GENOVA (ITALPRESS) – “Il successo di Genova negli ultimi sette anni è dovuto sì al lavoro grande delle amministrazioni, ma anche dovuto al lavoro degli imprenditori, di quelli che hanno partecipato al porto, di quelli che hanno partecipato all’industria, è dovuto alla città. Non vedo alcun motivo per cui la città si debba fermare, anzi è un momento questo dove la città deve continuare ad andare avanti. Abbiamo un sacco di soldi da spendere, di finanziamenti da mettere a terra, mettiamola in questi termini e abbiamo un sacco di lavoro da fare per noi e per le future generazioni”. Lo dice il sindaco di Genova Marco Bucci in un’intervista a Primo Canale, spiegando di essere in via di guarigione dopo avere subito un intervento chirurgico alcune settimane fa.
“Abbiamo un sacco di soldi da spendere, di finanziamenti da mettere a terra – aggiunge – mettiamola in questi termini e abbiamo un sacco di lavoro da fare per noi e per le future generazioni”.
Sulla diga foranea di Genova spiega: “Certamente è un progetto complesso, certamente è un progetto di alta tecnologia, certamente di grande investimento.
Prima cosa importante, dobbiamo fare la parte B, cioè associare agli 850 milioni quello che rimane per il miliardo e tre per poter fare anche l’allargamento della seconda parte, cioè dalla parte di San Pietro di Alena verso Ponente. Questo consentirebbe a tutti di avere i benefici della diga, non soltanto a un pezzo del porto. Quindi questo va fatto e le procedure amministrative stanno dando avanti.
Questo non è un ritardo, ma è anzi un anticipo di quattro anni. Se riusciamo a fare questo, noi la diga completa la vediamo quattro anni prima di quello che era previsto. Quindi è un grande anticipo anzichè ritardo”.
Secondo punto, “è stato fatto – aggiunge Bucci – un contratto con gli appaltatori che definisce certe tempistiche, definisce certe spese. Poi, come tutti i lavori, ci sono cose che vanno bene, cose che hanno ritardi, cose che vengono anticipate.
In questo momento “noi vogliamo continuare a mantenere con lo stesso prezzo, con lo stesso costo, il novembre 26”.
Gli aumenti dei costi “sono dovuti alle materie prime, sono dovuti ai tempisti, sono dovuti al problema che il mare non ci aiuta, nel senso che c’è l’onda, il limite dell’onda 0,5 metri, vogliamo portarla a un metro per poter avere più giornali di lavoro. Ci sono tanti problemi che vengono messi uno dopo l’altro, ma fa parte del lavoro normale. Quindi se noi riusciamo a finire tutto nel 2026, noi anticipiamo di quattro anni la diga. Se finiamo nel 2027, anticipiamo di tre anni la diga”.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).
Bucci “Nessun ritardo sulla diga foranea di Genova”
Nucleare, visita a centrale di Trino per partecipanti summer school Irc
TRINO (VERCELLI) (ITALPRESS) – Si è svolta ieri nella centrale nucleare Enrico Fermi di Trino la visita dei quaranta partecipanti alla 14^ edizione della Summer School sul decommissioning nucleare e la gestione dei rifiuti radioattivi, promossa e ospitata a Ispra (VA) dal Joint Research Center della Commissione Europea. Accompagnati dai tecnici Sogin, la Società di Stato responsabile dello smantellamento e della valorizzazione degli impianti nucleari italiani, i partecipanti hanno visitato la centrale piemontese, oggi in dismissione, che ha rappresentato la prima iniziativa industriale italiana nel settore nucleare, detentrice per molti anni del record di funzionamento alla massima potenza. In particolare, i partecipanti hanno visitato: la sala controllo, l’edificio turbine, dove è stato completato lo smantellamento dei gruppi turbine-alternatori e condensatori, il principale deposito temporaneo di rifiuti radioattivi del sito e l’edificio ausiliari, dove sono terminati i lavori di svuotamento e di bonifica della piscina dei purificatori. Il personale Sogin ha illustrato, inoltre, il progetto di smantellamento del vessel, il contenitore d’acciaio nel quale avveniva la reazione nucleare, e dei suoi sistemi e componenti. Un progetto che entrerà nella fase operativa nei prossimi mesi e che rappresenta l’attività più complessa dal punto di vista ingegneristico nella dismissione di una centrale nucleare. Questa visita è una conferma ulteriore dell’interesse verso le attività di decommissioning affidate a Sogin, la Società di Stato che rappresenta in Italia il più significativo presidio di competenze professionali nel settore nucleare e dell’impegno della Società a raccontare le sue attività in modo partecipato e trasparente. La Summer School on Nuclear Decommissioning and Waste Management è organizzata dal JRC della Commissione Europea in collaborazione con Sogin e IAEA, International Atomic Energy Agency. L’obiettivo della Scuola, le cui lezioni sono tenute da tecnici provenienti dalle principali realtà europee del settore, è promuovere fra i laureati in materie scientifiche la conoscenza e la cultura tecnico scientifica maturata in questo settore. (ITALPRESS).
