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DA BARI A MATERA IL ‘NO CORRUPTION TRAIN’

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In treno da Bari a Matera contro la corruzione. E’ il viaggio che hanno fatto 150 ragazzi di 10 scuole medie superiori della Puglia, che sono saliti a bordo di un treno delle ferrovie Appulo Lucane con professori e organizzatori, per dire no alla corruzione e per testimoniare come la cultura della legalità possa diffondersi a partire proprio dalle nuove generazioni.

“Un elemento simbolico – ha detto il sindaco di Bari e della città Metropolitana, Antonio Decaro – fatto con i ragazzi e questo è un fatto assolutamente positivo in un Paese che ha ancora molti problemi di corruzione, nel senso che anche le classifiche mondiali ci danno sotto alcuni Paesi come per esempio il Ruanda. Anche se abbiamo fatto dei passi in avanti – ha spiegato Decaro – soprattutto grazie alle leggi anti corruzione che sono delle leggi che ci danno una maggiore percezione di legalità che però tendono a rallentare lo sviluppo economico del nostro Paese e tendono a rallentare le procedure, perché – ha continuato – proprio per evitare la corruzione ci sono tutta una serie di norme. Penso al nuovo codice degli appalti che comunque tendono a rallentare le attività, i lavori e questo essere un disagio per lo sviluppo economico del nostro Paese”.

“Quindi la speranza – ha aggiunto – è che nel futuro non ci sia più bisogno di leggi che pongano dei paletti, ma che si abbia più fiducia delle amministrazioni pubbliche, in particolare dello Stato che a loro volta devono dare maggiore fiducia nei confronti dei cittadini. E alla fine un messaggio ai giovani che sul treno, oggi sono saliti. “La corruzione – ha detto – è un fenomeno subdolo ed è un peso economico per il nostro Paese, pesa per circa 60 miliardi di euro. Un freno economico importante – ha concluso – allo sviluppo dell’Italia”. “Un’iniziativa che ci riempie di gioia – ha spiegato il presidente delle Fal, Matteo Colamussi – soprattutto perché l’abbiamo condivisa con il provveditorato agli studi di Puglia e Basilicata e con l’Università di Foggia. Avere qui 150 ragazzi che rappresentano il mondo della scuola, del nostro tessuto sociale – ha sottolineato – e dare un messaggio importante che arriva da un’azienda pubblica in cui si può dimostrare che trasparenza ed efficienza possono camminare insieme e portarli a Matera, per noi – ha concluso – è motivo di grandissimo orgoglio”.

LA CALABRIA SCOMMETTE SUL TURISMO CULTURALE

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Maria Francesca Corigliano, assessore alle Attività culturali della Regione Calabria, in un’intervista all’Italpress, fa il punto sulle dinamiche connesse allo sviluppo del turismo culturale nella regione.

Assessore, il patrimonio culturale della Calabria è ricco e vario Come valorizzarlo ancora di più in chiave turistica?
“La Calabria richiama diversi target di visitatori. Lo scorso anno abbiamo raggiunto 9 milioni di presenze turistiche al netto dai soggiorni in case private e del turismo nautico. Siamo nel pieno del lavoro. Il presidente Oliverio, dopo aver ereditato una Regione allo sfascio, priva di credibilità a livello di Governo centrale e in Europa, ha riportato l’ente in carreggiata, con una stampa che non si è comportata esattamente da amica. In ogni caso ora la Calabria viene guardata con occhi diversi. L’autorevole presenza del presidente Oliverio nella Cabina di Regia in rappresentanza delle Regioni del Mezzogiorno, ad esempio ha dato il via libera, all’intervento di 90 milioni di euro per il recupero e di riqualificazione del centro storico di Cosenza, insieme ad altrettanti assegnati a città come Napoli, Taranto e Palermo. Sui nostri borghi storici, che rappresentano un grandissimo attrattore turistico, a breve usciranno dei bandi per incrementarne il recupero, per offrire ospitalità diffusa in una dimensione ‘slow’ che al momento è una delle tendenze del mercato turistico. La valorizzazione di questo importante patrimonio va intesa non solo dal punto di vista degli interventi su beni di rilevanza storica o artistica, ma anche sul piano della promozione del modo di vivere nei nostri borghi antichi, con il recupero delle tradizioni e della cultura locale. Non va dimenticato che è proprio in Calabria a Nicotera che nel 1957 Ancel Keys ha riconosciuto quella che sarebbe stata consacrata come Dieta Mediterranea oggi patrimonio immateriale dell’UNESCO. Su questa cittadina della Costa degli Dei abbiamo in corso un importante progetto mediatico per porla al centro dell’attenzione internazionale”.

