TORINO (ITALPRESS) – La Regione Piemonte ha aperto il bando a sostegno degli agricoltori piemontesi per la prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche tramite l’impiego di impianti di protezione con reti antigrandine. La dotazione finanziaria è di 3 milioni di euro sull’azione 1 della misura 5.1.2 del Programma di sviluppo rurale per l’anno 2021. L’attivazione del bando da parte dell’Assessorato regionale all’Agricoltura è condizionata dall’approvazione da parte della Commissione europea delle proposte di modifica al Psr 2014-2020 presentate dalla Regione. “L’intero comparto agricolo, in tutto il territorio piemontese, ha subito ingenti danni a causa delle avversità atmosferiche, dalle gelate anomale nel mese di aprile alle ultime grandinate a luglio che hanno colpito le produzioni dei settori ortofrutticolo, vitivinicolo, corilico e cerealicolo – dichiara l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa – Il bando per le reti antigrandine è il primo dedicato alle calamità naturali attraverso le azioni già previste nelle misure del Psr 2014-2020. Azioni che purtroppo sono assolutamente necessarie e fortemente richieste dal comparto agricolo per le continue perdite determinate dal maltempo”.
I beneficiari possono presentare le domande di richiesta di contributo a partire da oggi, 28 luglio e fino al 2 novembre 2021; il sostegno è pari al 50% del costo dell’investimento ammissibile per ciascun impianto di protezione.
(ITALPRESS).
Agricoltura, dalla Regione Piemonte 3 milioni per le reti antigrandine
Covid, nessun decesso e 8 nuovi positivi in Valle d’Aosta
AOSTA (ITALPRESS) – In Valle d’Aosta 8 nuovi positivi, il totale sale a 11.751 da inizio pandemia, secondo i dati del bollettino regionale. I positivi attuali sono 51, di uno solo ricoverato non in terapia intensiva, mentre gli altri 50 sono in isolamento domiciliare. Il totale dei decessi è stabile a 473.
(ITALPRESS).
Green Pass, Toti “Discoteche discriminate, riaprirle con seconda dose”
GENOVA (ITALPRESS) – “Se si balla nei bar dove si alza la musica, negli stabilimenti balneari se c’è una festa, nelle ville dei più ricchi, non riesco a capire perchè ci sia questa discriminazione nei confronti delle discoteche. Possiamo gestirle bene, magari consentendo l’ingresso con green pass con la seconda dose: non vedo perchè debbano essere le uniche penalizzate”. Così il presidente della Liguria Giovanni Toti, ospite questa sera del Tg4. “Altrimenti – ha concluso Toti – in assenza di regole diventa tutto un pò selvaggio e si creano situazioni di illegalità difficilmente controllabili”.
(ITALPRESS).
Cirio chiede più vaccini per il Piemonte, obiettivo scuola sicura
TORINO (ITALPRESS) – La regione Piemonte per la ripartenza dell’anno scolastico punta al 100% di didattica in presenza, grazie al completamento delle vaccinazioni con almeno una dose delle persone tra 12 e 19 anni, e con il 90% di vaccinati tra il personale scolastico. Ad oggi questo dato è all’87%, con 105mila aderenti su 120mila. Non solo, è previsto anche uno screening con cadenza quindicinale e partecipazione volontaria per il personale docente, e per gli studenti di elementari e medie esclusi per ora dai vaccini, con test salivari e tamponi ogni mese. Allargando lo sguardo, ad oggi in Piemonte sono state distribuite 4,6 milioni di dosi, e l’obiettivo è arrivare al 70-80% di popolazione vaccinata con almeno una dose, entro l’autunno. Ad oggi il target fissato dal commissario Figliuolo, è stato raggiunto al 100,94%, utilizzando anche le dosi in eccesso. “Abbiamo il potenziale per arrivare a 70mila dosi al giorno, ma viaggiamo a 40mila: vorremmo avere dosi in più” ha spiegato oggi il governatore piemontese, Alberto Cirio, durante la visita del commissario Figliuolo all’hub vaccinale Lavazza, che in tutto ha promesso 20mila dosi aggiuntive per il mese di agosto. In Piemonte ci sono ad oggi 418 punti vaccinali e 748 medici in ambulatori, cui vanno sommati i 56 centri nei punti aziendali, che da soli hanno provveduto a 18.085 prime dosi e 12.625 prime dosi. A questi vanno aggiunti i 95.000 somministrati all’hub Lavazza e 115.000 all’hub di Reale Mutua. Positivi anche i risconti del progetto “Montagne Covid free” grazie a cui sono state effettuate 75.952 vaccinazioni, con alcuni comuni montani che sono all’87% di somministrazioni. Guardando alle fasce d’età, è vaccinato con ciclo completato l’80,6% degli over 60, e il 79% degli over 509.
