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Renault propone veicoli autonomi livello 4 per il trasporto pubblico

PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Il Gruppo Renault ha una visione pragmatica della tecnologia, partendo dal principio che l’innovazione ha senso solo se condivisa, economicamente accessibile e veramente utile per tutti. Gli sviluppi tecnologici consentono, oggi, di offrire funzionalità di assistenza e autonomia di guida sempre più performanti e adatte ai vari tipi di veicoli ed utilizzi. Per le autovetture, il Gruppo Renault offre già, sulla maggior parte dei suoi modelli, i migliori dispositivi di assistenza alla guida, che conferiscono comfort e sicurezza. Per il momento, però, l’automazione più spinta di determinate funzioni per raggiungere la completa autonomia del veicolo sembra poco probabile, considerate le normative attuali, le attese dei clienti ed i costi indotti dalla complessa tecnologia necessaria.
Per i trasporti pubblici, il Gruppo Renault intende essere un vero protagonista della mobilità sostenibile ed autonoma. A tal fine, il Gruppo sta sviluppando una piattaforma preallestita e robotizzata per minibus elettrici, che ospiterà varie soluzioni di automazione di partner specializzati. Alcune sperimentazioni sono in corso da anni, altre stanno per essere annunciate, soprattutto quella con WeRide, esperto mondiale di veicoli autonomi, con una prima dimostrazione di trasporto pubblico in condizioni reali tra qualche giorno, in occasione del torneo di tennis Roland-Garros 2024. Renault, premium partner del torneo, innova con WeRide sperimentando un servizio di navette elettriche ed autonome per facilitare l’accesso allo stadio di Roland-Garros, dimostrando al tempo stesso la maturità delle nuove tecnologie per i servizi di trasporto pubblico automatizzato.
Dal 26 maggio al 9 giugno, dalle ore 11.00 alle ore 19.00, questo servizio sperimentale permetterà di recarsi dal parcheggio P2 (situato vicino al Bois-de-Boulogne) allo stadio di Roland-Garros e, al termine delle partite, di lasciare Roland-Garros per raggiungere Place de la Porte d’Auteuil o tornare al parcheggio P2.

foto: ufficio stampa Renault Group Italia

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Nuovo polo logistico Ducati nel G-Park di GLP a Valsamoggia

VALSAMOGGIA (BOLOGNA) (ITALPRESS) – Ducati ha inaugurato il nuovo polo logistico, i cui spazi si trovano all’interno del G-Park di Valsamoggia (BO), centro di logistica realizzato da GLP, attore mondiale specializzato nella costruzione, proprietà, sviluppo e gestione di immobili logistici, data center, energie rinnovabili e tecnologie correlate. Quello di Valsamoggia diventerà per la Casa motociclistica bolognese un hub di grande importanza nel quale si concentreranno diverse funzioni della logistica. Nei primi 30.000 mq, consegnati a fine 2023, è già attiva da inizio anno l’attività di inbound dei componenti per l’asservimento della produzione delle moto Ducati nella storica fabbrica di Borgo Panigale. Mentre, negli ulteriori 20.000 mq in consegna entro la fine del primo semestre 2024, Ducati gestirà lo stock del prodotto completo e la sua spedizione.
“E’ un piacere essere qua oggi per inaugurare il nuovo hub logistico Ducati alla cui realizzazione abbiamo lavorato alacremente insieme a GLP, che si è dimostrato un partner capace di comprendere le nostre esigenze, sia in termini di logistica sia di standard di sostenibilità e condizioni di lavoro”, ha dichiarato Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati. “Gli spazi nel G-Park di Valsamoggia ci danno l’importante possibilità di ottimizzare in un solo luogo l’ingresso dei componenti dedicati alla produzione, così come la gestione dello stock e delle spedizioni. In questo modo, una volta raggiunto il pieno regime operativo che prevediamo entro il 2024, saremo in grado di migliorare l’efficienza produttiva della nostra fabbrica di Borgo Panigale”. L’edificio sarà certificato secondo il protocollo BREEAM Excellent for New Construction. BREEAM è una metodologia di valutazione della sostenibilità ambientale, sviluppata nel 1988 dalla Building Research Establishment (BRE). Si tratta di una tra le certificazioni più rilevanti a livello internazionale, ideata per monitorare, valutare e certificare la sostenibilità degli edifici.
L’ottenimento della certificazione rappresenta un risultato importante, che indica il soddisfacimento di alti standard di sostenibilità nell’ambito della progettazione e costruzione dell’edificio, ma anche dei suoi processi di gestione e manutenzione, tutti aspetti necessari per essere certificati.
Nello specifico, lo stabile che ospita il polo logistico di Ducati valorizza l’uso di energia sostenibile, con la creazione di un tetto predisposto per l’energia solare fotovoltaica e punti di ricarica per veicoli elettrici. Il progetto prevede anche una serie di misure di risparmio energetico, come facciate e coperture ad alto isolamento termico, un Building Management System intelligente che consente il monitoraggio delle utenze. Sono anche presenti bacini di accumulo delle acque piovane che sono progettati per favorire la biodiversità. Inoltre, nell’area dell’immobile e nelle aree circostanti verranno piantumati oltre 400 alberi.
Una volta completato, l’immobile conterà 93.000 mq coperti ad uso magazzino – 50.000 mq dei quali assegnati a Ducati – oltre a strutture e uffici per una superficie di oltre 2.500 mq. Il G-Park offre inoltre aree relax esterne e parcheggi per camion e auto, provvisti anche di ricariche per i veicoli elettrici.