Oltre ai borghi, quali elementi distintivi della cultura calabrese potrebbero incentivare i turisti a scegliere la regione?
“I siti archeologici, la storia, i miti ad essi legati hanno una notevole rilevanza per il turismo culturale. La loro valorizzazione oggi va vista in un’ottica che li renda più facilmente fruibili, penso alle installazioni tecnologiche, agli spettacoli inseriti nei parchi archeologici e alle rievocazioni storiche di tante vicende che hanno segnato il percorso della nostra regione. Non va perso di vista Calabria è la Magna Grecia. In tal senso un importante finanziamento di 61,7 milioni per il Progetto Antica Kroton recuperati dal Presidente Oliverio grazie a una riprogrammazione di risorse regionali PAC, dopo che il precedente finanziamento non era stato utilizzato e rischiava di andare perduto”.

Molti giovani calabresi, però, scoraggiati, continuano ad andar via dalla Calabria. Lo sviluppo del turismo potrebbe certamente creare nuove opportunità.
“È importante aprire le porte agli investitori per aumentare la capacità di accoglienza di un turismo crescente che vuole venire in Calabria. Per questo l’inserimento in circuiti internazionali di hotel di qualità, centri benessere e altre attività renderebbe l’esperienza turistica più attrattiva per tutti i tipi di target. Ci sono vari tipi di target per la Calabria, dagli innamorati del mare, dei centri benessere, a coloro che amano lo sport ai turisti che viaggiano alla scoperta della dimensione culturale di questa parte d’Italia. La Calabria ora si sta collegando meglio al resto del mondo grazie a voli diretti da molti scali internazionali. L’aeroporto di Lamezia lo scorso anno si è posizionato 19esimo sui 38 scali italiani monitorati da Assaeroporti. In un anno ha visto un importante incremento di passeggeri provenienti da tutto il mondo. Per questo ai nostri giovani io dico di avere fiducia. Come ho già detto siamo nel pieno del lavoro. Negli investimenti del Programma Mibact portati a casa dalla nostra attività di governo ci sono anche quelli su vari sistemi culturali in ragione di 39 milioni di euro. È stato recentemente pubblicato l’avviso per il finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per il rafforzamento dell’attuale offerta culturale, che è una possibilità rivolta a tutti e che potrebbe divenire un’opportunità anche per i giovani. Sono stati messi a bando risorse per 2 milioni e 700 mila euro di fondi PAC. Inoltre è in corso l’avviso pubblico per il finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale per il 2018 che va ad integrare l’attività dei festival già ammessi a finanziamento per tre anni col bando dello scorso anno. Per questo il presidente Oliverio ha messo in campo 10 milioni all’anno per tre anni, a partire dal 2017. Andiamo così a supportare lo sviluppo della cultura musicale, a sostenere il sistema museale, le mostre, gli istituti storici e a promuovere la nascita di eventi innovativi”.

Anche i festival?
“Sì, sono numerosi e il Presidente Oliverio ha deciso di contribuire a dare una svolta, sostenendoli con un budget che non si è mai visto prima, perché si affermino in una dimensione internazionale. Penso ad esempio ad Armonie d’Arte nel parco archeologico di Scolacium per esempio. E’ finanziato prevalentemente dalla Regione ed è sostenuto da questa amministrazione perché lancia una visione positiva della regione oltre i confini nazionali. È uno dei modi per dare una vera immagine della Calabria”. 