(ITALPRESS).
Genova guadagna 202 posizioni nella classifica città a portata start up
GENOVA (ITALPRESS) – La Liguria e Genova luoghi sempre più ideali per fare impresa. E’ quanto emerso dallo “Startup Ecosystem Report 2021”, documento diffuso da StartupBlink, centro di ricerca sulle startup fondato a Zurigo nel 2014. Il capoluogo ligure, stando al rapporto pubblicato, si colloca al 511° posto nella classifica mondiale, mostrando uno slancio positivo che le consente di guadagnare ben 202 posizioni su scala globale rispetto al 2020, con una crescita di 46 piazzamenti sul fronte europeo e 8 su quello nazionale, chiusi rispettivamente al 146° e all’11° gradino della graduatoria.
“La nascita e il consolidamento di nuove attività innovative è uno degli obiettivi che nonostante la pandemia vogliamo perseguire – racconta l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria Andrea Benveduti – Questo dato prestigioso, in netta controtendenza con i dati italiani che testimoniano la difficoltà del nostro Paese a reggere il passo con i competitor internazionali, non ci sorprende e dimostra, ancora una volta, come la nostra regione sia terra d’avanguardia e luogo di privilegio per poter fare impresa ad alti livelli”.
“Come Regione Liguria abbiamo contribuito attivamente a questo trend di crescita, sostenendo la mancanza di liquidità innescata dall’emergenza pandemica, accompagnando le start-up nella crescita attraverso la Rete degli incubatori Filse, con iniziative come SmartCup – la business plan competition regionale – e affiancandone lo sviluppo grazie al fondo di capitalizzazione da 1,5 milioni di euro di Ligurcapital”.
Tra le undici imprese liguri menzionate figurano: Buddyfit, Donapp, SurgiQ, Reac4life, D-Heart, Allwin Technologies, Circle Garage, Kellify, Holiday World, Noodls e Keybee.
(ITALPRESS).
Appendino “Mai inseguito consenso, M5s ha un problema al Nord”
TORINO (ITALPRESS) – “In cinque anni non abbiamo mai fatto scelte in base al consenso elettorale”. Chiara Appendino, sindaca uscente di Torino impossibilitata a ricandidarsi per una condanna penale, risponde così a Italpress, che le chiedeva un consuntivo sul suo mandato e un’analisi sul crollo dei consensi in città del M5S, che langue all’8,5% secondo un sondaggio Swg, molto sotto anche al 15% nazionale. Non seguire dinamiche legate al consenso ha quindi dato i suoi frutti? “Sono orgogliosa del lavoro che ho fatto, sono molto orgogliosa. Sono stata coraggiosa, e su alcuni temi abbiamo invertito la rotta” spiega, aggiungendo che “no, non abbiamo risolto tutti i problemi della città. E’ evidente”. Quindi cosa resta del ciclo grillino? “Un’inversione di rotta su temi della sostenibilità e della mobilità, a livello infrastrutturale il concretizzarsi della Metro 2, i poli per automotive e aerospazio. Progetti che però daranno risultati tra qualche anno, la politica non ha tempi brevi” aggiunge.
Con un’eccezione secondo Appendino, ovvero proprio i prossimi cinque anni, dove oltre ai frutti promessi dal lavoro della giunta uscente, arriveranno i fondi del Pnrr. Invidiosa? “Sono risorse che noi non abbiamo avuto, e nemmeno chi mi ha preceduto. Sono fondi che il prossimo sindaco o sindaca, potrà invece spendere”. Viste queste premesse, allora perché il consenso si allontana dal M5S anche a Torino? “Non credo abbiano pesato le divisioni interne al Movimento” risponde sicura a Italpress la Appendino, e nemmeno una scarsa presenza dei Governi a trazione grillina sul territorio: “Abbiamo un problema diffuso sul Nord, governiamo solo qui”. Colpa della Lega? “Ogni sabato mattina faccio la spesa in un mercato diverso della città, l’altro giorno una signora mi si è avvicinata e mi ha salutato calorosamente facendomi i complimenti. Rincuorata le ho chiesto se ci avrebbe votato, e lei ha detto di no, voterà Damilano perché manderà via gli immigrati. Il consenso si sposta di continuo, rincorrerlo è inutile”.
