TORINO (ITALPRESS) – Sono 40.539 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18). A 33.673 è stata somministrata la seconda dose. Tra i vaccinati di oggi, in particolare, sono 3.915 i 16-29enni, 2.352 i trentenni, 5.996 i quarantenni, 13.864 i cinquantenni, 4.107 i sessantenni, 6.835 i settantenni, 819 gli estremamente vulnerabili e 256 gli over80.
Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 4.039.182 dosi (di cui 1.485.236 come seconde), corrispondenti al 90,8% di 4.446.580 finora disponibili per il Piemonte. “Abbiamo tagliato un altro traguardo importante che segna il ritmo veloce della nostra campagna vaccinale – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – più del 93% degli over50 che hanno aderito sono stati già vaccinati con almeno una dose, ma è fondamentale che tutta la popolazione risponda a questa chiamata, perchè il vaccino è l’unica vera possibilità di proteggerci dal Covid e dalle sue varianti, garantendo la sicurezza delle nostre vite e del nostro lavoro, senza costringerci mai più a subire nuovi lockdown o limitazioni della nostra libertà”.
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Vaccino, Cirio “4 milioni di dosi in Piemonte traguardo importante”
Torino, al via i lavori per il Campus scientifico a Grugliasco
TORINO (ITALPRESS) – Al Campus Scientifico Universitario di Grugliasco, si è tenuta la cerimonia di posa della prima pietra della Città delle Scienze e dell’Ambiente. Il progetto, frutto del Protocollo di Intesa tra Università degli Studi di Torino, Regione Piemonte, Città Metropolitana, Camera di Commercio, Politecnico di Torino e Comune di Grugliasco è finalizzato alla realizzazione di spazi per la didattica, per la ricerca, incubatori di imprese e spazi fruibili anche al pubblico prevede un investimento di circa 160 milioni, finanziato dal Gruppo Intesa Sanpaolo. Esteso su un’area verde di oltre 228.600 mq, il progetto costituisce uno dei più importanti investimenti di edilizia universitaria in Italia. Avrà sede nel territorio del Comune di Grugliasco. Qui verranno trasferite le attività didattiche e di ricerca dei Dipartimenti di Chimica, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, che si affiancheranno a quelli di Scienze Agrarie, Forestali Alimentari e Scienze Veterinarie già presenti. Il nuovo complesso edilizio, per un totale di circa 90.000 mq, porterà un aumento della popolazione universitaria a Grugliasco dalle attuali 5.000 unità fino alle oltre 10.000. Il progetto di riunire in unico campus Dipartimenti differenti permetterà di sviluppare maggiore sinergia tra i ricercatori in settori fortemente interdisciplinari, come l’Agrifood, la Chimica Verde, le Energie Rinnovabili, i Materiali Avanzati, la Bioeconomia e la Sostenibilità Ambientale. I lavori sono affidati ad un raggruppamento formato da Itinera, Intesa Sanpaolo, Costruzioni Generali Gilardi, Euroimpianti e Semana per il tramite delle Società di Ingegneria Proger e Manens-Tifs. “La realizzazione della Città delle Scienze e dell’Ambiente fa leva sui punti di forza già esistenti nel nostro Ateneo – dichiara il Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna – e si propone di potenziare le specificità dei settori produttivi trainanti del Paese”. “Questa prima pietra reggerà simbolicamente un edificio all’avanguardia in sostenibilità ambientale – commenta il Direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo, Teresio Testa – ma anche un progetto davvero importante per le prossime generazioni”.