Su quali itinerari occorre puntare per il turismo culturale?
“La Calabria si propone per molti stili di turismo, da quello marino, a quello enogastronomico, la cultura è ovunque, anche nel turismo sportivo, a cui si offrono ad esempio diversi percorsi ciclabili che attraversano i luoghi della nostra storia. In tal senso importantissimo è l’investimento di 150 milioni per la Pista Ciclabile della Magna Grecia, che si offre a un turismo in crescita che è quello che abbina la cultura allo sport. Una importante operazione culturale è anche il recupero del percorso dell’esplorazione del secolo scorso ad opera di Norman Douglas, autore di ‘Old Calabria’ riproposto dalla NDUT Explore, che con oltre mille chilometri che attraversano tutti i parchi della nostra regione, è affermata su tutte le riviste di settore come uno dei percorsi più interessanti e accoglienti per gli amanti del trekking in mountain bike.

E poi ci sono gli itinerari religiosi…
“Sì, la Regione, per esempio, sostiene i ‘Cammini di San Francesco di Paola’, organizzati da un’associazione locale, che ricalcano il cammino del santo e altre iniziative legate a importanti figure, come quella dell’abate Gioacchino da Fiore. Come questo, intendiamo rivolgerci anche ad altri luoghi sacri della Calabria. Qualsiasi sia il percorso che si sceglie sono tutti connessi con identità culturali e tradizioni enogastronomiche che sono elementi fondamentali per l’attrazione dei turisti. A fianco a queste iniziative ci sono poi le esperienze teatrali, festival, musei, biblioteche, le minoranze linguistiche e il clima che nell’insieme rappresentano attrattori per destagionalizzare l’offerta. Stiamo lavorando per trasmettere una reale immagine della Calabria attraverso una strategia di comunicazione internazionale che sta dando dei riscontri importanti sulle più prestigiose testate mondiali, dal Corriere della Sera al Sole 24 Ore dal The New York Times, a Le Monde, dal The Guardian fino a importanti riviste cinesi e così via. Sono tanti ed è impossibile ricordarli tutti”.

Ad attirare l’attenzione dei turisti sono spesso le ambientazioni delle produzioni letterarie e cinematografiche. Quali azioni intende compiere la Regione per esportare questo tipo di cultura?
“La Calabria è terra di grandi pensatori, intellettuali ed artisti, nel passato e contemporanei. Per dimostrarlo, la Regione partecipa ogni anno ai più importanti eventi che riguardano il mondo dell’editoria, come il Salone del Libro di Torino, sia con opere dedicate ai pensatori del passato, come Tommaso Campanella e Gioacchino da Fiore, che agli autori contemporanei per mostrare una Calabria proiettata al futuro, dove pensiero e azione si incrociano positivamente. In questa strategia virtuosa si inquadra l’attività della Film Commission, con loro abbiamo appena presentato al Salone del Libro di Torino “Cine Tour della Calabria” una preziosa pubblicazione sulle nostre location cinematografiche curata da Maurizio Paparazzo e Giovanni Scarfò. Il presidente Oliverio ha voluto fortemente il recupero della Film Commission nonostante sia stata ereditata con un milione e seicentomila euro di debiti, che ha provveduto a risanare con l’infaticabile lavoro dell’allora Commissario delegato Anastasi, perché ha ritenuto che possa essere un potente strumento di proiezione della nuova Calabria. Il lavoro delle molte produzioni che negli ultimi anni si sono alternate sul nostro territorio, per ogni euro investito dalla Regione in termini di servizi ha portato ad una ricaduta sui nostri territori di 4,7 euro. Tutte queste sono cifre reali che rappresentano la concretezza del nostro impegno. La Calabria contemporanea non è quel fronte dove credono di venire giornalisti e altri personaggi in cerca di eroismo mediatico per far carriera. Noi che qui viviamo e ci impegniamo non ci stiamo più a questo vilipendio dell’immagine della nostra terra. Anche per questo si deve lavorare, per spezzare i vecchi stereotipi che non rappresentano più il nostro tessuto, fatto di imprese, di gente onesta e di giovani competenti che scelgono di restare”.

