Home Motori Pagina 40

Motori

Maserati alla 28^ edizione della Vernasca Silver Flag

MODENA (ITALPRESS) – Dal 21 al 23 giugno Maserati torna sui colli piacentini per prendere parte alla ventottesima edizione della Vernasca Silver Flag – concorso dinamico di restauro e conservazione per vetture storiche da competizione – che ogni anno raduna un pubblico internazionale e fa rivivere gli anni d’oro del motorsport, immersi nei suggestivi panorami della Val d’Arda. Il rinomato concorso organizzato dal CPAE Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca ricorda la prestigiosa corsa di velocità in salita organizzata dal 1953 al 1972. Oggi è dedicato alle vetture che hanno preso parte alla gara di un tempo e alle auto realizzate in quel preciso periodo storico: un omaggio in perfetto stile vintage a una delle gare più belle del Novecento, che nella sua veste rievocativa mette insieme un ineguagliabile parterre di automobili, con gioielli d’antan tra i più ricercati.
Maserati partecipa per la seconda volta all’evento – il suo nome è presente nell’albo d’oro della Castell’Arquato-Vernasca con tre primi posti assoluti, nel 1956, ’59 e ’61 – e anche quest’anno la sua presenza sarà su più fronti: oltre allo stand ufficiale del marchio, dove si potranno ammirare quattro vetture storiche iscritte al concorso e impegnate nell’iconica salita che da Castell’Arquato porta a Vernasca, alcune vetture moderne del Tridente saranno a disposizione per attività di test di drive e impegnate inoltre come auto staffetta della manifestazione.
Intente a guadagnarsi il migliore riconoscimento al concorso dinamico di restauro e conservazione per vetture storiche saranno quattro classiche del Tridente certificate dal programma Maserati Classiche, ognuna con una storia da raccontare. A partire dalla A6 1500 del 1948, già vincitrice lo scorso anno per il migliore restauro, e quest’anno presente nella variante con una elegantissima livrea blu. Versione aggiornata del modello del 1947, fu presentata l’anno successivo al Salone di Torino e oltre al telaio Pinin Farina presentava due piccoli posti posteriori in aggiunta. Caratterizzata da una importante innovazione, il telaio tubolare con elementi a sezione circolare, montava un 6 cilindri in linea da 65 CV, con una velocità massima di 150 km/h. Riscosse un incredibile successo anche nella versione extra lusso, dotata di una griglia più moderna e di una vetratura laterale più ampia, e che ancora oggi mantiene una classe innata e perpetua.
Altra storica del Tridente di estrema rarità e genio stilistico che si potrà ammirare alla Vernasca Silver Flag è la Maserati 200S del 1956, di cui furono prodotti solo 28 esemplari: pensata per essere competitiva in gara e straordinaria su strada. Con motore a 4 cilindri in linea, lo stesso montato sulla versione SI (Sport Internazionale) sviluppata successivamente per la pista, era capace di toccare i 250 km/h. Un’auto che ancora oggi farà vibrare il cuore degli appassionati, anche grazie al suo straordinario stato di conservazione. Ci sarà poi una 3500 GT Convertibile Vignale del 1961 come testimone del clima di espansione economica che caratterizzò la metà degli anni Cinquanta, con i costruttori europei specializzati nelle vetture da competizione impegnati a adattare la propria esperienza ai modelli turistici. La Maserati 3500 GT fu esattamente il simbolo di questa transizione: derivata direttamente dalle famose sei cilindri da competizione, la sua impostazione generale e il motore da 220 CV – una versione stradale del 350S – riflettevano proprio questa eredità.
A completare il quartetto d’eccezione è la A6GCS 2000 del 1955, che al tempo gareggiò nella mitica corsa: una vettura nata con l’obiettivo di riportare le barchette del Tridente ai vertici della Classe 2 litri e che presto divenne la preferita dei migliori piloti italiani emergenti, così come di molti stranieri. Affidabile, veloce, e facilmente gestibile sia dal punto di vista meccanico che economico, era il sogno di tutti i giovani aspiranti piloti dell’epoca. Ne furono prodotti 52 esemplari.
Mentre il pubblico potrà ammirare da vicino queste autentiche bellezze d’epoca, gustandosi una sfilata di oltre duecento partecipanti alla rievocazione storica, l’edizione 2024 della Vernasca Silver Flag ospiterà inoltre alcune Maserati moderne – grazie alla presenza all’evento del concessionario TridenteClub: l'”everyday exceptional” SUV Grecale, nella versione GT con motore termico e nella variante Folgore con propulsore 100% elettrico, insieme all’iconica GranTurismo Trofeo, regina indiscussa di comfort e sportività. In occasione di questa edizione, il Maserati Club Italia ha organizzato inoltre il “Tributo Maserati alla Silver Flag”: trenta Maserati moderne, di proprietà dei soci del club, effettueranno il percorso della Vernasca Silver Flag al termine del passaggio delle auto da corsa classiche, chiudendo così la sfilata di gioielli senza tempo che hanno costellato la storia dell’automobile del secolo scorso.

