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SERVIZIO CIVILE, BANDI PER 3556 VOLONTARI

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Il Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato oggi, sul sito www.gioventuserviziocivilenazionale.gov.it, sei bandi per la selezione complessivamente di 3.556 volontari da impiegare in progetti di servizio civile nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Sardegna e Sicilia.

I bandi si riferiscono a 411 progetti finanziati con il Programma Operativo Nazionale “Iniziativa occupazione giovani” – PON IOG, che si inserisce nelle strategie di contrasto alla disoccupazione giovanile tracciate a livello europeo.

Grazie al lavoro sinergico tra il Dipartimento, l’ANPAL – Agenzia nazionale politiche attive del lavoro e le sei Regioni interessate è stato possibile impegnare ulteriori 22 milioni di euro da destinare al Servizio civile che hanno permesso di finanziare tutti i progetti valutati idonei.

Possono partecipare ai bandi di selezione giovani tra 18 e 28 anni, non occupati e non inseriti in percorsi di istruzione e formazione (i cosiddetti NEET).

Ciascun giovane ha la possibilità di presentare una sola domanda di partecipazione e per un unico progetto di servizio civile da scegliere tra quelli inseriti nei bandi. Può presentare domanda anche chi ha già svolto il servizio civile, chi ha partecipato al progetto sperimentale europeo IVO4ALL o chi è stato impegnato nei Corpi civili di pace.

La durata del servizio è di dodici mesi. Le domande, redatte secondo le indicazioni contenute nei bandi, devono essere indirizzate direttamente all’ente che realizza il progetto prescelto e devono pervenire entro le 14 del 20 luglio.

La selezione dei candidati è a cura di ciascun ente che realizza il progetto, che pubblicherà sulla home page del proprio sito tutte le informazioni necessarie.

SORRENTO, AL VIA X EDIZIONE DEL PREMIO BIAGIO AGNES

“Nord e Sud. Imprenditori a confronto per lo sviluppo dell’economia italiana”, è il titolo del convegno in programma domani, dalle ore 17.30, nella sala Tasso del Palazzo Municipale di Sorrento, nell’ambito della decima edizione del Premio Biagio Agnes.

All’incontro, moderato dalla giornalista Barbara Capponi e promosso in collaborazione con Confindustria, prenderanno parte Fabio Benasso, presidente ed ad Accenture Italia, Mario Mattioli, presidente di Confitarma, l’economista Stefan Pan, vice presidente di Confindustria, Cosimo Rummo, presidente ed ad Rummo Spa e Paolo Scudieri, presidente Adler Pelzer Group. 

Al dibattito è prevista la partecipazione di Gigi Marzullo.  Quella del Nord e del Sud è una delle questioni italiane più antiche di cui si dibatte sin dalla costituzione dello Stato Unitario. Nell’ambito di uno scenario di evidente difficoltà ci sono però elementi che possono portare a nutrire una speranza in vista del prossimo futuro. In particolare la Regione Campania sta mettendo in atto dei provvedimenti volti a sostenere le imprese locali, consentendone un reale rilancio. Iniziative lodevoli che da sole non bastano, è infatti necessario l’abbattimento di tutti i fattori che impediscono un reale sviluppo del Sud, come la corruzione, la burocrazia e la pubblica amministrazione che finiscono per strozzare chi fa impresa e l’influenza della criminalità organizzata sul tessuto economico-produttivo. 