Foto: ufficio stampa Sogin
“Antonio Biasiucci. Arca” in mostra alle Gallerie d’Italia di Torino
TORINO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo apre al pubblico dal 27 giugno 2024 al 6 gennaio 2025 alle Gallerie d’Italia – Torino la mostra “Antonio Biasiucci. Arca” a cura di Roberto Koch. Terzo capitolo del progetto “La Grande Fotografia Italiana”, avviato nel 2022 con la mostra di Lisetta Carmi e continuato nel 2023 con Mimmo Jodice per omaggiare i grandi maestri della fotografia del Novecento del nostro Paese. La mostra è realizzata con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino e rappresenta una delle esposizioni più importanti dedicata al fotografo, coprendo un periodo molto ampio della sua produzione.
Tra i maestri contemporanei più interessanti e innovativi del nostro tempo, Antonio Biasiucci (Dragoni, 1961) persegue ormai da molti anni una pratica che si ispira a una versione assoluta del linguaggio. Un lavoro complesso, non semplice ma preciso e puntuale che semplifica, forse addirittura scarnifica, il gesto fotografico in un rinnovare continuo di forme alla ricerca di simboli assoluti.
In questa mostra, con oltre 250 fotografie esposte, per la prima volta i diversi capitoli del “poema utopico” di Biasiucci vengono presentati insieme: tra potenti polittici, sequenze di immagini, opere singole, lo sforzo è di realizzare una rappresentazione poetica ed estesa della vita degli esseri umani, in un periplo che tocca i temi profondi dell’esistenza, gli elementi essenziali del vivere partendo sempre dall’esperienza personale e, dunque, dagli elementi autobiografici che hanno per prima cosa formato il carattere e la sensibilità dell’artista stesso.
Michele Coppola, Direttore Generale Gallerie d’Italia, afferma: “Nel lavoro delle Gallerie d’Italia, che racconta i diversi modi con i quali la fotografia esprime contenuti e bellezza, è irrinunciabile l’approfondimento sui grandi maestri italiani. A loro è dedicata la rassegna curata da Roberto Koch che giunge oggi al terzo allestimento e porta in città uno degli interpreti più suggestivi della fotografia contemporanea del nostro Paese, Antonio Biasiucci. Nei prossimi mesi, accanto ai reportage di Mittermeier, “Arca” impreziosirà l’offerta espositiva del museo di Piazza San Carlo grazie a memorabili installazioni dell’artista campano. Ancora una volta le Gallerie d’Italia condividono un’iniziativa di alta qualità artistica e valore culturale, contribuendo ad affermare l’identità di Torino come prima città italiana della fotografia”.
La ricerca di Biasiucci si adatta a grandi temi ancestrali, come il sapere, la base dell’alimentazione o il cielo stellato. Così, i volumi dell’archivio del Banco di Napoli che troviamo nella serie Codex, diventano, decontestualizzati, elementi architettonici, basamenti per nuove, possibili costruzioni. E i pani ripresi nel quotidiano lavorio delle mani appaiono come pianeti nell’universo, meteoriti che compaiono e scompaiono nel cielo. Ma questo stesso sguardo l’artista lo applica anche a contenuti di grande attualità, come il dramma dei migranti, cui si ispira la serie The dream.
