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Nuovo Lexus LBX, primi importanti riconoscimenti europei

ROMA (ITALPRESS) – Lexus LBX ha ricevuto i suoi primi importanti riconoscimenti europei, Auto dell’anno e B-SUV dell’anno, secondo la rivista automobilistica “What Car?”. Annunciati durante una cerimonia di presentazione a Londra lo scorso 18 gennaio, i prestigiosi premi confermano il ruolo del nuovo modello, con il potenziale di accelerare le vendite e attirare nuovi clienti per il marchio, che segnerà un punto di svolta portando Lexus in un nuovo territorio di mercato in Europa. Lexus ha anche mantenuto il suo primato nell’ambito della classifica Reliability Award, confermando il posizionamento al vertice della categoria per il settimo anno consecutivo. “Il titolo di Auto dell’anno di What Car? è riservato al modello più dirompente degli ultimi 12 mesi, e quest’anno è senza dubbio Lexus LBX. Nonostante competa nel mercato estremamente competitivo dei B-SUV, LBX ha primeggiato sugli altri modelli, anche grazie alla combinazione del sistema Premium Hybrid con il lusso caratteristico del brand ad un prezzo competitivo” ha dichiarato Steve Huntingford, editore di What Car? con sede nel Regno Unito.
Per quanto riguarda il Reliability Award, ha proseguito: “A differenza di altre categorie di premi di What Car?, in questo caso non è stato necessario alcun dibattito perchè Lexus si è classificata al primo posto per il settimo anno consecutivo. Le sue auto sono tra le più affidabili sul mercato ed i suoi concessionari hanno affrontato i pochi inconvenienti che sono emersi in modo rapido, efficiente e senza addebitare alcun costo ai clienti. Toyota si è classificata al secondo posto nella classifica, confermando che questi standard sono condivisi all’interno del Gruppo”.
“Questo riconoscimento è motivo di grande orgoglio per tutti coloro che sono stati coinvolti nella realizzazione di LBX, dall’ingegnere capo ai team che lavorano sulla linea di produzione. Premia gli enormi sforzi fatti per realizzare un’auto compatta che mantiene tutte le caratteristiche Lexus, sotto ogni punto di vista. Non c’è stato alcun compromesso: LBX ha tutta l’artigianalità, il lusso, l’alta qualità e la driving signature di ogni altra Lexus, in una dimensione più compatta” ha dichiarato Chris Hayes, direttore di Lexus nel Regno Unito, in occasione della consegna del premio Car of the Year.

foto: ufficio stampa Toyota Motor Italia

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Mini presenta la nuova Countryman S All4 in allestimento JCW

