TORINO (ITALPRESS) – La Regione Piemonte interverrà con un contributo straordinario di 41 milioni di euro per garantire la continuità delle oltre 1800 strutture che erogano prestazioni di carattere residenziale di tipo sanitario. Le strutture contrattualizzate/convenzionate di tipo sanitario e socio-sanitario riceveranno complessivamente 20 milioni per quest’anno e 10 per il prossimo del Fondo sanitario regionale come integrazione tariffaria delle prestazioni acquistate dalle aziende sanitarie locali. La somma andrà a copertura delle maggiori spese per la prevenzione ed il controllo dell’infezione da Covid-19 sostenute nel periodo compreso tra il 21 febbraio 2020 e il 30 giugno 2021. L’integrazione tariffaria ammonterà a 2,65 euro a giornata per le strutture per anziani, a 1,5 euro per le strutture per persone con disabilità, affette da patologie psichiatriche e per minori, a 1,2 euro per le strutture per persone affette da tossicodipendenza.
Le spese ammesse sono quelle per la sanificazione degli ambienti, l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, il personale, la messa in sicurezza degli ospiti e degli operatori, il miglioramento della qualità dell’assistenza, lo smaltimento dei rifiuti speciali. Alle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali autorizzate al funzionamento viene invece riconosciuto un contributo per posto letto autorizzato al 30.11.2020 per complessivi 10 milioni di euro, che comprendono 6,3 milioni per la copertura dei consumi di energia elettrica presi dalla quota che i concessionari degli impianti di grande derivazione idroelettrica devono versare alla Regione, 2 milioni dei fondo per l’edilizia sociale, 1,8 milioni del fondo della dirigenza regionale, che ha destinato parte del suo compenso all’emergenza Covid. Un altro stanziamento di 1 milione di euro permetterà alle 26 aziende pubbliche di servizi alla persona, che accolgono circa 3.000 ospiti, di essere esentate dal pagamento dell’Irap a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso. Nel dettaglio le risorse saranno erogate a oltre 1800 strutture residenziali, che comprendono 40.000 lavoratori e 52.000 ospiti: 772 strutture per anziani (29.000 lavoratori e 40.000 ospiti), 418 strutture per disabili (6.000 lavoratori e 6.000 ospiti), 311 strutture per pazienti psichiatrici (oltre 2.000 lavoratori e quasi 3.000 ospiti), 227 strutture per minori (con circa 1.900 lavoratori e oltre 2.000 ospiti), 82 strutture per le dipendenze (con oltre 900 lavoratori e oltre 1.200 ospiti).
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Regione Piemonte finanzia 1.800 residenze che ospitano 52mila anziani
Liguria, al via il progetto di messa in sicurezza della foce del Magra
GENOVA (ITALPRESS) – Questa mattina è stato presentato il progetto esecutivo di messa in sicurezza idraulica della foce e della parte terminale del Magra, che prevede di potenziare le difese spondali del fiume con ulteriori 605 metri di argine sul lato destro del fiume. Il nuovo intervento partirà dall’argine già realizzato a Bocca di Magra e risalirà il corso del fiume verso monte. “Si tratta di un ulteriore tassello che porta avanti un ampio piano di mitigazione del rischio che riguarda tutta la zona della parte bassa del Magra – spiega l’assessore alla Difesa del suolo e Protezione civile Giacomo Giampedrone – Dopo la conclusione del 1° lotto che va a proteggere gli abitati di Fiumaretta e Bocca di Magra, con il progetto presentato oggi andiamo risalire e a potenziare le difese della zona Pantalè, sempre in sponda destra, con ricadute importanti su tutto il territorio”.
“Questo secondo lotto – aggiunge Giampedrone -, il cui bando di gara per la realizzazione verrà pubblicato il 21 dicembre prossimo, prevede un investimento di 4 milioni e 450mila euro per il consolidamento della sponda, la sistemazione della banchina, la realizzazione di una aiuola nei tratti di maggiore larghezza e quella di un muro d’argine”.
Regione Liguria si è avvalsa di Aipo (Agenzia Interregionale del Fiume Po) per la revisione del progetto esecutivo, l’affidamento dei lavori mediante gara d’appalto e la realizzazione dell’intervento.
“Il cronoprogramma – conclude l’assessore Giampedrone – prevede che i lavori inizino a fine marzo 2021. La conclusione degli interventi è prevista per una durata dei lavori che avranno una durata di circa 2 anni. In ogni caso, durante il periodo estivo, gli interventi verranno sospesi per garantire la stagione balneare”. “Quello di oggi è un giorno storico – commenta il sindaco di Ameglia Andrea De Ranieri – siamo all’epilogo di qualcosa che si è cominciato a pensare più di vent’anni fa e che prende corpo dopo una attesa troppo lunga e grazie al grande lavoro di tutte le parti. Il tratto che con questo progetto andiamo a rafforzare, oltre al rischio allagamenti, evidenzia un decadimento delle strutture spondali: si tratta quindi di un intervento di grande rilevanza che oltre a ridurre il rischio per l’abitato consolida in modo significativo la sponda”.
