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Al via la dodicesima edizione di SMARTcup Liguria

GENOVA (ITALPRESS) – Prende il via oggi con l’apertura all’invio di idee innovative la dodicesima edizione di SMARTcup Liguria, il concorso promosso da Regione Liguria, e gestito da Filse, che sostiene i talenti imprenditoriali favorendo la nascita di start up e spin-off provenienti dal mondo della ricerca. Quattro i settori di riferimento per l’invio delle idee di impresa, prima tappa del concorso che terminerà il 12 settembre 2024: ICT, Life Sciences & Med Tech, Clean Tech & Energy e Industrial. “L’innovazione è motore dell’economia, dai settori più tecnologici a quelli più tradizionali, e la Regione è in prima fila nel sostenere questo fermento di idee, che sul nostro territorio è molto diffuso e prolifico – afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana – Per accompagnare il passaggio da idea ad impresa, tramite Filse, Regione Liguria ha avviato negli anni SMARTcup Liguria, la competizione con cui abbiamo sinora accolto 452 proposte progettuali e permesso la nascita di 60 startup. L’auspicio di questa nuova edizione – aggiunge l’assessore – è quello di incrementare ulteriormente questi numeri, grazie anche a una sinergia consolidata del network regionale”.
Prosegue anche in questa edizione il tandem tra SMARTcup e Start Cup UNIGE, la competizione organizzata dall’Università di Genova rivolta agli accademici. Dal 16 al 27 settembre tutti i proponenti potranno partecipare gratuitamente agli appuntamenti formativi dell’Academy SMARTcup, un’importante opportunità formativa e di conoscenza dove i team imprenditoriali potranno incontrare esperti in tema di creazione e sviluppo di impresa. La presentazione dei business plan, valida per l’accesso alla fase finale del concorso, è aperta a tutti i candidati fino al 7 ottobre: rappresentanti del mondo accademico, imprenditoriale e finanziario del territorio, selezioneranno i progetti finalisti per l’elevator pitch di fine ottobre, l’evento conclusivo di premiazione che verrà organizzato presso il BIC di Genova, l’incubatore di Filse.
I quattro migliori progetti di SMARTcup Liguria potranno beneficiare per sei mesi dei servizi di incubazione al BIC Genova e partecipare al PNI, il Premio Nazionale per l’Innovazione che quest’anno si terrà il 5 e 6 dicembre all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Dei 44 finalisti liguri, finora ben 11 sono stati selezionati per la seconda fase e in 2 hanno conquistato il primo premio della loro categoria, aggiudicandosi i 25 mila euro in palio. “Le opportunità per i partecipanti di SMARTcup Liguria non finiscono qui, grazie ai premi speciali assegnati nel corso dell’evento finale dai partner di SMARTcup Liguria: l’Università di Genova, i Centri di ricerca, le Grandi Imprese, i distretti e poli di ricerca e innovazione, gli incubatori attivi in Liguria e tutti gli stakeholder dell’ecosistema dell’innovazione regionale – comunica il vicedirettore generale di Filse Maria Nives Riggio – In parallelo a SMARTcup Liguria apre anche quest’anno la call SMARTcup PLUS, alla sua quarta edizione. La competizione premia i risultati e i successi delle startup e delle PMI innovative che hanno partecipato alle passate edizioni di SMARTcup Liguria ed è aperta anche a tutte le startup e PMI innovative iscritte nel Registro Speciale delle CCIAA con sede operativa in Liguria”.

foto: ufficio stampa Regione Liguria

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Compagnia San Paolo, anche nel 2025-2028 previste erogazioni per 700 mln