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Aeroporti, “Caselle” sempre più green anche con coltivazione camomilla
TORINO (ITALPRESS) – Nuovo brand verde, sostenibilità e sempre più servizi con massima attenzione all’ambiente. L’aeroporto di Torino-Caselle ha deciso di aumentare il suo impegno per la sostenibilità, dopo 15 anni di continua riduzione della sua impronta ambientale. ‘Torino Green Airport’ è infatti possibile grazie ad alcune scelte compiute in passato, ultima in ordine di tempo quella intrapresa a inizio anno, che ha portato lo scalo torinese ad acquistare solo energia elettrica ottenuta da fonti rinnovabili. Sempre per quanto concerne l’energia elettrica, si è passati da un consumo complessivo di oltre 25mila Megawatt/ora nel 2009 a poco più di 17mila Megawatt/ora nel 2019, con una riduzione nel decennio del -32%, una percentuale che si contrae ulteriormente attestandosi al -45% se si contestualizza il consumo per passeggero: in questo caso si è infatti passati da 7,83 Kilowatt/ora del 2009 ai 4,32 del 2019. Rispetto ai combustibili da riscaldamento, la contrazione sul decennio è stata nel complesso pari al -20%, passando dai 9.167 Megawatt/ora del 2009 ai 7.350 Megawatt/ora del 2019. Anche in questo caso, se si prende in esame il consumo per singolo passeggero, la percentuale di riduzione sui 10 anni è più elevata: dal 2009 al 2019 il calo è stato del -35%, passando da 2,84 a 1,86 Megawatt/ora. Infine, per quel che concerne la quantità di CO2 emessa, il calo è stato pari al -45%: se nel 2009 l’Aeroporto di Torino emetteva nell’ambiente 13.626 tonnellate di CO2, nel 2019 ne ha contenuto le emissioni avvicinandosi al loro dimezzamento con poco più di 7.500 tonnellate. Si punta inoltre alla riduzione dei rifiuti e al recupero di quelli prodotti. A queste policy, si sono affiancate anche scelte tecnologiche precise, come l’installazione di una nuova centrale di climatizzazione estiva con gruppi frigoriferi ad altissima efficienza o la sostituzione di generatori di calore con nuove apparecchiature ad alta efficienza e basse emissioni. Grazie a tutti questi interventi, nel 2020 Torino Airport ha conseguito la certificazione al Livello 2 ‘Reduction’ del programma di sostenibilità ambientale Airport Carbon Accreditation, il traguardo fissato per il prossimo triennio 2021-2023 è il dimezzamento delle emissioni di CO2 rispetto all’anno base 2017. Non solo, entro il 2023 verrà ampliato il parco mezzi aeroportuali alimentati con motore ibrido o elettrico, arrivando a disporre entro due anni di un parco mezzi per il 40% di tale tipologia. E’ in avviamento il progetto di Smart Grid aeroportuale, finalizzato all’autoproduzione efficiente e sostenibile dell’energia necessaria al funzionamento dell’infrastruttura. Infine, a partire dall’autunno 2021, 15 ettari dei terreni dello scalo, verranno dedicati alla coltivazione della camomilla che favorisce la biodiversità (bee friendly) e non attira avifauna, mentre per il recupero delle acque, si prevede di accumulare l’acqua piovana attraverso un sistema di vasche e filtri che verrà ultimato entro il 2024.
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Liguria 2030, 16 mld per infrastrutture: appello dal Forum Ambrosetti
(ITALPRESS) – La Liguria è una delle regioni che hanno reagito meglio alla crisi innescata dalla pandemia, ma per fare lo scatto decisivo c’è bisogno di oltre 16 miliardi di investimenti in infrastrutture, con un appello unanime che arriva dagli amministratori del territorio: abbattere la burocrazia. E’ quanto emerso al termine del Forum Liguria 2030 organizzato da The European House – Ambrosetti a Santa Margherita Ligure. Il rapporto strategico di The European House – Ambrosetti, anticipato ieri, conferma l’importanza delle infrastrutture per l’economia regionale. I ritardi sui tempi di realizzazione delle grandi opere costano alla Liguria una mancata crescita del Pil dello 0,5%, pari a circa 700 milioni, stimata al 2023. Il sistema necessita di 16,5 miliardi di investimenti, previsti già prima del Covid. Oltre al turismo, sono cinque i progetti portanti individuati da Ambrosetti per il rilancio della Liguria. Le strategie prevedono di rendere il sistema dei porti liguri un modello di riferimento mondiale negli ambiti green e digitalizzazione, potenziare il sistema sanitario con la collaborazione dei privati per arrivare a un modello di assistenza predittiva, personalizzata e capillare, rendere la Liguria regione leader nella cybersecurity puntando su aziende già presenti (Ansaldo, Cisco, Leonardo) e puntare decisamente sulla transizione ecologica. “Oggi abbiamo di fronte due nemici temibili: la burocrazia e la timidezza, che ha fatto tanti danni nel passato e che ancora oggi non fa partire la Gronda, una cosa intollerabile dopo quello che abbiamo vissuto. Su questo il modello Genova non ha fatto così tanta scuola come avremmo voluto e lo dico anche vedendo i provvedimenti legislativi di queste ore che spero possano essere migliorati. Ma abbiamo anche un’opportunità, che potrebbe diventare una catastrofe se non sapremo usarla”, ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. “La Liguria è in grave difficoltà dal punto di vista infrastrutturale – ha ammesso il ministro Giovannini – La situazione sulle autostrade, in particolare a causa della necessità di metterle in sicurezza, è molto grave. Questa non è una situazione che si risolve in poche settimane, pochi mesi, bisogna operare su diversi fronti ed è quello che il governo sta facendo, in primo luogo coi commissariamenti”.
