Home Nord Ovest Pagina 136

Nord Ovest

Torino, a una settimana dalla riapertura Museo Egizio fa sold out

TORINO (ITALPRESS) – Nonostante il cattivo tempo della scorsa settimana nella prima finestra di aperture dal 26 aprile al 1 maggio, i musei piemontesi sono stati presi d’assalto: primo fra tutti l’Egizio dove è stato registrato il sold out rispetto alla capienza con oltre 5.309 presenze seguito dalla Gam con 3.015 e la Reggia di Venaria dove dai registri risultano venduti 1.857 biglietti: sempre nello stesso periodo seguono i musei Reali con 1.250 visitatori, Palazzo Madama con 1.477 mentre a Palazzo Chiablese dove è in corso la rassegna Capa in Color le sale hanno ospitato 1.169 persone. Il museo dell’Auto tra prenotazioni online e visite ha venduto 836 tagliandi. “Ho chiesto agli uffici di fare una prima fotografia a sette giorni dalla riapertura – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio – e i dati sono confortanti. C’è voglia di tornare a visitare i luoghi delle nostre bellezze, con il pass vaccinale che ci auguriamo arriverà presto possiamo immaginare una stagione nuova in sicurezza e senza chiudere più”. Fuori dai confini torinesi i più gettonati sono stati il Castello di Racconigi con 539 biglietti venduti e l’abbazia di Vezzolano con 538, peraltro nell’unico giorno registrato alla riapertura del 1 maggio.
L’attrattività dei musei piemontesi è confermata anche dal report dell’Osservatorio Culturale del Piemonte pubblicato nei giorni scorsi, relativo al periodo 1-26 febbraio 2021 quando il Piemonte era in zona gialla. Nonostante il contingentamento degli spazi per ragioni di sicurezza e soltanto il 70% dei musei aperti, sono state registrate 70.000 mila presenze distribuite su tutto il sistema museale piemontese. “Sono dati incoraggianti – ha rimarcato l’assessore – che ci spingono a guardare sotto una nuova luce la stagione nella quale stiamo per entrare, e sulla quale confidiamo per recuperare i mesi perduti sapendo di poter disporre di soluzioni digitali complementari per incrementare ancora di più la conoscenza dei nostri Patrimoni culturali”.
(ITALPRESS).

La Regione Piemonte potenzierà l’agricoltura con il Recovery Fund

TORINO (ITALPRESS) – Tra i progetti che il Piemonte presenterà a Roma per la proposta di inserimento nel Recovery Plan, quelli legati all’agricoltura rappresenteranno uno degli assi strategici del documento, tutti elaborati ascoltando le richieste del territorio e realizzabili tra i 3 e i 5 anni.
Gli interventi riguardano invasi, recupero strutture, messa in sicurezza dei canali irrigui, di energia idroelettrica nonchè danni causati da alluvioni.
“L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha lavorato per proporre un piano di carattere strategico e di lungo periodo in materia di protezione del territorio e messa in sicurezza delle risorse idriche piemontesi a vantaggio e tutela del comparto agricolo – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa – Dai territori è emersa la necessità di un piano di investimenti nelle infrastrutture irrigue demaniali e regionali per manutenzione, innovazione e interventi strutturali laddove ci sono danneggiamenti nel tempo o causati da eventi straordinari come è avvenuto durante l’alluvione 2020. Se non si attivano certe opere si mette a rischio l’agricoltura, ma questo deve avvenire nel rispetto di tutte le norme di tutela dei territori”.
L’obiettivo è avviare un processo di ammodernamento del sistema irriguo piemontese e migliorare la gestione delle acque ai fini irrigui, considerando che l’economia agricola è completamente condizionata dalla presenza dell’acqua e le soventi crisi idriche e sempre più presenti siccità portano ad una particolare attenzione per le riserve d’acqua e il non spreco della stessa. Il Piemonte conta su una rete irrigua capillare che è rappresentata da circa 10.000 chilometri di canali afferenti alla rete principale, oltre a 2000 chilometri di moderne condotte.
(ITALPRESS).

Coronavirus, in Liguria 153 nuovi positivi, 90% vaccini somministrati

GENOVA (ITALPRESS) – Sono 135 i nuovi positivi al coronavirus in Liguria su un totale di 2.236 tamponi molecolari e 1.276 tamponi antigenici rapidi processati. Lo comunica la Regione nel consueto bollettino di aggiornamento sull’emergenza Covid. Cresce il numero degli ospedalizzati, in totale 540 (4 più di ieri) con 60 pazienti in terapia intensiva. I vaccini somministrati sono il 90%, cioè 635.894 dosi su 706.880 consegnate. Nelle ultime ventiquattro ore sono stati registrati 6 decessi: il bilancio delle vittime sale a 4.200 da inizio emergenza. E’ Genova la provincia col maggior numero di nuovi contagiati (84) seguita da Savona (35), Imperia (9) e La Spezia (7). Cala il numero dei casi attualmente positivi, 5.490 in Liguria (113 in meno), con 242 nuovi guariti. In isolamento domiciliare 4.827 persone, 234 in meno. In sorveglianza attiva 5.758 soggetti.
(ITALPRESS).