TORINO (ITALPRESS) – Dopo il passaggio di consegne da Francesco Profumo al nuovo presidente Marco Gilli, Fondazione Compagnia di San Paolo si prepara a stilare il nuovo Piano Strategico 2025-2028. L’ex rettore del Politecnico di Torino ha parlato di continuità con chi lo ha preceduto e ha tracciato le linee guida che ispireranno il nuovo ciclo di programmazione pluriennale. L’ammontare delle erogazioni per i progetti sociali sarà di oltre 700 milioni di euro, in coerenza con il precedente Piano, per un impatto previsto di 3,5 miliardi. “La prima linea guida – ha detto Gilli – è quella della mobilizzazione di risorse aggiuntive e della partnership. Fondazione Compagnia di San Paolo eroga circa 180 milioni all’anno (dato del 2024). Noi dobbiamo realizzare un effetto leva in modo che i nostri progetti possano generare ulteriori risorse e lo si può fare solo in partnership”. Per il nuovo board della Fondazione è poi fondamentale sviluppare una maggiore efficienza nella capacità di acquisire ed elaborare dati, per valutare l’impatto dei propri progetti per assumere le migliori decisioni.
“Ci sono – ha continuato Gilli – altri due aspetti fondamentali. Il primo, l’Advocacy, significa mettere a disposizione degli enti del territorio le conoscenze acquisite per amplificarne l’impatto e per avviare iniziative su scala più ampia in partnership con gli enti pubblici in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. E poi c’è l’internazionalizzazione. Bisogna avviare politiche che si pongano l’obiettivo di attrarre investimenti strategici, competenze qualificate, esperienze di successo nel campo della filantropia. Il Consiglio Generale, dopo la seduta del 2 luglio, è pienamente operativo, anche nella sua articolazione in commissioni, ed è dunque nelle condizioni ideali per lavorare al nuovo piano”. I programmi e gli strumenti di intervento verranno condivisi con gli stakeholder del territorio nell’autunno 2024 per poi essere presentati durante la Giornata della Compagnia ad inizio 2025. “Il nuovo Piano Strategico – ha dichiarato Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo – terrà conto delle lezioni apprese nel quadriennio precedente che sono delineate nel Documento di fine mandato 2024 e indicherà la strategia futura con priorità e obiettivi da perseguire. La programmazione strategica precedente ci lascia in dote molte cose. Una è la consapevolezza dell’opportunità di lavorare a due velocità: programmazione e interventi a lungo termine; risposta a emergenze e rapide variazioni di contesto. Nei prossimi anni a un lavoro diffuso e attento volto al cambiamento sistemico e allo sviluppo organizzativo potremo affiancare selezionati progetti di taglia più grande che abbiano un potenziale trasformativo”.
La coesione sociale rimane quindi il grande obiettivo della Fondazione tenendo conto sempre di più dei grandi scenari mondiali come la crisi climatica, la crisi demografica e la transizione tecnologica. Su questo aspetto la presenza sul territorio del nuovo centro nazionale per l’Intelligenza Artificiale di Torino rappresenta una grande opportunità: “Oggi per essere visibili in ambito tecnologico – ha concluso Gilli – ci vuole massa critica di persone e infrastrutture. Il centro per l’IA qui a Torino in sinergia con gli atenei può davvero fare la differenza. Noi abbiamo ricercatori di altissimo livello che insegnano in tutto il mondo ma sono molto parcellizzati e quindi siamo stati poco visibili. Questo centro, invece, potrà essere un hub visibile e potrà anche attrarre degli investimenti strategici. Questo è l’obiettivo anche del Presidente del centro che ha nominato un comitato scientifico di altissimo livello e Compagnia di San Paolo darà il suo contributo per sviluppare questa sinergia per la creazione di un hub significativo”.

– Foto xb4/Italpress –

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Liguria, 15 milioni per il nuovo bando area crisi complessa del Savonese

