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Torino, la Fondazione CRT compie 30 anni e illumina la Mole Antonelliana

TORINO (ITALPRESS) – Con il messaggio “Trent’anni per il futuro”, la Fondazione CRT festeggia il compleanno illuminando la Mole Antonelliana con il proprio logo giallo e blu – gli stessi colori simbolo della città di Torino – nel lungo weekend sotto le stelle da venerdì 17 a domenica 19 dicembre (dalle 20 all’1 di notte).
“Trent’anni di attività sono certamente un bel traguardo ma, per chi guarda sempre al futuro, sono anche l’inizio di un ulteriore impegno per continuare a migliorare la qualità della vita delle persone e il benessere delle comunità in un periodo così complesso e sfidante per tutti”, affermano il presidente Giovanni Quaglia e il segretario generale Massimo Lapucci.
Nata il 20 dicembre 1991, terza Fondazione di origine bancaria italiana per entità del patrimonio, la Fondazione CRT ha messo finora a disposizione del territorio risorse per 2 miliardi di euro, rendendo possibili oltre 40.000 progetti per l’arte, la ricerca, la formazione, il welfare, l’ambiente, l’innovazione, in tutti i 1.284 Comuni piemontesi e valdostani.
In particolare, i due miliardi di euro complessivamente erogati sono stati così ripartiti. Arte, attività e beni culturali: 530 milioni; Educazione, istruzione e formazione: 268 milioni; Ricerca scientifica e tecnologica: 216,6 milioni; Volontariato, filantropia e beneficenza: 267,4 milioni; Modalità innovative di intervento: 316,2 milioni; Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa: 84,2 milioni; Altri settori: 157,1 milioni di euro; Accantonamenti al Fondo per il volontariato: 136,6 milioni. In aggiunta alle erogazioni, la Fondazione CRT sperimenta interventi ispirati alla logica della venture philanthropy e dell’impact investing, per generare un impatto sociale e ambientale. Uno dei principali esempi a livello europeo è l’operazione di rigenerazione urbana delle OGR Torino, le ex Officine Grandi Riparazioni dei treni, interamente riqualificate dalla Fondazione CRT e riconvertite, con oltre 100 milioni di euro, in un innovativo centro internazionale per l’arte e la cultura, la ricerca scientifica, tecnologica e industriale, il food.
La Fondazione CRT è attiva nelle principali reti internazionali della filantropia, come EFC (European Foundation Centre) che ha appena dato vita alla nuova realtà di Philea (Philanthropy Europe Association) ed EVPA (European Venture Philanthropy Association). Collabora inoltre con le Nazioni Unite e altre organizzazioni su scala globale, tra cui Rockefeller Philanthropy Advisors, per rafforzare l’integrazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile nei propri interventi così come in quelli degli altri enti della “galassia” Fondazione CRT: la Società Consortile per Azioni OGR-CRT, la Scialuppa Onlus (costituita nel 1998 per la prevenzione dell’usura), la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea, la Fondazione Sviluppo e Crescita (per investimenti pazienti e a dichiarato impatto sociale), REAM SGR S.p.A. (società di gestione del risparmio immobiliare a vocazione sociale e per lo sviluppo), la Fondazione ULAOP Onlus per la cura della prima infanzia e per una cultura condivisa della genitorialità.