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In Val D’Aosta un voucher per i prodotti agroalimentari
AOSTA (ITALPRESS) – La Giunta regionale della Valle d’Aosta ha approvato nella seduta di lunedì 5 luglio i criteri applicativi per la concessione dei contributi a sostegno del commercio dei prodotti agroalimentari regionali di qualità, azione prevista all’articolo 12 della legge regionale 15/2021 concernente le misure anti-crisi Covid.
Nello specifico, la norma prevede la possibilità di concedere aiuti alle imprese operanti nel settore della somministrazione di alimenti e bevande e agli esercizi che commerciano alimenti e bevande per l’acquisto di materie prime provenienti da aziende agricole regionali, di prodotti trasformati ottenuti dalle materie prime agricole o di prodotti agroalimentari di origine locale, afferenti ai regimi di qualità. L’entità dell’aiuto erogato è pari al 30% delle spese per gli acquisti effettuati nell’arco di tempo compreso tra il 1° giugno e il 29 ottobre 2021.
Le risorse a disposizione per questa misura ammontano a 3 milioni di euro. L’intervento ha una duplice finalità: aiutare il comparto agricolo regionale, promuovendo l’utilizzo e il consumo dei prodotti locali di qualità, e sostenere i settori della ristorazione e della ricettività alberghiera ed extralberghiera, fortemente penalizzati dall’emergenza sanitaria e dalle disposizioni restrittive previste per la riapertura.
L’elenco dei prodotti sarà consultabile a breve sul portale new.regione.vda.it/vdariparte. L’elenco sarà aggiornato periodicamente a seguito di nuove segnalazioni di prodotti da parte di aziende agricole valdostane. A questo proposito, le aziende già coinvolte lo scorso anno riceveranno una comunicazione da parte dell’Assessorato per la conferma dei prodotti da inserire, mentre quelle che vogliono presentarsi per la prima volta possono farlo compilando un modulo, che sarà disponibile sempre sullo stesso portale.
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Helbiz, IrenGo, Telepass lanciano servizio sharing scooter elettrici a Portofino
GENOVA (ITALPRESS) – Helbiz, società americana leader nella micro-mobilità e protagonista di una recente fusione con GreenVision Acquisition Corp. (Nasdaq: GRNV) arriva a Portofino, passando per Santa Margherita Ligure, Rapallo, Paraggi e Punta Pedale. Dal 4 luglio, 50 scooter elettrici in sharing MiMoto, saranno a disposizione dei residenti e dei turisti che potranno noleggiarli. Come primo e unico operatore presente nel celebre comprensorio ligure, MiMoto avrà il compito di portare la cultura della micro-mobilità e del trasporto sostenibile in un’area di grandissimo pregio, sul piano storico, turistico e ambientale. Da qui la volontà del Presidente della Liguria, Giovanni Toti, di presiedere al varo del servizio che è stato lanciato con un concerto esclusivo di Giovanni Caccamo, piano e voce.
Importante la presenza di partner illustri, tra i quali IrenGo, energy partner che fa delle sostenibilità ambientale e dell’attenzione alla qualità della vita delle persone elementi distintivi della propria attività; e di Telepass, da sempre al fianco di Helbiz, come main partner.