 

Il Premio Biagio Agnes si aprirà questo pomeriggio con un incontro dal titolo “Innocenti” – Il dramma ed il riscatto di uomini e donne accusati ingiustamente”, moderato dal giornalista Tiberio Timperi, con la partecipazione del giornalista Alberto Matano, Filippo La Mantia finito in carcere nel 1986 per favoreggiamento dell’omicidio Cassarà, Stefano Messore accusato di sciacallaggio dopo essere intervenuto a favore dei terremotati di Amatrice nel 2016, Maria Andò arrestata nel 2008 con l’accusa di rapina e tentato omicidio, Gabriele Magno, presidente dell’Associazione Nazionale Vittime Errori Giudiziari e Simonetta Matone, sostituto procuratore generale presso la Corte di Appello di Roma e il giornalista Paolo Borrometi, presidente di Articolo 21. Gli ultimi dati disponibili, quelli del 2017, fanno registrare un incremento dei casi di ingiusta detenzione: ben 1013 contro i 989 dell’anno precedente spalmati su 34 milioni di euro di risarcimenti che lo Stato ha dovuto erogare. La città dove si registra il maggior numero di casi è Catanzaro con 158 segnalazioni. Seguono Roma con 137 e poi Napoli con 113. Il capoluogo campano è da sei anni consecutivi sul podio di questa classifica dove trova spazio tra le prime dieci, oltre alla Capitale, soltanto un’altra metropoli: Milano. Dei 36 milioni di euro sborsati dallo Stato per risarcire le persone detenute ingiustamente ben 2 milioni e 870 mil euro sono finiti sui conti correnti di napoletani reduci da storie di malagiustizia. 

“Quest’anno – dichiara Simona Agnes, presidente della Fondazione e del Premio Biagio Agnes – celebriamo i dieci anni. Un traguardo significativo, una ricorrenza che ci rende orgogliosi e ci motiva ancora di più e con una convinzione sempre più forte a realizzare un’iniziativa che nasce prima di tutto per valorizzare la figura del giornalista. Il nostro impegno come Fondazione è quello di dare continuità ai valori che hanno alimentato la vita e le idee di Biagio Agnes, realizzando  iniziative culturali finalizzate a ricordarne lo spessore umano e professionale”. 

Per il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo “con l’edizione 2018 del Premio Biagio Agnes, Sorrento e la Fondazione intitolata al celebre ed indimenticato giornalista, rinnovano la loro sinergia. Anche quest’anno, due giorni dedicati all’attualità, con i convegni organizzati nella sede del Palazzo Municipale e una serata conclusiva di cultura e grande spettacolo. Ospitare sul nostro territorio un evento di questo spessore è motivo di sincero e motivato orgoglio”. 

Domani sera, l’evento conclusivo, con la cerimonia di conferimento del Premio Biagio Agnes, che sarà trasmessa su Rai1, mercoledì 27 giugno, in seconda serata, che prevede numerosi momenti di spettacolo con le attese esibizioni de Il Volo, Ermal Meta, i ballerini di “Ballando con le Stelle” e Dodi Battaglia.

 

A ricevere il riconoscimento, sul palco di Marina Grande di Sorrento, saranno Jèrome Fenoglio, direttore di Le Monde (Premio Internazionale), Paolo Mieli ed Ezio Mauro (Premio per il Decennale), Adriana Cerretelli de Il Sole 24 Ore (Premio Giornalista per l’Europa), Antonio Tajani, Presidente del Parlamento Ue (Premio Giornalista nelle Istituzioni), Barbara Stefanelli, vicedirettore del Corriere della Sera (Premio per la Carta Stampata), “Il ruggito del coniglio” storica trasmissione di Rai Radio Due condotta da Antonello Dose e Marco Presta (Premio per la Radio), Alberto Brambilla de Il Foglio (Premio Under 35), Antonio Monda (Premio Giornalista Scrittore) e Gloria Satta (Premio per Cinema e Fiction). Il Premio per la televisione sarà assegnato a Fabrizio Frizzi, il popolare conduttore scomparso prematuramente lo scorso marzo.