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Torino, al via cabina di regia per gestire 4 miliardi fondi Pnrr

TORINO (ITALPRESS) – “E’ un esperimento a livello nazionale, perchè siamo la prima realtà territoriale che prova a fare questo lavoro di messa a sistema”. Lo ha sottolineato il sindaco metropolitano Stefano Lo Russo presentando la cabina di regia istituzionale sul Pnrr di cui fanno parte l’amministrazione del Comune capoluogo, quella metropolitana, la Regione Piemonte, il Politecnico e l’Università di Torino. “Siamo consapevoli dell’enorme responsabilità che oggi grava sugli amministratori del nostro territorio: programmare, pensare il futuro e utilizzare al meglio le risorse economiche che arriveranno nelle prossime settimane, nei prossimi mesi e nei prossimi anni – ha aggiunto il Sindaco metropolitano – Siamo qui simbolicamente nella sede della Città Metropolitana perchè la dimensione della ripartenza è metropolitana. Anche la Città di Torino trarrà giovamento da questa impostazione”. Dalla presentazione della cabina di regia è emerso che ammontano ad oltre 4 miliardi di euro le risorse del PNRR e della programmazione comunitaria, che interesseranno Torino e la Città Metropolitana tra il 2022 e il 2029 e che saranno gestite dall’amministrazione del capoluogo, da quella metropolitana, da quella regionale e dai due Atenei: un’occasione unica per rilanciare l’economia locale, superare la crisi economica e sociale generata dalla pandemia, realizzare la transizione ecologica e digitale. La cabina di regia consentirà sinergie tra i diversi Enti pubblici, gli Atenei e il mondo imprenditoriale, utili evitare duplicazioni, sovrapposizioni e sprechi di risorse.
Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio ha definito il PNRR un “grande Piano Marshall”, che comporta per tutti gli attori pubblici e privati l’esigenza di condividere le scelte. “Oggi, – ha annunciato Cirio – abbiamo le prime regole d’ingaggio e la cabina di regia inaugura la fase 2 della programmazione del PNRR attraverso la scelta dei progetti”. Per sostenere le amministrazioni locali e il mondo dell’impresa l’unità di missione creata da Città di Torino, Città Metropolitana, Regione e Atenei dovrà essere in grado di informare tempestivamente tutti gli attori sulle opportunità offerte dal PNRR e dai bandi ordinari, contribuire alla semplificazione delle procedure e alla presentazione dei progetti e delle domande di contributo.
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Rifiuti, in Liguria in arrivo finanziamenti da 1,8 milioni

GENOVA (ITALPRESS) – Ammontano a 1,8 milioni di euro i fondi derivanti dalla cosiddetta ecotassa per il deposito in discarica dei rifiuti che saranno utilizzati per incrementare la raccolta differenziata su tutto il territorio regionale. In particolare in questa tornata sono stati finanziati interventi in vari comuni sulla base dei programmi predisposti dalle Province.
Nello specifico in provincia della Spezia saranno realizzati due nuovi centri a Arcola e Luni e potenziati 12 centri di raccolta esistenti: Ameglia, Deiva Marina, Follo, Framura (Località Diliana), La Spezia (Stagnoni), La Spezia (Piramide), Lerici (località Scoglietti), Levanto (località Mereti), Rocchetta di Vara, S. Stefano di Magra (Vedicella), Sarzana (Silea), Varese Ligure.
In provincia di Imperia si investirà sulla ristrutturazione del centro di raccolta di Chiusanico a servizio del bacino imperiese e sull’acquisto di una pesa per il centro di raccolta di Artallo nel Comune di Imperia.
In provincia di Savona si potenzierà il centro di raccolta di Quiliano e si acquisteranno attrezzature per la raccolta differenziata e il passaggio a tariffa puntuale del bacino.
La Città Metropolitana di Genova aveva ottenuto oltre 1.070.000 euro per varie attività tra cui il potenziamento dei vari centri di raccolta (Casella, Ronco Scrivia, Masone, Rovegno e Genovesato) e attività in tema di raccolta differenziata con acquisto di ecovan, eco-isole, macchinette mangiaplastica, oltre ad attività di coordinamento e comunicazione.
“L’obiettivo – spiega l’assessore regionale al Ciclo dei Rifiuti Giacomo Giampedrone – è quello di migliorare ulteriormente i risultati della raccolta differenziata sul territorio, tenendo a superare rapidamente il 65%, minimizzando così la quantità di rifiuto indifferenziato da trattare e smaltire. Alla luce anche del nuovo piano dei rifiuti approvato due giorni fa in Giunta che punta a una riduzione alla fonte della produzione di rifiuti urbani (-4% al 2026) e ad aumentare ulteriormente la raccolta differenziata (si mira a raggiungere almeno il 67% sempre nel 2026), con nuove azioni di prevenzione e la promozione della tariffazione puntuale.