Il servizio di MiMoto rappresenta la risposta concreta a tutti quegli utenti che cercano un modo pratico, economico e green per spostarsi rapidamente da un punto all’altro.
Il servizio è accessibile a chiunque scarichi l’app MiMoto, disponibile per iOS e Android: dall’interfaccia dell’applicazione si cerca l’eScooter più vicino, lo si prenota e si effettua la corsa a un costo di 0,35 euro al minuto, di 14,90 euro all’ora o di 59 euro per l’intera giornata. Ogni scooter MiMoto è omologato per due passeggeri e ha in dotazione nel bauletto due caschi di misure diverse dotati di profumatori igienizzanti, cuffiette igieniche usa e getta e una schiuma per caschi auto asciugante per la sicurezza degli utenti.
“Un’iniziativa che incentiva la riduzione del traffico e delle emissioni nel Tigullio e che già lo scorso anno ha riscosso un grande successo – ha dichiarato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – Siamo felici che ritorni in una zona come questa, così importante per il turismo della nostra regione. Abbiamo sempre puntato sulle politiche ambientali e green e sull’utilizzo dei mezzi elettrici: la filosofia zero emissioni è il futuro, e la Liguria vuole continuare a essere all’avanguardia”.
“Per efficacia, praticità e sostenibilità, MiMoto è il servizio perfetto per spostarsi fra i Comuni che si affacciano sul Golfo del Tigullio”, ha commentato Matteo Tanzilli, Responsabile Relazioni Istituzionali di Helbiz “L’esperienza che abbiamo maturato a livello di micro-mobilità in tutte le aree a forte vocazione turistica ci fa dire che non esiste ad oggi soluzione migliore per facilitare gli spostamenti a corto e medio raggio, permettendo al contempo una riduzione della congestione del traffico”.
“La partnership fra IrenGO e Mimoto, il cui orizzonte d’azione è ulteriormente cresciuto grazie al loro ingresso nel gruppo Helbiz, ci vede ancora fra i leader di settore nell’offrire servizi di mobilità in sharing sul territorio ligure – ha affermato Gianluca Bufo, Amministratore Delegato di Iren luce gas e servizi – Lo facciamo nel modo che ci si addice di più: come provider di energia 100% green prodotta nelle centrali idroelettriche del Gruppo.
Quella stessa energia che abbiamo deciso essere l’unica possibile per le famiglie già nostre clienti e per quelle che decideranno di diventarlo. E’ per coerenza che abbiamo deciso di convertire tutte le nostre forniture domestiche in forniture di energia verde, senza costi aggiuntivi. In questo modo aiutiamo l’ambiente vivendo la nostra casa, ma anche vivendo le nostre città in cui oggi possiamo muoverci in modo divertente, sicuro e green”.
“Telepass ha scelto MiMoto per integrare il servizio di sharing mobility degli scooter elettrici all’interno della sua app Telepass Pay, una piattaforma digitale di servizi integrati che continua ad arricchirsi – ha commentato Luca Daniele, CEO di Telepass Pay – La nostra mission è facilitare la vita delle persone attraverso una nuova esperienza di mobilità e la partnership con MiMoto consente la sharing mobility per spostarsi in modo green, facile e veloce. Siamo quindi allineati con il player di mobilità elettrica urbana che contribuisce a rendere la città sempre più vivibile, sostenibile e meno intasata dal traffico e che ora può portare tutti questi vantaggi in un’area turistica presa d’assalto come Portofino e il golfo del Tigullio”.