foto: ufficio stampa Maserati

(ITALPRESS).

La Ferrari Purosangue vince il Compasso d’Oro 2024

ROMA (ITALPRESS) – La Ferrari Purosangue è stata insignita del prestigioso Compasso d’Oro, uno dei riconoscimenti più ambiti nel settore del design industriale. La cerimonia di premiazione, alla quale era presente Flavio Manzoni (Ferrari Chief Design Officer) in rappresentanza del Cavallino Rampante, si è svolta stasera a Milano. Il Compasso d’Oro è stato istituito nel 1954 dall’ADI (Associazione per il Disegno Industriale) e viene assegnato a cadenza biennale sulla base di una preselezione effettuata dall’Osservatorio permanente del Design dell’ADI, costituito da esperti, designer, critici, storici e giornalisti specializzati. Nella storia del riconoscimento sono state premiate quattro Ferrari: la prima è stata la F12berlinetta nel 2014, seguita dalla FXX K nel 2016, dalla Monza SP1 nel 2020 e dalla Purosangue. I giurati dell’ADI hanno scelto la Purosangue perchè incarna “un concentrato di tecnologia unito a una coraggiosa innovazione tipologica, che supera le convenzionali categorie delle gran turismo, è elemento di concreta novità in un settore maturo nel confronto della competizione globale”.

– Foto ufficio stampa Ferrari –

(ITALPRESS).

Jeep Avenger raggiunge i 100.000 ordini

TORINO (ITALPRESS) – Jeep Avenger continua a ridefinire gli standard nel segmento altamente competitivo dei B-SUV del mercato europeo. Eletta Auto dell’Anno 2023 in Europa, questo SUV unico ha ora raggiunto un impressionante numero di 100.000 ordini da parte dei clienti, dal suo lancio a oggi. Con questo traguardo, la Jeep Avenger, disegnata a Torino e prodotta e commercializzata in Europa, consolida il suo successo nel segmento B-SUV, sottolineando il DNA del marchio Jeep di libertà, avventura, passione e divertimento alla guida. “Mentre celebriamo il notevole successo della Jeep Avenger, sottolineiamo che non si tratta solo di numeri o riconoscimenti: si tratta di un impegno incessante nell’offrire ai clienti la libertà di scelta per soddisfare qualsiasi esigenza di mobilità e offrire un’esperienza di guida senza pari. Con un sorprendente numero di 100.000 ordini da parte dei clienti, la Avenger si erge come una testimonianza del nostro incrollabile impegno verso l’innovazione e la qualità, ridefinendo standard, fissandone di nuovi e lasciando un segno indelebile nel segmento B-SUV e non solo” ha commentato Eric Laforge – Head of Jeep Brand in Enlarged Europe.
Il raggiungimento di questo traguardo può essere attribuito all’incarnazione della Jeep Avenger come una delle espressioni più efficaci della tipica libertà associata al marchio Jeep. La “Freedom of choice” enfatizza la centralità del cliente e delle sue esigenze, offrendo una vasta gamma di scelta, ed è esemplificato dall’offerta di tre motori, due trasmissioni e presto la possibilità della trazione integrale con l’imminente versione 4xe. Dopo l’introduzione del primo veicolo completamente elettrico a marchio Jeep, segnando un significativo passo verso la sostenibilità, il marchio Jeep ha ampliato la gamma Avenger con l’introduzione del nuovo modello Avenger e-Hybrid. Questa espansione offre ai conducenti una selezione flessibile per soddisfare le loro preferenze ed esigenze. Guardando al futuro, il marchio si prepara a introdurre Jeep Avenger 4xe entro la fine del 2024, sottolineando il suo continuo impegno verso l’innovazione nel settore automobilistico. Il suo successo è ulteriormente evidenziato dalle notevoli prestazioni delle varianti BEV, che rappresentano il 25% delle vendite totali, segnalando un significativo spostamento verso soluzioni di mobilità sostenibile.

foto: ufficio stampa Stellantis

(ITALPRESS).

