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Coronavirus, la Consulta sospende la legge della Valle d’Aosta

ROMA (ITALPRESS) – Sono sospesi gli effetti della legge della regione Valle d’Aosta-Vallèe d’Aoste n. 11 del 9 dicembre 2020, che consente misure di contenimento della diffusione del contagio da Covid-19 di minor rigore rispetto a quelle statali.
E’ quanto ha stabilito, in via d’urgenza, la Corte costituzionale accogliendo l’istanza proposta, in via cautelare, dal presidente del Consiglio dei ministri nell’ambito del ricorso contro la legge regionale. La Corte ha ritenuto che sussista il fumus boni iuris, considerato che gli interventi consentiti dal legislatore regionale riguardano la materia della profilassi internazionale, riservata alla competenza esclusiva dello Stato. Il che non esclude diversificazioni regionali della disciplina, adottate nel quadro di una leale collaborazione tra Stato e Regioni.
La Corte ha ritenuto inoltre che l’applicazione della legge fino alla trattazione nel merito della questione – fissata per il 23 febbraio 2021 – potrebbe comportare “il rischio di un irreparabile pregiudizio all’interesse pubblico” a una gestione unitaria dell’epidemia a livello nazionale nonchè “il rischio di un pregiudizio grave e irreparabile per la salute delle persone”.
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Gros-Pietro “Atp Finals daranno centralità a Torino”

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“Le ATP Finals sono uno dei piu’ importanti eventi che si terranno prossimamente in citta’. A quindici anni dalla nostra esperienza di sponsorizzazione dei Giochi Olimpici Torino 2006, partecipiamo quindi nuovamente in prima persona a quella che, per cinque anni, dal 2021 al 2025, sara’ una vetrina internazionale straordinaria per la citta’ e per il Paese”. Lo ha detto Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, nel corso della conferenza stampa di presentazione del torneo “Nitto Atp Finals”, l’atto conclusivo del circuito maschile Masters 1000, che si svolgera’ a Torino dal 14 al 21 novembre prossimi, di cui la banca e’ sponsor.
“L’adesione di Intesa Sanpaolo a questa manifestazione conferma il nostro impegno nel promuovere e diffondere valori che sono fondamentali per la crescita e la formazione degli individui: la sana competitivita’, il rispetto delle regole, il fair play, principi fondanti della societa’ civile e principi con cui ci misuriamo ogni giorno nella nostra attivita’ di Banca verso le
persone e verso le imprese” ha spiegato Gros-Pietro.
“Con le ATP Finals, per cinque edizioni, ogni anno, Torino avra’ una centralita’ e visibilita’ mondiale che la fara’ apprezzare da sportivi, spettatori, turisti, un’occasione che Intesa Sanpaolo intende favorire al massimo conferendo il suo apporto di risorse e di competenze a un progetto che coinvolgera’ i principali soggetti pubblici e privati. Anche con il sostegno alle ATP Finals, il Gruppo conferma di avere in Torino, una delle sue citta’ piu’ importanti”.
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Coronavirus, appello degli psicologi per la riapertura della scuola