SAVONA (ITALPRESS) – Saranno presentabili dal 23 luglio le domande al nuovo bando dedicato all’Area di Crisi Industriale Complessa del Savonese: 15 i milioni di euro, a valere sull’azione 1.3.3 del PR FESR 2021-2027, messi a disposizione dalla Regione Liguria per accompagnare gli investimenti delle imprese dei 21 comuni coinvolti, 18 dei quali in Valbormida. A presentare le opportunità in arrivo, presso l’Unione Industriali di Savona e alla presenza della neo presidente Caterina Sambin, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana, con la collaborazione dei tecnici regionali e di Filse. “La Regione Liguria conferma il proprio impegno a salvaguardia e sviluppo dell’industrialità del savonese, con una nuova misura da 15 milioni di euro che punta a rafforzare l’attività d’impresa in relazione anche a un aumento occupazionale. Basti pensare che, l’omologo bando sulla precedente programmazione (POR FESR 2014-2020), ha portato a 252 assunzioni, più di quanto generato dal bando nazionale di Invitalia – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana – Complessivamente, tra impegni ministeriali e regionali, sono oltre 100 i milioni destinati in questi anni al Savonese, un primato nazionale che testimonia da un lato la vitalità industriale del territorio e dall’altro l’attenzione pubblica nei riguardi di quest’area”. La procedura consente alle micro, piccole e medie imprese in forma singola o associata di richiedere un’agevolazione che combina una parte a finanziamento a tasso agevolato (1,5% annuo) a copertura del 75% dell’investimento a una parte a fondo perduto che può raggiungere fino al 25% dei costi ammissibili.
“Le opportunità di sviluppo ci sono e gli imprenditori hanno voglia di investire. Ringrazio il Dipartimento dello Sviluppo economico per la presentazione odierna alle imprese, ci auguriamo che questo nuovo bando possa traguardare gli ottimi risultati del passato”, sostiene Caterina Sambin, presidente di Unione Industriali Savona. Per richiedere l’agevolazione regionale l’investimento dev’essere superiore ai 200 mila euro. Sono consentite spese, anche quelle avviate a partire dal 1° luglio 2023, per: l’acquisto di suolo aziendale (max 10% delle spese), fabbricati, opere edili e impiantistiche nella misura del 50% (incluse le spese di progettazione e collaudo), acquisto di macchinari, impianti produttivi e attrezzature nuovi di fabbrica, acquisto di programmi informatici, brevetti, licenze (es. licenze d’uso per piattaforme digitali, digital market, condivisione di documenti ecc.), know-how (max 20% investimento), prestazioni consulenziali (max 10% investimento), studi di fattibilità, valutazione d’impatto ambientale, certificazioni di qualità aziendale ed ambientale, interventi per l’introduzione di innovazioni del sistema distributivo attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche e/o sistemi digitali (es. soluzioni di digital/web marketing, siti internet, “e-business” e “e-commerce”, punto vendita digitale).
I comuni riconosciuti all’interno dell’area di crisi industriali complessa del Savonese sono: Altare, Bardineto, Bormida, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Giusvalla, Mallare, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio, Quiliano, Roccavignale, Vado Ligure, Villanova d’Albenga. Le imprese interessate potranno presentare domanda, accedendo al Sistema “Bandi On Line” di Filse, dal 23 al 31 luglio.

– Foto ufficio stampa Regione Liguria –

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Rigassificatore, Piana “Abbiamo ascoltato le esigenze del territorio”

GENOVA (ITALPRESS) – Si è svolta oggi, nella sede della Regione Liguria, una riunione del tavolo comprensoriale e della struttura commissariale dedicata al riposizionamento del rigassificatore al largo della costa di Vado Ligure e al relativo collegamento con la rete nazionale del gas naturale. All’incontro, richiesto dai 12 Comuni e dalla Provincia di Savona, hanno preso parte il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana e la struttura commissariale, oltre ai consiglieri regionali savonesi, ai rappresentanti della Provincia di Savona stessa e dei Comuni di Albissola Marina, Albisola Superiore, Altare, Bergeggi, Cairo Montenotte, Carcare, Noli, Quiliano, Spotorno, Vado Ligure e Vezzi Portio. “Gli amministratori del comprensorio hanno espresso inequivocabilmente le difficoltà di gestione territoriale dovute ai possibili danni collaterali legati a turismo, ambiente, agricoltura e artigianato, che il progetto che fa capo al piano energetico nazionale potrebbe causare – commenta il presidente ad interim Alessandro Piana -. Si è ragionato sulla necessità di individuare il nome di un nuovo commissario straordinario. Nell’interesse della comunità, la Regione Liguria proporrà al Governo un nuovo incontro a Roma per esprimere le volontà dei Comuni e trovare insieme la soluzione migliore. Il protrarsi dello stato di impedimento dell’attuale commissario Giovanni Toti in seguito all’esito negativo del Riesame, considerando che l’iter procedurale sta comunque andando avanti, impone decisioni insieme al territorio coinvolto, che ha evidenziato anche nel corso di questa riunione troppe perplessità in merito allo scenario attuale e futuro”.
La struttura commissariale fa sapere che il monitoraggio delle procedure deve proseguire e che richiederà un incontro tra Comitato tecnico regionale e Mase per chiarire le tempistiche relative al rilascio del nulla osta di fattibilità. Il presidente ad interim Alessandro Piana e la struttura commissariale hanno inoltre confermato la disponibilità a nuovi incontri con i rappresentanti del territorio per accompagnare le decisioni future.