Bosch crea “Tecnologia per la vita” anche con il software

RENNINGEN (GERMANIA) (ITALPRESS) – In Bosch il leitmotiv del momento è “programmazione”: l’azienda amplia le proprie attività con il software e i servizi. Entro la fine del decennio, Bosch intende generare un fatturato di miliardi derivante dal software. “Già da diverso tempo Bosch è anche un’azienda software”, ha dichiarato Stefan Hartung, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bosch, al Bosch Tech Day 2024 che si è tenuto a Renningen. “In tutta l’azienda, la nostra ampia competenza in questo campo ci permette di inserire righe di codice direttamente nei prodotti. Il software integrato nei nostri prodotti è una ‘Tecnologia per la vità, creata per migliorare la vita dei nostri clienti”. Il software Bosch è già presente in molte aree, comprese le linee di produzione industriali, in molte autofficine e apparecchiature mediche. Avverte gli automobilisti quando occupano una corsia contromano, protegge i beni preziosi, controlla la tecnologia degli edifici, ed è anche nello spazio, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). In totale, sono 48.000 i programmatori software in Bosch, di cui 42.000 impegnati nel solo settore di business Mobility.
“L’ingresso trionfale del software rivoluzionerà alla base il settore industriale”, ha dichiarato Hartung. “In futuro le auto saranno perfettamente integrate nel mondo digitale. E, soprattutto, avranno una qualità molto importante: potranno eseguire aggiornamenti”, ha aggiunto Markus Heyn, Membro del Consiglio di Amministrazione di Bosch e Presidente del settore di business Mobility. Per installare le nuove funzionalità non sarà più necessario andare in officina, basterà un pratico aggiornamento software “over the air”. “Con la tecnologia Bosch le auto rimangono attuali più a lungo”, ha aggiunto Heyn. E non solo le auto: anche i veicoli commerciali, le moto e le eBike potranno installare le nuove funzionalità di sicurezza e comfort mediante un aggiornamento. Dal debutto del sistema smart per le eBike, alla fine del 2021, Bosch ha implementato circa 70 nuove funzionalità e modifiche attraverso l’app eBike Flow, dalla funzionalità di allarme e monitoraggio fino alle nuove modalità di marcia.
Il software e i servizi digitali sono ormai una parte fondamentale del successo di Bosch: sono la forza trainante che consente di portare l’innovazione oltre i confini aziendali e di settore. Forte delle vaste conoscenze e competenze nella tecnologia per la mobilità, la produzione e il settore edile, Bosch è un partner molto richiesto per le aziende leader nel settore IT. “Per sfruttare l’enorme potenziale del software e dell’IA, dobbiamo collaborare tra pari. E’ difficile che un’azienda riesca a gestire tutto autonomamente. In questo contesto, il software open-source si rivela una soluzione particolarmente utile per unire competenze di aziende diverse e consente di risparmiare sui costi e creare soluzioni standardizzate”, ha spiegato Hartung. Anche la politica può svolgere un ruolo importante: nel campo dell’intelligenza artificiale, che sta diventando sempre più importante per lo sviluppo di software, le aziende necessitano di certezze per poter pianificare. Questo vale anche per l’AI Act, recentemente approvato dall’Unione Europea. “L’UE deve ora tradurre rapidamente l’AI Act in standard normativi perchè, se da un lato una regolamentazione è necessaria, dall’altro questa non deve rallentare inutilmente il progresso della tecnologia o addirittura precludere l’innovazione”, ha proseguito Hartung.
Nel settore automotive questa nuova tendenza ha un nome: veicolo definito dal software. Il software è sempre più il punto di partenza per la progettazione e lo sviluppo di nuovi modelli di veicoli. Un recente studio McKinsey stima che il mercato globale del software e dell’elettronica per autoveicoli raggiungerà i 462 miliardi di dollari entro il 2030. A partire dal 2023, la quota di software nei veicoli sarà il triplo rispetto a oggi. Bosch intende far parte di questo mercato in crescita e rimanere il partner di riferimento per le case automobilistiche nel mondo. “Stiamo assistendo all’alba dell’era dei veicoli definiti dal software” ha affermato Heyn. “E’ un’ottima notizia per Bosch, perchè siamo competenti in entrambe le aree interessate: hardware e software. Siamo una delle poche aziende con competenze a tutto tondo nell’interazione tra l’elettronica per l’automotive e il cloud.” Con soluzioni software e di servizio come il Vehicle Health, per esempio, Bosch aiuta gli operatori di flotte a prevenire guasti dei veicoli e migliorare l’efficienza. Per il settore della logistica in particolare, la piattaforma digitale Bosch L.OS semplifica la digitalizzazione, snellendo l’intera catena operativa. Inoltre, Bosch ha sviluppato uno speciale software che consente alle auto di arrestarsi dolcemente senza il fastidioso effetto contraccolpo per i passeggeri. Con la funzione “eBrake to Zero”, guidare nel traffico all’ora di punta diventa molto più confortevole anche per i passeggeri, che soffriranno meno il mal d’auto. “Possiamo garantire una guida stop-and-go senza arresti bruschi grazie a un software che frena come uno chauffeur esperto”, ha spiegato Heyn.
La mobilità definita dal software si accompagnerà a una nuova architettura del veicolo: si passerà da sistemi IT specifici per i singoli domini a una struttura centralizzata e cross-domain, che impiegherà un numero ridotto di computer e sensori. Attualmente, un’auto contiene circa un centinaio di centraline elettroniche di diversi produttori. Nei veicoli definiti dal software del futuro, per eseguire le funzioni di controllo saranno sufficienti circa una decina di computer di bordo. Per arrivare a questo risultato, è necessario che le funzioni specifiche dei singoli domini siano combinate nei moderni computer di bordo. In quest’ottica, all’inizio dell’anno, Bosch e Qualcomm hanno presentato insieme un nuovo computer di bordo che, per la prima volta, riunisce le funzioni di assistenza al guidatore e di infotainment. Per le case automobilistiche questa novità si traduce in minore spazio di installazione, meno cavi e peso minore, ma anche, e soprattutto, una riduzione dei costi. Lo spazio che si risparmia per le centraline, unendo infotainment e sistemi di assistenza alla guida, arriva fino al 30%. Anche solo considerando gli avanzati computer di bordo, Bosch ha già intrapreso la via del successo: negli ultimi tre anni l’azienda ha realizzato un fatturato di poco inferiore a 4 miliardi di euro.
Che siano cento o dieci, i diversi computer e pacchetti software di un’auto devono essere collegati in rete tra loro, in modo da poter comunicare anche oltre i confini del marchio. ETAS, la consociata di Bosch, fornisce il middleware necessario, ovvero il software di traduzione tra i componenti fisici del veicolo e il relativo software applicativo, anche di fornitori diversi. Così come oggi è difficile trovare un’auto che non abbia alcun componente Bosch, in futuro non ci saranno auto in circolazione che non abbiano almeno un pò di software Bosch.