REYKJAVIK (ISLANDA) (ITALPRESS) – Le temperature a due cifre sotto lo zero, i percorsi innevati e i terreni sconnessi sono una vera sfida. In mezzo alla natura mozzafiato dell’Islanda, la nuova Mini Countryman S ALL4 può dimostrare le sue qualità off-road. Nell’allestimento John Cooper Works, con un colore della carrozzeria rosso peperoncino brillante e un tetto a contrasto nero jet black, il modello crossover implementato emana una presenza visivamente superiore. “La Mini Countryman S ALL4 convince per il divertimento di guida su qualsiasi terreno. I nostri clienti beneficiano della variabilità di un crossover con un robusto carattere off-road. La mini Countryman è agile e vivace, ma anche sicura e confortevole sulle lunghe distanze”, ha dichiarato Stefanie Wurst, Head of Mini. Gli amanti della vita all’aria aperta potranno sperimentare il lato selvaggio dell’isola vulcanica più grande del mondo, soprattutto al di fuori delle grandi strade. In inverno, in Islanda, i terreni accidentati, innevati e le salite ghiacciate mettono alla prova le precise qualità di guida della Countryman S All4. Il sistema di trazione integrale All4 supporta il guidatore in tutte le condizioni stradali e meteorologiche. Il sistema di controllo elettronico, rapido e preciso, distribuisce la potenza motrice tra le ruote anteriori e posteriori a seconda delle necessità.
In combinazione con la carreggiata leggermente aumentata e il passo maggiorato, il modello offre un’eccellente dinamica di guida con un maggiore comfort. Il telaio può essere regolato in modo diverso a seconda della superficie e dell’ambiente. Una sospensione ben bilanciata e comodamente regolata è ideale per esplorare il paesaggio dei crateri islandesi. Su strade solide e nel traffico cittadino, invece, la Countryman S All4 è particolarmente agile grazie al suo sterzo diretto e al suo telaio con taratura sportiva. Il potente motore biturbo da 2,0 litri convince sulle lunghe strade rettilinee dell’Islanda grazie alla fluidità di marcia, alla potenza aumentata a 160 kW/218 CV e alla coppia massima di 360 Nm. Inoltre, un motore mild hybrid da 48V supporta le prestazioni nella gamma delle basse velocità grazie a una spinta temporanea di 14 kW.
Il John Cooper Works Trim conferisce alla Mini Countryman S ALL4 un look sportivo individuale con diffusori distintivi anteriori e posteriori. Nell’allestimento JCW, il colore Chili Red brillante, il caratteristico tetto a contrasto e gli specchietti laterali in Jet Black lucido conferiscono alla carrozzeria un aspetto potente. I fari a LED Mini con la firma JCW si mostrano solo come due strisce orizzontali come luci diurne e accentuano il linguaggio formale minimalista. Il logo John Cooper Works presenta contorni chiari e la tipica combinazione di colori rosso-bianco-nero sulla griglia anteriore ottagonale. In questo nuovo look, il logo adorna anche il caratteristico montante C, che si collega a filo con il tetto allungato del veicolo. I gruppi ottici posteriori verticali sottolineano la posizione eretta e sportiva. Per il nuovo modello sono disponibili cerchi in lega leggera in vari design e dimensioni da 17 a 21 pollici.
La JCW Offre a fino cinque passeggeri uno spazio confortevole su tutti i sedili. Lo schienale dei tre sedili posteriori è regolabile individualmente in sei posizioni. Il sedile posteriore, che può essere spostato fino a 13 cm, offre ulteriore spazio per le gambe o ancora più spazio di carico. L’atmosfera luminosa dell’abitacolo è ulteriormente rafforzata dal tetto panoramico in vetro. Nell’allestimento JCW, i sedili specifici per l’equipaggiamento, realizzati in pelle sintetica di alta qualità con cuciture rosse a contrasto, garantiscono una presa sicura e allo stesso tempo offrono il giusto livello di comfort. La combinazione di colori nero e rosso dell’allestimento del veicolo continua sulle superfici a maglia dei rivestimenti interni delle porte e del cruscotto. I bagagli possono essere facilmente riposti nel bagagliaio da 450 litri. Lo schienale del sedile posteriore, che può essere diviso in modo flessibile con un rapporto di 40:20:40, consente di ampliare il bagagliaio fino a 1.450 litri, a seconda delle esigenze. Ciò significa che anche gli oggetti più ingombranti possono essere trasportati facilmente quando il sedile posteriore è completamente ripiegato. Su strade a più corsie, il Driving Assistant Plus aggiunge per la prima volta alla Mini Countryman l’opzione di una guida parzialmente automatizzata di livello 2. Ciò consente al guidatore di staccare le mani dal volante fino a una velocità di 60 km/h, a condizione che continui a monitorare attentamente il traffico e sia pronto a intervenire in qualsiasi momento.

foto: ufficio stampa Bmw Group Italia

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Dacia presenta Sandrider con obiettivo la Dakar 2025