foto: ufficio stampa regione Liguria

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Il Riesame rigetta l’istanza, Toti resta ai domiciliari

GENOVA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, rimane agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Ameglia. Il Tribunale del Riesame, infatti, ha rigettato l’istanza presentata dall’avvocato Stefano Savi.
Toti, attualmente sospeso dal suo incarico in Regione, è accusato di corruzione, corruzione elettorale, finanziamento illecito e falso nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Genova. Gli arresti domiciliari erano stati eseguiti lo scorso 7 maggio su ordinanza della gip Paola Faggioni. L’avvocato Stefano Savi, ritenendo che non sussistessero più le esigenze cautelari, aveva presentato istanza prima alla giudice e poi, dopo il primo rigetto, al Tribunale del Riesame. Il giudice non ha accolto nemmeno le due subordinate proposte dalla difesa, l’obbligo di dimora ad Ameglia o il divieto di dimora a Genova, misure che probabilmente non avrebbero comunque consentito a Toti di tornare in carica come presidente della Liguria. Scontato il ricorso alla Corte di Cassazione. Nel frattempo a guidare la giunta sarà sempre il presidente ad interim Alessandro Piana.
(ITALPRESS).
– Foto: Ipa Agency –

A2A, 160 milioni il valore economico generato in Piemonte nel 2023

CHIVASSO (ITALPRESS) – E’ stata presentata oggi da Lorenzo Spadoni, Direttore Generazione & Trading di A2A, alla presenza di Marco Orlando, Direttore di Anci Piemonte, la sesta edizione del Bilancio di Sostenibilità Territoriale del Piemonte, che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali del Gruppo sul territorio nel 2023 e i piani di attività previsti per i prossimi anni.
“L’impegno del Gruppo in Piemonte si riflette nella significativa crescita del valore economico distribuito nel 2023 che è aumentato quasi del 50% rispetto all’anno precedente e ha raggiunto i 160 milioni di euro – ha dichiarato Lorenzo Spadoni, Direttore Generazione & Trading di A2A – La presentazione del bilancio di sostenibilità territoriale in una Regione dalla rilevanza strategica, la seconda per presenza del Gruppo, è la testimonianza del costante percorso di dialogo che stiamo portando avanti con tutti gli stakeholders locali”.
Nel 2023, il valore economico distribuito da A2A sul territorio piemontese ha raggiunto i 160 milioni di euro: +48,5% rispetto all’anno precedente.
Il Gruppo ha realizzato importanti investimenti, destinando 17 milioni di euro alle infrastrutture presenti nella Regione. Tra queste, il polo per l’Economia Circolare di Cavaglià rappresenta un esempio virtuoso di come i rifiuti possano essere rigenerati e trasformati in nuove risorse. Qui, lo scorso anno è stato annunciato un investimento di 30 milioni di euro nel periodo 2024-2035 per completare il ciclo di recupero della plastica, portato avanti il progetto di revamping dell’impianto di selezione che terminerà a fine 2024 e installato un impianto fotovoltaico anche sul sito di trattamento dei rifiuti organici.
All’interno del polo, la plastica – circa 50.000 tonnellate all’anno – viene selezionata e trattata attraverso processi innovativi, mentre l’impianto dedicato alla frazione organica ha prodotto 3,3 milioni di metri cubi di biometano e oltre 10mila tonnellate di compost certificato per l’agricoltura.
E’ ad Asti, invece, che il Gruppo recupera il vetro: sono più di 100mila le tonnellate prodotte di vetro pronto al forno, mentre sono state inviate a recupero circa 33mila tonnellate di metalli e altri rifiuti.
Questa infrastruttura strategica sarà oggetto di importanti innovazioni impiantistiche che verranno realizzate nel corso dell’anno per aumentare la resa complessiva di estrazione del vetro.
A2A inoltre gestisce impianti di trattamento meccanico biologici per i rifiuti indifferenziati tramite le stazioni di trasferimento intelligente (ITS) di Cavaglià e Villafalletto. Queste strutture permettono il trattamento dei rifiuti non ulteriormente riciclabili. Nel 2023, le stazioni ITS hanno gestito 73.000 tonnellate di rifiuti in ingresso a Cavaglià e 61.000 tonnellate a Villafalletto. Quest’ultima presenta anche una sezione per la raffinazione grazie alle quale produce combustibile solido secondario (CSS): nel 2023 sono state ottenute quasi 20mila tonnellate di CSS.