foto: Ufficio stampa Bosch Italia

(ITALPRESS).

Alfa Romeo Junior Veloce debutta con il motore elettrico da 280 cavalli

TORINO (ITALPRESS) – A pochi giorni dal debutto dinamico di Alfa Romeo Junior che vedrà gli addetti ai lavori testare la nuova compatta sportiva del marchio presso il Centro Sperimentale di Balocco (VC), il team di sviluppo dell’ingegneria Alfa Romeo ha finalizzato lo sviluppo dinamico del progetto: alla luce dei test effettuati la potenza del motore elettrico raggiunge i 280 CV in coerenza con la gamma Veloce di Giulia, Stelvio e Tonale.
Riservato alla stampa specializzata internazionale e in anticipo rispetto alla fase di omologazione, Alfa Romeo Junior sarà al banco di prova nella sua versione 100% elettrica da 280 CV / 207 kW, sugli stessi circuiti in cui la squadra italiana di ingegneri Alfa Romeo ha validato i target dinamici di progetto.
Il nuovo motore elettrico debutta in anteprima sulla nuova compatta sportiva che in questa configurazione rappresenta la versione più sportività in gamma.
Non è solo il nuovo motore a rappresentare una specificità, tutto lo sviluppo progettuale si è focalizzato su interventi volti a massimizzare performance, road handling e divertimento puro alla guida: Calibrazione ad hoc dello sterzo sviluppato per essere il più diretto del segmento (14,6) ed estremamente preciso per esaltare le eccezionali doti di tenuta di strada; L’assetto è sportivo e ribassato di 25 mm; le barre antirollio anteriori e posteriori hanno una taratura sportiva per garantire un inserimento in curva rapido e preciso; l’impianto frenante prevede all’anteriore dischi da oltre 380mm con pinze monoblocco a 4 pistoncini; il differenziale Torsen offre la migliore trazione possibile in ogni condizione. Inoltre, gli pneumatici performanti da 20″ sono specifici per veicoli elettrici ad alte prestazioni e offrono elevati livelli di aderenza.

foto: ufficiio stampa Stellantis

(ITALPRESS).