ROMA (ITALPRESS) – Dacia per spingersi sempre oltre nella ricerca dell’essenziale partecipa alla Dakar e ai rally-raid, probabilmente i campi di prova outdoor più impegnativi del mondo. Il marchio rumeno ha svelato Sandrider, il prototipo con cui il brand parteciperà nel 2025 alla Dakar e al Campionato Mondiale di Rally-Raid (W2RC). Ispirato alla concept car Manifesto, il laboratorio di idee di Dacia presentato nel 2022, Sandrider è un veicolo inedito appositamente progettato per i rally-raid, avvalendosi delle competenze sportive di Renault Group e potendo contare sui team di Prodrive, azienda britannica specializzata nel motorsport. Fedele alla politica del marchio, Sandrider è stato progettato per andare all’essenziale del motorsport: performance per la vittoria. Questo prototipo dall’innovativa progettazione sfrutta ingegnosamente tutte le possibilità offerte dal regolamento della categoria Ultimate T1+, punta sull’agilità e sulla leggerezza e risponde con precisione alle esigenze essenziali di piloti e copiloti. Questi ultimi sono stati attivamente coinvolti fin dalla genesi di Sandrider. Prima delle tante sessioni di test previste e fin dalle prime fasi del lavoro, hanno contribuito trasmettendo la loro ricca esperienza ai designer e agli ingegneri, soprattutto con sessioni di progettazione molto concrete utilizzando la realtà virtuale.
Progettato dai designer Dacia, lo stile esterno di Sandrider punta all’essenziale, senza fronzoli. Sono stati conservati solo i pannelli della carrozzeria considerati assolutamente necessari. E’ privo di elementi decorativi e quindi superflui. Naturalmente, è stata prestata particolare cura all’aerodinamica. In quest’ottica che si concentra sulle esigenze essenziali di pilota e copilota, il cofano anteriore corto, spiovente e flottante scompare dal campo visivo dell’equipaggio. Anche il ricorso alla vernice antiriflesso – tecnica tratta dall’aviazione – applicata sulla parte superiore della plancia ottimizza la visibilità di pilota e copilota. Per progettare l’abitacolo, i designer e gli ingegneri di DACIA si sono concentrati soprattutto sull’ascolto delle esigenze, sulle abitudini e sui vincoli dei piloti e rispettivi copiloti. Sandrider si distingue, pertanto, per il cruscotto modulare che consente a ogni singolo equipaggio di adattare a piacimento l’ergonomia e la disposizione di alcuni elementi in base alle proprie preferenze. La Dakar e gli altri rally-raid sono sicuramente le gare automobilistiche più difficili del mondo. Un approccio fedele al concetto Dacia “robust & outdoor”, qui spinto all’estremo, era quindi necessario per creare Sandrider. Chiaramente, ciò comporta il consolidamento complessivo del veicolo, con sottoscocca e paraurti rinforzati, carrozzeria in carbonio, ma anche sospensioni (a doppio triangolo) e trasmissione 4X4 adatte alle condizioni estreme dei rally-raid. L’innovativo sistema elettrico permetterà a tutti gli accessori di bordo di mantenere una potenza ottimale, anche in condizioni estreme. Oltre a questi elementi di progettazione fondamentali, Sandrider ha un approccio robust & outdoor anche per cose che possono sembrare dettagli, ma che, in realtà, facilitano parecchio la vita degli equipaggi. I sedili Sabelt sono rivestiti di tessuti specifici e antibatterici che regolano l’umidità. Le ruote di scorta non sono carenate per risultare più facili da utilizzare. Allo stesso modo, l’equipaggio può avere rapido accesso agli attrezzi di bordo, senza dover gestire una cassetta apposita. Un esempio: i dadi di fissaggio possono essere appoggiati su un’apposita superficie magnetica integrata nella carrozzeria nel caso in cui si dovessero togliere, evitando così di perderli nella sabbia. Un accorgimento ispirato all’esperienza di un pilota Dacia. Sandrider può contare sull’ultima generazione di pneumatici BF Goodrich che garantiscono un’aderenza ottimale su tutte le superfici, con la massima resistenza anche a urti e perforazioni. Determinata a essere leader della decarbonizzazione accessibile, Dacia è perfettamente in linea con l’impegno assunto dagli organizzatori della Dakar e dei rally-raid verso gare più sostenibili. Gli ingegneri hanno lavorato in particolare sulla leggerezza per ridurre il consumo di carburante. Il peso totale di Sandrider è diminuito di circa 15 kg rispetto ai prototipi comparabili, utilizzando un telaio tubolare più leggero, eliminando tutti i pannelli superflui della carrozzeria e adottando il carbonio per gli altri, facendo a meno di tutti gli elementi decorativi e optando per un motore più compatto e meno pesante. Per ottimizzare la trazione e il comportamento dinamico di Sandrider, la suddivisione del peso tra anteriore e posteriore è stata sensibilmente aumentata nella parte anteriore. Sempre per ridurre il consumo di carburante e migliorare, al tempo stesso, le prestazioni, l’aerodinamica di Sandrider è stata particolarmente curata. Gli ingegneri sono riusciti a ridurre del 10% la resistenza e del 40% la portanza rispetto ai prototipi comparabili. Svolgendo questo lavoro, un’attenzione particolare è stata prestata alle prese d’aria necessarie per raffreddare il motore. Nelle condizioni estreme della Dakar e dei rally-raid, la gestione del caldo è un elemento di fondamentale importanza. Affinchè la temperatura non si innalzi troppo nell’abitacolo, i progettisti di Sandrider hanno aggiunto pigmenti che agiscono contro i raggi infrarossi direttamente nel carbonio del veicolo, processo il cui brevetto è stato depositato. Sandrider è dotato di un motore alimentato da un carburante sintetico fornito da Aramco. Una soluzione semplice, che consente di ridurre l’impatto ambientale. I carburanti sintetici elaborati da Aramco sono prodotti combinando l’idrogeno rinnovabile con la CO2 catturata, ottenendo così un prodotto a basso contenuto di carbonio compatibile con i motori odierni. La Dakar è il banco di prova ideale di questa tecnologia per il brand. Dopo il reveal odierno, Sandrider comincerà una lunga serie di test per la messa a punto in vari Paesi. Disputerà la sua prima gara partecipando al Rally del Marocco 2024, appuntamento del Campionato Mondiale di Rally-Raid (W2RC) che si svolgerà dal 5 all’11 ottobre. The Dacia Sandriders, il team ufficiale nel Campionato Mondiale di Rally-Raid, parteciperà alla sua prima Dakar e a tutte le gare del Campionato nel 2025.
Il team sarà composto da tre equipaggi che vantano un mix di esperienza, talento ed entusiasmo. Uno con il 49enne pilota di rally francese Sèbastien Loeb che ha vinto il Campionato del Mondo Rally per ben 9 volte consecutive, dal 2004 al 2012. Un’altro con la pilota di rally Cristina Gutierrez Herrero che a soli 32 anni, ha già al suo attivo otto partecipazioni alla Dakar, tra il 2017 e il 2024. Cristina ha vinto la Coppa del Mondo di Rally-Raid nella categoria T3 nel 2021. E per finire Nasser Al-Attiyah, cinque volte vincitore della Coppa del Mondo dei Rally Tout-Terrain nonchè due volte vincitore del Campionato Mondiale di Rally-Raid. Vera e propria leggenda della Dakar, si è aggiudicato la mitica gara per ben cinque volte. Per ogni equipaggio, sarà il pilota a scegliere il proprio copilota.