Il nero profondo in cui spesso tutto è avvolto nelle fotografie di Biasiucci richiede allo spettatore uno sforzo particolare, quello di lasciarsi trasportare dallo stupore per poter vivere e riconoscere il lampo primigenio, la sorgente, l’origine della vita che riconosciamo in forme che si rivelano dinamicamente in trasformazione. Tutto ha a che fare con qualcosa di essenziale, come l’Arca che contiene archetipi o come la piramide, la costruzione utopica fatta di tanti possibili tasselli, di uno sforzo e di un sogno di assoluto.
Il progetto “La Grande Fotografia Italiana” prevede che per ogni mostra ci sia l’intervento di un altro artista. E così sui tre monoliti che occupano lo spazio centrale della mostra, tra i pani, i teschi e i calchi di Biasiucci, ecco le apparizioni inaspettate di Mimmo Paladino. I suoi disegni primitivi, i suoi numeri incisi nel nero dell’inchiostro, in un dialogo intimo con le fotografie, sono forme immaginifiche e nel loro essere infiniti e anonimi ci parlano della molteplicità degli esseri umani.
Gallerie d’Italia – Torino propone al pubblico una modalità diversa di immergersi nel percorso di mostra con la volontà di innovare l’esperienza di visita attraverso l’app Gallerie d’Italia: costruire immaginari condivisi, cambiare il registro narrativo, allargare il proprio punto di vista attraverso l’ascolto della voce dell’artista, è un’opportunità che viene offerta a tutte le persone che visiteranno la mostra. Mettersi virtualmente in dialogo diretto con l’autore e con la sua poetica, apre infatti alla magia di un racconto in cui si ascolta e permette di vedere più in profondità.
Il catalogo della mostra è realizzato da Edizioni Gallerie d’Italia/Skira.
Il museo di Torino, insieme a quelli di Milano, Napoli e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola – Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca.
-foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
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Nuova giunta regionale in Piemonte, Cirio “Migliore sintesi possibile”
TORINO (ITALPRESS) – “Questa giunta è la migliore sintesi possibile, che dimostra la compattezza del centrodestra” e “per questo devo ringraziare i partiti che ci hanno accompagnato in queste settimane”. Così Alberto Cirio, rieletto presidente della Regione Piemonte, introducendo la presentazione della sua nuova Giunta a Torino.
“Aspettiamo ancora la proclamazione dei consiglieri, e abbiamo già la Giunta. Non credo sia mai successo”, aggiunge, ricordando come solo dopo la proclamazione sarà possibile firmare il decreto di nomina poichè solo tre possono essere gli assessori non eletti.
Secondo Cirio, questa urgenza è necessaria “perchè il Piemonte ha bisogno di risposte”.
Cirio mantiene le deleghe di Coordinamento politiche regionali, legalità, diritti; Pnrr, fondi europei e rapporti con le istituzioni Ue; Rapporti con la Conferenza Stato-Regioni;
Affari internazionali e comunicazione; Grandi eventi; Benessere animale.
Elena Chiorino (Fratelli d’Italia) sarà vicepresidente con queste deleghe: Istruzione, merito e diritto allo studio universitario; Lavoro, formazione professionale e welfare aziendale; Rapporti con le società a partecipazione regionale. Paolo Bongioanni (Fratelli d’Italia) sarà assessore al Commercio;
Agricoltura e cibo; Parchi, caccia e pesca, peste suina. Ad Enrico Bussalino (Lega) Autonomia; Sicurezza e polizia locale; Immigrazione; Logistica e infrastrutture strategiche; Enti locali. A Marina Chiarelli (Fratelli d’Italia) vanno: Turismo, Cultura; Sport e post olimpico, Pari opportunità e politiche giovanili. A Marco Gabusi (Forza Italia) vengono confermate Trasporti e infrastrutture; Opere pubbliche e difesa del suolo; Protezione civile e gestione dell’emergenza profughi.
Alle new entry Marco Gallo (Lista civica Cirio Presidente) Sviluppo e promozione della montagna, aree interne e Gal; Sistema neve; Tutela delle aree protette (foreste, parchi, aree Unesco, Sic e Rete Natura 2000); Attività estrattive; Programmazione territoriale, paesaggistica ed urbanistica; Biodiversità e tartuficoltura.
