GENOVA (ITALPRESS) – “Dopo otto mesi di flusso costante di una mole gigantesca di dati, è grottesco che qualcuno oggi da Roma, per ripararsi dalle proprie responsabilità, metta in dubbio questo sistema. Bene ogni indagine seria ed accurata”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. “La qualità dei nostri dati – aggiunge Toti – è straordinariamente precisa e puntuale. Siamo certi che ogni ulteriore verifica fatta con l’occhio della verità confermerà che i nostri dati sono ineccepibili. Da mesi impieghiamo molte più risorse di quelle previste dagli accordi ministeriali per inviare screening accurati e complessi e, come ha ben spiegato anche ieri sera il responsabile della Prevenzione di Alisa, Filippo Ansaldi, tutti i nostri indicatori hanno colore verde per la loro accuratezza e tempestività”, conclude Toti.
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Coronavirus, Toti “Dalla Liguria dati costanti e precisi”
Lavevaz “Senza Dpcm avremmo istituito zona rossa Valle d’Aosta da soli”
AOSTA (ITALPRESS) – “Alcuni dati sono inconfutabili, abbiamo un numero di positivi, rispetto alla popolazione, che è tra i più alti d’Italia, così come la saturazione delle strutture. Se non ci fosse stato questo Dpcm, avremmo autonomamente determinato una zona rossa, come ha fatto la provincia di Bolzano”. Così Erik Lavevaz, presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, in una conferenza stampa, commenta le decisioni del Governo, che ha posto la regione in zona rossa. Una scelta che però ha indotto anche delle polemiche. “Non abbiamo ancora chiaro, su quale periodo, siano stati stilati gli scenari di rischio. Dal ministro Speranza, ci è stato confermato, che ci invieranno le modalità con cui hanno deciso” aggiunge. Per Lavevaz, “i dati principali, noi li abbiamo mandati corretti. Ci sono stati dei problemi nella trasmissioni su dati statistici di secondo livello, e che vengono trasmetti settimanalmente e mensilmente”. Secondo il presidente, in carica da dieci giorni, “il collo di bottiglia che si è creato da alcune settimane nel dipartimento di prevenzione e in quello di sanità salute. Con l’aumento dei positivi, è diventato difficile seguire tutti i dati. Abbiamo quindi aumentato di undici unità il personale che si occupa del tracciamento. Altre cinque sono state aggiunte proprio per la rilevazione dei dati”.
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Coronavirus, Toti “Liguria zona gialla è una scelta giusta”
ROMA (ITALPRESS) – “Sicuramente non bisogna minimizzare, la situazione è pesante in molte regioni anche considerate gialle. La nostra sanità sta facendo uno sforzo gigantesco, le nostre curve di contagio stanno ancora salendo, anche se l’Rt è lievemente sceso per le misure che abbiamo preso. Credo che in prospettiva quella del Cts possa essere una scelta giusta, anche se molti della mia cabina di regia hanno perplessità”. Lo ha detto Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ospite di Skytg24. “La Liguria da alcune settimane ha già applicato alcune delle cose previste dal Dpcm e dall’ordinanza del ministro Speranza”, ha spiegato il governatore.
“Mi trovo un pò in imbarazzo – ha aggiunto Toti – nel senso che noi non abbiamo partecipato alla valutazione dei numeri fatta dal Cts e dall’Istituto superiore di sanità su cui poi il ministro Speranza ha preso le sue decisioni. Che io le consideri politicamente equilibrate, devo dire di sì per quanto riguarda la mia regione, ma scientificamente e dal punto di vista epidemiologico non avendo partecipato al processo decisionale non saprei cosa dire. Credo che serva ancora qualche ora per comprendere bene i contorni della scelta che è stata fatta”.
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Piemonte, 113 mln per 24mila aziende agricole con gli anticipi Pac
TORINO (ITALPRESS) – L’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha erogato complessivamente 113 milioni di euro di anticipi dei pagamenti della Pac, Politica agricola comune, previsti da Bruxelles per superare la crisi Covid 19. Arpea, l’Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura, ha liquidato a fine ottobre gli anticipi sino al 70% che fanno riferimento alle domande presentate nel 2020, erogando contributi a oltre 23.800 le aziende agricole piemontesi. “Con il via libera da Bruxelles, la Regione Piemonte ha provveduto subito a liquidare gli anticipi ai pagamenti Pac – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura e cibo, Marco Protopapa – per dare immediata liquidità alle nostre aziende agricole piemontesi, proprio in questi giorni in cui anche il comparto risulta nuovamente danneggiato dalle conseguenze della seconda ondata di Covid-19”.
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Toti “Lockdown insostenibile per i porti della Liguria”
GENOVA (ITALPRESS) – “E’ chiaro a tutti che Liguria e la città di Genova difficilmente reggerebbero lo shock di un nuovo lockdown generale, soprattutto la nostra attività portuale”. Lo ha detto il governatore Giovanni Toti durante la seduta del consiglio regionale. “Il sistema portuale della Liguria oggi deve continuare a lavorare per rifornire le imprese del Nord Italia che sono impegnate a produrre, come è normale, tutto quello che i cittadini italiani ci auguriamo possano trovare sulle tavole e nelle vetrine per il Natale – ha aggiunto Toti così come l’export, un pezzo essenziale per il nostro benessere, passa per i nostri porti”.