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Regione Piemonte approva linee guida “Distretti urbani del commercio”
TORINO (ITALPRESS) – Il Piemonte avrà i suoi Distretti Urbani del Commercio (DUC). Su indicazione dell’assessore al Commercio Vittoria Poggio, l’esecutivo di piazza Castello, ha approvato una delibera contenente le linee guida per la loro istituzione dando seguito al lavoro svolto in questi mesi dall’assessorato di concerto con gli attori dei territori.
L’istituzione è il primo passo per avviare una strategia pubblico-privato volta a realizzare progetti di arredo urbano, di riqualificazione e di iniziative per contrastare la desertificazione commerciale e di rafforzare l’attrattività dei centri delle città che potranno insieme valorizzare i loro territori. “I Distretti Urbani – sottolinea l’assessore al Commercio, Vittoria Poggio – saranno distribuiti su tutto il territorio regionale e saranno una espressione di politica attiva a sostegno del commercio nell’ambito dei centri storici come fattore di innovazione, integrazione e valorizzazione delle specificità tipiche”. La dotazione economica messa a disposizione dalla Regione è di 1 milione di euro per l’istituzione a cui vanno ad aggiungersi 4 milioni, sul biennio 2021-2022, per la realizzazione dei progetti di Distretto. L’assessorato sta predisponendo un piano per il recupero di ulteriori fondi all’interno del Recovery Plan e all’interno della nuova programmazione europea. “Con l’istituzione dei DUC le imprese del commercio ed i comuni piemontesi potranno riprendere con rinnovato slancio un percorso congiunto rivolto al rafforzamento ed alla riqualificazione della presenza delle attività commerciali e della somministrazione all’interno delle città e dei paesi – dichiara la Presidente di Confcommercio Piemonte, Maria Luisa Coppa. I Distretti del Commercio rappresentano uno strumento importante per garantire un servizio di prossimità, essenziale anche sotto il profilo della qualità della vita, della vivacità e della sicurezza dei centri abitati, indispensabile per contrastare il rischio di desertificazione commerciale, conseguente alla pandemia da covid-19 e alla crisi economica che si protrae dal lontano 2009”.
“I distretti del commercio – ha aggiunto Giancarlo Banchieri, Presidente di Confesercenti Piemonte – si occupano di quella prossimità, che è il cuore dei comuni e delle città piemontesi e che dobbiamo tutti insieme impegnarci a sostenere. Potranno essere uno strumento efficace anche per la realizzazione di iniziative sostenute da fondi europei, che saranno centrali in questa politica attiva per il commercio e per la rivitalizzazione urbana.
E’ importante sin d’ora costruire una community affinchè questa politica possa diventare da subito un riferimento per le imprese e per i territori”.
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Coronavirus, Cavo “Regione attenta a esigenze mondo spettacolo”
GENOVA (ITALPRESS) – “Regione Liguria non è stata affatto sorda rispetto alle esigenze del mondo dello spettacolo, fortemente penalizzato dall’emergenza Covid. Abbiamo già dato risposta alle richieste dei lavoratori autonomi, sostenuti solo parzialmente dai decreti governativi, stanziando 700mila euro in modo da garantire un voucher aggiuntivo e complementare rispetto alla platea prevista dal Dl Ristori”. Così l’assessore alla Cultura Ilaria Cavo in merito all’approvazione all’unanimità in Consiglio regionale di un ordine del giorno a sostegno delle imprese teatrali e dello spettacolo dal vivo a seguito di un’audizione a cui ha partecipato questa mattina insieme ai capigruppo.
“Con la categoria delle imprese teatrali senza scopo di lucro o cooperative sociali, riunitesi in coordinamento a seguito dell’emergenza Covid, abbiamo iniziato un dialogo costruttivo e la commissione Beni Culturali della Conferenza delle Regioni ha già condiviso la mia proposta di chiedere unitariamente al governo la costituzione di un nuovo fondo extra Fus per il sostegno specifico di queste realtà” aggiunge l’assessore. “La misura che abbiamo già adottato ha rispettato, anche nella tempistica, l’impegno assunto di stanziare risorse mirate entro la fine dell’anno”.