Al confermato Matteo Marnati (Lega) Ambiente, energia e coordinamento del Tavolo permanente regionale per l’emergenza alla siccità; Innovazione, ricerca e connessi rapporti con Atenei e Centri di Ricerca pubblici e privati; Servizi digitali per cittadini e imprese. Confermato anche Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia) cui vanno Politiche sociali e dell’integrazione socio-sanitaria; Emigrazione e cooperazione decentrata e internazionale; usura e beni confiscati; Politiche della casa, delle famiglie e dei bambini.
A Federico Riboldi (Fratelli d’Italia) Sanità, Livelli essenziali di assistenza, Prevenzione e sicurezza sanitaria, Edilizia sanitaria. Al confermato Andrea Tronzano (Forza Italia) vanno Bilancio, finanze e programmazione economica e finanziaria; Sviluppo delle attività produttive: industria, artigianato, Pmi e imprese cooperative; Internazionalizzazione e attrazione investimenti. Infine a Gian Luca Vignale (Lista civica Cirio presidente) Personale, organizzazione e patrimonio; Affari legali e contenzioso; Rapporti con il Consiglio regionale; Delegificazione e semplificazione dei percorsi amministrativi, Fondi di Sviluppo e Coesione.
Completano la squadra i due sottosegretari alla Presidenza della Regione per cui sono indicati Claudia Porchietto e Alberto Preioni che, secondo la normativa, agiranno nell’ambito delle deleghe di competenza della presidenza.
– Foto: xb2 –
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Liguria, al via nuovo corso per tecnici meccatronici di autoriparazioni
GENOVA (ITALPRESS) – E’ stato presentato oggi, presso la sala Trasparenza di Regione Liguria, il nuovo corso di formazione per tecnici meccatronici delle autoriparazioni. L’iniziativa è organizzata dal Cnos-Fap Liguria, in collaborazione con Autocom, grazie al finanziamento della Regione a valere sul bando “Formare per occupare”. “Ogni nuovo corso che prende il via è fonte di grande soddisfazione- spiega l’assessore regionale alla Formazione e all’Orientamento Marco Scajola -. La stretta collaborazione con gli enti di formazione, come Cnos-Fap, ci sta permettendo di inserire nel mondo del lavoro centinaia di ragazzi attraverso i vari bandi aperti. Con ‘Formare per occuparè abbiamo stanziato 5 milioni di euro, grazie al Fondo sociale europeo, con l’obbligo di assunzione per almeno il 60% degli allievi che terminano il corso. Quello per tecnici meccatronici permetterà di dare occupazione a oltre il 70% degli allievi iscritti. La nostra offerta formativa non è mera a sè stessa, ma fortemente legata alle aziende, alle necessità del territorio e quindi al lavoro”. Il corso in oggetto avrà inizio nel mese di settembre e sarà dedicato a giovani dai 17 ai 40 anni. Sono previste 600 ore di lezioni di cui 420 teoriche e laboratoriali e 180 di stage presso le aziende partner del progetto. Il 73% di chi finirà il corso verrà assunto, grazie alla collaborazione con Autocom, in una di queste aziende.
“La nostra missione è da sempre quella di includere, formare ed emancipare le persone dalla condizione di disagio socio economico – spiega il presidente di Cnos-Fap Liguria don Maurizio Lollobrigida-. Il corso a cui facciamo riferimento mira a qualificare figure professionali in grado di lavorare all’interno di un’officina di manutenzione dei concessionari auto come tecnici meccatronici delle autoriparazioni, una professione in continua evoluzione e di grande rilevanza nel mercato attuale. Il nostro impegno si estende a garantire una formazione che risponda alle esigenze sempre più avanzate del settore automobilistico, che sta vivendo una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche, organizzative ed economiche della sua storia”.