Osservatorio Auto Luiss, 70 miliardi investimenti in IA entro il 2030

ROMA (ITALPRESS) – Il 90% del mercato mondiale sarà costituito da veicoli intelligenti nel 2030, previsti 70 miliardi di investimenti delle case auto nell’IA entro quella data, oltre 200 miliardi il valore generabile dall’auto grazie all’IA entro il 2025 e nel 2027 il consumo energetico annuo per l’IA sarà pari al 50% del fabbisogno energetico italiano attuale. E’ quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School, presentata nel corso dell’evento: “Intelligenza Artificiale alla guida, l’automobile diventa Sapiens”. L’Osservatorio ha analizzato l’impatto dell’Intelligenza Artificiale nel settore automotive studiandone le implicazioni tecniche, legislative, economiche, sociali ed etiche e prefigurando l’avvento di una nuova era, quella dell’Automobile Sapiens, una generazione di veicoli anche detti “definiti da software” (SDV), destinati a passare dal 3,4% del mercato nel 2021 al 90% entro il 2030 e a modificare profondamente l’esperienza di utilizzo e il business del comparto.
“Dalla ricerca emerge una nuova specie di automobile che noi abbiamo chiamato automobile sapiens cioè l’auto che è capace di imparare, prevedere, interagire con l’uomo e con quello che lo circonda, questa nuova automobile non arriverà tra 20, 30 anni, è un auto che sta già prendendo forma” ha spiegato Fabio Orecchini, direttore Osservatorio Auto e Mobilità Luiss Business School. L’Intelligenza Artificiale sta diventando la voce principale degli investimenti digitali dell’industria automotive: si stima, infatti, che arriveranno ad oltre 70 miliardi di dollari nel 2030 generando un mercato di circa 30 miliardi di dollari all’anno, con una crescita del 20-30% l’anno. Il valore prodotto dalle case costruttrici (OEM) grazie all’IA sarà di oltre 200 miliardi entro il 2025 per tutti i segmenti della catena del valore. “L’approccio di Renault è di totale accoglienza all’intelligenza artificiale, una cosa che arriverà chissà quando ma in realtà l’abbiamo già adesso, se pensiamo agli assistenti virtuali, se pensiamo a tutte quelle tecnologie rivolte a tutelare i passeggeri, i conducenti, i ciclisti” le parole di Raffaele Fusilli, amministratore delegato Renault Italia ” i sistemi di intelligenza artificiale leggono i dati in modo integrato e consentono di risparmiare vite umane, di evitare incidenti, quindi è fondamentale”.
Forme di intelligenza artificiale sono presenti già da tempo sull’automobile: oggi è sfruttata dal 20-30% dell’industria automotive ma si prevede che questa quota arriverà alla soglia del 100% entro il 2030. Grazie, infatti, alla nuova generazione di veicoli definiti da software, l’IA si appresta a diventare la fonte del 15-20% del valore generato dal settore. Dei 650 miliardi di dollari di fatturato attesi, la maggior parte andrà ai fornitori – che saliranno da 236 a 411 miliardi – mentre le case costruttrici passeranno da 87 a 248 miliardi, triplicando il loro volume attuale. Per Giuseppe Mazzara, marketing communication Kia Italia: “L’intelligenza Artificiale nel nostro settore è fondamentale perchè rappresenterà una rivoluzione nel rapporto tra utente e auto, il nostro obiettivo è quello di rendere le nostre auto interconnesse e aumentare l’esperienza di guida del cliente, quindi con l’Intelligenza artificiale sarà possibile utilizzare l’auto come se fosse un normale device mobile e questo lo avremmo nel prossimo futuro: ad ottobre lanceremo un auto totalmente elettrica, un Suv compatto che avrà al proprio interno chat gpt”.