Tutto qui? Sembrerebbe di sì. Stando così le cose a Valentina Sganga resta pochissimo spazio operativo. La vincitrice delle primarie cittadine per scegliere chi si candiderà a sindaco però rilancia: “Spero di andare al ballottaggio e di vincere, giochiamo per vincere”. La capogruppo, espressione della frangia anti-Appendino del Movimento, ha vinto con il 54% delle preferenze, che però non si quante siano state in totale. Il dato ufficiale resta segreto per motivi non chiariti, e non viene svelato né dal reggente Vito Crimi né dalla Appendino. “Alleanze con il centrosinistra?
Vedo che perdono pezzi. Noi andiamo per la nostra strada” risponde la Sganga, che rispetto al centrodestra arriva a parlare di “totale differenza di valori”. Dal fronte di Stefano Lo Russo la disistima è contraccambiata, mentre Paolo Damilano per il centrodestra l’obiettivo è puntellare un consenso che a 92 giorni dal voto lo vede vincitore forse già al primo turno. Perché l’election day appare ormai definito secondo Appendino: “Anticipano, ma poco. Credo si voterà il 3 ottobre”. Quando lei sarà prossima a partorire il secondogenito, un maschietto, “di cui mia figlia è felicissima. Avrà una mamma e un fratellino a tempo pieno, un diritto che mi ricorda ogni mattina a colazione, senza filtri”. Perché dopo cinque anni spesi per gli altri, quello è l’unico consenso che conta.
(ITALPRESS).
Comunali, primarie M5s di Torino alla candidata anti-Appendino
TORINO (ITALPRESS) – E’ Valentina Sganga la candidata sindaca del M5S per le comunali di Torino. L’ha scelta il 54,24% dei votanti sulla piattaforma SkyVote, contro il 45,76% raccolto da Andrea Russi. Il portavoce del Movimento, Vito Crimi, nel videomessaggio su Facebook con cui ha annunciato i risultati, ha celebrato proprio il buon funzionamento della nuova piattaforma, che ha preso il posto di Rousseau dopo lo strappo con Davide Casaleggio e che il 2 e 3 agosto gestirà le votazioni sul nuovo statuto.
Crimi però ha omesso di comunicare quanti hanno partecipato alle votazioni, secondo la sindaca uscente Chiara Appendino, erano circa 1.500 gli iscritti con diritto di voto. Quanti ieri abbiano effettivamente espresso la loro preferenza sarà la prima domanda che verrà posta oggi alle 12.15 alla conferenza stampa di presentazione ufficiale della Sganga, prevista all’Hotel&Residence Torino Centro.
Certamente Sganga non è la candidata di Appendino, poiché nei cinque anni di mandato della “sindaca” le due non se le sono mandate a dire. La tensione crescente tra il gruppo consiliare molto ortodosso e la giunta più pragmatica, sono stati costanti con ben tre consiglieri che hanno preferito abbandonare il gruppo, lasciando Appendino in bilico con appena 21 voti su 41 adisposizione, compreso il suo. Sganga è una grillina, No Tav e “no” molto altro. Lo sconfitto Russi era invece sostenuto dalla sindaca e dall’establishment del M5S. Non è bastato. Sganga ha vinto anche perché è sempre stata lontana anni luce da Stefano Lo Russo, candidato del Pd e capogruppo in consiglio, con cui si è scontrata dalla seduta di insediamento, difficile, quindi, se non impossibile, che si arrivi a un apparentamento al secondo turno. Una distanza confermata dal “no comment” del candidato di centrosinistra, all’esito della consultazione del M5S. Anche Paolo Damilano, candidato di centrodestra, non ha parlato. Non restano quindi che le parole della vincitrice, che si parla di “una grande responsabilità che affronterò con determinazione e impegno”. “Sono certa che Valentina saprà fare squadra per valorizzare al massimo i risultati ottenuti in questi anni” scrive via social Appendino, mentre Russi conferma di volersi impegnare ancora. Il M5S a Torino, fino al giorno del voto, cercherà di reagire a una crisi di consenso drammatica: l’ultimo sondaggio di Swg indica il partito di Beppe Grillo all’8,5%, e attribuisce alla Sganga un indice di notorietà del 26%, e tra quei pochi che la conoscono, il 73% indica un gradimento nullo e ridotto. Per la 35enne Sganga, precaria prima di essere eletta grazie a 699 preferenze, la strada appare molto in salita.