foto: ufficio stampa Renault Group Italia

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Mazda MX-30 e-Skyactiv R-EV è l’ibrida plug-in dell’anno per “What Car?”

ROMA (ITALPRESS) – La Mazda MX-30 e-Skyactiv R-EV è stata eletta ibrida plug-in dell’anno alle premiazioni 2024 della rivista inglese “What Car?”. Dopo essersi affiancata lo scorso autunno alla Mazda MX-30 100% elettrica, l’esclusiva Mazda MX-30 e-Skyactiv R-EV ibrida plug-in di serie è ora disponibile nelle concessionarie italiane. La Mazda MX-30 R-EV è l’ibrida plug-in che offre nuovi modi di utilizzare un’auto come vettura elettrica, dispone di una batteria da 17,8 kWh e un’autonomia in solo elettrico fino a 85 km (fino a 110 km nel ciclo urbano); mentre, per consentire viaggi più lunghi senza problemi di autonomia o di ricarica, ricorre all’esclusiva tecnologia del motore rotativo Mazda, con il nuovo motore a benzina a rotore singolo da 830 cc in qualità di generatore di energia. Senza alcun collegamento meccanico tra il motore endotermico e le ruote, l’unità rotativa agisce come un range extender, assicurando che la Mazda MX-30 R-EV si muova sempre attraverso il motore elettrico per offrire un’esperienza di guida senza soluzione di continuità.
Commentando il premio di What Car? Awards il suo direttore, Steve Huntingford, ha dichiarato: “La Mazda MX-30 R-EV combina una maneggevolezza divertente con un comportamento ben controllato, mentre i suoi interni personali e di classe sono dotati di uno dei sistemi di infotainment in circolazione più facili da usare. Abbiamo anche riscontrato che nell’uso reale la MX-30 R-EV è molto più parca nei consumi di benzina rispetto alle PHEV più grandi sue rivali. E, a differenza loro, ha economicamente senso non solo come auto aziendale, ma anche come acquisto privato molto conveniente”.