– Foto ufficio stampa regione Liguria –
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Lavoro, inaugurato a Chiavari l’Ufficio per il Collocamento Mirato
CHIAVARI (GENOVA) (ITALPRESS) – A partire da oggi anche il Tigullio avrà il suo Ufficio per il Collocamento Mirato. Si trova a Chiavari ed è stato inaugurato dall’assessore regionale all’Occupazione e alle Politiche attive del Lavoro Augusto Sartori, insieme alla vicesindaco del Comune di Chiavari Michela Canepa, al vicesindaco della Città Metropolitana di Genova Antonio Segalerba e a rappresentanti delle Istituzioni locali, a conclusione dei lavori avviati nel dicembre 2023 per un investimento regionale di 35mila euro. Quello per il Collocamento Mirato è un servizio dedicato all’inserimento e reinserimento lavorativo delle persone con disabilità e delle persone in condizioni di svantaggio sociale che, grazie al Piano Regionale di Potenziamento dei CPI, dispone ora di una sede operativa completamente efficientata.
I nuovi spazi sono stati messi a disposizione dal Comune di Chiavari attraverso un comodato d’uso gratuito. Gli uffici, situati al secondo piano dell’edificio in Corso De Michiel 79, coprono una superficie totale di circa 200 mq. Lo stabile ospita già al terzo piano il Centro per l’Impiego Tigullio, inaugurato dalla Regione Liguria lo scorso anno. Per questo motivo grazie all’accorpamento del nuovo Ufficio al già attivo Centro per l’Impiego, il numero dei CPI operativi in Liguria è 14.
“La Regione Liguria ha quasi portato a termine il Piano Regionale di Potenziamento dei CPI con un investimento complessivo di circa 30 milioni di euro, di cui oltre 11 milioni destinati all’ammodernamento delle sedi, tra cui quella di Chiavari – commenta l’assessore regionale all’Occupazione e alle Politiche attive del Lavoro Augusto Sartori – Il Piano è volto al rafforzamento strutturale dei servizi per l’impiego, con l’obiettivo di uniformare i servizi offerti in tutte le sedi della Liguria. Gli ottimi risultati riguardano soprattutto i numeri dell’occupazione: nel 2023 sono state 174 le persone iscritte al collocamento mirato e quest’anno le iscrizioni sono già 78. Non solo, perchè sono 351 i lavoratori che partecipano al Programma G.O.L., con il 35% che ha ottenuto un contratto e 98 utenti (il 28%) sono stati assegnati a enti per attività di formazione. I Centri per l’Impiego e le loro funzioni sul territorio si dimostrano fondamentali per indirizzare e consigliare l’utenza, contribuendo a questi successi”.
“Massima la disponibilità del Comune per attivare sul nostro territorio un servizio fondamentale per la comunità – spiega Michela Canepa, vicensindaco e assessore alle politiche sociali di Chiavari – L’ufficio per il collocamento mirato svolge un ruolo cruciale nell’inserimento lavorativo di persone appartenenti a categorie protette. Un’iniziativa importante che garantisce a tutti i cittadini l’opportunità di accedere al mondo del lavoro, valorizzando le capacità e le singole potenzialità di ogni individuo”.
foto: ufficio stampa Regione Liguria
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Toti, attesa decisione Gip su incontri per “determinazioni politiche”
GENOVA (ITALPRESS) – Potrebbe arrivare già domani la decisione della giudice Paola Faggioni sull’istanza presentata da Stefano Savi, avvocato di Giovanni Toti, che chiede di incontrare otto personaggi politici “al fine di maturare valutazioni volte ad assumere determinazioni politiche”. Determinante sarà il parere della Procura. Tra i soggetti che dovrebbero confrontarsi col presidente ligure, dal 7 maggio agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione, ci sono il presidente ad interim Alessandro Piana, gli assessori della Lista Toti Giacomo Giampedrone e Marco Scajola, i vertici regionali dei partiti del centrodestra Matteo Rosso, Edoardo Rixi e Carlo Bagnasco, il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi e il deputato Pino Bicchielli. La giudice potrebbe autorizzare solo alcuni incontri.