foto: ufficio stampa Ducati

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Primo trimestre in crescita per Jaguar Land Rover

ROMA (ITALPRESS) – Jaguar Land Rover ha proseguito il suo trend di forte performance finanziaria nell’esercizio, con un altro trimestre da record nel Q4 al 31 marzo 2024. Il fatturato del trimestre è stato di 7,9 miliardi di sterline, in crescita dell’11% rispetto al quarto trimestre del FY23 e del 6% rispetto al terzo trimestre del FY24. I ricavi per i 12 mesi fino al 31 marzo 2024 sono stati pari a 29,0 miliardi di sterline, il fatturato più alto di sempre per l’intero anno di JLR e in crescita del 27% rispetto all’anno precedente. L’utile, al lordo delle imposte e delle voci straordinarie (“PBT”), nel trimestre è stato di 661 milioni di sterline, in aumento rispetto ai 368 milioni di sterline di un anno fa. Il margine EBIT è stato del 9,2%, in aumento di 2,7 punti percentuali rispetto all’anno precedente. La maggiore redditività su base annua riflette l’aumento dei volumi e la riduzione dei costi dei materiali, compensati in parte dall’aumento della spesa di marketing rispetto a un anno fa.
L’utile al netto delle imposte (“PAT”) nel trimestre è stato di 1,4 miliardi di sterline, rispetto a un utile di 259 milioni di sterline nello stesso trimestre di un anno fa. Il PBT dell’intero anno è stato di 2,2 miliardi di sterline, il più alto dal FY15, e il PAT dell’intero anno è stato di 2,6 miliardi di sterline. Il PAT per il trimestre e l’anno riflette la rilevazione di imposte attive differite (DTA) di 1,0 miliardo di sterline, che è stata rilevata a causa di una rivalutazione della futura recuperabilità di DTA relativa a perdite fiscali e accantonamenti. Il flusso di cassa per il trimestre è stato di 892 milioni di sterline e 2,3 miliardi di sterline per l’intero anno, il flusso di cassa più alto di sempre per l’intero anno. Alla fine del trimestre, il saldo di cassa era di 4,2 miliardi di sterline e l’indebitamento netto di 0,7 miliardi di sterline, con un debito lordo di 4,9 miliardi di sterline. La liquidità totale è stata di 5,7 miliardi di sterline, inclusa la linea di credito revolving non utilizzata di 1,5 miliardi di sterline in scadenza il 1° aprile 2026.
Il portafoglio ordini ammontava a circa 133.000 veicoli alla fine dell’anno finanziario, il 76% dei quali per i modelli Range Rover, Range Rover Sport e Defender. Come previsto, il portafoglio ordini si è gradualmente ridotto nel corso dell’anno, in quanto gli ordini dei clienti sono stati evasi. Guardando al futuro, JLR afferma di voler continuare a concentrarsi sull’attivazione dei brand per mantenere il portafoglio ordini. L’aspettativa è che i margini EBIT nel 2025 siano intorno al livello del 2024, prevedendo un modesto aumento della spesa per investimenti a 3,5 miliardi di sterline, ma comunque di azzerare il debito netto durante il 2025.

foto: ufficio stampa JLR Italia

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Toyota e Special Olympics insieme durante il Giro d’Italia