Le nuove risorse derivanti dalla ecotassa saranno destinate al supporto degli enti territoriali competenti, all’implementazione dei sistemi di raccolta differenziata a livello comunale tramite l’acquisto di attrezzature”.
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Piemonte, 4,2 milioni per tirocini e corsi di formazione all’estero

TORINO (ITALPRESS) – “Credo fermamente che per i nostri giovani vivere un’esperienza all’estero sia una ricchezza straordinaria per rafforzare le proprie capacità personali. E’ dovere della politica mettere a disposizione gli strumenti necessari per dare la possibilità di scegliere il proprio futuro”. Lo dichiara l’assessore all’istruzione, lavoro e formazione professionale Elena Chiorino nell’illustrare la ripresa delle attività di mobilità transnazionale all’estero, finanziate dalla Regione Piemonte, dopo la sospensione forzata dettata dall’emergenza sanitaria. Attività suddivise tra tirocini, corsi di formazione professionale per giovani disoccupati e visite di studio per operatori della formazione professionale, dei servizi al lavoro, della pubblica amministrazione e personale delle imprese. Saranno oltre 800 le persone che potranno partecipare alle nuove attività, con oltre 90 interventi realizzati da Agenzie accreditate della Regione Piemonte che hanno risposto al bando che stanzia 4,2milioni.
Nella giunta di venerdì scorso sono state approvate le disposizioni sul periodo di estensione fino al 28 febbraio 2023, della Direttiva sulle attività di sostegno e promozione della mobilità transnazionale finalizzata alla formazione delle persone, all’occupazione e allo scambio di esperienze. Il bando si rivolge sia agli operatori della formazione professionale che hanno così la possibilità di far svolgere il tirocinio dei propri allievi all’estero anzichè in Italia, sia alle imprese, che hanno manifestato l’interesse ad assumere un giovane di età compresa tra i 18 e 35 anni, al rientro dall’esperienza di training on the job all’estero.” Le attività di mobilità transnazionale all’estero si inseriscono in una più ampia strategia per contrastare la disoccupazione e rinforzare le competenze dei nostri giovani – ha spiegato l’assessore – Non c’è nulla di male nell’andare a studiare o lavorare all’estero, a patto però che sia una scelta e non una necessità. Ecco perchè anche queste iniziative, insieme all’orientamento scolastico, diventano fondamentali per consentire ai ragazzi di costruire il loro futuro”. I tirocini approvati, che possono durare da 1 a 6 mesi circa, sono rivolti a giovani disoccupati o inoccupati dai 18 ai 35 anni domiciliati in Piemonte e si svolgeranno prevalentemente in Spagna, Malta, Germania, Francia e Regno Unito.
I giovani saranno impiegati nei settori turistico-alberghiero, ristorazione, servizi amministrativi, comunicazione e marketing. I corsi di formazione transnazionale, previsti in Francia, Germania e Romania, si rivolgono a giovani dai 16 ai 29 anni che frequentano (o hanno frequentato) un corso di formazione professionale in Piemonte concluso da non più di 2 anni. Gli ambiti professionali variano dalla pasticceria alla meccatronica all’internazionalizzazione delle imprese. Per tutti gli interventi di tirocinio finanziati, gli enti provvederanno a offrire una formazione linguistica eventualmente anche online in Italia prima della partenza per l’estero o all’estero prima dell’avvio del tirocinio o durante il suo svolgimento.
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Covid, Toti “Liguria resta in zona bianca anche la prossima settimana”

GENOVA (ITALPRESS) – “Con un Rt pari a 1.2, la Liguria si conferma in zona bianca anche la prossima settimana. Il virus è tornato a correre ma grazie alla campagna vaccinale, che va avanti senza sosta, il numero dei pazienti ricoverati nei nostri ospedali e nelle terapie intensive non è minimamente paragonabile a quello di un anno fa. Grazie ai liguri che stanno dimostrando grande responsabilità vaccinandosi, anche con le prime dosi che sono tornate a crescere. Andiamo incontro a un Natale più sereno dello scorso anno ma non abbassiamo la guardia”, così scrive il presidente della Liguria Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook.