“Il voucher andrà a tutti quei professionisti che hanno lavorato almeno sette giornate tra il 2019 e il 2020 (con Isee sotto i 35mila euro) o 30 giornate (con Isee sotto i 50mila euro) e che rappresentano maestranze, attori, persone che lavorano anche per le imprese teatrali, questa mattina incontrate insieme ai capigruppo in consiglio regionale, ma che, non essendo dipendenti, non hanno potuto godere di nessun intervento di cassaintegrazione – precisa l’assessore alla Cultura -. Si tratta di un intervento e di un segnale al mondo dello spettacolo, che oggi si presenta con una nuova istanza e categoria: quella appunto delle imprese teatrali senza scopo di lucro o cooperative sociali, riunitesi in coordinamento a seguito dell’emergenza Covid. Anche con loro abbiamo iniziato un dialogo costruttivo”.
“Si tratta di realtà che questo assessorato ha sempre sostenuto nella loro progettualità – sottolinea Cavo – ovvero che hanno sempre attinto ai fondi messi a disposizione ogni anno da Regione, perchè hanno saputo esprimere progetti teatrali e culturali di interesse regionali e come tali sono stati sostenuti.
Il dialogo iniziato proseguirà in modo che la loro progettualità non vada persa o vanificata a causa del fermo forzato causato dall’emergenza Covid. Oggi stesso – ha aggiunto – ho chiesto alla commissione delle Regioni dei Beni Culturali una lettera congiunta per chiedere al governo l’istituzione di un fondo extra Fus per il sostegno di questi soggetti, da ripartire in modo da tenere in considerazione i loro fatturati e la loro capacità di produzione”.
“La richiesta è stata accolta ed è finalizzata a evitare quanto accaduto nel primo lockdown, quando il fondo extra Fus è stato assegnato dal governo con cifre uguali a soggetti di diverse dimensioni, perdendone l’effetto sui bilanci dei soggetti più consistenti. I dati di sofferenza sui bilanci riferiti dal coordinamento dei teatri dimostra la necessità di una precisa attenzione per il settore e l’esigenza di un fondo nazionale, non solo regionale, che le Regioni chiederanno, basato su parametri diversi rispetto al passato”, conclude.
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Alstom consegna il 100° treno “pop” a Trenitalia a Savigliano
In occasione dell’evento di celebrazione per i 20 anni di presenza a Savigliano (CN) e Sesto San Giovanni (MI), Alstom Ferroviaria ha consegnato a Trenitalia il 100° treno regionale Coradia Stream “Pop”, parte della commessa di 162 nuovi treni regionali elettrici di media capacità ordinati a partire dal 2016, per un valore complessivo di 1 miliardo.
Progettato per essere eco-compatibile il treno consuma il 30% in meno d’energia rispetto alla precedente versione ed è riciclabile al 96%, rappresentando la sintesi di una nuova generazione di treni che avranno nel prossimo futuro un ruolo sempre più chiave nello sviluppo della mobilità del nostro Paese.
“Con la consegna nei tempi previsti del centesimo treno Pop a Trenitalia, Alstom raggiunge un traguardo straordinario che conferma l’impegno dell’azienda nel determinare il futuro del settore dei trasporti. Siamo fortemente convinti che solo costruendo un ecosistema integrato e innovativo, che dialoga in maniera aperta con tutti gli attori chiave di questa industria, si possa garantire al Paese quella competitività necessaria per vincere le sfide globali che ci attendono” – ha dichiarato Michele Viale – Amministratore Delegato Alstom Italia.
“La consegna del 100° treno Pop e degli altri treni regionali mostra quanto la profonda riorganizzazione industriale del trasporto regionale di Trenitalia stia portando i risultati attesi da lungo tempo. Riconquistare la fiducia delle Regioni ci ha permesso di pianificare importanti investimenti con nuovi treni che stanno abbassando l’età media della flotta in tutta Italia. Come azienda del Paese, siamo orgogliosi di contribuire allo sviluppo delle aree urbane con un trasporto più efficiente e, allo stesso tempo, fornire un enorme contributo al tessuto industriale italiano e al suo indotto” – ha affermato Orazio Iacono – Amministratore Delegato e Direttore Generale Trenitalia.
Alstom ha ospitato oggi nella sede di Savigliano un momento di confronto con gli interventi di: Alberto Cirio – Presidente della Regione Piemonte, Guido Saracco – Rettore del Politecnico di Torino, Carlo Bonomi – Presidente di Confindustria, Mauro Gola – Presidente di Confindustria Cuneo, Giulio Ambroggio – Sindaco di Savigliano, Gianluca Erbacci – Senior Vice President Europe di Alstom, Orazio Iacono – Amministratore Delegato e Direttore Generale Trenitalia e Michele Viale – Amministratore Delegato Alstom Italia.
Al termine dell’evento è stato consegnato a Trenitalia il centesimo treno Pop, con la cerimonia del taglio del nastro.