ROMA (ITALPRESS) – Il 17 maggio Toyota, Mobility Partner e Official Car del Giro d’Italia, e Special Olympics, sono saliti in sella per promuovere una società inclusiva. Lo hanno fatto in occasione della 13° tappa del Giro-E che ha portato i ciclisti da Argenta a Cento, in provincia di Ferrara. Il Giro-E è una e-bike experience unica nel suo genere a livello mondiale, che si svolge nei giorni e sulle strade del Giro d’Italia. In questa occasione, tre atleti dell’associazione Special Olympics affetti da disabilità intellettive, hanno pedalato per la squadra di Toyota insieme al capitano del team, Elisa Scarlatta, per una giornata memorabile. Circa 60 sono stati i chilometri percorsi dagli atleti che hanno vissuto una esperienza straordinaria allo scopo di promuovere l’inclusione sociale attraverso lo sport.
“E’ stato un vero onore per noi accogliere gli atleti di Special Olympics nella nostra squadra al Giro-E. Siamo profondamente convinti che lo sport sia uno strumento potente per promuovere una società migliore ed inclusiva in cui le differenze rappresentino un vero arricchimento sociale e culturale. Una società in cui tutte le persone possano essere apprezzate per le proprie capacità e nella quale ciascuno si senta libero di potersi esprimere superando i propri limiti e realizzando ciò che solo in apparenza può sembrare impossibile” ha dichiarato Alberto Santilli, Amministratore Delegato di Toyota Motor Italia.
Ed è proprio questo l’obiettivo dell’iniziativa globale ‘Start Your Impossiblè, lanciata dal Gruppo nel 2017, e delle partnerships avviate con i Comitati Olimpici e Paralimpici e con Special Olympics a livello nazionale e internazionale. Special Olympics è un movimento globale per l’inclusione di bambini e adulti con disabilità intellettive, dando loro opportunità di allenamento in una varietà di discipline olimpiche. Il suo scopo è creare comunità inclusive in tutto il mondo, in cui ogni persona sia accettata e accolta, a prescindere dalla sua abilità. Con quasi quattro milioni di atleti e partner Unified in 200 Paesi, l’organizzazione è supportata da oltre un milione di allenatori e volontari. In Europa-Eurasia copre 58 Paesi e conta sulla partecipazione di oltre 400.000 atleti.
“Essere al fianco di Special Olympics significa credere in una società nella quale ognuno deve avere il diritto di potersi esprimere senza pregiudizi o preclusioni e ricevere le giuste opportunità per crescere e migliorarsi ogni giorno. Per questo ringrazio, a nome di tutti gli Atleti, Toyota per il supporto come Azienda Partner, ma soprattutto per l’impegno, la fiducia e la passione che ha nel condividere e sostenere quei valori che contribuiscono a cambiare la cultura del nostro paese, al fine di renderlo un luogo più accogliente ed inclusivo” ha detto Alessandra Palazzotti, Direttore Nazionale Special Olympics Italia.
La partnership con Toyota e Special Olympics è stata avviata a livello europeo nel 2020 nell’ambito di un accordo globale. La collaborazione affonda le sue radici in una comunanza di valori e nella gioia dello sport e punta a promuovere la diversità e l’inclusione. Valori da sempre parte del DNA di Toyota, che vede nello sport e nel modo in cui gli atleti cercano di superare i propri limiti una fonte di ispirazione inesauribile verso il proprio obiettivo di creare una società migliore. Oltre a essere presente con un proprio team, Toyota partecipa al Giro-E accompagnando gli atleti durante le tappe con il modello Full Electric Toyota bZ4X, il primo modello della nuova gamma di veicoli elettrici a batteria di Toyota che porta per la prima volta sul mercato dei BEV capacità fuoristradistiche da vero SUV.

foto: ufficio stampa Toyota Motor Italia

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Suzuki pensa all’ambiente con il Giardino delle Api

TORINO (ITALPRESS) – Il 20 maggio si celebra la Giornata Mondiale delle Api. Le Nazioni Unite hanno istituito questa giornata per sensibilizzare le persone circa il ruolo fondamentale delle api e di altri insetti impollinatori nell’ecosistema e nell’agricoltura globale. Suzuki, costantemente impegnata nella salvaguardia del pianeta, accetta la sfida e contribuisce a preservare la biodiversità e l’ecosistema offrendo una casa alle api: il Giardino delle API Suzuki. Il Bee Hotel, situato in un’area appositamente allestita con piante mellifere, è progettato per ospitare la nidificazione e lo svernamento degli insetti impollinatori. Suzuki Motor Corporation lavora costantemente su tecnologie volte a ridurre l’impatto che l’attività dell’uomo lascia sulla natura. Per questo ha varato il piano ambientale “Suzuki environmental Vision 2050”, una Carta che ha come obiettivo primario la riduzione del 90% di emissioni di CO2 dai propri motori entro il 2050, oltre che intervenire nei processi industriali a favore anche dell’economia circolare, e sostenere progetti che aiutino l’ambiente.