TORINO (ITALPRESS) – Sono oltre 170 giorni che una classe non si riunisce tutta insieme: Dimenticati A Domicilio. E’ questo il nuovo significato, come si legge in una nota dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte, che gli studenti hanno dato all’acronimo DAD usato per indicare la Didattica a Distanza. “Dimenticati a Domicilio – prosegue la nota – è il modo che gli alunni utilizzano per ricordare alle istituzioni che la scuola in presenza vale più delle lezioni al computer”.
Da marzo la pandemia “ha tenuto a casa buona parte dei nostri giovani. Un prezzo alto da pagare in nome della salute, un sacrificio per preservare il benessere di tutti e soprattutto dei più deboli e vulnerabili. La scuola è stata chiusa e non ha mai davvero riaperto. In particolare sono le scuole superiori a pagare il prezzo più alto, e in parte anche le scuole medie.
L’OMS ci ricorda che i nostri giovani sono una categoria a rischio a causa degli effetti di una protratta restrizione che coinvolge l’apprendimento, la socialità, la crescita psicomotoria, l’espressione degli affetti e delle emozioni, la sperimentazione delle autonomie, la costruzione di un pensiero critico e la capacità di comunicare, lo sviluppo della percezione di sè”. Da uno studio recente dell’Associazione di Psicologi “Donne e Qualità della Vita”, svolto nel corso del 2020, fatto su un campione di 600 soggetti tra i 12 e i 19 anni, risulta che 1 su 3 ha sviluppato un disturbo di tipo ansioso-depressivo che si manifesta attraverso gesti autolesionistici, tentativi suicidari, disturbi del comportamento alimentare, disturbi da attacco di panico, fino ad arrivare a stati dissociativi importanti accompagnati da depersonalizzazione e derealizzazione. Questi dati sono in correlazione diretta con il fatto di non recarsi fisicamente a scuola. A questo studio si aggiungono quello del Gaslini di Genova e dell’Istituto Mario Negri di Milano e del Regina Margherita di Torino, in cui è stato evidenziato l’aumento dei tentativi di suicidio e dei suicidi compiuti nell’ultimo anno. Studi recenti esplorano gli effetti dell’isolamento, della quarantena e del distanziamento sociale. Uno di questi (Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry, novembre 2020) sottolinea che I bambini e gli adolescenti hanno probabilmente maggiori probabilità di sperimentare alti tassi di depressione e molto probabilmente ansia a causa dell’isolamento forzato. David Lazzari, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), ha affermato: “Il virus fa chiudere la scuola. La prevenzione non si contesta. Però la scuola chiusa apre nei ragazzi grosse ferite. Quelle invisibili, le più insidiose. Non facciamo finta che non esistano. Il nostro compito è intervenire in tempo sugli studenti per scongiurare le cicatrici e tutelare l’apprendimento. I dati che abbiamo raccolto ci svelano che fra i ragazzi costretti a casa c’è un senso diffuso di stress, nervosismo, irritabilità e depressione”. Il CNOP a dicembre ha svolto per il Ministero un’analisi sulla popolazione scolastica, coinvolgendo alunni dalla materna alle superiori e anche i genitori: “Le nostre paure sono confermate: la pandemia ha scatenato disagi che velocemente si trasformano in disturbi. La didattica a distanza acuisce i pericoli, non ne abusiamo con leggerezza” – conclude Lazzari. Quale sarà la conseguenza? La chiusura della scuola, contemporanea alla riapertura delle attività commerciali, trasmette ai ragazzi disattenzione nei loro confronti se non come consumatori. Si sottovalutano le conseguenze del disinvestimento sulla dimensione di crescita, se non esclusivamente in termini di soggetti abilitati a spendere denaro. Il mantenimento delle scuole chiuse toglie ai ragazzi un luogo di confronto dove potersi immaginare attori del loro futuro, e dove essere sostenuti nel poterlo pensare e diventare. Questo tipo di atteggiamento, che non considera prioritaria la condizione dei ragazzi, ricade sugli stessi in modo depressivo. E non possiamo immaginare che l’istituzione pubblica si sottragga a questa funzione lasciandosi sopraffare”. In quanto psicologhe e psicologi “siamo molto preoccupati degli effetti che la chiusura protratta della scuola e il confinamento dentro le mura domestiche hanno sulla salute mentale dei bambini e dei ragazzi. La salute e la cura delle giovani generazioni è un bene comune e noi psicologi siamo chiamati ad esplicitare, viste le nostre competenze, quali sono i danni che la gestione di questa pandemia sta producendo”.
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Riparte A2 di pallanuoto, Reale Mutua e Iren con Torino ’81

