TORINO (ITALPRESS) – Saranno mille le persone tra i 18 e i 28 anni a beneficiare dell’open night dei vaccini che avverrà il prossimo 5 giugno dalle ore 21,30 fino alle 3,30 del mattino presso il Reale Hub CV-19.
Dallo scorso 21 aprile, infatti, il centro vaccinale di Reale Group, coordinato dall’ASL città di Torino e nel quale operano più di 350 tra medici, infermieri del CDC e volontari di Reale Group, ha già vaccinato più di 40mila persone. La notte del 5 giugno l’hub sarà accessibile ai ragazzi tra 18 e i 28 anni.
18 28, una data importante per la capogruppo Reale Mutua nata a Torino il 31 dicembre di quell’anno.
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Torino, la notte del 5 giugno al Reale Hub CV-19 saranno vaccinati 1000 ragazzi
Crollo funivia, il piccolo Eitan non è più in pericolo di vita
TORINO (ITALPRESS) – Le condizioni di Eitan Biran, il bambino di 5 anni unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone, sono in significativo miglioramento e questa sera la prognosi è stata sciolta. E’ in costante miglioramento sia dal punto di vista del trauma toracico, spiega una nota dell’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino, sia dal punto di vista del trauma addominale. Nella giornata di domani il bambino uscirà dalla Rianimazione e sarà trasferito in un reparto di degenza. Eitan ha sempre accanto a sè la zia.
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Vaccino, Toti riceve AstraZeneca “Adesso mi sento meglio”
GENOVA (ITALPRESS) – Il presidente della Liguria Giovanni Toti ha ricevuto poco prima delle 13 la prima dose di vaccino AstraZeneca nell’hub della Fiera di Genova. Il governatore aveva scelto di aderire come volontario alla campagna di prenotazioni volontarie per over 18 per vaccini a vettore virale nonostante avesse già un appuntamento per ricevere Pfizer, come prevede la sua fascia d’età. “Già fatto? Se volete ne provo un altro”, ha scherzato mentre sfoggiava una maglietta con la scritta “adulto e vaccinato”. Ad accoglierlo nel box è stato il responsabile dell’hub di Asl3, Giacomo Zappa. Subito dopo la somministrazione Toti ha commentato: “Mi sento meglio soprattutto perchè, al di là del fatto che è una protezione individuale, per quanto mi riguarda sono anche molti mesi che ci occupiamo solo di vaccini”. Il richiamo è stato fissato al 20 agosto.
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Sgominata banda di ladri a Verbania, eseguite 5 misure cautelari
VERBANIA (ITALPRESS) – Nelle prime ore del 26 maggio i carabinieri di Verbania hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, e una ai domiciliari, a carico di una banda responsabile tra novembre 2019 e gennaio 2020 di 62 furti e 2 rapine in abitazione, commessi in diverse province di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. L’indagine era partita dalla tentata rapina ai danni di una persona la sera del 7 novembre 2019 in località Gignese (VB) dove i malfattori avevano usato una Alfa Romeo Stelvio. I carabinieri risaliti al numero di targa sono riusciti a documentare la presenza del veicolo sia prima che dopo l’episodio in altri comuni del Vco e poi in provincia di Varese, in concomitanza di altrettanti furti in abitazione. L’11 novembre 2019 la vettura ricompare a Carpugnino, proprio mentre scatta l’allarme per un tentato furto in abitazione. Scattava a quel punto la ricerca, e il successivo inseguimento della vettura, i cui due conducenti prima speronavano un’auto di servizio, e poi fuggivano a piedi nei boschi, dopo aver abbandonato la Stelvio.