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Abitazioni in locazione, approvato bando integrativo in Valle d’Aosta

AOSTA (ITALPRESS) – La Giunta regionale della Valle d’Aosta ha approvato il bando integrativo di concorso per la partecipazione al fondo per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione inerente l’anno 2018.
Gli interessati al sostegno dovranno presentare apposita domanda all’Ufficio coordinamento e sostegno abitativo ad Aosta, dal lunedì al giovedì dalle ore 9.00 alle ore 15.00, a partire da lunedì 13 e fino a giovedì 30 dicembre 2021, oppure inviarla entro le stesse date mezzo posta raccomandata all’indirizzo: Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali – Ufficio coordinamento e sostegno abitativo – via Promis, 2/A – 11100 Aosta. I beneficiari saranno inseriti in due fasce di reddito rientranti entro i valori ISEE di seguito indicati: Fascia A fino a 7.500,00 euro e Fascia B fino a 12.000 euro.
I requisiti soggettivi richiesti per l’accesso al contributo e le modalità di determinazione degli stessi sono contenuti nel Bando di concorso integrativo, con la relativa modulistica, presso l’Ufficio coordinamento e sostegno abitativo sito in via Promis, 2/A ad Aosta.
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Primi due laureati in “Climate Change” al Politecnico di Torino

TORINO (ITALPRESS) – Sono stati proclamati questa mattina al Politecnico di Torino la prima laureata e il primo laureato nell’orientamento “Climate Change” del corso di laurea magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio. Si tratta di Vittorio Giordano, già laureatosi al primo livello al Politecnico di Torino, che ha discusso una tesi sulle prospettive future dell’impronta idrica delle coltivazioni nel continente Africano, con il supporto in qualità di relatori dell’ingegnera Marta Tuninetti e del professor Francesco Laio, attualmente Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture (DIATI) dell’Ateneo. Insieme a lui, è stata proclamata Yara Hammoud, studentessa proveniente dalla Lebanese American University, che ha discusso una tesi sulla modellazione del ruolo della criosfera nella definizione della temperatura a terra nell’area alpina caratterizzata dal permafrost. Ad accompagnarla come relatori il professor Jost von Hardenberg e due relatori esterni di ARPA Piemonte, il dottor Christian Ronchi e il dottor Luca Paro.
Il corso di laurea magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio del Politecnico di Torino forma futuri ingegneri e ingegnere in grado di affrontare le sfide ambientali che riguardano l’interazione tra le componenti naturali (aria, acqua, suolo, biosfera) e l’uomo e di sviluppare soluzioni sostenibili per le attività umane. Dall’anno accademico 2019/2020, accanto agli esistenti orientamenti in Tutela ambientale, Rischi naturali e protezione civile e Geo-Engineering, è stato attivato un nuovo orientamento dedicato al “Climate Change”. L’orientamento, è interamente offerto in lingua inglese, divenendo così il primo corso di ingegneria in Europa dedicato ai cambiamenti climatici, con l’obiettivo di preparare una nuova generazione di ingegneri e ingegnere ambientali capaci di rispondere alle sfide ambientali e sociali che derivano dai cambiamenti climatici, e di cogliere le opportunità del futuro mercato del lavoro. L’orientamento in “Climate Change” è parte integrante del progetto cambiamenti_climatici@polito, finanziato dal MUR che ha riconosciuto il DIATI tra i “Dipartimenti di Eccellenza” che hanno ottenuto fondi straordinari per il quinquennio 2018-2022. Il progetto ha visto ingenti investimenti per il potenziamento delle attività e delle infrastrutture di ricerca sugli aspetti del monitoraggio, dell’adattamento e della mitigazione dei cambiamenti climatici. In ambito di formazione, oltre al nuovo orientamento della Laurea Magistrale, a gennaio 2020 è stato lanciato un master post laurea su questi temi, con un forte partenariato con il mondo industriale e dei servizi.