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TORINO (ITALPRESS) – Riparte l’avventura della Torino ’81, storica società torinese della pallanuoto che si appresta a disputare il campionato di A2, nel girone del Nord Est. Sabato la prima partita, oggi la presentazione in grande stile presso la sede di Reale Mutua a Torino. Il gruppo assicurativo è infatti anche quest’anno il main sponsor della società, insieme alla multiutility Iren. “E’ una società sportiva con una reputazione importante, ci fa piacere poterci associare alla vostra storia. Lo facciamo perché possiamo, ma anche perché gli amici si vedono nel momento del bisogno, e così anche le partnership, quindi sono contento di confermare il nostro impegno” ha spiegato Luca Filippone, direttore generale di Reale Mutua.
“Stiamo resistendo bene a questa crisi, e questo è merito di tutti: agenti, dipendenti e partner. Diamo presenza e supporto nel momento del bisogno, e lo facciamo anche a sostegno di realtà sportive importanti come questa, che sono anche un motore a livello di socialità” ha aggiunto Filippone.

Parole che sono state accolte con piacere, dal presidente e coach della squadra Simone Aversa e dal vicepresidente, Marco Raviolo, che ha sottolineato come dietro la prima squadra “ci sia un movimento, che permette a molti ragazzi, che magari non possono andare a scuola, di allenarsi. L’obiettivo è quello massimo, sabato iniziamo, e l’asticella deve essere messa in alto”. Il campionato di A2 prevede 4 gironi da 6 squadre, le prime due ai play off, e le altre play out. Le partire della Torino ’81 saranno chiuse al pubblico, ma visibili in chiaro grazie a delle dirette via streaming. “Crediamo nei valori dello sport, soprattutto quello territoriale. Come Iren abbiamo un nuovo brand da qualche mese, ma i valori sono sempre gli stessi. La speranza è di tornare presto a bordo piscina per farci sentire” ha aggiunto la rappresentante di Iren, Maira Linda Brizzolara.

A margine della conferenza stampa, cui ha partecipato l’intera squadra, anche un annuncio a sorpresa: la bandiera Ivan Vuksanovic, ha infatti annunciato che questa sarà la sua ultima stagione da giocatore. “La mente dice di continuare, il corpo no” ha ammesso il 40enne giocatore. La Torino ’81 se la vedrà nel suo girone con: Brescia Waterpolo; Pallanuoto Plebiscito Padova; ASD Como Nuoto Recoaro; De Akker Team; Rari Nantes Sori. Proprio contro questi ultimi l’esordio sabato alle 18.30 alla Piscina Stadio Comunale.
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Vaccino, la Valle d’Aosta raggiunge il 99,9% delle dosi assegnate

AOSTA (ITALPRESS) – In Valle d’Aosta, con la giornata di ieri, sono state somministrate 1969 dosi di vaccino anticovid. La regione risulta quindi essere seconda nell’elenco pubblicato dal Ministero della Salute per percentuale di dosi somministrate, rispetto a quelle assegnate. A ieri sono state vaccinate (prima dose) 1969 persone (1970 i vaccini consegnati alla Valle d’Aosta). Stamattina sono arrivate ulteriori 2340 dosi – dichiara il Direttore Sanitario dell’Ausl Maurizio Castelli – che, come previsto dal Piano vaccini predisposto dall’azienda sanitaria, proseguirà con la somministrazione alle categorie definite dalla prima fase. In attesa della campagna vaccinale di massa, l’Assessorato regionale alla Sanità e l’Azienda Ausl della Valle d’Aosta invitano la popolazione a raccogliere informazioni dalle Faq (domande e risposte) pubblicate dal Ministero, dall’Istituto superiore di Sanità e dall’Aifa sui rispettivi siti istituzionali.
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46 positivi nelle carceri Piemonte, Garante “Situazione sotto controllo”