Covid, Valle d’Aosta in zona rossa dal 3 maggio

ROMA (ITALPRESS) – Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 3 maggio. E’ in area rossa la regione Valle D’Aosta. Sono in area arancione le regioni Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna. Tutte le altre regioni e province autonome sono in area gialla.
(ITALPRESS).

Coronavirus, nessun decesso e 61 nuovi positivi in Valle d’Aosta

AOSTA (ITALPRESS) – In Valle d’Aosta 61 nuovi positivi che portano il totale a 10.884 da inizio pandemia, secondo i dati del bollettino regionale. I positivi attuali sono 764, di cui 44 ricoverati. Tra questi 7 in terapia intensiva e 713 invece sono le persone attualmente in isolamento domiciliare. Il totale dei decessi è stabile a 455.
(ITALPRESS).

Due morti in una rapina nel cuneese, preso terzo rapinatore

CUNEO (ITALPRESS) – Nella notte, nella zona di Savigliano, è stato catturato dai carabinieri il terzo componente della banda che ieri ha assaltato la gioielleria di Grinzane Cavour. Gli altri due rapinatori sono stati invece uccisi dal titolare del negozio, Mario Roggero. Sul fascicolo è al lavoro la procura di Asti, competente a livello territoriale. Non è ancora stata definita nei dettagli la dinamica dei fatti, se i colpi siano stati esplosi dentro o fuori dal negozio, e se i malviventi fossero in fuga. Né quindi è possibile formulare i capi d’accusa nei confronti del gioielliere, che ha reagito dopo che la moglie era stata aggredita nel negozio di via Garibaldi.
Nel 2015 la gioielleria era stata già rapinata, e l’uomo picchiato da una coppia di ladri.
(ITALPRESS).