Anche grazie a quanto ritrovato a bordo della vettura, venivano identificati due diversi gruppi di rapinatori, composti rispettivamente da 6 e 4 soggetti, tutti di origini albanese, ed una donna di origine egiziana. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi, alcuni, già all’epoca delle indagini sei senza fissa dimora, che sono risultati irreperibili, e probabilmente rifugiati nel paese d’origine, mentre due di loro erano già ai domiciliari a Savona e Mozzate, e si trovano ora in carcere a Savona e Como. Altri due sono stati arrestati e si trovano ora a San Vittore a Milano, una donna è ai domiciliari. Rinvenuti e sequestrati, oltre che costosi capi d’abbigliamento, monili ed orologi di marca, una carabina H&K calibro 223 con due caricatori e 34 cartucce (tipo fucile d’assalto depotenziato), nonché una pistola semiautomatica Beretta 9×21, anch’essa con due caricatori e 15 cartucce riposta dai malviventi nella tasca porta oggetti di uno dei sedili anteriori della vettura.
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3 fermi per la tragedia del Mottarone, c’è anche titolare dell’impianto
STRESA (ITALPRESS) – Svolta nelle indagini sulla tragedia del Mottarone avvenuta il 23 maggio. Nella notte tra il 25 e il 26 maggio, al termine degli interrogatori svolti dai carabinieri, sono stati fermati Luigi Nerini, titolare dell’impresa che gestisce la funivia del Mottarone, difeso dall’avvocato Pasquale Pantano, il direttore dell’esercizio Enrico Perocchio e il capo servizio, Gabriele Tadini. Sarebbe confermato, come emerso anche dalle immagini diffuse ieri, che la cabina domenica avrebbe viaggiato con il cosiddetto “forchettone” che inibiva il funzionamento del freno d’emergenza, contando sulla quasi impossibilità che il cavo trainante si spezzasse. La procuratrice Olimpia Bossi, nella notte, ha riferito che il forchettone ha di fatto consentito l’esercizio dell’impianto, evitando una chiusura prolungata per gli interventi di manutenzione necessari.
I carabinieri hanno sequestrato già ieri i filmati di tutte e venti le telecamere di sicurezza dell’impianto, mentre la società Leitner, che ha in carico la manutenzione, non era stata contattata dopo il 3 maggio, giorno dell’ultimo intervento che però non era stato risolutivo.
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Vaccino, in Liguria oltre 30% settantenni non aderisce a campagna
GENOVA (ITALPRESS) – In Liguria nella fascia 70-79 anni solo il 67,9% ha aderito alla campagna vaccinale e di questa quota questi ha ricevuto la prima dose il 90%, mentre nella fascia 60-69 anni ha aderito il 71,6% ed è stato vaccinato l’86,8%. Sono i dati comunicati dal presidente della Liguria Giovanni Toti durante un’informativa in Consiglio regionale. Tra gli over 80 l’adesione registrata è al 93,1% e di questi il 94,3% ha concluso il ciclo. “Alcuni cittadini sono stati raggiunti al telefono per anticipare il vaccino, come concordato con la struttura commissariale – ha precisato Toti – ma hanno deciso di tenere la data stabilita in un primo momento per ragioni familiari, comodità, prudenza o timore”. Nelle Rsa gli ospiti che hanno dato il consenso per la vaccinazione sono il 98,1%, di questi il 100% ha completato il ciclo vaccinale. Degli ultravulnerabili ha aderito il 93,5% e di questi il 74,8% risulta vaccinato. Sono oltre 19mila le persone segnalate per la vaccinazione a domicilio, di questi circa 10mila hanno ricevuto la prima dose e 3mila anche la seconda (dati del 18 maggio).
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Funivia Mottarone, grave ma stabile il bambino ricoverato
TORINO (ITALPRESS) – Ha passato la notte il bimbo di 5 anni, unico superstite della tragedia della funivia del Mottarone. Ricoverato dal 23 maggio al Regina Margherita di Torino, si trova in rianimazione dopo l’intervento per ricomporre le fratture subite durante la caduta. Le sue condizioni sono stabili, è intubato e sedato. La prognosi è riservata e le condizioni sono gravi. Lo apprende Italpress da fonti ospedaliere.