Non solo economia circolare: A2A in Piemonte opera anche nella generazione di energia. La centrale termoelettrica a ciclo combinato di Chivasso, integrata con un impianto fotovoltaico dalla capacità installata di 1.289 kW, ha prodotto nel 2023 1.370 GWh di energia.
E’ inoltre prevista l’installazione di un impianto di stoccaggio elettrochimico (BESS – Battery Energy Storage System) all’interno del sito, con una capacità utile di 42,5 MWh. L’infrastruttura è stata selezionata nel Capacity Market 2024 e il completamento è previsto nel corso del 2025.
L’impegno del Gruppo per la transizione energetica prosegue anche a Isola d’Asti, dove tramite AEB è stato realizzato un innovativo progetto di riqualificazione dell’illuminazione pubblica conclusosi nei primi mesi del 2024. I quasi 800 nuovi punti luce a LED installati – alimentati esclusivamente da fonti di energia rinnovabile – permetteranno di ridurre i consumi energetici del Comune del 71%, consentendo un risparmio di 85 tonnellate di CO2 e di 61 TEP di energia fossile ogni anno.
Per quanto riguarda il benessere delle proprie persone, A2A – che nel 2023 ha erogato circa 6.000 ore di formazione ai propri dipendenti nella Regione – ha sottoscritto il Manifesto Imprese per le Persone e la Società dell’UN Global Compact Network Italia e ottenuto la Certificazione Best HR Team 2023. Nel 2024 è stato annunciato A2A Life Caring, il piano a supporto della genitorialità della popolazione aziendale che prevede investimenti per 120 milioni di euro entro il 2035.
L’impegno di A2A per la sostenibilità ambientale, sociale e di governance si estende anche ai rapporti con i fornitori. Nel 2023, ne sono stati attivati 202, di cui quasi il 60% micro o piccole imprese. L’importo degli ordini è cresciuto (+58%) rispetto al 2022, arrivando a 137,4 milioni di euro.
Anche i Life Talks organizzati, riflessioni multidisciplinari per la salvaguardia degli elementi necessari alla vita, confermano l’attenzione del Gruppo ai temi ESG. Gli appuntamenti, dedicati alla gestione responsabile della risorsa idrica e sui temi della circolarità e della rigenerazione, sono stati promossi in partnership con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN) – centro di eccellenza per lo studio della sostenibilità e sovranità dei sistemi alimentari – con il coinvolgimento di key opinion leaders ed esperti del mondo scientifico per indagare il rapporto tra natura e benessere umano
Anche i più giovani vengono ogni anno orientati alla sostenibilità: le iniziative di educazione ambientale nelle scuole hanno coinvolto oltre 8.500 tra studenti e docenti durante l’anno scolastico. Il percorso dei Forum Multistakeholder di A2A si rinnova anche quest’anno, in continuità con l’impegno portato avanti nelle scorse edizioni per il coinvolgimento degli stakeholder locali attraverso attività di ascolto e co-progettazione. Nel 2024, il programma dei Forum “Territori sostenibili: un’impresa comune” prevede 14 tappe in tutta Italia per la presentazione dei Bilanci di Sostenibilità Territoriale.
Nell’ambito di questa iniziativa, in collaborazione con The European House Ambrosetti, la presentazione del Bilancio in Piemonte è stata infatti preceduta da due tavoli di lavoro con gli stakeholder territoriali, incentrati rispettivamente su biodiversità e compliance ESG per la catena del valore. I partecipanti hanno discusso per identificare azioni collettive che accelerino la transizione sostenibile delle aziende locali e che aumentino la consapevolezza e la sensibilità delle comunità locali su biodiversità e cambiamento climatico.
Il programma di engagement territoriale ha già coinvolto la Valtellina e Valchiavenna, il Friuli Venezia Giulia, Brescia, Milano e la Calabria, cui si aggiungeranno nel corso dell’anno Puglia, Sardegna, Liguria, Campania, Sicilia, Bergamo, Sud Lombardia, Monza e Brianza.
-foto ufficio stampa A2a-
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Piemonte, Palazzo Cisterna, al via la progettazione