BARI-MATERA 5G, LE PRIME APPLICAZIONI SUL CAMPO

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Turismo e industria 4.0 sono i due settori che beneficeranno della rete 5G. Nel corso di una conferenza stampa che si è svolta in contemporanea e in collegamento video a Bari e a Matera (due fra le prime cinque città 5G d’Europa, nelle quali saranno sperimentati servizi innovativi grazie al Ministero dello Sviluppo Economico) sono state presentate, da TIM, Fastweb e Huawei, le prime applicazioni sul campo basate sulla rete mobile di quinta generazione: visite da remoto ai siti archeologici di Matera con la realtà virtuale e manutenzione di un motore navale a Bari, supportata dalla realtà aumentata. La dimostrazione dei primi scenari d’uso live, che segue l’accensione delle prime antenne 5G a Bari e Matera, rappresenta un momento di svolta del progetto ( previsto un investimento complessivo di 60 milioni di euro in 4 anni), che prevede di raggiungere nelle due città una copertura del 75% della popolazione già entro la fine di quest’anno per arrivare ad una copertura integrale entro il 2019. L’obiettivo, è quello di trasformare questi territori in un vero e proprio laboratorio digitale. La conferenza stampa, infatti è stata l’occasione per illustrare le potenzialità della rete 5G, in termini di capacità di trasmissione, di significativa diminuzione della latenza e di direzionalità del segnale sui terminali in movimento attraverso le prime applicazioni innovative legate alla Realtà Virtuale per il turismo digitale e alla Realtà Aumentata, a supporto dei processi produttivi e dell’Industria 4.0.

L’evoluzione del progetto è stata illustrata a Bari nella sala Terminal Crociere del Porto e a Matera a Palazzo Lanfranchi, da Enrico Maria Bagnasco, Responsabile Technology Innovation di TIM e Segretario General Assembly Bari Matera 5G, Andrea Lasagna, Technology Officer di Fastweb, Fabio Moresi, Wireless Marketing Manager di Huawei Italia, alla presenza del Presidente dell’Autorità Portuale Bari, Ugo Patroni Griffi, del Segretario Generale FIM-CISL, Marco Bentivogli, dell’Amministratore Delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, del sindaco di Matera, Raffaello Giulio De Ruggieri e dell’assessore all’Innovazione del Comune di Matera, Enzo Acito. Nella città dei Sassi, è stato mostrato il primo scenario d’uso reale end to end, sviluppato dal Consorzio Bari-Matera 5G, con le eccellenze dei partner presenti sul territorio che operano nei settori dell’innovazione tecnologica e della ricerca, oltre che delle istituzioni locali, a supporto del turismo digitale relativo alla valorizzazione del patrimonio culturale e artistico di Matera, Capitale europea della cultura 2019. La soluzione di Virtual Reality presentata da Giorgio Castelli, Responsabile Services Innovation TIM, consente di visitare da remoto alcuni dei luoghi che destano particolare interesse turistico. Il visitatore, infatti indossando un visore, è libero di muoversi nelle aree previste, avvicinarsi alle pareti, toccare gli oggetti vivendo un’esperienza del tutto innovativa e immersiva, potendo incontrare nel nuovo mondo virtuale anche altri visitatori, ubicati in luoghi fisicamente distanti da quello in cui si trova, interagire con essi oltre che seguire le indicazioni date da una vera e propria guida di Matera.