foto: ufficio stampa Mazda Italia

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Oltre 100 mila Nissan con l’e-Power vendute in Europa, il 14% in Italia

ROMA (ITALPRESS) – Dal suo debutto in Europa, avvenuto nel settembre 2022, ad oggi, la tecnologia esclusiva Nissan e-Power ha conquistato oltre 100.000 clienti del Vecchio Continente, di cui 65.367 hanno scelto Qashqai e-Power e 34.663 hanno scelto X-Trail e-POWER. In Italia, sono stati venduti circa 14.000 modelli e-POWER (di cui 70% Qashqai e 30% X-Trail), pari al 14% del totale vendite in Europa. Inoltre, nei 12 mesi del 2023 Nissan Italia ha ottenuto il miglior risultato Nissan in Europa per vendite di modelli e-Power a cliente privato. Ciò che caratterizza e distingue e-Power è che le ruote della vettura sono mosse esclusivamente dal motore elettrico, che garantisce accelerazione brillante, progressiva e lineare e silenziosità a bordo. Qualità tipiche dei veicoli 100% elettrici e molto apprezzate dai clienti che guidano e-Power. L’energia elettrica necessaria alla trazione è prodotta da un raffinato motore turbo benzina tre cilindri da 1,5 litri e 158 CV di potenza, dotato dell’esclusiva tecnologia del rapporto di compressione variabile brevettata da Nissan. Il motore termico si accende solo quando è necessario produrre energia e il suo regime di funzionamento non è direttamente collegato alla velocità della vettura, il che lo rende molto efficiente. Il sistema non prevede ricarica alla spina e con un pieno di benzina e-Power percorre più di 1.000 chilometri. L’energia prodotta dal motore termico va all’inverter e da questo può essere trasmessa alla batteria, al motore elettrico o a entrambi. In nessun caso la potenza termica viene trasmessa direttamente alle ruote. Tutto è regolato da una sofisticata unità di controllo che ottimizzata i flussi di energia sulla base di una serie di parametri, tra cui lo stato di carica della batteria, le condizioni di guida e la richiesta di forza motrice, e massimizza il tempo in cui il motore termico rimane spento. Viaggiando a bassa velocità, l’energia prodotta dal motore termico va in parte al motore elettrico e in parte alla batteria e quando quest’ultima è completamente carica, il motore termico si spegne e la macchina procede mossa esclusivamente dalla carica della batteria. In caso di forte accelerazione o viaggiando ad alta velocità, l’energia necessaria al motore elettrico arriva sia dal motore termico che dalla batteria. L’unità di controllo gestisce anche la fase di rigenerazione e così quando si rilascia il pedale dell’acceleratore o si aziona il freno, il motore elettrico trasforma l’energia cinetica della vettura in energia elettrica che va a ricaricare la batteria.
Inoltre, per massimizzare il comfort a bordo, il motore termico si accende quando il rumore aumenta per le condizioni del manto stradale o per la velocità, riducendo la necessità di accensione in condizioni più silenziose. “Siamo molto orgogliosi che i clienti di Qashqai e X-Trail riconoscano i vantaggi della nostra esclusiva tecnologia e-Power, sia in termini di efficienza che di l’esperienza di guida. Raggiungere questo importante traguardo testimonia lo spirito audace e innovativo dei team Nissan di Pianificazione e Progettazione” ha dichiarato Arnaud Charpentier, Region Vice President, Product Strategy & Pricing, Nissan AMIEO.
“e-Power è un elemento chiave della strategia di elettrificazione Nissan ed è la soluzione ideale per i clienti che apprezzano il piacere di guida offerto dal motore elettrico, ma non sono ancora pronti a passare agli EV. Dal lancio nel 2022 ai 100.000 veiocli sulle strade europee, e-Power accompagna i clienti europei verso un futuro di mobilità 100% elettrica” ha commentato David Moss, Senior Vice President, Region Research and Development, Nissan AMIEO. Nissan e-Power travalica i confini europei e arriva in Australia e Nuova Zelanda con Qashqai e X- Trail e in Marocco con Qashqai. Per celebrare il traguardo delle 100.000 unità e-Power vendute in Europa, Nissan ha creato un video digitale in 3D che descrive il funzinamento di questa innovativa tecnologia e il flusso di energia tra motore termico, motore elettrico e batteria, il tutto proiettato direttamente sulla superficie esterna di Qashqai e X-Trail.