Alstom raggiunge questo importante traguardo in occasione dell’anniversario del ventennale dall’acquisizione di Fiat Ferroviaria e del relativo ingresso nel Gruppo dei siti di Savigliano (CN) e Sesto San Giovanni (MI). In Italia, Alstom impiega oltre 3.000 dipendenti in 8 stabilimenti e 31 depositi su tutto il territorio nazionale. L’azienda italiana, che oggi rappresenta un leader a livello europeo, mantiene solide radici nella storia industriale del Paese: con oltre 160 anni di esperienza nella produzione di treni, 60 anni nei sistemi di trazione e 90 anni nei sistemi di segnalamento.
In particolare, lo stabilimento di Savigliano è diventato un asset chiave del gruppo a livello globale, rappresentando uno dei più importanti centri di progettazione e produzione 4.0 dell’industria ferroviaria europea. Negli ultimi 20 anni sono 200 i treni ad alta velocità e oltre 600 quelli regionali prodotti. Lo stabilimento di Savigliano è specializzato in treni ad alta velocità monopiano (Avelia Pendolino) e in treni regionali monopiano (Coradia Stream), che vengono realizzati per l’Italia e per l’estero.
La sede di Sesto San Giovanni, oltre ad essere responsabile di alcuni importanti sottosistemi del treno quali la trazione, sistemi estinzione incidenti e i banchi di manovra, è un centro di eccellenza nel gruppo nel settore dei servizi. Qui l’azienda ha sviluppato la “sala di controllo” in cui vengono monitorati oltre 500 treni Alstom che viaggiano sulla rete ferroviaria italiana.I treni Pop possono trasportare più di 300 passeggeri seduti e offrono una facile accessibilità grazie al pianale ribassato. Composti da un’unità elettrica multipla (EMU), possono viaggiare ad una velocità massima di 160 km all’ora e hanno un ingresso alle carrozze a raso con il marciapiede, che facilita l’entrata e l’uscita dei passeggeri. Molti i servizi a bordo: sistema di videosorveglianza “live”, schermi interni visibili da ogni punto del treno per le informazioni dei passeggeri, sistema diffusione sonora, messaggi in braille, prese di corrente a 220 V per cellulari e laptop, portabiciclette. Il layout degli interni può essere adattato alle stagioni e alle specifiche esigenze: è possibile aggiungere ulteriori portabiciclette o portascì.
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Coronavirus, In Liguria 263 nuovi positivi e 22 morti, calano ricoveri
GENOVA (ITALPRESS) – In Liguria sono 263 i nuovi positivi riscontrati nelle ultime 24 ore a fronte di 4.277 tamponi effettuati. Sono invece 22 i decessi, dato e che porta il numero totale dei morti a inizio pandemia a 2.649. E’ quanto rende noto la Regione Liguria. Gli attualmente positivi, in calo di 295 unità, scendono a 8.489. Il numero degli ospedalizzati è pari a 859 (-28), con 77 ricoverati nelle terapie intensive. In isolamento domiciliare si trovano in 7.610 con un calo di 268, mentre i guariti odierni registrano il numero di 535.
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Coronavirus, In Piemonte 1.443 nuovi casi e 59 decessi
TORINO (ITALPRESS) – In Piemonte si registrano oggi 1.443 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 7,9% dei 18.227 tamponi eseguiti. Gli asintomatici sono 622, pari al 43,1%. I casi sono così ripartiti: 394 screening, 704 contatti di caso, 345 con indagine in corso; per ambito: 235 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 84 scolastico, 1.124 popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 184.527, così suddivisi su base provinciale: 16.222 Alessandria, 8813 Asti, 6380 Biella, 25.492 Cuneo, 14.326 Novara, 97.616 Torino, 6961 Vercelli, 6119 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 983 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1615 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 304 (+4 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.857 (-148 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 53.700.
I tamponi diagnostici finora processati sono 1.749.139 (+18.227 rispetto a ieri), di cui 847.912 risultati negativi.
Sono 59 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid). Il totale è ora di 7052 deceduti risultati positivi al virus. I pazienti guariti sono complessivamente 119.614 (+3514 rispetto a ieri.
(ITALPRESS).
In Valle d’Aosta 25 nuovi contagi e 4 vittime
AOSTA (ITALPRESS) – In aumento i casi di coronavirus in Valle d’Aosta. Sono 25 – secondo i dati contenuti nel bollettino fornito dalla Regione autonoma – i nuovi positivi a fronte di 460 tamponi.
Si registrano 4 decessi. In calo il numero degli attualmente positivi, 663 (-53). Di questi 76 i ricoverati nelle degenze ordinarie, 8 in terapia intensiva e 579 in isolamento domiciliare.
I guariti nelle ultime 24 ore sono 74.
(ITALPRESS).