A Bari, invece, è stato il Responsabile Attività Industriali Isotta Fraschini Motori, Michele Gramegna, a presentare la soluzione di Realtà Aumentata per la manutenzione dei motori delle navi sviluppata dal Consorzio Bari-Matera 5G. Grazie all’utilizzo di uno Smart Helmet e alle performance di alto livello della rete, ad alta velocità e bassa latenza, è possibile fornire assistenza remota agli operai impegnati nelle attività di montaggio e smontaggio del motore di una nave, attraverso l’assistenza e la ricezione di indicazioni tridimensionali che si sovrappongono all’immagine del motore. L’applicazione consente quindi una maggiore velocità, efficacia e qualità delle attività manutentive e formative del personale. “Sicuramente – ha detto Saverio Orlando responsabile Tecnology di Tim – questa sperimentazione è un qualcosa che anticipa la disponibilità dello standard del 5G prevista tra fine 2019 e inizio 2020 e che ci permette di cominciare a mettere a disposizione di queste aree nelle quali andiamo a sperimentare, in particolare Bari e Matera, degli use case che avranno un’importanza rilevante sia da un punto vista della fruibilità da parte dei clienti finali sia dal punto di vista delle opportunità di sviluppo per quest’area, perché questa sperimentazione – ha sottolineato Orlando – è molto basata sì sulla tecnologia che Tim mette a disposizione in termini di copertura radio, ma anche – ha continuato – dalla creazione di questo ecosistema di tanti partner”.
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“Stiamo parlando di una nuova generazione – ha detto Fabio Moresi, Wireless Marketing Manager Huawei Italia – e non di un’evoluzione dell’esistente. L’evento di oggi – ha spiegato – ci permette di toccare con mano i primi prodotti 5G-oriented che abilitano la cosiddetta Gigabit society. Oggi – ha continuato – incominciamo anche a vedere i primi terminali 5G che abilitano i casi di utilizzo in mobilità. Il valore della giornata di oggi – ha concluso – è passare dal laboratorio al campo”. Bari e Matera, saranno tra le prime “città 5G” d’Europa per i servizi innovativi dedicati anche alla sanità, alla cultura, all’automotive e alla sicurezza pubblica. “Stiamo lavorando anche in sanità – ha annunciato Andrea Lasagna, Technology Officer di Fastweb. In particolare – ha spiegato – saremo in grado di connettere gli ambienti ospedalieri delle Asl di Bari e di Matera con i pazienti, con i medici e con la struttura sanitaria. Connetteremo – ha sottolineato – anche strumentazioni all’interno di ospedali per dare la possibilità agli enti ospedalieri di avere una corretta gestione del materiale ospedaliero, ai medici di poter essere connessi ai pazienti per poter fare diagnosi immediata sul monitoraggio di alcuni parametri della sanità e della salute del paziente. E questo – ha concluso – permette un miglior rapporto medico paziente e una tempestività di diagnosi e di intervento”.

Per il sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri “la città, è cavia intelligente che potrà esprimere i risultati di una ricerca. Una città – ha ribadito – che non può vivere solo di turismo ma piuttosto del rafforzamento delle filiere primarie e secondarie, se vorrà risolvere il problema della disoccupazione. Il Comune deve diventare un propellente vitale, cioè dev’essere il luogo della stimolazione, della provocazione e dov’è possibile della creazione d’impresa. Abbiamo storia e patrimonio culturale – ha sottolineato il primo cittadino – ma dobbiamo continuare a produrre nuova storia, quella del presente e quella del futuro. Quella dell’economia della conoscenza, dell’economia del digitale. Ecco perché – ha concluso – abbiamo affermato, con una frase a effetto, di voler trasformare i vicinati contadini in vicinati digitali e passare dalle industrie pesanti alle industrie pensanti”.
(ITALPRESS).

INAUGURATO TRENO STORICO DELL’IRPINIA

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“Avevamo preso un impegno e lo abbiamo onorato”. Cosi’ il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al taglio del nastro del Treno dell’Irpinia, che attraversa i suggestivi paesaggi della tratta Avellino-Rocchetta Sant’Antonio. Erano presenti, tra gli altri, la presidente del consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, a fare gli onori di casa nella sua terra irpina, il presidente della Fondazione Fs Mauro Moretti con il direttore generale Luigi Cantamessa, ed il sindaco uscente di Avellino, Paolo Foti.

L’attenzione dei passeggeri, in attesa di salire sul treno storico, è stata catturata dai personaggi con costumi d’epoca. I viaggiatori sono stati intrattenuti con performance teatrali e dagli alunni dell’Istituto Comprensivo del Rione Ferrovia, che hanno accolto con la loro musica gli ospiti del viaggio nel passato.

“E’ una grande conquista per la comunità e per l’Amministrazione, determinante è stato il lavoro di Fondazione FS e la spinta da parte della Regione Campania – ha sottolineato il sindaco Paolo Foti -. La vocazione dell’Avellino-Rocchetta è quella turistica, il treno metterà in condizione di visitare la nostra bellissima provincia e di apprezzarne la natura come le eccellenze enogastronomiche”.

“Comincia da qui – ha aggiunto il Presidente di Fondazione FS, Mauro Moretti – la seconda vita dell’Ofanto, questa linea è importante per il turismo in Irpinia, ma ha anche una valenza storica da non dimenticare e va rivitalizzata nella sua interezza. Siamo in una terra ricca di tesori, nella valle dei vini, faremo il possibile per renderla meta apprezzata da molti visitatori, replicando l’esperienza che si è concretizzata già in altre province”.