In particolare il progetto #autostradadelleapi si integra in un piano di attività, di seguito alcune di esse, svolte da Suzuki a favore dell’ambiente sia in ambito nazionale sia su scala mondiale. L’aiuola impollinatori è un’area con piante utili a api, farfalle, sirfidi, vespe, coleotteri e falene, che fornisce una fioritura scalare dalla primavera all’autunno. Il progetto rientra all’interno dell’iniziativa Autostrada delle API: una comunità che persegue alcuni obiettivi dell’Agenda ONU 2030, come ad esempio trattare il patrimonio ambientale scientificamente e praticare educazione e didattica alla comunità. Nello specifico del progetto API, vengono adottate buone pratiche agricole e interventi sul verde pubblico per creare corridoi ecologici. Questi corridoi, costituiti da piccoli habitat o stazioni di sosta all’interno di giardini pubblici o privati, con fiori e piante mellifere, facilitano il nutrimento degli insetti impollinatori, creando una autostrada virtuale.

foto: ufficio stampa Suzuki Italia

Alfa Romeo presenta il nuovo store online e la nuova collezione

TORINO (ITALPRESS) – A partire da oggi è disponibile il nuovo merchandising ufficiale di Alfa Romeo, una collezione contemporanea, innovativa e di design per la comunità di appassionati, la Tribe Alfa Romeo, che condivide i valori e la missione del Brand in modo viscerale. Contestualmente nasce il nuovo store online di Alfa Romeo dove gli utenti potranno navigare in modo coinvolgente e intuitivo, vivendo una esperienza di acquisto premium, proprio come quella che si assapora negli esclusivi showroom Alfa Romeo nel mondo. Declinata in tre Collection – “Performance”, “Urban Red Line” e “Sport Red passion” – la nuova offerta di Merchandising Alfa Romeo include nuovi capi d’abbigliamento dallo stile contemporaneo e accessori funzionali dalla caratterizzante personalità. Dunque, ciascun prodotto riflette un patrimonio glorioso proiettato verso un futuro sostenibile e audace, oltre a soddisfare tutti coloro che amano distinguersi nel look quotidiano e alla ricerca di soluzioni tecniche che migliorino la performance. Il tutto potenziato da uno stile unico, grafiche iconiche e texture accattivanti.
La nuova collezione inoltre rappresenta un asset strategico per veicolare i valori di Alfa Romeo fidelizzando gli appassionati di lunga data e attraendo una nuova generazione di Alfisti che in un’auto cercano un legame simbiotico capace di provocare “autentiche emozioni”. Per questi ambasciatori del Brand nella vita quotidiana, quindi, Alfa Romeo ha completamente ridisegnato il suo store virtuale per far scoprire ed esaltare la realtà di un marchio dalla forte connotazione italiana che, in oltre un secolo di vita, ha saputo rimanere al passo coi tempi senza dimenticare le proprie radici. In particolare, l’esperienza di navigazione attraverso le diverse categorie è estremamente intuitiva, permettendo così un’esplorazione semplice e approfondita. All’immagine di ogni prodotto infatti vengono affiancati testi e informazioni tecniche che forniscono, in modo immediato, tutti i dettagli all’utente.

foto: ufficio stampa Stellantis

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Electrolux, a Susegana la prima stazione di ricarica veloce per e-truck