Ambasciata Israele in Italia e Asl 2 Regione Liguria insieme contro il Covid

0

Il lavaggio delle mani. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha costantemente sottolineato sin dall’inizio della pandemia da Coronavirus come un’azione apparentemente tanto banale sia, se correttamente eseguita, la misura preventiva più efficace contro la diffusione del contagio. È per queste ragioni che l’Ambasciata d’Israele in Italia, a testimonianza dell’amicizia tra Italia e Israele e del comune impegno nella lotta alla pandemia, ha voluto far dono di due dispositivi intelligenti per il lavaggio delle mani prodotti dalla start-up israeliana Soapy Care all’ASL 2 della Regione Liguria.
Alla cerimonia, tenutasi presso l’Ospedale San Paolo di Savona, hanno preso parte una delegazione dell’Ambasciata, i dirigenti dell’ASL 2 e le autorità politiche regionali, provinciali e locali. Ai saluti introduttivi del Direttore Generale dell’ASL 2, Marco Damonte Prioli, e dell’Ambasciatore d’Israele in Italia, Dror Eydar, hanno fatto seguito gli interventi del Consigliere regionale, Angelo Vaccarezza, del Presidente della Commissione Sanità e Sicurezza sociale della Regione Liguria, Brunello Brunetto, del Questore di Savona, Giannina Roatta, del Presidente della Provincia di Savona, Pierangelo Olivieri, del Sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio, del Presidente dell’Associazione Italia-Israele di Savona, Cristina Franco, e del Co-Fondatore di Soapy Europe Srl, Federico Raveglia.
Nel corso della cerimonia, inoltre, è intervenuto in collegamento da Israele il Capo della task-force del piano vaccinale anti-Covid per il Maccabi Healthcare Services, Arnon Shahar.
Il dispositivo donato, “Soapy”, è un lavandino intelligente connesso all’Internet of Things (IoT) e potenziato dall’intelligenza artificiale che assicura correttezza, efficienza ed ecosostenibilità del lavaggio delle mani. Specificamente calibrato per erogare il quantitativo ottimale di acqua e detergente, l’azienda sottolinea, il dispositivo garantisce un risparmio di acqua fino al 95%, di reagenti fino al 60% e di elettricità fino al 95%. L’AI di Soapy, inoltre, è in grado di monitorare se il livello di accuratezza dei lavaggi è stato adeguato e questi ultimi dati possono essere elaborati per successive analisi sanitarie.
“Israele ha riaperto, il vaccino funziona. Un risultato, questo, replicabile anche qui, nella meravigliosa Italia che può, deve e merita di uscire dalla pandemia”, ha affermato l’Ambasciatore Eydar dopo aver illustrato i positivi risultati della campagna vaccinale israeliana. “Israele sta collaborando con l’Italia in molti settori, incluso quello sanitario. Abbiamo recentemente proposto al governo italiano una partnership nella terza fase dello sviluppo del vaccino israeliano. Ci siamo offerti di partecipare a esperimenti per sviluppare un farmaco anti-Covid a base di anticorpi sviluppati presso l’Istituto Biologico di Ness Ziona, con cui l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi di Firenze intrattiene già da tempo una fruttuosa collaborazione.
AMBASCIATA D’ISRAELE ROMA Ci siamo altresì offerti di condividere con l’Italia i nostri ultimi studi sull’efficacia del vaccino anti-Covid. Infine, abbiamo chiesto di avviare il programma ‘Passaporto verde’ per consentire ai cittadini vaccinati di muoversi tra i due Paesi. I turisti israeliani sarebbero ben felici di poter venire in Italia, con evidente beneficio per l’economia del Bel Paese”.
All’impegno internazionale di Israele nella lotta alla pandemia si è richiamato anche il Direttore Generale dell’ASL 2 Prioli: “I nostri ringraziamenti all’Ambasciatore Eydar, che rappresenta oggi il popolo di Israele, un Paese che, forte di risultati eccellenti sul fronte vaccinazioni nel proprio territorio, ha deciso di estendere il suo impegno nella lotta contro il Coronavirus alla comunità internazionale e, in particolare, al nostro territorio”, ha affermato. “L’ASL 2 è sinceramente grata per la donazione di queste apparecchiature innovative, simbolo di amicizia, vicinanza e sostegno nella lotta al Coronavirus. Già installate e pienamente operative, contribuiranno a incrementare la sicurezza di operatori e pazienti. Inoltre, siamo la prima azienda sanitaria in Italia a ricevere questo dono e questo ci inorgoglisce particolarmente”.
Sulla solidità della cooperazione Italia-Israele tanto a livello nazionale quanto a livello regionale si è soffermato poi il Consigliere regionale Vaccarezza: “È una giornata importante, questa; ringrazio di cuore l’Ambasciatore Dror Eydar per essere qui e per il suo gesto di grande generosità e altissima sensibilità. L’evento di oggi rappresenta un ulteriore rafforzamento dei rapporti non solo fra Italia e Israele, ma anche fra Liguria e Israele. Si allinea inoltre al lavoro svolto in quest’ultimo anno insieme all’Associazione Italia-Israele di Savona e finalizzato a portare avanti l’impegno assunto nei confronti del popolo ebraico. Un impegno, questo, che non può rimanere solo celebrativo con la memoria degli orrori del XX secolo, ma deve essere operativo e tangibile nel XXI secolo nei confronti dell’unica vera democrazia del Medio Oriente: lo Stato di Israele”.
Similmente, la Presidente dell’Associazione Italia-Israele di Savona, nel ringraziare l’Ambasciatore, ha parlato di “un gesto di solidarietà che ulteriormente salda quel legame storico fra la Liguria e lo Stato di Israele, nato oltre un secolo fa a Sanremo”. “Siamo particolarmente riconoscenti del fatto che, accogliendo subito la nostra proposta, questo prezioso dono dell’Ambasciata sia stato destinato alle strutture sanitarie della provincia di Savona a beneficio della salute dei nostri concittadini”, ha concluso.
(ITALPRESS)

Coronavirus, Liguria pagherà le spese ai turisti in caso di contagio

GENOVA (ITALPRESS) – La Regione Liguria stipulerà “una polizza assicurativa per il rimborso delle prestazioni erogate dalle strutture del servizio sanitario regionale” e per i “costi di prolungamento del soggiorno” durante la permanenza dei turisti stranieri nelle strutture ricettive del territorio in caso di contagio da coronavirus. Lo prevede un emendamento al disegno di legge 65, presentato dalla giunta e approvato oggi all’unanimità dal Consiglio regionale.
Il provvedimento ha l’obiettivo di “promuovere l’offerta turistica regionale e far fronte alle ricadute economiche negative sul settore turistico a seguito delle misure di contenimento e dell’emergenza epidemiologica globale da Covid-19. Per sottoscrivere la polizza, che avrà valore fino al 31 dicembre 2021, la Regione istituirà un fondo straordinario per il sostegno al turismo con un importo di 300mila euro provenienti dal fondo straordinario per l’emergenza Covid previsto dal bilancio di previsione 2020-2022. La misura si applicherà ai turisti che non risiedono in Italia, nella Repubblica di San Marino e nella Città del Vaticano.
“Bene che la maggioranza abbia accettato di inserire, non appena sarà dato il via libera al pass vaccinale, la nostra proposta di emendamento sul tema del turismo: ci soddisfa che almeno su alcuni temi la maggioranza sia stata capace di ascoltarci”, ha commentato Fabio Tosi, capogruppo del M5s.
(ITALPRESS).