Un tuffo nel passato è stato offerto dalla Presidente del Consiglio Regionale, Rosa D’Amelio che ha rievocato i tempi in cui percorreva proprio quella tratta per arrivare ad Avellino da Lioni, il suo paese: “Per me vedere questa tratta fruibile è un motivo di grande orgoglio, il Capoluogo può e deve riprendersi il suo ruolo strategico, vogliamo che le aree interne possano essere raggiunte e che la tratta storica diventi un volano di sviluppo reale per i nostri meravigliosi luoghi”.

Poi, il Governatore Vincenzo De Luca: “Avevamo preso un impegno e lo abbiamo onorato in due anni per un totale dei finanziamenti che sta sui 20 milioni di euro che abbiamo fortemente voluto impiegare per mettere al centro della nostra politica le aree interne – ha spiegato -. Questa è una giornata splendida che ci ricorda delle cose belle e importanti, guardiamo al futuro turistico di una zona della Campania che può cominciare finalmente a respirare e ad immaginare di far crescere questo settore. Ma siamo solo all’inizio delle operazioni, presto completeremo l’elettrificazione della rete ferroviaria Benevento-Avellino-Salerno, abbiamo fatto ripartire la funicolare di Montevergine, pensiamo pure alle strade della provincia a cui sono destinati 200 milioni per renderle sicure e percorribili, così come la superstrada che da Avellino porta a Salerno con il raddoppio delle corsie. E ora, in carrozza”, ha detto mentre il treno iniziava il viaggio che avrebbe percorso in sette ore i 118 chilometri della tratta storica, con le fermate di Montefalcione, Lapio, Taurasi, Luogosano, Paternopoli e Castelfranci, Montella, Nusco e Lioni con la sosta per il pranzo.

Quindi la prosecuzione verso Conza, Andretta, Cairano, Calitri, Pescopagano, Monticchio e Rocchetta Sant’Antonio dove il treno è stato accolto dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e dal gran concerto bandistico della città di Rocchetta.

XYLELLA, EMILIANO “DA UE COMPLIMENTI

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“Ci hanno fatto i complimenti per i 150 mila esami di laboratorio che abbiamo fatto sui 300 mila campioni che sono stati rilevati, perché l’Arif, la regione Puglia, sta facendo uno sforzo enorme per tenere sotto controllo la malattia e in Europa non ci sono precedenti sul numero di monitoraggi e di analisi di laboratori che sono state effettuate e questo ovviamente è il segno anche dell’investimento enorme dal punto di vista finanziario. Ci hanno dato atto che la Xylella fino ad oggi è stata combattuta solo con le forze della regione Puglia e con i soldi della Regione Puglia”.

Così dalla sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura, a Bari, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine dell’incontro con i tecnici del Comitato fitosanitario dell’UE, arrivati in Puglia per monitorare lo stato di avanzamento della Xylella.

PUGLIA, PRESENTATO PROGETTO “TENDER LAB”

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Aiutare le PMI italiane a migliorare le conoscenze specifiche e a sviluppare le competenze necessarie per operare con successo nelle gare internazionali e sensibilizzarle sulle opportunità di gare bandite da organismi internazionali e nell’ambito di grandi eventi. Sono gli obiettivi di ‘In Gara con Noi – Tender Lab’, il progetto voluto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ideato e realizzato da ICE-Agenzia, presentato a Bari, per la sua penultima tappa, nella sede di Confindustria Bari e Bat, con un focus particolare su “Le gare delle istituzioni Europee”. “Un interessantissimo progetto – ha detto Laura De Candia dell’area internazionalizzazione di Confindustria Bari e BAT. Le aziende – ha continuato – sono state molto contente di aver seguito questo percorso, inizialmente di formazione, successivamente – ha concluso – di apprendimento sulle varie opportunità”. Il progetto attraverso un percorso di accompagnamento integrato, offre alle aziende italiane gli strumenti per migliorare la capacità competitiva nelle gare d’appalto internazionali.