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In Piemonte 40 casi di Covid, ma per sesto giorno consecutivo zero morti
TORINO (ITALPRESS) – Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 40 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 1 dopo test antigenico), pari allo 0,4% di 11.421 tamponi eseguiti, di cui 7.964 antigenici. Dei 40 nuovi casi, gli asintomatici sono 17 (42,5%). I casi sono così ripartiti: 5 screening, 22 contatti di caso, 13 con indagine in corso; per ambito: 0 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 3 scolastico, 37 popolazione generale. Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.072 così suddivisi su base provinciale: 29.604 Alessandria, 17.499 Asti, 11.533 Biella, 52.956 Cuneo, 28.278 Novara, 196.465 Torino, 13.749 Vercelli, 12.985 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.503 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.500 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 10 (+1 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 94 (-3 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 673. I tamponi diagnostici finora processati sono 5.495.545 (+11.421 rispetto a ieri), di cui 1.791.703 risultati negativi. I decessi restano 11.696. Per il sesto giorno consecutivo, infatti, nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione. Il totale rimane quindi 11.696 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.590 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte. I pazienti guariti sono complessivamente 354.599 (+17 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.974 Alessandria, 16.764 Asti, 11.040 Biella, 51.441 Cuneo, 27.287 Novara, 190.455 Torino, 13.184 Vercelli, 12.598 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.437 extraregione e 2.419 in fase di definizione.
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Rifiuti, in Liguria differenziata al 53,46%. 134 Comuni con oltre 65%
GENOVA (ITALPRESS) – La raccolta differenziata in Liguria nel 2020 si attesta al 53,46%, in lieve crescita rispetto al 53,43% del 2019. Nel 2015 era al 38,63 %. La provincia più virtuosa è quella della Spezia con il 74,18%, quella di Imperia è al 54,25%, quella di Savona al 61,07% e quella di Genova al 45,04%.
“Il 2020 è stato un anno complesso, che ha risentito in modo significativo della pandemia, che ha stravolto le priorità delle amministrazioni a ogni livello – commenta l’assessore al Ciclo dei rifiuti Giacomo Giampedrone -, ma nonostante questo il trend della raccolta differenziata in Liguria prosegue nel suo corso positivo raggiungendo risultati importanti. I numeri confermano la bontà della scelta fatta nel 2015 con la radicale riforma del sistema. A livello regionale si producono meno rifiuti pro capite, 518 kg per abitante all’anno rispetto ai 533 del 2019 e migliora la qualità del rifiuto. Nel 2020 è salito a 134 il numero di Comuni che hanno raggiunto e superato la percentuale del 65% di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, rispetto ai 120 nel 2019, ai 110 del 2018, 100 del 2017, 63 del 2016 e ai 32 del 2015. Rispetto al 2019 poi – aggiunge Giampedrone – si registra un forte calo della produzione totale di rifiuti urbani: il totale si attesta a circa 792.000 tonnellate, per la prima volta sotto quota 800mila, con un calo complessivo rispetto al 2012 del 15,4% e del 3,7 rispetto al 2019. Il piano regionale varato nel 2015 prevedeva un calo su questo fronte dell’11,6% rispetto al 2012: il risultato ottenuto supera ampiamente le previsioni”. Tra i comuni con oltre 15.000 abitanti, hanno superato il 65% di raccolta differenziata Sestri Levante, Chiavari, Sarzana, Imperia e La Spezia, comune che fa meglio tra quelli maggiori di 15mila abitanti col 75,26%. Tutti questi avevano già raggiunto tale obiettivo negli anni precedenti: nel 2020 si sono aggiunti i comuni di Albenga con il 70,28% e Rapallo con il 65,17%. I comuni che superano addirittura l’80% di raccolta differenziata sono 24: Follo (leader con il 90,55%), Bormida, Giusvalla, Riccò del Golfo di Spezia, Pallare, Garlenda, Ortovero, Monterosso al Mare, Vendone, Rialto, Altare, Ameglia, Leivi, Carrodano, Villanova d’Albenga, Riva Ligure, Giustenice, Santo Stefano di Magra, Sant’Olcese, Onzo, Santa Margherita Ligure, Balestrino, Cairo Montenotte, Dego. I comuni che hanno avuto gli incrementi più sensibili rispetto all’anno precedente, addirittura superiori al 20% sono i 12 seguenti (Chiusavecchia, Borghetto d’Arroscia, Aquila di Arroscia, Massimino, Pornassio, Aurigo, Ranzo, Caravonica, Mendatica, Vessalico, Lucinasco, Pieve di Teco), con Chiusavecchia che cresce in un anno del 38,12%, passato dal 34,68% al 72,80% nel giro di 12 mesi.
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