Partendo dalle più note e condivise definizioni scientifiche dell’IA, la ricerca dell’Osservatorio definisce l’Automobile Sapiens come un veicolo in grado interagire con l’utilizzatore ed il contesto, elaborando informazioni, apprendendo e agendo autonomamente secondo modi e criteri simili a quelli dell’essere umano. Essa può infatti contare su software e unità di calcolo sempre più potenti, sia a bordo, sia raggiungibili con una connettività che ne dilata enormemente la capacità decisionale, offrendo possibilità di personalizzazione inedite e presto anche portabili su diversi veicoli e in vari ambiti di esperienza. Grazie a sensori, sistemi di memorizzazione e catalogazione logica, l’auto rappresenta un formidabile terminale di raccolta dei dati, in grado di potenziare anche altri sistemi di Intelligenza Artificiale. Questa caratteristica pone l’automobile in una posizione decisamente centrale nell’intera rivoluzione IA. “L’Intelligenza artificiale promette di semplificare la complessità tecnologica con l’obiettivo di avere un’interfaccia uomo-automobile sempre più facile da gestire e personalizzabile”, ha commentato Michele Crisci, presidente UNRAE. L’Automobile Intelligente si avvia, inoltre, a stabilire una relazione addirittura emozionale con l’automobilista e i passeggeri ponendo tematiche legali ed etiche da gestire attraverso nuovi strumenti legislativi e codici di autoregolamentazione dei quali l’industria si sta già dotando. Oltre ai temi di gestione dei dati sensibili, l’avvento dell’Automobile sapiens ha un impatto rilevante sui consumi energetici e sull’ambiente: il consumo annuo imputabile ai server per l’IA è di 29,3 TWh, pari a quello di un paese come l’Irlanda e si prevede di arrivare già nel 2027 tra gli 85 e i 134 TWh, pari a quasi il 50% del fabbisogno elettrico italiano attuale.
L’aumento della potenza di calcolo e della sua fame di energia rischia dunque di depotenziare gli sforzi dell’industria per la diminuzione dei fabbisogni e delle emissioni di CO2. L’automobile intelligente ha, infatti, bisogno di molta energia a bordo e di cloud e supercomputer sempre più grandi e potenti, il cui consumo è già circa l’1-1,3% di quello mondiale di elettricità (che si traduce nell’1% della CO2 totale) ed è destinato a triplicarsi entro il 2030.Simone Mattogno, head of automobile division Honda Motor Europe Italia ha ricordato che “l’Intelligenza artificiale è un grande passo avanti tecnologico nel settore automotive, oggi nel settore si parla sempre di elettrificazione ma ormai è un concetto già superato, il vero futuro è l’Intelligenza Artificiale che può essere applicata fin dalla fase di produzione, può aiutare a realizzare i nostro modelli in modo più semplice e veloce possibile e soprattutto nell’ambito della creazione dell’automobile aumentando moltissimo le condizione di abitabilità, di comfort”. Quella prefigurata dall’analisi dell’Osservatorio è dunque un’automobile altamente elettrificata, quindi con trazione elettrica o ibrida plug-in, con dispositivi wireless e sistemi drive by-wire, dotata di riconoscimento facciale degli occupanti, comandi gestuali attivabili con movimenti del corpo, assistenza vocale interattiva, climatizzazione biometrica e con un sistema di elaborazione delle informazioni attivo ed interattivo rispetto a tutte le infrastrutture di riferimento. L’Automobile sapiens non soltanto è capace di apprendere ma sa creare un rapporto con l’uomo che sconfina nel campo delle emozioni. Saprà infatti leggere lo stato d’animo di chi è a bordo. Ma saprà essa stessa emozionare?

foto: ufficio stampa Honda Italia

(ITALPRESS).