“E’ importante – ha detto Davide Colombo ufficio internazionalizzazione MAECI – sostenere le imprese non solo nell’ultimo miglio, nelle loro relazioni con le autorità locali nel caso in cui ad esempio possano insorgere contenziosi, ma partire a monte e far arrivare le imprese italiane già pronte e competitive non solo sui prodotti, sui servizi o su forniture, ma anche sull’approccio procedurale su come arrivare vincere una commessa o un contratto. Spesso scontiamo una potenzialità di prodotti e di forniture imbattibili – ha detto Colombo – ma non siamo in grado di accedere al mercato, vincere le gare d’appalto o – ha concluso – di parteciparvi con una buona possibilità di successo”. “Questo – ha spiegato Alessandra Rainaldi Ufficio Servizi formativi, ICE Roma – è stato un progetto di sistema. Ice Agenzia – ha continuato – lavora per assistere le Pmi anche nelle gare internazionali. Il progetto – ha aggiunto – ha messo insieme una formazione attraverso laboratori che hanno offerto strumenti formativi per affrontare con più slancio e astuzia le gare internazionali su cui l’Italia ha un posizionamento che è di gran lunga migliorabile. Poi – ha sottolineato – focus per accendere riflettori sulle opportunità e regole del gioco. L’idea di oggi – ha concluso Rainaldi – è quella di far capire come l’Unione Europea spende i suoi fondi attraverso i tender”.

Fra gli errori comuni che vengono commessi dalle PMI, c’è ad esempio, come ha riferito Maddalena Della Morte, della Commissione Europea “l’arrivo in ritardo dell’offerta, oppure l’offerta non firmata, o ancora non nella valuta o lingua richiesta. Le raccomandazioni – ha detto Della Morte nel suo intervento – sono chiare: definire la propria strategia (offerente/membro del consorzio/subappaltatore) e utilizzare il periodo di chiarimento (21 giorni) per chiedere qualsiasi cosa non chiara nel bando”.

RIMPASTO GIUNTA CAMPANIA, ROBERTI A SICUREZZA

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Novità nella giunta regionale dela Campania.  Nuovi ingressi nell’esecutivo regionale con Bruno Discepolo che avrà la delega all’Urbanistica, Ettore Cinque con delega al Bilancio, Gerardo Capozza con delega alle Attività Produttive, Franco Roberti, con delega alle Politiche per la Sicurezza. Amedeo Lepore assume la responsabilità di Consigliere del Presidente, in ordine alla materia delle “Zes” della Campania.

“Ringrazio i colleghi uscenti (Serena Angioli e Lidia D’Alessio) per l’importante lavoro e l’impegno profuso in questi anni. Un ringraziamento particolare rivolgo a Franco Roberti che, con generosità, ha offerto la sua collaborazione ed esperienza per la messa a punto di iniziative sempre più efficaci sul piano della sicurezza” ha detto il governatore Vincenzo De Luca.

“Si sono svolti, nei giorni scorsi, gli Stati Generali della Sanità e dei Trasporti – continua il Governatore – Abbiamo presentato un bilancio straordinario di realizzazioni e fatti concretizzati, e il quadro dei progetti in corso. Tra due settimane sarà presentato il Piano per il Lavoro della Campania, una proposta chiave diretta ai giovani disoccupati della nostra regione. Proseguiremo con iniziative analoghe nel campo della Cultura, della Scuola, delle Politiche Sociali, dell’Ambiente, dell’Agricoltura, dei Fondi europei. Seguiremo il nostro stile: rendere conto delle cose realizzate, dei fatti concreti, in una realtà nella quale ci si perde spesso in demagogia, inconcludenza e disastri finanziari”.

“Siamo di fronte a una grave emergenza – continua De Luca – Dovremo lavorare a un grande progetto educativo rivolto alle giovani generazioni, ma anche a misure di prevenzione, videosorveglianza, e contrasto forte a fenomeni di illegalità dovunque si manifestino (dalle ambulanze del 118 ai pronto soccorso, ai quartieri, alle babygang, alle occupazioni abusive di immobili pubblici etc.).
La Regione Campania intende essere un punto di certezza e di serenità per i cittadini e le famiglie. Ci incoraggia e ci onora la decisione del Presidente della Repubblica di concedere la Medaglia d’Oro al Valor Civile a Teresa Buonocore, la madre coraggio assassinata anni fa. E questo ci impegna a batterci perché mai più ci siano tragedie simili”.