Intanto si fanno largo alcune ipotesi sull’esito dell’inchiesta. La Procura potrebbe proporre il patteggiamento ad alcuni o a tutti gli imputati, strada che garantirebbe tempi più rapidi e un importante sconto di pena. Altra possibilità è quella del giudizio immediato entro 6 mesi dall’applicazione delle misure cautelari, opzione che tuttavia impone tempi molto più brevi per la conclusione delle indagini. Oggi è stato sentito dal pm Luca Monteverde come persona informata sui fatti Alfonso Lavarello, attuale presidente dell’Aeroporto di Genova che all’epoca dei fatti avrebbe incoraggiato un accordo di “non belligeranza” tra gli imprenditori portuali Aldo Spinelli e Gianluigi Aponte. Nella stessa giornata è stato interrogato dal pm Federico Manotti l’ex sindacalista della Cgil Venanzio Maurici che, secondo gli inquirenti, avrebbe favorito le attività di Cosa Nostra dirottando sulla Lista Toti i voti della comunità riesina di Genova Certosa in cambio di favori poi non ottenuti.
foto: Agenzia Fotogramma
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Borse di studio universitarie, rinnovata la misura in Liguria
GENOVA (ITALPRESS) – C’è tempo fino al 31 luglio per presentare domanda per le borse di studio universitarie erogate da Regione Liguria attraverso Aliseo relative all’anno accademico 2024/2025. I destinatari del bando di concorso sono gli studenti iscritti all’Università di Genova o a un’istituzione AFAM (alta formazione artistica, musicale e coreutica) della Liguria.
Il bando prevede un requisito di merito, vale a dire un numero di crediti crescenti in base all’anno di frequenza, e un requisito di reddito, con un limite ISEE per presentare la domanda fino a 27.726 euro e un limite ISPE fino a 60.275 euro. Tutti gli studenti vincitori hanno diritto a una borsa di studio che prevede contributi economici, alloggio e ristorazione. Beneficiano inoltre dell’esonero della tassa regionale per il diritto allo studio e delle tasse universitarie per la frequenza dei corsi universitari.
“L’anno scorso abbiamo erogato la borsa di studio a tutti i 3.620 studenti aventi diritto – ricorda l’assessore alla Scuola di Regione Liguria Simona Ferro. – Un impegno globale di oltre 13 milioni di euro a sostegno di tanti ragazzi meritevoli ma privi di mezzi che vogliono frequentare l’università di Genova e un istituto AFAM della nostra regione. Aumentiamo inoltre il valore delle singole borse di studio e la platea di chi potrà fare domanda alzando al massimo la soglia dell’ISEEU e dell’ISPEEU prevista a livello nazionale. Anche quest’anno sono previsti aumenti alle borse per gli studenti con disabilità e quelli in particolare svantaggio economico. Confermiamo l’aumento degli importi anche per le ragazze iscritte ai corsi di studio in materie STEM: un provvedimento di cui vado orgogliosa perché la libera scelta dell’indirizzo universitario è uno dei primi passi verso il reale raggiungimento della parità di genere nel mondo del lavoro, con particolare riferimento ai settori della scienza, dell’ingegneria e della tecnologia”.
Nel dettaglio, la principale novità è l’aumento del valore delle singole borse di studio rispetto all’anno accademico 2023/2024: l’importo varia, in base al reddito ISEE dello studente e alla città di residenza, da un minimo di 2.683 euro (280 euro in più, oltre a un pasto gratuito giornaliero) a un massimo di 7.016 euro (359 euro in più, comprensivi di alloggio e di ristorazione). Si riconosce inoltre il 15% in più della borsa agli studenti con un ISEEU/ISEEUP inferiore o uguale al 50% del limite massimo di riferimento di 13.863 euro. Le studentesse iscritte ai corsi di studio in materie STEM e tutti gli studenti iscritti contemporaneamente a più corsi di studio possono richiedere il 20% in più dell’importo previsto. Agli studenti con disabilità è assegnato il 40% in più.
Gli studenti possono presentare domanda sul sito di Aliseo (aliseo.liguria.it). Sono richieste le credenziali SPID (II livello) o la CIE per gli studenti che richiedono per la prima volta i benefici per il diritto allo studio universitario per l’a.a. 2024/2025. Tali credenziali non vengono richieste per gli studenti minorenni e gli studenti non in possesso di cittadinanza italiana e di un documento di identità italiano valido. Le matricole possono fare domanda con la sola pre-immatricolazione.
È attivo un call center 840.848038 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e il martedì e il mercoledì anche dalle ore 14.30 alle ore 16.30. Inoltre, attraverso lo sportello virtuale, si potrà richiedere un appuntamento telefonico, in videochiamata o in presenza presso gli uffici di Aliseo a Genova in Via San Vincenzo 4.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS)