 

CALABRIA, I TURISTI SCOPRONO I BORGHI MARINARI

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Sperimentare la vita da pescatore, godere dei profumi e dei sapori dei prodotti tipici legati al mare, imparare a pescare ed immergersi in una cultura fatta di riti e tradizioni. Sono solo alcune delle esperienze che i turisti appassionati di pesca possono vivere nei borghi marinari della Calabria. La regione, bagnata dal mare per ottocento chilometri, ha un ricco patrimonio ittico, che va dalla riviera dei Cedri, alla Costa degli Dei e alla Costa Viola sul Tirreno; dalla Costa degli Achei, alla Riviera dei Gelsomini e alla Costa dei Saraceni e degli Aranci sullo Ionio. Tutta la regione vanta una consistente tradizione di pesca, con maggiore attività in particolare nei centri di Sibari, Corigliano Calabro, Fuscaldo, Pizzo, Crotone, Scilla e Bagnara. Si pescano costardelle, tonni, ricciole, alalunghe, alici, sarde, aguglie imperiali e persino aragoste. Inoltre, sulla Costa Viola e nello Stretto di Messina, ancora oggi, si pratica la caccia del pesce spada con le antiche imbarcazioni, le “feluche”, dotate di lunghe passerelle e di un alto albero maestro dal quale vengono avvistati gli esemplari da cacciare. Questa attività, oltre ad essere una tradizione del luogo, è anche un affascinante rito portato avanti dai pescatori che, tra le due rive di Calabria e Sicilia, contano solo otto barche per il pesce spada, uniche nel loro genere.

Nei borghi di pescatori vengono già organizzate battute di pesca per turisti, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi.

I visitatori diventano così protagonisti coinvolti in avvincenti attività: hanno l’opportunità di preparare e degustare il pescato direttamente sulle barche o in paese, una volta sbarcati.

“La domanda turistica oggi – dice all’Italpress il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio – non è un blocco uniforme ma è stratificata, diversificata. Infatti, possiamo parlare di turismi, al plurale. Tra questi dobbiamo puntare sulla nicchia del turismo della pesca e dobbiamo investire in questa direzione. La Calabria – aggiunge Oliverio – ha ottocento chilometri di costa, un clima adatto e tradizioni pescherecce in borghi che ci permettono di puntare proprio sul pescaturismo. Tra l’altro, le bellezze del nostro mare sono straordinarie perciò, in un ambiente meraviglioso e irripetibile nel tratto più bello della costa d’Italia, gli appassionati possono trovare qui un contesto adeguato in cui esercitare la pratica sportiva della pesca”. Per incrementare le presenze turistiche legate a questa attività, però, è necessario incentivare lo sviluppo del sistema di accoglienza dei borghi dei pescatori: “Sui borghi abbiamo deciso di fare un investimento di cento milioni di euro – ha detto il governatore Oliverio – il più grande investimento finora realizzato in questo campo da una Regione. I borghi marinari sono tra questi, perché in essi c’è la storia, l’identità e le radici della Calabria”.

Secondo Lidia Bastianich, ambasciatrice dell’enogastronomia calabrese nel mondo, “la specialità della pesca è un’opzione per i turisti che vengono in Calabria a vivere esperienze a 360°. L’idea è che i visitatori possano andare in barca a pescare e poi imparare come pulire e cucinare il pesce con gli chef locali. La bellezza e il clima delle coste della Calabria rappresentano il luogo adatto per questo tipo di esperienza”.

La Regione apre così al pescaturismo, un nuovo modo per coinvolgere visitatori provenienti da tutto il mondo attraverso diversi tipi di esperienze coinvolgenti.

 

ILVA TARANTO, VERTICE AL MISE

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha incontrato il vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, nella sede del Ministero a Roma, sulla vertenza dell’Ilva di Taranto. Nella delegazione c’erano la dirigente del dipartimento Ambiente Barbara Valenzano e Rocco De Franchi in virtù della sua specifica competenza e conoscenza in materia.

“Voglio dire ai cittadini di Taranto – ha riferito Emiliano al termine dell’incontro –  che la connessione e la comunicazione tra la Regione Puglia ed il ministero dello Sviluppo Economico è stata ricostruita e ripristinata. Questa è una cosa di un’importanza enorme, fate conto che in precedenza questo rapporto non era mai esistito”.