(ITALPRESS)
Rifiuti, in Liguria progetto “Efficacity” per seconda vita ingombranti
GENOVA (ITALPRESS) – Migliorare la raccolta porta a porta dei rifiuti ingombranti, agevolando il loro recupero grazie allo sviluppo di un software che ne permetta la catalogazione, identificando il materiale di cui è composto l’ingombrante, la sua dimensione e il suo peso. E’ l’obiettivo di “Efficacity”, il progetto presentato alla stampa da Regione Liguria, Comune di Genova e Amiu Genova nell’ottica dell’economia circolare.
Un progetto dal valore complessivo di circa due milioni di euro, finanziato in parte con i fondi Por Fesr 2014-2020, rientranti nell’azione 1.2.4 della programmazione comunitaria, che riguarderà l’intera area metropolitana di Genova per una durata di 18 mesi, più eventuali ulteriori 6 mensilità.
“Tornare alla saggezza dei nostri nonni di un modello sociale, non basato sul consumo limitato, ma sull’attenta gestione delle risorse disponibili è oggi una frontiera di modernità – spiega l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria Andrea Benveduti – L’ottimizzazione intelligente ed efficiente del processo di prevenzione, riuso e raccolta dei rifiuti in ambito urbano, è uno degli obiettivi che le amministrazioni hanno il dovere di ricercare e man mano sviluppare. Con Efficacity, non solo conciliamo le infinite potenzialità della tecnologia al rispetto dell’ambiente, ma intendiamo coinvolgere, in un processo integrato, il cittadino, facilitato e responsabilizzato nel riuso e riciclo del rifiuto. In questo senso, come Regione Liguria, abbiamo contribuito a sostenerne economicamente la realizzazione, assistendo con oltre un milione di euro le richieste delle imprese del territorio che hanno partecipato al progetto”.
Gli utenti, grazie al software, potranno così verificare se l’oggetto in questione potrà essere di interesse per privati e/o associazioni.
“Intercettare risorse europee per attivare azioni rivolte all’ambiente è strategico per continuare nella svolta di sostenibilità che la nostra amministrazione sta perseguendo – dichiara l’assessore all’Ambiente del Comune di Genova Matteo Campora – Genova è la città con maggior numero di ecocompattatori della plastica del Paese, con Amiu stiamo estendendo il servizio del conferimento Ecovan per gli ingombranti in realtà complesse come il centro storico e stiamo attivando iniziative per dare una seconda vita agli oggetti, trasformandoli da rifiuto a risorsa. Il progetto Efficacity si inserisce perfettamente nel progetto green della nostra amministrazione”.
Oltre ad Amiu Genova, in qualità di capofila, il progetto ha visto il coinvolgimento di 6 partner (Algowatt Spa, Camelot Biomedical Systems Srl, Gter Srl, Colouree Srl, Flairbit Srl e Circle Spa) e di alcune imprese che hanno partecipato ai bandi Por Fesr 2014-2020 emanati da Regione Liguria.
“Si parla sempre di più di transizione ecologica e di quella digitale: con Efficacity saranno questi due elementi le basi portanti del nuovo progetto – commenta Pietro Pongiglione, Presidente Amiu Genova – Vogliamo agire sulla prevenzione dei rifiuti per promuovere l’economia circolare e la sostenibilità ambientale. E lo vogliamo fare per favorire dinamiche positive e sostenibili, che possano migliorare e ottimizzare l’attuale raccolta ingombranti che la nostra azienda già segue e gestisce sul territorio”. Concetto ripreso in conclusione da Tiziana Merlino, responsabile del progetto e dell’area Ricerca e Sviluppo Innovativo di Amiu Genova: “Immaginate di avere un rifiuto ingombrante e di poter dare a quest’ultimo la possibilità di non essere semplicemente gettato via. Immaginate di poter far sì che risulti utile per qualcun altro, permettendogli di poter “vivere un’altra storia”. Il tutto limitando l’inquinamento dei mezzi da carico attraverso l’ottimizzazione della logistica e dei tempi di trasporto. E questo grazie all’applicazione di tecnologie informatiche che sappiano riconoscere i diversi oggetti”.
(ITALPRESS).