TREVISO (ITALPRESS) – Electrolux Group ha scelto il sito produttivo di Susegana (TV) per l’installazione della prima stazione di ricarica veloce per e-truck all’interno di uno dei suoi stabilimenti nel mondo.
“Electrolux Group è riconosciuta come leader nella sostenibilità nel proprio settore grazie a piani d’azione concreti. Siamo stati una delle prime 100 aziende al mondo a fissare un obiettivo climatico basato su dati scientifici, che abbiamo raggiunto nel 2023 con tre anni di anticipo. Recentemente, abbiamo fatto un ulteriore passo avanti impegnandoci a ridurre le emissioni dirette e indirette delle nostre attività industriali dell’85% e le emissioni derivanti dall’utilizzo dei nostri prodotti, materiali, trasporto di prodotti e viaggi di lavoro del 42% tra il 2021 e il 2030”, spiega Alessandro Danti, Operations Sustainability Director BA Europe & APAC.
“La stazione di ricarica veloce per e-truck appena inaugurata a Susegana si inserisce perfettamente in questo quadro in quanto, quando parliamo di trasporti, l’elettrificazione dei veicoli è un driver importante per il raggiungimento dei nostri obiettivi di sostenibilità”.
La stazione di ricarica veloce, realizzata in partnership con Scania, ad oggi viene utilizzata da un e-truck che, diverse volte al giorno, viaggia tra il sito e un fornitore di componenti, percorrendo quotidianamente centinaia di km.
“Grazie a questa nuova stazione, stimiamo di raggiugere un risparmio annuo iniziale di circa 55 tonnellate di CO2, che potrà aumentare con l’inserimento di nuovi e-truck”, aggiunge Luisa Cinel, Safety & Sustainability manager Operations BA EA.
L’installazione di stazioni di ricarica all’interno dei propri siti permette ad Electrolux Group di utilizzare elettricità 100% proveniente da fonti rinnovabili e di offrire ai trasportatori ricariche veloci e l’azzeramento dei tempi di ricerca delle colonnine.
Il sito di Susegana è stato scelto come progetto pilota in quanto offre la possibilità di estendere l’utilizzo dei mezzi elettrici ad altri flussi, grazie ad alcune peculiarità come, ad esempio, la centralità rispetto a fornitori locali di componenti, la vicinanza agli hub del trasporto intermodale, il rifornimento del magazzino di distribuzione in Italia o le consegne direttamente ai clienti.
La stazione di ricarica è dotata di due postazioni che hanno una potenza di ricarica che va da 240 a 300 kW, con la possibilità di prevedere un upgrade a 4 postazioni e a 320 kW, con picchi fino a 400 kW. E’ ideale per tutti gli e-truck di ultima generazione. La capacità della colonnina permette di ricaricare un e-truck da 40 tonnellate in soli 90 minuti.
-foto ufficio stampa Electrolux Italia Spa-
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Bosch, le auto come zona di comfort, l’evoluzione degli interni