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Crolla la funivia del Mottarone in Piemonte, 14 vittime
STRESA (VERBANIA) (ITALPRESS) – Quattordici morti ed un bambino ferito. E’ questo il bilancio del crollo della cabina della funivia del Mottarone che parte da Stresa, in provincia di Verbania. Erano due i bambini rimasti feriti e portati in elicottero in codice rosso al Regina Margherita di Torino. Ma alla fine uno dei due non ce l’ha fatta.
Sul luogo dell’incidente oltre ai soccorritori del 118, le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico sono ancora al lavoro insieme ai Vigili del Fuoco e ai Carabinieri.
La funivia del Mottarone aveva riaperto al pubblico il 22 maggio, come gli altri impianti in Italia, dopo oltre un anno di chiusura dovuto all’emergenza Covid.
Nel 2016 la funivia aveva subito degli interventi importanti di manutenzione. La cabina sarebbe crollata da un’altezza di circa 80 metri.
Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, segue da vicino quanto avvenuto a Stresa. Appena appresa la notizia del tragico incidente, il ministro ha contattato immediatamente le autorità locali, il Prefetto e i Vigili del Fuoco.
“I cadaveri delle 13 vittime vengono rimossi in questi momenti. C’è un bambino di 2 anni, qualche ragazzo, degli anziani e immaginiamo anche i genitori dei due bambini feriti. Siamo in mezzo al bosco”, dice all’Italpress Marcella Severino, sindaca di Stresa. “Oggi non cerchiamo le cause, prima della riapertura di ieri sono stati fatti i collaudi, e anche stamane, il manutentore riferisce che era tutto in ordine. Qui c’è la fune, ed è tranciata di netto”, aggiunge.
“Il tragico incidente alla funivia Stresa-Mottarone suscita profondo dolore per le vittime e grande apprensione per quanti stanno lottando in queste ore per la vita – afferma in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella -. Esprimo alle famiglie colpite e alle comunità in lutto la partecipazione di tutta l’Italia. A questi sentimenti si affianca il richiamo al rigoroso rispetto di ogni norma di sicurezza per tutte le condizioni che riguardano i trasporti delle persone”.
“Ho appreso con profondo dolore la notizia del tragico incidente della funivia Stresa- Mottarone. Esprimo il cordoglio di tutto il Governo alle famiglie delle vittime, con un pensiero particolare rivolto ai bimbi rimasti gravemente feriti e ai loro familiari”, afferma in una nota il presidente del Consiglio Mario Draghi, che segue ogni aggiornamento in costante contatto con il ministro Enrico Giovannini, con la Protezione Civile e con le autorità locali.
La Procura di Verbania ha disposto il sequestro della funivia del Mottarone, come ha chiarito il tenente colonnello Giorgio Santacroce, comandante del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania. “Le operazioni di recupero delle vittime sono in corso, come le attività tecniche di reperitamento propedeutiche alle indagini”, spiega l’ufficiale dell’Arma. Si sta verificando perché il sistema di sicurezza, che in caso di rottura di un cavo dovrebbe comunque impedire alle cabine di precipitare a terra, non sia scattato. Sul posto anche il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi. La cabina è rotolata a valle per molti metri, peggiorando la situazione delle 15 persone a bordo, capienza limitata per ragioni Covid rispetto ai 40 posti massimi disponibili.
“È un bilancio terribile, che fa male al cuore. È il momento del cordoglio, ma bisogna anche capire, perché la sicurezza va garantita”, dice a Rainews24 il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
“L’impianto era stato revisionato, con un contributo importante della Regione, con un accordo di programma, io non ero ancora presidente – ha aggiunto -. Chi farà le indagini lo farà in modo scrupoloso, la sicurezza deve essere garantita a tutti, e deve essere sostanziale, non formale, non una sicurezza solo di carta. Quello che è accaduto oggi non ha senso. Non sappiamo la nazionalità delle vittime, ma il turismo nella zona per i due terzi è straniero, Stresa è al confine con la Svizzera”.
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