistiche, per approfondire i temi proposti dalla mostra. Come afferma Renata Ferri, “Straordinarie è una sfida agli stereotipi di genere che trasforma il paradigma della donna- vittima in modello di riferimento culturale e politico. Protagoniste del nostro presente, hanno accolto l’invito alla messa in scena del ritratto fotografico per fare di questo progetto un corpo unico di volti e voci, una tessitura di memorie, confidenze e dediche”. Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura Comune di Milano: ‘Quando parliamo di questioni di genere, la cultura può e deve avere un ruolo fondamentale per ispirare il cambiamento della nostra società. E’ con questa consapevolezza che il Comune di Milano ha promosso il palinsesto ‘Milano Città delle donnè, che durante tutto il 2024 proporrà appuntamenti, talk e mostre legate al tema, e che si apre oggi con la mostra Straordinarie. Un progetto rivolto soprattutto alle ragazze e ai ragazzi, per mostrare loro gli infiniti modi che le donne hanno di esprimere sè stesse e realizzarsi. Un invito a conoscere la storia di queste donne straordinarie e crescere libere e liberi di realizzare i propri sognì. “La campagna indifesa di Terre des Hommes Italia da oltre 12 anni denuncia la disparità di genere che intrappola bambine e ragazze in un ciclo di discriminazioni, stereotipi, povertà e violenza. Nella diversità e nella forza delle donne che compongono Straordinarie speriamo che ogni bambina o ragazza riesca a intravedere un riflesso delle proprie potenzialità, rincorrendo i propri sogni e lottando per superare queste disparità. Se visitando la mostra, anche una sola bambina potrà sentirsi più libera di scegliere del proprio futuro, avremo raggiunto il nostro obiettivo. E se saremo riusciti a coinvolgere in questo racconto, anche i maschi, forse potremo davvero dire di aver piantato i semi di un Paese più aperto, inclusivo e giusto”, afferma Paolo Ferrara, Direttore Generale Terre des Hommes Italia. “Siamo onorati di aver costruito con il Comune di Milano un grande palinsesto che parte con Straordinarie e continuerà nei prossimi mesi facendo della città meneghina un esempio unico per offerta culturale con una serie di progetti innovativi che racconteranno la questione di genere da molteplici punti di vista, anche attraverso altre mostre, come Appunti G, che chiuderà il palinsesto il prossimo autunno”.
“Straordinarie” è realizzata in collaborazione con Fabbrica del Vapore e fa parte, infatti, dell’iniziativa del Comune di Milano “Milano città delle Donne, delle ragazze e delle bambine” che propone alla cittadinanza un anno di eventi e appuntamenti culturali dedicati alle questioni di genere. ‘La mostra Straordinarie, così come tutti gli eventi e le occasioni di dibattito ad essa collegati che si svolgeranno in Fabbrica del Vapore in tutto il 2024, dicono della volontà del Comune di Milano di costruire una città a misura di donne e uomini, inclusiva e rispettosa, collaborando con le tante associazioni e fondazioni che hanno a cuore la vita culturale, sociale, economica e politica della città. ‘Milano città delle donnè non è uno slogan ma la volontà quotidiana di costruire una città più sicura e accogliente per donne e uomini, rinnovando l’impegno affinchè tutte e tutti abbiano pari opportunità nelle professioni così come nelle proprie aspirazioni di vita.’ Elena Lattuada, Delegata del Sindaco alle Pari opportunità di genere. La mostra è stata realizzata grazie al sostegno di Deloitte con il patrocinio di Fondazione Deloitte, che ha sposato i valori promossi dal progetto ed è main partner dell’iniziativa. “Deloitte e Fondazione Deloitte sostengono con convinzione “Straordinarie”, un’iniziativa culturale di altissimo livello capace di veicolare con forza l’importanza del contributo delle donne in tutti gli ambiti professionali e riconoscere il loro valorè, spiega Guido Borsani, Presidente di Fondazione Deloitte e Partner di Deloitte. “Con questo progetto prosegue l’impegno di Fondazione Deloitte a sostegno di modelli di riferimento inclusivi, capaci di ispirare le nuove generazioni e di stimolare le ragazze e i ragazzi ad andare oltre gli stereotipi di genere”. In questa edizione la mostra si accompagna con un libro ad essa dedicato che sarà disponibile durante la mostra e sul sito di Silvana Editoriale e che è stato realizzato grazie a Fondazione Bracco. “Come imprenditrice ho sempre creduto nelle competenze femminili e il women empowerment è da sempre al centro del mio impegno nel business, nella responsabilità sociale e nelle istituzioni”, afferma Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco, che ha reso possibile la realizzazione del catalogo della Mostra. “Il tema della parità di genere è anche nella mission della nostra Fondazione. Sul fronte della formazione, abbiamo dato vita al Manifesto Mind the STEM Gap contro gli stereotipi di genere e all’iniziativa pluriennale #100esperte, per dar voce a personalità femminili in tanti settori. Per tutti questi motivi ci è sembrato naturale essere al fianco di Terres des Hommes in questo progetto espositivo. Le oltre cento donne ritratte in questa mostra, di cui sono molto felice di fare parte, sono artefici della loro libertà di pensiero e azione. Mi auguro che questa esposizione sia visitata da tante bambine e ragazze. E a loro rivolgo un appello: non smettete di coltivare i vostri sogni. Abbiatene cura, teneteli stretti, fateli fiorire. Il potere trasformativo dei desideri è inestimabile”. L’appuntamento è stato inserito nel calendario delle Olimpiadi Culturali (Cultural Olympiad), il programma multidisciplinare, plurale e diffuso, realizzato dalla Fondazione Milano Cortina 2026, che mira a promuovere i Valori Olimpici e Paralimpici attraverso la cultura, il patrimonio e lo sport, nel percorso di avvicinamento ai prossimi Giochi Invernali. “Questa importante iniziativa dona un valore aggiunto all’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026”. Ha dichiarato Diana Bianchedi Chief Strategy Planning and Legacy Officer di Milano Cortina 2026. “I prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali lasceranno al Paese e alle generazioni di domani un’eredità intangibile duratura: la Fondazione Milano Cortina 2026 ha infatti attivato una serie di programmi, tra cui quello culturale, che puntano a coinvolgere e avvicinare le persone a valori quali inclusione, uguaglianza e rispetto. Progetti come questo, nato a sostegno delle donne, permettono di rafforzare il lavoro intrapreso a favore della parità di genere nel mondo dello sport e di una corretta rappresentazione delle donnè. Straordinarie sarà aperta al pubblico gratuitamente dal 14 febbraio dalle 10.00 alle 19.00, fino a domenica 17 marzo.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Straordinarie