TORINO (ITALPRESS) – Procede a passo spedito la rinascita di Palazzo Cisterna. Si è infatti aperto il 5 luglio il bando per la “progettazione, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, la Direzione lavori, nonchè il coordinamento sicurezza in fase di esecuzione per il restauro e la rifunzionalizzazione” del complesso architettonico del Piazzo.
Architetti, geometri e figure professionali avranno tempo fino al 5 agosto per candidarsi. L’importo del bando è di 1.392.748 euro. Le candidature saranno valutate dagli uffici preposti della Regione Piemonte, con l’obiettivo di arrivare all’aggiudicazione della gara entro il mese di settembre. “La riqualificazione di Palazzo Cisterna procede a passo spedito: l’apertura del bando di gara per l’assegnazione dei lavori è uno step imprescindibile e concreto, non solo simbolico. Una pietra miliare per far si che il Piazzo possa finalmente beneficiare della presenza di un Palazzo Cisterna fulcro di quell’impresa formativa in grado di portare nel quartiere giovani e lavoro” ha spiegato Elena Chiorino, vice presidente della Regione Piemonte.

foto: ufficio stampa Regione Piemonte

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Liguria, Sartori incontra viaggiatori legati al turismo delle radici

GENOVA (ITALPRESS) – L’assessore al Turismo Augusto Sartori ha incontrato questa mattina Daniel Devia e sua moglie Silvia Guiterrez Vivias, primi viaggiatori in Liguria arrivato con il progetto Italea sul “turismo delle radici”. L’uomo, residente in Colombia, è in Liguria alla ricerca del luogo di origine del suo quadrisavolo, originario di Lucinasco in provincia di Imperia ed emigrato in Colombia negli anni ’30 dell’800. Presenti all’incontro anche Andrea Pedemonte, Antonella Riccardi, Chiara Parodi e Martina Migliazzi per Italea Liguria, Mariangela Dalfovo, coordinatrice regionale Liguria e Toscana del progetto Italea per conto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Carlotta Gualco e Roberto Speciale, direttrice e presidente di Fondazione Casa America, Franco Bampi dell’associazione ‘A Compagnà e il Nuovo Gruppo Folclorico Città di Genova che ha eseguito per l’occasione la canzone emblema dell’emigrazione dei liguri: ‘Ma se ghe pensù.
“E’ molto emozionante che, grazie al progetto Italea, i discendenti dei liguri che quasi duecento anni fa sono emigrati in ogni parte del mondo possano tornare nei luoghi natii dei loro antenati per poter riscoprire le proprie radici e le proprie tradizioni culturali ed enogastronomiche. Si tratta di un aspetto molto commovente del turismo delle radici che a me piace molto”, ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo Augusto Sartori.
“Questo viaggio ha messo in evidenza il lavoro dietro le quinte del progetto, la macchina organizzativa che si è attivata e che in poco tempo è riuscita a preparare una serie di esperienze coinvolgenti e personalizzate per il viaggiatore. Ci teniamo dunque a ringraziare le istituzioni , le associazioni che hanno organizzato l’accoglienza locale e tutta la rete di produttori, fornitori ed esperti come storici e genealogisti che ci hanno aiutato a creare quello che speriamo rimanga un’esperienza unica ed indimenticabile per Daniel, la nascita di un nuovo legame che da oggi porterà per sempre nel cuore”, ha aggiunto Andrea Pedemonte di Italea.
Italea è il progetto, lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU per il periodo 2022-2025, che fornisce un insieme di servizi per agevolare il viaggio in Italia di italiani all’estero e discendenti di liguri intenzionati a scoprire i luoghi e le tradizioni delle proprie origini. Italea si avvale dell’organizzazione capillare costituita da 20 gruppi, ognuno per una regione italiana, che hanno cura di informare, accogliere e assistere i viaggiatori delle radici.

foto: ufficio stampa Regione Liguria

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