CANTIERI APERTI STAZIONE CENTRALE BARI

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“Un’opera importante e molto complessa”. Così l’amministratore delegato di Grandi Stazioni Rail, Silvio Gizzi, ha definito i lavori che stanno interessando la stazione centrale di Bari e che prevedono entro il primo semestre 2020 (data in cui si concluderanno) tre sottopassi moderni e un nuovo fabbricato. Stamattina il sopralluogo con il sindaco di Bari, Antonio Decaro, in cui Gizzi ha fatto il punto anche con la stampa, dello stato dell’arte. “Oggi – ha detto l’amministratore delegato – avviamo dei lavori molto importanti per la città di Bari. Questi lavori – ha spiegato – fanno parte di un programma di interventi che hanno interessato le tredici più grandi stazioni d’Italia e sono finalizzati a migliorare sia le aree interne che esterne alla stessa. Su Bari – ha continuato – le aree interne sono state riqualificate. Oggi iniziamo l’intervento delle aree esterne – ha sottolineato – che hanno la finalità di migliorare l’interscambio modale dei diversi modi di spostamento e fanno in modo che la stazione diventi sia polo attrattivo che hub intermodale. Questo fabbricato – ha aggiunto – sarà l’altra porta della stazione di Bari e metterà in collegamento oltre che le Ferrovie Sud Est tutta quella che è la mobilità veicolare e intermodale. Riusciremo ad avere – ha ribadito Gizzi – una stazione più efficiente e moderna, con un nuovo fabbricato di 8mila metri quadrati di superficie, destinati a servizi primari e secondari, biglietterie, sala d’attesa, food e uffici. Oltre al fabbricato – ha spiegato ancora – riqualificheremo i tre sottopassaggi della stazione che mettono in collegamento le due parti della città, allargati e dotati di impianti di elevazione, ascensori e scale mobili. Uno dei sottopassaggi – ha aggiunto – si collegherà con le Ferrovie del Nord Barese e Appulo Lucane”.

L’investimento economico complessivo è di 9,3 milioni di euro, erogati da Grandi Stazioni Rail e dal Ministero. “C’è anche una contribuzione di Rete Ferroviaria Italiana – ha spiegato Gizzi – per gli ascensori sui sottopassaggi”. A fine gennaio 2019 uno dei primi sottopassaggi allargato sarà reso fruibile alla cittadinanza. “Il primo sottopassaggio allargato – ha detto Gizzi – senza ascensori. A giugno 2019 – ha precisato – lo daremo attrezzato con gli ascensori e collegato con le Ferrovie del Nord Barese. Il fabbricato, opera sostenibile e in cemento armato e acciaio con una grande specchiatura in cristallo e grande superficie muraria sarà pronto nel primo semestre 2020. Si tratta – ha sottolineato Gizzi – di un’opera importante e complessa dal punto di vista realizzativo soprattutto per i sottopassaggi, perché ha forte influenza e riflessi verso la circolazione ferroviaria. D’intesa con RFI – ha concluso – abbiamo modulato tutte le varie fasi facendo in modo che sia l’esercizio ferroviario che la mobilità dei sottopassaggi non venisse mai meno”.

“Sarà una facciata dalla stazione molto più dignitosa rispetto a quella che abbiamo avuto per tanti anni – ha detto il sindaco Decaro. Sarà sicuramente più funzionale e soprattutto nell’ambito di questi lavori saranno realizzati i nuovi sottopassi, con le discese motorizzate e questo credo sia importante, perché – ha continuato – non saranno sottopassi solo per l’accesso ai binari ferroviari, ma collegheranno due zone della città. Contemporaneamente – ha annunciato Decaro – speriamo di chiudere nel più breve tempo possibile la progettazione del terminal bus extraurbani che sarà fatto a cura e spese di Grandi Stazioni. Poi – ha concluso – quell’area sarà messa a disposizione del Comune di Bari che lo gestirà attraverso l’Amtab”.
(ITALPRESS).