Emiliano ha spiegato che il ministro “ha ascoltato le nostre  posizioni, gli ho consegnato la nostra ultima proposta che gli consentirà di  decidere – nell’eventualità in cui scelga di proseguire l’attività industriale della fabbrica, conoscendo il nostro punto di vista”. Per Emiliano “se il governo deciderà di riconvertire immediatamente la fabbrica senza consentirne la prosecuzione dell’attività noi ovviamente ci limiteremo a chiedere assicurazione sui livelli occupazionali, non potendo entrare nella vicenda della valutazione dell’effettiva strategicità dell’impianto”.

”Questo – ha proseguito – ovviamente significa piena collaborazione con il ministro che ha ascoltato con enorme interesse per tutta la mezz’ora del colloquio, devo dire è stato estremamente cordiale e quindi se devo trasmettere  un’impressione personale: la città di Taranto e i cittadini sanno adesso di poter contare su un ministro dello Sviluppo economico che non ha interesse a risolvere la crisi aziendale punto e basta, ma vuole definitivamente dare un assetto alla questione Ilva per i prossimi anni”. “Se si deciderà, con l’aiuto del sindacato, di far proseguire l’attività industriale della fabbrica  l’unica strada possibile sarà la cosiddetta decarbonizzazione, ovviamente nei tempi industrialmente accettabili”.

“Se si deciderà di chiudere – ha aggiunto – secondo il mio giudizio, occorrerà una quantità di denaro enorme, che ovviamente prevede non solo tutte le bonifiche ma anche la creazione di alternative industriali”. ”Ora sto meglio – ha concluso il presidente – perché le  mortificazioni che ho avuto in passato sono state terribili. Non potersi sedere a un tavolo di trattativa per difendere la salute dei propri concittadini è una cosa che non mi sarei mai immaginato potesse accadere in particolare con un governo del mio partito”.

CAMPANIA, IL FRECCIAROSSA ARRIVA NEL CILENTO

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L’estate è Trenitalia: con il Frecciarossa sarà possibile raggiungere in tutti i fine settimana estivi le principali mete turistiche del Cilento.
L’opportunità viene offerta grazie a un accordo fra Trenitalia e la Regione Campania per promuovere i viaggi in treno verso le più ambite località di vacanza dell’area cilentana.
Oltre al Cilento, infatti, la programmazione estiva di Trenitalia guarda anche a Sorrento, Pompei e Caserta, con la sua Reggia, tutte mete di grande fascino e attrazione turistica, oggi servite dai Freccialink.

Il programma e i suoi obiettivi sono stati illustrati nella Sala Freccia, alla stazione di Salerno, da Gianpiero Strisciuglio, direttore della Divisione Passeggeri Long Haul Trenitalia, e da Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania.
Alla conferenza stampa erano presenti i sindaci dei comuni collegati e, al termine della breve cerimonia, gli invitati hanno viaggiato sul Frecciarossa 9593 per Sapri che collega, fino al 16 settembre,  il Cilento al resto d’Italia nelle giornate di venerdì, sabato e domenica.

“Alle fermate stagionali studiate ad hoc per incentivare i flussi turistici – si legge – si aggiungono le promozioni estive di Trenitalia che prevedono speciali sconti del 30%, con l’offerta “Insieme”, per gruppi fino a 5 persone; sconti dal 30 al 50% per giovani under 30 e senior over 60 anni con l’offerta ‘Young’ e ‘Senior’; gratuità completa per minori di 15 anni accompagnati grazie a ‘Bimbi gratis’; un particolare servizio di accompagnamento esteso a tutti, con un’attenzione particolare a clienti anziani o con difficoltà, che potranno quindi muoversi anche da soli,  e la possibilità di portare il proprio cane in vacanza con sé ad agosto viaggiano al prezzo simbolico di 5 euro.

Numerosissime le partnership che Trenitalia ha siglato a vantaggio dei propri clienti, che otterranno speciali sconti e agevolazioni per tutta l’estate pernottando in vari hotel e alberghi, o partecipando a festival, rassegne estive, spettacoli musicali e teatrali, oppure visitando musei e centri espositivi”.