foto: ufficio stampa Nissan Italia

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Pirelli Scorpion All Terrain Plus alla prova del deserto

MILANO (ITALPRESS) – Pirelli apre il nuovo anno equipaggiando le avventure estreme di due Porsche iconiche, con gli Scorpion All Terrain Plus sulla Porsche 911 Dakar attraverso il deserto africano e gli Stella Bianca chiodati per la Porsche 550 Spyder sulla pista ghiacciata di Zell Am See. E’ una collaborazione storica quella che lega Pirelli alla casa di Stoccarda, tanto che fu proprio la Porsche 911 ad avere il primo pneumatico Pirelli marcato nel 1982. 7000 chilometri tra asfalto, sabbia, terra battuta e pietraie senza mai effettuare un cambio gomme: è la prova sostenuta da una Porsche 911 Dakar equipaggiata con pneumatici Pirelli Scorpion All Terrain Plus omologati per il modello. La vettura, guidata dal suo proprietario, è partita dal Porsche Zentrum Inntal (Rosenheim), a sud di Monaco di Baviera in Germania, per arrivare fino a Dakar, capitale del Senegal, seguendo il percorso della Africa Eco Race, rally che negli stessi giorni collegava in 12 tappe Nador in Marocco al Lago Rosa di Dakar attraversando Mauritania e Senegal. Un risultato eccezionale per i Pirelli Scorpion All Terrain Plus che, pur essendo pneumatici con omologazione stradale, hanno affrontato il tracciato del raid, accanto a vetture da corsa, portando al traguardo l’auto in sicurezza.
Un’impresa lunga 18 giorni e 7000 chilometri di guida, caratterizzata da condizioni molto eterogenee, tra cui circa 1000 chilometri di sterrato sassoso nel deserto. L’appassionato al volante della sua 911 Dakar – un amatore, non un pilota professionista – ha guidato prima sulle autostrade europee, poi su strade semi-asfaltate, sterrato, sabbia e fondi pietrosi molto sconnessi, passando dall’inverno delle Alpi agli sbalzi climatici tipici del deserto, con salti anche di 30 gradi centigradi nel giro di 12 ore. “Un’avventura unica, che sarebbe stata senz’altro molto complicata senza pneumatici così validi. Si sono comportati sempre in modo eccezionale anche in condizioni molto diverse”, dichiarano dal Porsche Zentrum da cui è partita la spedizione.
Il Pirelli Scorpion All Terrain Plus è stato sviluppato per il primo equipaggiamento della Porsche 911 Dakar proprio per supportare le alte prestazioni tipiche di una 911 e consentirle al contempo di affrontare le condizioni offroad più difficili. Pirelli ha combinato queste caratteristiche all’interno di un unico pneumatico grazie all’introduzione di una particolare famiglia di mescole e a una progettazione che ha ottimizzato l’impronta a terra del prodotto e ne ha irrobustito la struttura.
Un altro modello leggendario di Porsche ha sfidato condizioni estreme con equipaggiamento Pirelli, questa volta sul ghiaccio: si tratta delle Porsche 550 Spyder presenti alla F.A.T. Ice Race 2024, evento di cui Pirelli è partner ufficiale, dotate di pneumatici Stella Bianca realizzati ad hoc e chiodati per questa particolare occasione. Lo Stella Bianca, il disegno battistrada più longevo di Pirelli, arriva anche nelle misure 5.00/5.25-16 per le Porsche 550 Spyder e 356 Pre-A, rispettivamente la prima auto da corsa con motore centrale del marchio tedesco e il primo modello di serie prodotto a Stoccarda. Disponibile sul mercato da febbraio, il pneumatico della gamma Pirelli Collezione, dedicata alle auto classiche, si presenta identico all’originale nell’aspetto ma con una tecnologia più moderna per offrire efficienza e sicurezza anche sul bagnato. Gli elementi che rimandano al passato sono tanti: la struttura a tele incrociate, il battistrada ridisegnato con l’aiuto dei documenti storici conservati nell’archivio della Fondazione Pirelli, il logo Pirelli con lo scudetto che caratterizzava i prodotti di quegli anni. Anche il lettering sul fianco richiama quello dell’epoca, mentre la scritta “Corsa” indica la declinazione sportiva del pneumatico.