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Toti “Liguria sia terreno fertile per start up e Pmi innovative”

GENOVA (ITALPRESS) – Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti ieri sera al Makò, insieme all’assessore allo Sviluppo Economico Andrea Benveduti e l’assessore alla Formazione Ilaria Cavo ha incontrato i Giovani Imprenditori di Confindustria Genova. L’obiettivo del dibattito era quello di agevolare la nascita e la crescita delle nuove realtà presenti sul territorio ligure, promuovendo la cultura d’impresa tra le nuove generazioni e sostenendo l’ecosistema delle startup: “Occorre uno scatto in avanti – ha spiegato il presidente Toti -, occorre una pressione e volontà positiva che impedisca ai fan dello status quo di riprendere il controllo della situazione. La verità è che questa pandemia non ci ha solo creato lutti, sofferenze e incertezze che non si vedevano dal secondo dopoguerra. Dobbiamo invece convincerci che non usciremo da tutto ciò solo perchè troveremo un vaccino efficace: è tempo di reinterpretare la realtà che si è venuta a creare adeguandola alla nuova situazione. L’obiettivo di lungo periodo è quello di una sinergia tra le istituzioni e i giovani imprenditori, contribuendo a creare in Liguria tutte le condizioni affinchè sia “terreno fertile” per le start up e pmi innovative”.
“Lo spirito imprenditoriale dei liguri ha saputo resistere alle emergenze degli ultimi anni – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo Economico Andrea Benveduti – , anche grazie all’intervento regionale che ha permesso di mantenere fertile il tradizionale connubio che lega il nostro territorio alla capacità di fare impresa a livello mondiale. Tramite i percorsi di incubazione all’interno del Bic di Filse, abbiamo accompagnato oltre 300 idee imprenditoriali nel loro percorso di crescita, consentendo a 70 di queste di diventare oggi imprese. E inoltre, in un momento delicato come quello pandemico, grazie ai fondi di Ligurcapital abbiamo rafforzato la sostenibilità economico-finanziaria ed industriale di circa 40 start up, incentivando l’interesse di nuovo investimenti privati. Nel prossimo futuro proseguiremo nell’attività a supporto di ogni iniziativa che porti lavoro nella nostra terra, concentrando i nostri sforzi futuri nell’accompagnare imprese e start up su mercati di domanda più ampi, così come cercheremo di creare ambienti sempre più “business friendly” per quelle iniziative imprenditoriali che volessero eleggere il nostro territorio come sede della loro attività, dal turismo alle produzioni di qualità dell’agroalimentare e dell’artigianato, passando per la grande industria tradizionale e la portualità, senza dimenticare l’alta tecnologia che diventerà una delle caratteristiche dello sviluppo di Genova e della Liguria dei prossimi decenni”.
“La programmazione FSE (Fondo Sociale Europeo) 2014-2020 si sta chiudendo con un ottimo risultato per Regione Liguria – ha spiegato l’assessore alla Formazione Ilaria Cavo – che ha impegnato il 99% delle risorse e molto è stato fatto nel settore della formazione. Anche la prossima programmazione FSE sarà improntata ad assicurare l’inserimento o il miglioramento occupazionale delle persone. E tutto questo lo si farà come lo si è fatto con azioni dirette come i corsi di formazione, i bonus assunzionali, il sostegno dell’apprendistato, gli ITS solo per fare alcuni esempi. Al partenariato offriamo dunque un dialogo aperto e costante per l’emersione dei fabbisogni, l’individuazione delle azioni per gli strumenti maggiormente utili a raggiungere gli obiettivi”. “Promuovere la cultura d’impresa tra le nuove generazioni – ha spiegato Emilio Carmagnani Presidente Giovani Imprenditori di Genova – e sostenere l’ecosistema delle startup sono gli obiettivi del nostro Gruppo e i temi su cui vogliamo essere di stimolo per chi governa il nostro territorio”.
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