BANDO COMPETENZE DIGITALI, PRESENTAZIONE CON OLIVERIO

La Regione Calabria risponde alla crisi occupazionale con un bando innovativo con cui, prima tra le regioni italiane, intende formare duemila giovani alle nuove professioni attraverso un apposito Avviso sulle competenze digitali. Il bando si rivolge alle Università italiane ed alle imprese, chiamate ad una fattiva collaborazione, per realizzare corsi per giovani diplomati o laureati e prevede un investimento di 8 milioni di fondi in dotazione al PAC 2014-2020 della Regione Calabria. Sono destinatari dell’avviso le persone fisiche in possesso dei seguenti requisiti: fino a 36 anni, stato di disoccupazione, residenza nella Regione Calabria, titolo di istruzione secondaria di II grado oppure almeno 3 o 5 anni di esperienza lavorativa (sulla base della qualifica che si intende conseguire), rientrare in una delle 4 classi di svantaggio (bassa, media, alta, molto alta). I destinatari dell’Avviso saranno selezionati attraverso procedure selettive pubbliche utilizzando i parametri per l’attribuzione di punteggi definiti dal bando, che tengono conto del reddito ISEE della persona fisica e della durata dello stato di disoccupazione e che consentono di raggiungere prioritariamente destinatari in un eventuale stato di disabilità e/o di genere femminile”.

Il bando sarà presentato alla stampa lunedì, alle ore 11, presso la Sala Oro della Cittadella regionale nel corso di una conferenza a cui parteciperanno il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio e l’assessore al Lavoro e al Welfare, Angela Robbe.

 

CALABRIA, MODESTA RIPRESA ECONOMICA

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 “Per il terzo anno consecutivo si può parlare di una modesta ripresa economica, ma c’è ancora tanto da recuperare rispetto ai livelli pre crisi. Dal 2008 la doppia recessione ha fatto perdere alla Calabria tanti punti di Pil, la direzione è giusta ma bisogna fare tanta strada per colmare il divario rispetto al resto del Paese”. Lo ha detto il direttore della filiale di Catanzaro di Bankitalia, Sergio Magarelli, nel presentare la nuova edizione del rapporto della Banca d’Italia su “L’economia della Calabria”. “Il livello di disoccupazione – ha detto – ammonta quasi al doppio rispetto al resto del Paese con particolare riguardo a giovani, donne e laureati. L’incidenza della disoccupazione tra questi ultimi, seppure nettamente inferiore alla media regionale, è circa il doppio di quella osservata in Italia e contribuisce in parte a spiegare gli intensi flussi migratori di capitale umano in uscita. Un dato dovuto alle caratteristiche strumentali delle piccole e medie imprese calabresi che investono meno, hanno una più bassa propensione ad occupare personale con livelli di istruzione elevata e presentano meno componenti della cosiddetta industria 4.0. Un divario di dotazione strutturale che vede la Calabria come il sud del sud”.

Magarelli ha evidenziato ancora che “gli investimenti e il recupero nella produttività delle imprese sono migliorati in quanto la ripresa è stata trainata dall’aumento dei consumi, dovuto in gran parte al maggiore indebitamento delle famiglie, e dei flussi turistici con una concentrazione limitata al solo turismo balneare, mentre è ancora ridotto il turismo culturale o legato ai parchi che ricoprono una superficie del 17 per cento ma ancora sono poco utilizzati a livello economico”. Riguardo all’influenza della criminalità organizzata sull’economia calabrese, è stato evidenziato che “la carenza infrastrutturale del Sud è dovuta anche ad una catena che imbriglia lo sviluppo e che è caratterizzata da pratiche corruttive, dall’evasione fiscale e dalla presenza della criminalità che distorce l’azione della politica pubblica ed economica. In Calabria si può parlare di un vero e proprio fenomeno di impedimento nel creare le condizioni affinché lo sviluppo del tessuto civile porti ad un incremento diffuso del reddito e a premiare il merito nella competizione economica. Alimentare la fiducia della cittadinanza significherebbe costruire un futuro all’altezza delle aspettative delle nuove generazioni”.