STOCCARDA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Guardare un film, giocare, lavorare o sonnecchiare: le persone che useranno i veicoli autonomi in futuro hanno le idee molto chiare su come impiegare il tempo in attesa di giungere a destinazione. I loro desideri richiedono una riprogettazione completa dell’interno del veicolo, con funzionalità di guida confortevoli, ponendo case automobilistiche e fornitori di fronte a nuove sfide. E’ quanto emerge da un progetto di ricerca condotto da Bosch, denominato RUMBA, che ha analizzato le aspettative degli utenti in merito ai veicoli autonomi, sia per quanto riguarda l’interno del veicolo sia in termini di stile di guida. Il lavoro degli esperti aziendali e scientifici di RUMBA è stato finanziato dal Ministero federale tedesco per gli affari economici e il clima con circa 11 milioni di euro. “Le conoscenze base che abbiamo acquisito saranno il punto di partenza per la progettazione dei veicoli di nuova generazione. In futuro ciò potrebbe portare alla creazione di uno spazio completamente nuovo in cui vivere e lavorare,” ha dichiarato Michel Schulz, responsabile del progetto in Bosch. Per esempio, le auto e i veicoli commerciali autonomi potrebbero essere convertiti in uffici, sale di proiezione o persino camere da letto. Per molti fornitori di servizi, i veicoli sono un segmento di mercato ancora inesplorato e per questo molto interessante”.
“Per tre anni e mezzo, un team di esperti, provenienti da case automobilistiche, fornitori del settore automotive e istituti scientifici, ha indagato su quali fossero le aspettative degli utenti in merito ai veicoli del futuro, che saranno in grado di coprire lunghe distanze in modo autonomo. Tramite interviste, osservazioni e studi, i ricercatori hanno scoperto come gli autisti e i guidatori privati di auto e veicoli commerciali impiegherebbero il loro tempo se non fossero impegnati nella guida e potessero invece essere passeggeri. “Abbiamo capito che la guida autonoma crea nuove possibilità per l’uso degli interni dei veicoli” ha spiegato Schulz. Per esempio, invece di un normale volante, i veicoli potrebbero essere dotati di elementi di comando alternativi, su misura per i requisiti dell’utente durante la guida autonoma e manuale. “La tecnologia steer-by-wire aprirebbe una serie di nuove possibilità al design dell’interno del veicolo facendo spazio a numerose funzioni e caratteristiche innovative,” ha aggiunto. Anche dai veicoli commerciali autonomi senza conducente ci si aspettano grandi cambiamenti nel settore della logistica. “Il design dell’abitacolo futuro sarà principalmente in funzione della destinazione d’uso: potrà essere ottimizzato per brevi viaggi con guida manuale nei centri di logistica o per il trasporto di persone da un centro di logistica all’altro,” ha spiegato Schulz, riassumendo un altro risultato della ricerca.
Gli esperti che hanno partecipato allo studio RUMBA, l’acronimo tedesco per indicare la “realizzazione di una user-experience positiva mediante la progettazione intuitiva degli interni per le funzioni di guida autonoma”, hanno preso in esame una serie di richieste non facili da parte degli utenti. Per esempio, hanno studiato a lungo la rapidità di con cui una persona riesce a riprendere il comando della macchina dopo aver dormito, e quali fattori incidono su questo scenario. Hanno rilevato anche che, quando i guidatori sono seduti in posizione rilassata e devono riprendere il comando manuale del veicolo, un fattore importante per il calcolo del tempo di reazione è la distanza del guidatore dal display e dai comandi. Gli studi condotti nell’ambito di RUMBA hanno mostrato che per un gran numero di partecipanti, dopo una fase di sonno, erano sufficienti 60 secondi per reagire, tuttavia, gli studi hanno anche evidenziato deficit nella performance di guida e un peggioramento del benessere soggettivo dopo aver ripreso il controllo. I ricercatori ne hanno dedotto che il veicolo deve risvegliare l’utente con largo anticipo, per far sì che abbia il tempo sufficiente per svegliarsi, prendere coscienza e reagire. Affinchè questo sia possibile serve anche una tecnologia in grado di riconoscere lo stato degli occupanti, per capire se dormono o se sono vigili e pronti per mettersi al volante.
Il progetto ha esaminato anche le caratteristiche di gestione che i veicoli autonomi dovranno fornire. “E’ un elemento importante per garantire che guidatori e passeggeri possano sentirsi a proprio agio e al sicuro all’interno dei veicoli futuri” ha spiegato Schulz. Un veicolo che parte o frena bruscamente
potrebbe provocare mal d’auto agli occupanti, rendendo meno attraenti le funzioni di guida autonoma. Con questo obiettivo, gli esperti hanno osservato da vicino gli autisti di professione, per capire quali comportamenti adottino per realizzare una guida scorrevole e accorta, quindi hanno trasferito ciò che hanno appreso ai veicoli a guida autonoma. Inoltre, hanno esaminato quali misure aggiuntive fossero efficaci per prevenire il mal d’auto. Nel corso del progetto i ricercatori hanno analizzato anche combinazioni cromatiche, materiali e stili, distribuzione dell’illuminazione ed elementi di comando che potrebbero essere più adatti per la progettazione dell’interno futuro, tenendo conto delle condizioni durante un determinato viaggio. Una cosa che è risultata ben chiara a tutti i ricercatori, tuttavia, è che in futuro i desideri degli utenti continueranno ad essere legati alla sicurezza e ai requisiti tecnici. Per motivi di sicurezza in caso di incidente e per lo spazio limitato disponibile, funzioni come la possibilità di girare i sedili durante la marcia, continueranno a essere una sfida, anche nei veicoli di grandi dimensioni.
Complessivamente, gli esperti hanno concluso che i veicoli del futuro apriranno opportunità senza precedenti, non solo per le case automobilistiche e i fornitori del settore automotive, ma anche per i fornitori di servizi, che fino ad oggi sono stati poco coinvolti in quest’ambito dei veicoli. “Il nostro progetto ha aperto la strada allo sviluppo di una grande quantità di innovazioni. Siamo certi che le informazioni che abbiamo raccolto saranno utili per realizzare le modalità in cui le persone vivranno la mobilità individuale in futuro,” ha concluso Schulz, sintetizzando i risultati di RUMBA.

foto: ufficio stampa Bosch

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