foto: ufficio stampa Pirelli

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Al via gli ordini della Toyota Yaris Cross 2024

ROMA (ITALPRESS) – Al via gli ordini della Toyota Yaris Cross 2024, aumentando l’appeal sul mercato di un modello best seller per il marchio. Un significativo numero di miglioramenti in termini di prestazioni, sicurezza e design permetterà a Yaris Cross di rimanere ai vertici della categoria nel competitivo segmento B-SUV, quello più venduto in Italia. La Yaris Cross si affianca alla nuova Yaris con l’offerta di propulsori “dual hybrid” adottando la tecnologia Full Hybrid-Electric Toyota di quinta generazione con un nuovo powertrain, “1.5 Hybrid 130”. Ciò offre una scelta più ampia ai nuovi clienti del segmento B-SUV che scendono da un segmento superiore, senza compromessi in termini di prestazioni. Oltre ad incrementare la potenza e le prestazioni del powertrain Full Hybrid-Electric ed aumentare l’efficacia degli avanzati sistemi di sicurezza attiva e assistenza alla guida, Toyota introduce una digital experience completamente rinnovata. Tra le novità troviamo un digital cockpit personalizzabile, un sistema multimediale più potente e intuitivo, connettività facile ed immediata e, per la prima volta, una digital key per aprire ed avviare la vettura.
La gamma della Nuova Yaris Cross è stata rivista con l’introduzione della nuovissima Premiere Edition. Pertanto il line-up è ora composto dalle seguenti versioni: Active, Trend, Lounge, GR Sport e Premiere. La Active viene arricchita con il pacchetto T-Mate che comprende Toyota Safety Sense aggiornato, il Toyota Touch3 con schermo da 9″ con Apple Carplay e Android Auto wireless e il display multi-informazioni con schermo a colori da 7”, il sistema audio a 6 altoparlanti, 2 porte USB-C, interni in tessuto rivisitati e il bagagliaio con doppio fondo unico. La Trend oltre agli aggiornamenti dell’Active, mantiene la stessa configurazione odierna e si aggiorna con il nuovo Toyota Smart Connect con schermo da 10,5″. La Lounge e la GR Sport, oltre a beneficiare del nuovo motore 1.5 Hybrid 130, aumentano il loro contenuto tecnologico (ad eccezione dei sensori di parcheggio intelligenti che saranno disponibili all’interno del Tech Pack) con l’introduzione del Toyota Smart Connect con schermo da 10,5″ e il Digital Cockpit da 12,3″. La Premiere, allestimento completamente nuovo per questo model year, presenta una serie di specifiche di altissimo livello, a partire da fari anteriori Matrix LED con proiettori AHS, sistema audio Premium JBL a 8 altoparlanti, head-up display, il sistema di controllo angoli ciechi BSM, il portellone posteriore ad apertura automatica e la smart digital key di serie. Inoltre, al fine di mantenere uno stile contemporaneo e cool, questa versione è dotata di finiture esclusive come la livrea bitone Urban Khaki, i cerchi da 18″, gli interni in pelle e tessuto Premium Black e i paraurti anteriori e posteriori specifici “Outdoor”. La gamma colori è pensata per piacere ai diversi tipi di clienti che scelgono questa vettura, infatti i colori bitone sono dedicati alle versioni GR Sport e Premiere e i monotone ai restanti allestimenti. Su entrambe le categorie sono presenti delle novità, il Juniper Blue che sostituisce il Dark Blue monotone e l’Urban Khaki in esecuzione bitone, esclusivo per la Premiere. I colori perlati monotone sono disponibili solo per Trend e Lounge. Il listino della Nuova Yaris Cross parte da 28.650 euro con versione Active FWD 1.5 Hybrid 115. La nuova motorizzazione 1.5 Hybrid 130 viene proposta sull’alto di gamma a partire da 33.400 euro della versione Lounge FWD. La trazione AWD-i rimane disponibile sulle versioni Trend, Lounge e Premiere ad un costo di 2.500 euro. La promo della Yaris Cross MY24 prevede un beneficio cliente in caso di Ecoincentivo Statale fino a 6.000 euro e fino a 4.250 euro in caso di permuta.