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Vertice Cirio-De Micheli, ok alla Asti-Cuneo e torna l’ipotesi Tenda-bis
TORINO (ITALPRESS) – Le infrastrutture piemontesi sono state al centro di un vertice in videoconferenza oggi tra il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale ai Trasporti e Opere Pubbliche Marco Gabusi e i rappresentanti istituzionali dei territori. Tre le questioni sul tavolo: il completamento dell’Autostrada Asti-Cuneo, il ripristino della viabilità del Colle di Tenda devastato dall’alluvione del 2 e 3 ottobre e la ricostruzione del ponte di Romagnano Sesia, anch’esso spazzato via dalla furia della tempesta Alex. “I disagi per l’apertura dei cantieri dell’Asti-Cuneo il territorio li sopporterà volentieri, perchè da 30 anni soffriamo quelli dovuti alla mancanza della strada e nei decenni passati non si è visto aprire nessun cantiere”, ha detto Cirio: “”L’accordo con la società Asti-Cuneo garantisce, inoltre, che non si pagherà il pedaggio per raggiungere il nuovo ospedale di Verduno. L’altro tema oggetto dell’incontro è stato il futuro del Colle di Tenda, devastato dall’ultima alluvione del 2 e 3 ottobre, sul quale insistono esigenze di dialogo con la parte francese. Il Ministro ha sottolineato come siano emersi due elementi importanti: il primo la valutazione dell’itinerario già proposto in passato di un ‘Tenda bis’: “Dovremo essere pronti – ha specificato – con la valutazione e la verifica della seconda canna per fine novembre, quando faremo la proposta all’incontro intergovernativo con la Francia”.
Il secondo elemento riguarda il commissariamento dell’opera: “La richiesta della nomina di un commissario per il Tenda – ha sottolineato il governatore Cirio – deriva dal fatto che il ripristino del collegamento è una questione talmente delicata e complicata che necessita di una figura che possa interfacciarsi con la Francia a nome del Governo italiano. Soltanto una figura commissariale potrà garantire, anche alla luce di questa nuova ipotesi progettuale, tempi rapidi e certezza di realizzazione di un’opera fondamentale”. Il ministro De Micheli ha confermato l’inserimento dell’opera nell’elenco dei commissari inviato alla Presidenza del Consiglio.
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Tweet Toti su anziani vittime Covid, bufera social e precisazione
“Il senso di questo tweet, che appartiene a un ragionamento più ampio, è stato frainteso. I nostri anziani sono i più colpiti dal virus, sono persone spesso in pensione che possono restare di più a casa e essere tutelate di più”. Lo precisa lo staff del governatore della Regione Liguria Giovanni Toti dopo la bufera social scatenata da un tweet precedente: “Per quanto ci addolori ogni singola vittima del #Covid19, dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della #Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate”.
“Cari amici – scrive Toti su facebook – sta girando un mio tweet su cui vorrei chiarire due concetti e, innanzitutto, chiedere scusa se ha offeso qualcuno poiché non rappresenta minimamente il mio pensiero. La frase è stata estrapolata da un concetto più ampio e mal interpretata a causa del taglio erroneo su Twitter di un mio post. Non a caso su Facebook, dove il testo è stato pubblicato integralmente, le stesse frasi non hanno creato il medesimo scalpore. Il concetto è: bisogna proteggere gli anziani. Il cinico è chi non lo fa. Il fatto che le persone oltre i 75 anni siano in pensione consente loro di proteggersi senza per questo dover fermare l’economia del Paese. Il 40% dei ricoverati ha oltre 75 anni di età. Oltre il 95% dei deceduti per Covid ha più di 75 anni di età. L’età media dei decessi è di 84 anni. Servono misure anagrafiche di protezione per queste categorie se vogliamo sconfiggere il virus. A me sembra francamente più immorale un Paese che vieta scuola e sport ai giovani a cui il Covid fa poco, mentre non tuteliamo coloro che invece per il virus rischiano di morire. Basta demagogia e muoviamoci dove serve senza distruggere il Paese. Questo è quello che volevo dire e spero che facciate girare il più possibile il mio messaggio di chiarimento, con la stessa velocità con cui si fa un processo sui social”.
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Piemonte, 16 ospedali saranno convertiti per l’emergenza Covid
TORINO (ITALPRESS) – Alla luce della necessità crescente di posti di ricovero e al fine di destinare ai pazienti Covid strutture ospedaliere dedicate, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha dato disposizione di convertire 16 presidi ospedalieri del territorio in Covid Hospital. A Torino l’Ospedale Martini (con chiusura del Dea) e parzialmente il Cto (conversione della Medicina del lavoro, parte della Rianimazione e dell’Ortopedia) mentre in provincia di Torino il San Luigi di Orbassano (con una conversione del 50% dei posti letto e Dea aperto) e gli ospedali di Venaria, Giaveno, Cuorgnè, Lanzo e Carmagnola. Nel Cuneese gli ospedali di Saluzzo e Ceva, in provincia di Alessandria la Clinica Salus e l’ospedale di Tortona, in provincia di Asti l’ospedale di Nizza Monferrato, nel Novarese l’ospedale di Galliate, nel Vercellese quello di Borgosesia (con Punto di primo intervento – PPI – aperto h24) e nel VCO il presidio COQ di Omegna.
“E’ una scelta difficile, ma inevitabile, per riuscire a fronteggiare la necessità crescente di posti Covid e dare una risposta immediata che decongestioni i nostri pronto soccorso – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – La conversione di questi presidi ci consente di destinare ai pazienti Covid dei percorsi ospedalieri completamente dedicati e separati da quelli dei pazienti non Covid. Il sistema sanitario piemontese sta facendo lo sforzo massimo per potenziare il più possibile l’intera rete ospedaliera e territoriale, che l’evoluzione della pandemia sta mettendo a dura prova in tutto il nostro Paese”.
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