TORINO (ITALPRESS) – “La situazione attuale nelle carceri piemontesi è sotto controllo, con 12 detenuti, 32 agenti e 2 operatori positivi, ma in contesti chiusi con problemi di sovraffollamento è difficile rispettare le regole del distanziamento e il rischio di focolai è sempre presente”. Lo ha spiegato il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Bruno Mellano, al gruppo di lavoro della IV Commissione del consiglio regionale piemontese sulla gestione dell’emergenza Covid.
Dall’inizio della pandemia all’8 gennaio 2021 sono stati 277 i positivi al Covid 19, per lo più asintomatici, detenuti negli istituti penitenziari del Piemonte: i numeri più alti si sono registrati a Torino, Alesssandria e Saluzzo, mentre alcuni istituti sono stati esenti dal contagio. Durante la prima ondata, con 4500 detenuti (dato di febbraio 2020, oggi sono 4200) per una capienza effettiva di 3700 posti sull’intero territorio regionale, le difficoltà a garantire le misure di distanziamento sociale e la carenza di dispositivi di protezione individuale, hanno determinato un alto rischio di contagio per la popolazione carceraria, in molti casi affetta da pluripatologie.
Positivi in quella fase anche 200 agenti della polizia penitenziaria. Nella sua relazione Mellano ha sottolineato come la pandemia abbia fatto emergere con maggior evidenza l’esigenza di costruire un servizio organizzato di sanità penitenziaria, che necessita di investimenti di lungo periodo, con interventi di edilizia radicali e maggior raccordo tra le amministrazioni penitenziarie che gestiscono le strutture e le Asl, in capo alle quali è la gestione della sanità penitenziaria. Ci sono stati casi in cui la gestione dell’emergenza è avvenuta in sinergia, altri in cui le due amministrazioni hanno operato in autonomia l’una dall’altra, con risultati meno efficaci. Sui tamponi non c’è stato un orientamento uniforme da parte delle aziende sanitarie: l’Asl Cuneo1 ha effettuato oltre il 40 per cento di tutti i tamponi della regione (990), mentre Biella e Asti ne hanno fatti in numero esiguo. Inoltre, è stata sospesa l’attività di espulsione e rimpatri forzati del Centro di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) di corso Brunelleschi, ripresa negli ultimi mesi soltanto con la Tunisia, mentre per quanto riguarda le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), quella di Bra non ha avuto contagi, quella di San Maurizio è stata invece interamente positivizzata, con l’unico caso nazionale di decesso per Covid.
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Liguria, cala numero ospedalizzati e terapie intensive per Covid

GENOVA (ITALPRESS) – Cala il numero degli ospedalizzati per Covid in Liguria, dove nelle ultime 24 ore si registrano 526 nuovi casi positivi su 4.519 tamponi molecolari effettuati. Sono 19 i decessi che portano il totale a 2.999. I totalmente guariti sono 333 per un totale di 53.943. Gli ospedalizzati sono 767 (-17 rispetto a ieri), con 65 pazienti in terapia intensiva (-2).
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Coronavirus, Cirio “Piemonte zona gialla fino al 16, sforzi premiati”

TORINO (ITALPRESS) – “Ho appena parlato con il ministro Speranza: il Piemonte da lunedì 11 gennaio continuerà ad essere in zona gialla, almeno fino a sabato 16”. Così in una nota, il presidente della regione Piemonte, Alberto Cirio in merito alle limitazioni legate alla pandemia. “Lo confermano i dati dell’ultimo Report validato nel pomeriggio dal Ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità. Pur avendo un Rt sotto l’1 che ci permette di restare in zona gialla è, però, fondamentale per tutti noi non abbassare il livello di attenzione, perchè i dati confermano una circolazione del virus alta in Italia, con valori che in tutte le regioni vanno verso l’arancione. Se oggi il Piemonte ha una situazione epidemiologica migliore di altre regioni è perchè raccogliamo i frutti dei sacrifici fatti finora, che è fondamentale non vanificare” aggiunge.
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