I ricercatori di Bankitalia che hanno curato il rapporto – Giuseppe Albanese, Antonio Covelli e Iconio Garrì – hanno poi illustrato alcuni dei passaggi più salienti. “Nel 2017 i prestiti bancari alle imprese sono cresciuti, sebbene con un’intensità contenuta. L’aumento ha riflesso in prevalenza l’andamento della domanda di credito, che risente ancora di un atteggiamento prudente da parte delle imprese. È continuata la ripresa delle transazioni nel mercato immobiliare residenziale, i prezzi delle case hanno iniziato lievemente a risalire, anche in connessione alla graduale riduzione dello stock di abitazioni invendute. Nel 2017 è proseguito il processo di riconfigurazione della rete territoriale delle banche in regione, accompagnato da un aumento della diffusione dei canali alternativi di contatto con la clientela. I prestiti bancari al settore privato non finanziario sono cresciuti, soprattutto quelli erogati dalle banche non appartenenti ai primi cinque gruppi nazionali. La qualità dei prestiti continua a migliorare, beneficiando anche della crescita dell’attività economica”. Con riferimento alla pubblica amministrazione, il rapporto evidenzia che “nonostante gli enti territoriali siano riusciti in gran parte a rispettare nel 2017 la regola del pareggio di bilancio, gli enti  continuano a caratterizzarsi per una difficile situazione finanziaria e l’esecuzione finanziaria del Programma operativo regionale 2014-2020 risulta ancora bassa, anche a causa del ritardo nell’avvio”.

“Nell’ultimo biennio si è registrato – si legge ancora – un peggioramento nel disavanzo della sanità calabrese; permangono inoltre le problematiche connesse ai tempi di pagamento nei confronti dei fornitori, ancora eccessivamente lunghi. La pressione fiscale locale sulle famiglie è rimasta stabile, al di sopra di quella media delle altre regioni a statuto ordinario. È ancora cresciuto – infine-  il debito delle Amministrazioni locali, la cui incidenza sul PIL è nettamente superiore alla media nazionale”.

PIANO LAVORO, MEMORANDUM TRA GOVERNATORI SUD

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“Serve una grande battaglia comune per il Mezzogiorno. Un patto tra tutte le Regioni del Sud, per difendere i nostri interessi, trovando un accordo politico tra noi nei giorni in cui nasce il nuovo governo, perché quando si tratta di trovare le risorse il Nord è compatto, senza distinzioni di destra e sinistra, il Sud invece no. Dobbiamo imparare a fare lobby in maniera positiva per tutelare le nostre comunità”.

Così il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha introdotto la presentazione del Piano per il lavoro per il Sud, nel corso degli Stati Generali sul Lavoro, presso Villa Pignatelli a Napoli. Presenti i governatori Nello Musumeci (Sicilia), Mario Oliverio (Calabria), Marcello Pittella (Basilicata), e Donato Toma (Molise). In collegamento c’e’ Michele Emiliano (Puglia).

Al termine della prima fase dei lavori è stato firmato un memorandum d’intesa tra i presidenti delle Regioni. I governatori sono chiamati a raccolta a Napoli per verificare la possibilita’ di varare politiche economiche comuni all’interno di un accordo politico. Il Presidente De Luca ha invocato “provvedimenti choc per dare speranza ai giovani, come un grande piano per il lavoro. Rivedere il criterio che regola il riparto delle risorse sulla base degli investimenti pregressi e della qualita’ dei servizi e’ la prima battaglia per impedire che chi e’ gia’ all’ inferno continui a sprofondare per scelte sbagliate che appartengono al passato e a un modo pulcinellesco di rappresentare il Mezzogiorno che non esiste piu'”. “E dobbiamo combattere – conclude – perche’ le risorse destinate alle infrastrutture del Sud siano mantenute o incrementate”.
(ITALPRESS).