foto: ufficio stampa Toyota Motor Italia

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Due compleanni per Aeronautica Militare e Città dei Motori

ROMA (ITALPRESS) – Sabato 27 e Domenica 28 appuntamento con “100+70”, per ricordare il Centenario dell’Arma Azzurra e i 70 anni di vita del Circolo Romano La Manovella, il primo sodalizio italiano di auto storiche. Visite a Palazzo Aeronautica e al Museo storico dell’A.M.
Le auto e moto storiche dell’Aeronautica militare assieme alle “sorelle” in abito civile per celebrare due anniversari importanti: la fondazione dell’Arma azzurra (1923) e quella Circolo Romano La Manovella (1953), primo club italiano di vetture vintage, nato dalla passione di un gruppo di giovani studenti romani. E’ questo il filo conduttore di “100 + 70”, l’evento motoristico che si svolgerà sabato 27 e domenica 28 gennaio, nato dalla collaborazione tra l’Aeronautica militare e “Città dei Motori”, l’associazione dell’Anci che raggruppa 40 Comuni del motorismo Made in Italy, che ha promosso e patrocinato La manifestazione. Le vetture schierate saranno quelle del sodalizio romano di auto d’epoca.
Due i momenti principali della manifestazione. Sabato 27 50 vetture storiche, molte delle quali costruite prima del 1945, varcheranno i cancelli di Palazzo Aeronautica a Roma. Saranno accolte nei viali del comprensorio A.M. dalle “consorelle” in divisa, tra le quali una Fiat 130, una AR59 e tre motociclette Guzzi, Gilera e Augusta. Gli equipaggi, dopo il saluto affidato al generale di Squadra aerea Giandomenico Taricco, comandante del Comando Aeronautica Militare Roma, avranno la possibilità di visitare le Sale storiche del Palazzo, a partire da quelle che ricordano le trasvolate atlantiche degli anni Trenta. Nel pomeriggio, presso la Casa dell’Aviatore, si svolgerà la parte rievocativa di “100 + 70”, dedicata alla fondazione dell’Arma aeronautica e del circolo “La Manovella”. Sarà proiettato il docufilm “E le chiamavano auto vecchie…”, con interviste ai fondatori e immagini della Roma motoristica in bianco e nero degli anni Cinquanta e Sessanta, ideato dal giornalista Danilo Moriero e realizzato per la regia di Stefano Ribaldi. Previsti gli interventi, tra gli altri, di Luigi Zironi, presidente di “Città dei Motori” e sindaco di Maranello, e Lorenzo Ardizio, direttore del Museo Storico Alfa Romeo di Arese.
Domenica 28, la carovana della auto storiche si sposterà a Vigna di Valle, sulle rive del lago di Bracciano, per visitare il Museo storico dell’Aeronautica militare (Musam), completamente rinnovato proprio in occasione del Centenario della Forza Armata, e la collezione di velivoli che vanno dalle origini del volo sino ai più moderni e tutt’ora in servizio come ad esempio il caccia Eurofighter.

– Foto ufficio stampa Città dei Motori –

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