Maserati, due serie speciali per il ventesimo anniversario della MC12

MODENA (ITALPRESS) – Dalla vocazione racing di Maserati prendono vita MC20 Icona e MC20 Leggenda, due serie speciali per celebrare il ventesimo anniversario dal ritorno alle competizioni del Tridente – nel 2004, dopo 37 anni lontana dalle scene – con la MC12.
MC12, lanciata prima in versione stradale e destinata a lasciare il segno in pista diventando punto di riferimento nei campionati GT, ha ispirato la super sports car Maserati MC20.
La halo car 100% Made in Italy ha segnato l’inizio di una nuova era per Maserati nel 2020, primo modello equipaggiato con l’innovativo motore V6 Nettuno.
Le due serie speciali di MC20 – in tiratura limitata da 20 esemplari ciascuna – sono caratterizzate da speciali livree e contenuti esclusivi che prendono ispirazione rispettivamente da MC12 Stradale e da MC12 GT1 Vitaphone.
La livrea di Maserati MC20 Icona richiama alla mente degli appassionati una delle più iconiche Maserati di sempre: i colori sono gli stessi della sua antenata MC12 Stradale del 2004, che fu a sua volta un omaggio allo stile della Maserati Trofeo Light in gara alla 24 Ore di Daytona, e che per prima si ispirò alla Maserati Birdcage Type 61, prodotta tra il 1959 e il 1961.
Sulla livrea Bianco Audace Matte e Blu Stradale di MC20 Icona sono presenti diversi contenuti del programma di personalizzazione Fuoriserie: dettagli speciali ed esclusivi, per una customizzazione ricercata. Il logo Maserati Fuoriserie nella colorazione Bianco Audace spicca sul fianco della livrea, nella parte in basso vicino alle ruote posteriori, mentre il logo della bandiera italiana è posizionato sulla portiera, sotto alla scritta MC20.
Al centro delle ruote cromate, con il particolare design del tridente, i coprimozzi sono di colore argento con logo del Tridente in blu a contrasto. Le pinze freno sono anch’esse verniciate di blu, gli specchietti auto-oscuranti, la copertura del motore in fibra di carbonio.
Anche MC20 Leggenda ha nel nome la sua stessa storia e sfoggia una livrea Nero Essenza e Digital Mint Matte, che riprende gli inconfondibili colori della pluripremiata MC12 GT1 del team Vitaphone Racing: una vettura che compì l’impresa di portare a casa il record di 3 vittorie e 2 secondi posti alla 24 Ore di Spa.
I contenuti Fuoriserie di MC20 Leggenda includono: cerchi Tridente in Nero Lucido con coprimozzi Nero Opaco e Tridente Digital Mint, il logo del Tridente in giallo su griglia, portiere e montante C, e infine le pinze freno verniciate di nero.
Il pacchetto Fuoriserie delle due serie speciali si completa con gli interni racing: sedili da corsa monoscocca leggeri a 4 vie – la parte centrale in Nero/Blu è su fondo argento per Icona e in Nero su fondo argento per Leggenda – e il poggiatesta con il Tridente ricamato insieme alla scritta Icona o Leggenda, in base al modello.
Sulla cover che custodisce il potente motore Nettuno è incastonato il badge con la dicitura “ICONA. UNA DI 20” e “LEGGENDA. UNA DI 20”.
L’abitacolo delle due vetture offre inoltre il sofisticato sistema audio Sonus faber. Altri contenuti comuni a entrambe le versioni sono il pacchetto interno in fibra di carbonio, il differenziale autobloccante elettronico (E-LSD), il suspension lifter, i sistemi blind stop & rear cross path, e infine i tappetini anteriori e posteriori per il bagagliaio.
MC20 Icona e MC20 Leggenda celebrano i vent’anni dall’inizio di un periodo d’oro per il Tridente in pista, con la MC12 GT1: tra il 2004 e il 2010 conquistò 27 vittorie nei campionati FIA GT, scrivendo 3 volte il proprio nome nell’albo d’oro della 24 Ore di Spa, e aggiudicandosi 6 campionati Scuderie con Vitaphone Racing e 5 campionati Piloti – tra questi spiccano 2 mondiali FIA GT1 – oltre a 2 campionati Costruttori per Maserati.
Nel 2004 era stata la MC12 Stradale a dare impulso al fervore agonistico di Maserati: disegnata da Giorgetto Giugiaro, con il suo 12 cilindri di derivazione Ferrari (MC sta per Maserati Corse, 12 è appunto un riferimento al V12) è l’auto di serie più veloce che Maserati abbia mai prodotto – la velocità massima era pari a 330 km/h con una accelerazione da 0 a 100 in 3,8 secondi.
Ne furono prodotti solo 50 esemplari.
Oggi, la storia di quei trionfi e di un’auto che esprimeva al meglio l’anima sportiva di Maserati, si riflette in MC20 Icona e MC20 Leggenda, quasi a rappresentare un passaggio di testimone tra padre e figlio.

– Foto ufficio stampa Maserati –

(ITALPRESS).

Nuovo Opel Frontera, disponibile anche in versione sette posti

MILANO (ITALPRESS) – Anteprima italiana per il nuovo Opel Frontera. Un SUV compatto, spazioso e confortevole per gli appassionati di vita all’aperto e famiglie. Per la prima volta su un modello di produzione, Opel Frontera porta con orgoglio il nuovo logo Opel Blitz al centro della frontale Opel Vizor. I passaruota e le soglie prominenti e l’accattivante montante C sottolineano il carattere possente e robusto. Il look moderno con un’attenzione particolare all’essenziale continua senza soluzione di continuità negli interni. Il guidatore e i passeggeri usufruiscono di un abitacolo con un volante di nuova concezione e due schermi digitali da 10 pollici affiancati. Nella parte anteriore, il guidatore e il passeggero anteriore possono, se lo desiderano, sedersi sui nuovi sedili Intelli-Seats brevettati con una fessura al centro che allevia la pressione sul coccige. Nel bagagliaio possono essere stivati più di 450 litri di bagagli; con i sedili abbattuti anche fino a 1.600 litri, valori al vertice della categoria E chi vuole passare la notte all’aria aperta può semplicemente ordinare il nuovo Opel Frontera con barre sul tetto opzionali e una tenda da tetto con scaletta appositamente progettata per il SUV tedesco. Dopo essere arrivato a destinazione, Opel Frontera può trasportare fino a 240 chilogrammi sul tetto.
Il nuovo Opel Frontera è disponibile sia in versione ibrida con tecnologia a 48 volt che in versione completamente elettrica. Con un prezzo di partenza di 24.500 Euro in Italia, Opel Frontera Hybrid ha un motore turbo a benzina da 1,2 litri da 74 kW (100 CV) sviluppato appositamente per l’uso ibrido. Questo funziona in combinazione con un motore elettrico da 21 kW (28 CV) e un cambio elettrificato a doppia frizione a sei rapporti, in modo che il consumo di carburante e le emissioni di CO2 siano significativamente inferiori rispetto a un modello ad alimentazione convenzionale. Inoltre, Opel Frontera Hybrid sarà disponibile anche con un motore 1.2 turbo da 100 kW (136 CV).
I clienti che desiderano viaggiare a zero emissioni locali potranno presto ordinare Opel Frontera Electric a batteria con un’autonomia di oltre 300 chilometri (guidando come prescritto dal ciclo WLTP2) a partire da 29.900 Euro in Italia. In versione “long range”, il nuovo Opel Frontera Electric sarà in grado di percorrere fino a circa 400 chilometri (WLTP2) prima di necessitare di una ricarica.
Il nuovo arrivato sarà disponibile sia come Frontera che come Frontera GS. L’allestimento Frontera, con un’indole più votata all’avventura, è ampiamente equipaggiata con contenuti di alto livello come l’infotainment multimediale con schermo touch a colori da 10 pollici e navigazione che costituisce una grande e unica superficie digitale con il quadro strumenti anch’esso da 10 pollici, nonchè la telecamera posteriore. Frontera GS, più votato allo stile, è dotato di tetto nero a contrasto, le barre al tetto e i sedili riscaldati. Tutto è di serie, non ci saranno opzionali da scegliere. I clienti potranno solo scegliere il motore, la versione e il colore. Opel aprirà l’ordinabilità di Frontera in Italia nelle prossime settimane per consegne a partire dall’autunno.

foto: ufficio stampa Stellantis

(ITALPRESS).